notizie MME n.18 2 011 INSIEME Notiziario di Cometa A.S.M.M.E. via Monte Sabotino, 12/A - Ponte San Nicolò (PD) - Tel. 049 8962825 - Fax 049 6888108 - [email protected] - www.cometaasmme.org IN QUESTO NUMERO LETTERA DEL PRESIDENTE • MALATTIE METABOLICHE EREDITARIE LA POLITICA PER LE MME • INIZIATIVE • TESTIMONIANZE n. 18 editoriale Lettera del Presidente ATTIVAZIONE SCREENING NEONATALE METABOLICO, QUANDO? Cometa A.S.M.M.E. scrive a tutti gli assessori e consiglieri della Regione Veneto Gentilissimo, la presente per evidenziare senza giri di parole, a nome delle 3500 famiglie venete associate e di tutti i pazienti affetti da malattie metaboliche ereditarie, la situazione insostenibile che si è venuta a creare con l’adozione di alcune D.G.R. e con la mancata attuazione di altre a causa probabilmente di gelosie territoriali incomprensibili (naturalmente ci auguriamo di essere credibilmente smentiti). Il nostro scopo è di richiedere una Sua decisa azione istituzionale affinché la Giunta Regionale e l’Assessore alla Sanità emanino urgenti atti correttivi. Lo screening metabolico neonatale allargato Con D.G.R. 3337 del 3 novembre 2009 la Giunta Regionale istituiva lo screening metabolico neonatale allargato, al fine di individuare precocemente nei neonati quaranta malattie metaboliche ereditarie, diverse dalle due per cui già si effettua. A tal fine nella delibera era previsto: 1. che lo screening venisse effettuato presso le Aziende ospedaliere di Verona (ove attualmente si pratica lo screening per due patologie) e Padova (ove è presente l’unica Struttura Complessa del Nord Italia per le malattie metaboliche ereditarie che segue più di 700 pazienti con un laboratorio in grado di diagnosticare tutte le malattie metaboliche ereditarie); 2. che le aziende di Verona e Padova trovassero un accordo operativo per suddividere il servizio di screening allargato (ipotesi naturale era che Verona provvedesse per il Veneto ovest, Padova per il Veneto centro-orientale), restando il coordinamento all’azienda di Padova; 3. che lo screening allargato venisse finanziato con un contributo regionale di 100.000 euro annuali per tre anni. Dopo tale delibera la nostra associazione ha regalato all’azienda Ospedaliera di Padova un modernissimo laboratorio munito di tandem massa spettrometria per lo screening allargato, del costo di oltre 400.000 euro e si aspettava la partenza del servizio in tempi brevi. Allo stato invece, sembra per la mancata disponibilità dell’Azienda di Verona all’accordo con quella di Padova, lo screening allargato non viene effettuato e i neonati affetti da molte malattie metaboliche, senza una diagnosi precoce, sono destinati alla morte o a gravissime invalidità, con drammi che ricadono sulle famiglie e costi collettivi sanitari comunque elevati. È opportuno aggiungere che dei 300.000 euro previsti nel triennio solo 100.000 sono stati effettivamente erogati. Nel frattempo con D.G.R. 14 del 11/01/2011, vertente sul riordino dei centri regionali specializzati, l’oramai ex Centro Specializzato MME di Padova, unico punto di riferimento per malati e famiglie, oltre alla qualifica, perde anche ulteriori € 100.000 di contributo regionale, demandando alle aziende territoriali di scovare fantomatiche risorse sostitutive. Risultato immediato il licenziamento di una psicologa, di una dietista e di una tecnica laureata di laboratorio che operavano nel servizio, oltre all’impossibilità di acquistare reagenti per la diagnostica e la ricerca. 2 n. 18 Lettera del Presidente editoriale Cometa A.S.M.M.E. chiede invece che si proceda con coerenza sulla strada tracciata dalla D.G.R. 3337/2009, senza gelosie ed eventualmente gravi campanilismi sanitari, in squadra tra tutte le strutture sanitarie del Veneto. Cometa A.S.M.M.E. denuncia la revoca del finanziamento operata a gennaio 2011, che prostra un servizio già in prevalenza mantenuto dai nostri contributi e proietta sulla sanità veneta un’ombra negativa, a differenza di quanto accade in contemporanea in altre regioni paragonabili alla nostra (nello stesso tempo in cui in Veneto non si trova il tempo di far partire lo screening e si revocano i finanziamenti da 100.000 euro, l’Emilia Romagna ha stanziato per la screening metabolico allargato 2.600.000 euro, la Toscana procede da anni ad effettuarlo, progetti pilota avanzati sono in fase di varo in molte altre regioni). Abbiamo chiesto all’Assessore competente di essere ricevuti con cortese sollecitudine e nel contempo di volere gentilmente farsi promotore di un ulteriore urgente incontro con i DG delle Aziende di Padova e Verona per superare l’inaccettabile stallo che si è creato. Desideriamo evidenziare che ritardi inammissibili ancorché variamente motivati, alla diagnosi precoce di MME sono causa diretta di incremento di mortalità e di aumento esponenziale dei costi ospedalieri, dando luogo nei casi concreti ad eventuali profili di responsabilità per ritardi od omissioni, che le famiglie colpite chiederanno di accertare in tutte le sedi competenti (penale, amministrativa e civile). Nel frattempo La ringraziamo anticipatamente per l’attenzione prestata, ribadiamo la nostra disponibilità a fornirLe anche di persona ogni e qualsivoglia chiarimento e attendiamo un gentile riscontro ai ns. riferimenti che alleghiamo in calce alla presente. Cordialmente IL NUOVO LABORATORIO MALATTIE METABOLICHE EREDITARIE 3 n. 18 malattie metaboliche ereditarie LA DETERMINAZIONE CONTINUA DELLA GLICEMIA (HOLTER GLICEMICO) Quando la tecnologia può fare la differenza Recentemente l’Associazione Cometa A.S.M.M.E. ha donato all’ Azienda Ospedaliera di Padova due apparecchi per il monitoraggio continuo domiciliare della glicemia più conosciuto come holter glicemico, da utilizzare per i nostri bambini affetti da malattie metaboliche ereditarie. La Medtronic ha messo a punto questi apparecchi, Guardian Real-time, inizialmente per i pazienti adulti e successivamente per i bambini affetti da diabete. Ma in realtà si è vista l’importanza della loro applicazione anche alle patologie metaboliche ereditarie. Questo in particolare nelle Glicogenosi, negli Iperinsulinismi e nei Difetti della Beta-Ossidazione nei quali è fondamentale verificare il presentarsi di episodi ipoglicemici (glicemia troppo bassa) e quindi intervenire modificando adeguatamente la dieta e la terapia. Un piccolo sensore viene inserito sottocute grazie ad un ago sottile e lì rimane per tutto il tempo della registrazione. Un’ora prima di inserire l’ago (che serve semplicemente da guida e poi viene tolto) si applica a livello della cute una crema anestetica che si chiama EMLA. Questo riduce il dolore legato all’inserimento dell’ago che il bambino può percepire. Poi nessun fastidio. Recentemente sono stati prodotti nuovi aghi ad inserimento verticale e più sottili. Questo significa più praticità e meno dolore. Ogni 5 minuti l’antennina che è collegata al sensore invia un segnale e quindi un valore di glicemia all’apparecchio di registrazione senza bisogno di fili di collegamento. Questa è una innovazione importan- te perché consente più libertà di movimento. Infatti i bambini più grandi possono fare tutte le loro abituali attività e quindi non vengono ricoverati. Per più piccoli, almeno per il momento, abbiamo preferito un breve ricovero per verificarne il funzionamento. Il fatto di avere un valore di glicemia ogni 5 minuti senza dover pungere il dito, come attualmente viene fatto con i comuni apparecchi di controllo, è molto importante perché consente di avere una valutazione più dettagliata e precisa sull’andamento delle glicemie. La registrazione può durare fino a tre giorni consecutivi. L’apparecchio inoltre è in grado di dare un allarme qualora la glicemia dovesse scendere troppo. Una volta terminata la registrazione tutti i dati vengono scaricati in un computer ed analizzati. Abbiamo utilizzato questi apparecchi già in alcuni bambini, anche piccoli, e ragazzi e le informazioni che ci hanno dato sono state molto utili. Entro breve avremo una nuova fornitura di sensori, che è stata, dopo un lungo processo di valutazione, autorizzata dalla nostra Azienda Ospedaliera, e quindi potremo ripartire con l’utilizzo di questi preziosi strumenti. Tutto questo nella convinzione di poter migliorare le cure e la qualità di vita dei nostri pazienti. Dr. Andrea Bordugo U.O.C. MME Azienda Ospedaliera di Padova Dosaggio degli aminoacidi tramite spot di sangue Un metodo rapido ed efficace per il monitoraggio di malattia, ora disponibile anche per i pazienti con leucinosi Grazie alla disponibilità della spettroscopia di massa, nuova strumentazione donata al Laboratorio della UOC Malattie Metaboliche Ereditarie di Padova dall’Associazione Cometa A.S.M.M.E. per il progetto di screening neonatale allargato, si è reso possibile un monitoraggio semplice ed efficace dell’andamento metabolico nei pazienti con leucinosi. E’ infatti possibile dosare su una goccia di sangue essiccato su 4 carta bibula, e raccolto con prelievo capillare a domicilio, i quattro aminoacidi specifici per valutare il compenso metabolico della malattia (leucina, isoleucina, valina, alloisoleucina), senza dover eseguire un prelievo venoso in ospedale. Nei mesi di maggio e giugno sono stati rivisti tutti i pazienti affetti da leucinosi seguiti dal Centro per istruirli sulle modalità di esecuzione n. 18 malattie metaboliche ereditarie ed invio degli spot di sangue capillare. È stato fornito loro tutto il materiale necessario: cartoncini di carta bibula, sacchettini di plastica per proteggere i cartoncini, impegnative e nuovo indirizzo del laboratorio. Abbiamo indicato l’esecuzione di uno spot alla settimana, da effettuare a tre ore di distanza dall’assunzione del pasto comprensivo di miscela aminoacidica (orario comunque concordato con i pazienti). Ottenere la goccia di sangue, che sarà poi assorbita dalla carta bibula dello spot, è semplice: è sufficiente effettuare una piccola puntura sul polpastrello con un ago sterile, oppure con un pungidito (comunemente utilizzato dai diabetici per il controllo della glicemia capillare), entrambi procurabili in farmacia. I vantaggi di tale metodica per il paziente sono facilmente comprensibili: innanzitutto il paziente potrà evitare di recarsi almeno una volta al mese in un ospedale convenzionato o a Padova per effettuare il prelievo venoso; il prelievo capillare è sicuramente meno invasivo rispetto al prelievo venoso; infine, il controllo può essere effettuato settimanalmente pertanto l’andamento della malattia sarà più efficacemente monitorato sia da parte nostra che del paziente stesso. Il monitoraggio dei valori di aminoacidi su spot di sangue non è una novità per i nostri pazienti, poiché da alcuni anni i pazienti affetti da fenilchetonuria possono avvalersi di tale semplice metodica per il controllo dei valori di fenilalanina e tirosina. Attualmente presso il nostro laboratorio arrivano circa 100 spot alla settimana e la biologa, Dott.ssa Giulia Polo, addetta all’utilizzo della spettroscopia di massa, esegue le analisi degli spot per fenilchetonuria 2 volte alla settimana, e degli spot per leucinosi 1 volta alla settimana (le due metodiche sono differenti). Tutti i valori, sia di fenilalanina e tirosina che di leucina, valina, isoleucina e alloisoleucina, vengono validati dal Dott. Burlina, e vengono prontamente comunicati dalla dietista qualora fuori range di riferimento per età e patologia, con indicazione delle opportune modifiche dietetiche e/o terapeutiche. Tutti i valori degli spot di tutti i pazienti vengono raccolti in un supporto informatico personalizzato, la cui copia potrà essere richiesta dal paziente quando si reca al nostro Centro per il controllo ambulatoriale o per ricovero. Qualora il paziente desiderasse avere il referto cartaceo dell’analisi, può ritirarlo direttamente presso il laboratorio, previo accordo telefonico con la segretaria Rachel Daly (tel. 049-8213569 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00). Al momento attuale non è infatti ancora possibile visualizzare i referti in via telematica, ma ci auguriamo che tutto ciò sia possibile al più presto. Dott.ssa Chiara Zanco, Dietista - Dott.ssa Monica Del Rizzo, Pediatra U.O.C. MME Azienda Ospedaliera di Padova FRUTTOSEMIA: Una Guida per Vivere Meglio La fruttosemia è la malattia metabolica ereditaria caratterizzata dal deficit di un enzima che regola il metabolismo del fruttosio, uno zucchero semplice presente soprattutto in frutta e verdura. In assenza dell’attività di tale enzima, come nei pazienti fruttosemici, l’assunzione dietetica di fruttosio determina una diretta tossicità da accumulo di fruttosio-1-fosfato con crisi di ipoglicemia severa e gravi danni al fegato. L’incidenza mondiale della fruttosemia non è nota ma può essere stimata intorno a 1:20.000 nati e si ritiene che in Italia ci siano almeno 1000 persone affette da fruttosemia. Il trattamento è esclusivamente di tipo dietetico e prevede l’esclusione dalla dieta di ogni fonte di fruttosio. Sembra all’apparenza una dieta semplice e banale, tuttavia la realtà per questi pazienti è ben diversa: il fruttosio, infatti, è uno zucchero molto diffuso in natura e, a causa del suo sapore dolce, è molto utilizzato come dolcificante dalle industrie. Assieme al glucosio forma il comune zucchero da cucina ed è in generale presente in moltissimi cibi come aroma, colorante o additivo. Per il fruttosemico non è dunque sufficiente eliminare frutta e verdura dalla dieta, ma si rende necessaria l’attenta consultazione dell’etichetta di ciascun alimento, al fine di accertare che sia privo di qualsiasi fonte di fruttosio. Si può ben capire, quindi, come nella pratica quotidiana diventi davvero un’impresa ardua orientarsi nell’intricato panorama dell’industria alimentare. Ecco pertanto che noi dietiste abbiamo curato la stesura di una pratica ed esaustiva guida alla gestione dietetica della fruttosemia, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie al contributo dei Lions Club di Pieve di Soligo e di Cometa A.S.M.M.E. Il libretto definisce le caratteristiche essenziali della malattia e del difetto metabolico che la causa, prende poi in analisi ciascuna categoria alimentare evidenziando in maniera chiara e precisa gli alimenti permessi e vietati. Queste le categorie prese in esame: frutta; ortaggi, legumi e funghi; zuccheri, dolci e dolcificanti; latte e derivati; carne, pesce e uova; condimenti e grassi; cereali e prodotti da forno; bevande. In particolare, sono dettagliatamente descritte le numerose varietà di zuccheri e dolcificanti utilizzati dall’industria alimentare, al fine di agevolare il più possibile la lettura delle etichette nutrizionali dei vari prodotti. Sono inoltre indicate le marche di alcuni alimenti (come il prosciutto cotto) in cui vi è un’assicurazione da parte della ditta produttrice circa l’effettiva assenza di fruttosio, e alcuni esempi di lieviti chimici utilizzabili per la preparazione casalinga di dolci e panificati. Infine, delle semplici tabelle riportano il contenuto in fruttosio delle principali tipologie di frutta e verdura. Il libretto verrà presto consegnato a tutte le famiglie dei pazienti fruttosemici e ci auguriamo fortemente che possa migliorare sensibilmente la loro qualità di vita: da un lato aumentando la varietà degli alimenti a disposizione, dall’altro assicurando una dieta equilibrata con tutti i nutrienti necessari per uno sviluppo e una crescita adeguati. Dott.ssa Laura Martinelli, Dietista U.O.C. MME Azienda Ospedaliera di Padova 5 n. 18 malattie metaboliche ereditarie PROGETTO PAZIENTI ADULTI Transizione dei pazienti giovani adulti affetti da una malattia metabolica ereditaria dalle cure pediatriche alle cure dell’adulto: valutazione della soddisfazione percepita RAZIONALE DEL PROGETTO Negli ultimi 3 anni abbiamo assistito ad un significativo incremento del numero di pazienti, affetti da una Malattia Metabolica Ereditaria, che necessitano di uno spostamento della loro presa in carico dall’età pediatrica a quella adulta. Il processo di transizione dalle cure dell’età pediatrica alle cure presenti in età adulta risulta essere un processo fondamentale per i pazienti affetti da una malattia cronica. La fase di passaggio dall’età pediatrica all’età adulta risulta inoltre essere un periodo vulnerabile per tali pazienti, visti anche i numerosi ed importanti cambiamenti tipici della fase adolescenziale della vita. Tale processo è quindi da ritenersi di fondamentale importanza per la continuazione delle cure del paziente adulto non ospedalizzato e di conseguenza per l’implementazione del processo di responsabilizzazione necessario a questi pazienti al fine di promuovere la loro indipendenza ed autogestione del trattamento della loro malattia. L’importanza di continuare la presa in carico del paziente, una volta diventato adulto, non sempre viene riconosciuta e considerata come elemento fondamentale per migliorare la qualità delle cure offerte. Attualmente solo pochi centri sono in grado di offrire cure specifiche, mirate alle problematiche tipiche del paziente adulto affetto da una malattia metabolica ereditaria, mentre persiste la tendenza a continuare a seguire i malati in ambiente pediatrico. OBIETTIVO L’obiettivo del presente studio è di valutare la soddisfazione dei pazienti affetti da malattia metabolica ereditaria relativa al processo di transizione dalle cure richieste dal paziente pediatrico a quelle richieste dal paziente in età adulta. Tale obiettivo è raggiungibile mediante l’evi- 6 denziazione di quali aspetti del processo di transizione sono fondamentali per i giovani pazienti adulti al fine di fornire una migliore gestione dei quadri clinici, soprattutto per quelle patologie che richiedono un approccio multidisciplinare dal punto di vista medico. METODO E STRUMENTI UTILIZZATI Verrà condotta un’analisi retrospettiva mediante la somministrazione di un’intervista strutturata/questionario autosomministrato. Tale analisi mira alla valutazione della soddisfazione percepita dal paziente relativa al processo di transizione dalle cure pediatriche alle cure dell’adulto. A CHI È RIVOLTO Dott.ssa Chiara Cazzorla Il questionario permetterà di valutare principalmente 3 Tale studio coinvolge pazienti aspetti: affetti da una Malattia Metabolica Ereditaria che affrontano il processo 1)Logistica intesa come: di transizione dall’età pediatrica all’età adulta. - distanza tra la Pediatria ed il Centro dell’adulto; Il gruppo sperimentale include principalmente pazienti affetti da: difetti del metabolismo - tempo necessario per raggiungere il centro dell’adulto; degli aminoacidi, difetti del ciclo dell’urea, acidurie organiche, difetti del metabolismo dei - mancanza della figura della dietista specializzata presso il centro dell’adulto. carboidrati e difetti del metabolismo lisoso2)Presa in carico intesa come: miale. Il processo di transizione è inteso come il - qualità delle conoscenze relative alla malattia da parte dei medici specialisti periodo che va dall’ultima visita presso l’Unidell’adulto; tà Operativa Malattie Metaboliche Ereditare del Dipartimento di Pediatria di Padova - possibilità di poter far riferimento ad un équipe multidisciplinare composta da vae le prime due visite presso l’ambulatorio rie figure professionali; Neurometabolico della S.C. di Neurologia - presenza di un continuo collegamento tra dell’Ospedale di Bassano del Grappa (VI). medici pediatri e medici dell’adulto. I criteri di inclusione per definire il gruppo 3)Aspetti psicologici intesi come: sperimentale sono: - soggetti seguiti nel periodo Dicem- - possibilità di poter far riferimento alla stessa figura professionale sia per quanto bre 2007-Maggio 2011 presso il centro riguarda gli aspetti psicologici che dietetici; dell’adulto di Bassano del Grappa; - soggetti seguiti precedentemente dalla - possibilità data ai giovani pazienti adulti di svolgere la visita con il medico dell’adulto Pediatria di Padova; senza la presenza dei genitori; - soggetti che non hanno eseguito più di 2 visite presso il centro dell’adulto di Bassa- - promozione del processo di responsabilizzazione nella gestione della malattia e no del Grappa; della cura. - età > di 16 anni; Le domande componenti il questionario sa- QI > di 70. In base a tali criteri al momento attuale i pa- ranno brevi, focalizzate e chiare, seguiranno zienti eleggibili per lo studio risultano essere 74. un percorso “ad imbuto”, partendo cioè da un’analisi delle percezioni soggettive più generale ad un’analisi di volta in volta più specifica. n. 18 malattie metaboliche ereditarie Ognuno dei tre domini analizzati prevede una parte composta da domande “strutturate” le cui risposte verranno classificate attraverso una scala Likert pentenaria (a 5 modalità). Inoltre verrà effettuata un’indagine di tipo esplorativo-narrativa, in modo da lasciare al paziente la possibilità di esprimere liberamente le sue impressioni relative al processo di transizione; mediante tali informazioni verrà effettuata un’analisi descrittiva. Al fine di compiere un’analisi maggiormente approfondita verranno indagate, mediante una breve intervista autosomministrata, an- che le percezioni dei genitori relative al processo di transizione del figlio affetto da una Malattia Metabolica Ereditaria. FASI E MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DELLO STRUMENTO I pazienti eleggibili per lo studio verranno preliminarmente contattati telefonicamente. In quell’occasione verrà spiegato loro la finalità dello studio e la modalità di compilazione del questionario. I questionari verranno inviati tramite posta elettronica (e-mail), o tramite posta ordinaria per chi non possiede un indirizzo telematico, con la richiesta di rispedire il questionario compilato entro e non oltre il 16 Giugno 2011. Una volta ottenuti i dati relativi a tutti i soggetti componenti il gruppo sperimentale si procederà con l’analisi delle informazioni rilevate e con la verifica degli obiettivi raggiunti. Dott.ssa Chiara Cazzorla U.O.C. MME Azienda Ospedaliera di Padova COMITATO SCIENTIFICO COMETA A.S.M.M.E. Presidente Dott. Alberto Burlina Direttore U.O.C. Malattie Metaboliche Ereditarie Dipartimento di Pediatria Azienda Ospedaliera - Università di Padova Consiglieri Dott. Alessandro Burlina Direttore U.O.C. Neurologia Ospedale San Bassiano, Bassano del Grappa (VI) Dott. Andrea Bordugo U.O.C. Malattie Metaboliche Ereditarie Dipartimento di Pediatria Azienda Ospedaliera - Università di Padova Prof. George Hoffmann Chairman/Department of Pediatrics, University of Heidelberg Geschäftsführender Direktor/Zentrum für Kinder- und Jugendmedizin der Universität Heidelberg - D-69120 Heidelberg Prof. Nenad Blau Division of Clinical Chemistry and Biochemistry University Children’s Hospital CH-8032 Zürich Switzerland Prof. Michael J. Bennett Director Metabolic Disease Laboratory, The Children’s Hospital of Philadelphia - Philadelphia, USA 7 n. 18 la politica per le MME INTERROGAZIONI REGIONALI CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA MA LA GIUNTA REGIONALE HA A CUORE TUTTI QUEI CITTADINI VENETI CHE SOFFRONO DI MALATTIE METABOLICHE EREDITARIE? Presentata il 16 marzo 2011 dai consiglieri regionali Sinigaglia e Pigozzo Premesso che: - il comma 2 dell’art. 92 della legge regionale n. 1/2008 (legge finanziaria regionale) ha disposto che “la Giunta regionale di concerto con le strutture competenti e con specifico riferimento all’unità complessa Malattie Metaboliche Ereditarie presso il Dipartimento di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera di Padova [...]” approvi, “sentita la competente commissione consiliare, un progetto di prevenzione, cura e riabilitazione delle Malattie Metaboliche con particolare riferimento allo screening neonatale allargato per le Malattie Metaboliche Ereditarie [...]”; - per dare seguito a quanto stabilito dall’art. 92 della legge finanziaria regionale 2008, il 3 novembre 2009 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 3337, definendo un “Progetto di esecuzione di screening neonatali ivi compreso lo screening neonatale allargato per le Malattie Metaboliche Ereditarie”; - la Regione Veneto con DGR n. 741/2000 istituì il Centro regionale di riferimento per le malattie rare e un Centro clinico a valenza regionale per la cura e la ricerca delle Malattie Metaboliche Ereditarie (CeMMEr); - il CeMMEr venne successivamente classificato tra i Centri regionali specializzati, con la nuova denominazione di Centro regionale specializzato per le Malattie Metaboliche Ereditarie; tale struttura, per lo svolgimento delle sue attività, è stata annualmente sovvenzionata dalla Regione; 8 - l’attività di screening neonatale viene svolta sia dal suddetto Centro regionale specializzato per le Malattie Metaboliche Ereditarie, afferente al Dipartimento di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera di Padova, sia dal Centro afferente al Dipartimento di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera di Verona; - il Progetto di cui alla dgr n. 3337/2009 aveva previsto che le attività di screening neonatale venissero svolte da entrambe le strutture sopraccitate, ma sotto un’unica Direzione, quella dell’Azienda Ospedaliera di Padova; - la delibera 3337/2009 ha quindi assegnato la somma di 100 mila euro all’Azienda Ospedaliera di Padova quale contributo per l’anno 2009, disponendo che, “per gli esercizi successivi si provvederà con atti specifici a seguito di presentazione, a firma del Direttore dell’Azienda Ospedaliera di Padova, del rapporto sull’attività e del rendiconto finanziario al 31 dicembre dell’anno di riferimento”. Considerato che: - quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 3337/2009 è stato di fatto disatteso, dato che, all’assegnazione della somma di 100 mila euro relativa all’anno 2009 per la realizzazione del “Progetto di esecuzione di screening neonatali ivi compreso lo screening neonatale allargato per le Malattie Metaboliche Ereditarie”, non sono seguiti ulteriori finanziamenti per gli anni successivi. Ravvisato che: - con deliberazione di Giunta regionale n. 3578 del 30 dicembre 2010, la Regione ha approvato l’assegnazione, l’impegno e la liquidazione dei finanziamenti per l’anno 2010 per l’attività dei Coordinamenti, dei Programmi, dei Registri e dei Centri regionali specializzati, ivi compresi quindi il Coordinamento regionale per le Malattie Rare e il Centro regionale specializzato per le Malattie Metaboliche Ereditarie; - la DGR 3578/2010 ha stabilito di assegnare alle Aziende sanitarie interessate il 50% dell’importo riconosciuto, rinviando la liquidazione del saldo alla chiusura dell’esercizio, previa presentazione delle rispettive relazioni sull’attività svolta; n. 18 la politica per le MME - al Coordinamento regionale per le Malattie Rare è stata così assegnata, per l’esercizio 2010, la cifra totale di 325 mila euro, mentre al Centro regionale specializzato per le Malattie Metaboliche Ereditarie è stata assegnato l’importo di 100 mila euro. Valutato che: - a soli 12 giorni di distanza dall’approvazione della DGR 3578/2010, la Giunta regionale ha approvato una nuova deliberazione, la n. 14 dell’11 gennaio 2011, dal titolo: “Nuove disposizioni in materia di Coordinamenti, Programmi, Registri e Centri regionali specializzati [...]”; - con quest’ultimo atto si è dato il via ad una radicale riorganizzazione del “sistema centri” fissato con DGR 4532/2007, per cui l’articolazione in coordinamenti regionali, programmi regionali, registri regionali e centri specializzati è stata rimodulata, articolandola in quattro nuove categorie: 1) Coordinamenti e programmi regionali; 2) Sistema Epidemiologico Regionale; 3) Registri Regionale della Patologia Cardio-Celebro-Vascolare; 4) Centri Specializzati Regionali; - per quanto concerne l’ultima categoria, quella dei Centri Specializzati regionali, cui appartiene il Centro regionale specializzato per le Malattie Metaboliche Ereditarie, la Giunta regionale ha stabilito che detti centri “saranno individuati con provvedimento di Giunta regionale, collocati direttamente all’interno delle strutture Aziendali [...] e pertanto non finanziati dalla Regione”; - nel dispositivo dell’atto si stabilisce pure “di revocare ogni altra disposizione in contrasto con le indicazioni del presente provvedimento”; - 12 giorni dopo l’assegnazione degli agognati contributi finanziari, la Giunta regionale ha dunque deciso di revocarli, stabilendo di rendere i suddetti centri specializzati indipendenti dalla Regione e, dunque, non più finanziabili anche per gli anni a venire! - quanto è accaduto chiaramente ha gettato nello sconcerto non soltanto gli operatori del settore, ma anche le associazioni di volontariato e molte famiglie che hanno a carico persone affette da Malattie Metaboliche Ereditarie; - pur non essendo cospicue, le risorse che ogni anno la Regione erogava a queste realtà erano comunque fondamentali per portare avanti le importantissime attività svolte dal Centro regionale specializzato per le Malattie Metaboliche Ereditarie; - ora ci si domanda come la struttura in questione, e tutti i 60 centri specializzati esistenti nel territorio regionale, possano continuare ad operare e se la Regione abbia ponderato adeguatamente le scelte fatte, perché, agli occhi di molti degli operatori, dei volontari, delle famiglie e delle persone sofferenti di Malattie Metaboliche, la soluzione adottata appare assurda e insensata; - nonostante il periodo di ristrettezze economiche dovuto alla crisi ancora in atto, ci sono settori, come quello della sanità e del sociale, che in una società che vuol dirsi civile, non devono mai essere penalizzati, perché significherebbe abbandonare a sé stesse le fasce più deboli e indifese della popolazione. Tutto ciò premesso, i sottoscritti consiglieri regionali interrogano la Giunta regionale e l’Assessore regionale alla Sanità per sapere: - per quale motivo, dopo l’assegnazione relativa all’anno 2009, la Giunta regionale non abbia più finanziato il “Progetto di esecuzione di screening neonatali ivi compreso lo screening neonatale allargato per le Malattie Metaboliche Ereditarie” e se, consapevole dell’enorme importanza che esso riveste in termini di prevenzione, tutela e cura di importanti malattie, intenda ripristinare detto finanziamento, rendendolo stabile negli anni ed adeguato in termini di entità, in modo da permettere la realizzazione del Progetto; - come sia potuto accadere che soltanto 12 giorni dopo l’assegnazione delle risorse a coordinamenti regionali, programmi regionali, registri regionali e centri specializzati (DGR 3578/2010), la Giunta regionale abbia approvato una delibera di riforma del sistema centri, che ha causato la revoca dei finanziamenti appena approvati; - per quale motivo la Giunta regionale abbia deciso di non finanziare più i Centri Specializzati regionali, togliendo così vitali risorse al Centro regionale specializzato per le Malattie Metaboliche Ereditarie ed a tutti i 60 Centri regionali specializzati; - cosa comporti e cosa significhi in termini pratici questa revoca definitiva del finanziamento regionale, se i Centri regionali specializzati preesistenti rimangano confermati e in che modo, privati delle risorse regionali, possano ora continuare la loro attività; - se non ritenga infine necessario annullare la DGR n. 14 dell’11 gennaio 2011, visto che in essa non si fa alcun cenno a periodi transitori, né si fa cenno al riconoscimento delle strutture esistenti, gettando nel caos un intero sistema che per anni ha funzionato. 9 n. 18 la politica per le MME INTERROGAZIONI REGIONALI CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA È POSSIBILE RISOLVERE IL PROBLEMA DELLO SCREENING METABOLICO NEONATALE ALLARGATO PER SALVARE TANTI NEONATI? presentata il 27 maggio 2011 dal Consigliere: Stefano Peraro Premesso che: la Giunta Regionale in data 3/11/2009 con D.G.R. n. 3337 istituiva lo screening metabolico neonatale allargato, con lo scopo di individuare precocemente nei neonati 40 malattie metaboliche ereditarie, diverse dalle due per cui già si effettua. La delibera prevvedeva: 1. che lo screening venisse effettuato presso le Aziende ospedaliere di Verona e Padova 2. che le aziende di Verona e Padova trovassero un accordo operativo per suddividere il servizio di screening allargato (Verona Veneto Ovest-Padova Veneto Centro Orientale); 3. che lo screening allargato venisse finanziato con un contributo regionale di 100.000 euro annuali per tre anni. Preso atto che: dopo tale delibera l’Associazione Cometa A.S.M.M.E. (Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus) ha regalato all’Azienda Ospedaliera di Padova un modernissimo laboratorio munito di mass spettrometria per lo screening allargato, del costo di oltre 400.00 euro con la speranza di una partenza del servizio in tempi brevi. Constatato che, attualmente, sembra per la mancata disponibilità dell’Azienda di Verona all’accordo con quella di Padova, lo screening allargato non viene effettuato e i neonati affetti da molte 10 malattie metaboliche, senza una diagnosi precoce, sono destinati alla morte o a gravissime invalidità, con drammi che ricadono sulle famiglie e i costi collettivi sanitari comunque elevati, e che dei 300.000 euro previsti nel triennio solo 100.000 sono stati effettivamente erogati. Evidenziato che, con successiva D.G.R. n. 14 del 11/01/2011, che verte sul riordino dei centri regionali specializzati, l’oramai ex Centro Specializzato MME di Padova, unico punto di riferimento per malati e famiglie, oltre alla qualifica, perde anche ulteriori 100.000 euro di contributo regionale, demandando alle aziende territoriali di scovare fantomatiche risorse sostitutive. Con il risultato immediato del licenziamento di una psicologa, di una dietista e di una tecnica laureata di laboratorio che operavano nel servizio, con inoltre l’impossibilità di acquistare reagenti per la diagnostica e la ricerca. Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Regionale interroga la Giunta Regionale per sapere: - se c’è l’intenzione di procedere con coerenza sulla strada tracciata dalla D.G.R. 3337/2009 superando eventuali campanilismi sanitari; - se può essere ristabilito il contributo del finanziamento revocato a gennaio 2011, che prostra un servizio già in prevalenza mantenuto dai contributi dell’Associazione Cometa A.S.M.M.E. visto che ciò proietta sulla sanità veneta un’ombra negativa, a differenza di quanto accade in altre regioni. n. 18 MME in primo piano SCREENING NEONATALE METABOLICO ALLARGATO 11 n. 18 MME in primo piano 12 n. 18 Natale con la Cometa Tante stelle alla partita delle stelle Cometa A.S.M.M.E. ha avuto il piacere durante il periodo natalizio di essere presente a tre partite dell’Itas Trentino Volley per poter promuovere la campagna delle stelle di cioccolata e, ovviamente, l’associazione. Un’emozione speciale poter avere il nostro stand in casa dei campioni del mondo per club e della squadra in vetta al campionato di serie A di pallavolo. Ma andiamo con ordine. Il 5 dicembre 2010 il nostro banchetto con le stelle di cioccolata, i calendari e il ricettario della Cometa Pasticciona e il libro “Un amico speciale” era al PalaTrento per la partita di campionato di serie A contro Latina. La piccola Anna presidiava il nostro stand ma era più il tempo riservato a tifare per l’Itas che quello ad impegnarsi nella vendita. Risultato 3-0 per l’Itas Diatec Trentino. Andrea Birarelli centrale dell’Itas e della nazionale PalaTrento stracolmo...oltre 4000 Matey Kaziyski capitano dell’Itas Diatec Trentino con cometa, Anna e amiche della classe III A. Il secondo appuntamento è stato il 13 dicembre 2010, in occasione della partita di CEV Champions League della Trentino Betclic contro la squadra rumena della Remat Zalau. Anche in quest’occasione la squadra trentina si è aggiudicata la vittoria con un perentorio 3-0. È stata poi la volta della partita di campionato del 26 dicembre 2010 contro la Sisley Treviso. In quest’occasione il Pala Trento era davvero stracolmo e bollente per festeggiare la squadra reduce dalla fantastica vittoria del mondiale per club. Il Trentino Betclic era infatti reduce dal Mondiale per club disputato a Doha in Qatar dal 15 dicembre al 21 dicembre 2010 dove battendo in finale la squadra polacca del PGE Skra Belchatow è diventata il club campione del mondo per il 2010 bissando il successo della stagione precedente. La partita contro la Sisley Treviso nonostante il blasone della squadra avversaria non ha avuto storia ed è terminata con l’ennesima vittoria dei trentini. Tutto questo è stato possibile grazie ad una persona davvero amica di Cometa A.S.M.M.E.: la signora Iris Wintzek, moglie del presidente Diego Mosna ed anima organizzatrice delle partite dell’Itas. Grazie alla disponibilità e alla generosità di Iris è stato possibile avere un palcoscenico così importante per continuare a far conoscere l’associazione e soprattutto per raccogliere preziosi fondi. Inoltre Iris e figli, in particolare la figlia Sara, sono preziosi golosi-sostenitori di Cometa, dato che non rinunciano ogni Natale ad una cospicua scorta di stelle al cioccolato. Grazie ancora Iris Iris Wintzeck anima organizzatrice dell’Itas Diatec Trentino con Valentin Bratoev, schiacciatore bulgaro e con Roberto, Anna, Marianna e Anna. 13 n. 18 Natale con la Cometa MAGICO NATALE 2010 Carissimi tutti, anche quest’anno noi bambini della classe III A della scuola primaria di Riva del Garda, in provincia di Trento, abbiamo voluto condividere un momento di gioia e serenità con i nostri genitori e scambiarci gli auguri di Natale. Non vediamo l’ora di raccontarvi della festa, siamo certi che vi piacerà moltissimo! Era il 18 dicembre 2010 Prima di tutto, Anna Girardi, la presentatrice, ha spiegato ai presenti che, in occasione di questa festa volevamo raccogliere offerte a favore dell’Associazione Cometa A.S.M.M.E. e ricordare gli amici della classe III A dell’Aquila, in Abruzzo, con i quali siamo gemellati. Al mattino eravamo eccitati ed avevamo un po’ di paura di sbagliare ma poi... Appena entrati a scuola ci siamo suddivisi in cinque gruppi e, con l’aiuto di alcune mamme e qualche papà, abbiamo preparato i dolcetti. Una meraviglia! C’era chi preparava stelline con il salame di cioccolato, chi tartine a forma di alberello, di pupazzo di neve o di barchetta; chi formava palline di cioccolata guarnite con “codette arcobaleno” (granelli di zucchero colorato), chi farciva biscottini con la marmellata o i pandorini con la crema e la panna e infine li decorava con gli smarties. Che bontà! Terminati i dolci, li abbiamo accostati tutti su di uno specchio gigante dando loro la forma dell’Italia. Pensate che avevamo preparato anche lo zucchero a velo azzurro per il mar Mediterraneo e le barchette in balia delle onde! Abbiamo così deciso di collocare la capanna, di pasta sfoglia, accanto all’Abruzzo. Da tutta Italia dieci pastori e dieci pastorelle fatti di ciupaciupa e di meringhe (noi bambini della III A) erano in 14 cammino verso l’Abruzzo e portavano un messaggio di amore, solidarietà e pace. Un’enorme Stella Cometa, dolcissimo ponte di cuori, univa il Trentino Alto Adige con l’Abruzzo: volevamo festeggiare il Natale sia con gli amici di Cometa che con i compagni dell’Aquila. È stato bellissimo preparare i dolci ma c’era ancora tutta la festa da fare! Abbiamo cantato in inglese, in tedesco e in italiano. La canzone con la quale abbiamo dato inizio alla festa era in inglese: “Hello, boys!” Abbiamo, poi, voluto dedicare una bellissima canzone a tutti i bambini del mondo: “L’arcobaleno”. Molto simpatica e gradita da tutti è stata la canzone “Non- n. 18 Natale con la Cometa no Superman”; parla di un nonno e di una nipotina che si vogliono un bene immenso. Camilla interpretava la nipotina e Francesco, con i capelli bianchi di borotalco, impersonava il nonno. Pensate che dovevano anche ballare insieme! Abbiamo rappresentato, quindi, una scenetta in tedesco: “Der Regenbogenfisch”, “Il pesce Arcobaleno”. È la storia del coloratissimo pesce Arcobaleno, con squame bellissime e luccicanti. Un piccolo pesce blu desiderava tanto averne almeno una di squama così, ma il pesce Arcobaleno non gliela voleva proprio dare. Alla fine, però, “Der Regenbogenfish” ne regalò una ad ogni pesce dell’oceano e anche lui rimase con una sola squama brillante. In questo modo tutti i pesci diventarono amici e vissero felici e contenti. Sapete che abbiamo anche ballato? Le danze proposte erano “Wassuma”, una danza di saluto e di accoglienza, e “La polca dei coniglietti”. Erano due balletti stupendi, movimentati, proprio come piace a noi! Verso la fine abbiamo animato un racconto natalizio: “Gli amici di Gesù”. Si narra che tanto tempo fa tutti gli animali volevano fare le guardie d’onore al Re del Mondo. Un giorno vennero degli angeli a dire che, in una grotta, era nato un Bambino e che sarebbe morto di freddo quella stessa notte. Chiesero se qualcuno di loro era disposto a scaldarlo con il fiato. Nessuno rispose di sì. Solo l’asino e il bue, umilmente e timidamente, accettarono. Ed è per questo che l’asino e il bue sono gli amici di Gesù. Per concludere abbiamo cantato la “Filastrocca di Capodanno”, una bellissima poesia scritta da Gianni Rodari e la cui melodia è stata ideata dal maestro Rudy, il nostro esperto di musica. Al grido di “AUGURI”, abbiamo lanciato in aria una miriade di coriandoli colorati e luccicanti. Che emozione! Quanta gioia, quanta allegria! Michele ha quindi consegnato ai genitori e al dirigente scolastico un biglietto di auguri realizzato da noi bambini. Tutti, quindi, a gustare quei deliziosi dolcetti! Dovevate proprio esserci alla festa! È stata una giornata fantastica e indimenticabile! BUON NATALE A TUTTI! I bambini di III A Scuola primaria “N. Pernici” Riva del Garda 15 n. 18 iniziative LA COMETA PASTICCIONA È ARRIVATA IN PEDIATRIA A PADOVA Anche nei reparti della Pediatria di Padova sono arrivate le avventure della Cometa Pasticciona, per la gioia dei bambini ricoverati qui da noi e dei loro genitori. Nel pomeriggio del 6 dicembre 2010 è arrivata una signorina di nome Amelie, una mademoiselle con aria signorile e dall’accento francese che ha raccontato la storia della Cometa Pasticciona. La Cometa che nelle sue mille avventure incontra topolini, scoiattoli e perfino una tacchina un po’ impertinente! I piccoli ricoverati nei reparti hanno ascoltato con attenzione la storia narrata loro e sono stati entusiasti di prendere in mano cartoncino, forbici e colori per ricreare i personaggi sotto forma di marionette da dito! Una volta fissate le marionette alle dita, con il sottofondo della melodiosa voce di Amelie, i bambini hanno preso parte ad un’altra avventura di Cometa Pasticciona che in compagnia dei suoi amici animali ha poi deliziato tutti con una buona tazza di cioccolata fumante! Per tutti i piccoli ricoverati è stato divertente e stimolante partecipare a questa attività che li ha trasformati in “burattinai” per un pomeriggio e li ha resi protagonisti di una storia magica e coinvolgente. 16 I risultati positivi di questa iniziativa trapelano soprattutto dalle parole dei nostri piccoli che si sono dimostrati attenti fruitori di quell’atmosfera magica. Susanna (10 anni) commenta così il pomeriggio appena trascorso: “Amelie mi ha fatto venire una gran voglia di cioccolata calda... mentre raccontava ne sentivo quasi il profumo!” e Andrea (13 anni) aggiunge “Potremmo provare anche noi a fare la cioccolata un pomeriggio... O qualche altra ricetta!” Sono stati piacevolmente colpiti anche i genitori dei bambini ricoverati che assieme ai propri figli hanno sfogliato il bel calendario della Cometa Pasticciona, ricco di ricette sfiziose e semplici da proporre e realizzare con i propri bambini. Ringraziamo sentitamente tutti coloro che hanno donato il loro tempo e la loro creatività ai nostri piccoli ricoverati regalando a loro, e anche a noi, un pomeriggio d’allegria e di dolcezza. Salvatore, Elena, Susy Lo staff del servizio Gioco e Benessere Dipartimento di Pediatria di Padova n. 18 Cometa a scuola UNA GIORNATA PARTICOLARE La forza del volontariato Cometa A.S.M.M.E. ha incontrato gli studenti dell’Istituto De Nicola di Piove di Sacco, in provincia di Padova. L’occasione è stata la manifestazione “Una giornata particolare” organizzata dal Csv. Il Centro Servizi per il Volontariato di Padova vuole avvicinare il mondo dell’associazionismo al quello della scuola. La professoressa Ivana Pampalon e i suoi studenti ci scrivono così: Cara amici di Cometa A.S.M.M.E., desideravo tanto ringraziarvi per la bella testimonianza che ci avete dato sabato scorso! Mi ha fatto tanto bene vedere il vostro entusiasmo, il vostro lavoro umile ma fedele e costante nel tempo. Penso che anche i ragazzi siano stati contenti; sento che fa molto bene a loro vedere adulti “significativi” che spendono la propria vita nel dono agli altri, nei più vari modi. Non appena rientriamo farò scrivere ai ragazzi le loro impressioni e poi vi farò avere anche il loro feedback. Vi auguro un buon lavoro. Con gratitudine, Ivana Pampalon Cari amici di Cometa, spero che abbiate trascorso serenamente le feste di Natale. Sono riuscita solo ora a mettere un po’ d’ordine tra i vari scritti dei ragazzi che raccoglievano le loro impressioni e commenti alla giornata del 4 dicembre. Ve ne ho trascritti alcuni. Complessivamente il vostro intervento è stato molto apprezzato. I ragazzi hanno sottolineato in vario modo l’interesse per il tema trattato, la chiarezza delle vostre spiegazioni e anche le novità apprese riguardo quest’ambito del volontariato. Spero riusciremo ancora a collaborare insieme. Rinnovo il mio grazie per la vostra disponibilità e la vostra preparazione. Buon anno, Ivana Pampalon Cometa mi ha colpito molto anche perché il signore che parlava ha fatto un discorso iniziale molto incisivo, che mi ha subito impressionato. Ho trovato che sia stato l’intervento più interessante tra tutti quelli che ho sentito in quel giorno. Martina - 2^ Il signore che ha parlato dell’associazione e di cosa si occupa ha usato molti esempi, coinvolgendoci, per cui non è stato per niente noioso, anzi molto chiaro e diretto. Valeria - 3^ Cometa è stata l’associazione che più mi ha impressionata, in senso positivo. Il rappresentante ci ha parlato delle Malattie Metaboliche e mi è piaciuto il modo con il quale le ha spiegate con esempi concreti. Mi ha colpito il suo modo di spiegare un fatto così grave e triste (la morte di sua figlia) con un sorriso, in un modo così semplice che addirittura faceva sorridere alle volte. Ritengo sia questo il modo migliore per affrontare i problemi. Probabilmente voleva insegnarci anche questo. Federica - 3^ Cometa mi è sembrata una associazione molto importante e impegnata in quello che fa, perché fare ricerche su malattie genetiche rare non deve essere affatto semplice. Penso che bisognerebbe parlare più spesso di questi temi, proprio perché altrimenti non ci si può rendere conto di come stanno realmente le cose. Valentina - 4^ La prima associazione ci ha parlato delle Malattie Metaboliche Ereditarie; a parte che non avevo ancora capito quali erano fino a che non me ne hanno parlato, sono rimasta molto colpita. Sono stata colpita soprattutto dal fatto che non credevo che potessero essere così tremende... Alice - 4^ L’intervento di Cometa è stato alquanto scioccante e commovente. La cosa che più mi colpisce è il fatto che delle persone usino il proprio tempo con passione e voglia di aiutare altre persone bisognose, con il solo scopo di fare del bene e non di guadagnare denaro. Veronica - 4^ Questa associazione mi ha particolarmente colpito perché non credevo esistessero così tante Malattie Metaboliche, presenti soprattutto nei bambini. In particolare mi hanno colpito gli esempi che un volontario dell’associazione ha fatto, facendosi aiutare da alcuni compagni di scuola. Ilaria - 4^ La presentazione fatta da Cometa è stata particolarmente toccante. Riccardo - 4^ L’incontro col Dottor Menarbin mi è piaciuto molto, soprattutto per il modo con cui ha interagito con noi e ci ha coinvolti, chiamando alcuni studenti per fare gli esempi. Inoltre ho aperto gli occhi e ho iniziato un po’ a capire quante persone sono affette da Malattie Metaboliche e quante non riescono a sopravvivere. Ilaria - 4^ È stato un intervento molto interessante. Ho capito l’importanza dell’associazione sia per come aiuta le famiglie sia per l’aiuto che dà alla ricerca organizzando giornate dedicate alla raccolta di fondi, acquistando i macchinari per le cure. Enrico - 5^ 17 n. 18 Un’amica speciale CHIARA, DAL COMA ALL’AMORE PER LA VITA La mia storia è una storia come tante, la storia di una ragazza piena di vita. Avevo fatto il liceo Classico e mi ero diplomata con buoni voti. Avevo poi iniziato l’Università a Padova e gli studi andavano abbastanza bene perché agli esami prendevo quasi sempre il massimo. Studiavo in biblioteca accanto alla chiesa di San Francesco e il sabato e la domenica, per rendermi indipendente, lavoravo in centro. All’epoca avevo un fidanzato che lavorava al Centro Giovanile come barista e andavo spessissimo da lui: conoscevo un po’ tutti al Centro e avevo un sacco di amici. Poi, circa 15 anni fa, ho avuto un pauroso incidente in moto subendo un grave trauma cranico che mi ha condotto al coma. Mi sono risvegliata dal coma ma, a causa di quel grave trauma cranico, non riuscivo più a parlare e nemmeno a camminare. Ho dovuto intraprendere un faticoso percorso di recupero sia verbale che motorio. Poco per volta gli amici, che all’inizio erano tanti, si sono via via dileguati. Adesso, ho una paresi e un effettivo rallentamento nella pronuncia delle parole ma la situazione, per me, oggi rispetto ad allora, è totalmente cambiata: ho un lavoro in un’importante azienda, guido l’auto, ho ripreso gli studi universitari e trovo il tempo anche per dedicarmi alle persone meno fortunate di me. In quegli anni in cui non parlavo ed ero in carrozzina, ho pensato a lungo a cosa fosse il senso della vita: non di certo la carriera a tutti i costi, pensavo, non di certo il protagonismo o l’arrivismo, cose che per me non hanno senso perché il rischio è 18 quello di rimanere soli. La vita è unica, non la si deve sprecare! Il senso della vita, per me, è la possibilità di progredire, è la forza di “amare”. L’amore per le persone deboli, per le persone sole, per le persone anziane che hanno bisogno di raccontare a te un pezzo della loro vita, l’amore per i bambini malati che spesso migrano da un ospedale all’altro in cerca di una cura. Da tempo, attraverso l’associazione Cometa A.s.m.m.e., ho la possibilità di aiutare tanti bambini “speciali” affetti da una Malattia Metabolica Ereditaria; per loro determinate sostanze assunte attraverso il cibo, anziché trasformarsi in nutrimento, diventano tossiche e possono produrre gravi danni all’organismo e, in alcuni casi, anche la morte. Grazie al mio percorso, alla mia esperienza, vorrei lanciare questo messaggio: si può cambiare in meglio, basta volerlo! Penso che il sorriso di un bambino non abbia prezzo! Chiara n. 18 Pasqua con Cometa LE UOVA DI PASQUA DI COMETA A.S.M.M.E., PERCHÉ? L’occasione è stata data da una giornata di sensibilizzazione organizzata da Marina alla scuola media di Nogara, in provincia di Verona. Con grande impegno e sforzo ma sempre con ottimi risultati, da anni Marina riesce a organizzare delle giornate di presentazione di Cometa A.S.M.M.E. in molte scuole della bassa veronese. In quest’occasione è stata accompagnata da Gianni. Prima l’incontro con i ragazzi delle classi prime, poi le seconde ed infine le terze. Abbiamo spiegato loro cosa siano le Malattie Metaboliche e cosa fa l’associazione Cometa. Gianni ha coinvolto i ragazzi per raccontare loro cosa comporta vivere con le MME: le malattie del metabolismo che necessitano di diete ferree. La discussione si è concentrata in particolare sulla Fenilchetonuria e la MCAD. Se non diagnosticate in tempo e curate in modo corretto, queste malattie possono provocare la prima grossi deficit fisici e mentali e la seconda anche il coma e la morte. La platea è stata sempre attenta e partecipativa, sia perché due ragazzini erano direttamente coinvolti nella simulazione, sia perché Gianni ha usato volutamente esempi chiari e un linguaggio semplice. Sempre grazie ai due aiutanti, Gianni ha poi fatto capire ai giovanissimi come invece, nei due casi citati, la vita potrebbe essere quasi normale se la malattia fosse scoperta nei primissimi giorni di vita. È arrivata poi la volta di Marina, che ha raccontato cosa fa concretamente Cometa A.S.M.M.E. per il sostegno della ricerca e della cura delle MME. Ha spiegato quanto l’associazione abbia già donato all’Ospedale di Padova e dell’ultima grossa spesa fatta per lo Screening e per il laboratorio. Marina ha precisato agli studenti come Cometa A.S.M.M.E. riesce a finanziarsi, anche grazie alla campagna delle uova di Pasqua. Dalla teoria alla pratica. Dopo le varie spiegazioni, è stato offerto ai ragazzi un assaggio di prodotti aproteici facendo così capire loro che la vita con un Malattia Metabolica è comunque sostenibile, specie se la malattia è presa fin dai primi giorni di vita. Questo sarebbe possibile se fosse già attivo lo screening neonatale metabolico allargato. Marina Capellaro Gianni Menarbin 19 n. 18 Pasqua con Cometa ANCHE GLI SCOUT SEGUONO LA COMETA Anche i lupetti del gruppo padovani scout Agesci Abano 1 si sono impegnati nella vendita delle uova di Pasqua: un sabato al supermercato TEN di Tencarola e una domenica divisi tra Praglia e la parrocchia di San Lorenzo ad Abano Terme. Veramente tante le uova vendute, ben più di 100, e la soddisfazione è grande, per essere stati d’aiuto all’associazione Cometa A.S.M.M.E. e ai bambini ai quali dedica il suo impegno. Ecco allora un breve racconto della bellissima esperienza vissuta. I LUPETTI PER L’A.S.M.M.E. E LA SIGNORA DEI GELATI Verso le due di un assolato pomeriggio, in un ipermercato fuori città, la signora dei gelati approfitta della calma per osservare curiosa sette bambini indaffarati che dispongono in bella vista uova di pasqua verdi e arancioni e volantini illustrativi di Cometa A.S.M.M.E. Con l’avanzare della giornata, la signora dei gelati vede i ragazzini con le loro camicie azzurre e il fazzolettone al collo rincorrere, prima timidamente, poi con sempre più convinzione, tutti i clienti che entravano e uscivano dall’ipermercato. A tutti (ad alcuni anche più di una volta) vengono offerte uova di pasqua da acquistare per beneficenza. La signora dei gelati è colpita soprattutto da come i piccoli venditori non si scoraggino dalle risposte nega- 20 tive, a volte fantasiose, che i clienti si inventano: “Sono allergico al cioccolato”, “Non ho figli”, “E poi chi se lo mangia?”. Non sa, la signora, che fra i piccoli venditori c’è una gara a chi riceve la risposta più assurda; vincerà la risposta: “Lo compro se ne hai uno al lampone”. Ma non manca una discreta dose di successo. I ragazzini in camicia azzurra sono preparati, rispondono alle domande con carrettate di volantini e dettagli, la loro insistenza è disarmante e divertente, la loro giovane età e i loro occhioni ispirano simpatia. La signora dei gelati guarda le scatole di uova svuotarsi in fretta e appena non ha clienti si affretta a riservarne uno al latte e uno fondente. A fine giornata le uova rimaste si contano sulla punta delle dita. Uno i piccoli scout lo comprano per loro, se lo spaz- zolano via tanto in fretta che la signora dei gelati non resiste e offre una pallina a tutti: se la sono proprio meritata. Gli scatoloni sono vuoti, la cassettina è piena di offerte. Contando i soldi i piccoli venditori sono soddisfatti e stupiti: proprio un bel gruzzolo! Fra volantini e calendari offerti, Cometa A.S.M.M.E. ci ha guadagnato anche in pubblicità. Ma pure i piccoli scout hanno raccolto qualcosa di più del previsto: un paio di bambini e di genitori colpiti dal loro impegno hanno ben pensato di iscriversi per entrare a far parte del gruppo l’anno prossimo. Grazie alle uova di cioccolato di Cometa A.S.M.M.E. a settembre il branco “Fiore Rosso” AGESCI Abano 1 avrà due lupi in più. È stata davvero quella che chiamiamo una “buona caccia”. I lupetti del Branco “Fiore Rosso” - Abano1 n. 18 Cometa in gita GITA CON LA PIOGGIA... NO GRAZIE, NOI VOGLIAMO IL SOLE! Eccoci qui pronti. Io sveglia dalla 5,30 davanti alla sede di Cometa ad aspettare tutte le “mie” famiglie per partire alla volta della nostra ormai consueta gita annuale. Destinazione: San Felice del Benato, per visitare Salò e la bellissima Isola Del Garda. Era ormai da un po’ di anni che volevo organizzarla lì, anche perché a San Felice, un paese vicino, abbiamo una nostra famiglia che mi avrebbe aiutato nell’organizzazione: giocavo in casa! Tra le varie telefonate alle famiglie per rassicurarmi della loro presenza e quella alla ditta del pullman ogni qual volta mi veniva un dubbio, tutto stava procedendo bene. Anche quella mattina, quando già dalle 8.00 pullman e ospiti erano quasi tutti presenti. Tutto tranne che una cosa non certo banale e che non avremmo potuto sottovalutare: IL TEMPO! Già alle 7.00 Sergio da San Felice mi comunicava un bollettino assai negativo: PIOGGIA E VENTO e nessuna prospettiva di miglioramento. Ero davvero rattristata da queste pessime previsioni anche se in cuor mio speravo in un cambiamento. Ore 8.30 si parte. Pullman e furgone Cometa a seguito perché eravamo davvero tanti: 59 persone! Parlando con Sergio al telefono durante il tragitto, nessuna buona notizia e intanto pioveva alla grande: mio malgrado ho dovuto comunicare a tutti che la gita all’isola non si sarebbe potuta fare. La mia mente a quel punto era proiettata su come organizzare la giornata nel modo migliore visto che il tempo aveva stravolto i nostri programmi. Intanto ho lasciato che la preoccupazione se ne andasse. DOVEVA ESSERE UNA GIORNATA FELICE E SERENA PER TUTTI e quindi i “miei” bambini (ormai i bimbi di Cometa li considero come miei nipotini), mi aiutavano a leggere le barzellette e tra una risata e l’altra abbiamo trascorso il viaggio di andata cercando di non badare all’acqua che veniva giù. Lungo il tragitto abbiamo visto cosa avevano causato pioggia e vento, però notavamo anche che iniziava, poco a poco, a piovere sempre di meno. Non volevamo dirlo a voce alta per non portare s... Arriviamo a Salò. Lì ci attende Sergio, il nostro genitore, e Dino capogruppo degli alpini di San Felice che da anni aiutano la nostra associazione. Iniziamo 21 n. 18 Cometa in gita la nostra avventura con la splendida passeggiata lungo il lago; gli ombrelli portati da casa con nostra sorpresa rimangono quasi sempre chiusi, poche gocce e nulla più, e possiamo quindi gustarci quel paesaggio nella sua totalità. Sergio si improvvisa guida turistica per spiegarci quello che stiamo ammirando e questo arricchisce il nostro cammino. Torniamo poi per il pranzo organizzato nel patronato della parrocchia di San Felice, ognuno ha qualche pietanza casalinga ed è bello assaggiare prelibatezze a vicenda. Paola che mi dice: BARATTO QUESTO PIATTO DI SALAME CON UN PO’ DEL TUO COUS-COUS, CI STAI? Così iniziano gli scambi che si moltiplicano accompagnati anche da un buon bicchiere di vino! Già in pullman avevo iniziato a decantare il mio cous-cous facendo venire la voglia di provarlo a molti. Ebbene sì, anche il sole adesso riempie quelle tavole imbandite di tutto e la nostra soddisfazione incalza: Sergio ci comunica che riusciremo ad andare a visitare l’isola e siamo tutti entusiasti! La cosa bella è stata anche che in quel patronato c’erano tanti giochi, così i nostri bimbi dopo pranzo hanno potuto divertirsi con il calcetto, giochi di società, automobiline e aerei vari... Un buon caffè nei bar della piazzetta di San Felice che tante volte ci ha ospitato con la nostra bancarella e poi via al porto. Ci imbarchiamo con tanta gioia e anche se la barca fa 22 le bizze a causa del lago un po’ mosso, questo ci diverte ancora di più! Arrivati all’Isola del Garda ci accoglie la contessa Cavazza che vive lì insieme alla sua famiglia, alla madre e a due sorelle con le rispettive famiglie. La villa è meravigliosa, come pure i suoi giardini all’italiana pieni di fiori che coltiva la madre della contessa. Restiamo affascinati da questo posto ricco di storia e i nostri commenti sono soprattutto “anche a me piacerebbe vivere qui”. Il giro finisce con una merenda per assaggiare i prodotti locali: vino e olio. Ci imbarchiamo per il ritorno e quasi ci dispiace che il lago ora sia quasi piatto, la nostra barca viaggia con troppa tranquillità. La nostra gita a San Felice è finita SENZA ACQUA, IMPOSSIBILE MA VERO, L’UNICA ERA QUELLA DEL LAGO: ora si riparte per Padova. Il viaggio di ritorno è stato un susseguirsi di canti, barzellette, risate, un divertimento unico. Arriviamo in sede e consegno a tutti un piccolo ricordo di quella giornata: un riccio, la nostra mascotte. Tutti mi salutano ringraziandomi per la bella giornata trascorsa insieme: È LA MIA PIU’ GRANDE SODDISFAZIONE. Anche con la pioggia sarebbe stata ugualmente meravigliosa perché l’importante è vivere dei momenti insieme, e poi... NOI DI COMETA DOVE ANDIAMO PORTIAMO SEMPRE IL SOLE! Con affetto, Elisabetta 15 maggio 2011, la nostra memorabile gita sul Garda Se non fosse per il microfono e le barzellette, le gite in pullman passerebbero lisce e tranquille. Solo ed esclusivamente per far contenta la Betty della Cometa (nuovo cognome) domenica 15 maggio, alla mattina, ci siamo trovati alla sede dell’associazione in una cinquantina per andare tutti sul lago di Garda. Tempo da lupi in peggioramento ma noi metabolici non ci perdiamo d’animo. Si perché un metabolico non ha certo paura di quattro gocce d’acqua. Partiamo. Non so perché ma mi viene in mente una canzoncina “io sono un topolino che mangia il formaggino...”. Quando ero piccolo mi vergognavo ad “esibirmi” in pubblico; mia figlia Angela, 2 anni e mezzo, sembra invece perfettamente a suo agio con il microfono in mano. Quando avrà l’età giusta la mandiamo allo Zecchino d’Oro. Questa gita che è stata splendida come tutte quelle organizzate da Betty, mi è servita per rinforzare la mia opinione e cioè che un metabolico, e quando dico metabolico non intendo solo il “malato” ma anche i suoi familiari, sia mediamente più sensibile di una persona “normale”. Amiamo cibarci di piccole cose, di piccole situazioni che per alcuni potrebbero sembrare banali ma che per noi sono molto importanti. La gita in barca verso l’isola del Garda resterà nella memoria dei miei bimbi come la scena del maiale ad Aquileia che si è tuffato in una pozzanghera di fango per la gioia di tutti i piccoli presenti. In questi giorni quando siamo in macchina e trovo un rallentatore o qualche buca, tutti e due i miei figli mi dicono che sembra di essere in barca. Un grazie di cuore a Betty e Lorenzo ma anche a Nicola e Giustina per la loro presenza che vi assicuro è molto importante per tutti noi. Diego n. 18 Solidarietà 23 n. 18 Cometa testimonianze NONNO ROMEO Eccoli che arrivano con il loro camper per uno dei tanti ricoveri di Asja, mamma Miria e nonno Romeo. Si, proprio così, è un po’ strano vedere un nonno e non una nonna vicino alla propria figlia e alla nipotina, ma nonno Romeo non riesce a stare a casa e a non stare vicino alla sua ricciolina. Non è un semplice rapporto tra nonno e nipotina ma qualcosa di molto più profondo, sembra quasi che Romeo con la sua presenza voglia proteggere quella creatura così fragile e fantastica allo stesso tempo. Asja poi crescendo sta prendendo tutto da nonno: il suo modo di fare, le sue battute, la sua simpatia. Romeo è un nonno davvero speciale, penso che non esista cosa che non farebbe per quella nipotina che dalla nascita chiama con tenerezza “il sorcettì de nonno” o “amore de nonno”. La sua vita è dedicata a lei. Ebbene sì, perché da quando è nata la sua dolce e simpatica nipotina, Romeo non ha altro scopo nella vita che prendersi cura di lei, starle accanto in tutte le occasioni; la porta a scuola, la va a prendere, la vorrebbe sempre vicina, quando sono insieme, risponde a tutti i suoi “èh nonno ??”. Ride, scherza, gioca con lei... Certo a volte capita che Asja faccia perdere la pazienza a nonno, è umano, ma sono brevi momenti. Il grande amore per la sua ricciolina fa dimenticare subito la pazienza persa un attimo prima. Quanti km percorsi e quanti ancora ne dovranno percorrere, lui che a vederlo sembra così burbero e che invece quando gli parli è talmente simpatico che non riesci a capire quando scherza o è serio e la sua ricciolina che lo fa sciogliere come neve al sole! È un tenerone di nonno, discreto ma sempre presente per controllare che la sua Asja non abbia bisogno di lui e sempre accanto alla figlia Miria che dice di vedere suo padre preso, a tratti, dalla sindrome di Peter Pan. “Il suo lato bambino entra in sintonia con Asja – spiega Miria - li unisce in un sentimento unico, di reciproco amore, lei è talmente affezionata al nonno da diventare la sua copia in miniatura”. Ciao nonno Romeo penso che Asja sia davvero orgogliosa di avere un nonno come te. Elisabetta, Miria 24 n. 18 Manifestazioni per Cometa RICCARDINO È SEMPRE TRA NOI Marcia di solidarietà “La scuola in corsa per l’A.S.M.M.E. e l’A.M.R.” Eraclea (Ve) - 18a edizione Quando il 21 maggio 1994 il comitato di genitori ed insegnanti del Circolo Didattico di Eraclea (ora Istituto Comprensivo) organizzò una marcia non competitiva denominata “La scuola in corsa per l’A.S.M.M.E.” capì subito di aver creato una “cosa buona”. L’intento di sensibilizzare la popolazione scolastica, e non solo, sulle Malattie Metaboliche Ereditarie che, pur essendo rare, avevano colpito anche il nostro piccolo lembo di terra nella persona di Riccardo Busnelli (all’epoca in IV elementare), ebbe l’esito sperato. Grazie anche al competente e passionale intervento del dott. Alberto Burlina che molti ricordano ancora qui ad Eraclea, in provincia di Venezia. L’adesione fu infatti massiccia (632 iscrizioni) ma credo nessuno di loro avrebbe mai immaginato che quella marcia sarebbe diventato un punto fermo nel panorama delle attività scolastiche e nel calendario delle manifestazioni del paese, tanto da diventare storia. Negli ultimi anni, dopo una fase di appagamento ed il calo naturale di partecipazione riscontrato tra la 9a e la 13a edizione, la marcia ha avuto un nuovo impulso grazie alla richiesta di altre località del territorio comunale prive di polo scolastico. Anch’esse volevano diventare parte attiva nell’organizzazione. Il loro entusiasmo ha contagiato un po’ tutti e le iscrizioni hanno compiuto un balzo in avanti determinante: 803 iscritti a Ca’ Turcata, 846 a Paluda, 741 a Valcasoni, 804 a Brian. Ma il vero salto di qualità è stato determinato dalla decisione di organizzare il percorso all’interno di aziende agricole, di cui Eraclea è depositaria di un ricco patrimonio naturale, eredità della grande bonifica dell’inizio del secolo scorso. L’interesse paesaggistico di un tuffo nel verde intenso della primavera inoltrata di fine maggio, l’assenza di pericoli determinati dal traffico, la possibilità di imbattersi in animali, magari un po’ sorpresi nel vedere così tanta gente e così tanti bambini chiassosi “invadere” il loro ambiente naturale, normalmente così silenzioso, hanno incrementato un appeal mai perso da questa bella manifestazione. E la gente ha risposto entusiasta: 804 iscritti all’edizione 2010 nelle risaie dell’azienda La Fagiana di Brian e 903 (nuovo record) tra i noceti e i pereti della tenuta La Spiga di Ponte Crepaldo il 21 maggio scorso. Anche il tempo ci ha aiutato, con una giornata splendida ma, lasciatemelo dire, non finiremo mai di ringraziare l’Istituto Comprensivo De Amicis di Eraclea, per il coinvolgimento emotivo, e gli insegnanti, per l’amore, per la passione e la dedizione. Senza di loro, nulla sarebbe stato com’è e questa storia non sarebbe mai diventata tale. Ma la storia continua (altrimenti che storia sarebbe?) e fervono già le iniziative per il prosieguo: Torre di Fine sta già pensando al percorso per la prossima edizione (2012) e Stretti a quella successiva (2013). Appuntamento dunque al prossimo capitolo! Luigino Paro 25 n. 18 Manifestazioni per Cometa TUTTI INSIEME PER LE MME 12 luglio 2011 - Corbolone di S. Stino di Livenza (Ve) La scoperta della malattia di Giada è stata per noi genitori Fin da piccolo infatti aiutavo i miei genitori che spesso un duro colpo da accettare e solo dopo un anno dalla erano coinvolti nell’organizzazione di feste e sagre. diagnosi ci siamo resi conto di aver accumulato un po’ di E da lì non ho mai smesso, anche perchè questo mi portaesperienza su come gestire la malattia della nostra piccina. va sia soddisfazioni che emozioni ogni volta diverse. Oggi Alcuni mesi dopo, durante un ricovero in pediatria, ab- faccio parte di un comitato festeggiamenti, che mi ha biamo avuto modo di conoscere l’associazione attraver- dato la possibilità di accumulare molta esperienza grazie soprattutto alle so Elisabetta che persone che ne ci spiegò il ruofanno parte. lo e gli obbietHo cominciato tivi di Cometa allora a pensare A.S.M.M.E., tra a come realizzai quali quello di re questa festa sostenere l’UOC con l’obbiettivo MME e quello di raccogliere dei di sensibilizzare fondi ma pure l’opinione pubdi diffondere la blica, facendoci conoscenza sulle riflettere sul fatto Malattie Metaboche non doveliche Ereditarie vamo rimanere e ho iniziato a chiusi in noi stessi parlare con vama al contrario rie persone per fare qualcosa sentire se poche potesse fare tevano darmi la conoscere a più loro disponibilità gente possibile Papà Simone con la piccola Giada, dr. Bordugo, dr.ssa Zanco, dr.ssa Cazzorla, dr.ssa Del Rizzo, la per poter concrePresidente Cometa A.S.M.M.E. Anna Maria Marzenta e mamma Catiuscia che esistono quetizzare questo mio ste malattie. sogno. Il fatto stesso che Ci ho impiegato quasi un anno e finalmente è arrivata l’associazione, che è soprattutto formata da un insieme di famiglie, si dava da fare per sostenere economicamente l’occasione! Ho contattato così le persone che mi aveval’Unità Operativa mi obbligava a non esimermi nel com- no promesso di sostenere l’iniziativa e ho iniziato a pubblicizzare l’evento. pito di dare anch’io stesso il mio contributo. Con il tempo ho coltivato un’idea che a poco a poco Mancavano ormai solo 15 giorni e iniziavo già ad immagidiventava sempre più una certezza: quella di mettere a narmi la serata che doveva essere proprio come la volevo disposizione la mia esperienza nell’organizzare feste per io, in tutti i particolari... NON VEDEVO L’ORA ARRIVASSE QUEL GIORNO! organizzarne una proprio per Cometa A.S.M.M.E. 26 n. 18 Manifestazioni per Cometa to Stino di Livenza Luigino Moro che ha manifestato la disponibilità dell’amministrazione comunale ad aiutare l’associazione. Io ero la con loro ma avevo un groppo in gola, l’emozione era tanta, non riuscivo a credere di aver fatto tutto ciò, quando ho dovuto parlare avrei voluto dire mille cose ma mi sono usciti solo dei ringraziamenti. E mi sono anche dimenticato di ringraziare qualcuno. La serata è stata bellissima anche se avrei voluto fare di più. PrometIl Sindaco di San Stino di Livenza Luigino Moro to che non sarà l’unica. e il dr. Alberto Burlina Ringrazio il direttivo di Cometa te anche perché il nostro dottore è A.S.M.M.E., i medici, il dott. Alberto nato a pochi chilometri di distanza da Burlina, il dott. Andrea Bordugo, la dove si svolgeva la festa e quindi quedott.ssa Monica Del Rizzo, la dietisti posti gli ricordavano la sua infanzia. sta Chiara Zanco e la dott.ssa ChiaCon me la mia piccola Giada a fare gli onori di casa per salutare e dare il benvenuto! La serata poi ha avuto inizio, con buona musica e un buon menù scelto e curato da me. Ad intrattenere i bimbi c’era un pagliaccio che non smetteva un attimo di creare cose bellissime con i suoi palloncini. E siccome non era finita qui, il tutto completato Simone con il dr. Alberto Burlina Papà Simone con la piccola Giada e la Presidente Anna Maria Marzenta da una bella lotteria. Mi hanno emozionato ra Cazzorla, e poi il nostro sindaco Che emozione vedere il nostro sintantissimo gli interventi della nostra Luigino Moro, il complesso musicadaco, i nostri medici, l’associazione presidente Anna Maria Marzenta che le degli “Over 50”, tutti i collaboraCometa e tutti gli invitati e con granha presentato l’associazione e poi tori nonché Gabriele Lorenzon e la de soddisfazione e gioia immensa ho l’intervento del dott. Alberto Burmoglie Loretta e infine le aziende pensato: ma sono stato io a fare tutto lina che ha presentato i medici dell’ che ci hanno aiutato nella realizzaquesto! U.O.C. M.M.E. di Padova, sono loro zione della serata. Il primo che ho avuto modo di saluche curano la mia piccola Giada. tare è stato il Dott. Alberto Burlina, Simone Battistella Infine l’intervento del sindaco di Sanmolto contento di essere presenLa cosa che più mi interessava era soprattutto far conoscere i nostri medici e Cometa A.S.M.M.E. al nostro sindaco e alle altre associazioni presenti. Il giorno prima ho deciso di non fare nulla per riuscire a rilassarmi anche se il cuore mi batteva a mille ogni volta che ci pensavo. Eccoci qua, domenica 12 giugno è arrivata e allora siamo pronti nei vari preparativi, del capannone, in cucina. Non è stato facile coordinare tutte le persone che per l’occasione hanno voluto darmi una mano ma ci sono riuscito. Mancava ormai poco all’inizio della serata, una veloce fuga a casa per il cambio d’abito per ricevere gli ospiti e via di corsa alla festa. 27 n. 18 informazioni utili A.S.M.M.E. Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie ONLUS Via Monte Sabotino, 12/A 35020 Ponte San Nicolò (PD) Tel. 049 8962825 Fax 049 6888108 [email protected] www.cometaasmme.org Presidente Anna Maria Marzenta cell. 335 8040220 Vice presidente Cristiano Quattromani cell. 335 7268096 Segretaria Elisabetta Mazzari cell. 335 7268022 [email protected] Il Presidente e il Vice Presidente sono a disposizione degli associati ai numeri telefonici indicati, il martedì e il giovedì dalle 18,30 alle 20,30. REFERENTI DELL’ASSOCIAZIONE SUDDIVISI PER PROVINCIA E REGIONE PADOVA Fabiola Zandonà tel. 049 9001577 VICENZA Katia Beggiato tel. 0444 532170 ROVIGO Sandro Sinigaglia tel. 0425 601219 VERONA Fausto De Guidi tel. 045 7364034 Susan Mutter tel. 045 8840339 TREVISO Sandra Redigolo tel. 0422 853570 Vito Marinello tel. 0421 560809 VENEZIA Giuliana Raineri tel. 041 992328 BELLUNO Nives Guida Carlesso tel. 0437 578943 Claudia Meneghel tel. 0437 930376 FRIULI Ilenia Rossi tel. 0427 799073 Andrea Urbani tel. 0431 91392 TRENTINO Giuseppe Clauser tel. 0465 702093 Roberto Girardi tel. 0464 552678 ALTO ADIGE Elena Tonolli tel. 0471 287375 EMILIA ROMAGNA Rosanna Strozzi tel. 0522 887361 CENTRO-SUD Erminio Fortuna tel. 0734 840700 REFERENTI PER PATOLOGIE pku, iperfenilalaninemie acid. organiche, leucinosi, iperammoniemie amminoacidopatie, omocistinuria glicogenosi, fruttosemia, galattosemia acidosi lattiche, beta ossidazione degli acidi grassi Salvino Padoan Erminio Fortuna Manuela Carlin Patrizia Ronzani Giuliana Raineri Giuseppe Clauser Graziano Bacco Gianni Menarbin tel. 041 491287 tel. 0734 840700 tel. 041 414086 tel. 049 632850 tel. 041 992328 tel. 0465 702093 tel. 049 5817330 tel. 049 9704148 Periodico di Cometa A.S.M.M.E. - Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie ONLUS Associazione di volontariato senza fini di lucro - Reg. Vol. Regione Veneto PD 222 - C.F. - P. IVA 92065090281 - Sede legale: Via Monte Sabotino, 12/A - 35020 Ponte San Nicolò (Padova) Italy - Tel. 049 8962825 - E-mail: [email protected] - Reg. Trib. Padova n. 1713 del 4/10/2000 Redazione: Via Monte Sabotino, 12/A - 35020 Ponte San Nicolò (Padova) Italy. Direttore responsabile: Morena Trolese - Comitato di redazione: Anna Maria Marzenta, Cristiano Quattromani, Salvino Padoan, Gianni Menarbin, Elisabetta Mazzari. Foto tratte da archivio storico di Cometa A.S.M.M.E. - Stampa: Tipografia Daniele - Legnaro (PD) - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 N. 46) art. 1, comma 2, DCB Padova. Il presente numero è stato chiuso in redazione luglio 2011. Questa rivista viene inviata a tutti i soci e sostenitori di Cometa A.S.M.M.E. e ai malati metabolici. La rivista viene anche spedita ai ricercatori, medici di base, medici ospedalieri e personale infermieristico, alle Ulss, ospedali, strutture sanitarie pubbliche e private impegnate sulle tematiche legate alle malattie metaboliche ereditarie. “MME INSIEME” viene recapitata inoltre alle associazioni di volontariato impegnate sul tema delle malattie rare, agli uffici comunali, provinciali, regionali e statali che operano in tale settore e a quanti ne facciano richiesta. Ai sensi dell’art. 13, legge 675/96, è possibile in qualsiasi momento e gratuitamente consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Redazione “MME INSIEME” Via Monte Sabotino, 12/A 35020 Ponte San Nicolò (Padova).