LO SCREENING NEONATALE E L’IMPEGNO DI TUTTI Prof. E. Marciano Sezione di Audiologia – Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Napoli “Federico II” JOINT COMMETTE ON INFANT HEARING SCREENING 2000 American Academy Pediatrics 1997 Razionale La sordità congenita colpisce 1-1,5/mille nati anno La prevalenza sale al 4-5% nei ricoverati TIN Solo la meta’ dei bambini affetti presentano fattori di rischio per ipoacusia Diagnosi ipoacusia entro 3-4 mesi di vita Avvio interventi (ri)abilitativi entro i 6 mesi di vita Sviluppo normali abilità comunicativelinguistiche,cognitive e sociali DAI MODELLI DI MATURAZIONE AL MODELLO DI INTERVENTO SCREENING neonatale DIAGNOSI CLINICA massimizzare l’input al snc 3-4 mm PROGNOSI AMPLIFICAZIONE Acustica (meccanica) 6 mm VALUTAZIONI FUNZIONALI UDITO E LINGUAGGIO 1 aa contrastare la deprivazione AMPLIFICAZIONE ACUSTICA OTTIMIZZAZIONE PARAMETRI STIMOLAZ.ELETTRICA IMPIANTO COCLEARE SCREENING Diagnosi precoce Approfondimento diagnostico • I LIVELLO • OAE,AABR • II LIVELLO • OAE,IMP,ABR • III LIVELLO • DPOAE,ABR,IMP,A. Comp.,EcoGh Conferma ipoacusia Trattamento protesico-riabilitativo) diagnosi eziologica Indagini cliniche multidisciplinari Indagini laboratoristiche (genetica) Neuroimaging (TC, RMN) SCREENING UDITIVO NEONATALE REGIONE CAMPANIA III livello assistenziale Centro di Riferimento Regionale costituito dall’Unità di Audiologia del Dipartimento di Neuroscienze e dal Dipartimento di Pediatria dell’Università di Napoli “Federico II” approfondimento diagnostico (ASSR, ECoGE) valutazione genetica protesizzazione e counselling foniatrico-logopedico indicazione all’impianto cocleare monitoraggio delle ipoacusie trasmissive e dei soggetti a rischio di insorgenza tardiva osservatorio epidemiologico regionale follow-up audiologico, foniatrico-logopedico, neuropsichiatrico e psicologico telemedicina 6 Screening Uditivo Neonatale: Criticità . Criticità di tipo gestionale . Criticità di tipo clinico Screening Uditivo Neonatale: Criticità Criticità di tipo gestionale: 1) Difficoltà di organizzazione 2) Difficoltà nei flussi di informazioni tra i vari livelli Screening Uditivo Neonatale: Criticità Criticità di tipo clinico: 1) Audiologiche 2) Riabilitative Screening Uditivo Neonatale : Criticità Criticità di tipo clinico: Audiologiche - Problema delle ipoacusie a carattere evolutivo - Valutazione clinica multidisciplinare del bambino ipoacusico (Audiologo-Foniatra, ORL , NPI, Pediatra, Fisiatra, Oculista, Neuroradiologo, Genetista, etc) - Coinvolgimento dei pediatri di famiglia - Rapporto con altre strutture di eccellenza: partnership e non competizione Screening Uditivo Neonatale: Criticità Audiologiche – Difficoltà diagnostiche • Esperienza esaminatore • Maturazione vie uditive • Variazione della latenza dell'onda V prodotta dai profili di soglia Screening Uditivo Neonatale: Criticità Audiologiche Bambini provenienti da TIN 1. Necessità di valutazioni successive prima della diagnosi definitiva 2. Età media di conferma diagnosi più alta 3. Ritardato inserimento intervento riabilitativo Regione Campania Età media di conferma diagnostica (giorni /SD): Bambini WIN Bambini TIN 147 / 45 220 / 84 % di bambini diagnosticati e protesizzati entro 1 mese dopo il primo contatto con il III livello (CRR) : Bambini WIN Bambini NICU 63 % 40 % 2007 position Statement from Joint Committee on Infant Hearing I neonati ricoverati in TIN per più di 5 giorni o con fattori di rischio devono essere sottoposti ad un protocollo di screening neonatale diverso dai welll-babies Ossigenazione exracorpore a membrana Ventilazione assistita Assunzione farmaci ototossici o diuretici dell’ansa Iperbilirubinemia che ha reso necessaria exsanguinotrasfusione Storia familiare positiva per ipoacusia infantile permanente Storia familiare positiva per disordini neurodegenerativi Pertanto necessità di dotare le TIN di apparecchiature per AABR 2007 position Statement from Joint Committee on Infant Hearing Necessità di esecuzione combinata di OA E e ABR da screening (il 10% dei casi di sordità sono attribuibili ad una neuropatia e possono pertanto sfuggire alle EOA) Test di percezione verbale, La precoce identificazione di AN/AD portera’ ad una migliore comprensione della fisiopatologia di questa entità clinica e allo sviluppo di appropiate strategie di intervento. Ipoacusie progressive e/o a esordio tardivo (Il problema è reale ed interessa quasi la metà dei bambini ipoacusici) •Ex-TIN •Familiarità per ipoacusia insorta in età giovanile •Infezioni congenite (CMV, rosolia, toxo) •Sepsi o meningite post-natale •Sottoposti a chemioterapia •Traumi cranici •Sindromi o difetti genetici isolati (es. connessina 26) Controllo audiologico ogni 6 mesi fino ai 3 anni Sorveglianza pediatra di base Età media alla diagnosi (in mesi) screening universale uditivo neonatale – Regione Campania Percorso screening (esclusi i pazienti TIN) Pazienti “fuori percorso” (esclusi i pazienti TIN) MD 5.66 SD 2.07 MD 22.35 SD 10.27 N = 114 N = 75 Età media alla diagnosi (in mesi) screening universale uditivo neonatale – Regione Campania Prima dell’istituzione dello screening Dopo l’istituzione dello screening Moderate (41-70 dB nHL) Severe (71-90 dB nHL) Profonde (>90 dB nHL) MD 67 SD 20.54 N=64 Moderate MD 30 SD 18.00 N=71 Severe MD 18 SD 12.75 N=78 2003-2006 (41-70 dB nHL) (71-90 dB nHL) Profonde (>90 dB nHL) MD 7 SD 3.04 N 39 MD 8 SD 3.37 N 29 MD 8 SD 5.40 N 139 2006-2008 Flussogramma delle attività Screening uditivo neonatale Regione Campania (2006-2011) NATI PERVENUTI DAI PUNTI NASCITA DELLO SCREENING 256.012 TESTATI NEI NIDI 247.478 (96,6%) TES TATI NELLE TIN 7972 (3,1%) REFER 4210 (1,7%) I livello Centri nascita, TIN REFER 567 (7,1%) PERSI AL FOLLOW-UP TOTALE REFER 4777 (1,86%) 744 (15,5%) INVIATI ABR II livello 4033 (84,4%) Prevalenza ipoacusia Bilataterale ≥ 40-dB HL (x 1000):0,93 Centri conferma della diagnosi ABR PATOLOGICI 443 (10,3%) NORMOUDENTI IPOACUSIA NEUROSENSORIALE 167 (37,6%) 233 (53,5%) IPOACUSIA TRASMISSIVA IPOACUSIA MONOLATERALE 7 (1,6%) 36 (7,3%) III livello Centro di riferimento regionale Patologie uditive identificate 2006-2011 149 WELL-BABIES (64%) 233 SNHL 84 TIN (36%) 12 AN/AD 2 WELL-BABIES (17%) 10 TIN (83%) PREVALENZA AN/AD RISPETTO IPOACUSICI = 5.1 % PREVALENZA AN/AD RISPETTO IPOACUSICI TIN = 12 % SCREENING UDITIVO NEONATALE SCREENING GENETICO •Bambini esaminati al 2010: 198.341 •Prelievi effettuati per indagini genetiche: 150 (71% casi sporadici, 29% familiari) 6 soggetti non sono di origine Italiana Indagini genetiche effettuate Il DNA per le indagini genetiche viene estratto da tamponi buccali dopo consenso informato scritto da parte dei genitori. 1) Ricerca di mutazioni nell’ esone 2 del gene GJB2 (Cx26) mediante sequenziamento diretto. 2) Ricerca di mutazioni nell’ esone 1 (zone non coding) del gene GJB2 (Cx26) mediante sequenziamento diretto. 3) Analisi mutazionale per il gene GJB6 (Cx 30): Test per la presenza delle due delezioni, del GJB6-D13S1830 e del GJB6-D13S1854, a monte di tale gene. 4) Analisi mutazionale per il gene GJB3 (Cx31) Screening Uditivo Neonatale •La percentuale di individui con ipoacusia ad etiologia genetica dovuta a mutazioni nel gene GJB2 (omozigoti e doppi eterozigoti) rispetto al numero dei prelievi effettuati è del 28% •Se consideriamo solo i soggetti Campani e non a rischio ambientale la percentuale risulta del 39% . •I geni Cx30 e Cx31 non sembrano avere un ruolo importante nelle ipoacusie della popolazione Campana Screening Uditivo Neonatale DIAGNOSI Percorso abilitativo 3-5 m Impronta chiocciole Presa in carico da parte del team riabilitativo (foniatra-logopedista) Inserimento nel centro di riabilitazione 8-12 m Inizio Percorso di stimolazione acustica da parte della famiglia FOLLOW UP Screening Uditivo Neonale: Criticità Criticità riabilitative: 1. difficoltà nel ruolo abilitativo dei familiari nel periodo tra la diagnosi precoce (3-6 mesi) e l’inserimento nel circuito riabilitativo territoriale (auspicabile tra gli 8-1 2mesi) - livello socio-culturale - mancata costanza ai follow up mensili dovuti a distanza territoriale, a condizioni di salute del bambino, etc 2. liste d’attesa nei centri di riabilitazione (a volte superiore ai 6 mesi in alcune realtà territoriali) Psicologo Psicomotr., Fisioterap., etc. Logoped. Genitori Care giver Audiologo Audioprot. Bambino Pediatra Foniatra PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI GENITORI Audiometr. Scuola