17 Dicembre 2013 Malattie Metaboliche Ereditarie Il termine “malattie metaboliche ereditarie” (MME) descrive un gruppo di più di 500 malattie che coinvolgono una o più vie metaboliche. Il numero, la complessità e la variabilità clinica con cui tali quadri si presentano, rendono le MME una vera sfida per i pediatri e per tutta la medicina moderna. Le malattie metaboliche ereditarie sono causate dalla mutazione in un gene che provoca una alterata o mancata produzione di un enzima, con conseguente alterazione, o assenza totale, dell’attività enzimatica. Quando un enzima non funziona, una specifica reazione chimica metabolica non può avvenire; ciò determina il blocco di una serie di reazioni essenziali per il funzionamento delle cellule, di uno o più organi, e quindi di tutto l’organismo. Sono in molti casi malattie rare e colpiscono i bambini nei primi anni di vita, ma possono esordire anche in età giovanile o adulta, possono avere forme gravi e progressivamente invalidanti che, se non riconosciute in tempo utile, possono provocare gravi handicap fisici e mentali. Attraverso attività di screening effettuate al momento della nascita, è possibile identificare alcune di queste malattie prima che si manifestino. Qualora il test di screening risultasse positivo o sospetto, verranno proposti approfondimenti diagnostici e l’eventuale terapia, se necessaria. In Italia, l'articolo 6 della Legge Quadro 5 febbraio 1992, n.104, ha introdotto l’obbligo di screening neonatale per tre malattie: ipotiroidismo congenito, fibrosi cistica e fenilchetonuria. In seguito a questa legge tutte le regioni si sono adeguate all’esecuzione degli screening neonatale. Negli ultimi anni lo screening delle malattie metaboliche si è perfezionato; in particolare è aumentata la disponibilità di apparecchiature in grado di diagnosticare fino a 50 malattie da un piccolissimo campione di sangue; questi strumenti, introdotti da relativamente poco tempo, si chiamano “tandem mass spettrometry”. Le MME sono rare se prese singolarmente, ma nel loro insieme colpiscono molti bambini. I segni ed i sintomi clinici possono essere aspecifici e dipendere dalla gravità della malattia, dalle condizioni del paziente, dall’età, dallo stato nutrizionale o dalla presenza di altre patologie associate. Si dovrebbe sospettare una MME ereditario del metabolismo in ogni neonato che presenti un deterioramento neurologico immotivato, chetosi, acidosi metabolica o ipoglicemia. I disordini metabolici possono essere diagnosticati nel periodo neonatale, quando il bambino presenta la malattia in forma silente ed alla diagnosi può seguire un periodo di benessere con la presenza di un regolare incremento ponderale. Nel neonato i sintomi più frequenti includono: difficoltà di alimentazione, ipotonia, ipotermia, tachipnea, mioclonie, letargia fino al coma. La prognosi è molto diversa in relazione alla tempestività della diagnosi. Un esempio tra i più eclatanti è quello dell’ipotiroidismo congenito in cui se la malattia è riconosciuta entro il primo mese di vita e la terapia è iniziata prontamente il bambino sarà perfettamente normale. In caso contrario, nei tempi in cui la diagnosi era clinica e sulla base dei sintomi tutti i soggetti affetti avevano la sintomatologia classica con ritardo mentale gravissimo.