C LINICAL PRACTICE Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Con l’Endorsement del Gruppo di Lavoro sulla Terapia Molecolare dei Tumori Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico A cura del gruppo di lavoro AIOM-SIAPEC-IAP Vincenzo Adamo (Messina) Stefania Gori (Perugia) Carlo A.M. Barone (Roma) Stefano Iacobelli (Chieti) Oscar Bertetto (Torino) Roberto Labianca (Bergamo) Generoso Bevilacqua (Pisa) Vito Lorusso (Lecce) Roberto Biffi (Milano) Eugenio Maiorano (Bari) Roberto Bordonaro (Catania) Annamaria Molino (Verona) Antonino Carbone (Aviano-PN) Filippo Montemurro (Torino) Emanuele D'Amore (Vicenza) Marcella Mottolese (Roma) Marco Danova (Pavia) Oscar Nappi (Napoli) Angelo Paolo Dei Tos (Treviso) Cecilia Nisticò (Roma) Michele De Laurentiis (Napoli) Carmine Pinto (Bologna) Lucia Del Mastro (Genova) Massimo Rugge (Padova) Sabino De Placido (Napoli) Anna Sapino (Torino) Ferdinando De Vita (Napoli) Mario Scartozzi (Ancona) Francesco Di Costanzo (Firenze) Alberto Sobrero (Genova) Claudio Doglioni (Milano) Gianluigi Taddei (Firenze) Nicola Fazio (Milano) Mauro Truini (Genova) Roberto Fiocca (Genova) Giovanni Tuccari (Messina) Nicola Gebbia (Palermo) Marco Venturini (Verona) Annunziata Gloghini (Milano) Giuseppe Viale (Milano) 2 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Indice Pagina 5 Introduzione Pagina 6 HER2 e altri parametri predittivi nel carcinoma mammario Pagina 8 Requisiti minimi e standard di refertazione Gli statement Pagina 12 Raccomandazioni Pagina 14 Le metodiche di rilevazione Pagina 14 Immunoistochimica nella determinazione dello stato di HER2 Pagina 15 Le tecniche di ibridazione di situ: FISH/CISH/SISH Pagina 22 Raccomandazioni Pagina 25 Trastuzumab nel trattamento del carcinoma gastrico e della giunzione gastroesofagea HER2-positivo: le evidenze cliniche Pagina 27 Criteri di eleggibilità della terapia antiHER2 Pagina 28 Gli statement sul carcinoma gastrico Pagina 30 Raccomandazioni per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma gastrico Pagina 36 Bibliografia 3 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico 4 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Introduzione Gli approfondimenti relativi alla caratteristiche biologiche del carcinoma mammario e gastrico hanno radicalmente mutato l'approccio terapeutico a queste patologie. In particolare, grazie alla disponibilità di trastuzumab, è oggi possibile instaurare un trattamento mirato sui tumori HER2 positivi che costituiscono circa il 15-20 % dei tumori mammari e più del 20% dei tumori gastrici metastatici o localmente avanzati. L'identificazione dei soggetti candidati alla terapia personalizzata con trastuzumab assume pertanto un'importanza decisiva al fine di mutare la prognosi dei pazienti affetti da tumori HER2 positivi. E' importante, però, che le acquisizioni metodologiche, a livello laboratoristico e clinico, siano di volta in volta discusse e concordate dalle figure professionali cui è demandata la valutazione dei pazienti, in particolare dal patologo e dall'oncologo. Questo, ancora una volta, lo spirito che ha animato i lavori della Quarta Edizione del Consensus Workshop, dedicata a "HER2 e altri parametri predittivi", evento che si è celebrato a Catania sotto l'egida di AIOM e SIAPEC. Un'occasione di incontro tra specialisti patologi e oncologi che, oltre alle consuete sessioni plenarie per fare il punto sullo stato dell'arte in materia, ha previsto la costituzione di 4 gruppi di lavoro dedicati ad argomenti di grande attualità, al centro della ricerca di settore. Lo spazio riservato dal Consensus Workshop al carcinoma mammario HER2 positivo si è posto un duplice obiettivo: da un lato, fare il punto e riaffermare il consenso degli specialisti sulle informazioni raccolte nel corso degli anni e che si sono tradotte di recente nelle "Raccomandazioni sui requisiti minimi e gli standard di refertazione e sull’utilizzo di metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario”. Dall'altro lato, il Consensus Workshop mette a punto strategie condivise su problematiche particolari, quali il trattamento dei tumori mammari HER2 positivi di piccole dimensioni, il significato della polisomia del cromosoma 17 e dei cloni focali HER2 positivi. Inoltre, per la prima volta nell'ambito dei Consensus Workshop sui tumori HER2 positivi, un gruppo di lavoro specifico è giunto all'elaborazione di statement sulla valutazione dello stato di HER2 nei tumori gastrici e della giunzione gastroesofagea. Gli statement, basati in gran parte sulle esperienze cliniche raccolte dallo studio ToGA, sono stati successivamente votati da tutti i partecipanti all'evento e costituiscono un primo importante momento di condivisione tra gli specialisti italiani, confluito successivamente nelle “Raccomandazioni per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma gastrico”. I due documenti, a cui abbiamo dato ampio spazio in questa edizione speciale di Clinical Practice, sono disponibili sui siti web delle due società (www.aiom.it, www.siapec.it) e costituiscono il riferimento attuale per la valutazione dello stato di HER2 in questi pazienti. 5 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico HER2 e altri parametri predittivi nel carcinoma mammario Il percorso intrapreso già da diversi anni dal gruppo di lavoro AIOM-SIAPEC-IAP nel corso dei vari Consensus Workshop Palermo, Taormina, Paestum e Catania, è culminato nella messa a punto di raccomandazioni, recentemente pubblicate sul sito AIOM (www,aiom.it). Nella più recente Consensus di Catania (14-15 aprile 2010), si è concretizzato un importante confronto tra anatomopatologi e oncologi su alcune tematiche di attualità in questo campo: il trattamento terapeutico dei tumori mammari HER2-positivi di piccole dimensioni, la polisomia del cromosoma 17, i cloni focali con amplificazione del gene HER2. I risultati dei gruppi di lavoro sono stati poi oggetto di discussione in plenaria, con votazione elettronica finale sugli statement elaborati da ogni gruppo tematico. La Consensus è parte di un percorso intrapreso già da diversi anni, e il cui primo importante risultato è stato la redazione di linee guida sottoscritte dalla SIAPEC-IAP e dall’AIOM, presentate per la prima volta al Congresso Nazionale di Firenze nel 2009. Accanto alle raccomandazioni cliniche per una gestione ottimale del carcinoma mammario, le linee guida integrano l’ iter standard per la determinazione della positività per HER2, osservata in circa il 15-20% dei carcinomi mammari. Le pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo possono, infatti, beneficiare della terapia con trastuzumab, la prima targeted therapy ad avere ottenuto importanti risultati in termini di aumento della sopravvivenza dei tumori HER2-postivi, rendendola simile a quella, più favorevole, delle forme HER2-negative (Figura 1) In questa ottica, la definizione di requisiti minimi di refertazione, la standardizzazione della refertazione e l’individuazione di percorsi diagnostico-terapeutici integrati sono cruciali per una gestione terapeutica ottimale: infatti, come afferma il professor Giuseppe Viale, dell’Istituto Europeo di Oncologia ed Università degli Studi di Milano, chairman della Consensus di Catania: “Ciò che il patologo scrive nel referto diventa uno dei pilastri fondamentali delle successive scelte terapeutiche”. Ne consegue che una gestione integrata multispecialistica della paziente è necessaria, in quanto la scelta terapeutica è condizionata dalla caratterizzazione biologica, e pone in primo piano il ruolo del patologo, quale responsabile della congruità dei criteri diagnostici, prognostici e predittivi. D’altro canto, l’oncologo - applicando una strategia terapeutica basata sulla attesa risposta ai diversi trattamenti- è sempre di più figura centrale nella personalizzazione del trattamento. Trastuzumab ha modificato la prognosi delle donne con tumore mammario HER2-positivo Probabilità di sopravvivenza globale Figura 1 HER2 – HER2+/no trastuzumab HER2+/trastuzumab 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0 0 12 24 36 48 60 Mesi dalla diagnosi Dawood S et al, J Clin Oncol. 2010 Jan 1;28(1):92-8. Epub 2009 Nov 23 6 Continua il percorso che ha portato l’AIOM e la SIAPEC-IAP alla realizzazione delle linee guida nazionali: centrale il ruolo della determinazione dell’HER2-positività, primo step per l’impostazione di una terapia personalizzata Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Figura 2 Valutazione dello stato di HER2 IIC Utilizza anticorpi per la determinazione della iperespressione della proteina HER2 FISH Utilizza ibridazione in situ con fluorescenza per determinare l’amplificazione del gene HER2 CISH Utilizza ibridazione in situ con metodo cromogenico Pubblicate a cura di AIOMSIAPEC-IAP le recenti raccomandazioni per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario Perché trastuzumab funzioni è necessario SISH Utilizza ibridazione in situ con metodo all’argento che il carcinoma esprima la molecola HER2, ed è altresì indispensabile che gli esami preliminari per l’identificazione di HER2 siano eseguiti il prima possibile e con la massima accuratezza. Si stima tra il 20-40% il tasso di errore nella diagnosi del carcinoma mammario HER2-positivo; ridurre questo errore ad appena il 5%, come auspicato dalle linee guida internazionali, significa una speranza di trattamento specifico per un ingente numero di donne: il carcinoma HER2-positivo- ogni anno- in Italia colpisce dalle 8.000 alle 10.000 donne. Inoltre, il continuo progredire delle conoscenze biologiche alla base dello sviluppo tumorale, unitamente all’acquisizione, da parte dei patologi, di maggiore esperienza metodologica con i sistemi classici (IIC e FISH/CISH) (Figura 2) e l’avvento di nuove tecniche di rilevazione, impongono una rivisitazione dello stato dell’arte relativo alla gestione ottimale del carcinoma mammario HER2-positivo. Di recente sono state pubblicate a cura di AIOM-SIAPEC-IAP le “Raccomandazioni sui requisiti minimi e gli standard di refertazione e sull’utilizzo di metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario” che rappresentano ad oggi il documento di riferimento in Italia. 7 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Requisiti minimi e standard di refertazione Statement Dalle sessioni delle Consensus dedicate al carcinoma mammario, gli statement votati, con un focus su alcuni degli argomenti più attuali Stato dei margini Il ruolo di HER2 nel carcinoma mammario Per la valutazione dei margini il campione va chinato ■ La valutazione dei margini va eseguita macroscopicamente con conferma istologica del margine più vicino, indicando la distanza in mm. ■ Nel caso di infiltrazione visibile solo istologicamente si deve riportare se la medesima è focale o estesa (≥di 1 campo a 4x) L ’ e vo l u z i o n e d e l l e te c n i c h e d i a g n o st i c h e st r u - ■ 100 m e n ta l i e l e c o n o s c e n ze p i ù a p p r o fo n d i te s u l l a sto r i a n a t u r a l e e b i o m o l e c o l a r e d e l c a r c i n o m a m a m m a r i o h a n n o m o d i fi c a to r a d i c a l m e n te l ’ a p p r o c c i o te r a p e u t i c o a l l a n e o p l a s i a m a m m a r i a , 91% 80 favo r e n d o u n a st r a te g i a p e r s o n a l i z z a ta d e l l e 60 cure. A riguardo, l’individuazione di alcuni “punti chia- 40 20 8% 0 D’accordo Parzialmente d’accordo ve ” m o l e c o l a r i , n e c e s s a r i a l l a c e l l u l a n e o p l a st i c a 1% Disaccordo p e r l ’ a c q u i s i z i o n e d e l l e c a r a t te r i st i c h e d i m a l i g n i tà , h a e v i d e n z i a to i l r u o l o p r i m a r i o svo l to d a l l a s u p e r fa m i g l i a H E R / EG F R , e i n p a r t i c o l a r e d a l Statement Focolai multipli c - e r b B 2 / H E R 2 . S i t r a t ta d i r e c et to r i t i r o s i n - c h i - Il termine “multicentrico” o “multifocale” dovrebbe essere sostituito con il termine “multiplo” ■ Tumori multipli nettamente separati da parenchima normale vanno campionati con le stesse modalità utilizzate per le neoplasie singole ■ Focolai multipli di invasione insorti su un carcinoma duttale in situ vanno considerati come lesione ■ 100 95% n a s i c i i n g r a d o d i t r a s fe r i r e g r u p p i fo s fo r i c i d a d o n a to r i a d a l ta e n e r g i a , c o m e l ’ AT P , a d a l t r e molecole. S o n o e n z i m i a st r u t t u r a m o n o m et r i c a : c o st i t u i ta d a u n d om ain t r a n s m e m b r a n a d i p o c h i a m i - 80 n o a c i d i , u n dom ai n e xt r a c e l l u l a r e N - te r m i n a l e , 60 d e st i n a to a l l e g a m e c o n fa t to r i d i c r e s c i ta e o r - 40 m o n i , e d u n d om ain i n t r a c e l l u l a r e C - te r m i n a l e , 20 4% 2% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 D’accordo r e s p o n s a b i l e d e l l ’ a t t i v i tà c h i n a s i c a p r o p r i a m e n te d et ta Le v i e d e l s e g n a l e i n d ot te d a l r e c et to r e H E R 2 n o n s o n o c o m p l eta m e n te n ote , m a l ’ a t t i va z i o n e Statement Refertazione Il referto deve includere tutti gli 8 parametri prognostico/predittivi identificati dal Consenso di St. Gallen. L’inclusione nel referto di parametri aggiuntivi non è attualmente raccomandata Parametri San Gallen 1. Tipo istologico (sec. WHO 2003) 2. Diametro del tumore 3. Grado 4. Invasione vascolare 100 5. Stato linfonodale 6. Assetto recettoriale 7. HER2 8. Ki67 98% 80 60 40 20 0 D’accordo 8 2% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo d e l m e c c a n i s m o P I 3 K / A k t è c e r ta m e n te c e n - Diametro, istotipo, grado istologico, grado nucleare, neoangiogenesi sono i fattori morfologici del carcinoma mammario che guidano la valutazione prognostica Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Tipo istologico Statement L’iperespressione di HER2 è un fattore prognostico negativo e predittivo di risposta alla terapia ■ La neoplasia deve essere classificata in accordo al tipo istologico previsto da OMS 100 100% 80 60 40 20 t r a l e , a s s o c i a to a l s e g n a l e m i to g e n et i c o a t t r a - 0 D’accordo ve r s o l a v i a M A P K . 0% Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo I l g e n e H E R 2 è u n p r oto - o n c o g e n e s i t u a to s u l Diametro del tumore c h e , u n a vo l ta a t t i va to , d a o r i g i n e a d u n a c a s c a - ■ ta d i s e g n a l i i n t r a c e l l u l a r i s e c o n d a r i , c h e c o m p o r ta n o u n a s p i n ta c o m p l e s s i va ve r s o l a p r o l i fe r a z i o n e c e l l u l a r e e l a s o p p r e s s i o n e d i m e c c a n i s m i a p o ptot i c i . Statement braccio lungo del cromosoma 17 (17q11.2-q12), La dimensione del tumore è quella macroscopica, a meno che non venga indicata nel referto istologico una diversa dimensione microscopica ■ In tumori con nodi multipli si misura e si stadia (T) il nodo di diametro maggiore; le dimensioni degli altri noduli vanno comunque riportate 100 98% 80 D a t i i n l et te r a t u r a i n d i c a n o c h e c i r c a i l 1 5 - 2 0 % 60 d e l l e d o n n e c o l p i te d a c a r c i n o m a d e l l a m a m - 40 m e l l a h a n n o u n c a r c i n o m a c o n a m p l i fi c a z i o n e 20 d e l g e n e c h e c o d i fi c a p e r H E R 2 , c o n c o n s e - 0 2% D’accordo g u e n te s ov r a e s p r e s s i o n e d e l r e c et to r e . Q u e sta s i t u a z i o n e s i a s s o c i a a d u n a m a l a t t i a a g - s p r e s s i o n e d i H E R 2 è u n fa t to r e p r e d i t t i vo d i r i s p o sta a l l a te r a p i a a n t i - H E R 2 . Statement te r i st i c a p e c u l i a r e p i ù i m p o r ta n te è c h e l ’ i p e r e - 0% Disaccordo Grado g r e s s i va a p r o g n o s i i n fa u sta , c o n a u m e n ta to r i s c h i o d i m eta sta t i z z a z i o n e a d i sta n z a . La c a r a t - Parzialmente d’accordo Pe r ta n to i n q u e st ’ a m b i to , u n a p p r o c c i o te r a - ■ ■ Il grado istologico deve essere valutato secondo i criteri di Elston & Ellis, ed applicato a tutti i carcinomi della mammella Per le agobiopsie, si suggerisce di utilizzare i sistemi di grading nucleare quando non è possibile valutare in modo adeguato il grado di Elston & Ellis 100 96% 80 60 p e u t i c o p e r s o n a l i z z a to i m p l i c a d u e m o m e n t i 40 fo n d a m e n ta l i : 20 4% ƒ l a c o r r et ta i d e n t i fi c a z i o n e d e i b e r s a g l i m o l e - 0 D’accordo colari; Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo ƒ l ’ u t i l i z zo ot t i m a l e d e l l e o p p o r t u n i tà te r a p e u t i - Stato linfonodale Tr a st u z u m a b è u n a n t i c o r p o m o n o c l o n a l e u m a n i z z a to s p e c i fi c o p e r i l r e c et to r e H E R 2 ; i l s u o l e g a m e a l d o main I V e xt r a c e l l u l a r e d e l r e c et to r e a r r e sta i l c i c l o c e l l u l a r e i n G 1 , ve r o s i m i l m e n te Statement che oggi disponibili. b l o c c a n d o l a c a s c a ta P I 3 K . ■ Lo stato linfonodale comprendente il numero di linfonodi esaminati e delle eventuali metastasi deve essere sempre riportato nel referto 100 100% 80 60 40 S i r i c o n o s c o n o a l fa r m a c o l e s e g u e n t i a z i o n i a n - 20 titumorali: 0 D’accordo ƒ Il blocco dell’HER-2, impedendo processi mo- 0% Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo Malgrado i progressi in campo diagnostico abbiano permesso l’identificazione di forme tumorali non palpabili <1 cm, non è ancora stata chiarita in modo definitivo la loro rilevanza prognostica Statement l e c o l a r i o r i e n ta t i a l l a p r o l i fe r a z i o n e c e l l u l a r e ; Scelta del campione per la determinazione dei fattori prognostici predittivi ■ La valutazione dei parametri biologici (assetto recettoriale, stato di HER2 e Ki67) deve essere effettuata anche sulle biopsie pre-operatorie se è prevista terapia neo-adiuvante e sulle biopsie di recidive e metastasi 100 99.3% 80 60 40 20 0 D’accordo 0.7% Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo 9 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Statement Il patologo dovrà garantire la massima accuratezza nell’identificazione e nella misurazione della componente invasiva nei carcinomi mammari di piccole dimensioni (minori o uguali a cm. 1,0), specificandone anche il diametro massimo istologico Scelta del campione per la determinazione dei fattori prognostico predittivi ■ Nel caso di neoplasie, la determinazione dei parametri biologici va effettuata su tutte le lesione di diverso istotipo o grado 100 ƒ l a c i to s s i c i tà a n t i c o r p o - m e d i a ta ( A D C C ) , c o n i n n e s c o d e l l a c a s c a ta d e l l a v i a d e l c o m p l e m e n to o d e l l e c e l l u l e i m m u n o c o m p ete n t i c h e r i c o n o s c o n o i l f r a m m e n to Fc d e g l i a n t i c o r p i ; 96% 80 ƒ u n a a t t i v i tà a n t i - a n g i o g e n et i c a . 60 I m a g g i o r i st u d i i n te r a p i a a d i u va n te ( c o n o l t r e 40 1 4 . 0 0 0 p a z i e n t i ) h a n n o d o c u m e n ta to u n va n ta g g i o c l i n i c a m e n te s i g n i fi c a t i vo d i t r a st u z u m a b i n 20 3% 1% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 D’accordo te r m i n i s i a d i s o p r av v i ve n z a l i b e r a d a m a l a t t i a ( D FS ) s i a d i s o p r av v i ve n z a g l o b a l e ( O S ) . Statement N e l d et ta g l i o , l e a n a l i s i d e i s ot to g r u p p i d e l l o st u - Determinazione sui carcinomi in situ fattori prognostici predittivi ■ La determinazione dell’assetto recettoriale (ER/PR) deve essere effettuata anche su neoplasie intraduttali 100 96.4% d i o i n te r n a z i o n a l e , m u l t i c e n t r i c o , r a n d o m i z z a to H E Rc e pt i n Ad j u va n t ( H E R A ) , d i m o st r a n o c h e l a te r a p i a a d i u va n te c o n t r a st u z u m a b è sta ta i n g r a d o d i r i d u r r e i l r i s c h i o d i r e c i d i va d e l c a r c i n o m a , i n d i p e n d e n te m e n te d a l l o sta to l i n fo n o d a - 80 l e o r e c et to r i a l e , e a p r e s c i n d e r e d a l l ’ età d e l l a 60 p a z i e n te o d a l l e d i m e n s i o n i d e l c a r c i n o m a . 40 20 0 D’accordo 2.1% 1.4% Parzialmente d’accordo Disaccordo I tumori infracentimetrici Pe r c i ò c h e c o n c e r n e l e d i m e n s i o n i t u m o r a l i va s ot to l i n e a to c h e g r a z i e a c a m p a g n e d i d i a g n o s i p r e c o c e , c o n g i u n ta m e n te a d i n d a g i n i st r u m e n - Statement Determinazione dei recettori ormonali ■ La valutazione dell’assetto dei recettori ormonali deve essere espressa in valori percentuali indipendentemente dalla intensità di colorazione 100 ta l i p i ù s e n s i b i l i , s i è i n c r e m e n ta ta l a p o s s i b i l i tà d i i d e n t i fi c a r e t u m o r i s p e s s o n o n p a l p a b i l i c o n d i a m et r o i n fe r i o r e a l c e n t i m et r o . Tu t tav i a , a n c o r a o g g i n o n s i c o n o s c e l a rea le r i - 97% 80 l e va n z a c h e l e d i m e n s i o n i d e l c a r c i n o m a h a n n o 60 a i fi n i p r o g n o st i c i e , a n c o r d i p i ù , a l l a te r a p i a . 40 E ’ d o c u m e n ta to c h e l o sta to H E R 2 p o s i t i vo r a p - 20 D’accordo p r e s e n ta a n c h e p e r i t u m o r i d i p i c c o l e d i m e n - 3% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 s i o n i ( 1 c m o m e n o ) u n fa t to r e p r o g n o st i c o i n d i p e n d e n te n e g a t i vo d i r i s c h i o d i r i c a d u ta o d i Statement m o r ta l i tà bre as t-can c er re lated : l o st u d i o r e - Determinazione dell’indice di proliferazione con Ki67 Ki67 va determinato in ogni carcinoma primitivo invasivo della mammella ■ La valutazione della frazione di cellule proliferanti va espressa come percentuale di cellule positive per Ki67, indipendentemente dalla intensità di colorazione e deve essere effettuata alla periferia della neoplasia su più campi non selezionati ■ 100 99% 80 60 40 20 1% 0 D’accordo 10 Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo t r o s p et t i vo d i c o o r te d e l g r u p p o d e l M D A n d e r s o n C e n te r c o n d ot to s u 9 6 5 p a z i e n t i c o n c a r c i n o m a m a m m a r i o H E R 2 p o s i t i vo , d i d i m e n s i o n i i n fe r i o r i a 1 c m , h a r i p o r ta to u n a p e r c e n t u a l e d i Lo stato di HER-positività anche nei tumori <1 cm è un fattore prognostico indipendente negativo di rischio di ricaduta o di mortalità carcinoma-correlata Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Dagli statement emerge la necessità di valutare lo status di HER2 (oltre che degli altri parametri prognostico-predittivi) nei carcinomi mammari di piccole dimensioni limitatamente alla componente infiltrante, anche nei tumori microinvasivi Determinazione di HER2 ri HER2 negativi. ■ I n o l t r e , i t u m o r i H E R 2 p o s i t i v i m o st r ava n o u n r i s c h i o s i g n i fi c a t i va m e n te s u p e r i o r e , d i o l t r e 5 vo l te , d i a n d a r e i n c o n t r o a r e c i d i ve a 5 a n n i , r i s p et to a i t u m o r i o r m o n o s e n s i b i l i . Statement r e c i d i va a 5 a n n i d e l 2 3 % , c o n t r o i l 7 % d e i t u m o - L’iperespressione/amplificazione di HER2 deve essere valutata in ogni carcinoma invasivo mammario primitivo all’atto della prima diagnosi o della recidiva 100 100% 80 60 40 S u l l a b a s e d i q u e st i r i s u l ta t i , g l i a u to r i c o n c l u d o - 20 no che è necessario prendere in considerazio- 0% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 n e i l t r a t ta m e n to i n p a z i e n t i c o n t u m o r i p i c c o l i D’accordo s e n z a i n te r e s s a m e n to l i n fo n o d a l e , n é m eta sta s i anti-HER2. S u u n ’ a l t r a c o o r te d i o l t r e 2 0 0 0 p a z i e n t i a ffe r e n t i a l l ’ I st i t u to E u r o p e o d i O n c o l o g i a , C u r i g l i a n o et a l r i p o r ta n o u n a p r o g n o s i p e g g i o r e p e r i t u mori pT1aN0, HER2-positivi e ormonosensibili. Statement a d i sta n z a - T 1 a b N 0 M 0 - c o n te r a p i a a d i u va n te e Tumori HER2+ di piccole dimensioni prognosi e terapie ■ La presenza di iperespressione/amplificazione di HER2 è associata a prognosi peggiore anche nei tumori T1 di piccole dimensioni (pT1a-b) pNO ■ Il trattamento adiuvante con Trastuzumab potrebbe essere efficace anche in pazienti con tumore mammario HER2-positivo di dimensioni pari od inferiori ad 1 cm 100 Infine, un’ulteriore conferma viene dalla revisione dei dati in letteratura svolta da Swain e pre- 75 sentata all’ASCO 2009: tumori HER2 positivi di 50 qualunque dimensione- incluso l’infracentimetri- 25 co- possono trarre vantaggio in termini di disea- 0 D’accordo Statement se free suvival (DFS) dal trattamento con trastuzumab. D I c o n s e g u e n z a , è i n d i c a ta l a va l u ta z i o n e d e l l e c a r a t te r i st i c h e b i o l o g i c h e a n c h e n e i t u m o r i d i p i c c o l e d i m e n s i o n i , e d è i m p o r ta n te r i c o r d a r e i l c o n t r i b u to d e l p a to l o g o , c h e d ov r à : ƒ garantire la massima accuratezza nella identificazione e nella misurazione della componente invasiva nei carcinomi mammari di piccole dimensioni (minori o uguali a cm. 1,0), specificandone anche il diametro massimo istologico, ƒ va l u ta r e l o sta t u s d i H E R 2 ( oltre c he d eg li al - 2.08% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo Identificazione e misurazione componente infiltrante ■ Il patologo deve garantire la massima accuratezza nella identificazione e nella misurazione della componente invasiva nei carcinomi mammari di piccole dimensioni (minori o uguali a cm. 1,0), specificandone anche il diametro massimo istologico ■ La valutazione dello status di HER2 (oltre che degli altri parametri prognostico-predittivi) nei carcinomi di piccole dimensioni deve essere limitata alla componente infiltrante, anche nei tumori microinvasivi 100 99.32% 75 50 25 tri p aram etri p ro gno stic o -p red ittiv i ) n e i c a r c i n o m i d i p i c c o l e d i m e n s i o n i l i m i ta ta m e n te a l l a c o m p o n e n te i n fi l t r a n te , a n c h e n e i t u m o r i m i c r o i n va s i v i . 0 D’accordo 0.68% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo Amplificazione genica Statement Tutte le pazienti con tumori HER2-positivi di qualsiasi dimensione trattate con trastuzumab mostrano un aumento della sopravvivenza libera da malattia 97.92% ■ Nei casi con dubbia iperespressione di HER2, la valutazione dell’amplificazione del gene nei carcinomi di piccole dimensioni è facilitata dall’impiego di reazioni di ibridazione in situ in campo chiaro (CISH/SISH) 100 98.62% 75 50 25 0 D’accordo 0% 1.38% Parzialmente d’accordo Disaccordo 11 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Dalle “Raccomandazioni AIOM-SIAPEC-IAP sui re e sull’utilizzo di metodiche per la determinazione Requisiti minimi e standard di refertazione Diametro del carcinoma La dimensione del carcinoma è quella macroscopica, a meno che non venga indicata nel referto istologico una diversa dimensione microscopica. Campionamento della neoplasia I n t u m o r i c o n n o d i m u l t i p l i s i m i s u r a e s i sta d i a Da ogni neoplasia della mammella si devono ot- ( T ) i l n o d o d i d i a m et r o m a g g i o r e ; l e d i m e n s i o n i tenere non meno di 3 inclusioni in paraffina se le d e g l i a l t r i n o d i va n n o c o m u n q u e r i p o r ta te . dimensioni del carcinoma lo consentono. I l p a to l o g o d e ve g a r a n t i r e l a m a s s i m a a c c u r a te z z a n e l l a i d e n t i fi c a z i o n e e n e l l a m i s u r a z i o n e Stato dei margini d e l l a c o m p o n e n te i n va s i va n e i c a r c i n o m i m a m - Per la valutazione dei margini il campione va chi- mari di piccole dimensioni (minori o uguali a cm. nato. 1 , 0 ) , s p e c i fi c a n d o n e a n c h e i l d i a m et r o m a s s i m o La valutazione dei margini va eseguita macro- i sto l o g i c o . scopicamente con conferma istologica del mar- La p r e s e n z a d i i p e r e s p r e s s i o n e / a m p l i fi c a z i o n e gine più vicino, indicando la distanza in mm. d i H E R 2 è a s s o c i a ta a p r o g n o s i p e g g i o r e a n c h e Nel caso di infiltrazione visibile solo istologica- nei tumori T1 di piccole dimensioni (pT1a-b) pN0; mente si deve riportare se la medesima è foca- i l t r a t ta m e n to a d i u va n te c o n ta r g et t h e r a py p o - le o estesa (>1 di campo a 4x). t r e b b e e s s e r e e ffi c a c e a n c h e i n p a z i e n t i c o n c a r c i n o m a m a m m a r i o H E R 2 - p o s i t i vo d i d i m e n - Focolai multipli s i o n i p a r i o d i n fe r i o r i a d 1 c m . Il termine “multicentrico” o “multifocale” deve es- La va l u ta z i o n e d e l l o sta to d i H E R 2 ( o l t r e c h e d e - sere sostituito con il termine “multiplo”. g l i a l t r i p a r a m et r i p r o g n o s t i c o - p r e d i t t i v i ) n e i Tumori multipli nettamente separati da parenchi- carcinomi di piccole dimensioni, anche microin- ma normale vanno campionati con le stesse mo- va s i v i , d e ve e s s e r e l i m i ta ta a l l a c o m p o n e n te i n - dalità utilizzate per le neoplasie singole. Focolai fi l t r a n te . multipli di invasione insorti su un carcinoma dut- La va l u ta z i o n e d e l l ’ a m p l i fi c a z i o n e d e l g e n e n e i tale in situ vanno considerati come lesione sin- c a r c i n o m i d i p i c c o l e d i m e n s i o n i è fa c i l i ta ta d a l - gola. l’impiego di reazioni di ibridazione in situ in campo chiaro (CISH/SISH). Refertazione Il referto deve includere tutti gli 8 parametri Grado prognostico/predittivi identificati dal Consenso I l g r a d o i sto l o g i c o d e ve e s s e r e va l u ta to s e c o n - di St. Gallen. L’inclusione nel referto di parametri d o i c r i te r i d i E l sto n & E l l i s , e d a p p l i c a to a t u t t i i aggiuntivi non è attualmente raccomandata. c a r c i n o m i d e l l a m a m m e l l a . Pe r l e a g o b i o p s i e , s i Parametri San Gallen s u g g e r i s c e d i u t i l i z z a r e i s i ste m i d i g r a d i n g n u - ƒ Tipo istologico (sec. WHO 2003) c l e a r e q u a n d o n o n è p o s s i b i l e va l u ta r e i n m o d o ƒ Diametro del carcinoma a d e g u a to i l g r a d o d i E l sto n & E l l i s . ƒ Grado ƒ Invasione vascolare I n va s i o n e va s c o l a r e ƒ Stato linfonodale La p r e s e n z a o m e n o d i i n va s i o n e va s c o l a r e p e - ƒ Assetto recettori ormonali r i t u m o r a l e d e ve e s s e r e i n d i c a t a , e d e f i n i t a ƒ HER2 “ e ste s a ” , s e i d e n t i fi c a ta i n 2 o p i ù i n c l u s i o n i d e l - ƒ Ki67. l a ste s s a n e o p l a s i a . Tipo istologico D i a g n o s i s u l i n fo n o d o s e n t i n e l l a La neoplasia deve essere classificata in accordo E ’ o p p o r t u n o i n d i c a r e i l p r oto c o l l o u t i l i z z a to p e r al tipo istologico previsto da OMS. l a va l u ta z i o n e d e l l i n fo n o d o s e n t i n e l l a . 12 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico quisiti minimi e gli standard di refertazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario” www.aiom.it www.siapec.it La d i a g n o s i m o r fo l o g i c a s u l i n fo n o d o s e n t i n e l l a dipendentemente dalla intensità di colorazione. d e ve e s s e r e r i p o r ta ta s e c o n d o l a d e fi n i z i o n e La valutazione dell’assetto recettoriale deve cor- TNM. rispondere alla espressione media di recettori dell’intera sezione esaminata. Stato linfonodale Il controllo positivo interno deve mostrare una Lo stato linfonodale, comprendente il numero di colorazione eterogenea delle cellule luminali nor- linfonodi esaminati e delle eventuali metastasi, mali, con cellule non colorate accanto a cellule deve essere sempre riportato nel referto. debolmente colorate e a cellule intensamente colorate. Stadiazione TNM Una colorazione limitata a poche cellule e di ugua- La stadiazione TNM deve essere sempre ripor- le intensità può essere dovuta ad una scarsa sen- tata. sibilità della reazione. Le cellule mioepiteliali e le cellule stromali rappresentano un utile controllo Referto del carcinoma in situ negativo interno: una loro colorazione, per quanto Nelle neoplasia in situ va indicato il tipo istologi- debole, è segno di aspecificità della reazione. co, il grado nucleare, la presenza di necrosi comedonica e la relativa classificazione DIN/LIN Determinazione dell’indice di proliferazione Per la definizione dell’estensione e dei margini il (Ki67) campione chirurgico va incluso in toto a meno di Ki67 va determinato in ogni carcinoma primitivo non disporre di studio radiologico del pezzo. invasivo della mammella. La valutazione della frazione di cellule prolife- Scelta del campione per la determinazione ranti dovrebbe essere espressa come percen- dei fattori prognostico predittivi tuale di cellule positive per Ki67 indipendente- E’ necessario che l’inclusione scelta per la deter- mente dalla intensità di colorazione e deve esse- minazione dei parametri biologici includa anche re effettuata alla periferia della neoplasia su più parenchima mammario non neoplastico in tutti i campi non selezionati. casi in cui ciò sia possibile. La valutazione dei parametri biologici (assetto Determinazione di HER2 recettoriale, stato di HER2 e Ki67) deve essere L’iperespressione/amplificazione di HER2 deve effettuata anche sulle biopsie pre-operatorie se essere valutata in ogni carcinoma invasivo mam- è prevista terapia neo-adiuvante e sulle biopsie mario primitivo all’atto della prima diagnosi o del- di recidive e metastasi. la recidiva (per le metodiche vedi sotto). Nel caso di neoplasie multiple, la determinazione dei parametri biologici va effettuata su tutte le I n te g r a z i o n e d e i p a r a m et r i m o r fo l o g i c i e lesioni solo se di diverso istotipo o grado. biologici Il patologo è responsabile della congruità dei pa- Determinazione sulle neoplasie in situ fattori rametri diagnostici, prognostici e predittivi. prognostico predittivi La d ete r m i n a z i o n e d e l l ’ a s s et to r e c et to r i a l e Controlli di qualità (ER/PR) deve essere effettuata anche sulle neo- E’ fortemente raccomandata la partecipazione a plasie intraduttali. programmi di controllo esterno della qualità (VEQ) per la determinazione di ER, PR, HER2 e Ki67. Determinazione dei recettori ormonali Il referto deve riportare il clone utilizzato per la Integrazione nei nomenclatori/tariffari determinazione immunocitochimica dei recettori. E’ necessario il riconoscimento della determina- La valutazione dell’assetto dei recettori ormona- zione dei parametri biologici nel nomenclatore/ta- li deve essere espressa in valori percentuali in- riffario. 13 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Le metodiche di rilevazione Immunoistochimica nella determinazione dello stato di HER2 Statement Quando e su quali campioni effettuare il test La determinazione dello stato di HER2 deve essere effettuata sempre al momento della diagnosi sul tumore primario infiltrante 100 100% Lo sta to d i H E R 2 r a p p r e s e n ta u n i m p o r ta n te fattore prognostico e predittivo del carcinoma mammario. E’ ampiamente accettato che l’immunoistochimica (IIC) sia la metodica di scree- 80 ning di primo livello di tutti i nuovi tumori mam- 60 mari: il grado di affidabilità della tecnica dipen- 40 de però da numerosi fattori legati alle modalità 20 0 D’accordo 0% 0% di preparazione ed analisi dei campioni, all’inter- In disaccordo Non so pretazione dei risultati, nonché alle procedure di refertazione e ai controlli di qualità sui test eseguiti. Statement Quando e su quali campioni effettuare il test In presenza di progressione di malattia la determinazione va effettuata sulla lesione metastatica, se disponibile, o sul tumore primario se non precedentemente effettuata secondo gli attuali standard Inoltre, in presenza di malattia metastatica, è preferibile valutare lo stato di HER2 nella sede di recidiva, a causa della possibile discordanza, stimata intorno al 10-20%, fra carcinoma prima- 100 100% rio e metastasi. Per contro, su campioni citologi- 80 ci non inclusi la tecnica non permette una ade- 60 guata valutazione, e pertanto viene raccoman- 40 data la tecnica di ibridazione in situ. 20 0 D’accordo 0% 0% In disaccordo Non so Di seguito, sono riportati alcuni punti fermi relativi alla metodica IIC: ƒ L’IIC è stata validata su campioni tessutali fis- Statement Quando e su quali campioni effettuare il test Qualora siano disponibili solo preparati citologici non inclusi, si raccomanda l’utilizzo di ibridazione in situ come metodo di determinazione 100 sati in formalina neutra tamponata al 10%; ƒ Fissativi diversi (in particolare su base alcolica) vanno validati; ƒ E’ obbligo di ogni laboratorio organizzare mo- 96% 80 dalità di trasporto e consegna del campione 60 per consentire un’adeguata e rapida fissazione/conservazione; 40 ƒ Il campione va fissato per almeno 6 ore e per 20 2% 2% In disaccordo Non so 0 D’accordo un massimo di 48 ore; ƒ E’ preferibile utilizzare kit standardizzati di Statement anticorpi anti-HER2 poli o monoclonali referenziati per aumentare la riproducibilità tra Modalità e tempi di fissazione dei campioni tessutali laboratori; I campioni tessutali da sottoporre a valutazione dello stato di HER2 devono essere fissati in formalina neutra tamponata al 10%, a meno che l’uso di fissativi alternativi sia stato validato presso l’istituzione stessa. 100 97% 80 60 40 20 2% 1% In disaccordo Non so 0 D'accordo 14 Punteggi IIC 3+ indicano pazienti con alta probabilità di risposta a trastuzumab, mentre score di 0 e 1+ sono considerati negativi Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico L’immunoistochimica è la metodica più comunemente utilizzata come valutazione di primo livello. Le metodiche ISH vengono prevalentemente utilizzate per l’accertamento dell’eleggibilità alla terapia con trastuzumab nei casi con immunoreattività 2+, e/o quando richiesto dal curante nell’appropriato contesto clinico zando controlli interni, quali ghiandole mammarie normali; la rilevazione, in queste ultime, di reattività più che minimale, deve fare considerare la possibilità di falsi positivi e indurre a rivedere la tecnica; Statement ƒ I risultati della tecnica IIC vanno validati utiliz- Modalità e tempi di fissazione dei campioni tessutali Il tempo di fissazione ottimale in formalina neutra tamponata è compreso fra le 6 h e le 48 h, in relazione alla tipologia del campione 100 100% 80 ƒ Per ovviare alle variazione di immunoreattivi- 60 tà in distinte aree neoplastiche, va esaminata 40 20 l’intera neoplasia presente sulla sezione isto- 0 D'accordo logica, escludendo aree più periferiche o con 0% 0% In disaccordo Non so artefatti morfologici; ƒ La refertazione deve essere il più possibile Scoring System m u n e m e n te u t i l i z z a to u n o s c o r i n g s y s t e m (0,1+,2+,3+), che tiene conto della percentuale di cellule positive e della completezza e intensità della colorazione di membrana; ƒ Il controllo di qualità inter e intra- laboratorio Statement chiara, concisa e priva di ambiguità: viene co- Si raccomanda di esprimere lo stato di HER2 mediante uno scoring system (0, 1+, 2+, 3+ secondo FDA e/o linee guida ASCO/CAP) e con la valutazione descrittiva che tenga conto della percentuale di cellule positive e della completezza 100 91% 80 60 è un dovere del servizio di istocitopatologia; 40 ƒ L’omogeneità e la riproducibilità della metodi- 20 ca va validata ri-testando una parte dei casi 9% 0 D’accordo con tecniche di ibridazione molecolare. Parzialmente d’accordo 0% Non so L’importanza di HER2 come marcatore predittivo di riposta al trastuzumab è ormai un dato consoli- Correlazioni dei test IIC vs FISH bilità di risposta all’anticorpo monoclonale, mentre score di 0 e 1+ vengono considerati negativi. Le tecniche di ibridazione in situ: FISH/CISH/SISH Statement dato: punteggi 3+ indicano pazienti con alta proba- E’ opportuno che ciascun laboratorio provveda a validare una quota parte della casistica valutata in IIC con ibridazione in situ, ottenendo una concordanza non inferiore al 90% nei casi 3+ 100 95% 80 60 40 20 5% 0% In disaccordo Non so 0 Le tecniche di ibridazione in sit u sono analisi di D’accordo c i to g e n et i c a m o l e c o l a r e p e r l a r i l e va z i o n e d i specifiche anomalie cromosomiche. Versatilità, a p p l i c a b i l i tà e r i p r o d u c i b i l i tà d e l l e m eto d i c h e hanno favorito un aumento della loro diffusione in questi ultimi anni, soprattutto in ambito oncologico. Al momento, la FISH è la tecnica di elezione per la ricerca di un numero crescente di aberrazioni cromosomiche e/o alterazioni geniche, con L’espressione di HER2 ≤1 nel carcinoma primitivo è stata correlata ad una riduzione significativa della PFS, della DFS e della OS, soprattutto nelle pazienti ormono-responsive 15 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico 1 FISH/CISH/SISH: quando utilizzarle Statement La FISH viene considerata principalmente come metodica di valutazione di II° livello, in accordo con le linee guida internazionali e nazionali, da utilizzare dopo l’immunoistochimica, per dirimere quei casi in cui la determinazione IIC abbia fornito risultati equivoci (IIC 2+) o per contribuire a risolvere quesiti clinici specifici ■ Lo studio dell’amplificazione genica di HER2 nel carcinoma della mammella mediante tecniche di ibridazione in situ fluorescente o in campo chiaro è utilizzato come indagine di secondo livello successivo alla valutazione con immunoistochimica numerose applicazioni diagnostiche. La standardizzazione delle procedure con questa te c n i c a n o n è c o m p i u ta m e n te d e fi n i ta , a causa di limiti propriamente strumentali/tecnici 100 91% e per possibili difficoltà nell’interpretazione dei 80 risultati: Dowsett et al hanno riscontrato in un 60 40 20 9% 0% 0 Parzialmente d’accordo Disaccordo 2 FISH/CISH/SISH: quando utilizzarle Statement D’accordo ■ La FISH/CISH/SISH va eseguita su tutti i casi 2+ (o “equivoci” secondo le linee guida ASCO/CAP) all’analisi immunoistochimica o su richiesta del medico curante 100 97% 80 60 40 20 0 1% 2% Parzialmente d’accordo Disaccordo 4 FISH/CISH/SISH: su quali campioni eseguirle Statement D’accordo ■ FISH/CISH/SISH possono essere efficacemente impiegati su preparati istologici fissati in formalina neutra tamponata ■ FISH/CISH rappresentano la metodica di elezione per preparati citologici (convenzionali o in monostrato) di lesioni metastatiche ■ Non vi sono ancora procedure standardizzate per la SISH su preparati citologici 100 proficiency program svolto in 5 laboratori di riferimento una discordanza di lettura dello status di HER2 alla FISH dell’ordine del 20%. I n o c c a s i o n e d e l l e p a s s a te c o n s e n s u s fu r o n o poste le basi per una maggiore accuratezza e riproducibilità della rilevazione di HER2 utilizzando metodiche di ibridazione in situ cromogeniche, come CISH e SISH. La FISH viene considerata principalmente come metodica di valutazione di II° livello, in accordo con le linee guida internazionali e nazionali, da utilizzare dopo l’immunoistochimica, per dirimere quei casi in cui la determinazione IIC abbia fornito risultati equivoci (IIC 2+) o per contribuire a risolvere quesiti clinici specifici. L'impiego di tecniche di ibridazione in situ è, comunque, possibile anche per la valutazione di primo livello dello stato di HER 2 nel carcinoma della mammella. L’adozione di tecniche dual color , che utilizzano due fluoro cromi o due cromogeni diversi per visualizzare sullo stesso preparato istologico o 93% citologico la regione centromerica del cromoso- 80 60 ma 17 (sonda CEP 17) ed il numero di copie del 40 gene HER2 (sonda locus-specifica), deve essere privilegiata. 20 0 D’accordo 2% 5% Parzialmente d’accordo Disaccordo La valutazione, deve essere fatta su almeno 20 cellule neoplastiche e in almeno due campi di- 6 FISH/CISH/SISH: il cromosoma 17 Statement ve r s i d e l l a c o m p o n e n te i n va s i va , p e r r e n d e r e ■ ragione dell’eterogeneità tumorale; Per la FISH è raccomandabile l’uso di kit che includano una sonda centromerica (dual color). Per CISH/SISH, è raccomandabile la valutazione del cromosoma 17 con sonda centromerica su sezioni consecutive 100 97% gene HER2/segnali centromerici del cromosoma 17, è definito come amplificato un rapporto >2/nucleo; 80 ƒ nel caso di un rapporto tra 1,8 e 2,2, conside- 60 rato equivoco dalle linee guida CAP/ASCO, va 40 ripetuta la reazione su altri campioni o la let- 20 0 D’accordo 16 ƒ deve comprendere il rapporto tra segnali del 1% 2% Parzialmente d’accordo Disaccordo tura, che può essere fatta dallo stesso o affidata a un secondo osservatore; Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico stiche in cui il gene HER2 risulta amplificato, nonché il valore di cut-off applicato per lo score finale. La FISH, pur restando la tecnica di riferimento per la predittività di risposta al trattamento con trastuzumab, presenta alcune criticità: necessità di attrezzature costose, specifiche e dedicate; perizia del lettore; impossibilità di conservazione a lungo termine dei preparati per decadimento del fluorocromo; mancanza di dettaglio morfologico che non consente un confronto con IIC. Per ovviare ad alcune di queste problematiche, sono state introdotte la CISH e la SISH, metodiche di ibridazione in situ in campo chiaro, che prevedono, quindi, l’utilizzo del comune microscopio ottico, garantendo una migliore correlazione tra aspetti morfologici e risultato della reazione. 8 FISH: l’interpretazione dei risultati ■ Si raccomanda di valutare non meno di 20 cellule/campo in almeno 2 campi della componente invasiva identificata sulla sezione in E/E ■ I preparati citologici vanno esaminati interamente 100 98% 80 60 40 20 0 D’accordo 1% 1% Parzialmente d’accordo Disaccordo 9 FISH: l’eterogeneità tumorale Statement ƒ va segnalata la percentuale di cellule neopla- Statement L’introduzione di CISH e SISH ha permesso di ovviare ad alcune problemtiche tecniche della FISH, garantendo una migliore correlazione tra aspetti morfologici e risultato della reazione ■ ■ E’ opportuno esaminare il preparato allestito con la FISH sulla base della reattività dell’IIC In caso di popolazione neoplastica eterogenea è opportuno riportare la percentuale di cellule in cui il gene risulta amplificato 100 99% 80 60 L ’ i b r i d a z i o n e in si tu c r o m o g e n i c a ( C I S H ) è la 40 metodica di elezione per preparati citologici o in 20 monostrato di lesioni metastatiche. Rappresen- 1% 0 D’accordo ta una valida alternativa alla FISH, con livelli di Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo concordanza riportati in letteratura superiori al 95%. La valutazione dello stato di HER2 va effetneoplasia mammaria. Il segnale è sotto forma di precipati puntiformi o aggregati di cromogeno; la sezione va esaminata dapprima ad ingrandimento relativamente basso per valutare la omogeneità o meno della distribuzione dei segnali. Quando si utilizzino tecniche con una sola sonda 10 Statement t u a ta s o l o s u l l a c o m p o n e n te i n fi l t r a n te d e l l a FISH: l’interpretazione dei risultati Lo stato del gene si valuta tramite il rapporto tra le copie di geni HER2 e i segnali centromerici del cromosoma 17 ■ Un rapporto >2,2 dimostra amplificazione del gene ■ E’ necessario anche riportare la media dei segnali CEP17 per fornire indicazioni sulla polisomia ■ 100 99% 80 60 specifica per il gene HER2, è accertata l’amplificazione del gene quando si contano >6 segnali/nucleo o grandi cluster , mentre è considerata negativa quando i segnali sono <4/nucleo. 40 20 1% 0 D’accordo Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo Nei casi dubbi, 4-6 segnali/nucleo, si raccomanda di verificare anche il numero dei centromeri del cromosoma 17, per escludere casi di polisomia. Se si utilizzano tecniche di dual-color , con una sonda specifica per il gene HER2 ed una per il centromero del cromosoma 17, la valutazione della eventuale amplificazione genica viene effettuata applicando gli stessi criteri della FISH (rapporto tra gene e centromero maggiore o uguale a 2). La CISH, metodica di elezione per preparati citologici di lesioni metastatiche, è una valida alternativa alla FISH, con una concordanza superiore al 95% 17 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Se si utilizzano le tecniche di dual-color, la valutazione dell’eventuale amplificazione genica si effettua applicando gli stessi criteri che vengono utilizzati con la FISH Statement 11 Tecniche metallografiche, distinte in autometal- FISH: il referto finale ■ Nel referto finale si deve indicare se il tumore è amplificato o non amplificato. Non è necessario riportare la ratio 100 94% lografia a base di oro (Nanogold with gold enhancement in situ hybridization: GOLDFISH) o metallografia enzimatica a base di argento (SISH). In que- 80 sta ultima metodica, il precipitato puntiforme d’ar60 gento - a bordo uniforme e arrotondato – identifi- 40 ca ogni copia del gene o del centromero del cro- 20 4% 2% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 D’accordo mosoma 17; il precipitato nero contrasta nettamente con la colorazione standard con ematossilina. Copie multiple vengono evidenziate come punti Statement 12 multipli o cluster (gruppi di segnali di forma irre- FISH: l’interpretazione dei risultati Nei casi con rapporto gene/cromosoma 17 compreso tra 1,8-2,2, la conta dovrebbe essere ripetuta dallo stesso o da un secondo osservatore. ■ In alternativa la reazione dovrebbe essere effettuata su altre sezioni o, se disponibile, su una diversa inclusione della neoplasia ■ 100 golare). La concordanza totale con la FISH dual color è riportata dell’ordine del 96 %, con discrepanze legate essenzialmente all’eterogeneità delle aree tumorali. Analogamente alla CISH, la SISH permette il cal- 93% 80 colo del rapporto tra copie del gene e del cromo- 60 soma 17 sullo stesso preparato solo se vengono 40 utilizzate tecniche dual-color . 20 4% 3% Parzialmente d’accordo Disaccordo La concordanza delle due metodiche con la FISH 0 D’accordo è superiore al 95%, utilizzando lo scoring system CAP/ASCO. Statement 14 CISH/SISH: l’interpretazione dei risultati Si deve esaminare tutta la sezione a 20X ■ Nel caso in cui si rilevi omogeneità di segnale, selezionare almeno 2 campi della neoplasia infiltrante e valutarli ad alto ingrandimento evitando le aree periferiche della sezione ■ I preparati citologici vanno esaminati interamente ■ 100 93% La polisomia del cromosoma 17. Sulla base delle linee guida FDA e, più recentemente, delle racc o m a n d a z i o n i CA P / AS C O , l ’ a m p l i fi c a z i o n e d e l gene HER2, quando si utilizzino tecniche dual co- lor, viene indicata dal rapporto ≥2 o >2.2 tra nu- 80 mero di copie del gene HER2 e i segnali del cen- 60 tromero del cromosoma 17 (CEP 17); i tumori con 40 un aumento del numero di segnali sia per il gene 20 0 D’accordo 2% 5% Parzialmente d’accordo Disaccordo HER2 sia per il CEP 17, ma con ratio <2 (<1.8 per ASCO/CAP) sono considerati polisomici. La polisomia 17, definita come presenza di 3 o più copie del centromero 17, in assenza di amplifica- Statement 15 CISH/SISH: l’interpretazione dei risultati zione genica può essere associata ad una inten- In caso di sicura amplificazione (>10 segnali o clusters) o non amplificazione (1-4 segnali), l’analisi può essere effettuata a 40x ■ In presenza di un numero di segnali compreso tra 5 e 10 è opportuno proseguire l’analisi a maggior ingrandimento (63x o 100x) contando almeno 40 cellule sità di colorazione all’IIC di 2+, e più raramente a ■ 100 92% 80 60 40 20 8% 0 D’accordo 18 3+: solo i casi polisomici con iperespressione del- Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo Secondo lo scoring system CAP/ASCO, la concordanza tra le due metodiche CISH/SISH con la FISH è superiore al 95% Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Poichè solo i casi polisomici IIC 3+ sono eleggibili alla targeted therapy, bisogna verificare l’incidenza di polisomia 17 in assenza di amplificazione genica e il meccanismo dell’aumento dei segnali CEP17 la proteina (IIC 3+) sono eleggibili per il trattamen- FISH/CISH/SISH: la polisomia del cromosoma 17 Diventa, quindi, prioritario verificare: ƒ la reale incidenza di polisomia 17 in assenza di amplificazione genica, ƒ il meccanismo biologico responsabile dell’aumento dei segnali CEP 17, Statement to con targeted therapy . Il tumore è considerato polisomico quando la media delle copie del centromero 17 è 3 ■ L’eventuale presenza di polisomia va segnalata in assenza di amplificazione genica ■ 100 90% 80 60 ƒ il valore biologico e clinico da attribuire alla 40 polisomia 17. 20 La reale incidenza di casi polisomici è dibattuta: i D’accordo dati in letteratura oscillano tra il 4 ed il 30%, in fun- 8% 2% 0 Parzialmente d’accordo Disaccordo zione dei criteri utilizzati per la diagnosi. Le linee guida ASCO/CAP definiscono la polisomia come la copie CEP 17 per cellula in ≥30% dei nuclei contati. Recentemente Marchiò C. et al, utilizzando la tecnica microarray- based comparative genomic hy- bridization (aCGH) hanno suggerito che la polisomia vera potrebbe essere un evento molto raro: nello studio solo il 5.5% delle polisomie individuate con la FISH è stato confermato alla aCGH. Infatti, quanto inizialmente definito polisomico con la FISH dual color ha corrisposto piuttosto ad un aumento ( gain ) o ad un’amplificazione della sola zona del centromero, e non ad un vero aumento del numero dei cromosomi 17. Il 20% delle pazienti di questo studio con carcinoma considerato “polisomico” alla FISH, con ratio HER2:CEP17<2, mostravano in realtà amplificazione del gene HER2 alla aCGH, ed erano quindi eleggibili ad un trattamento con trastuzumab. Questo dato, confermato poi da altri studi analoghi, potrebbe in parte spiegare alcuni report apparentemente sorprendenti di pazienti con neoplasie HER2 negative/equivoche, che hanno comunque risposto al trattamento con trastuzumab. In conclusione, è verosimile che i casi di carcinoma della mammella con vera polisomia del cromosoma 17 siano estremamente rari, e sia pertanto opportuno considerare amplificati i casi con >6 segnali di HER2 per cellula, indipendentemente dal numero dei segnali del centromero 17, anche in virtù del potenziale beneficio clinico ottenibile con trastuzumab in queste pazienti. Statement l’NCCTG definisce polisomici i casi con almeno 3 La polisomia del cromosoma 17 ■ Il rapporto > 2 dimostra amplificazione del gene per i casi disomici 100 91.6% 80 60 40 20 6.11% 2.29% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 D’accordo La polisomia del cromosoma 17 Statement presenza di 3 segnali CEP 17 per cellula, mentre ■ La vera polisomia del cromosoma 17 è un evento molto raro ■ La presenza di un numero di segnali >2 del centromero del 17 è quasi sempre causata da gain o da amplificazione di tale regione e non da polisomia ■ In questi casi è necessario evitare sottostime della amplificazione di HER2 dimostrata dalla presenza di >6 copie o clusters ■ Il referto deve includere la dizione “non amplificato” o “amplificato” e la sua spiegazione (ratio>2 per i casi disomici o >6 copie o cluster di HER2) 100 99.33% 80 60 40 20 0.67% 0 D’accordo Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo Di recente, è emerso che la vera polisomia può essere un evento molto raro: vanno considerati amplificati tutti i casi con >6 segnali per cellula 19 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Alcuni tumori mammari appaiono eterogenei per caratteristiche morfologiche e genetiche e possono causare discrepanze di risultato tra metodiche di IIC e FISH: in questi casi vanno ancora definite prognosi ed eleggibilità della terapia con trastuzumab Statement Cloni focali con amplificazione del gene HER2 ■ Non è raro il riscontro di eterogeneità nella iperespressione/ amplificazione di HER2 nei tumori mammari ■ Se la frazione di cellule positive infiltranti è pari o inferiore al 10%, la paziente non è candidata al trattamento con trastuzumab (risultato negativo per FDA/EMEA/AIFA; equivoco per ASCO/CAP) ■ Prima di escludere la paziente dal possibile beneficio del trattamento è necessario che lo stato di HER2 venga accuratamente rivalutato con ulteriori colorazioni immunoistochimiche e/o con tecniche di ibridazione in situ 100 del gene HER2 Malgrado i tentativi di uniformare ed aumentare l ’ a c c u r a te z z a d e l l a r i l e va z i o n e d e l l o sta t u s d i HER2, alcuni tumori mammari appaiono eterogenei, sia per quanto riguarda la morfologia che le caratteristiche genetiche, e possono causare discrepanze di risultato tra metodiche di IIC e FISH. 99.21% 80 L’eterogeneità genetica, rilevata all’immunoisto- 60 chimica, viene distinta in focale, quando localizza- 40 ta in cloni definiti di cellule HER2 positive, o diffusa, quando vi sono area 3+ positive frammiste 20 0.79% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 5 Cloni focali: il campione Statement D’accordo ■ Quando si sia evidenziata iperespressione/amplificazione in <10% cellule in una inclusione è raccomandato di testare ulteriori inclusioni della neoplasia primaria e/o delle eventuali metastasi linfonodali 100 93.28% 80 60 40 20 5.22% 1.49% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 5 Cloni focali amplificati: la rivalutazione Statement D’accordo ■ Tutti i tumori con quota di cellule neoplastiche HER2 3+IIC pari o inferiore al 10% devono essere ritestati con tecniche di ibridazione in situ ■ Tutti i tumori valutati in prima istanza con ISH e con quota di cellule neoplastiche amplificate pari o inferiore al 10% devono essere ritestati con tecniche di IIC 100 90.37% 80 60 40 20 8.15% 0 D’accordo Parzialmente d’accordo 1.48% Disaccordo Di recente è emerso il beneficio della terapia con trastuzumab anche nei casi eterogenei con amplificazione focale 20 Cloni focali con amplificazione ad aree 2+ o negative. Le raccomandazioni ASCO/CAP definiscono eterogeneo , utilizzando tecniche di ibridazione in situ , un carcinoma che presenti amplificazione del gene in più del 5%, ma in meno del 50% delle cellule neoplastiche infiltranti, con una ratio >2.2. Sulla base di questa definizione l’incidenza di eterogeneità intratumorale varia dal 5 al 30%, evidenziando una ampia soggettività di interpretazione. Questa eterogeneità intratumorale può essere r e s p o n s a b i l e d e l l a d i ve r s i tà n e l l ’ a m p l i fi c a z i o n e del gene o iperespressione del recettore HER2 tra carcinoma primario e metastasi, che si evidenzia in circa il 14% dei casi. Oggi, è sconosciuto l’impatto che l’eterogeneità genetica può avere sulla storia naturale della neoplasia mammaria e sulle scelte terapeutiche, generando, quindi, diversi quesiti: ƒ La prognosi è diversa rispetto ai tumori con omogeneità genetica? ƒ I tumori eterogenei traggono comunque beneficio da trattamenti con agenti anti-HER2? ƒ In presenza di recettori ormonali negativi, vanno considerati tumori triple-negative? A queste domande non esistono ancora risposte definitive, tuttavia va tenuto presente che le pazienti con tumori che non hanno >10% di cellule HER2 positive (3+) all’IIC o un rapporto uguale o superiore a 2 alle tecniche di ibridazione in situ non sono candidata al trattamento con trastuzumab. Il risultato è infatti ritenuto negativo per FDA/EMEA/AIFA, e considerato equivoco per le raccomandazioni ASCO/CAP. Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Malgrado ciò, un’analisi aggiuntiva dello studio N9831 ha indicato il beneficio con trastuzumab anche in quei casi eterogenei, con amplificazione focale, che teoricamente non sarebbero stati candidati al trattamento. Pertanto, prima di escludere le pazienti con tu- 5 Cloni focali amplificati: il referto Statement Per valutare adeguatamente lo stato di HER2 in tumori eterogenei, è opportuno effettuare una rivalutazione accurata su ulteriori inclusioni della neoplasia primaria e/o delle metastasi con ulteriori colorazioni IIC e/o ISH ■ E’ opportuno aggiungere nel referto la percentuale di cellule con iperespressione della proteina o amplificazione del gene (ratio >2 o numero di copie HER2 >6 o cluster), anche se inferiore al 10% 100 99.23% 80 60 mori eterogenei dal possibile beneficio del trat- 40 tamento, si raccomanda che lo stato di HER2 20 venga accuratamente rivalutato con ulteriori co- 0 D’accordo lorazioni immunoistochimiche e/o con tecniche 0% 0.77% Parzialmente d’accordo Disaccordo di ibridazione in situ da eseguirsi su ulteriori intuali metastasi linfonodali. Inoltre, per meglio caratterizzare e quantificare il fenomeno, è stata proposta l’istituzione di un data base nazionale, con l’obiettivo di valutare l’incidenza, la caratterizzazione biologica ed il significato prognostico dell’eterogeneità, prevedendo anche 5 L’istituzione di un database nazionale Statement clusioni della neoplasia primaria e/o delle even■ E’ auspicabile la istituzione di un database nazionale Registrazione di tutti i casi con iperespressione/amplificazione focale riscontrati dal 1-6-2010 all’1-6-2011 per valutare: ■ Incidenza ■ Caratterizzazione biologica ■ Prognosi ■ Programmazione studi clinici 100 98.41% la possibilità di programmare studi clinici specifici. 80 In conclusione, appare evidente che la diagnosi della presenza o meno di eterogeneità intratu- 60 40 morale ha una grande rilevanza, soprattutto per 20 le pazienti al momento non eleggibili ad un tratta- 0 mento con farmaci anti-HER2. D’accordo 0.79% 0.79% Parzialmente d’accordo Disaccordo E’ importante che il patologo segnali all’oncologo la presenza di eterogeneità intratumorale, in modo che siano identificate le pazienti per le quali sarà necessario, in caso di comparsa di recidive locali o a distanza, ritestare la neoplasia per verificare l’eventuale opportunità di iniziare un trattamento con farmaci anti-HER2. Il patologo ha un ruolo importante nel segnalare all’oncologo la presenza di eterogeneità intratumorale 21 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Dalle “Raccomandazioni AIOM-SIAPEC-IAP sui re e sull’utilizzo di metodiche per la determinazione Valutazione di HER2 Lettura del preparato IIC E’ opportuno valutare l’intera neoplasia infiltran- Quando e su quali campioni effettuare il test? te, evitando campi periferici o con artefatti mor- La determinazione dello stato di HER2 deve esse- fologici. In presenza di frequente immunoreatti- re effettuata sempre al momento della diagnosi vità (2+) in strutture duttulo-lobulari normali, la sul carcinoma primario. In presenza di progres- procedura va nuovamente standardizzata (con sione di malattia la determinazione va effettuata particolare riferimento a tempi e modalità di fis- sulla lesione metastatica, se disponibile, o sul car- sazione). Non è raro il riscontro di eterogeneità cinoma primario (se non precedentemente effet- nella iperespressione/amplificazione di HER2 nei tuata secondo gli attuali standard). Qualora siano tumori mammari. In questi casi se la frazione di disponibili solo preparati citologici non inclusi, si cellule positive infiltranti è pari o inferiore al 10%, raccomanda l’utilizzo di FISH/CISH come metodo la paziente non è candidata al trattamento con di determinazione. ta r g ete d t h e r a py ( r i s u l ta to n e g a t i vo per FDA/EMEA/AIFA; equivoco per ASCO/CAP). Modalità e tempi di fissazione dei campioni Prima di escludere la paziente dal possibile bene- tessutali ficio del trattamento è necessario che lo stato di I campioni tessutali da sottoporre a valutazione HER2 venga accuratamente rivalutato con ulterio- dello stato di HER2 devono essere fissati in for- ri colorazioni immunoistochimiche e/o con tecni- m a l i n a n e u t r a ta m p o n a ta a l 1 0 % , a m e n o c h e che di ibridazione in situ. l ’ u s o d i fi s s a t i v i a l te r n a t i v i s i a sta to va l i d a to Quando si sia evidenziata iperespressione/ampli- presso l’istituzione stessa. E’ necessario mette- ficazione in <10% cellule in una inclusione, è racco- re in opera tutte le procedure atte a garantire mandato di testare ulteriori inclusioni della neo- l’immediata, adeguata e completa fissazione, an- plasia primaria e/o delle eventuali metastasi. Tut- che attraverso la rivisitazione delle procedure ti i tumori con quota di cellule neoplastiche HER2 che possono coinvolgere altri operatori. Il tem- 3+ IIC pari o inferiore al 10% devono essere ritesta- po di fissazione ottimale in formalina è compre- ti con tecniche di ibridazione in situ. so fra le 8 h e le 48 h, in relazione alla tipologia del campione. Refertazione Lo stato di HER2 deve essere espresso mediante Con quale metodica effettuare il test lo scoring system (0, 1+, 2+, 3+) e, possibilmente, an- L’immunoistochimica è la metodica più comune- che con la valutazione descrittiva che tenga con- mente utilizzata come valutazione di primo livello. to della percentuale di cellule positive e della Le metodiche ISH vengono prevalentemente uti- c o m p l ete z z a e d i n te n s i tà d e l l a c o l o r a z i o n e d i lizzate per l’accertamento dell’eleggibilità alla te- membrana. rapia con trastuzumab nei casi con immunoreat- Nel referto vanno riportati i dati salienti della pro- tività 2+, e/o quando richiesto dal curante nell’ap- cedura analitica impiegata. propriato contesto clinico. Correlazioni dei test IIC vs FISH E’ opportuno che ciascun laboratorio provveda a validare una quota parte della casistica valutata in IIC IIC con FISH/CISH, ottenendo una concordanza Come effettuare il test IIC non inferiore al 90% nei casi 3+. Kit standardizzati o anticorpi policlonali e monoclonali referenziati (nel contesto di una proce- Controlli di qualità d u r a te cni c a va l id a ta ) p o s so no e ss e re a ttu a l - E’ necessario che ogni laboratorio includa sezioni mente utilizzati per la determinazione dello sta- o linee cellulari di controllo positivo (3+) e negativo to di HER2. (0, 1+) in ogni sessione di colorazione. La valutazio- 22 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico quisiti minimi e gli standard di refertazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario” www.aiom.it www.siapec.it ne dell’immunoreattività dei controlli deve prece- Quando e su quali campioni effettuare il test dere quella dei campioni in esame. FISH/CISH/SISH possono essere efficacemente E ’ nec essario pianificare la verifica periodi c a impiegati su preparati istologici fissati in formalina (annuale/semestrale) del tasso di positività IIC neutra tamponata. FISH/CISH rappresentano la per HER2 nei casi testati localmente (percentua- metodica di elezione per preparati citologici (con- le attesa di casi con iperespressione di HER2 venzionali o in monostrato) di lesioni metastatiche. 2+/3+ = 15-20% dei casi di carcinoma mammario Non vi sono ancora procedure standardizzate primitivo). per la SISH su preparati citologici. L’uso sporadico delle procedure e/o la valutazione L’impiego di fissativi diversi dalla formalina neu- di un limitato numero di casi/ anno deve indurre a tra tamponata richiede sempre adeguata valida- considerare la centralizzazione dei test presso un zione dei risultati. I tessuti fissati in Bouin o de- laboratorio di riferimento. calcificati non sono adeguati per la valutazione E’ opportuna l’adesione a programmi di VEQ per dell’amplificazione di HER2. IIC su base regionale, nazionale o sovra-nazionale. Come si effettua la metodica Nomenclatore tariffario E’ necessario acquisire competenze che consen- E’ necessario provvedere con urgenza all’inclusio- tano di adattare alle variabili pre-analitiche i reat- ne della valutazione IIC di HER2 nel nomenclatore tivi tariffario. FISH/CISH/SISH. Eventuali modifiche delle meto- e i p r oto c o l l i dei kit commerciali per diche devono essere accuratamente validate su Chi valuta il risultato IIC casi con stato di HER2 noto. L’interpretazione dei risultati relativi allo stato di HER2 deve essere effettuata da personale con FISH - L’interpretazione dei risultati consolidata esperienza in patologia mammaria e Si raccomanda di valutare non meno di 20 cellu- nelle procedure utilizzate. I dati devono essere in- le/campo in almeno 2 campi della componente tegrati nel referto istopatologico e la loro congrui- invasiva identificata sulla sezione in E/E. tà garantita dal Patologo responsabile. I preparati citologici vanno esaminati interamente. E’ opportuno esaminare il preparato allestito con la FISH sulla base della reattività dell’IIC. Non è raro il riscontro di eterogeneità nella ipe- ISH respressione/amplificazione di HER2 nei tumori Le metodiche di ibridazione in Situ (ISH) sono, co- mammari. In caso di popolazione neoplastica ete- me precedentemente specificato, utilizzate per rogenea è opportuno riportare la percentuale di confermare i casi equivoci in IIC, ma possono es- cellule in cui il gene risulta amplificato. sere ugualmente impiegate come valutazione di Tutti i tumori valutati in prima istanza con ISH e primo livello per determinare lo stato di HER 2. con quota di cellule neoplastiche amplificate pari Le metodiche ISH vanno comunque eseguite su o inferiore al 10% devono essere ritestati con tec- tutti i casi 2+ (o “equivoci” secondo le linee guida) niche di IIC. all’analisi immunoistochimica o su richiesta del E’ opportuno aggiungere nel referto la percen- medico curante. tuale di cellule con amplificazione del gene (ratio La CISH è una metodica ampiamente validata >2 o numero di copie HER2 >6 o cluster), anche c h e p r e s e n ta u n ’ e l e va ta c o n c o r d a n z a c o n l a se inferiore al 10%. FISH. Nei casi con rapporto gene/cromosoma 17 com- La metodica SISH, sviluppata più recentemente, preso tra 1,8-2,2, la conta dovrebbe essere ripetu- ha ottenuto risultati sovrapponibili a quelli della ta dallo stesso o da un secondo osservatore. CISH. La SISH può essere quindi utilizzata nella In alternativa la reazione dovrebbe essere effet- determinazione dell’amplificazione di HER2. tuata su altre sezioni o, se disponibile, su una di- 23 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico versa inclusione della neoplasia. La vera polisomia del cromosoma 17 è un evento E’ auspicabile documentare il risultato delle inda- molto raro. gini con una immagine fotografica digitale. È au- La presenza di un numero di segnali >2 del centro- spicabile l’istituzione di un database nazionale, mero del 17 è quasi sempre causata da gain o da per la registrazione di tutti i casi con iperespres- amplificazione di tale regione e non da polisomia sione/amplificazione focale riscontrati dall’1-6- In questi casi, onde evitare sottostime della ampli- 2010 all’1-6-2011 per valutare incidenza, caratteriz- ficazione di HER2, si deve considerare amplifica- zazione biologica, prognosi, programmazione stu- to il carcinoma che mostri un valore medio >6 co- di clinici. pie del gene per cellula, o clusters. Il referto deve includere la dizione "non amplificato" o "amplifica- CISH/SISH - L’interpretazione dei risultati to" e la giustificazione (ratio ≥2 per i casi disomici, Si deve esaminare tutta la sezione a 20x. o >6 copie del gene o clusters di HER2 nei casi Nel caso in cui si rilevi omogeneità di segnale, se- apparentemente polisomici). lezionare almeno 2 campi della neoplasia infiltrante e valutarli ad alto ingrandimento, evitando le Chi valuta il risultato aree periferiche della sezione. L’interpretazione dei risultati relativi allo stato di I preparati citologici vanno esaminati interamente. HER2 deve essere effettuata da personale con In caso di sicura amplificazione (>10 segnali o clu- consolidata esperienza in patologia mammaria e sters) o non amplificazione (1-4 segnali), l’analisi nelle procedure utilizzate. I dati devono essere in- può essere effettuata a 40x. tegrati nel referto istopatologico e la loro con- In presenza di un numero di segnali compreso tra gruità garantita dal Patologo. 5 e 10 è opportuno proseguire l’analisi a maggior ingrandimento (63x o 100x) contando almeno 40 Controllo di qualità cellule. E’ opportuno utilizzare controlli positivi esterni di È opportuno determinare la media dei segnali r e a z i o n e p e r i o d i c a m e n te e , c o m u n q u e , a o g n i CEP17 e la media dei segnali HER2 osservati nelle cambio di lotto del kit. due sezioni consecutive. E’ opportuna l’implementazione di programmi di E’ opportuno esaminare il preparato allestito con VEQ per FISH/CISH/SISH su base regionale, na- la CISH sulla base della reattività dell’IIC. Nei casi zionale o sovra-nazionale. eterogenei si può esprimere il risultato anche come percentuale di cellule amplificate. Centri di riferimento La limitata esperienza nelle procedure e/o la va- Polisomia lutazione di un esiguo numero di casi/anno deve Il carcinoma è considerato polisomico quando la indurre a considerare la centralizzazione dei test media delle copie del centromero 17 è ≥3. 24 presso un laboratorio di riferimento. Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Trastuzumab nel trattamento del carcinoma gastrico e della giunzione gastroesofagea HER2-positivo metastatico: le evidenze cliniche stato dimostrato un beneficio in termini di so- 1 pravvivenza nel carcinoma gastrico e della giun- Figura Trastuzumab è il primo agente biologico di cui sia zione gastroesofagea HER2-positivo metastatico. Indipendentemente dallo stato di HER2, la tera- L’iperespressione di HER2 come fattore prognostico nel carcinoma gastrico 100 90 80 % sopravvivenza pia del carcinoma gastrico e della giunzione GE metastatico si fonda sull'impiego di regimi chemioterapici a base di fluoropirimidine e platino con eventuale aggiunta di epirubicina o doceta- 0 70 1 60 50 40 2 30 xel. Il tasso di risposta non è superiore al 30-50% 20 con una sopravvivenza libera da malattia di 3-6 10 mesi ed una sopravvivenza globale mediana di 0 3 0 6-11 mesi. In caso di carcinoma HER2 positivo la 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 Mesi sopravvivanza globale può risultare ulteriormen- Sopravvivenza cumulativa di 139 pazienti con carcinoma gastrico operati secondo i punteggi di espressione di HER2 te ridotta (Figura 1). In uno studio condotto su 139 pazienti con carci- Allgayer H et al, JCO 2000;18(11):2201-2209 noma gastrico sottoposti a intervento chirurgico la sopravvivenza a 3 anni è risultata del 42,9% (IIC 2+) versus 74% (IIC 0). Anche in questi tipi di car- della giunzione GE HER2-positivo, inoperabile, lo- cinoma la presenza di una sovraespressione di calmente avanzato o ricorrente e/o metastatico. HER2 consente di utilizzare terapie mirate anti- I pazienti, con un'aspettativa di vita di almeno 3 HER2. mesi e non precedentemente trattati per malat- In particolare l’efficacia e la tollerabilità di tra- tia avanzata o metastatica, sono stati randomiz- stuzumab sono stati valutati nello studio ToGA zati a ricevere 5-FU o capecitabina più cisplatino (Trastuzumab for Gastric Cancer), studio con- oppure trastuzumab associato allo stesso regi- dotto su 584 soggetti con carcinoma gastrico e me chemioterapico (Figura 2). L’iperespressione di HER2 è l’aspetto più interessante recentemente emerso sotto il profilo della caratterizzazione biologica dei tumori gastrici e della giunzione gastroesofagea anche ai fini della possibilità di utilizzare trastuzumab Figura 2 Disegno dello studio ToGA Studio di fase III, randomizzato, in aperto, internazionale, multicentrico 3807 pazienti screenati 810 HER2-positivi (22.1%) Carcinoma gastrico HER2-positivo in fase avanzata (N=584) 5-FU o capecitabinaa + cisplatino (n=290) R Fattori di stratificazione - Tumore in stadio avanzato o metastatico Tumore gastrico o della giunzione gastro-esofagea Misurabile o non misurabile ECOG PS 0-1 vs 2 capecitabina vs 5-FU 5-FU o capecitabinaa + cisplatino +trastuzumab (n=294) Endpoint primario: OS Endpoint secondari: PFS, RR, QoL a Secondo scelta del ricercatore 25 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Dallo studio ToGA, emerge un beneficio consistente con l’utilizzo di trastuzumab nel carcinoma gastrico che si concretizza in una riduzione del 26% del rischio di morte quando trastuzumab viene somministrato in combinazione con la chemioterapia (HR = 0.74) Figura 3 I pazienti arruolati facevano parte di un più am- Studio ToGA: end point primario: sopravvivenza globale Mediana (mesi) Eventi OS HR 95% 167 13.8 0.74 0.60 182 11.1 Event FC + T FC 1.0 0.9 pio gruppo di soggetti sottoposti a screening per valutare la positività di HER2 (n = 3807), posiCI 0.91 tività che è accertata nel 22.1% dei casi valutati. p value 0.0046 Inoltre l’iperespressine di HER2 è stata riscontra- 0.8 ta in una percentuale più alta di pazienti con neo- 0.7 plasia della giunzione gastroesofagea (33.2%) ri- 0.6 0.5 spetto ai pazienti con carcinoma gastrico (20.9%). 0.4 Valutando, invece, il tasso di positività utilizzando 0.3 la classificazione di Lauren, emerge che i tumo- 0.2 11.1 0.1 13.8 ri intestinali o misti sono più frequentemente 0 0 2 4 6 8 HER2-positivi rispetto ai tumori diffusi (32.2%, 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 20.4% e 6,1%). Mesi N° 277 246 209 173 147 113 266 223 185 143 117 90 a rischio 90 71 56 43 30 64 47 32 24 16 21 14 13 12 7 6 6 5 4 0 1 0 Per quanto riguarda l'endopoint primario dello 0 0 studio, ovvero la sopravvivenza globale, emerge un beneficio consistente che si concretizza in Bang YJ et al, Lancet 2010 una riduzione del 26% del rischio di morte quando trastuzumab viene somministrato in combinazione con la chemioterapia (HR = 0.74): ciò cor- End point secondario: risposta tumorale risponde in mediana a un aumento di sopravvi- Figura 4 60 venza di quasi 3 mesi (Figura 3). FC + trastuzumab FC p=0.0145 50 p=0.0017 Anche per quanto riguarda gli endpoint secon- 47.3% dari è stata osservata una differenza statistica- 41.8% Pazienti (%) 40 mente significativa tra i 2 gruppi. La sopravvi- 34.5% 32.1% venza libera da progressione risulta essere a fa- 30 vore del gruppo trastuzumab (hazard ratio 0,71) p=0.0599 20 così come i tassi globali di risposta (47,3% vs 10 34,5%), di risposta parziale (41,8% vs 32,1%) e com- 5.4% 2.4% pleta (5,4% vs 2,4%) (Figura 4). 0 CR PR ORR Un’analisi post hoc ha evidenziato maggiori be- ORR= CR + PR; CR, risposta completa; PR, risposta parziale nefici clinici nei pazienti trattati con trastuzumab che presentavano un’elevata iperespres- van Cutsem E et al, J Clin Oncol 2009; 27: Abstract 4509 sione di HER2, (definita come IIC2+/FISH+ o IIC3+) (Fi- Figura 5 Sopravvivenza globale secondo lo stato di HER2 Sottogruppo Tutti gura 5). N Mediana OS (mesi) HR 95% CI 584 11.1 vs 13.8 0.74 0.60, 0.91 61 70 159 256 15 7.2 vs 10.6 10.2 vs 8.7 17.7 vs 17.5 0.92 1.24 0.75 0.58 0.83 0.48, 1.76 0.70, 2.20 0.51, 1.11 0.41, 0.81 0.20, 3.38 131 446 8.7 vs 10.0 11.8 vs 16.0 1.07 0.65 0.70, 1.62 0.51, 0.83 filo di tollerabilità, l'aggiunta Analisi pre-pianificata IIC0/FISH+ IIC1+/FISH+ IIC2+/FISH+ IIC3+/FISH+ IIC3+/FISH- 10.8 vs 12.3 12.3 vs 17.9 0.2 0.4 In favore di trastuzumab 0.6 1 Risk ratio 2 3 d i t r a st u z u m a b a l l a c h e mioterapia è risultata ben to l l e r a ta : l’incidenza 4 5 Non in favore di trastuzumab due bracci di trattamento. Non si evidenziano, inoltre, d i ffe r e n ze s o sta n z i a l i p e r quanto riguarda gli eventi avversi cardiaci. van Cutsem E et al, J Clin Oncol 2009; 27: Abstract 4509 26 di eventi avversi ematologici e non è risultata simile nei Analisi esploratoria IIC0 o 1+/FISH+ IIC2+/FISH+ o IIC3+ Per quanto riguarda il pro- Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Criteri di eleggibilità alla terapia antiHER2 L’accurata identificazione dei pazienti candidati al I pazienti con neoplasie IIC2+ risultate positive a trattamento con una terapia mirata su HER2 è or- SISH (Silver in situ hybridization) o FISH (Fluore- mai riconosciuta come un passo obbligato per l’ot- scent in situ hybridization) sono da ritenere eleg- timizzazione delle strategie terapeutiche non solo gibili alla terapia con trastuzumab (Figura 9). nel carcinoma mammario ma anche nel carcinoma gastrico e della giunzione gastroesofagea. I risultati dello studio ToGA; hanno dimostrato un beneficio curare a tutti i pazienti con tumore metastatico HER2-positivi. In questo studio, il 22,1% dei pazienti screenati per HER2, adottando i criteri validati del- 7 Cellule tumorali con reattività di membrana incompleta (basolaterale) Figura in termini di sopravvivenza che è necessario assi- lo Scoring System per l’interpretazione mediante immunoistochimica nel carcinoma gastrico, sono risultati eleggibili al trattamento con trastuzumab. Il nuovo Scoring system per la valutazione di HER2, tiene in considerazione alcune importanti differenze istologiche tra carcinoma dello stomaco e carcinoma mammario, quali la maggiore eterogeneità tumorale (Figura 6) e l’incompleta immunoreattività di membrana legata alla polarizzazio- 8 HER2 è raccomandato in tutti i pazienti con carci- Figura ne funzionale delle cellule gastriche (Figura 7). L’esame immunoistochimico (IIC) dello stato di noma dello stomaco e della giunzione gastroesofagea in stadio avanzato/metastatico. Mediante que- Scoring system per il carcinoma gastrico IIC negativo (0) Nessuna marcatura o marcatura di membrana osservata in <10% delle cellule tumorali IIC negativo (1+) sto test è possibile definire l’espressione di HER2 a livello di membrana, definita come 0 (negativa), 1+ Debole/appena percettibile marcatura della membrana individuata in >10% delle cellule tumorali. Le cellule sono marcate soltanto in una parte della membrana (negativa), 2+ (equivoca) o 3+ (positiva). (Figura 8). IIC (risultato equivoco) (2+) I tumori con positività IIC3+ sono eleggibili al trat- Da lieve moderata marcatura completa della membrana individuata in >10% delle cellule tumorali tamento con trastuzumab mentre i casi equivoci IIC positivo (3+) devono essere testati con tecniche di ibridazione in Forte marcatura completa della membrana individuata in >10% delle cellule tumorali situ (ISH), per valutare lo stato di amplificazione di HER2 (Figura 9). L’eterogeneità tumorale è più comune nel carcinoma gastrico 9 Algoritmo per il test di HER2 nel carcinoma Figura Figura 6 Campione tumorale IIC QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest immagine 0 Tipo anello con sigillo +1 +2 +3 Tipo intestinale (formazione di ghiandole) ISH Nessuna amplificazione Alta amplificazione + Eleggibile a trastuzumab Hofmann M et al, 2008 27 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Gli statement sul carcinoma gastrico Il gruppo di lavoro focalizzato sul carcinoma ga- e condivisi con i partecipanti al workshop, sulla strico HER2-positivo ha messo a punto una serie valutazione dello stato di HER2. Queste racco- di statement riassuntivi, successivamente votati mandazioni possono essere d’ausilio ad un impie- 5 La valutazione dello stato di HER2 Statement go razionale delle nuove strategie terapeutiche ■ mirate ad HER2 nei pazienti con carcinoma dello Il trial clinico TOGA -Trastuzumab for Gastric Cancer- ha dimostrato l’efficacia terapeutica di Trastuzumab nel carcinoma dello stomaco e della giunzione gastro-esofagea localmente avanzato o metastatico HER2-positivo ■ L’EMA ha approvato l’utilizzo del farmaco in prima linea per il trattamento dei carcinomi metastatici dello stomaco e della giunzione gastro-esofagea HER2-positivi ■ E’ pertanto necessario valutare lo stato di HER2 in tutti i pazienti con carcinoma metastatico dello stomaco e della giunzione gastro-esofagea 100 stomaco o della giunzione gastroesofagea (GE) HER2-positivo metastatico. In seguito ai risultati dello studio ToGA, l'EMA ha approvato l'impiego di trastuzumab in prima linea nel trattamento del carcinoma metastatico dello stomaco o della giunzione gastroesofagea HER2positivo. La valutazione dello stato di HER2 è dun- 93.66% que raccomandabile in tutti i pazienti che pre- 75 sentano questa neoplasia. 50 La valutazione si effettua su campioni bioptici o 25 5.63% 0.7% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 5 I tessuti e la preparazione Statement D’accordo ■ metastatiche: il materiale istologico deve essere fissato in formalina neutra al 10% in un lasso di tempo compreso tra 6 e 48 ore. Un'ulteriore indicazione per ottimizzare l'affida- Lo stato di HER2 deve essere valutato su campioni bioptici o chirurgici della lesione primitiva o sulle lesioni metastatiche Il materiale istologico deve essere fissato in formalina neutra tamponata al 10% ■ I tempi di fissazione dei campioni bioptici e chirurgici devono essere contenuti tra 6 e 48 ore ■ 100 chirurgici della lesione primitiva o sulle lesioni bilità del test, consiste nell'esecuzione di almeno 5 biopsie endoscopiche in aree diverse della neoplasia: i tumori gastrici, infatti, presentano una notevole eterogeneità dell'espressione di HER2. 96.35% In presenza di una diagnosi istologica di carcino- 75 ma misto, viene raccomandato di selezionare una 50 inclusione che sia rappresentativa della componente ghiandolare della neoplasia. 25 3.65% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 5 Eterogeneità tumorale e scelta del campione 5 Il gold standard ■ In considerazione della possibile eterogeneità di espressione di HER2 è consigliabile l’esecuzione di almeno 5 biopsie endoscopiche in aree diverse della neoplasia ■ Nel caso di campioni operatori con diagnosi istologica di carcinoma misto, si raccomanda di selezionare una inclusione che sia rappresentativa della componente ghiandolare della neoplasia Statement L’esame di primo livello da eseguire per la deter- Statement D’accordo ■ 100 96.32% La tecnica di screening per l’analisi dello stato di HER2 nel carcinoma dello stomaco o della giunzione gastroesofagea è l’immunoistochimica, corredata da ISH nei casi con score 2+. ■ L’uso di reagenti diversi da quelli già clinicamente validati deve essere preventivamente validato in sede locale o in un centro di riferimento 100 75 75 50 50 88.11% 25 25 0 D’accordo 1.47% 2.21% Parzialmente d’accordo Disaccordo 9.79% 2.1% 0 D’accordo Parzialmente d’accordo Disaccordo Le raccomandazioni possono essere d’ausilio ad un impiego razionale delle nuove strategie terapeutiche mirate ad HER2 nei pazienti con carcinoma dello stomaco o della giunzione gastroesofagea HER2-positivo metastatico 28 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche 5 L’interpretazione dei risultati 5 Lo scoring system Statement ■ I criteri per la interpretazione dei risultati di immunoistochimica e per l’assegnazione degli score sono in parte differenti da quelli utilizzati per la valutazione di HER2 nel carcinoma mammario ■ Le neoplasie dello stomaco e della giunzione gastroesofagea mostrano caratteristiche diverse nella immunoreattività di membrana ed una maggior eterogeneità intratumorale nella espressione/amplificazione di HER2 Statement per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico ■ 100 99.28% 75 50 Lo score 3+ viene attribuito a carcinomi dello stomaco o della giunzione gastroesofagea che presentano ≥10% di cellule con intensa colorazione di membrana, completa, basolaterale o laterale ■ Lo score 2+ viene attribuito a carcinomi dello stomaco o della giunzione gastroesofagea che presentano ≥10% di cellule con moderata/debole colorazione di membrana, completa, basolaterale o laterale. Nel caso di biopsia gastrica endoscopica, è sufficiente che sia presente un cluster di almeno 5 cellule contigue con le caratteristiche di immunoreattività sopra descritte ■ Lo score 1+ viene attribuito alle neoplasie che presentano cellule con lieve e frammentata colorazione di membrana almeno nel 10% delle cellule neoplastiche ■ 100 25 0 D’accordo 0.72% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo 93.18% 75 50 25 minazione dello stato di HER2 è l’immunoistochi- 6.82% 0 D’accordo mica, corredata dall’ibridazione in situ (ISH) nei ca- Parzialmente d’accordo 0% Disaccordo si con score 2+. L'impiego di reagenti diversi da zione in sede locale o in un centro di riferimento. Le differenze istologiche tra tumori gastrici e m a m m a r i , i n p a r t i c o l a r e l ' i m m u n o r e a t t i v i tà d i membran a e l'eterog eneità intratu morale, non c o n s e nto n o d i a p p l i ca r e a l l e d ue n eo p l a s ie l e stesse modalità di interpretazione dei risultati e 5 Amplificazione genica: i criteri Statement quelli già clinicamente validati, richiede una valida■ di assegnazione dello score. I criteri per la definizione dello stato di amplificazione del gene HER2 sono analoghi a quelli utilizzati per il carcinoma mammario 100 98.54% 75 50 25 Per questo motivo è stato messo a punto un ap- 1.46% 0% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 D’accordo posito Scoring System per l'attribuzione dei gradi di positività ad HER2 ai carcinomi gastrici o della giunzione gastroesofagea. ne del gene HER2 sono invece analoghi a quelli uti- 5 Statement I criteri per la definzione dello stato di amplificazio- HER2-positività: eleggibilità alla terapia con trastuzumab con score 2+, associato ad amplificazione genica Sono considerati HER2-positivi i tumori con score immunoistochimico 3+, o con score 2+ associato ad amplificazione del gene, dimostrata con tecnica FISH o cromogenica ■ I pazienti con tumori amplificati ma con score immunoistochimico 0 o 1+ non sono considerati eleggibili per la terapia comprendente Trastuzumab ■ Se la neoplasia gastrica è risultata negativa per HER2 (score IIC 0 o 1+) su prelievi bioptici, si raccomanda di ripetere la determinazione sul campione operatorio o sulla lesione metastatica, quando disponibili valutata mediante tecnica SISH o FISH. I tumori 100 gastrici possono presentare, inoltre, uno score 75 lizzati per il carcinoma mammario HER2-positivo e fanno riferimento alle tecniche di ibridazione in situ. Lo stato di positività per HER2 viene definito in presenza di uno score immunoistochimico 3+ o immunoistochimico 0 o 1+ in presenza di amplifi- ■ 97.12% 50 cazione genica: in questi casi dubbi, i partecipan25 ti al gruppo di lavoro hanno trovato un consenso 2.16% 0.72% Parzialmente d’accordo Disaccordo 0 per la non eleggibilità alla terapia anti-HER2. Inol- D’accordo tre, sempre nell'ottica di identificare tutti i paconsiglia di ripetere la determinazione dello stato 5 HER2-positività: la conferma di HER2 sul campione bioptico o sulla lesione me- Statement zienti che possono beneficiare di trastuzumab, si ■ tastatica anche quando la biopsia ha dato un esito negativo. Infine, viene raccomandato che il report diagnostico sullo stato di HER2 venga formulato utiliz- Il report diagnostico sullo stato di HER2 viene formulato utilizzando gli score IIC (0, 1+, 2+, 3+) e indicando la % di immunoreattività ■ Il giudizio conclusivo deve essere completato con la valutazione della amplificazione del gene nei casi con score IIC 2+ 100 75 zando gli score immunoistochimici con indicazio- 50 ne della percentuale di positività: il giudizio con- 25 clusivo si completa con la valutazione dell’amplifi- 0 cazione genica nei casi con score IIC2+. 95.62% D’accordo 3.65% 0.73% Parzialmente d’accordo Disaccordo 29 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Raccomandazioni AIOM-SIAPEC-IAP per la determ nel carcinoma gastrico Epidemiologia e classificazione trata una variabilità geografica nella distribuzione delle localizzazioni tumorali tra i vari paesi che hanno partecipato allo studio. Il carcinoma gastrico globalmente è la seconda causa di morte correlata al carcinoma, con una maggiore incidenza nei paesi asiatici rispetto all'Occidente. Nei paesi europei la malattia è al quarto posto per incidenza e al terzo per mortalità, con 171.000 nuovi Le differenze tra carcinoma mammario e gastrico casi e 137.900 decessi registrati nel 2004. Un metodo validato per la valutazione dello stato di A fronte di una riduzione dei casi di carcinoma HER2, basato su un apposito scoring system, è di- squamoso dell'esofago e di carcinoma gastrico di- sponibile da tempo per i tumori della mammella. Le stale, è da registrare l'aumento dei casi di carcinoma differenze riscontrate tra i tumori gastrici e mam- del cardias e dell'esofago distale. La classificazione mari hanno reso però necessario apportare modifi- anatomica distingue i tumori gastrici in base al sito che allo scoring system già utilizzato nella valutazio- d'origine: si parla quindi di tumori prossimali (cardias ne di HER2 nel carcinoma della mammella. o giunzione esofago-gastrica, fondo) e distali (corpo, Nel valutare l’espressione di HER2 nel carcinoma ga- antro). strico occorre tenere in conto alcune differenze ri- La classificazione di Siewert individua 3 tipi di carci- spetto al carcinoma mammario: noma della giunzione esofago-gastrica a seconda ƒ maggiore eterogeneità tumorale dei carcinomi della posizione rispetto alla sede anatomica del car- gastrici rispetto a quelli mammari; dias, mentre quella di Lauren distingue -sulla base ƒ incompleta immunoreattività di membrana legata dell’aspetto citomorfologico e della modalità di cre- alla polarizzazione funzionale delle cellule di car- scità- tra forme intestinali, diffuse e miste. cinoma gastrico; ƒ maggiore frequenza di casi FISH+/IIC 0-1 rispetto al carcinoma mammario. L’iperespressione di HER2 Uno scoring system modificato per la valutazione di HER2 nel carcinoma gastrico è stato messo a punto per identificare i pazienti candidabili all'arruola- L’iperespressione di HER2 è l’aspetto più interessan- mento nello studio ToGA. te recentemente emerso sotto il profilo della carat- Le evidenze cliniche sul ruolo prognostico dell’ipe- terizzazione biologica dei tumori gastroesofagei e respressione di HER2 nel carcinoma gastrico han- dello stomaco. Le forme intestinali secondo la classi- no condotto così alla validazione dell'Herceptest ficazione di Lauren presentano un’iperespressione Scoring System per l’interpretazione dei risultati di significativamente maggiore (32.3% vs 6%) di HER2 HER2 nel carcinoma gastrico, che ha tenuto conto rispetto a quelle diffuse. della maggiore eterogeneità tumorale dei carcino- Oggi il principale “database” relativo alla frequenza mi gastrici rispetto a quelli mammari e dell’incom- di espressione dell’HER2 nei tumori gastrici e ga- pleta immunoreattività di membrana legata alla po- stroesofagei, è rappresentato dallo studio ToGA, larizzazione funzionale delle cellule di carcinoma trial randomizzato di fase III nel quale pazienti con gastrico. carcinoma dello stomaco o della giunzione esofago- Nella popolazione dello studio ToGA il 22,1% dei pa- gastrica in fase avanzata HER2+ sono stati rando- zienti è risultato eleggibile al trattamento con tra- mizzati a ricevere il solo trattamento chemioterapi- stuzumab in seguito al riscontro di una positività co con cisplatino e 5-FU o capecitabina o la stessa IIC3+ e/o FISH+, determinata rispettivamente me- chemioterapia in associazione a trastuzumab. diante Herceptest e dualcolor FISH Dako. Dai dati dello studio ToGA è emersa una diversa per- Più nel dettaglio, un'analisi esplorativa ha chiarito centuale di HER2-positività in base alla localizzazione che il 16,6% dei soggetti esaminati mostravano una del carcinoma. Nello stesso tempo, è stata riscon- positività IIC3+ oppure IIC2+/FISH+ mentre il 5,5% dei 30 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico inazione dello stato di HER2 www.aiom.it pazienti, caratterizzati da IIC 0 o 1+, sono risultati raffina liquida positivi alla FISH. sono degradare l'epitopo www.siapec.it perchè le alte temperature pos- ƒ I campioni inclusi in paraffina possono essere conservati per un tempo indefinito prima del se- Preparazione dei tessuti e problemi metodologici zionamento. Il sezionamento e la sparaffinatura Nell’esecuzione del test per HER2 è fondamentale in Sezionamento primo luogo la standardizzazione dei processi di ƒ Idealmente, le sezioni tissutali andrebbero otte- raccolta, fissazione, inclusione in paraffina, seziona- nute immediatamente prima dell'esecuzione del mento e sparaffinatura delle sezioni. test HER2 ƒ Le sezioni devono essere ricavate da un'area La raccolta dei tessuti Carcinoma gastrico o della giunzione esofago-gastrica operato o non resecabile ƒ Sia i campioni chirurgici che quelli bioptici sono idonei per la valutazione dello stato di HER2. rappresentativa del carcinoma ƒ Lo spessore delle sezioni tessutali può influenzare l'interpretazione dei risultati: è opportuno assicurarsi che lo spessore sia inferiore a 5mm ƒ Le sezioni vengono disposte su vetrini ed essiccate per 12-24 ore a temperatura ambiente o Preparazione iniziale dei tessuti ƒ Dopo il prelievo il trasporto al laboratorio deve avvenire in tempi rapidi (entro 20-30 minuti). ƒ Il campione viene chinato, sezionato e fissato in laboratorio. un'ora alla temperatura di 60 °C. Sparaffinatura Si raccomanda di praticare una completa rimozione della paraffina: la paraffina residua determina risultati falsi-negativi e aumenta il rischio di colorazione non-specifica. La fissazione ƒ Una inadeguata fissazione dei tessuti è la più comune causa di errore del test di rilevazione dello I problemi metodologici stato di HER2. L'Immunoistochimica (IIC) è il test di primo livello di ƒ Disporre il tessuto nel fissativo il più rapidamente possibile (entro 20 minuti). ƒ Durata della fissazione - - nel carcinoma gastrico. L'IIC deve essere standardizzata ed associata all'utilizzo di idonei campioni di Campioni prelevati chirugicamente: 6-48 ore controllo. I casi con reattività IIC2+ devono essere (ma almeno 1 ora/mm di spessore del tessuto). ritestati con altre procedure (ISH); altri casi posso- Biopsie endoscopiche: non più di 24 ore. no essere ritestati su richiesta del curante nell'ap- ƒ Tipo di fissativo - riferimento per la valutazione dello stato di HER2 propriato contesto clinico. Formalina neutra tamponata 10%, preparata di recente (da sostituire regolarmente) Modalità e tempi di fissazione dei campioni tes- Per ottenere risultati affidabili l'impiego di al- sutali tri fissativi deve essere validato Formalina neutra tamponata al 10%. L'esecuzione dei test IIC e ISH può essere Altri composti, alternativi alla formalina (tranne Bo- ostacolata dall'impiego di fissativi non a base uin, non utilizzabile per FISH) previa validazione della di formalina. procedura. La procedura di fissazione deve essere immediata, L'inclusione in paraffina adeguata e completa. ƒ I campioni tessutali vengono disidratati in etano- E’ necessario mettere in opera tutte le procedure at- lo/xilene e inclusi in paraffina ƒ Si deve evitare una prolungata incubazione in pa- te a garantire le suddette condizioni, anche attraverso adeguata sensibilizzazione degli altri operatori. 31 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Tempo di fissazione ottimale: fra le 6 e le 48 ore, in Problemi frequenti in IIC relazione alla tipologia di campione. La determinazio- Sottostima ne dello status di HER2 su frammenti precedente- ƒ Sovrafissazione in formalina mente congelati è sconsigliata. ƒ Insufficiente ri-esposizione antigenica ƒ Scelta dell’anticorpo. Come effettuare il test IIC Anticorpi poli- e monoclonali sono ugualmente affi- Sovrastima dabili nel contesto di una procedura tecnica validata. ƒ Post-fissazione alcoolica (confrontare con cellule L’utilizzo di reattivi singoli deve avvenire seguendo normali!) una procedura standardizzata e validata, costante- ƒ Colorazione citoplasmatica mente affiancata da idonei controlli e sottoposta a ƒ Valutazione di componenti non neoplastiche. verifica periodica. Refertazione Procedimento tecnico Lo stato di HER2 deve essere espresso mediante lo Sezioni tagliate di recente (< 3 mesi) scoring system dello studio ToGA (da 0 a 3+) con la Recupero antigenico (H.I.E.R.) possibile aggiunta della percentuale di cellule positi- ƒ 0.01M Tampone citrato, pH 6.0 o 0.01M EDTA, pH ve, della completezza e dell’intensità della colorazio- 8.0 ne di membrana. ƒ 40 min. a 95° in bagno termostatico o 14 min. a 750W in forno a microonde. Correlazione dei test IIC vs FISH Anticorpi E’ opportuno che ciascun laboratorio provveda a va- Lo studio ToGA ha utilizzato HercepTest® per la va- lidare una quota parte della casistica valutata in IIC lutazione dell’espressione di HER2. Sono disponibili con ibridazione in situ, ottenendo una concordanza tuttavia almeno 25 differenti anticorpi anti-HER2 non inferiore al 90% nei casi 3+. (4B5, CB11, A0485 ecc.): per questa ragione sono rac- La correlazione globale tra IIC/FISH deve essere > comandate per ciascun laboratorio la validazione 80%. Valutazioni discordanti riguardano casi giudica- della procedura immunoistochimica utilizzata e la ti 2+ (immunoreattività di membrana, di debole-mo- partecipazione a programmi di controllo di qualità. derata intensità in >10% di cellule della componente invasiva): fino al 50% di tali casi dimostra amplifica- Interpretazione dei risultati zione di HER2 con FISH. I campioni da analizzare dovrebbero comprendere E’ opportuno che ciascun laboratorio provveda a va- strutture normali residue da usare come riferimen- lidare una quota parte della casistica valutata in IIC to interno. In tali strutture l’espressione di membra- con FISH/CISH. In caso di concordanza inferiore al na di HER2 deve essere assente o solo minimamen- 80%, procedere ad una verifica della procedura IIC te apprezzabile. utilizzata. Nel caso di biopsia gastrica endoscopica, per definire la neoplasia HER2 positiva è sufficiente che sia Controlli di qualità presente un cluster di almeno 5 cellule contigue po- All'interno del singolo laboratorio si deve procedere sitive. ad un controllo di qualità dell'attività svolta, che Se la neoplasia gastrica è risultata negativa per comprenda l’uso di sezioni di controllo positive (3+) e HER2 (score IIC 0 o 1+) su prelievi bioptici, si racco- negative (0, 1+) e/o linee cellulari con e senza ipere- manda di ripetere la determinazione sul campione spressione di HER2, fissate in formalina ed incluse operatorio o sulla lesione metastatica, quando di- in paraffina. Verifica periodica (annuale/semestrale) sponibili. della percentuale di positività IIC per HER2 nei casi Valutare a piccolo ingrandimento tutta l’area neopla- testati localmente (la percentuale attesa di casi con stica infiltrante e non meno di 10 campi a forte in- iperespressione di HER2 2+/3+ è di circa il 20% dei grandimento (x40). casi di carcinoma primitivo gastrico o della giunzio- Tenere conto di possibili variazioni di espressione al- ne esofago-gastrica). l’interno del campione. L’uso sporadico delle procedure e/o la valutazione Evitare campi periferici (possibili artefatti da essic- di un limitato numero di casi/anno deve consigliare camento, insufficiente dispensazione del reattivo, la centralizzazione dei test presso un laboratorio di effetti da schiacciamento, etc.). riferimento. 32 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico La riproducibilità delle procedure IIC quello ricavato dall'analisi delle percentuali di positività 3+ del carcinoma gastrico al test immunoistochimico (17,6%). Il trasferimento dello Scoring System messo a pun- Per quanto riguarda invece lo studio ToGA, la prin- to per il carcinoma mammario alla valutazione IIC c i p a l e fo n te d i i n fo r m a z i o n e s u l l e f r e q u e n ze d i per il carcinoma gastrico ha comportato una note- espressione di HER2, la percentuale di positività è vole variabilità dei risultati tra i singoli operatori al- risultata superiore a quanto indicato in letteratura. l'interno del laboratorio e tra diversi laboratori. Lo screening è stato condotto con successo su E' essenziale quindi un corretto addestramento dei 3667 pazienti utilizzando IIC o FISH: su questa po- patologi per migliorare l'interobserver agreement polazione, il 22%, pari a 810 pazienti, sono risultati e la riproducibilità dei test per il carcinoma gastri- HER2 positivi (IIC 3+ e/o FISH+). co. In quest'ambito il French-German ring study ha fornito istruzioni pratiche di facile applicazione. HER2 nel carcinoma gastrico: impatto prognostico e predittivo HER2 e istotipo/sede del carcinoma primitivo Nei paesi Occidentali si è prodotto negli ultimi anni uno “shift” epidemiologico relativo alle caratteristiche del carcinoma gastrico: è stato registrato in- Lavori sperimentali su linee cellulari gastriche e su fatti un significativo aumento dei tumori dello sto- topi xenograft hanno dimostrato che l’iperespres- maco prossimale e della giunzione gastroesofagea sione di HER2 è legata all’amplificazione del gene, e un netto decremento delle localizzazioni distali. correla con l’andamento clinico e condiziona nega- Il dato non è privo di conseguenze sullo stato di tivamente la prognosi e la risposta alla chemiote- HER2: infatti la iperespressione/amplificazione di rapia. Il silenziamento dell’espressione di HER2 ri- HER2 è più comune nell’adenocarcinoma esofageo duce la proliferazione cellulare e la crescita del e della giunzione gastroesofagea rispetto agli ade- carcinoma. nocarcinomi dello stomaco distale, anche in conse- Numerosi studi hanno valutato l'impatto prognosti- guenza della maggiore prevalenza delle forme di ti- co e predittivo dell’espressione e dell’amplificazio- po diffuso (sec. Lauren) in questi ultimi. ne di HER2 nel carcinoma gastrico mediante le tec- Nello specifico la prevalenza di iperespressione di niche IIC e FISH. HER2 riportata in letteratura, in base ai test IIC e I dati disponibili in letteratura nel periodo 1991-2009 ISH, varia dal 13% al 41% e dipende dall'istotipo (tipo e v i d e n z i a n o c h e n e l c a r c i n o m a g a st r i c o l ' i p e r e - intestinale 16-34%, tipo diffuso 6-7%, non noto/mi- spressione di HER2, stabilita attraverso IIC, varia sto 14-20%) e dalla sede del carcinoma primitivo dal 7% al 34%. (24-32% a livello della giunzione gastroesofagea vs Tra questi, lo studio di Park, dopo aver rilevato una 9.5-18% gastrico). percentuale di positività all'esame IIC pari al 15,9% La d i st r i b u z i o n e r e l a t i va a l l ' i p e r e s p r e s s i o n e d i ha mostrato come l'amplificazione di HER2/neu HER2 nei tipi classificati secondo Lauren trova mediante FISH/CISH si associ a una riduzione dei conferma anche nello studio ToGA dove la percen- tassi di sopravvivenza rispetto ai pazienti con car- tuale di positività di HER2 si è attestata sul 32,3% cinoma non amplificato (21,4% vs 63%). nel tipo intestinale contro il 6,1% nel tipo diffuso e il Inoltre, è stata dimostrata una correlaz ione tra 20,4% nelle forme miste. l'espressione di HER2 e alcuni aspetti prognostici sfavorevoli del carcinoma (dimensioni del carcinoma, invasione della sierosa e interessamento linfonodale). Le percentuali di positività rilevate mediante IIC son o p r o s s i m e a q u e l l e r e g i st r a te m e d i a n te F I S H (Fluorescence in situ hybridisation). L'amplificazione genica di HER2, riportata in letteratura, varia infatti tra il 7% e il 42%. Il valore medio di positività alla FISH è identico a 33 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Raccomandazioni AIOM-SIAPEC-IAP per la determ nel carcinoma gastrico Raccomandazioni ƒ In considerazione della possibile eterogeneità di espressione di HER2 è consigliabile l’esecu- ƒ Il trial clinico TOGA -Trastuzumab for Gastric Cancer- ha dimostrato l’efficacia terapeutica zione di almeno 6 biopsie endoscopiche in aree diverse della neoplasia. di trastuzumab nel carcinoma dello stomaco e della giunzione esofago-gastrica localmente avanzato o metastatico HER2-positivo. ƒ Nel caso di campioni operatori con diagnosi istologica di carcinoma misto, si raccomanda di selezionare una inclusione che sia rappre- ƒ L’EMA ha approvato l’utilizzo del farmaco in prima linea per il trattamento dei carcinomi sentativa della componente ghiandolare della neoplasia. metastatici dello stomaco e della giunzione g a st r o e s o fa g e a H E R 2 - p o s i t i v i ( I I C 3 + o p p u r e IIC2+ con FISH+). ƒ La tecnica di screening per l’analisi dello stato di HER2 nel carcinoma dello stomaco o della giunzione gastroesofagea è l’immunoistochi- ƒ E ’ p ertan to neces sario valutare lo stato d i mica, corredata da ISH nei casi con score 2+. HER2 in tutti i pazienti con carcinoma metastatico dello stomaco e della giunzione gastroesofagea. ƒ L’uso di reagenti diversi da quelli già clinicamente validati deve essere preventivamente validato in sede locale o in un centro di riferi- ƒ La valutazione dello stato di HER2 è indicata in mento. tutti i pazienti con carcinoma dello stomaco e della giunzione esofago-gastrica metastatici ƒ I criteri per la interpretazione dei risultati di suscettibili di un trattamento con cisplatino e immunoistochimica e per l’assegnazione degli 5FU/capecitabina in combinazione con tra- score sono in parte differenti da quelli utiliz- stuzumab zati per la valutazione di HER2 nel carcinoma mammario. ƒ Il materiale istologico deve essere fissato in formalina neutra tamponata al 10%. ƒ Le neoplasie dello stomaco e della giunzione gastroesofagea mostrano caratteristiche di- ƒ I tempi di fissazione dei campioni bioptici e verse nella immunoreattività di membrana e chirurgici devono essere contenuti tra 6 e 48 una maggior eterogeneità intratumorale nella ore. espressione/amplificazione di HER2. 34 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico inazione dello stato di HER2 www.aiom.it www.siapec.it Scoring system ƒ L’indagine IIC costituisce il test di primo livello: essa richiede una conferma ISH solo nei casi con score 2+. L’indagine ISH nei casi con score IIC 1+ può essere presa in considerazione, data la difficoltà di definire i tumori IIC 1+: in questi casi la definizione dello stato di HER2 in funzione della terapia con Trastuzumab d e ve e s s e r e d i s c u s s a i n d i v i d u a l m e n te c o n l’oncologo. Su campioni operatori: ƒ Lo score 3+ viene attribuito a carcinomi dello stomaco o della giunzione esofago-gastrica che presentano ≥10% di cellule con intensa colorazione di membrana, completa, basolaterale o laterale. ƒ Lo score 2+ viene attribuito a carcinomi dello stomaco o della giunzione esofago-gastrica che presentano 10% di cellule con moderata/debole colorazione di membrana, completa, basolaterale o laterale. ƒ Lo score 1+ viene attribuito alle neoplasie che presentano lieve e frammentata colorazione di membrana in almeno il 10% delle cellule neoplastiche. Su biopsie endoscopiche: ƒ I criteri di score sono uguali a quelli sopra descritti per quanto riguarda l’intensità dell’immunocolorazione. E’ richiesta la presenza di un cluster di almeno 5 cellule contigue con le caratteristiche di immunoreattività sopra descritte. Il cut off del 10% di cellule positive non si applica alle biopsie endoscopiche. ƒ L’indagine IIC costituisce il test di primo livello: essa richiede una conferma ISH solo nei casi con score 2+. L’indagine ISH nei casi con score IIC 1+ può essere presa in considerazione, data la difficoltà di definire i tumori IIC 1+: in questi casi la definizione dello stato di HER2 in funzione della terapia con Trastuzumab d e ve e s s e r e d i s c u s s a i n d i v i d u a l m e n te c o n l’oncologo. ƒ I criteri per la definizione dello stato di amplificazione del gene HER-2 (ISH) sono analoghi a quelli utilizzati per il carcinoma mammario. Ai fini della prescrizione di trastuzumab la determinazione di HER-2 è ritenuta positiva se: ƒ IIC score 3+ ƒ IIC score 2+ confermata da ISH positiva. 35 Consensus Workshop e Raccomandazioni sull'impiego delle diverse metodiche per la determinazione dello stato di HER2 nel carcinoma mammario e nel carcinoma gastrico Bibliografia 1. Anguiano A. L’ibridazione in situ in fluorescenza (FISH); principi generali ed applicazioni cliniche. Journal of Clinical Ligand Assay 2000; 23: 33-42. 2. Arnould L, Denoux Y, MacGrogan G, et al. Agreement between chromogenic in situ hybridization (CISH) and FISH in the determination of HER2 status in breast cancer. Br J Cancer 2003, 88: 1587-1591. 3. Arrington AK et al. Anti-ERBB2 sh-RNA suppress both cell growth and tumor growth in ERBB2-overexpressing upper gastrointestinal adenocarcinomas. J Gastrointest Surg 2009;13:1754-1761. Epub 2009 Jul 15. 4. Bang YJ et al. 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