Albumina nel paziente epatopatico Antonino Picciotto U.O. “Diagnosi e terapia delle epatiti” Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Genova Definizione di cirrosi Istologica Silente o compensata Scompensata Terapia del paziente cirrotico con ascite Ascite complicata • • • • Ascite refrattaria Peritonite Batterica Spontanea (PBS) Iponatriemia Sindrome epatorenale Ascite refrattaria Ascite che non può essere mobilizzata o la cui riformazione non può essere prevenuta da un trattamento medico intensivo - Ascite resistente all’azione dei diuretici (insufficiente azione) - Ascite intrattabile con i diuretici (intolleranza alle dosi efficaci) Criteri diagnostici per l’ascite refrattaria • Durata trattamento il paziente deve essere in trattamento diuretico massimale (spironolattone 400 mg/die e furosemide 160 mg/die) da almeno una settimana e seguire una dieta iposodica (90 mEq = 5,2 gr di sale) • Mancata risposta perdita di peso inferiore a 800 gr in 4 giorni ed escrezione di sodio urinario inferiore all’introito alimentare • Recidiva precoce dell’ascite ricomparsa di ascite clinicamente rilevabile entro 4 settimane dalla sua mobilizzazione Ascite refrattaria Ascite complicata • • • • Ascite refrattaria Peritonite Batterica Spontanea (PBS) Iponatriemia Sindrome epatorenale Peritonite batterica spontanea Quadro clinico caratterizzato dalla presenza di oltre 250 neutrofili/ml nell’ascite e/o di una coltura positiva in assenza di patologie chirurgiche addominali • Si presenta con i tipici segni della peritonite oppure può essere totalmente asintomatica oppure si può presentare con un’encefalopatia inspiegata o con un deterioramento della funzione renale • La sindrome epato-renale è la principale complicanza della peritonite batterica spontanea Patogenesi della PBS Cirrosi Ridotta attività immunitaria Intestino Traslocazione batterica Batteriemia Colonizzazione dell’ascite Peritonite Batterica Spontanea Peritonite Batterica Spontanea Ascite complicata • • • • Ascite refrattaria Peritonite Batterica Spontanea (PBS) Iponatriemia Sindrome epatorenale Iponatriemia Ascite complicata • • • • Ascite refrattaria Peritonite Batterica Spontanea (PBS) Iponatriemia Sindrome epatorenale Sindrome epato-renale Grave insufficienza renale caratterizzata da oliguria con emissione di urine a basso contenuto di sodio che si manifesta in un cirrotico in genere ascitico in assenza di altre cause di danno renale Patogenesi: vasocostrizione a livello dei nefroni della corticale con conseguente alterazione funzionale dell’emodinamica renale, in risposta alla vasodilatazione sistemica, prevalentemente splancnica ed alla conseguente ipovolemia relativa Sindrome epato-renale • Può essere favorita da un uso eccessivo di diuretici o di paracentesi, dalla presenza di ittero colestatico, emorragia grave, sepsi • Tipo 1: rapidamente progressiva • Tipo 2: progressivo deterioramento in un arco di tempo da alcune settimane a pochi mesi Sindrome epato-renale criteri diagnostici Maggiori • Creatinina > 1,5 mg/dl • Esclusione di shock, infezioni batteriche, deplezione di volume, uso di farmaci nefrotossici • Non miglioramento della funzione renale dopo sospensione dei diuretici e replezione con 1,5 ml di soluzione fisiologica • Non proteinuria o evidenza ecografica di uropatia ostruttiva o nefropatia Minori • Volume urinario < 500 ml/die • Sodiuria < 10 mEq/l • Osmolarità urinaria > osmolarità plasmatica • Non microematuria significativa • Sodiemia minore di 130 mEq/l Cirrosi Vasodilatazione arteriosa splancnica Vasodilatatori •Prostaglandine •Nitrossido •Peptidi natriuretici Vasocostrittori •ADH •Endoteline •Sist.nervoso simp. “Underfilling” arterioso Stimolazione di vasocostrittori sistemici Vasocostrizione renale Cirrosi in stadio terminale < Vasodilatatori locali > Vasocostrittori locali SINDROME EPATO-RENALE Cirrosi in stadio iniziale > Vasodilatatori locali e sistemici Funzione renale preservata Alterazioni della funzione renale in rapporto alla gravità della cirrosi Ascite Iposodiemia S. epatorenale Grado di danno epatico Cirrosi compensata Ritenzione di sodio Ritenzione di acqua Ritenzione renale Sindrome epatorenale Terapia della sindrome epato-renale 1. Controllo del volume dell’ascite - paracentesi evacuativa associata ad espansione plasmatica 2. Modificazione della funzione renale - vasocostrittori ed albumina umana 3. TIPS (non in pazienti con bilirubina > 5 mg/dl e/o Child-Pugh score > 11) Terapia della sindrome epato-renale Vasocostrittori e albumina • Terlipressina (0,5 mg e.v. ogni 4 ore da aumentare a 1 ed eventualmente a 2 mg ogni terzo giorno in caso di mancato effetto) + Albumina (1 gr/Kg al 1° giorno quindi 20-40 gr/die nei giorni successivi) • Midodrina (sino a 12,5 mg x 3/die per os al fine di raggiungere un incremento della P.A media di 15 mmHg) + Octreotide (sino a 200 µg x 3/die s.c.) + Albumina (20-40 gr/die) Considerazioni • Nel paziente cirrotico l’albumina è indicata: - durante la paracentesi per ridurre lo sviluppo della disfunzione circolatoria post-paracentesi - in pazienti con PBS per ridurre lo sviluppo di insufficienza renale - in pazienti con s.epatorenale in associazione con vasocostrittori (ancora non ben definito se l’albumina svolga un ruolo chiave) - nell’iponatriemia diluizionale (ancora non ben definito il ruolo dell’albumina in rapporto ad altri espansori plasmatici)