La marcatura CE stabilisce l'utilizzo del marchio CE come da Direttive della Comunità Europea. Con la marcatura CE il produttore o un suo rappresentante dell'Unione Europea, dichiara che: il singolo prodotto è conforme alle norme generali sulla sicurezza come da direttiva sulla marcatura CE. Il marchio CE è obbligatorio nei paesi membri dell'Unione Europea. E' fatto inoltre obbligo di apporre la marcatura in modo che sia: visibile leggibile indelebile Le direttive per cui è richiesta la marcatura CE sono le seguenti: 1. 73/23/CEE Bassa tensione. 2. 87/404/CEE Recipienti a pressione. 3. 88/378/CEE Sicurezza dei giocattoli. 4. 89/106/CEE Prodotti da costruzione. 5. 89/336/CEE Compatibilità elettromagnetica. 6. 89/392/CEE Macchine. 7. 89/686/CEE Dispositivi di protezione individuale. 8. 90/384/CEE Bilance non automatiche. 9. 90/385/CEE Dispositivi medici impiantabili attivi. 10. 90/396/CEE Apparecchi a gas. 11. 91/263/CEE Terminali di telecomunicazioni. 12. 92/42/CEE Caldaie ad acqua calda. 13. 93/42/CEE Dispositivi medici. 14. 93/15/CEE Esplosivi per uso civile. 15. 94/9/CEE Apparecchi utilizzati in atmosfera esplosiva. 16. 94/25/CEE Imbarcazioni da diporto. 17. 95/16/CE Ascensori. 18. 96/57/CE Rendimento energetico di frigoriferi, congelatori Gli elementi del simbolo grafico delle iniziali "CE“ devono avere la stessa dimensione verticale, che non può essere inferiore a 5 mm. e in caso di riduzione o ingrandimento, deve sempre rispettare le proporzioni indicate. Il modo più semplice per accertare la autenticità del marchio è la sovrapposizione dell'immagine speculare dello stesso che deve rappresentare due cerchi uniti. Sono presenti sul mercato numerose "imitazioni" della marcatura " CE" prima fra tutte il marchio "CE",che per i produttori cinesi sta a significare "China Export". Attenzione! il marchio CE che garantisce la sicurezza dei giocattoli presenta le stesse iniziali di China Export e, cosa ancora più curiosa, il logo riportato sui giochi è del tutto simile a quello richiesto dalla direttiva Europea. Si tratta chiaramente di un escamotage per aggirare la normativa Europea sulla sicurezza dei giocattoli che permette l’apposizione del marchio CE solo su quei prodotti che rispettano i severi requisiti di sicurezza che l’Unione richiede. In Italia, il mercato dei giocattoli contraffatti è in costante crescita ed ha raggiunto negli ultimi tempi il 12% dell’intero settore con un giro d’affari annuo di 30 milioni di euro Distinguere un giocattolo contraffatto da uno originale è semplice, basta considerare alcuni fattori base il prezzo, inferiore a quello del gioco venduto nei negozi; il confezionamento, i giocattoli contraffatti sono inseriti in buste di cellophane; il marchio, come detto in precedenza è simile all’originale ma non identico, ed infine la qualità: i giocattoli contraffatti infatti sono prodotti con plastica pessima e con materiali tossici. Le norme sulla contraffazione prevedono la reclusione per chi contraffà o altera i marchi o segni distintivi, nazionali o esteri… Settecentotrentuno indirizzi forniti da Nike: elenco dei suoi fornitori autorizzati, localizzati in 52 Paesi diversi, danno lavoro a circa 650.000 persone, la maggior parte delle quali donne tra i 19 e i 25 anni; una lista ancora incompleta. Accade, infatti, che i fornitori subappaltino a loro volta parti della produzione a imprese “non autorizzate” da Nike. Mercato del lavoro nero! Profitti vincenti e diritti perdenti: i fornitori devono rispettare tempi di consegna sempre più rapidi, mantenere bassi i salari ed essere flessibili allo scopo di rispondere alle oscillazioni nelle richieste da parte dei grandi marchi. Perciò costringono gli operai a lavorare più velocemente e per tempi più lunghi, contraendo i salari. O subappaltano, ad aziende “fantasma”. Ancora……………. Un blitz della guardia di finanza sul fronte della lotta al commercio di merce contraffatta ha rivelato che oltre a giubbotti, borse, cinture e giocattoli, compact disc e orologi, anche le scarpe: 1644 paia di Nike, sono rigorosamente false. Le scarpe, identiche a quelle originali, sarebbero finite sul mercato italiano, evidentemente fiorente. A ritrovamento eseguito, e a procura della Repubblica avvisata, le indagini sono ancora in corso. Obiettivo: ricostruire il percorso del carico di calzature, accertare dove sono state realizzate, capire quale tipo di criminalità si nasconda dietro il traffico e su quanti acquirenti possa contare, stabilire se le scarpette da ginnastica fossero destinate a negozi o, come più probabile, agli ambulanti stranieri ….qualcuno conosce questo contatto in Cina? …o questo contatto in Internet? Non c'è nessun arcano ……………. sono semplicemente aziende TERZISTE di nike, gucci, prada e altri marchi che investono in questo settore, perché lavorano 24h su 24h e un 'operaio costa solo 50 centesimi l’ ora. Le “TERZISTE” site nei paesi della cintura asiatica hanno il mandato legale dalle aziende principali per mettere il marchio sulla merce. La merce viene copiata e, illegalmente, rivenduta sottobanco fino ad arrivare a noi…….. Purtroppo, le Nike dalla Cina sono quasi tutte false Tra l'altro se la dogana intercetta che sono false scatta la denuncia per contraffazione, ma la sconta il destinatario e non l'azienda cinese. Per la cronaca, tanto per dirne una, le scarpe nike bmw shox non esistono più dal 2003, unico anno in cui sono state prodotte.