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LUGLIO/AGOSTO 2009 - CHIAIA MAGAZINE
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Gestione del verde, Chiaia volta pagina
AMBIENTE. Da armata Brancaleone a squadra efficiente: in dieci mesi il governo
di quartiere ha miracolato il Servizio Giardini. Chiosi: «Pochi soldi ma tanto rigore»
Alvaro Mirabelli
lla Municipalità1 si
presentarono alla spicciolata il primo ottobre
2008: più o meno una quindicina, un po' sgangherati,
abbastanza confusi. La pattuglia Brancaleone che quella
mattina si metteva a disposizione del governo di quartiere rappresentava, in realtà,
l'organico del Servizio Giardini del Comune, addetto
alla cura del verde di ChiaiaPosillipo: a spedirla lì era
stata una disposizione del 29
settembre, firmata dal Direttore Generale del Comune
Luigi Massa. Provvedimento
non casuale ma che semplicemente concretizzava il
passaggio della gestione del
Servizio Giardini dagli uffici
di Palazzo San Giacomo alla
prima Municipalità, così
come esige il decentramento
comunale. Un trasferimento
di delega che Fabio Chiosi,
presidente di Chiaia-Posillipo-San Ferdinando, si aspettava da un pezzo, senza
coltivare però eccessive
illusioni: bastava un'occhiata
al disastro del verde di
Chiaia per intuire la drammatica penuria di uomini e
mezzi del Servizio Giardini.
Un rapido inventario delle
risorse a disposizione gli
confermò i peggiori sospetti:
tra le mani si ritrovava personale demotivato e attrezzature da terzo mondo. «Una
scatola vuota! - commentò
sconsolato - Pochi giardinieri
e senza una sede né un caposquadra, né divise nè
scarpe anti-infortuni. E le
attrezzature, tosaerbe e
falciatrici, sono quasi tutte
in disuso».
Un quadro nero. Che tuttavia, in nome del decoro di
Chiaia, Chiosi ed i suoi, da
quel momento, hanno preso
come una sfida. E 10 mesi
dopo, il bilancio è meno
terrificante, ma solo grazie
alla buona volontà, messa in
RIQUALIFICAZIONE
A
GAIOLA, CONTRO I FUORILEGGE PATTO
DI FERRO NEL SEGNO DELL’ECOLOGIA
Le aiuole di piazza Vittoria
campo dalla prima Municipalità. La strada, infatti, resta
in salita, ma i miglioramenti
sono palpabili: «Con 10mila
euro avanzati dallo scorso
bilancio, - spiega Chiosi abbiamo comprato le scarpe
anti infortuni, tute, mascherine, guanti e qualche attrezzo. E a proposito di attrezzi,
data la misteriosa frequenza
con cui si rompono, riusciamo a pagare anche un meccanico per le riparazioni.
E abbiamo voltato pagina
anche sul fronte operativo:
svolgiamo controlli assidui
sul lavoro dei giardinieri con
blitz continui sul campo. E i
risultati ci sono. Ad esempio:
mai state così pulite le fioriere di piazza dei Martiri o le
aiuole di piazza Vittoria, di
piazza Mercadante o di largo
Beneventano». Restano in
piedi 2 incognite: «Il Comune
ci ha trasferito la gestione
del verde di Chiaia e di Posillipo, ma non quello di San
Ferdinando, che compete
amministrativamente alla
Municipalità1. E c'è un altro
mistero: prima del passaggio
di delega, i giardinieri impegnati nella Municipalità
erano 50. Adesso ne abbiamo
8 a Posillipo e 9 a Chiaia. Un
altro motivo per fare i salti
mortali». Il nuovo corso,
intanto, non è indolore: «Il
nuovo “rigore” sta sollevando
qualche malumore: sento
parlare di richieste di trasferimento, avanzate da qualche operaio. A molti dipendenti comunali proprio non
entra in testa - incalza Chiosi
- che il lavoro svolto non è
straordinario e va fatto con
regolarità non perché qualcuno martella e controlla,
ma perché è la normale
incombenza. Mi auguro di
cuore che dietro i mugugni
non vi siano sponde sindacali». Nel frattempo resta il
problema della sede fantasma: «Per adesso la squadra
di Posillipo - dice il presidente - si fa bastare un vano di
10 metri quadri al Casale e
quella di Chiaia si arrangia
in una stanza della Scuola
Cimarosa di Posillipo: che
non è proprio il massimo
della dignità per gli operai».
E resta aperta anche la questione delle minispese: «Abbiamo due tagliaerbe. E per
farli funzionare - sorride
amaro Chiosi - io e il vicepresidente Maurizio Tesorone
compriamo la benzina di
tasca nostra».
Discesa della Gaiola. Contro il degrado nuove regole.
Devastata dalle moderne invasioni barbariche e da
cemento selvaggio, l’oasi ambientale rischia il collasso
senza ritorno. Da tempo il governo di Chiaia ha lanciato l’allarme. Ed ecco i primi passi operativi contro la
derivain atto. A decidere di reagire sono il comitato
civico locale per la difesa del sito e la presidenza della
Municipalità1 che hanno già condotto un accurato
sopralluogo dell'intera area, insieme ai tecnici dei
Servizi comunali. La controffensiva è scattata proprio
in un periodo, quello estivo, in cui la zona è partcolarmente vulnerabile all’invasione di bagnanti senza scrupoli che non solo insudiciano ma innescano anche
problemi di ordine pubblico. Sos vandalico che vale
anche nelle ore notturne che registrano le incursioni
di malintenzionati, di ubriachi e di tossicodipendenti.
Il blitz ha già prodotto la decisione dell’assessorato alla
Mobilità di estendere il divieto di transito fino alle 20
(e per tutta la settimana) e di attivare più controlli,
soprattutto col blocco a monte della strada. Contri i
rischi notturni, intanto, affiora l’ipotesi di installare
un cancello all’altezza dell’accesso pedonale al parco
marino: cosa possibile se l’intera area fosse classificata
come eco-parco. Si potrebbe così ricorrere ad una guardiania privata a carico della locale Sovrintendenza. E’
stato poi verificato il problema delle tante costruzioni
abusive, spuntate nell’attiguo vallone la cui vegetazione selvaggia, tra l’altro, aumenta il pericolo di incendi:
dopo l’ispezione, il Nucleo di Antiabusivismo Edilizio
ha deciso di accertare se alcuni abusi non riguardino
eventuali pratiche di abbattimento giacenti. Infine, la
Municipalità1 sta organizzando il recupero di alcuni
muri di cinta pericolanti e si propone poi come raccordo tra Asìa, Servizio Risorsa Mare e giovani volontari
del Centro Studi Gaiola per lo smaltimento dei rifiuti
abbandonati sull’arenile.
PIAZZETTA ERITREA, ADDIO CANTIERE
ORA È TEMPO DI PEDONALIZZAZIONE
Appena rinosse le strutture del cantiere della linea 6
da parte dell’Ansaldo, azienda esecutrice dei lavori del
Metrò, Alessandra Lancellotti, presidente della commisione Urbanistica della Municipalità1, ha tirato fuori
dal cassetto il progetto di recupero di piazzetta Eritrea
e il Consiglio di Chiaia lo ha approvato. Col documento si chiede alla stessa Ansaldo di attuare la riqualificazione del sito. E la Società si è già detta disponibile
all’operazione. L’intervento prevede la pedonalizzazione dell’area e l’inserimento di verde pubblico, panchine e fontanine. A beneficio dei residenti, poi, saranno
salvaguardati i posti auto sulla sinistra della piazzetta.
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