m a ga z i n e Banca Monte dei Paschi di Siena Spa Anno I - N.2 marzo 2006 CHIAIA IL GIORNALE DELLE NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE IL «NUOVO» CHE NON SA DECOLLARE NINO DE NICOLA* ’avevamo promesso: stiamo Limpegno mantenendo la parola. Il primo era capire cosa stesse succedendo al Parcheggio Morelli. In questo numero, dunque, insistiamo in questa direzione. Quanto era emerso nel numero precedente, infatti, autorizzava preoccupazioni sulla data d’apertura e sul numero di posti a disposizione del pubblico. Quanto si è appreso nel prosieguo della nostra inchiesta è persino sconcertante. Due certezze: i posti saranno pochi e i tempi saranno lunghi. Diminuire il danno spetta all’amministrazione, ritoccando con la Napoletana Parcheggi alcuni aspetti del progetto. Le due parti sono chiamate ad uno sforzo di volontà per migliorare la disponibilità di posti pubblici e accorciare i tempi d’esecuzione: questa almeno è la ferma speranza delle Nuove Botteghe dei Mille e della gente di Chiaia. Margine per trattare ce n’è: spetta a Palazzo san Giacomo sensibilizzare il costruttore sugli interessi della collettività. Strettamente legata al problema della sosta è la Zona a Traffico Limitato. Continuiamo a crederci, ma la sua attuazione pratica ci delude. Ci stiamo accorgendo che non funziona come dovrebbe per tre motivi: il primo è appunto la drammatica carenza di parcheggi; il secondo è l'assenza di controllo sul territorio; il terzo è la desertificazione provocata dall’ostilità verso la movida. Risultato: un’impennata di attività criminale. Con un’aggravante: un sistema di viabilità diverso che, durante la settimana, riduce il flusso dei veicoli e svuota ulteriormente le strade. Dopo quattro mesi di rodaggio, quindi, la «novità» va rivista e corretta. Da parte nostra continueremo a denunciare le disfunzioni e a favorire il contatto tra territorio e amministratori. Infine un’anticipazione. Sul fronte dell’emergenza rifiuti a Chiaia, si sta profilando un tavolo di concertazione per stilare un «Progetto Pilota» tra le Nuove Botteghe dei Mille e l’assessorato competente: vi terremo informati. *presidente Nuove Botteghe dei Mille Banca Monte dei Paschi di Siena Spa Distribuzione gratuita Parcheggio MORELLI AUTO INGANNO Ultime notizie sul futuro garage: il quadro peggiora. Un pessimo affare per il Comune. La rivolta di Chiaia rosegue la nostra inchiesta sul Parcheggio Morelli (nella foto), da noi deP finito nello scorso numero Il garage del- Benedetto Gravagnuolo Senza parcheggi il quartiere è al palo Uberto Siola La soluzione? Soste interrate sul lungomare le illusioni. Per due buoni motivi: pochi i posti pubblici previsti e nessuna certezza sul termine dei lavori. In più una inquietante divergenza di dati e date tra l’assessorato ai Parcheggi e l’impresa esecutrice dell’opera. La novità è che ora l’assessore competente Ferdinando Di Mezza fornisce notizie più certe ma più scoraggianti: i parcheggi a rotazione saranno 135, i box che l’impresa venderà circa 300. Non era questo che si aspettava il quartiere né si aspettava l’altra brutta notizia: sulla data di riapertura, attualmente, non c’è nessuna certezza. E l’assessore conferma: «La concessionaria è in netto ritardo». Conseguenze: un quartiere sul piede di guerra. E quello che è diventato un caso - se n’è accorta anche Repubblica che il 5 febbraio ha ripreso la nostra inchiesta - rischia di diventare un fronte incandescente anche altrove: ci riferiamo al delicato dibattito che è in corso sulla realizzazionedi parcheggi interrati di interscambio nel tratto da Piedigrotta a piazza Vittoria. Lì Chiaia si gioca il futuro. Chi li farà e quando? La mischia sul business è già in atto. (pagine 3 e 4) videosorveglianza: «Chiaia resta fuori» Focus La circoscrizione protesta. ZTL: forte confusione «tecnologica». 5 aper Vivere: «Al Primo Piano il lusso è di casa» S A Palazzo Calabritto il nuovo show room per i «bons vivants». 6 elax&Movida: «Tutti pazzi per lo Spritz» R 9 Storia dell’aperitivo «rosso». Le ricette e i segreti dei barman. venti&Curiosità: «Salemme all’Augusteo» E Mostre, musica, teatri: tutti gli appuntamenti da non perdere. 10 la vigilante s.r.l. ISTITUTO DI VIGILANZA dal 1946 LRC 180447 - 23/6/98 Direzione e Centro operativo: 80142 NAPOLI - Via Carlo di Tocco, 82/84 Tel. 081 734 04 24 - 081 734 98 22 - Pronto intwervento 081 734 02 88 - Fax 081 734 98 18 Internet: http//www.la-vigilante.com - E-mail: [email protected] Part. IVA 03577570637 - Camera di Commercio n. 155962 - Iscritta al N 381 - R.I. Tribunale di Napoli SOS CHIAIA CHIAIA MAGAZINE Come migliorare il quartiere Chiaia? Scrivici a: LA PROPOSTA UNA LAPIDE IN RICORDO DI MOZART I NUMERI UTILI EMERGENZE-SICUREZZA CARABINIERI 112 Stazione CC (Via Orazio 73) Tel. 081.681122 Stazione CC (Ferrantina a Chiaia 1) Tel. 081.417486 POLIZIA 113 Comm. Posillipo (via Manzoni 249) Tel. 081.5983211 Comm. S. Ferdinando (Riv. di Chiaia 185) Tel. 081.5980311 Via Chiaia, quiete impossibile I LETTORI CI SCRIVONO. Piccole bande musicali di mendicanti hanno invaso la strada e disturbano le funzioni religiose GLI INSOSTENIBILI «CONCERTI» DI STRADA SERVONO I PARCHEGGI PER MIGLIORARE LA MOVIDA POLIZIA STRADALE Tel. 081.5954111 SOCCORSO STRADALE Tel. 081.803116 VIGILI URBANI Tel. 081.7513177 Unità oper. piazza S.Maria degli Angeli 1 Tel. 081.7644590 PRONTO SOCCORSO 118 AMMINISTRAZIONE CIRCOSCRIZIONE CHIAIA Sede cons. circ. Tel. 081.7950501 Anagrafe decentrata Tel. 081.7950501 Servizi sociali Tel. 081.7950501 SANITÀ PRONTO SOCCORSO LORETO-CRISPI Tel. 081.2547256 GUARDIA MEDICA LORETO-CRISPI Tel. 081.7613466 OSPEDALE PAUSILIPON Tel. 081.2205111 DISTR. SAN. 44 Assistenza Anziani Tel. 081.2547715 Assistenza Diabetologica Tel. 081.2542928 Assistenza Veterinaria Tel. 081.2547074 m a ga z i n e CHIAIA IL GIORNALE DELLE NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE Anno 1 numero 2 - Marzo 2006 Direttore editoriale Nino De Nicola Direttore responsabile Alvaro Mirabelli Art director Caro direttore, dopo il lodevole riassetto urbano di via Chiaia, la strada, purtroppo poco vigilata, è diventata la meta preferita di improvvisate bande musicali. Quasi ogni giorno - dal mattino alla sera - diversi gruppi di mendicanti, presumibilmente extracomunitari, dandosi il cambio, muniti di strumenti musicali di ogni tipo e approfittando delle panchine site all’altezza del Teatro Sannazzaro e della Chiesa di Sant’Orsola, suonano e schiamazzano. L’inquinamento acustico che producono supera la normale tollerabilità e in più, senza alcun rispetto per la dignità dei luoghi (la Chiesa) e per la funzione religiosa che vi si esercita. Più volte lo stesso sacerdote è dovuto uscire dalla chiesa per convincere i suonatori ad allontanarsi, spesso però senza alcun esito. Per far sì che la strada ritorni «normale», i residenti di via Chiaia stanno organizzando un comitato per la difesa della quiete pubblica. Speriamo che possa servire per risolvere il problema. Caro direttore, l’amministrazione comunale ha l’enorme colpa nei confronti dei residenti del quartiere Chiaia, dei commercianti e di tutti coloro che amano fare shopping nella zona, di non aver realizzato alcun parcheggio in tanti anni. E’ inutile dire che queste cose succedono solo a Napoli e che nelle altre città italiane due o tre anni sono sufficienti per realizzare più di un parcheggio. Che senso ha, poi, da parte delle istituzioni, incoraggiare in maniera così forte la movida? Perché il Comune ha dato le licenze a tanti locali notturni se poi i clienti del by night non hanno la possibilità di parcheggiare e restano imbottigliati nel traffico anche per ore. Oppure sono costretti a lasciare le auto sui marciapiedi di via dei Mille e di via Vittoria Colonna in divieto di sosta, offrendo così un’immagine di degrado e inciviltà? E i vigili? Sono di solito presenti, ma chiusi nelle loro macchine. Claudio Guardiano Luigi Esposito la egnalazione VIA CARDUCCI Il serpentone Massimiliano de Francesco Redazione Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Tel.: 081 19361500 - Fax: 081 2140666 e-mail: [email protected] Società Editrice Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Quelli di Chiaia Magazine Valerio Ariante, Antonio Biancospino, Aurora Cacopardo, Claudio Calveri, Silvio Campione, Laura Cocozza, Gianluca Massa, Oscar Medina, Renato Rocco, Andrea Salvia, Luca Spoldi, Salvatore Tartaglione, Tommaso Totaro. Stampa Arti grafiche Litho 2 Via Principe di Piemonte, 118 Casoria Reg. Tribunale di Napoli n. 93 del 27 dicembre 2005 Via Carducci, è di scena il «serpentone» (nella foto). Lo spartitraffico installato in questa via tra le più «in» di Napoli, non solo è osceno agli occhi ma ha anche perso la sua unica utilità: «spartire» la strada. Totalmente in plastica, facilmente «smontabile», è già divenuto un cordone a pezzi. Antiestetico, dagli infelici colori rosso e bianco, che poco si sposano con l’arredo urbano, il serpentone di via Carducci non ha più una funzione per la viabilità, poiché è «aperto» al pubblico. L’amministrazione comunale, optando per questa approssimativa soluzione divisoria, ha anche creato un problema in più: la mobilità, e quindi la pericolosità, di alcuni bloc- EMERGENZA RIFIUTI: I CASSONETTI CHE «CAMMINANO» Caro direttore, ci sono dei problemi che sembrano irrisolvibili. Prendi, ad esempio, quello dei rifiuti. Mi è capitato, poco tempo fa, di ospitare alcuni amici parigini e, confesso, ho provato un po’ di vergogna quando, prima a via dei Mille e poi nella centralissima via Alabardieri, ci siamo imbattuti in montagne di immondizia e barricate di cartoni. Un’altra nota stonata del tour per il quartiere è stata anche la sgradevole sorpresa di trovare un contenitore della spazzatura all’ingresso di via Cappella Vecchia (nella foto), dinanzi alla Libreria Feltrinelli. Chi lo ha spostato lì? Non penso che ci sia andato da solo. Ai misteriosi spostamenti dei cassonetti, che capitano anche in altre zone del quartiere, si aggiungono anche gli ormai frequenti cumuli di sacchetti della raccolta differenziata che si trovano nei luoghi più impensabili. Penso che oltre all’inciviltà di alcuni residenti vi sia anche un servizio di raccolta che funziona male. Bisogna intervenire. Salvatore Criscuolo S GUARDIA DI FINANZA 117 [email protected] CARO DIRETTORE, ritengo che le autorità competenti e la circoscrizione, in occasione del 250° anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart - che cade proprio nel 2006 - debbano dedicargli una lapide Niente ricorda infatti a Napoli il soggiorno di oltre un mese nel 1770 dell’illustre compositore. Nessuna lapide si trova sulla casa di via Seripando (S. Giovanni a Carbonara) dove il quattordicenne Wolfgang alloggiò con il padre; né a palazzo Sessa a via Cappella Vecchia, dove si esibì davanti a sir William Hamilton; nemmeno a palazzo Cellamare, in cui tenne un concerto, o a palazzo Mirelli di Teora alla Riviera di Chiaia, sede dell’ambasciata asburgica, da lui frequentata; o ancora su quello di Via Caracciolo n° 1, luogo di una rinomata accademia culturale. Ben due, come si è detto, sono gli edifici nei pressi di piazza dei Martiri che ospitarono per un’esibizione il musicista. L’apposizione di una lapide, oltre a colmare un’indecorosa lacuna della nostra città, costituirebbe occasione per il rilancio culturale del quartiere Chiaia. (Carlo Raso) POLIZIOTTI DI QUARTIERE 349.2142396 - 349.2142446 349.5292755 - 349.5292433 VIGILI DEL FUOCO 115 2 chi dello spartitraffico che, a volte, ingombrano la strada. Il paradosso dei paradossi, poi, è che il serpentone in questione sorge a pochi passi dal Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli. Ebbene, per la sua funzionalità ridotta e per la sua precarietà, più che a uno spartitraffico somiglia ormai ad una brutta installazione d'arte contemporanea. Massimo Gallotta AI NOSTRI LETTORI «Sos Chiaia» è un contenitore di denunce e proteste contro disservizi, inciviltà ed emergenze urbane e non. La nostra intenzione è quella di affondare il bisturi nel degrado ambientale, segnalando tutto nero su bianco e richiamando chi di competenza alle proprie responsabilità. Invitiamo i nostri lettori a indicarci cosa non va nel quartiere e a proporci soluzioni per rendere più vivibile la città. Contiamo su di voi. Le lettere, firmate con nome e cognome, vanno inviate a Chiaia Magazine Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli e-mail [email protected] L’INCHIESTA CHIAIA MAGAZINE 3 Parcheggio Morelli, divieto di sosta LA SCONFITTA DEL COMUNE. Il garage che doveva risolvere i problemi di Chiaia si sta rivelando purtroppo un buco nell’acqua. Pochi posti pubblici e ritardi biblici IL RIASSUNTO DELLA VICENDA Atto primo. Quando, a gennaio, Chiaia Magazine ha deciso di «bucare» la nebbia che avvolgeva il «mistero» Morelli, le voci sullo stato dell’opera erano al massimo storico, le certezze al minimo. Così ha chiesto lumi a Ferdinando Di Mezza, assessore comunale ai Parcheggi, e a Mario Maione, rappresentante della Napoletana Parcheggi, concessionaria dei lavori per fare il garage. Sapevamo solo 3 cose. Primo: l’impresa ha rilevato la concessione dal Comune nel luglio 2000. Secondo: il quartiere, quindi, aspettava da 6 anni. Terzo: l’opera è nata in regime di project financing, cioè una cooperazione pubblicoprivato secondo la quale il Comune concede l’utilizzo del suolo all’imprenditore e questi fa il parcheggio a sue spese per poi sfruttarlo commercialmente. Le contropartite? Due quelle del costruttore: una prima quota dei postiauto in progetto viene convertita in box da vendere a privati, una seconda è trasformata in posti pubblici a tariffa oraria e i proventi li incassa il costruttore per 90 anni. Ed ecco il vantaggio del Comune: appunto quello di offrire al pubblico una quota di posti pubblici senza aver sborsato denaro. Ciò premesso, le domande sono venute da sole. Perché 6 anni di attesa? Quando sarà conclusa l’opera? Quanti saranno i posti disponibili? E di questi, quanti ne venderà il costruttore? E quanti ne destinerà all’utenza pubblica, dato che il parcheggio Morelli resta comunque «opera di servizio» a disposizione della collettività? Le risposte di un mese fa hanno gelato il quartiere. Le nuove peggiorano il quadro. ALVARO MIRABELLI uturo Parcheggio Morelli: Fcenda quadrare i numeri della viè un’impresa. I dati, forniti un mese fa dall’assessore ai Parcheggi Di Mezza e dal costruttore Maione, divergevano vistosamente. Data di consegna e numero-posti: chi diceva una cosa, chi un’altra. Poi il recente chiarimento tra concedente e concessionario. Ripartiamo dall’inizio. Antefatto. La Napoletana Parcheggi, concessionaria dal 2000, lo ha sempre premesso: parcheggio pronto nel Di Mezza dicembre 2006. «Un primo slittamento dei tempi, infatti, è stato inevitabile perché ha detto Maione a gennaio - è stata monitorata la statica dell’area sopra la cavità: dentro abbiamo iniziato i lavori ad aprile 2004. Poi un altro ritardo: nel giugno 2004 si è ravvisata l’opportunità di collegare con un tunnel la caverna di via Morelli ad un’altra cavità che spunta in via Chiatamone dove si farà l’uscita. La variante è stata approvata ed eseguita». E Di Mezza, lo scorso gennaio, ha confermato i 2 ritardi, prevedendo la fine dei lavori per l’inizio del 2007 e 600 posti finali. In quegli stessi giorni, però, Maione ha detto tutt’altro: fine dei lavori a dicembre 2007 e 638 posti finali così ripartiti: 300 box da rivendere, 150 posti per il pubblico, infine uno stralcio di 188 posti da scavare in zona in un secondo momento. Un vespaio. Il quartiere. La gente, ragionando sui numeri del costruttore, si è fatta i suoi conti: solo 40 posti pubblici in più rispetto al Maione passato (nel gennaio 2004 il garage ha chiuso con 110 posti). E quei 300 box in vendita: troppi. E ancora, 188 posti da fare altrove: perché? Infine, la consegna: per Di Mezza gennaio 2007, per Maione dicembre 2007. Possibile? Dopo un po’ l’assessore ha rivisto fatti e cifre. La cronistoria. «Dopo le perizie sui luoghi, nella primavera del 2004 - dice Di Mezza - l’impresa ha presentato un primo progetto, subito approvato dal Comune: 673 i posti fissati e consegna per la fine del 2006. Nell’estate del 2004, poi, c’è stato lo stop per fare il tunnel». Ciò che, però, ha rimescolato i patti è accaduto nel settembre 2005 «quando la concessionaria - dice Di Mezza ha comunicato al Municipio che, sulla base del Piano Regolatore e delle nuove norme antisismiche, occorreva ritoccare gli accordi. Così si è fatta una convenzione aggiuntiva che ha stabilito 2 cose: dei 673 posti da realizzare, solo 435 toccavano al Morelli; il resto, 238 posti, era da fare in zona». Dunque, 435 posti in grotta, e gioco a du Bruno D’Alessio: «Lo stop del Garage Morelli è un grave danno per gli antiquari». Salvatore Fantini: «Grandi firme e piccole imprese: ormai non si salva nessuno». Marina Maffei: «La carenza di sosta sta ghettizzando il quartiere. La zona è un mortorio». Nicola Ostuni: «Ho rischiato di chiudere. Mi batto invano da anni sul fronte parcheggi». gli altri 238 altrove: pazienza. Ma, restando al garage Morelli, perché la società può convertire 300 posti in box da vendere e solo 135 a tariffa oraria? La risposta è decisiva: «La Napoletana Parcheggi può farlo perché nel ‘97 il Comune, modificando la concessione del ‘90, decise che chi avesse acquisito i lavori in via Morelli, poteva convertire il 70% della capienza in box da rivendere e il 30% a stallo, cioè posti pubblici». Sulla destinazione dei posti, dunque, il contratto dà ragione all’impresa. E i tempi? «La concessionaria è in difetto: da settembre deve presentare al Comune la nuova variante tecnica con l’adeguamento antisismico, con una nuova scadenza dei termini e con la proposta di un’ubicazione per i 238 posti da fare in zona (ndr. anche qui la regola del 70% in box e del 30% a stallo). Il Comune valuterà. A febbraio ho sollecitato il costruttore a fare in fretta». E il nodo dei posti pubblici (135)? Di Mezza azzarda: «Visto che il parcheggiostralcio, da fare in zona, prevede comunque 70 posti pubblici, diremo alla concessionaria di farli subito in via Morelli». Meno male, ma stop ai ritardi. Gli umori. Rosalba Bianco, direttrice boutique Gucci: «Senza parcheggi, la clientela delle griffes ormai si sposta a Roma». Nicola Ostuni, titolare della nota profumeria: «Dò lavoro a 15 persone e sono stato sul punto di chiudere. Contro la malasosta mi batto da anni». Marina Maffei, gioielliera: «Garage a prezzi esagerati, il bus dello shopping è fallito: in settimana la zona è un mortorio». Vincenzo Pappa Monteforte, notaio: «Il nodo sosta mette in fuga la clientela degli studi professionali: vogliamo soluzioni». Salvatore Fantini, titolare Gran Caffè Cimmino: «Siamo alla sopravvivenza: imprenditori grandi e piccoli». Bruno D’Alessio, titolare Galleria Navarra: «Stop del Garage Morelli e nuovo senso di marcia: il danno e la beffa per gli antiquari». LA PRESENTAZIONE DI «CHIAIA MAGAZINE» Il giornale della futura municipalità Presentato al pubblico, il 10 febbraio nella sede della libreria Feltrinelli in piazza dei Martiri, il primo numero di Chiaia Magazine. Hanno illustrato la fisionomia della rivista, nata da un’idea del presidente delle «Nuove Botteghe dei Mille» Nino De Nicola, edita e realizzata dall’Agenzia Giornalistica Iuppiter Group, lo stesso De Nicola in qualità di direttore editoriale e il direttore responsabile Alvaro Mirabelli. Presenti l’assessore al Turismo Luca Esposito e il presidente della circoscrizione Chiaia-San Ferdinando-Posillipo Fabio Chiosi. In sala esponenti del commercio, della cultura e delle professioni, giornalisti, inserzionisti e sostenitori. Il periodico si candida a riferimento del territorio di Chiaia e della futura municipalità. In agenda forum mensili sui problemi del quartiere. per la tua pubblicità su CHIAIA m a ga z i n e 081 19361500 Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Fax 081 2140666 e-mail: [email protected] L’INCHIESTA CHIAIA MAGAZINE Il rischio: «No parking, no business» IL PARERE DEI TECNICI. Parcheggi interrati: i piani urbanistici non li prevedono sul lungomare. Uno sbaglio da rimediare QUARTIERISSIME SOLIDARIETÀ GIRALIBRO PER I BAMBINI OSCAR MEDINA mozioni particolari: la rabE bia. Napoli, ridotta all’angolo, invoca parcheggi. Cifre da crisi: in pochi anni il fabbisogno in città è passato da 530mila a 730mila soste. Una sconfitta per il Municipio. Avanzano di certo i lavori del metrò e le zone a traffico limitato: ma senza parcheggi, pubblici soprattutto, la vivibilità resta al palo. Solleciti inascoltati, paralizzanti apatie. E, alla fine, an- Uberto Siola: «La chiave di volta è la Linea 6: l’intervento pubblico va allargato alla creazione dei parcheggi sotterranei». che un pezzo di Napoli che si ribella. E’ rivolta a Chiaia che si candida a quartiere-capofila degli scontenti: qui la «malasosta» sta devastando l’economia. In sintesi: resta ancora un enigma la struttura di via Morelli. Per il popolo di Chiaia è un fronte apertissimo: all'orizzonte lampi di guerra. Ma non basta. L’altra trincea da presidiare a muso duro è quella dei parcheggi da costruire, a dar retta alle voci, tra Piedigrotta e piazza Vittoria. Voci assai concrete. Ma complicate da un groviglio di veti urbanistici. Il Piano Urbano Parcheggi, ad esempio, prevede per sua natura solo parcheggi per residenti e di sicuro non nel tratto in questione. E anche l’altro strumento urbanistico del Piano Generale Traffico Urbano prevede in zona solo parcheggi per gli stanziali. La linea del Palazzo sembrerebbe inequivocabile: niente sosta pubblica a Chiaia. Solo il Piano Regolatore Generale offre qualche spiraglio all’opzione di parcheggi a stallo: e, PRG alla mano, forse il Piano Parcheggi potrebbe essere rimodulato sulle pubbliche esigenze. Insomma: appena un’ipotesi in una giungla di contraddizioni. Irrisolvibile? Non per i tecnici. Uberto Siola. L’ex preside della Facoltà di Architettura ribadisce: «Nell’area occidentale la chiave di volta è la Linea 6 della Metropolitana. Qui va allargata la logica iniziale dell’intervento pubblico, aggiungendo agli scavi per il metrò quelli dei parcheggi interrati». Insomma: ora o mai più, anche se «la logica settoriale delle procedure amministrative - dice Siola - è un ostacolo». Ma le obiezioni le affronta così: «I laccioli amministrativi? Dunque, la concessionaria Ansaldo è già al lavoro sulla Linea 6: è sufficiente allargarne la competenza alla realizzazione dei parcheggi tramite l’“estensione della concessione”. Così si abbattono i tempi procedurali. I tempi tecnici? Con la tecnologia di oggi si va veloce ed è possibile sincronizzare i lavori della linea su ferro con quelli di eventuali parcheggi. Dove farli? In corrispondenza di superfici senza alberi: vale a dire un primo tratto, lato mare, tra piazza della Repubblica e l’ex Circolo della stampa, e un secondo internamente, tra l’ex Circolo della Stampa e l’Acquario. Sul pia- no delle intenzioni, credo che ci sia già un dialogo tra Ansaldo e Comune». Antonello De Risi. Il contatto tra i 2 soggetti lo conferma l’ingegner De Risi, responsabile del «Settore Opere Civili» della Metropolitana Spa che sta realizzando la Linea 1 del Metrò. De Risi e il suo staff, del resto, lavorano anche alla Linea 6. E l’ingegnere avverte che «l’Ansaldo, d’intesa col Comune, sta già procedendo ad uno studio di Benedetto Gravagnuolo: «Senza parcheggi niente affari, dicono gli americani. Adeguiamoci. Superiamo le pastoie burocratiche». fattibilità di aree di sosta sotterranee da realizzare all’altezza di piazza della Repubblica e della Rotonda Diaz». E a proposito dei sincronismi accennati da Siola, dice: «Il cantieramento in superficie delle 2 fermate della Linea 1 all'Arco Mirelli e a San Pasquale avverrà nel prossimo autunno, poi nel 2007 si inizierà a scavare. Perciò c’è il tempo tecnico necessario per agganciare ai lavori della linea su ferro anche quelli di eventuali parcheggi». Quanti e in quanto tempo?: «3 parcheggi, ciascuno ad un piano, per complessivi 800 posti, fattibili in 3 anni». Del resto, osserva qualcuno, l'Ansaldo è già lì: allargarle la concessione a fare e a gestire i parcheggi sarebbe la mossa giusta. «Il tutto ovviamente - conclude De Risi da ratificare in Giunta e in Consiglio Comunale, magari legittimato dal Piano Regolatore». Benedetto Gravagnuolo. Per il preside della Facoltà di Architettura «la fame di parcheggi riguarda tutta Napoli. Intervenire nelle periferie è scelta etica. Ma - sostiene - tralasciare Napoli ovest e Chiaia, che attira utenza da tutta Italia, significa danneggiare l'economia e il decoro dell'intera città. “No parking, no business”, dicono gli americani: e a Chiaia è più vero che altrove. Ma come intervenire? Uno strumento primario è il Piano Urbano Parcheggi che però è confezionato su misura per i parcheggi pertinenziali: ma non è monolitico. Anzi - ipotizza - può essere revisionato su richiesta dei cittadini visto che è previsto all'articolo 9: così possono essere decisi ed essere integrati nel PUP nuovi parcheggi interrati. In alternativa c'è il meccanismo della Conferenza dei Servizi e dell' Accordo di Programma. Insomma i modi amministrativi ci sono». Infine la tipologia: non c'è dubbio che, secondo Gravagnuolo, i parcheggi sotterranei debbano funzionare da interscambio, cioè pubblici: «Vale per Napoli e vale per Chiaia dove l'interscambio è possibile sulla grande arteria del lungomare: qui le aree adatte sono Torretta, largo Pignatelli e piazza Vittoria». Fin qui i tecnici. Rocco Papa. Il vicesindaco (delegato all’Urbanistica), invitato più volte ad esprimere il suo parere, non ha dato risposte. Riprende il circuito «Giralibro per i bambini», una raccolta di libri e fumetti per l’infanzia da destinare ad ospedali pediatrici ed enti e associazioni assistenziali. L’iniziativa, curata dall’Associazione Bidonville, ha lo scopo di fornire un impulso alla costituzione o all’arricchimento di ludobiblioteche a favore dei bambini. Per informazioni è possibile contattare Bidonville al numero 081/5529988 o visitare la sezione «Giralibro» nel sito www.bidonville.org. ISTITUTO GRENOBLE L’ISLANDESE ERRANTE Un maestro al Grenoble (via Crispi 86): Gudmundur Gudmundsson, detto ERRO’, islandese con atelier in tutto il mondo, è il più grande «pittore di storia» degli ultimi 50 anni. E anche la mostra napoletana obbedisce al taglio storico: «Mao e i dittatori» è una formidabile teoria di immagini (trentatrè quadri) di «uomini forti» (Mao, Hitler etc). ERRO’, osservatore della contemporaneità, ne manipola i simulacri e denuncia l'orrore del dispotismo. Fino al 31 marzo. Infotel 081.669665 RIVIERA DI CHIAIA NUOVA SEDE PER I VIGILI Alla Riviera di Chiaia, precisamente al civico 105, di recente è stata inaugurata la nuova sede della VI unità operativa della polizia municipale, agli ordini del capitano Luigi Cardillo. La nuova sede è di 300 metri quadri e costa oltre 7mila euro al mese. CIAO CIRO IL RICORDO DI UN AMICO Profonda commozione ha suscitato nel quartiere la prematura scomparsa di Ciro Provenzano, titolare di Sciuscià, negozio di abbigliamento per bambini in via Vittoria Colonna. Intorno alla moglie e ai figli di Ciro si stringono con un affettuoso abbraccio Nino De Nicola e tutto il gruppo delle Nuove Botteghe dei Mille, convinti che il ricordo del caro amico resterà nel cuore di chi lo ha amato. 4 FOCUS CHIAIA MAGAZINE 5 «Occhi» sulla città, Chiaia resta fuori LA VIDEOSORVEGLIANZA varata da Regione e Comune non decolla nel quartiere La circoscrizione protesta. Intanto ha preso il largo l’operazione «Negozio Sicuro» CLAUDIO CALVERI n occhio vigile sulla città. U Dall’inizio del 2005 è iniziata la politica di predisposizione degli impianti di videosorveglianza per controllare il territorio della città e della Provincia di Napoli. Una discussione che, innescata dalla società civile, è stata tradotta operativamente dalle istituzioni. Sono state per prime le piccole medie imprese commerciali del napoletano a sensibilizzare le autorità, chiedendo l’installazione delle videocamere in punti strategici dell’area metropolitana. Obiettivo: rafforzare il controllo e creare anche un deterrente per i malintenzionati. La funzione delle telecamere in questo senso è appunto duplice: preventiva-dissuasiva e, successivamente, funzionale all’identificazione e al pronto intervento anticrimine. E proprio queste sono state le motivazioni, emerse nel marzo 2005 nel summit tra i rappresentanti di categoria e i vertici della Regione: e a palazzo Santa Lucia è stato definito il protocollo di intesa denominato «Negozio Sicuro», alimentato da un finanziamento congiunto (629.000 euro a carico della Regione Campania e di 150.000 a carico della Camera di Commercio). In quell’occasione sono state individuate anche le aree sensibili sulle quali dirigere i primi sforzi: il centro storico di Napoli e un’ampia fascia periferica, con particolare attenzione a esercizi come farmacie, oreficerie, tabaccherie e supermercati. Il 1 giugno 2005, intanto, an- LE «SPACCATE» Macchina-ariete: nessuno la sente, nessuno avverte la polizia. Paura? Forse. Ma soprattutto vincente è la tecnica dei malviventi. Quando arriva l'autoariete, la precede un nugolo di motorini che per una manciata di secondi produce un frastuono assordante, ma «abituale»: giusto il tempo per coprire il fracasso dell'auto contro l'ingresso. Risultato: negozio ripulito in un amen. Così sono stati «castigati», di recente, la boutique «Angeli» (nella foto) in via Belledonne e il negozio «Carla G.» in via Vittoria Colonna. In passato, col sistema della «spaccata» sono stati saccheggiati Ferragamo in piazza dei Martiri e Hogan-Fay a via Filangieri. Lo show-room di Marinella fu svaligiato con tecniche più tradizionali. Poi i taccheggiatori con destrezza: uno distrae e l'altro ruba. In zona è ben conosciuta una coppia di ladre professionali: una di esse rassomiglia ad una famosa attrice napoletana. che il Presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma, ha annunciato il primo bando sul videocontrollo a tecnologia avanzata dell’ente provinciale, con il «coinvolgimento del Comune di Napoli, di tutti i comuni della provincia, Prefettura, questura e carabinieri». Ma, per tornare al progetto «Negozio Sicuro», la scorsa estate la Regione ha anche attivato i relativi fondi, destinati in sintesi a finanziare sistemi di videosorveglianza, sistemi telematici antirapina collegati appunto con le sale operative delle Forze dell’Ordine, e ancora sistemi antifurto, antirapina o antintrusione ad alta tecnologia. Il progetto ha inteso sovvenzionare, inoltre, anche l’elaborazione o il rafforzamento di sistemi di pagamento elettronici, di sistemi di allarme con individuazione satellitare, di cristalli antisfondamento, di serrande e porte di sicurezza e quanto altro garantisce la sicurezza. Per ottenere i contributi i commercianti interessati hanno presentato domanda entro il 31 ottobre scorso. Occorre aggiungere che allo stato il finanziamento è destinato alle piccole e medie imprese del territorio napoletano: la provincia, però, si è attivata per essere ammessa al beneficio. Ma non basta. La cronistoria della videosorveglianza ha registrato un’altra svolta il 7 luglio 2005: Regione e Comune hanno aperto un altro fronte, investendo in tecnologia della sicurezza altri 6 milioni di euro. Il 28 luglio concretizzate le prime misure, completamente a carico pubblico: sono state attivate 85 videocamere nelle aree più a rischio della città che si aggiungono alle 11 già funzionanti sul territorio. Il punto debole del sistema, tuttavia, è l’esclusione dalla rete di videosorveglianza del territorio di Chiaia. Fabio Chiosi, presidente della circoscrizione, insorge così: «Il Comune registra in zona un ritardo di 3 anni. La recente ondata di furti ribadisce l’urgenza di adottare gli “occhi elettronici”. Malviventi e piccoli criminali, poi, oltre a rubare, vandalizzano anche l'arredo urbano del quartiere». ZONA A TRAFFICO LIMITATO Confusione «tecnologica» Telecamere, dissuasori e sensori: la Zona a Traffico Limitato rischia di inciampare sulla tecnologia. Dal giorno della sua inaugurazione, l’8 novembre scorso, la Ztl di Chiaia non ha mai funzionato nella maniera ottimale: varchi non presidiati e servizio interno dei vigili carente. Ad oggi, inoltre, non sono stati installati i tanti dispositivi elettronici promessi ed ancora non funzionano i dissuasori di via Chiaia. L’assessore alla Mobilità, Nicola Oddati, aveva promesso, nel giorno dell’inaugurazione della Ztl, che nel giro di un mese sarebbero stati piazzati i dissuasori mobili a via Belledonne (nella foto) ed entro luglio le telecamere intelligenti al varco di via dei Mille. La tecnologia in sussidio al dispositivo antitraffico: una grande novità per Napoli al pari finalmente delle più moderne città d’Europa. Ma in questi mesi qualcosa è cambiato nelle stanze di Palazzo San Giacomo in quanto dal progetto iniziale sono spariti i dissuasori elettronici a scomparsa. «Non saranno installati - dichiara Oddati poiché non sono di rapido utilizzo e rischiano di creare più difficoltà che benefici». Al loro posto, dunque, solo le telecamere, non più unicamente al varco «dei Mille» bensì in tutte le aree d’accesso alla Ztl. Occhi elettronici capaci di riconoscere le targhe delle vetture e di «multare» immediatamente i trasgressori grazie al collegamento diretto con il comando dei Vigili Urbani. «Siamo andati avanti con la gara d’appalto - assicura l’assessore - e sarà creato, entro luglio, un sistema di controllo misto con l’ausilio delle telecamere per presidiare in maniera efficiente i varchi della Ztl». Dopo mesi di funzionamento a singhiozzo la Ztl potrebbe finalmente entrare a regime e con il supporto indispensabile di numerosi posti-auto potrebbe salvarsi da un naufragio dato troppe volte per imminente. Purtroppo il condizionale rimane d’obbligo in quanto la tecnologia sembra non andare proprio giù all’assessorato alla Mobilità. Problemi, infatti, si stanno riscontrando da mesi anche a via Chiaia, dove i dispositivi attivati sono solo quelli sul lato di piazza Trieste e Trento, mentre non funzionano quelli di piazza Santa Caterina e piazza Carolina. «Bisogna tarare nuovamente i dissuasori - conferma l’ingegnere Giuseppe D’Alessio, dirigente del servizio Viabilità e Traffico del Comune di Napoli - poiché non riconoscono automaticamente le “sirene” e, una volta riparati, si potrà procedere alla consegna dei telecomandi ai residenti”. Un altro dubbio è lecito. Che fine faranno i dissuasori (nuovi e mai utilizzati) che dopo la pedonalizzazione di Piazza Carolina e dei Gradoni di Chiaia non saranno più necessari per regolamentare il traffico? Sulla questione è intervenuto anche il presidente della circoscrizione, Fabio Chiosi, il quale denuncia una totale mancanza di organizzazione da parte dell’Amministrazione comunale. «I dissuasori di via Chiaia funzionano afferma il presidente del parlamentino - ma non sono stati attivati perché dall’assessorato non sono in grado di gestire la distribuzione delle chiavi d’accesso ai residenti. Ben vengano le telecamere - conclude Chiosi - ma si faccia in fretta perché la Ztl rischia il collasso». Andrea Salvia SAPER VIVERE CHIAIA MAGAZINE Al Primo Piano il lusso è di casa L’IDEA. Cinque aziende unite nel segno dell’eleganza. Lo show room è a palazzo Calabritto. Da un’iniziativa di Nino Marino s lo pillo LO SPILLO LA SOLIDARIETÀ IN PASSERELLA La formula è collaudata ed efficace: mescolare il fatuo all’impegno sociale. Ovvero, come ottenere fondi per la ricerca contro le malattie cardiovascolari in cambio di una piacevole serata e qualche capo in più nel guardaroba. È quanto si propone la sfilata di solidarietà che si terrà sabato 18 marzo nei saloni di Primo Piano Italia, a Palazzo Calabritto, organizzata dalla Fondazione Gens, la Onlus presieduta da Donatella Tramontano, ideatrice e coordinatrice dell’omonimo progetto di ricerca presso la Federico II. Ancora top secret i nomi delle modelle e dei modelli che sfileranno. Di certo non saranno professionisti delle passerelle ma ragazze della Napoli bene e noti professori universitari. Madrina della serata, la contessa Barbara Ronchi della Rocca, giornalista e autrice di manuali sulle buone maniere. La partecipazione è esclusivamente su invito. La caccia è aperta. LAURA COCOZZA n un colpo solo si può acIcompleto quistare un guardaroba su misura, accessori compresi. E approfittare di un salotto riservato e accogliente per gustare un momento di relax nella giornata o per discutere di lavoro, in modo meno formale. Sembra perfetto per quegli uomini in perenne lotta col tempo, che non vogliono per questo rinunciare all’eleganza, il nuovo show room di Primo Piano Italia, marchio che riunisce cinque aziende campane, di tradizione antica ed internazionale, produttrici di beni di lusso. Fondato e presieduto dal cavalier Nino Marino (nella foto in alto), il patron della Delta recentemente entrato a far parte del «Club degli imprenditori» consulenti della Regione, Primo Piano Italia è un consorzio innovativo nella sua concezione perché riunisce aziende di settori af- fini ma con merceologie differenti. Nei 400 metri quadri che ospitarono la società Calcio Napoli, al primo piano di Palazzo Calabritto, si ritrovano sotto un unico tetto l’arte sartoriale di Pasquale Sabino, le cravatte di Ulturale, l’antica camiceria di Luciano Lombardi, le calzature di Paolo Scafora e le penne e gli accessori in pelle della Delta. Un salotto nel salotto buono della città che sarebbe certamente piaciuto ai «bons vi- 6 MARINELLA: PECCATI DI GOLA PER I LABORATORI D’ELEGANZA due anni di distanza sono A tornati da Marinella i «Laboratori di Eleganza», ciclo di vants» di un tempo e dove anche l’uomo di gusto contemporaneo troverà «stoffa» per i suoi denti. In questo tempio del lusso sartoriale l’offerta dei tessuti per realizzare capi e accessori su misura è vastissima, con punte di eccellenza. Per gli abiti ci sono le pregiatissime lane super 250 o le sorprendenti lane 150 con polvere di lapislazzuli incorporate nella trama o filate con oro 22 carati. I filati di cotone a doppio e triplo ritorto, i lini e le sete naturali sono le materie prime utilizzate per le camicie, sia maschili che femminili, mentre per le cravatte a tre, sette e dieci pieghe, ecco reps, faille e rasi prodotti da prestigiose case seriche, oltre a limitatissime garze in seta. Dai tessuti ai pellami, il risultato non cambia. Vitelli italiani e Cordovan americani, coccodrillo o pitone per le scarpe dalle nuances uniche, perché colorate ad una ad una. ANTICIPAZIONI ARREDO&TESSUTI ARRIVA IL PANAMA FIRMATO BOELLIS LE COLLEZIONI DI TULLIA GARGIULO opo l’eau de toilette «Panama 1924», la D barbieria Boellis lancia il cappello Panama (280 euro), realizzato in Ecuador, il el cuore di Chiaia, in via N Bisignano, s'affaccia la Tullierie con le sue propo- paese coi i più abili cappellai del mondo. Nella maison di via Vetriera, Peppino Boellis e il figlio Michele (nella foto), eredi di una tradizione che ha più di 80 anni, prima con il profumo e poi con il cappello, hanno voluto omaggiare il capostipite Antonio: «Mio nonno - spiega Michele - quando giunse a Napoli dalla Puglia aveva con sé gli arnesi del mestiere, un’acqua di colonia e il suo inseparabile Panama». Il battesimo del cappello più leggero di un foglio di carta è l’8 aprile alla «Cosmoprof», la fiera numero uno al mondo nel settore beauty. ste d'arredamento continentale. Tullia Gargiulo Passerini, la creativa proprietaria, accosta tra loro oggetti e mobili di varie epoche con un flair decisamente personale. Pezzi attuali o produzioni di questo secolo si mescolano così a ricercati tavoli decò come il superbo e prezioso buffet tutto in mogano, uno degli ultimi arrivi insieme al tavolo in palissandro francese. La provenienza degli articoli è prevalentemente italiana, francese e inglese, ma è possibile trovare anche mobili ed oggetti di altri paesi. Tutti caratterizzati dal gusto e dall'eleganza delle linee e delle forme, nel pieno stile di Tullia Gargiulo. In un angolo dell'atelier l'abile arredatrice espone, inoltre, una ricca collezione, con nuovi arrivi, di stoffe dai disegni e dalle trame rare per rivestire divani e tende. incontri sull’abbigliamento maschile promossi dal «Cavalleresco Ordine dei Guardiani delle Nove Porte». Con una formula nuova: affiancare sistematicamente un motivo d'interesse gastronomico a quello centrale di estetica maschile. Il primo appuntamento, dedicato al gilet, si è tenuto mercoledì 22 febbraio. Seguiranno due appuntamenti, a giugno e ad ottobre, aventi per tema i pantaloni, in versione sportiva e poi classica. Per questo nuovo ciclo, dunque, l’infaticabile Gran Maestro dell’Ordine, Giancarlo Maresca, ha deciso di rendere onore contemporaneamente a ben due degli otto piaceri maschili celati dietro le porte di cui i Cavalieri sono guardiani: l’Abbigliamento e la Gola. Complice Maurizio Marinella che ha praticamente inaugurato il suo nuovo show room con il primo Laboratorio consacrato al gilet; evento reso più gustoso dai bocconcini di mozzarella e le ricottine della Taverna Penta di Pontecagnano. Alla corte del re della cravatta si sono presentati a testimoniare la propria predilezione per il gilet Antonio Bassolino, Luciano De Crescenzo, Peppino di Capri e dulcis in fundo, Renzo Arbore (nella foto con Marinella e Maresca) che ne è da sempre il portabandiera. Tutti pazzi per quello che è, assieme alla cravatta e all’orologio, uno dei pochi capi su cui l’uomo può far lavorare la fantasia. (l.c) SAPER VIVERE PRIMAVERA VINCENTE. Chi non gioca non vince. L’importante è puntare poco, ma sempre. Alberto Postiglione, della tabaccheria di Largo Ferrantina a Chiaia, anche questo mese ci ha inviato la sua lista dei sogni, la chiave per aprire la porta della fortuna. Nel mese della primavera, tempo in cui tutto sboccia, c’è la possibilità che fiorisca qualche combinazione per sbancare il lotto. Priorità assoluta ai terni primave- & terni favole CHIAIA MAGAZINE rili 3 - 21 - 44 (da giocare sulla ruota di Napoli e su tutte), 4 88 - 21 (su Napoli, Roma e tutte) e 21 - 68 - 88 (Napoli e tutte). Un altro treno di numeri da non perdere vede in pole position il terno del pesce d’aprile 1 - 4 - 29 (da giocare su Napoli, Bari e tutte) seguito a ruota dal ritardatario 11 - 19 - 87, da giocare rigorosamente su tutte le ruote. Per gli amanti degli ambi, invece, Postiglione ha le idee chiare: «Lo dico a tutti: giocate su Napoli 16 e 15 oppure 15 e 88». Per il grande colpo, alla tabaccheria di Largo Ferrantina a Chiaia, da giorni una quaterna tiene banco: 4 - 88 - 68 - 77. Va giocata su Napoli, Bari e Milano almeno per 9 estrazioni. Buona primavera! La religione è una credenza mentre l’ateismo è un armadio. Renato Rocco SAPER VESTIRE TENDENZE Ciardi, il gessato dove leggi il tuo nome Primavera easy chic LAURA COCOZZA con i gioielli di Gisella i dice che le cose belle duraS no poco. E si dice anche che, ono il frutto di vere e proprie improvvisazioni artistiche i tra le cose belle prodotte a NaS gioielli della nuova linea easy chic proposta da Bruno poli, ai primi posti ci sia la sarGallotta che sarà presentata a fine marzo nel negozio di via toria artigianale e che, anche Chiaia durante due giorni di vernissage. La linea porta la firma di Gisella Gallotta che, dei tre figli di Bruno, è quella che ha coltivato con passione la vena artistica di famiglia. Ceramista e pittrice (non sono poche le case napoletane decorate da suoi trompe l'oeil e oggetti in legno dipinti) da circa un anno Gisella ha indirizzato la sua creatività anche verso l'oreficeria, dando vita a gioielli in argento e pietre dure del tutto particolari, sia per la loro natura che per i prezzi, decisamente abbordabili (non superano i 300 euro). Sono pezzi unici, non riproducibili una seconda volta, perché nascono da un'ispirazione che mescola antico e moderno, creando il nuovo. Gisella smonta spille, anelli, animaletti e fiori smaltati, collane e bracciali antichi, pescati per caso o per abilità in giro per l'Europa (soprattutto in Francia) e li rimonta su argento, accostandoli a pietre dure sfaccettate, quarzi coloratissimi e perle giapponesi, seguendo la sua creatività. Il risultato è un ornamento di gusto vintage ma contemporaneo, un gioiello artistico destinato solo a chi se ne innamora al primo sguardo. Perché al secondo, potrebbe già essere stato acquistato da un altro. questa come le altre, sia destinata a finire a causa della mancanza di apprendisti. Pessimismo ingiustificato nel caso della sartoria Ciardi: qui a smentire la negativa convinzione ci hanno pensato Vincenzo e Roberto (nella foto), figli di Renato, gentleman affabile e stilista artigiano che da 50 anni detta i tempi dell'arte su misura per tutti gli elegantoni della penisola. Nell'atelier-laboratorio di via Fiorelli, i due fratelli proseguono quello stesso rituale creativo fatto di magiche geometrie di gessetto, di sinfonie di centimetri, di solerte e laboriosa manualità. Qui si realizzano capi esclusivi per uomo, qui lo stile corteggia la perfezione. Qui, secondo i canoni di una tradizione antica, si costruisce direttamente sul cliente «un abito che respira»: una seconda pelle sulla prima. Un capo che è il frutto della passione tra sarto e cliente, con ampie concessioni ai piaceri del salotto e della con- versazione tra napoletani di mondo, come accadeva una volta, come accade ancora oggi. Su quello stesso divano dove un tempo trascorreva i pomeriggi Domenico Rea, convinto che bisognava respirare almeno mezz'ora di sartoria al giorno, si ritrovano oggi professionisti come il notaio Iaccarino, il presidente dei giovani armatori Giuseppe Rizzo o Giulio Tarro, oncologo di fama mondiale. Ma non solo i napoletani o gli italiani amano infilarsi addosso i morbidi gioielli del marchio Ciardi: da qualche tempo anche i dandy del Sol Levante ne hanno scoperto le virtù, tanto che LIBRIDINE Anonimo Maria, eroe di Massombrosa AURORA CACOPARDO n compagnia di una guida d’eccezione, Idella ovvero Mauro Giancaspro, direttore Biblioteca Nazionale Vittorio Ema- Elogio della lettera anonima di Mauro Giancaspro Tullio Pironti Editore 3,90 euro. 7 nuele III di Napoli, prende il via un originale viaggio nel cuore di un paese dal fantasioso nome di Massombrosa. Con parole semplici ma efficaci, perche è nella semplice essenza delle cose che si rivelano i segreti del vivere, Mauro Giancaspro in «Elogio della lettera anonima» informa i lettori di aver trovato in una vecchia biblioteca - ricorrendo alla simpatica tecnica ben nota ai grandi scrittori del passato di far figurare il proprio lavoro in forma anonima - un manoscritto che racconta la leggenda di un anonimo di Massombrosa. Prendendoci quasi per mano, l’autore ci presenta immediatamente uno sconvolto parroco che, in una sera d’inverno, ha trovato nella chiesa di San Chiaffredo, sull’ultima panca a destra, un bellissimo bimbo di qualche giorno, in ottimo stato di salute, affamato e molto arrabbiato. Altri personaggi popolano il libro: una perpetua inferocita e una canonica completamente stravolta dalla presenza di questo figlio della Ruota, le cui origini spesso in Giappone Ciardi e figli sorridono dalle pagine dei periodici locali. L'estrema semplicità del taglio, la linea sobria ed elegante, la morbidezza della spalla, sono elementi caratteristici dello stile proposto dalla sartoria. A caratterizzare ulteriormente il capo, il tocco stilistico si svela nel collo che rimonta a lato nella parte posteriore, per dare il massimo risalto alla figura. Intanto, con l'approssimarsi della nuova stagione primaverile ed estiva, l'atelier si prepara ai climi più miti affiancando al tradizionale assortimento di tessuti in fresco lana in tinta unita e colori lavati, quelli a disegni anni '70, che strizzano l'occhio alle tendenze attuali, o ai gessati in mille varianti di colori e righe. E proprio dalle righe del gessato Ciardi estrae un coup de théâtre, una sorpresa riservata soprattutto alla clientela americana, notoriamente estrosa ed anticonformista. Ogni riga nasconde un effetto ottico: la classica linea bianca è ricavata, infatti, ponendo in successione verticale il nome del cliente, scritto in micro caratteri. Solo un'occhiata più attenta e ravvicinata, rivela la magia. nonostante supposizioni, investigazioni, sospetti, resteranno per sempre oscure. Il bimbo, battezzato con il nome di Anonimo Maria, crescerà alternando buone e cattive azioni, sempre squisitamente anonime. E nel paesino di Massombrosa ne succedono davvero di tutti i colori. Fino a quando, a trent’ anni, Anonimo Maria morirà colpito da un fulmine. Sembrerebbe tutto finito... no! Assolutamente. Si aprono nuovi «anonimi» scenari ed il lettore avrà la sorpresa di un finale insospettabile. Dopo i divertenti e allo stesso tempo profondi «Leggere nuoce gravemente alla salute» e «Il morbo di Gutenberg» (entrambi editi dall’Ancora del Mediterraneo), Giancaspro, libromane ironico e acuto, fa centro con questo piccolo volume da leggere e da imbucare. RELAX&MOVIDA CHIAIA MAGAZINE 8 1 5 4 SORRISI BY NIGHT. Un poeta della movida era solito dire: «Le facce della not- te sorridono come i bambini quando scoprono il mare». 1.Valentina Nardicchio e Gingia Frojo. 2.Laura Zonno e Daniela Porta. 3.Mauro Solinas, dj e showman, con la sua ultima conquista. 4.I quattro del Maremma Maiala: Stefano Gagliardi, Giampiero Gatti, Alessandro Guglielmini e lo chef Giovanni Costanzi. 5. Leopoldo Mastelloni (prima della Fattoria) e Tina Lepre. 3 2 s mu ica MUSICA KUMBÀ’: PARODIE TRA POP E SKA L’amore? Una combinazione La Riviera diventa G «bischera» A Kumba!, band napoletana fresca e solare, esce con Raccolta differenziata: testi ironici per canzoni ballabili scritte dal frontman Cristiano Amoroso. Le sonorità si mescolano, dai ritmi latini al pop, dal country allo swing da night. Divertenti i tre brani editi, due dei quali riadattati nel testo, Corazon espinado di Carlos Santana, che diventa Merluzzo spinato e 50 Special dei Lunapop, cambiata in Truccata 150; l'altro pezzo, invece, è ‘O surdato ‘nnammurato, un classico napoletano, rivisitato in chiave ska. Simpatiche anche la numerose citazioni all'interno di alcuni brani, dalla sigla del telefilm Love Boat, ai successi di Gino Paoli fino a Tiziano Ferro e Ricky Martin. Esilaranti i versi che il gruppo fa a Raiz, allo speaker Nick The Nightfly e allo storico intervallo Rai, ironizzando su Scampia, Acerra e Secondigliano. Gianluca Massa U RIFORMED Una società che facilita l’incontro tra imprese e università MAREMMA MAIALA IL MIRTO E LA ROSA iovedì fortissimo a «Il Mirto e la Rosa», in via San Filippo a Chiaia 2 bis, soprattutto per chi è alla ricerca dell’amore. Il proprietario Michele Di Lena (nella foto), dj-selector computerizzato, inventore dell’inno del martedì «A me m’piace o martedì….», colonna sonora «trash» della movida partenopea, ha scelto il giovedì per il «Lock-date party», versione aggiornata dello «Speed Date». Il gioco è semplice e accattivante. Nel corso della serata (opening ore 21, con cena buffet) a ogni donna viene dato un lucchetto, ogni uomo, invece, riceve una combinazione e ha a disposizione tutto il tempo che vuole per chiacchierare e aprire più lucchetti possibili. Il gioco aiuta a rompere il ghiaccio, a fare nuove conoscenze e a vincere premi allettanti. Dopo aver aperto un lucchetto, infatti, lo staff consegna una nuova combinazione e un nuovo lucchetto ai due fortunati e la ricerca continua. (t.t.) CONSIGLI&SCONSIGLI COME IMBUCARSI ALLE FESTE DEI VIP Party esclusivo, lista blindata: non sei tra gli invitati. Devi però imbucarti: c’è una tipa che ti piace. Tre le cose necessarie: faccia tosta, look fashion, portafoglio carico di euro e di nomi che contano. Un nome detto con convinzione può divenire un lasciapassa- n nodo cruciale da sciogliere, per favorire lo sviluppo economico della città, è la scarsa informazione sui finanziamenti alle imprese (commerciali e industriali) e sulla ricerca cofinanziata, cui è legata la difficile collaborazione tra imprese e Università. Proprio per facilitare tale interazione, nonché assistere le imprese nel difficile compito di districarsi nella burocrazia dei contributi pubblici a sostegno della ricerca, della formazione, dello sviluppo e dell’innovazione, è nata la Riformed (Ricerca e Formazione nel Mediterraneo), società creata da Salvatore Esposito De Falco e Francesco Polese, situata al quarto piano di uno splendido palazzo nobiliare, al Corso Vittorio Emanuele n. 114, che affaccia su un golfo incantato, da cartolina d’altri tempi. La Riformed svolge la sua attività dal 2002, operando nel settore dei servizi alle imprese ed agli enti pubblici di ricerca. In breve tempo si è già affermata, collocandosi in una preziosa nicchia di mercato riguardante la ricerca, la for- mazione e il sostegno manageriale. Tra i suoi clienti si annoverano importanti strutture universitarie e centri di ricerca pubblici, nonché piccole e grandi aziende locali, nazionali e internazionali. La formula promossa è quella della convenzione (con l’ente di ricerca o con l’impresa, pubblica o privata), attraverso cui la Riformed, realizzando un periodico monitoraggio finalizzato alle necessità dell’ente convenzionato, lo informa in maniera costante delle opportunità da cogliere in merito a finanziamenti e contributi nazionali. La Riformed, in particolare, fornisce una valutazione analitica del bando e assiste l’ente convenzionato nella ricerca del partner industriale e/o commerciale con il quale sviluppare il progetto cofinanziato. Inoltre, affianca e sovraintende il gruppo di lavoro a tal uopo creato, predisponendo la necessaria modulistica (scientifica e amministrativa/contabile) inerente lo sviluppo del progetto. Infine, quando il progetto è approvato, partecipa, con il proprio team di consulenti e collaboratori, alle attività progettuali, fornendo un’adeguata assi- lla Riviera di Chiaia, precisamente al numero 270, da poco si è inaugurato il «Maremma Maiala» (nella foto l’insegna del locale), novità parte...nopea e parte...toscana. L'idea è degli «amici miei» Stefano Gagliardi, Giampiero Gatti e Alessandro Guglielmini, proprietari del locale che già si candida a divenire una nuova tappa enogastronomica dai sapori «bischeri». Fondamentale per il locale, l'estro e la bravura dello chef Giovanni Costanzi. La clientela è «verticale» - coppie giovani, comitive non rumorose, signori e signore della Napoli bene -, l'ambiente è tutto dominato dal bianco, il menu è ricco di sorprese e primizie. Al momento primeggia, ad esempio fra gli antipasti, lo sfornatino toscano. Consigliamo di assaggiare i tagliolini alla lunigiana e la ribollita. I secondi sono il cavallo di battaglia del locale, tra i quali spicca la specialità della casa: «Peposo alla Fornacina», ricetta che risale al 1300. D’obbligo la «rinata» bistecca fiorentina, lo stracotto, il brasato al Chianti, i fagioli all’uccelletto, i fagioli all’olio di frantoio e il pollo al mattone. Importante e chilometrica la lista dei vini. Per i golosastri, il finale riserva dolci soprese: cantoncini di Prato (cioccolato o mandorla), torta di semolino al cioccolato e torta «bischera». Tommaso Totaro re. Se sei un temerario, all’ingresso del locale o della villa da «castigare», puoi: nasconderti in un gruppo di invitati; riuscire a leggere e a «rubare» un nome nella lista; individuare all’entrata un’invitata single e «muoverla a pietà». Se sei totalmente pazzo puoi: fingerti giornalista di un magazine straniero; fingerti ispettore della Siae. Quest’ultima trovata - nove feste su dieci non sono in regola con la Siae - è infallibile se sei convincente e mostri con abilità un tesserino ammacchiato. Unico inconveniente: se alla festa c’è un vero ispettore. Rischio galera. Darsi alla fuga. stenza tecnica. Allo stato, la struttura si compone di sei ricercatori (laureati in economia e commercio, ingegneria gestionale, scienze bancarie e politiche) e di una segretaria d’azienda. Il team è coordinato da Salvatore Esposito De Falco, professore universitario associato di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università La Sapienza di Roma, e da Francesco Polese, professore universitario associato di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università di Cassino, ed è supportato, all’occorrenza, da numerosi consulenti universitari locali e nazionali. La società usufruisce delle più moderne attrezzature informatiche, disponendo di 14 postazioni di lavoro (integrate e gestite da un server mediante una LAN), ciascuna delle quali connesse ad internet su banda larga. Nell’attuazione dei progetti, infine, la Riformed segue consolidate procedure, a garanzia di un elevato standard di qualità e nel rispetto della L. 196/03, a tutela della sicurezza e della privacy nel trattamento dei dati clientelari. (informazione pubblicitaria) SUI SERVIZI OFFERTI DALLA RIFORMED • • • • • • • Assistenza (ante e post) al conseguimento di agevolazioni finanziarie alle imprese industriali e commerciali (ex L. 488/92 industria, turismo, servizi e commercio; ex L. 215/92, L. 598/94, etc…); Assistenza (ante e post) al conseguimento di agevolazioni finanziarie alle attività di ricerca (L. 297/92, 1105/02); Assistenza al al conseguimento di agevolazioni a valere su finanziamento Comunitari (VI Programma Quadro, econtent, e-Ten, ecc.) e nazionali (F.I.T., F.A.R., P.I.A., Finanziamenti Regionali, Prestito d’Onore); Attività di Formazione (progettazione, organizzazione e coordinamento di attività formative); Mutui industriali e prestiti al commercio; Studi di Fattibilità, Business Plan ed elaborazioni di Piani di Marketing; Tutoraggio delle nuove imprese (startup). RELAX&MOVIDA IL PERSONAGGIO CHIAIA MAGAZINE 9 Tutti pazzi per lo Spritz TENDENZE. L’aperitivo inventato dagli austriaci «apre» le serate di Chiaia. Le ricette dei barman re 19. Tutti ai baretti per O un aperitivo. In qualsiasi bar entriamo la scena è la stes- Silvio Campione 2 Valerio Ariante g llery GALLERY 3 2 1 1. Esmeralda Vetromile e Antonio Parnoffi, direttori artistici dell’Hippokampos resort. 2. La cantante Imma Alozzi e il dj del «Solo» Duccio Bocchetti 3. Pigi Montuoro e i suoi Apologize. 4. La bella e solare Ilaria Caruso 5. Fabrizio Franco, mattatore della movida. 6. Sorrisi by night: Paola Garzilli e Paola Russo Le foto del servizio «Tutti pazzi per lo Spritz» sono di Simona Bassani. Le foto di «Gallery» di Tommy Totaro. 4 ORIZZONTI DI...VINI «FIVE ROSES 60° ANNIVERSARIO» UN MITO DA OSCAR Dire «aperitivo» in Italia voleva dire un tempo Milano e Campari: fin dagli Anni Venti, infatti, ci si riuniva al Camparino o alla Terrazza Martini, storici locali della Milano da bere, per un Campari prima di cena. Da qualche anno la moda sta dilagando, grazie all’introduzione degli Happy Hours, orari in cui l’aperitivo costa la metà, accompagnato da musica e da gustose tartine. Qual è la migliore bevanda con cui celebrare il rito dell’aperitivo? Ce ne sono molte, ma per gustare appieno questo attimo d’evasione meglio staccarsi dai soliti cliché. Provate allora a chiedere un rosè, servito fresco (mai oltre i 10-12°C). Noi vi consigliamo il Five Roses Anniversario 60° Anno di Leone de Castris. Vincitore dell’Oscar del vino 2005 quale migliore vino rosato italiano. (a cura di www.altrovino.com) saper ere b Francesco Paolantoni (brillante una delle sue ultime apparizioni televisive nella trasmissione in prima serata di Vincenzo Salemme) vive nel cuore di Chiaia praticamente da sempre. È nato (classe ‘56) sui Quartieri Spagnoli, a ridosso di via Nardones, «dove mi trovavo bene - afferma - ma adesso sto ancora meglio». Paolantoni, tra uno spettacolo e l'altro, lo s'incontra spesso a passeggio per via Dei Mille, via Filangieri: «Chiaia per certi aspetti è migliorata molto - dice -. È diventata più vivibile soprattutto per quanto riguarda i servizi, che mi sembrano abbastanza efficienti. Certo il problema microcriminalità resta sempre elevato, ma tutto sommato credo che il bilancio sia abbastanza positivo». «Peccato - aggiunge il comico - che la storia della movida, con la chiusura e la riapertura dei locali, abbia gettato una luce oscura sul quartiere. In tutti i sensi visto che alla fine i tanti bar danno un'immagine di vitalità che non guasta». «Ecco - precisa Paolantoni - credo che il problema sia tutto nell'atavica incapacità dei napoletani ad assumere atteggiamenti civili. Se ci fosse stato più rispetto, più educazione, non saremmo certo arrivati ai provvedimenti di chiusura delle settimane scorse. Cose che danneggiano il turismo, la nostra principale risorsa che però resta inspiegabilmente inutilizzata». Il ristorante preferito da Paolantoni? «Il Barrique di piazzetta Ascensione. Si mangia la carne come raramente capita a Napoli. Carne veramente speciale». Un film da vedere? «Sono un grande appassionato di cinema. E consiglio a tutti l'ultimo film di Woody Allen, veramente molto bello». 1 solito, come aperitivo corredato di olive, patatine, tramezzini. A Napoli, lo Spritz è un po’ come il caffè o la pizza: tutti lo fanno, ma nessuno allo stesso modo. Abbiamo ordinato uno Spritz in locali diversi, ed ognuno è stato preparato in maniera differente dall’altro. Ore 19, Farinella: Alessandra De Masi (foto 1) ci prepara il suo Spritz a base di vino bianco, Aperol, un po’ d’acqua tonica e ghiaccio. Andando più avanti ed entriamo allo Chandelier. Qui la ricetta di Enzo Trapanese (foto in alto) prevede prosecco, Aperol, soda, un po’ di ghiaccio, il tutto ornato con uno spiedino di frutta tropicale. Ultima tappa lo S’Move: Marilena Olivieri (foto 2) ci spiega che il suo Spritz è composto dal 60% di prosecco e il 40% di Aperol. Insomma, ogni barman ha la sua versione di Spritz. a PAOLANTONI: «A CENA AL BARRIQUE DOVE LA CARNE È SPECIALE» sa: banconi pieni di stuzzichini mandati giù sorseggiando qualcosa. E’ una moda che a Chiaia, oramai, si è consolidata da qualche anno. Milano e il Trevigiano sono stati precursori di questa stuzzicante tendenza. In questi luoghi il rito dell’aperitivo, infatti, è un irrinunciabile appuntamento preserale che ha radici sorprendentemente lontane. Sin dall’antichità molti popoli, tra cui i latini, usavano precedere la cena con bevande più o meno alcoliche, con lo scopo appunto di stuzzicare l’appetito. Non a caso la parola «aperitivo» deriva dal latino «aperire», ovvero «aprire», iniziare appunto. I classici dell’aperitivo sono due: il bianchetto, ossia un flut di vino bianco, tipicamente milanese, e lo «Spritz», classico del Friuli. Quest’ultimo fu inventato, oltre cent’anni fa, dai soldati austriaci, i quali non sopportando l’alto tenore alcolico dei vini friulani, iniziarono ad allungarli prima con acqua e poi con altre bevande. Lo Spritz, la cui riricetta è alquanto misteriosa, di certo è composto da vino bianco e acqua (o selz). Le aggiunte a questa base sono quantità di Aperol, Cynar o gin, con infine il tocco di un oliva o una fettina d’arancia. In ogni caso la preparazione deve rispettare alcune regole basilari: 40% di vino bianco, 30% di acqua minerale gasata (meglio se gasatissima!), il restante 30% va preparato con miscela di liquori, purché, alla fine, prenda il colore rosso. La gradazione finale di questo magico mix è variabile tra i 12 e i 45 gradi, anche se la media si attesta attorno ai 15 gradi. Viene servito, di 5 6 EVENTI&CURIOSITÀ IL CAVALLETTO Palazzo Crispi, ambo «contemporaneo» Ambo vincente a Palazzo Crispi (via Crispi 122). 12 prestigiosi artisti internazionali riuniti in una vetrina delle tendenze contemporanee: l'evento (fino al 9 aprile) è intitolato «Senza pregiudizi». Tra i dodici Fulvio Rendhell con la mostra «Il pittore dell'om- bra», Marisa Lambertini e Tommaso Cascella. Inoltre (fino al 26 marzo) il talento pittorico della napoletana Stefania Sabatino (un’opera nella foto) condensato in «Attraversamenti. Trasfigurazioni cromatiche e istanze di vita». Infotel 081.7618721 AMARCORD Via Cavallerizza La stradina della fantasia mo via Cavallerizza, questa stradina nel cuore di Chiaia A dove mio nonno Alberto aprì un coloniali». Si apre così la lettera che il signor Giulio Del Vacchio ha voluto regalare alla nostra redazione ed ai lettori di «Chiaia Magazine». Un documento nel quale sono contenuti scritti che testimoniano l’atmosfera storica di via Cavallerizza, recuperando a beneficio della memoria collettiva e condivisa la sua dimensione «umana» sin dall’inizio del Novecento. «Il carattere inconfondibile della vecchia Cavallerizza consiste (…) nell’amabile, affettuosa e in un certo senso quasi servizievole sollecitudine con cui essa dà modo a coloro che ci abitano di avere tutto a portata di mano, di poter fare fronte a qualsiasi bisogno o necessità (…) appena fuori del portone di casa». Queste le parole con cui Luciano Iacobelli giornalista e scrittore - descriveva nel 1943 la ricchezza di una piccola strada quasi nascosta nel cuore di Chiaia ma capace di rivaleggiare, quanto a presenza di negozi, con «un esteso rione». Sin dal 1880 al civico 32, 33 e 34 della via, aperta al traffico delle carrozze (da qui il nome), vi era un «coloniali», che nel 1887 fu rilevato da Alberto Del Vacchio, prima impiegato nel medesimo esercizio e poi imprenditore in proprio. Le pagine, inviateci dal nipote di Alberto, raccontano della ascesa della storica azienda dolciaria fin dai suoi primi passi, con descrizione della stesura a mano della pasta utile a confezionare le sfogliatelle ricce e frolle su cui il negozio costruì parte della sua fama sin dai primi del secolo scorso. Fu poi la volta della specializzazione nella lavorazione della frutta candita e della cioccolata, «quando Gay Odin non esisteva ancora». Gli anni della «libera uscita» per i «volontari di un anno» della «Caserma di San Pasquale a Chiaja», della cantina del Cavalier Parisi, della «chianca» (la pietra dove i macellai tagliano la carne) di Don Mario il «beccaio», oggi «Boutique della Carne». E poi ancora il «gravunaro» (carbonaio) all’angolo di via Bisignano, la Pharmacie Cerulli, con la sua indimenticabile insegna in marmo ed il vaso colmo di sanguisughe. Scorrendo le parole del signor Del Vacchio è inevitabile respirare a pieni polmoni la nostalgia di un passato che rivive a tinte forti in un racconto che è anche una celebrazione. Un percorso della memoria e nella memoria che percorreremo, mese dopo mese, nelle pagine di «Chiaia Magazine». Claudio Calveri fino al 30 marzo MOSTRE fino al 27 marzo GALLERIA ARTIACO (piazza dei Martiri 58) Botto & Bruno, poesia e impegno. Il duo espone alla Galleria Artiaco (piazza dei Martiri 58). «A concrete town is coming» è un sapiente montaggio di video, foto e scenografie. Botto e Bruno riproducono le architetture di una periferia alla deriva in cui agitano le proprie memorie infantili. Un vecchio cinema, la proiezione di uno scorcio urbano: operai al lavoro, pioggia, vapori, un raggio di sole, bimbi che giocano. Nel retro del finto cinema, sul pavimento: articoli sulla rivolta delle «banlieues». Infine un grande fotocollage di macerie sulla parete di fondo. Infotel 081.4976072 fino al 1° aprile GALLERIA T293 (piazza Amendola 4) «Espax» è il titolo: l'installazione è ospitata dalla Galleria T293. Lui è David Casini (nella foto in basso una sua opera), gran cura del dettaglio e dei materiali: alla T293 espone per la terza volta e piega l'ambiente al suo scopo, illuminando lo spazio con un fascio di luce proveniente da un soffitto, ornato da decori in resina che rileggono quelli della tradizione barocca. Infotel 081.19728116 STUDIO TRISORIO (Riv. Di Chiaia 205) Eleganza compositiva e rigore concettuale, semplicità di forme e la suggestione del nero: sono i tratti distintivi delle sculture della napoletana Mimma Russo. La materia prima è il legno che l'artista modula e piega a suo piacimento. Ad accogliere l'ultima, inedita produzione dell'autrice è lo Studio Trisorio. Infotel 081.414306 fino al 14 marzo GALLERIA PICA (vico Ventriera 16) Veterano consumato sul fronte della cultura di tendenza, Salvatore Pica mette a segno un altro colpaccio, ospitando nella propria «gallery» la sigla artistica GERART, ovvero Artemisia Carpentieri e Gertrude Catullo. Duo di performer al femminile, Gerart si propone, dopo anni di assenza dalla scena italiana, con l'installazione «Qualcosa non quadra». Ben ritrovate. Infotel 081.426507 fino al 15 aprile GALLERIA SCOGNAMIGLIO (via M.d'Ayala 6) Antony Gormley ha salde radici nell'avanguardia artistica di New York. «Altered States», la sua mostra napoletana negli spazi della Galleria Scognamiglio, è un «evento». 2 sculture in 2 stanze diverse: «Suspension» rappresenta la massa, «Feeling Material» l'energia. Entrambe sfidano la percezione dello spettatore, entrambe lo spiazzano. Infotel 081.400871 fino al 20 marzo 404 ARTE CONTEMPORANEA (Santa Brigida 76) Cristian Andersen, danese con casa in Svizzera, viaggia con la fantasia in una terra al confine tra civiltà e natura o in desertiche città di confine, popolate di icone contemporanee e simboli storici: sono le sue visioni e le condensa in disegni a inchiostro, in sculture o in foto al computer. Le opere, tra Metal e Noir, sono riunite in «Stick up, Don't Move. Smile», prima mostra italiana dell'autore: pezzi forti le foto di «Lick the Wick» e la scultura «Colonisation». Alla 404 Arte Contemporanea. Infotel 0815546139. PAN, LOU REED IL «FOTOGRAFO» fino al 16 aprile Napoli come New York. A marzo Lou Reed (nella foto), mostro sacro del rock della Grande Mela, si esibirà a Napoli con un grande concerto. Fin qui normale routine. Quello che è meno scontato è che la rockstar ha scelto il Pan di via dei Mille per mostrare un altro suo inedito talento: si chiama «Lou Reed’s New York» la prima mostra fotografica sul suolo italiano firmata dal celebre musicista. Si tratta di 30 scatti sulla metropoli americana. Dall’11 marzo al 16 aprile. Infotel 081.7958605 EVENTI&CURIOSITÀ CHIAIA MAGAZINE OCCHIO DI RIGUARDO Teatro Augusteo, arriva il grande pop Rock storico e musica d'autore: 3 mostri sacri al teatro Augusteo (p.tta Duca d'Aosta 263). Il 20 marzo tocca a Gianna Nannini (nella foto). Il nuovo tour consacra l'ultimo album «Grazie». Il 21 è il turno del lirismo visionario di Vinicio Ca- possela: testi e musiche doc, e il valore aggiunto di una scenografia da teatro delle ombre. Perno del concerto il cd «Ovunque proteggi». Il 22 finale col botto: sul palco la PFM; il concerto si intitola «PFM Story». Infotel 081.414243 MUSICA CLASSICA TEATRI ANTICA PIETÀ DE’ TURCHINI (sede dei concerti in via Santa Caterina da Siena 38) Infotel 081.402395 TEATRO AUGUSTEO (p.tta Duca d’Aosta 263) Infotel 081.414243 19 marzo - ore 19,30 PILLOLE PALAZZO REALE: RIAPRE LA SALA DEI MINISTRI dal 7 al 19 marzo L'Ensemble Micrologus interpreta i «Canti dell'Antico Mare» «La presidentessa» di Hennequine Weber. Con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli (nella foto). Regia di Gigi Proietti. Infotel 081.414243 26 marzo - ore 19,30 dal 24 marzo al 9 aprile Il solista Luca Signorini ne «L'Integrale delle suites di Bach al violoncello» «La gente vuole ridere» di e con Vincenzo Salemme. TEATRO SANNAZARO (via Chiaia 157) Infotel 081.411723 dal 23 marzo «Atti o Scene in luogo pubblico». Con B. Casillo. TEATRO SANCARLUCCIO (via San Pasquale a Chiaia 49) Infotel 081.405000 dal 2 al 12 marzo GIUSEPPE DI FRANCO E L’ESASPERATISMO dal 16 al 26 marzo Al Centro d’arte e cultura «Il Bidone» (via Salvator Rosa, 159), «Nel segno dell’Esasperatismo», mostra di Giuseppe Di Franco (nella foto l’opera «Preghiera»), curata da Adolfo Giuliani, con il contributo critico di Aurelio De Rose. Di Franco riafferma l'adesione al movimento dell’Esasperatismo, ideato da Giuliani, con forme che esprimono l’attuale angoscia dell'uomo. La rassegna è aperta dal lunedì al venerdì (ore 16,30/19,30); sabato e domenica per appuntamento. TEATRO SANCARLUCCIO (via San Pasquale a Chiaia 49) Infotel 081.405000 LIBRERIA FELTRINELLI 7 marzo - ore 21,00 marzo 21 marzo - ore 21,00 «Piacere…sono Armida»: l'Ensemble Le Musiche da Camera in brani di Jommelli, Cimarosa, Andreozzi, Traetta, Barbella, Abos. Inaugurazione venerdì 24 marzo «Sacro Ufficio - Muta la voce trent'anni (senza) Pasolini» di e con Corrado Parodi. «Clitemnestra» di e con Anna Montanari. Regia di Stefano Mascagni. «Entre cuerdas»: recital di musica argentina tradizionale, eseguita dal duo chitarristico Laura Diegoli e Giacomo Maruzzelli. La voce recitante è di Oliviero Grimaldi Ha i connotati di un avvenimento il definitivo riallestimento, eseguito dal Museo della Reggia, della «Sala dei Ministri» del Palazzo Reale di Napoli, una delle più lussuose della regale dimora partenopea. Parato d’azzurro e sfavillante d'oro, lo sfarzoso ambiente, affrescato da Andrea Appiani (ritratto nella foto) in epoca napoleonica, torna al suo originario splendore. L’inaugurazione, con riapertura al pubblico, è per venerdì 24 marzo alle 15.30. SEDE DI PIAZZA DEI MARTIRI Infotel 081.402395 6. Presentazione dell’ultimo film di Antonio Capuano: «La guerra di Mario», storia di infanzia negata. Presenti il regista e il cast. 9. Peppe Barra dal vivo nei 10 brani di «Matina», il nuovo cd dedicato alla madre Concetta. 12. Esecuzione integrale delle sonate per violino e piano di Mozart. 13. Inaugurazione di «A-dios», mostra del designer/illustratore Alessandro Cocchia. Fino al 31. 19. Maria Portolano (mezzosoprano) e Paolo Rescigno (piano) nel concerto «Coriandoli del ‘900». 21. «Giornata mondiale della poesia»: reading di Elisa Biagini, Giovanna Marmo ed Enzo Mansueto. 22. Vinicio Capossela presenta il suo ultimo cd «Ovunque proteggi», 13 brani originali registrati nel 2005. 23. Dopo il romanzo miracolo «Tre metri sopra il cielo», Federico Moccia presenta il suo nuovo lavoro «Ho voglia di te». 26. Due in concerto: la voce di Gianmaria Testa, cantautore intimista, e il clarinetto di Gabriele Mirabassi, jazzista internazionale. 30. Guido Gili presenta il suo libro «La violenza televisiva. Logiche, forme, effetti». 2 aprile. Esecuzione integrale delle sonate per violino e piano di Mozart. fino al 23 marzo Infotel 081.5784037 SCUOLA TITO LIVIO PICCOLI ARTISTI CRESCONO Nel segno del recupero delle tradizioni, alla Scuola Media Tito Livio (Largo Ferrantina a Chiaia) grazie alla preside Giovanna Esposito - sempre pronta a suggerire e ad appoggiare nuove proposte - è nato un laboratorio di ceramica che, è proprio il caso di dirlo, sforna creatività e fantasia. Gli alunni (nella foto), coordinati dalla professoressa Silvana Palermo, partecipano a tutte le fasi del lavoro, trasformando la materia prima in prodotto finito. LA PRIMA REDAZIONE A NOLEGGIO IN CAMPANIA Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli - Tel. 081.19361500 Fax 081.2140666 e-mail: [email protected] 11