LA GESTIONE DELLE EMERGENZE NEONATALI IN UN PUNTO NASCITA DI I° LIVELLO TORINO, 13 OTTOBRE 2010 LE EMERGENZE NEUROLOGICHE Dott.ssa Lorella Tornetta UNICA VERA EMERGENZA NEUROLOGICA NEONATALE CRISI (CONVULSIVE) Incidenza: media 3,5/1000 neonato a termine: 1,5/1000 pretermine e/o di peso <1500 gr: 57/1000 Epoca di comparsa: 80% nella prima settimana Max nei primi 2 giorni CRISI NEONATALI •Manifestazioni cliniche anomale, ripetitive, stereotipate o no, di durata più o meno lunga, che si manifestano entro il 28° g di vita, o entro le 44 w PMA. •Isolate o nel contesto clinico di una encefalopatia EZIOLOGIA: ASFISSIA PERINATALE ISCHEMIA/EMORRAGIA INFEZIONI MALATTIE METABOLICHE MALFORMAZIONI MALATTIE GENETICHE TRAUMATISMI OSTETRICI INTOSSICAZIONE DA FARMACI ASSUNTI DALLA MADRE …. PROGNOSI: IN RELAZONE ALL’EZIOLOGIA Rischio elevato di paralisi cerebrale infantile, epilessia, ritardo mentale, ed anche decesso SEMEIOLOGIA DELLE CRISI (1) MANIFESTAZIONI MOTORIE: crisi toniche generalizzate, asimmetriche o focali (posture toniche asimmetriche), cloniche (focali, multifocali o bilaterali e asincrone), miocloniche (massive, segmentarie, erratiche), spasmi Il carattere multifocale e asincrono delle crisi cloniche, e l’assenza di crisi tonico-cloniche sono caratteristiche peculiari dell’età neonatale SEMEIOLOGIA DELLE CRISI (2) SUBTLE SEIZURE: manifestazioni motorie automatiche come movimenti oro-bucco-linguali (masticazione, suzione…), o manifestazioni oculomotorie (nistagmo, movimenti erratici degli occhi…), manifestazioni disautonomiche Frequenti e tipiche del periodo neonatale SEMEIOLOGIA DELLE CRISI (3) MANIFESTAZIONI VASOMOTORIE O VEGETATIVE: pallore, cianosi, desaturazione, eritrosi, modificazioni della frequenza cardiaca e/o respiratoria, apnea, salivazione, aumento della pressione arteriosa Frequenti sia nel nato a termine che nel pretermine CRISI EPILETTICHE: REGISTRAZIONE DI UNA SCARICA EEG CONCOMITANTE (appiattimento del tracciato o scarica di P/O ritmiche CRISI NON EPILETTICHE: NON ACCOMPAGNATE DA SCARICA EEG, SPESSO ASSOCIATE AD ENCEFALOPATIA SEVERA MANIFESTAZIONI PAROSSISTICHE NON EPILETTICHE: TREMORI, MIOCLONIE DEL SONNO CALMO, IPERRIFLESSIA DISSOCIAZIONE ELETTRO-CLINICA: SCARICHE CRITICHE ALL’EEG SENZA MANIFESTAZIONI CLINICHE OPPURE CRISI CLINICHE SENZA CORRISPETTIVO EEG PROBLEMI APERTI PERCHÉ C’È UNA MAGGIOR SUSCETTIBILITÀ ALLE CRISI NEL PERIODO NEONATALE? Espressione dei recettori per i neurotrasmettitori eccitatori ed inibitori è età dipendente Eccitatori: NMDA 10gg AMPA 4a sett Inibitori: GABA inizia dopo la 3a sett Alta densità dei recettori postsinaptici nell’ippocampo e nella neocorteccia con prolungamento dei potenziali post-sinaptici eccitatori Bassa efficacia dei canali del magnesio Aumento della sensibilità alla glicina e riduzione dei siti inibitori delle poliamine….. Immaturità degli astrociti (che regolano la concentrazione degli ioni extracellulari e del glutamato) Il periodo refrattario e quello di iperpolarizzazione post ictale sono più corti Le crisi inducono un danno a livello del SNC? In modelli animali le crisi riducono la proliferazione, la differenziazione e la migrazione cellulare, alterano la mielinizzazione, la stabilizzazione o la formazione di sinapsi in particolari delle connessioni multiple Nel cervello immaturo l’autoregolazione cerebrovascolare non è completa (difficoltà di adattare la risposta alle richieste metaboliche) Crisi ricorrenti possono indurre a livello ippocampale una riorganizzazione sinaptica con crescita aberrante degli assoni delle cellule granulari nel giro dentato e delle cellule piramidali, una riduzione della neurogenesi delle cellule granulari del giro dentato, una riduzione della sinaptogenesi. Le crisi nel periodo più critico della palsticità neuronale possono stabilizzare proiezioni immature normalmente eliminate con persistenza di circuiti aberranti e creazione di circuiti epilettogeni con abbassamento della soglia epilettica PRINCIPIO DI HEBBIAN “NEURONI CHE SI ACCENDONO INSIEME SI LEGANO INSIEME” TERAPIA COSA CURARE? CHE FARMACO USARE? PER QUANTO TEMPO CURARE? VALUTAZIONE CLINICA OSSERVAZIONE ATTENTA DEI FENOMENI PAROSSISTICI MONITORAGGIO DELLE FUNZIONI VITALI EEG VIDEOPOLIGRAFIA CFM CRISI OCCASIONALI ENCEFALOPATIA IPOSSICO-ISCHEMICA ACCIDENTI VASCOLARI CEREBRALI INFEZIONI TURBE METABOLICHE TRAUMATISMI OSTETRICI … PRETERMINE: INCIDENZA DELLE CRISI SOTTOSTIMATA SOPRATTUTTO <30 SETT . PIU’ FREQUENTI <30 SETT E >36 SETT. CAUSA PIU’ FREQUENTE EMORRAGIA INTRAVENTRICOLARE MASSIVA SINDROMI EPILETTICHE NEONATALI BENIGNE CRISI NEONATALI FAMILIARI BENIGNE canalopatia autosomica dominante proteina KCNQ2 regione 20q13.3 proteina KCNQ3 regione 8q24 + rara mutazione del gene SCN2A per i canali del sodio CRISI NEONATALI BENIGNE IDIOPATICHE mutazione de novo del gene SCN2A per i canali del sodio CON TRACCIATO SUPPRESSION BURST ENCEFALOPATIA MIOCLONICA PRECOCE ENCEFALOPATIA INFANTILE PRECOCE CON EPILESSIA O S. DI OHTAHARA EPILESSIE FOCALI SINTOMATICHE DISPLASIA CORTICALE DA DISORDINE DELLA MIGRAZIONE NEURONALE S. BOURNEVILLE MALATTIE METABOLICHE AD ESORDIO NEONATALE EPILESSIA PIRIDOSSINO DIPENDENTE IPERGLICINEMIA NON CHETOTICA CONVULSIONI SENSIBILI ALL’ACIDO FOLICO DEFICIT DI BIOTINIDASI DEFICIT DI SULFITO-OSSIDASI DEFICIT DI PIRUVATO DEIDROGENASI MALATTIE DEI PEROSSISOMI/MALATTIA DI ZELLWEGER CRISI O SOSPETTE CRISI VALUTAZIONE CLINICA BILANCIO EZIOLOGICO E PROGNOSTICO E.O. INTERCRITICO +/- NN ENCEFALOPATIA CRISI RARE E BEN TOLLERATE CRISI FREQ MAL TOLLERATE IN ASSENZA DI PATOL EVIDENTE CERCARE ANCHE CAUSE MATERNE O FETALI STABILIZZAZIONE PB E.V. VIDEO-EEG E SORVEGLIANZA CONTINUA VIDEO-EEG E SORVEGLIANZA CONTINUA CRISI EPILETTICHE CRISI OCCASIONALI TRATTAMENTO CAUSE PB, BDZ, PHT … SINDROMI EPILETTICHE ESORDIO NEONATALE TRATTAMENTO AE SPECIFICO CRISI NON EPILETTICHE EPILESSIE VITAMINOSENSIBILI MANIFESTAZIONI PAROSSISTICHE NON EPILETTICHE ENCEFALOP. SEVERE ERRORI METABOL TRATTAMENTO SPECIFICO NON TRATTAMENTO AE PRESA IN CARICO IN FUNZIONE DELL’EZIOLOG. FARMACI FENOBARBITALE 20 mg/Kg fino a 40 mg/Kg in 24 h mantenimento 3-5 mg/kg FENITOINA 15-20 mg/Kg mantenimento 5-10 mg/Kg BENZODIAZEPINE DIAZEPAM poco utilizzato LORAZEPAM e.v. 0,05-015 mg/kg poi 0.5 mg/Kg/24 h MIDAZOLAM: 50-100 microg/Kg poi 100200 microg/Kg/h CLONAZEPAM 0,1 mg/Kg poi 0.01mg/Kg x 3-5 dosi LIDOCAINA: 2 mg/Kg poi 4–6 mg/kg/h (2 mg nel pretermine) NUOVI FARMACI LEVETIRACETAM (> 1 mese di vita) TOPIRAMATO (> 2 anni) ISONIAZIDE (>16 anni) MALATTIE METABOLICHE BIOTINA 10 MG AC FOLINICO 10 MG PIRIDOSSINA 100 MG