m a ga z i n e
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CHIAIA
Anno I - N.8 settembre 2006
Distribuzione gratuita
S A P E R V I V E R E L A C I T TÀ
Edizioni
Iuppiter Group
In collaborazione con Nuove Botteghe dei Mille
OPERAZIONE
MOLA
Notte Bianca
«La mia Napoli
libera e pacifica»
I numeri della prima
edizione furono un successo: 2 milioni di persone in strada e un volume d’affari di 50 milioni
di euro. «Difficile migliorare le cifre di un
anno fa», dice l’assessore
regionale Andrea Cozzolino, ideatore e promotore dell’evento. Ma
stavolta il bis si preannucia davvero ambizioso. Il tema di quest’anno: «Mediterraneo, un
mare di cultura».
intervista a pagina
5
• Partenza sprint del neoassessore comunale al
6 QUARTIERISSIME
Municipalità 1, scelti
finalmente gli assessori
• E non finisce qui: abolisce la Ztl da via Domenico
7 CULTURA&SOCIETÀ
Teatro Delle Palme,
ritorno al futuro
traffico Gennaro Mola: a Chiaia rilancia il vecchio
senso di marcia. Motivo? I cantieri della Riviera.
Morelli a via dei Mille e rispolvera le ganasce
contro la sosta selvaggia.
• Infine, pensa al futuro e aderisce al «partito» dei
8 MOVIDA
Festa di Chiaia Magazine,
la galleria delle foto
garage sotterranei: con i nuovi poteri del sindaco
l’impresa diventa possibile.
ASPETTANDO I PARCHEGGI
NINO DE NICOLA
i riprende e la stagione si presenta densa di eventi e aspetSMagazine
tative per Chiaia. Molti i fronti da tener d'occhio e Chiaia
si arma delle migliori intenzioni nell'interesse del
quartiere. Innanzitutto: si riparte con il ripristino del vecchio
senso di marcia da via Morelli a via dei Mille, un provvedimento che aspettavamo in quanto il dispositivo di marcia
precedente non si è dimostrato funzionale. La decisione è firmata dal neoassessore comunale al traffico Gennaro Mola
del quale apprezziamo l'attivismo e la concretezza. Anche se
manifestiamo qualche riserva sull'altra decisione dell'amministratore, quella di abolire la ZTL sull'asse Morelli-via dei
Mille. Comprendiamo la sua motivazione (la prossima apertura di cantieri alla Riviera esigeva via dei Mille come valvola di sfogo del traffico), ma ribadiamo che almeno il sabato, giorno di punta per lo shopping, l'oasi pedonale sia d'obbligo. Tutto il discorso, però, impone un ripensamento globale sul versante dei parcheggi interrati in zona Chiaia e vogliamo sperare che i poteri speciali del sindaco saranno ri-
solutivi. Lo ripetiamo: l'asse della Riviera è l'ideale per ospitare grandi strutture sotterranee per lo stallo delle auto. Nell'interesse di tutti. A proposito di buona amministrazione,
sia pure in ritardo, si è messa in riga anche la Municipalità
1 che è riuscita a nominare i suoi 4 assessori. Alla squadra
di governo del presidente Fabio Chiosi auguri di buon lavoro da parte mia, delle Nuove Botteghe dei Mille e di Chiaia
Magazine che sarà cronista attenta dell'operato della giunta. A proposito, buona Notte Bianca a tutti.
la vigilante
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ISTITUTO DI VIGILANZA
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SOS CHIAIA
CHIAIA MAGAZINE
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CATERINA
DA SIENA:
IL BANDO C’È
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EMERGENZE-SICUREZZA
CARABINIERI 112
Stazione CC (Via Orazio 73)
Tel. 081.681122
Stazione CC (Ferrantina a Chiaia 1)
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POLIZIA 113
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Tel. 081.5983211
Comm. S. Ferdinando (Riv. di Chiaia 185)
Tel. 081.5980311
POLIZIOTTI DI QUARTIERE
Il C28 e il display impazzito
LA PAROLA AI LETTORI. Dagli autobus «circolari» con ritardi
ingiustificati all’emergenza dei rifiuti: i disagi del quartiere
E POI DICONO DI USARE
I MEZZI PUBBLICI...
MONTE DI DIO,
URGE DISINFESTAZIONE
POLIZIA STRADALE
Tel. 081.5954111
SOCCORSO STRADALE
Tel. 081.803116
VIGILI URBANI
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Unità oper. Riviera di Chiaia 105
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PRONTO SOCCORSO 118
AMMINISTRAZIONE
CIRCOSCRIZIONE CHIAIA
Sede cons. circ. Tel. 081.7644876
Anagrafe decentrata Tel. 081.7950501
SANITÀ
PRONTO SOCCORSO LORETO-CRISPI
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GUARDIA MEDICA LORETO-CRISPI
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OSPEDALE PAUSILIPON
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OSPEDALE FATEBENEFRATELLI
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DISTR. SAN. 44
Assistenza Anziani Tel. 081.2547715
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CHIAIA
SA P E R V I V E R E L A C I T TÀ
Anno I n. 8 - settembre 2006
Direttore Editoriale
Nino De Nicola
Direttore Responsabile
Alvaro Mirabelli
Art Director
Massimiliano de Francesco
Responsabile Saper Vivere
Laura Cocozza
Redazione
Iuppiter Group
via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
Tel.: 081 19361500 - Fax: 081 2140666
Società Editrice
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via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
Quelli di Chiaia Magazine
Valerio Ariante, Antonio Biancospino, Aurora
Cacopardo, Claudio Calveri, Silvio Campione,
Antonella Carlo, Francesca Corsicato, Paolo
D’Angelo, Aldo de Francesco, Massimo Lo Iacono,
Renato Rocco, Andrea Salvia, Luca Spoldi, Salvatore
Tartaglione, Fabio Tempesta, Tommy Totaro.
Stampa
Arti grafiche Litho 2
Via Principe di Piemonte, 118 Casoria
Reg. Tribunale di Napoli n. 93 del 27 dicembre 2005
Gentile direttore,
l’altra sera, stavo pericolosamente per perdere la
pazienza alla fermata dell’autobus all’inizio di
Parco Margherita. Erano le 22 e 40 e aspettavo
il C28, pullman «circolare» che «gira» allo stazionamento della vicina piazza Vittoria. Alla fermata, il display elettronico non segnalava né l’arrivo del C28 né quello del C27, altro bus «circolare». Alle 23, il C28 è passato in direzione piazza Vittoria da dove sarebbe dovuto ripartire per
poi passare alla fermata di Parco Margherita.
Alle 23 e 20, il display ha comunicato a me e ad
altri disperati che il C27 sarebbe giunto dopo 15
minuti. Del C28, invece, niente. Alle 23 e 40, con
grande nostro stupore, la segnalazione dell’arrivo del C27 è scomparsa come se il pullman si
fosse perso chissà dove. Alle 23 e 50 circa, il display, impazzito, ci ha segnalato che in 15 minuti
il C27 sarebbe arrivato. A mezzanotte e dieci sono salita sul C27. Ma il C28? Che fine ha fatto?
Non è circolare? Perché il display è andato in tilt?
E poi dicono di usare i mezzi pubblici...
C’ERA UNA VOLTA VIA FIORELLI
OGGI È UN PARCHEGGIO-DISCARICA
Egregio direttore,
sono una negoziante di Monte di Dio. Facendomi portavoce di chi qui lavora o vive, le segnalo le molte emergenze della zona. Innanzitutto c'è il problema degli scarafaggi e dei
topi che prolificano numerosi. Urge una grossa disinfestazione. In secondo luogo la strada
ha bisogno di essere palettata perché le auto
sui marciapiedi costringono i pedoni a camminare nella sede stradale. Inoltre, la vigilanza dei vigili urbani e delle forze dell’ordine lascia molto a desiderare Su questi problemi numerose petizioni firmate sono state
già inoltrate alle varie Autorità, ma senza risultati. In ultimo faccio presente il caso di via
Generale Parisi (la strada della Nunziatella)
che è diventata un ricettacolo di escrementi canini e inoltre i cassonetti Asìa sono piazzati
proprio di fronte all'ingresso di depositi privati. Per i cassonetti ci vuole una sede più idonea che poi andrebbe segnalata con apposite
strisce per terra.
Lucia Ianieri
Maria Polito
la egnalazione
VIA DEI MILLE
Crateri aperti
«Gentile redazione, ho letto nei numeri precedenti di Chiaia Magazine,
con quanto interesse e con che argomentazioni, avete portato avanti la
battaglia della riapertura del garage
Morelli (che non so da quanti anni è
attesa da chi vive e lavora a Chiaia) e
quella per una seria e duratura riqualificazione del centro. Lavorando
in zona ormai da più di dieci anni, segnalo il pietoso stato in cui stanno i
marciapiedi di quelle che dovrebbero essere le vie più «in» di Napoli. Con
mia grande meraviglia (anche se in
questa città impazzita non c’è da meravigliarsi più di niente) un cratere
pericoloso per i pedoni, soprattutto
Gentile direttore,
sono nato a via Fiorelli ed era una bella strada.
Ora è ridotta a parcheggio, discarica e gabinetto
per cani. Per completare lo spettacolo, molti anni fa, un albero dell’adiacente Parco Bivona è
crollato distruggendo buona parte del muro di
tufo. L’apertura è stata chiusa con lamiere e
manifesti elettorali strappati. Intanto ripristinare il muro di tufo non dovrebbe costare molto e dovrebbe essere a carico del proprietario dell’albero, ma sembra che lui non abbia i mezzi
per farlo. Gli si potrebbe allora chiedere in cambio una piccola striscia di terra che, chiusa parzialmente da una inferriata, potrebbe soddisfare i bisogni dei cani al posto dei marciapiede. Altro problema: la necessità di nuovi parcheggi. A me sembra una follia in contraddizione con tutti gli allarmi sull’inquinamento da
gas di scarico. I parcheggi incoraggiano l’incremento del parco macchine e modificano la
città. E’ chiaro che bisognerà trovare un’alternativa al bisogno di mobilità dei cittadini.
Fabrizio Caròla
S
GUARDIA DI FINANZA 117
[email protected]
Tra le lettere giunte in redazione (raccomandiamo di scrivere lettere più brevi e con le firme
leggibili), rispondiamo con ritardo - e ce ne scusiamo - a quella che segue perché ci consente di
dare una buona notizia: «Caro direttore, abbiamo letto con gioia nel numero di giugno di Chiaia
Magazine l'annuncio dell'imminente restyling della zona di santa Caterina da Siena (nella foto)
che sarà finalmente sottratta al degrado con una bella operazione di recupero artistico. In qualità di residenti speriamo che si faccia quanto prima, ma temiamo tempi “napoletani”. Ci sono
novità? Continuate a interessarvene e a darne notizia. Grazie» (Seguono 11 firme).
E, fortunatamente, le novità ci sono. Anticipammo a giugno che a luglio sarebbe stata bandita la
gara d'appalto per l'esecuzione dei lavori. Così è stato: il bando è ufficialmente decollato nei
tempi previsti. Un’accelerazione che ha sorpreso anche noi. Se il Comune mantiene questo ritmo,
l’apertura del cantiere non dovrebbe tardare. Noi da parte nostra, continueremo a marcare
stretto gli amministratori.
Tel. 335.5292755 (Pattuglia Chiaia)
Tel. 349.2142396 (Pattuglia S. Ferdinando)
Tel. 347.0752926 (Pattuglia Santa Lucia)
VIGILI DEL FUOCO 115
2
per quelli più anziani, è, da mesi,
«aperto» a via dei Mille, davanti all’ingresso di una prestigiosa banca
(vedi foto). L’assurdità sta nel fatto che
più passano i giorni e più la pavimentazione di questo tratto di marciapiede va a pezzi. Addirittura alcuni mattoni del marciapiede sono finiti in mezzo alla strada e nessuno
provvede a rimuoverli.
Giuliano Iodice
AI NOSTRI LETTORI
«Sos Chiaia» è un contenitore
di denunce e proteste contro
disservizi, inciviltà ed emergenze urbane e non.
La nostra intenzione è quella
di affondare il bisturi nel
degrado ambientale, segnalando tutto nero su bianco e
richiamando chi di competenza alle proprie responsabilità.
Invitiamo i nostri lettori a
indicarci cosa non va nel quartiere e a proporci soluzioni per
rendere più vivibile la città.
Contiamo su di voi.
Le lettere, firmate con nome e
cognome, vanno inviate a
Chiaia Magazine
Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
e-mail
[email protected]
PRIMO PIANO
CHIAIA MAGAZINE
3
Viabilità a Chiaia, si cambia di nuovo
INARRESTABILE MOLA. L’assessore al traffico riapre alle
auto, congela la Ztl e dichiara guerra alla sosta selvaggia
ALVARO MIRABELLI
è complessa. I protagoniLunaastistoria
tanti, tutti a turno sull’orlo di
crisi di nervi: già, perché gli interessi in ballo sono parecchi. I colpi
di scena frequenti e tutti firmati dall’amministrazione comunale che a
Chiaia da novembre 2005 fa e disfa la
viabilità, procedendo a naso: poche
idee, ma confuse, come la loro traduzione pratica che è ben lontana
dal garantire al quartiere una mobilità decente e una diversa qualità della vita. Insomma, la cronaca di un
flop annunciato. Poi, da settembre,
ha esordito sulla scena Gennaro Mola, neoassessore al traffico, e ha ritoccato il copione della viabilità di
Chiaia. Riepiloghiamo i fatti.
La vicenda. Nello scorso autunno
decolla in zona il dispositivo della
Zona a Traffico Limitato che circoscrive un’area il cui perimetro è costituito dalla Riviera di Chiaia, via
Carducci, via dei Mille, via Filangieri, piazza dei Martiri, via Morelli e
piazza Vittoria. Due gli ingressi presidiati: via Belledonne e via dei Mille. In via Belledonne il divieto di accesso va dal lunedì al giovedì (ore 822), poi venerdì/sabato dalle 8 alle 4
del giorno dopo, infine domenica
dalle 8 alle 24. In via dei Mille, poi,
la proibizione è prevista di venerdì
(dalle 20 alle 4 del giorno dopo), di sabato (dalle 8 alle 4 del mattino successivo), infine di domenica dalle 8
alle 24.
Perché quest’oasi protetta? Per decongestionare il traffico veicolare,
per favorire il commercio, per in-
centivare la movida (pedonalizzando anche microaree come via Ferrigni, via Imbriani e vico dei Sospiri),
per mettere KO l’inquinamento. Contenti i residenti, contenti i commercianti e gli operatori del nightclubbing perché più pedoni significa più
business. Alla ZTL, intanto, viene agganciato un altro provvedimento: ribaltato il vecchio senso di marcia,
ora le auto viaggiano da via dei Mille a via Morelli.
Sotto il vestito niente. Sulla carta
tutto OK, ma la novità presenta grossi vizi di fondo. E dopo un mese il
naufragio è evidente. Come costruire una casa partendo dal tetto: senza
parcheggi pubblici, senza videosorveglianza, senza presìdi sul territorio, l’ingranaggio si sfascia a tempo
di record. La ZTL fa il verso all’effetto serra: Chiaia, durante i week end,
non è un oasi, è un deserto. Ai margini (vedi Riviera di Chiaia): l’inferno
in terra di auto selvaggia. Dentro: desolazione, shopping alla malora, movida alla canna del gas e, tanto per
gradire, notti da far paura. A gennaio
il consuntivo parziale è fallimentare,
ma di correttivi neanche l’ombra. I
commercianti, inizialmente ottimisti, presentano al Comune un salato
conto di critiche, prima fra tutte l’inerzia sul fronte dell’autososta. I residenti si spaccano. Palazzo San Giacomo non muove un dito.
Il presente. Lo scorso 4 settembre,
sussulto e coup de théatre: ZTL cancellata con un colpo di spugna (resta
solo quella parziale nei vicoletti e
nelle stradine tra via Filangieri e la
Riviera di Chiaia) e ripristinato l’an-
tico senso di marcia da via Morelli e
via dei Mille. Presa d’atto della figuraccia e riparazione tardiva? No! Il
motivo del ritorno al passato è un altro e lo spiega l’assessore Mola: «A fine ottobre apriranno i cantieri della
Linea del Metrò lungo la Riviera di
Chiaia e si restringerà notevolmente
la carreggiata: l’asse Morelli-Filangieri-dei Mille aperto di nuovo al traffico diventa quindi una soluzione obbligata per non intasare la direttrice
del lungomare. Stesso motivo alla base della cancellazione della ZTL».
I dubbi. Spiegazione ragionevole,
dunque, e come tale accettata dagli
esercenti commerciali (meno dai residenti), ma di certo non sufficiente
a dileguare le ombre addensatesi sulla condotta della precedente giunta
comunale: l’accanimento al rifiuto
di una scelta strutturale come la realizzazione di parcheggi interrati è
sempre apparsa incomprensibile a
molti, soprattutto dopo la clamorosa retromarcia effettuata nelle dichiarazioni elettorali di maggio, tutte solennemente attestate sulla priorità dei parcheggi underground. Una
sorta di negligenza istituzionale sul
versante parcheggi che Mola non
sembra aver ereditato dai predecessori, anche se non è incoraggiante la
prudenza che il titolare al traffico
sfodera nei confronti di chi gli ricorda che con la scorciatoia dei poteri speciali il Sindaco potrà decidere e fare parcheggi in tempi strettissimi: «I poteri speciali - dice - non sono uno strumento miracoloso e non
possono stravolgere alla radice tempi e logiche procedurali degli strumenti urbanisrtici». Strano segno se
l’assessore mette le mani avanti: a
Chiaia la puntualizzazione di Mola
in molti, scottati da anni di immobilismo, l’hanno letta così. Lui per la
verità addolcisce la pillola quando
accenna al fatto che, sui tempi lunghi, i poteri commissariali si riveleranno ad esempio utili a sbloccare
fondi milionari per la creazione di
20mila posti auto in città. Grandi numeri di cui tuttavia i napoletani,
Chiaia compresa, hanno imparato a
diffidare. Una cosa è certa: nella città collassata dal traffico come mai in
precedenza, a Mola tocca essere l’assessore della svolta. Concedergli un’apertura di credito è il minimo, ma
non illimitata.
L’INTERVISTA
«CON I CANTIERI ALLA RIVIERA
INEVITABILE RIAPRIRE IL CENTRO»
Visto che i superpoteri della Iervolino
riguardano soprattutto le sue competenze, Gennaro Mola (nella foto), neoassessore
a traffico e parcheggi, si ritrova investito
di riflesso, suo malgrado o per fortuna, di
mezzi e autorità straordinari. In poche
parole il responsabile alla viabilità napoletana più potente della storia, ma anche
condannato a non sbagliare.
Assessore, una sedia che scotta: Napoli la
osserva.
Ai napoletani posso dire che userò senso
pratico, velocità di decisione, ma anche
cautela.
A Chiaia, tanto per entrare nel vivo, la
revoca parziale della ZTL e il ripristino
del vecchio senso di
marcia hanno scontentato qualcuno.
E’ un provvedimento
obbligato. Tra poco, alla
Riviera di Chiaia, saranno aperti i cantieri della
linea 6 e chiusa la corsia
tranviaria. Riaprire al
traffico la zona di via
dei Mille era inevitabile
per non trasformare la
Riviera in una camera a gas.
Gli esercenti di via dei Mille comprendono, ma invocano almeno una ZTL dalle
10 alle 20 del sabato. E’ disponibile?
Non ho preclusioni, ma ho bisogno di
qualche settimana per verificare se la
Riviera "regge". Ne riparliamo ad ottobre.
Lei è atteso al varco anche sul nodo
autososta. Il Comune "aprirà" davvero
all’opzione parcheggi interrati, soprattutto a quelli lungo la Riviera di Chiaia?
Nessun pregiudizio. La rimonta è possibile con due strumenti: poteri speciali e
accordo con le imprese in regime di
project financing. Tutto, però, dipende
dal rapporto costi-benefici. Mi spiego.
Occorre valutare se la spesa vale l’impresa. Datemi tempo.
Per gli esperti, le nuove tecnologie risolvono problemi economici e tecnici. Cosa
risponde?
Che sui parcheggi lavorerò insieme agli
ordini professionali: in fondo vogliamo
tutti la stessa cosa.
Lei giocherà su più tavoli: sosta selvaggia, ad esempio. E anche qui i superpoteri saranno provvidenziali.
Coi furbi sarò inflessibile. Gli ausiliari
saranno autorizzati a fare multe. E prometto più vigili sul territorio. Anche qui,
però, una svolta non si fabbrica in 24 ore.
Cantieri della manutenzione, festival dei ritardi
antieropoli a Chiaia: una notizia buona e una cattiva. PriC
ma quella buona.
Linea 6 del Metrò. Si comincia
a fare sul serio con la ex LTR. A ottobre si inaugurano, sulla direttrice della Riviera di Chiaia, i cantieri per la realizzazione delle stazioni di San Pasquale e dell’arco
Mirelli. I due siti in realtà furono
già cantierati per spostare i sottoservizi. E ora , dopo l’antipasto,
si punta al piatto forte: entro
qualche mese, infatti, si inizierà
a scavare per realizzare le due
fermate underground. Alla concessionaria Ansaldo e al Comune
toccherà, intanto, non mollare
sul fronte finanziamenti (si attende il sì del Cipe). E anche in
questa vicenda l’ingresso in scena di un sindaco coi poteri speciali farà comodo. All’operazione Linea 6, poi, potrebbe saldarsi un’altra impresa: un paio di
parcheggi sotterranei. Sussurri e
grida dai piani alti della Metropolitana Spa (che progetta, per
conto dell’Ansaldo, le opere civili) confermano l’esistenza di 2
piani di fattibilità, pronti per la
consegna al Comune: si tratta di
2 parcheggi, uno a Piazza della
Repubblica e l’altro all’arco Mi-
relli. Ciascuno ad un piano per
complessivi 600 posti. Costo: 15
euromilioni
I microcantieri. Ovvero quelli
di manutenzione ordinaria del
manto stradale. E le note sono
dolenti. Lo scadenzario degli interventi era incoraggiante: si finirà tra l’estate e qualche spicciolo di settembre. Non è andata
così. Il ritardo sulla tabella di
marcia è notevole. E sarà Chiaia
a subire i contraccolpi peggiori.
Si sono conclusi solo i lavori di via
San Filippo, rampe Brancaccio,
parco Carelli, via Posillipo, via
Caravaggio e via Manzoni (primo
tratto). Sono, invece, interrotti gli
interventi in via Nardones (durata dei lavori: ancora 2 settimane) e salita Piedigrotta (durata: 6
giorni). Non sono neanche decollati i cantieri dei Gradoni di
Chiaia (durata: 7 giorni), di via
Nicotera (durata: 8 giorni, nella foto), di via santa Teresella degli
Spagnoli (7 giorni), di via Santa
Caterina da Siena (6 giorni) e di
via Manzoni (secondo tratto). A
questi 7 cantieri si metterà mano
tra ottobre e novembre, con relativo stop alle auto (residenti
esclusi): e Chiaia dovrà fare i salti mortali. Comune bocciato.
PRIMO PIANO
CHIAIA MAGAZINE
4
Poteri speciali: missione parcheggi
LA SVOLTA. Facoltà straordinarie per aggirare la burocrazia e sbloccare le opere
pubbliche: un decreto spiana la strada alla «sindaca». Novità sul garage Morelli
oteri speciali. Ora ci sono e vanP
no affondati nella cancrena del
traffico napoletano. Soprattutto alla luce della diversa mentalità che
sembra caratterizzare gli indirizzi
operativi della nuova amministrazione di sinistra sul problema parcheggi. Palazzo San Giacomo, insomma, pare essersi definitivamente sdoganato dall’estremismo
ambientalista dell’ultimo decennio e dallo slogan "il centro urbano
non si tocca": stoccare le auto nel
sottosuolo con i parcheggi interrati si può. E programmare grandi
aree sotterranee per la sosta pubblica, ad esempio nel cuore di Napoli, non è più una bestemmia.
I numeri. Non è un mistero che l’
alta turbolenza ambientale di
Chiaia/Posillipo, crocevia di sofferenze inaudite sul fronte del traffico, sia da tempo nel mirino degli
esperti. Progetti come se piovesse:
c’è solo l’imbarazzo della scelta. Al
Comune basta allungare la mano
nel paniere di idee a disposizione.
Certo, raggela apprendere che in
città 700mila sono le auto circolanti e solo 300mila i posti-auto disponibili: fatti i calcoli, il passivo è
di 400mila veicoli, condannati ad
arrangiarsi. E se questi sono i numeri su scala urbana, a occhio e
croce la Municipalità 1 (Chiaia-Posillipo-San Ferdinando) accuserebbe un rosso di 40mila posti-auto in
meno rispetto al fabbisogno reale.
E fin qui i dati di un collasso consolidato. Sull’altro piatto della bilancia, però, bisogna metterci adesso le nuove cifre della speranza: i
poteri commissariali spazzano via
ogni ostacolo burocratico che fino
a ieri separava la sindaca dai 200
milioni di euro, stanziati per grandi opere pubbliche in città, ma arenati sulla carta bollata. E una quota di questo tesoro, avvertono al
Comune, sarà velocemente stornata per creare 20mila posti-auto dentro il perimetro urbano. Qual è la
«fetta» che spetta a Chiaia? Presto
per dirlo. Un’unica certezza: quale
che sia, non basterà. Ma meglio di
nulla. In ogni caso, il segnale dell’inversione di tendenza sui parcheggi va salutato con ottimismo.
L’ora dei tecnici. Lo stesso Municipio, adesso, lascia intendere che
il dibattito operativo è sulla rampa
di lancio: l’invito è ai tecnici perché
rispolverino i propri piani su grandi parcheggi di interscambio e ai
privati perché avanzino proposte
in regime di project financing. Il
che, spostato sullo scenario di
Chiaia, ci porta dritto alle sugge-
stioni progettuali (spesso ospitate
da Chiaia Magazine) dei migliori
cervelli partenopei. Benedetto Gravagnuolo, preside della Facoltà di
Architettura e chiaiese doc, lo ha
sempre detto: «No parking, no business», a sottolineare l’incidenza
cruciale di un’adeguata rete di parcheggi pubblici su macro e microeconomie di una città. Il professore individua sull’arteria del
lungomare tre siti idonei alla sosta underground: la Torretta, largo
Pignatelli e piazza Vittoria. Uberto
Siola, ex preside di Architettura,
osserva che da ottobre l’Ansaldo,
concessionaria dei lavori della Linea 6, aprirà in rapida successione
i cantieri del metrò alla Riviera di
Chiaia: e visto che ci si trova, lecito ipotizzare un suo coinvolgimento, estendendo la concessione,
anche nella creazione di eventuali
parcheggi interrati. In questo caso,
anzi, c’è anche il valore aggiunto di
tempi tecnici assai rapidi: «Con la
tecnologia di oggi si va veloce - dice Siola - ed è possibile sincronizzare i lavori della linea su ferro con
quelli dei parcheggi. Dove farli? In
corrispondenza di superfici senza
alberi: cioè, in un primo tratto lato mare tra piazza della Repubblica e l’ex Circolo della Stampa, e in
un secondo tratto più interno tra
l’ex Circolo della Stampa e l’Acquario». D’altro canto, l’esistenza
di un’intesa tra Ansaldo e Comune
ebbe modo di confermarla, lo scorso marzo, l’ingegner Antonello De
Risi, responsabile del «Settore Opere Civili» della Metropolitana Spa
impegnata nella realizzazione della Linea 1, ma coinvolta anche sul
fronte della Linea 6: «L’Ansaldo,
d’accordo col Comune, - anticipò
De Risi - sta procedendo ad uno stu-
dio di fattibilità di aree di sosta sotterranee all’altezza di piazza della
Repubblica e della Rotonda Diaz».
E anche De Risi sostiene che, in previsione dell’apertura dei due cantieri della Linea 6 all’Arco Mirelli e
a San Pasquale e dell’inizio degli
scavi previsto per il 2007, c’è tutto
il tempo per agganciare i lavori del
Metrò a quelli di eventuali parcheggi. Un altro che non ha dubbi
sulla fattibilità economica e tecnica di parcheggi di interscambio sull’asse litorale di Chiaia è l’ingegner
Antonio Guizzi che da 40 anni fustiga le amministrazioni municipali partenopee, accusate di negligenza colpevole sul versante parcheggi: «Veltroni a Roma - usa dire
l’urbanista - ha costruito un parcheggio interrato sotto una piazza
rinascimentale: il problema dunque è solo di volontà politica». Gli
ultimi eventi tuttavia sembrano ripagare Guizzi per l’ingrata opera
svolta nel ruolo di profeta scomodo.
La grana Morelli. Il cambio di passo del governo comunale, tuttavia,
è atteso in tempi strettissimi ad una
pronta verifica. La bontà delle recenti dichiarazioni di intenti, rilasciate dal sindaco e dall’assessore al
traffico e ai parcheggi Gennaro
Mola, ha infatti un banco di prova
immediato: la controversa vicenda
del garage Morelli (nella foto). Il caso è noto e si trascina dal 2000, anno in cui i lavori di risistemazione
della struttura, furono rilevati dalla concessionaria Napoletana Parcheggi: 7 anni di percorso a zig zag
in cui il confine tra ostacoli tecnici oggettivi e "leggerezze operative" si è dimostrato a volte assai labile. Come Chiaia Magazine ha raccontato per mesi, gli imbarazzi
pubblici e privati delle controparti (Comune e impresa) sui chiaroscuri della vicenda non sono mancati. L’ultimo stop, come spiegarono a gennaio i responsabili della
concessionaria e l’allora assessore
ai parcheggi Ferdinando Di Mezza,
si collegava alla necessità di adeguare il vecchio progetto alle norme antisismiche, sopraggiunte nel
frattempo: l’intesa sembrava questione di giorni, ma a distanza di 7
mesi, non s’è mossa foglia . Poi, ad
agosto, l’inatteso colpo di reni di
Gennaro Mola che ha «chiuso» coi
costruttori l’accordo sulla variante
antisismica, necessaria a sbloccare
i lavori nella cavità tufacea di via
Morelli: una partenza lanciata. Mola incassa una fiducia parziale. Ora
è atteso sulla tenuta. (o.m.)
NAPOLI, EMERGENZA TRAFFICO
Niente più alibi per
Rosetta superwoman
Poteri Speciali al sindaco di
Napoli: per una città, arcistufa di burocrazia e carta
bollata, la notizia è da incorniciare. Rosa Russo Iervolino (nella foto) ce l’ha fatta. Lo
scorso 8 settembre il Consiglio dei ministri ha decretato
per la capitale del sud lo
«stato di emergenza ambientale per il traffico e la viabilità»: è stato il passaggio obbligato per arrivare, tra qualche
giorno, al decreto di attribuzione dei poteri
straordinari, firmato dal ministro degli interni.
A quel punto la «sindaca» si ritroverà tra le
mani un formidabile strumento di accelerazione delle procedure e dei tempi che finora
hanno intrappolato finanziamenti stellari,
destinati ad opere pubbliche, impantanate in
una palude di cavilli, firme, veti, nulla osta,
autorizzazioni e Dio sa cos’altro. Sulla carta la
nuova super-autorità di Rosetta, che diventa
«Commissario Straordinario per l’emergenza
ambientale» fino al 31 dicembre 2008, investe
il terreno della viabilità, della sosta e dei trasporti: la prima ricaduta benefica, in tempi
veloci, sarà dunque quella di risolvere strutturalmente il nodo diabolico del traffico e dell’inquinamento in città. Sullo sfondo, però, c’è un
valore aggiunto cruciale: in tre parole, cantieri,
lavoro, ricchezza. Insomma: Napoli miracolata.
E vediamo in dettaglio perchè.
In nome della somma urgenza, Iervolino superwoman avrà la facoltà di progettare e realizzare un piano di interventi pubblici (con appalto
pubblico o a trattativa privata), inerente soprattutto i parcheggi pubblici (interrati e non) e
sottopassaggi, potrà inoltre interrompere una
gara d’appalto se questa va per le lunghe, e
sostituire gli aggiudicatari rivolgendosi ad altri
soggetti, approvare programmi e cantieri con
la certezza che la sua approvazione divenga
automaticamente variante al Piano Regolatore,
sbloccare opere pubbliche già finanziate ma
frenate dalla burocrazia, completare impianti
in costruzione (vedi Metrò) approvando varianti in un amen, procedere d’autorità ad installare videosorveglianza e tecnologie varie, ad
istituire aree pedonali, ad autorizzare gli ausiliari a multare gli automobilisti, ad espropriare
suoli ed immobili, a distogliere più vigili dai
compiti d’ufficio e a dirottarli in strada, spedendo dietro le scrivanie dipendenti comunali
opportunamente addestrati. E tra i territori in
lista d’attesa per il miracolo c’è ovviamente
anche Chiaia, che vanta decenni di anticamera
nella speranza di parcheggi interrati lungo
l’asse del Lungomare. Adesso o mai più.
L’INTERVISTA
CHIAIA MAGAZINE
5
Notte Bianca, la riconquista di Napoli
ANDREA COZZOLINO, assessore regionale alle Attività Produttive, promotore
e ideatore dell’evento, punta su cultura e solidarietà. Nel segno del Mediterraneo
ndrea Cozzolino, assessore regionale
A
alle Attività Produttive, anticipa qualche corposo assaggio di un evento che, al
suo secondo appuntamento, è già entrato nelle consuetudini culturali e nelle abitudini più festose della città. Mancano
pochi giorni alla Notte Bianca a Napoli (30
settembre 2006), di cui Cozzolino è ideatore e promotore. E con ambizioni ancora più cospicue rispetto alla precedente.
Si rifà il bis: perché la Notte Bianca ha
funzionato a Napoli?
Perché ha rappresentato un momento di
aggregazione unico nel suo genere, in cui
i napoletani si sono riappropriati della
loro città in orari inconsueti per molti. Napoli ha potuto esprimere tutta la qualità
di città ospitale, matura per accogliere
grandi eventi internazionali. Un programma ricco, vario, l’entusiasmo di poter vivere la notte insieme alla città intera e a molti turisti. Ha funzionato anche
perché tutte le realtà, istituzionali, sociali, economiche e produttive della città
hanno compreso la grande opportunità.
Fondamentale è stato il protagonismo dei
commercianti, che hanno creduto nella
scommessa di tenere aperti i negozi fino
a tarda notte.
I dati precedenti furono clamorosamente lusinghieri: può ricordarne qualcuno?
Ci furono oltre 2 milioni di persone nelle vie della città. La sola piazza del Plebiscito, con il concerto di Claudio Baglioni,
fece registrare oltre 400mila presenze. Ci
fu un volume d’affari di oltre 50 milioni
di euro e circa 9 milioni di euro di entrate fiscali per lo Stato. A meno di un anno
di distanza, vogliamo migliorare il successo della prima edizione. L’obiettivo è
quello di tenere il più a lungo possibile i
negozi aperti.
La prossima Notte Bianca avrà proporzioni qualitative e quantitative ancora
maggiori?
Quest’anno l’evento si fa in tre, con due
giorni di iniziative «aspettando la Notte
Bianca» del 30 settembre 2006. Una città
in cui sarà possibile fare shopping per
due sere consecutive, il 28 e il 29 settembre, oltre l’orario consueto e per l’intera
notte del 30. Migliorare le cifre di un anno fa è una scommessa difficile. Ma l’esperienza del passato e la giusta sinergia
tra le istituzioni coinvolte ci spingono a
ritenere che sarà un altro successo. Il primo dato che mi piace citare è relativo alle adesioni dei commercianti che, a quan-
Andrea Cozzolino, assessore alle Attività Produttive della Regione Campania
to ci risulta, al momento è superiore alla
prima edizione.
Il tema di questa edizione 2006 sarà «Il
Mediterraneo, un mare di cultura»: perché questa scelta?
Napoli è una metropoli multietnica. È nel
suo dna, nella sua storia. Grecia, Turchia,
Libano, Siria, Albania, Cipro, Israele, Palestina, Egitto, Maghreb, Penisola Iberica, Libia, Tunisia, Italia, saranno i protagonisti della Notte Bianca 2006. Per questo, accanto ad artisti italiani quella notte avremo le esibizioni di Khaled (Algeria),
Madredeus (Portogallo), Tonino Carotone
(Spagna), Rabih Abou Khalil (Libano), I
Musicisti del Nilo (Libano), Gnawa Sidi
Mimoun (Marocco), Fanfara Tirana (Albania), Amal Murkus (Palestina) e i Dervisci Rotanti di Damasco (Siria). Sarà una
notte di cultura, spettacolo e di solidarietà, nella quale dedicheremo una particolare attenzione ai bambini del Mediterraneo coinvolti nei conflitti. Napoli,
anche grazie al gemellaggio con Parigi,
tornerà a essere punto di incontro di linguaggi e tradizioni diverse, centro ideale
di tre continenti. Sarà un modo per af-
fermare Napoli come riferimento naturale della cultura mediterranea. Un modo per far avvicinare i popoli del Mediterraneo e partire dalla riscoperta delle radici comuni, per pensare tutti insieme a
un futuro di convivenza e solidarietà.
Molti i nomi di richiamo presenti nel
programma.
Abbiamo puntato su big nazionali come
Pino Daniele, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, che canteranno insieme dal
palco di piazza del Plebiscito. E poi Lucio
Dalla al Parco Troisi di San Giovanni a Teduccio e Antonello Venditti alla Mostra
d’Oltremare. Ma saranno tantissimi anche gli artisti di casa: da Tullio De Piscopo a Enzo Gragnaniello, da Roberto De Simone a Eduardo De Crescenzo, da Eugenio Bennato a Gino Rivieccio, da Peppe
Barra a Renato Carpentieri, solo per citarne alcuni.
Quest’anno la Notte Bianca non avrà centro o periferia: ognuna delle dieci Municipalità di Napoli avrà un suo programma
e ospiterà simbolicamente uno o più Paesi del Mediterraneo. Per suggellare il gemellaggio con la Nuit Blanche parigina,
NOTTEBIANCANAPOLI.COM
On-line il carnet
degli eventi
www.nottebiancanapoli.com:
questo è il sito ufficiale della
manifestazione dove è possibile
scaricare tutto il programma
della Notte Bianca in agenda per
il 30 settembre, con l'indicazione degli eventi, dei luoghi, dei
trasporti e dell'accoglienza
alberghiera a disposizione dei
visitatori, ed anche il cartellone
degli eventi previsti nei giorni
28 e 29 settembre in occasione
di «Aspettando la Notte Bianca».
Disponibili anche le Infoline
081.19720651 e 081.19720652.
inoltre, dalla capitale francese giungerà
una mostra fotografica di due artisti, un
palestinese e un israeliano.
La precedente edizione offrì subito l’immagine di una notte bianca non solo
partenopea, ma (turisti a parte) addirittura come epicentro di richiamo per
tutto il meridione, vista l’affluenza dalle altre regioni del Sud: sarà così anche
stavolta?
La prima edizione della Notte Bianca ha
richiamato un gran numero di turisti, facendo registrare il pieno degli alberghi di
prima e seconda categoria, e con i bed
and breakfast cittadini che hanno esaurito la loro capacità di 2.500 posti letto.
Quest’anno siamo più ambiziosi: vogliamo attrarre tutti i turisti che visitano e
che vivono il Mediterraneo. Napoli diventerà mare, un mare di cultura e di solidarietà. Saremo il centro del Mediterraneo e siamo pronti ad ospitare la gente del
meridione, perché Napoli rappresenta
per loro un punto di riferimento, ma anche le genti a noi più lontane, che dall’altra sponda del Mediterraneo ci guardano e desiderano raggiungerci.
Sul piano dei trasporti e del controllo
del territorio ritiene che andranno apportati correttivi migliorativi, sulla base della precedente esperienza?
Il fatto di suddividere il programma puntando molto sulle Municipalità è il primo
passo verso una razionalizzazione del
traffico, di mezzi e di persone, per quella notte. Il grande entusiasmo di un anno fa, la moltitudine di cittadini e di turisti scesi in strada, creò qualche disagio
alla circolazione. Non è facile gestire un
flusso così voluminoso di persone. Penso che si debba ringraziare gli agenti della polizia municipale e i dipendenti del
trasporto pubblico, perchè con il loro
sforzo hanno consentito gli spostamenti da una parte all’altra della città e che
hanno cercato di gestire, nel migliore dei
modi, una situazione eccezionale. Al loro lavoro, si affiancherà anche quest’anno quello indispensabile del coordinamento delle Forze dell’ordine, oltre al
contributo prezioso che sapranno dare
gli uomini del Servizio antincendio boschivo della Regione Campania e della
Protezione Civile.
Due milioni di persone in strada hanno
vissuto la città come non accadeva da anni, rendendola libera e pacifica. La libertà di un territorio si ottiene anche così,
invadendo festosamente le sue strade.
QUARTIERISSIME
CHIAIA MAGAZINE
Chiaia, finalmente scelti gli assessori
SI PARTE. Nomi e relative deleghe dei quattro componenti
del governo Chiosi. Quota rosa: in giunta Vittoria Mariani
abio Chiosi, presidente della Municipalità 1, ha di recente varato il minigoverno del territorio di Chiaia-PosillipoSan Ferdinando, nominando i 4 assessori che lo assisteranno nell'amministrazioine di quartiere nei prossimi 5 anni di
sindacatura. Tre componenti dell'esecutivo sono stati scelti tra gli eletti al Consiglio della Municipalità 1 (il vicepresidente Maurizio Tesorone, il commercialista Alfonso Brancaccio e l'imprenditore Alberto Boccalatte); il quarto componente dell'esecutivo, la dottoressa Vittoria Mariani, proviene dalla società civile e rappresenta la quota rosa interna
alla giunta. Secondo il Regolamento delle Municipalità, il consigliere Tesorone,
in quanto vicepresidente, conserva la carica di consigliere in parallelo con l'incarico di assessore; gli eletti Brancaccio
e Boccalatte, invece, in quanto assessori,
perdono la carica di consiglieri e devono
essere rimpiazzati in assemblea da due
subentranti. Entrano, quindi, in consiglio, in qualità di primi tra i non eletti,
Massimo Gallotta per Fi e Alessandro
Remondelli per l’Udc. Da notare che con
il rientro di Gallotta vengono riconfermati tutti i consiglieri ricandidatisi della vecchia circoscrizione.
Ed ecco, nel dettaglio, le deleghe e le competenze assegnate ai 4 assessori della
squadra Chiosi.
Maurizio Tesorone (Fi), vicepresidente
di giunta: Urbanistica (Pianificazione Territoriale; Edilizia pubblica e privata;
Grandi Progetti; Parcheggi; Patrimonio).
Vittoria Mariani (An): Scuola e Cultura
(Nidi d'infanzia; Scuole Materne; Strutture; Edilizia Scolastica; Attività Scolastica; Refezione e diritto alla studio; Po-
LA SQUADRA
MAURIZIO TESORONE (FI)
64 anni, laureato in Scienze
Turistiche, giornalista.
E’ vicepresidente della Municipalità 1 ed ha la delega all’Urbanistica. Si occuperà tra
l’altro di Edilizia pubblica e
privata, Patrimonio, Grandi
Progetti e Parcheggi.
F
VITTORIA MARIANI (AN)
43 anni, informatore scientifico del farmaco. E’ componente
della Consulta Regionale della
Sanità. E’ titolare alle deleghe
Scuola e Cultura, Politiche
Sociali, Legalità, Trasparenza,
Pari Opportunità, Turismo e
Spettacolo.
ALFONSO BRANCACCIO (FI)
Fabio Chiosi, 29 anni, presidente della Municipalità 1. E’ al suo secondo mandato.
litiche extra e post scolastiche; Istituzioni e attività culturali; Patrimonio artistico; Beni culturali; Tempi della Municipalità); Politiche Sociali (Servizi Sociali; Politiche per i diversamente abili;
Emarginazione; Zone degradate; Associazionismo e Volontariato; Politiche per
la Famiglia; Infanzia e Terza Età; Sanità;
Cooperazione e Solidarietà; Politiche per
l'integrazione sociale dei cittadini stranieri); Legalità; Trasparenza; Pari Opportunità; Turismo e Spettacolo.
Alfonso Brancaccio (Fi): Mobilità (Traffico; Viabilità; Corso Pubblico; Trasporti;
Parcheggi; Pedonalità; Piste ciclabili); Ambiente (Parchi e Giardini; Nettezza Urbana; Igiene Ambientale; Risorsa Mare); De-
centramento (Attuazione Decentramento Amministrativo); Bilancio; Ordini Professionali; Innovazione e Informazione;
Banche dati; Nuova Imprenditorialità/Cooperative/Lavoro; Sport; Movida.
Alberto Boccalatte (Udc): Manutenzione
Urbana (Arredo Urbano; Sicurezza e Assetto del Territorio; Difesa del Suolo e
Sottosuolo; Fogne; Strade; Illuminazione pubblica); Attività Produttive (Commercio e Annona; Industria e Artigianato; Aree Attrezzate; Centri per il Commercio e l'Artigianato; Mercati; Polizia
Amministrativa; Pubblicità e Affissioni;
Occupazioni di Suolo; Associazioni di Categoria); Problematiche abitanti non
umani.
40 anni, dottore commercialista. Le sue competenze: Mobilità, Ambiente, Decentramento,
Bilancio, Ordini Professionali,
Nuova Imprenditorialità/Cooperative/Lavoro, Sport, Movida,
Innovazione/Informazione,
Banche Dati
ALBERTO BOCCALATTE (UDC)
40 anni, imprenditore e specialista in gestione aziendale.
E’ assessore alla Manutenzione
Urbana (compresa la difesa del
suolo e del sottosuolo), alle
Attività Produttive (ivi compreso anche il rapporto con le
Associazioni di Categoria).
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c h i a i a m a ga z i n e
SAPERVIVERE
SOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ
Teatro Delle Palme, ritorno al futuro
LA NOVITÀ. Il 31 ottobre s’inaugura la nuova stagione teatrale della struttura
di via Vetriera che conserva due sale per i film d’essai. Il rilancio affidato ai Mirra
LAURA COCOZZA
è una bella novità queC’
st’anno, nel panorama artistico napoletano. Torna a nuova vita il Delle Palme, l’ex multisala di via Vetriera. Per una volta non sarà l’ennesimo mega
esercizio commerciale a prendere il posto di una sala cinematografica, così come è successo in passato. Stavolta l’arte si
è presa la sua rivincita: il Delle
Palme diventa teatro. O meglio,
torna ad esserlo, visto che proprio come teatro ebbe il suo massimo splendore tra il dopoguerra e gli anni ‘60, quando sul suo
palcoscenico Wanda Osiris lanciava rose profumate circondata
dai suoi boys, Dapporto e Macario scoprivano sorrisi e soubrette ed uno “Scanzonatissimo” Dino Verde parodiava canzoni celebri.
Artefice di questo “ritorno al futuro” del Delle Palme, la famiglia Mirra, che vanta un’esperienza di ben settant’anni alla
guida del teatro Diana, con un
impegno che si tramanda di padre in figlio. Il posto che fu del
suo fondatore, Giovanni De
Gaudio è infatti stato poi occupato dalla figlia Mariolina e da
suo marito Lucio Mirra. Sotto la
loro guida il Teatro Diana ha vinto 8 "Biglietti d'oro" oltre a numerosissimi premi ed attestati.
Da qualche anno hanno affiancato i genitori i tre figli Guglielmo, Giampiero e Claudia. Ed è
proprio la terza generazione che
sarà impegnata in primis sul rilancio del nuovo spazio teatrale
di Chiaia, ceduto in gestione ai
Mirra per i prossimi otto anni
dalla famiglia Gonfalone, la storica proprietaria.
Il 31 ottobre il Delle Palme, dunque, aprirà la sua prima stagione teatrale dopo un quarantennio dedicato quasi interamente
al cinema. Di questa esperienza,
tuttavia, non si sbarazzerà totalmente, perché nelle due sale
piccole continuerà la programmazione cinematografica, dedicata ai film d’essai proposti dal
Circuito Italia, lo stesso che cura la programmazione del Filangieri.
L'inaugurazione del cartellone
teatrale è affidata al musical napoletano «Bene e male» di Girolamo Marzano su musiche di
Gianni Conte. A seguire Rossella Falk con «Vissi d’arte, vissi d’amore”, una elaborazione drammaturgica della vita di Maria
Callas; il musical «La febbre del
sabato sera»; la commedia di
Eduardo Scarpetta «Il medico
dei pazzi» interpretata e diretta
da Carlo Giuffrè; il balletto «Lo
schiaccianoci» di Cajkovskij con
Andrè De La Roche; la commedia «Bello di papà» di e con Vincenzo Salemme, e i due musical
«Datemi tre caravelle» con Ales-
In alto Guglielmo Mirra che assieme ai
fratelli Giampiero e Claudia sarà impegnato nel rilancio artistico del Delle
Palme. A lato il teatro.
sandro Preziosi e «Menopause»
con Marisa Laurito, Fioretta
Mari, Fiordaliso e Crystal White. Accanto al cartellone di prosa e commedia musicale c’è
quello organizzato in collaborazione con il Circuito campano
della danza diretto da Mario Castro de Stefano unicamente dedicato al balletto, e quello rivolto agli amanti della comicità che
vede protagonisti Lino D'Angiò,
Paolo Caiazzo, Antonio e Michele ed Eduardo Tartaglia. E
fuori abbonamento Simone
Schettino e Daniele Luttazzi.
Nonché i concerti «Mina…che
cosa sei?!?» e «Canto do Mar» interpretati da Amelia e Francesca
Rondinella. Una programmazione in cui è evidente il fil rouge che unisce Diana e Delle Palme, se non altro per quei due
spettacoli (Il medico dei pazzi e
Bello di papà), presenti in date
diverse in entrambi i teatri, e dei
quali la Diana Or.i.s. è produttrice. Ma anche per la giusta at-
tenzione che viene rivolta a testi
e interpreti napoletani, alle
commedie musicali e agli spettacoli comici, filone artistico su
cui i Mirra hanno da tempo puntato, anche entrando a far parte
della gestione del Tam di via
Martucci.
«È naturale che con questa nuova iniziativa non partiamo da
zero ma dall’esperienza maturata in tanti anni di attività commenta Guglielmo Mirra -.
Quindi anche al Delle Palme
IL MORSO DELLA TARANTA
di PAOLO D’ANGELO
QUANT’ERANO BELLE LE ESTATI CON LA LIRA
hi non ricorda una frase di una canzone famosa,
interpretata dalla voce suadente del mitico
Bruno Martino, che diceva “odio l'estate”? Il modo
con cui l'artista trattava l'argomento, la sua interpretazione sicuramente unica e senza tempo che ci
lasciava intravedere una visuale dell'odio molto
particolare. L'odio, sentimento negativo che però
può essere interpretato anche come l'espressione
massima di un amore estremo, forse deluso perché
non corrisposto. Si può odiare l'estate così? Forse sì,
perché fugge via senza pietà ed a tradimento,
lasciandoci nel meglio dei nostri sogni di vacanza.
Come nel bel mezzo di un grande amore, innamorati perdutamente lei o lui sparisce nel nulla, senza
nemmeno un bigliettino di saluti, nulla. Ed ancora
per esempio puoi trovarti da una spiaggia esotica
catapultato in un solo attimo nel bel mezzo di una
piazza del centro di una città nell'ora di punta,
come dire da una spiaggia delle Bermuda a Piazza
Municipio alle ore 13,00. Un'esperienza che sicuramente provoca dei forti traumi, non facili da superare, e che ogni anno si ripetono senza tempo, quasi
come in un rito. Ma che dire, l'estate è fatta così, è
spietata, ed ogni anno ci lascia senza nemmeno il
tempo di un saluto, di un sonnellino pomeridiano
rubato per cercare di riabituarsi ai ritmi invernali.
Anche le nostre città puntualmente a fine stagione
ne sono coinvolte, passando dalla quiete delle strade
di agosto alla confusione schizofrenica di settembre.
Buoni e cattivi che riprendono a pieno titolo i
propri ruoli nella società e che cercano di darsi
subito da fare affinché tutto riprenda, l'economia, la
politica, il traffico, la criminalità, il calcio ed altro.
Povero quel cittadino sprovveduto che cercava e
ancora cerca la sua vacanza e che resta inesorabilmente indifeso e deluso, perchè costretto suo
C
malgrado dall'estate appena fuggita via, a riprendere il proprio duro lavoro. Ma come? Neanche il
tempo di riprendere fiato dopo le lunghe corse
passate a rincorrere un euro “infame” per cercare di
far quadrare i conti di un'estate, conti che non
tornano mai, ed è tutto finito? Passato? Nemmeno il
tempo, la soddisfazione di riuscire a prendere quel
maledetto euro, che è scappato via dalle mani,
dribblando tutto e tutti per tutta l'estate come solo
il miglior Maradona sapeva fare. Quell'euro traditore e senza cuore che se n'è scappato via con il primo
aereo, nei migliori alberghi, nelle spiagge, nelle
barche, nei ristoranti, nei locali notturni, ovunque,
lasciandoci così da soli e con un inverno da affrontare? Chissà che cosa avrebbe cantato oggi il caro
Bruno Martino con l'euro in tasca, forse “ammazzate l'estate” che altrimenti mi rovino, chissà? Ad ogni
modo i viaggi non sono mancati, le tante barche
nelle autostrade del mare nemmeno, le sciate estive
altrettanto, insomma chi più ne ha più ne metta ed
anche per questa estate non ci siamo fatti mancare
niente, chi per qualche mese, chi per qualche
giorno, tutti si sono conquistati il loro piccolo come
si dice da queste parti “posto al sole”. Perdonatemi
se mi lascio prendere dai ricordi del passato, forse è
il segno dell'età che avanza ma lasciatemi dire, che
grande differenza con quelle estati passate con la
“lira” così educata, che ogni volta che voleva uscire
per andare da qualche parte ci chiedeva il permesso.
Come si possono dimenticare quelle vacanze estive
fatte di falò sulla spiaggia con quelle poche lire in
tasca ma che ti facevano sentire il più ricco del
mondo? Beh, vecchi ricordi di estati che furono che
se pur ci hanno traditi ci facevano sicuramente
correre di meno e di certo non le abbiamo mai
odiate. Buon inverno a tutti!
proseguiremo nell’intento di
dar vita ad uno spazio che sia vivo e aperto al pubblico tutto il
giorno, non solo la sera. E che diventi anche fucina di nuovi attori o semplici amanti del teatro.
A questo scopo, abbiamo deciso
di dar vita anche al Delle Palme
ad un Laboratorio teatrale, e ne
abbiamo affidato la direzione a
Peppe Celentano, attore-autore
che collabora già da diversi anni con il Diana».
«Celentano - prosegue Mirra - ha
già messo in scena per noi “Ladri di sogni”, lo spettacolo per le
scuole più visto in Italia durante la scorsa stagione, che sicuramente riproporremo quest'anno al Delle Palme. Il laboratorio
vuole raccogliere l’eredità della celebre Zietta Liù e dunque si
rivolge a ragazzi e bambini con
l’obiettivo di avvicinarli al teatro attraverso il gioco e il linguaggio del corpo, aiutando anche i più timidi a superare timori e inibizioni».
Alla scuola di teatro, inoltre, affiancheremo quella di musica,
attiva da novembre, diretta dal
maestro Filippo Esposito, sempre rivolta ai bambini, e basata
sul metodo di autoapprendimento Orff- Schulwerk del compositore tedesco Carl Orff, l'autore dei Carmina Burana. Infine, ci sarà la programmazione
mattutina rivolta alle scuole,
che quest’anno sarà dedicata a
Totò, in occasione del 40° anno
dalla sua scomparsa. Allo spettacolo, diretto e interpretato da
Giancarlo Cosentino e due giovani attori usciti dalla “Palestra
dell'attore“ del Diana, sarà abbinata una mostra nel foyer del
Delle Palme».
Fin qui il calendario degli eventi certi e programmati. Ma in
cantiere ci sono molti altri progetti. Non ultimo quello di coinvolgere il pubblico giovane attraverso serate che comprendano teatro, cena e musica, organizzate in collaborazione con ristoranti e locali di Chiaia.
Un progetto che suona soprattutto come un auspicio per il
quartiere.
RELAX&MOVIDA
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CHIAIA MAGAZINE
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1. Sohal Beach Club, ore 22 e 30: Chiaia Magazine
in festa. Oltre 400 gli invitati.
2. Da sinistra: Gianni Gagliardi, Nino De Nicola e
Duilio Abet.
3. Laura Cocozza, Simona Bassani, Massimiliano
de Francesco, Valerio Ariante.
4. Nino De Nicola, Massimiliano de Francesco,
Tommy Totaro.
5. L’instancabile e scatenato Ernesto Doria.
6. Il vulcanico Salvatore Fantini baciato dalla
moglie Olga e dall’amico Peppe Bevere.
7. Gli amici di Chiaia Magazine pregustano lo
straordinario buffet del Gran Caffè Cimmino.
«Chiaia Magazine» in festa al Sohal
onostante l’autunno incalzante e una città che è già
N
sottosopra, ancora freschi e piacevoli sono i ricordi e i sorrisi della serata magica di luglio al Sohal Beach Club, struttura mozzafiato del Fusaro, tra palme, giochi di luce, letti a baldacchino e il rumore del mare. Per
festeggiare i primi sette mesi di Chiaia Magazine, il
mensile più trendy del momento e l’autentica novità
editoriale del 2006, sono accorse oltre 400 persone - vip,
meno vip, giornalisti, miss pin up, imprenditori e politici - che hanno potuto non solo ballare grazie alla superconsolle del duo Tot&Sol e all’impeccabile selezione musicale del dj Armandino, ma anche gustare l'infinito e prelibato buffet del Gran Caffè Cimmino, vera
attrazione della serata con la sapiente regia dello scatenato direttore del gusto Ernesto Doria. Una sera co-
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sì non poteva che essere un trionfo. «Party con…Chiaia
Magazine» lo è stato, per la gioia degli organizzatori: Nino De Nicola, presidente delle Nuove Botteghe dei Mille e direttore editoriale del giornale; il gruppo editoriale
Iuppiter Group, con l'inafferrabile Massimiliano De
Francesco, l'elegantissima Laura Cocozza, l'hawaiano
Alvaro Mirabelli, il sornione Silvio Campione e il prezioso Luca Spoldi; e Salvatore Fantini, proprietario del
Gran Caffè Cimmino, l'inarrestabile Sasà, genio e sregolatezza, grazie al quale l'astronave delle squisitezze
ha fatto un atterraggio perfetto al Sohal. Un'astronave
carica di ogni bendiddio: due primi piatti freschi e scattanti, fettoni di pan canasta superfarciti, rosoni di dolci, cuori di fragoline e trionfi di frutta con una sorprendente grandinata di «cerase», autentica libidine
del buffet. Il tutto innaffiato dai nobili vini Di Costanzo e dai cocktails dalle cannucce fluorescenti del barman Massimo Fico. Soddisfatti della bella festa di
Chiaia Magazine i gestori dell'incantevole Sohal: Alessandro Papadia, Francesco Falco, Pippo Olivieri e Marco De Rosa.
E per l’inverno, dopo il successo dell’estate, la squadra
di Chiaia Magazine, per i suoi lettori e per i suoi fan,
ha già stilato un programma originale di eventi culturali e serate danzanti. Dove mai vorranno arrivare i nostri eroi di Chiaia? Per adesso vi lasciamo con il loro credo, pieno di poesia e coraggio, che era scritto sugli inviti per l'esclusivo party: «Mira alla luna: anche se sbagli finirai nelle stelle».
Tommy Totaro
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8. Ore 23 e 30, c’è una tribù che balla l’inno dei Mondiali: po-poro-popo-po-po.. Nel corso della serata, dalla
consolle è partita la telecronaca di Fabio Caressa del rigore decisivo di Grosso nella finale contro la Francia.
Telecronaca, ovviamente, accolta con un boato. 9. Il musicista Antonio Onorato con Gino Giglio. 10. In pista, nel
tepore dell’estate, si danza. Riconosciamo Lisa Regina (a destra), la bella Barbara (a sinistra) e nelle retrovie Eduardo Caruso. 11. Alla consolle dj Armandino: estro, gusto nella selezione musicale e fantasia da vendere tra lounge
e dance. 12. Da destra: Pasquale Russo, Liliana Brandi, Raimondo e Valentina Di Giacomo.
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13. Il poeta di Santa Lucia Ciro Rimonti in compa-
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gnia di Annagiulia Pasquariello.
14/15/16. Sorrisi by night, tra un bicchiere di
vino e un’occhiata a Chiaia Magazine.
17. Mauro Solinas, l’uomo del night e dello
«scantinight».
18. Da sinistra: Renée Capolupo, Mariagiovanna
di Bari e il re del web Massimiliano Tomasetta.
19/20. Tempo di relax: riconosciamo gli amici
Nuccio Apolito, Bruno D’Alessio e Michele Giglio.
21. Da sinistra: Olga e Salvatore Fantini, Camillo
Pane, Nino De Nicola e Peppe Bevere.
22/23. Mentre Mario Marra è seduto sui divani
da mille e una notte del Sohal in compagnia di
Fara, Ernesto Doria dà il meglio di sé in pista.
24. Francesco De Stefano, animatore indiscusso
della movida partenopea, con alcune amiche.
25. Mezzanotte e tre stelle: Massimiliano de
Francesco, Tommy Totaro e Laura Cocozza.
26. Antonella Carlo e Alessandro Combattente.
27/28/29. Altri sorrisi by night tra cui quelli di
Enzo Pelliccia, Salvatore Cammarota, Ettore Pigati
Rosaria Passaro e Salvatore «Tatà» Tartaglione.
30. Da destra: Nino De Nicola, Lisa Regina, Fiorella De Nicola, Giuliano Regina e Barbara.
31/32. Full di amici: la coppia Murilo Passos e
Antonella Natale e tris di donne.
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SOCIETÀ&COSTUME
AUTUNNO FORTUNATO TRA CAMPI E SANTI. L'estate è
finita, la febbre del gioco è solo cominciata. Mondiali vinti e
stravinti, campionati iniziati tra penalizzazioni, sospetti,
squadre condannate a vincere e campi da gioco elettrici.
Mentre l’intrigo di «Lucky Luciano» Moggi ci riserverà, in
futuro, colpi di scena e colpi di mano, Alberto Postiglione
(tabaccheria a largo Ferrantina a Chiaia) come ogni mese, ci
&
terni favole
CHIAIA MAGAZINE
dà i suoi numeri per azzeccare un ricco terno. E non poteva
iniziare che con il terno del campionato: «I giochi del campionato sia di A che di B sono aperti: la mia dritta è il terno da
giocare su Napoli e tutte 9 - 10 - 67. Poi, questo settembre è
anche il mese dei santi: quindi attenti ai numeri della Madonna 8 - 12 - 52 e a quelli di Padre Pio 23 - 13 - 9. Questi terni sacri
vanno giocati - tiene a precisare Postiglione - su Napoli, Bari,
Milano, Roma e possono essere giocati insieme per un sei al
superenalotto». Ma settembre è anche il mese di San Gennaro,
‘o santo guappone. Ecco i numeri per vincere: 18 (il sangue) 19 (il santo) - 66 (il miracolo). Numeri benedetti da giocare (con
la formula dell’ambo e del terno) sia a Napoli che a Bari.
10
Il piromane
ogni volta
che esce
si rifà
il tracco.
Renato Rocco
FESTE&TRADIZIONI
IDEE AZIENDALI
La Matic Sud punta
sulla shopping bag
a Matic Sud è un azienda specializzata nella realizzazione
Lclasse
e produzione di scatole in carta e cartone per articoli di
a «effetto prestigio» che trovano impiego nel settore
delle calzature, della camiceria, dell'abbigliamento e degli
accessori della moda in genere. Attraverso l'impegno e la
passione per un lavoro che si tramanda da tre generazioni,
Vincenzo Passaro e i figli Sergio, Gennaro, Maria, Alessandra e Rosaria, sono riusciti a raggiungere i più alti vertici
dell'imprenditoria. Tra la sua ampia clientela, infatti, la Matic
Sud ha grandi firme a livello nazionale come Dolce & Gabbana, Ferragamo, Finamore, Marinella. «Proprio per far fronte alle esigenze di
una clientela in continuo sviluppo» aggiunge Sergio Passaro (nella foto
con il fratello Gennaro), direttore
commerciale, - «è nata la shopping
bag della Matic Sud. Un coordinato
finale di packaging che per realizzazione grafica, scelta e qualità del
materiale, e alla cura dei particolari,
come l'artigianalità delle chiusure,
supera di gran lunga le alternative presenti sul mercato».
L'azienda, inoltre, offre alla clientela la consegna del materiale prodotto senza spese aggiuntive, e consente di poter lasciare a deposito la merce prodotta per poterla così ritirare successivamente, parzialmente o per intero. «I servizi di stoccaggio e di consegna a domicilio» - precisa Gennaro Passaro,
direttore di produzione, - «si rendono indispensabili quando
la produzione per un cliente è molto voluminosa. Il cliente
così evita di avere il magazzino imballato da migliaia di
scatole». Matic Sud, Arzano (Na), C.so Salvatore D'Amato 87/89 (tel.
081.573.22.76/77 - fax 081.573.37.60 - www.maticsud.it).
Piedigrotta, nostalgia per una favola
ANTONIO BIANCOSPINO
Carnevale l'hanno inventato a
IlolNapoli,
per dare sfogo al poponelle strade. «Mazza e panella
fanno 'e figlie belle; panella senza mazza fanno 'e figlie pazze».
La mazza i napoletani l'hanno
sempre conosciuta perciò,
«primme 'e ascí pazze», bastava
che si pentissero con una processione alla Madonna di Piedigrotta, sfogando poi con una tarantella di libertà e follia.
Piedigrotta, feste e fuochi a mare. Ricordi di una folla incontenibile, impressionante nell'agitarsi caotico di un formicaio di teste. Volti d'inguaribile ottimismo
riflesso negli sguardi aperti, furbeschi e ricettivi. «Cocco e mellone!» gridavano i venditori ambulanti: «'o cocco ammunnato e
buono». Proverbi e scioglilingua
per attirare i curiosi, ma non ce
n'era bisogno davanti all'abbondanza di bancarelle, un bazar di
colori e odori che riempiva via
Caracciolo e le Rotonde di lupini
e granoni tostati, tinozze di cocco galleggiante, fichi d'India, torroni e laghi di birra, noccioline
e zucchero filato, maruzze e piramidi di alghe, tra le quali facevano mostra di sé ostriche, cozze e taratufoli, e poi vongole, limoni, capitoni e trippa a iosa.
Nel paese di Bengodi non poteva
mancare Pulcinella. La sua maschera si replicava lungo il percorso, picchiando randellate di
gomma su incauti saltimbanchi.
I coriandoli veleggiavano sui carri di cartapesta in un tripudio di
stelle filanti, strisce colorate,
esplosioni di razzi, mortaretti e
«tricche tracche…tricchitracche,
tant'a pparte».
E sì, perché c'era chi apriva tavoli da gioco sul lungomare, per
sfidarsi a tric trac o a scopone
scientifico, incurante della moltitudine vociante che saltava ai lati in un'allegra confusione. I carri di cartapesta sfilavano a tema,
“vestiti” di pesca e di mare, di
LIBRIDINE
Treccagnoli lancia il commissario Ascione
AURORA CACOPARDO
esordio narrativo di Pietro Treccagnoli,
Loccupa
giornalista de «Il Mattino» in cui si
delle pagine culturali, è una tragicommedia dal ritmo intenso, popolata di
personaggi stravaganti e curiosi a partire
dalla voce narrante («...è trasuto con quella faccia sua, che pare sempre nu calamaro. Bianco e nero, con i capelli allisciati e
bagnati a penna di gallina. Nu calamaro?
Non lo chiamano veleno Macché, ‘a solita seccia...»), che cercano di
di Pietro Treccagnoli
muoversi secondo le dinamiche del potere
Avagliano Editore
e che, tuttavia, non sempre sono in grado
9 euro
di comprenderle e assecondarle perché i
tempi sono cambiati e quella che un
tempo era la Campania felice, oggi è una
grande discarica dove si muore o perché si
vuole sapere troppo e perché si è visto
troppo. Come accade ad una gabonese
trovata assassinata poco lontano da una
discarica. Quello dell’autore è un romanzo di luoghi e sopralluoghi: le vicende si
svolgono tra Pozzuoli, Licola, Varcaturo,
Lago Patria e la Campania Nord tra Villa
Literno e Parete. Le indagini del commissario Ascione - che a suo dire voleva diventare carabiniere e finisce poliziotto fanno emergere una serie di crimini legati
talvolta a personaggi al di sopra di ogni
vulcani in eruzione e di isole di
sole, «sfrocoliando» a destra e a
manca ma, soprattutto, al «Ciuccio 'e fichella», il Napoli Calcio,
anche all'epoca croce e delizia
partenopea; e se ciò non bastava,
le bocche dei passanti, sfogavano l'entusiasmo con frasi indecenti alle bellezze giunoniche in
mostra sui carri.
C'era, poi, il momento più atteso
dai bambini, con le mani sporche
di cioccolata, quando, in mezzo
al corteo, appariva il pazzariello, quel buffo signore fasciato dalla vita alle caviglie, con uno strano cappello a pennacchio e un
bastone magico, una specie di caramella gigante che si agitava
con salti possenti. Il pazzo che
balla non è mai solo ma accompagnato da un corteo di «triccabballacche», «scetavajasse», caccavella e «putipù», «zerri-zerre»,
nacchere, tamburi e tamburelli:
un'accozzaglia di rumori ed urla
«’e guagliune» che le signore perbene scongiuravano facendosi la
croce. Invece, dopo i fuochi a mare, dappertutto s'intonavano canzoni napoletane. Una delle più
famose, «Te voglio bene assaje», si
sussurrava quando i napoletani,
finita la festa, pieni di «saudade»,
guardavano il mare e pensavano:
«Nenné, che t'aggio fatto, ca nun
mme puó' vedé' ?!».
sospetto. Non lo chiamano veleno (Avagliano,
pagine 125, 9 euro), titolo preso da «La
gaia scienza» di Nietzche, è una storia
cruenta narrata con linguaggio duro che,
a tratti scivola in volgarità. Un romanzo
che si pone a mezza strada tra il noir ed il
saggio psicologico in quanto Treccagnoli,
in alcuni momenti, si sofferma ad analizzare gli aspetti dell’animo umano.
La narrazione è portata avanti con stile
cinematografico e ritmo jazzistico e quando l’azione rischia di divenire frammentaria a preservarne l’omogeneità provvede
la costruzione linguistica dialettale che
accompagna i personaggi - prostitute,
spacciatori, criminali senza scrupoli,
arabi, poliziotti e poliziotte viziose, boss,
commissari - nel loro destino di violenza e
di morte.
LA PRIMA REDAZIONE A NOLEGGIO
IN CAMPANIA
Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli - Tel. 081.19361500
Fax 081.2140666 e-mail: [email protected]
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EVENTI&CURIOSITÀ
OCCHIO DI RIGUARDO
Al San Carlo il pop colto di Franco Battiato
Teatro San Carlo: 25 settembre alle 20.30.
Franco Battiato, guru del pop colto, insiste
sulla strada della contaminazione, complice
stavolta l'Orchestra del Teatro San Carlo. Il
concerto è a sostegno del Fondo per l'Am-
biente Italiano, impegnato a tutelare il patrimonio ambientale ed artistico nostrano.
Lecito prevedere uno sperimentato repertorio di alchimie in bilico tra rock, sinfonico,
melodico ed etnico. Infotel 800.907080
LIBRERIA FELTRINELLI
L’INIZIATIVA
SEDE DI PIAZZA DEI MARTIRI
Infotel 081.402395
I Quaderni di «Arch’è»
tra i palazzi di Napoli
settembre
iorgio Nocerino (nella foto) è un architetto, stanco della peG
nombra in cui si agita il dibattito dell'intellighenzia progettuale partenopea. Così ha deciso di dare una scossa all'ambiente. Voglia di accelerare un po' i ritmi e magari fare i conti
in tasca alle iniziative dall'alto: ed ecco che nasce in via Domenico Morelli 7 l'associazione culturale onlus
«Arch'é», votata all'arte e all'architettura: qui
Nocerino ha inaugurato una vivace striscia
di mostre fotografiche. L'altro braccio operativo di Arch'é è editoriale: approdano al
quarto numero i «Quaderni». Confezione
elegante, impaginazione sobria sono il perimetro in cui Nocerino colloca i saggi tecnici dei primi 3 numeri: manualetti svelti,
sequenze istruttive di lunghe passeggiate
tra i palazzi partenopei. Nell'ultimo Quaderno, però, l'architetto alza il tiro, usando
il pretesto di un profilo del Pan e del Madre,
templi locali del contemporaneo, per seminare interrogativi. Uno su tutti: se sia
meglio sistemare l'arte moderna in edifici
storici riciclati o sia meglio confezionarle
spazi architettonici su misura.
KERMESSE
Maschio Angioino, l’arte
«balla» con il tango
a sempre il tango collega Napoli a Buenos Aires. Quella
musica (e quella danza) nacque nel barrio (quartiere) dei
«tanos» (abbreviazione di «napolitanos», a indicare gli emigranti italiani). L'antico legame si ripropone ormai da decenni in città con una fioritura cospicua di scuole e di allievi e con visite frequenti dei più prestigiosi «tangueros» argentini.
Non stupisce allora la kermesse, organizzata al Maschio Angioino dal 21 al 24 settembre: tango in tutte le salse possibili e
26 artisti presenti per la rassegna «Pittura, scultura, danza, moda: 4 giorni all'insegna del tango», che sarà dunque declinato in quattro varianti artistiche dai
creativi che partecipano alla rassegna. Segnaliamo la Personale di Isabel Carafi, il
concerto di TangoLibre, l’esibizione dei
ballerini Sergio Natario e Alejandra Arruè, la sfilata di moda tanguera firmata
da Maria Teresa di Lorenzo.
Infotel 081.5560772
D
n.d.n.
4-31. «Congetture su MobyDick» è il titolo della
personale del pittore Franco Fortunato: il capolavoro di Melville come una fiaba su tela.
21. Incontro con Cisco: voce dei Modena City
Ramblers, il rocker Cisco presenta «La lunga notte», 1° album da solista, 14 pezzi tra impegno civile e mistica del viaggiatore.
24. Classica dal vivo: il pianista Leonardo Acone
esegue musiche di Bach, Scarlatti, Haydn, Beethoven e Liszt.
27. Musica: sugli scudi la «Bandabardò», 7 bardi
demenzial giullareschi che con la Banda Osiris
si dividono il mercato di genere. Stavolta parlano (e suonano) del doppio dal titolo Fuori Orario.
28. Libri. Pietro Treccagnoli, giornalista, presenta «Non lo chiamano veleno», romanzo d'esordio.
1 ottobre. Musica colta dal vivo con «Rare Concertos for Double Bass», raccolta di inediti del
'700 e dell''800 per contrabbasso e clavicembalo.
MOSTRE
fino al 14 ottobre
GALLERIA ARTIACO (piazza dei Martiri, 58)
Lui è un mostro sacro dell'arte concettuale: la sua
mostra napoletana è un evento da non perdere.
Lawrence Weiner, americano, pendolare tra New
York e Amsterdam, è figura centrale dei codici
espressivi contemporanei di cui teorizza da sempre i perimetri trasgressivi: non conta l'opera, insomma, ma l'idea. Il suo segno è l'installazione
testuale (nella foto): scritte dipinte o applicate su
pareti o su qualunque altra superficie. Seconda
performance napoletana e sempre su misura per
lo spazio di Artiaco. Infotel 081.4976072
dal 4 ottobre al 18 novembre
GALLERIA T293 (piazza Amendola, 4)
Se l'anagrafe colloca l'artista croato Nemanjia
Cvijanovic nello scenario ipercontemporaneo,
lui tuttavia non si sacrifica sull'altare del con-
cettuale a tutti i costi: le sue opere le capisci a volo. Non è poco in un'epoca di falsi profeti. Ed è
quanto accade in «All right»: la mostra presenta
5 lavori tra cui alcune stampe che coniugano il
metodo futurista delle «parole in libertà» con recenti immagini di guerra. Interessante anche il
video in cui Cvijanovic interpreta un poema sonoro di F. T. Marinetti. Infotel 081.295882
fino al 16 ottobre
GALLERIA 404 (via S. Brigida, 76)
Jo Jackson: di lei ne sappiamo poco. Ha 34 anni.
E' americana di Portland e pare sia il nuovo talento in ascesa dell'arte ipercontemporanea. In
Italia espone per la prima volta e, per farlo, sceglie Napoli. Nel suo perimetro espressivo pitture, sculture e videoanimazioni in cui agita provocazioni forti e simboliche: ghiacciai morenti,
soldati terrorizzati, orologi fermi a mezzanotte,
chiavi fluttuanti nel vuoto. Aggiungeteci la predilezione per il rosa e il turchese e avrete «The
first and the last Men». Infotel 081.5529169
fino al 30 settembre
PAN (via dei Mille, 60)
Scortato dalle polemiche sul consuntivo modesto di 2 anni di attività, Palazzo Roccella propone «Giardino. Luoghi della piccola realtà»: la «collettiva» è terreno di confronto per 25 artisti sul
tema del domicilio dell'anima, delle emozioni
più intime. Infotel 081.7958605
PALAZZO REALE, SFILA PIEDIGROTTA
Sdoganare Piedigrotta dalla ragnatela dell'oleografia non era facile: alla famosa kermesse di popolo rende ora giustizia «La mostra
della grande festa», suggestiva ricostruzione artistico/documentale della trasgressione di massa più amata dai napoletani. L'esposizione, sistemata nella Sala Dorica di Palazzo Reale, è una delicata
operazione della memoria, scandita da dipinti d'età borbonica, foto d'epoca, reperti storici, strumenti e costumi tipici dell'evento. Fino al 20 ottobre. Infotel O81.5808111
EVENTI&CURIOSITÀ
CHIAIA MAGAZINE
12
Anteprime teatrali, big alla riscossa
SORPRESE. Anna Falchi all’Augusteo con «Notting Hill»
Biagio Izzo al Sannazaro. Le proposte del Sancarluccio
vanguardia, commedia, musiA
cal, canzoni napoletane. I
teatri di Chiaia stanno per riaprire
i battenti, dischiudendo al pubblico napoletano una carrellata di
piacevoli sorprese. Anche per
questa stagione, come per gli
scorsi anni, l'offerta di spettacoli
proposti è colorata, intrigante,
variegata. Ce n'è davvero per tutti
i gusti: dal «Notting Hill» di Anna
Falchi (all'Augusteo in programmazione dal 27 ottobre) alla satira
di Biagio Izzo (al Sannazaro dal 31
ottobre), dalle sperimentazioni
illuminanti di Franco Nico, che
riproporrà al Sancarluccio le
poesie musicate di Rocco Scotellaro, alle canzoni di Gigi Finizio (a
febbraio al Sannazaro, in data
ancora da definire).
I cultori del grande spettacolo
napoletano troveranno alcuni
appuntamenti da non perdere:
sempre al Sannazaro merita di
essere citato «Napoli parole e
musica» di Gloriana (7/10 dicembre), «Arezzo 29 in tre minuti» di
Lara Sansone ed Oscar Di Maio
(15 dicembre/ 7 gennaio), «Matto
da legale» di Ciro Ceruti e Ciro
Villano (11/ 28 gennaio), «Costantemente vostro» di Leopoldo
Mastelloni (3/13 maggio). Sonorità
partenopee palpiteranno nella
voce di Sal Da Vinci, protagonista
all'Augusteo (dal 9 al 18 marzo) del
recital, che si annuncia sorprendente, «Anime napoletane». Sempre al Teatro di via Roma, spicca la
presenza di artisti famosi come
Marco Columbro, interprete di
«Tootsie, il gioco dell'ambiguità»
(23 marzo/ 1 aprile), l’incredibile
Arturo Brachetti, che riproporrà i
suoi giochi illusionistici e le sue
trasformazioni (dal 4 al 15 aprile),
Mariangela Melato, intensa e
passionale protagonista di «Sola
me ne vo...» (dal 17 al 29 aprile).
Infine, da non trascurare la stagione d'avanguardia proposta dal
Sancarluccio: sul piccolo e nobile
palcoscenico di via san Pasquale,
tornerà Corrado Parodi con il suo
splendido spettacolo sul «corsaro»
Pier Paolo Pasolini ed, ancora, sarà
proposto «Niente», il nuovo e
graffiante monologo di Maurizio
Argàn del Teatro della Centena di
Rimini. «Il nostro cartellone è
ancora in fieri - spiega il direttore
del Sancarluccio, Franco Nico anche perché, come ogni santissimo anno, dobbiamo lottare per
tenere in vita un teatro d'avanguardia come il nostro. Speriamo
che stavolta qualcosa si muova,
per poter riuscire a lavorare con
più grinta, soddisfazione, entusiasmo».
Sede: 80121 Napoli - 287, Riviera di Chiaia
Tel. 081.764.42.14 - 081.245.11.82 - 081.764.32.65
Show Room: 20123 Milano - 5, S. Maria alla Porta
Tel. 02.864.67.036 - 02.869.12.669
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Antonella Carlo
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