m a ga z i n e www.chiaiamagazine.it CHIAIA Anno I - N.8 settembre 2006 Distribuzione gratuita S A P E R V I V E R E L A C I T TÀ Edizioni Iuppiter Group In collaborazione con Nuove Botteghe dei Mille OPERAZIONE MOLA Notte Bianca «La mia Napoli libera e pacifica» I numeri della prima edizione furono un successo: 2 milioni di persone in strada e un volume d’affari di 50 milioni di euro. «Difficile migliorare le cifre di un anno fa», dice l’assessore regionale Andrea Cozzolino, ideatore e promotore dell’evento. Ma stavolta il bis si preannucia davvero ambizioso. Il tema di quest’anno: «Mediterraneo, un mare di cultura». intervista a pagina 5 • Partenza sprint del neoassessore comunale al 6 QUARTIERISSIME Municipalità 1, scelti finalmente gli assessori • E non finisce qui: abolisce la Ztl da via Domenico 7 CULTURA&SOCIETÀ Teatro Delle Palme, ritorno al futuro traffico Gennaro Mola: a Chiaia rilancia il vecchio senso di marcia. Motivo? I cantieri della Riviera. Morelli a via dei Mille e rispolvera le ganasce contro la sosta selvaggia. • Infine, pensa al futuro e aderisce al «partito» dei 8 MOVIDA Festa di Chiaia Magazine, la galleria delle foto garage sotterranei: con i nuovi poteri del sindaco l’impresa diventa possibile. ASPETTANDO I PARCHEGGI NINO DE NICOLA i riprende e la stagione si presenta densa di eventi e aspetSMagazine tative per Chiaia. Molti i fronti da tener d'occhio e Chiaia si arma delle migliori intenzioni nell'interesse del quartiere. Innanzitutto: si riparte con il ripristino del vecchio senso di marcia da via Morelli a via dei Mille, un provvedimento che aspettavamo in quanto il dispositivo di marcia precedente non si è dimostrato funzionale. La decisione è firmata dal neoassessore comunale al traffico Gennaro Mola del quale apprezziamo l'attivismo e la concretezza. Anche se manifestiamo qualche riserva sull'altra decisione dell'amministratore, quella di abolire la ZTL sull'asse Morelli-via dei Mille. Comprendiamo la sua motivazione (la prossima apertura di cantieri alla Riviera esigeva via dei Mille come valvola di sfogo del traffico), ma ribadiamo che almeno il sabato, giorno di punta per lo shopping, l'oasi pedonale sia d'obbligo. Tutto il discorso, però, impone un ripensamento globale sul versante dei parcheggi interrati in zona Chiaia e vogliamo sperare che i poteri speciali del sindaco saranno ri- solutivi. Lo ripetiamo: l'asse della Riviera è l'ideale per ospitare grandi strutture sotterranee per lo stallo delle auto. Nell'interesse di tutti. A proposito di buona amministrazione, sia pure in ritardo, si è messa in riga anche la Municipalità 1 che è riuscita a nominare i suoi 4 assessori. Alla squadra di governo del presidente Fabio Chiosi auguri di buon lavoro da parte mia, delle Nuove Botteghe dei Mille e di Chiaia Magazine che sarà cronista attenta dell'operato della giunta. A proposito, buona Notte Bianca a tutti. la vigilante s.r.l. ISTITUTO DI VIGILANZA dal 1946 LRC 180447 - 23/6/98 Direzione e Centro operativo: 80142 NAPOLI - Via Carlo di Tocco, 82/84 Tel. 081 734 04 24 - 081 734 98 22 - Pronto intwervento 081 734 02 88 - Fax 081 734 98 18 Internet: http//www.la-vigilante.com - E-mail: [email protected] Part. IVA 03577570637 - Camera di Commercio n. 155962 - Iscritta al N 381 - R.I. Tribunale di Napoli SOS CHIAIA CHIAIA MAGAZINE Come migliorare la Municipalità 1? Scrivi a: VIA SANTA CATERINA DA SIENA: IL BANDO C’È NUMERI UTILI EMERGENZE-SICUREZZA CARABINIERI 112 Stazione CC (Via Orazio 73) Tel. 081.681122 Stazione CC (Ferrantina a Chiaia 1) Tel. 081.417486 POLIZIA 113 Comm. Posillipo (via Manzoni 249) Tel. 081.5983211 Comm. S. Ferdinando (Riv. di Chiaia 185) Tel. 081.5980311 POLIZIOTTI DI QUARTIERE Il C28 e il display impazzito LA PAROLA AI LETTORI. Dagli autobus «circolari» con ritardi ingiustificati all’emergenza dei rifiuti: i disagi del quartiere E POI DICONO DI USARE I MEZZI PUBBLICI... MONTE DI DIO, URGE DISINFESTAZIONE POLIZIA STRADALE Tel. 081.5954111 SOCCORSO STRADALE Tel. 081.803116 VIGILI URBANI Tel. 081.7513177 Unità oper. Riviera di Chiaia 105 Tel. 081.7619001 PRONTO SOCCORSO 118 AMMINISTRAZIONE CIRCOSCRIZIONE CHIAIA Sede cons. circ. Tel. 081.7644876 Anagrafe decentrata Tel. 081.7950501 SANITÀ PRONTO SOCCORSO LORETO-CRISPI Tel. 081.2547256 GUARDIA MEDICA LORETO-CRISPI Tel. 081.7613466 OSPEDALE PAUSILIPON Tel. 081.2205111 OSPEDALE FATEBENEFRATELLI Tel. 081.5981111 - 081.5757220 DISTR. SAN. 44 Assistenza Anziani Tel. 081.2547715 Assistenza Diabetologica Tel. 081.2542928 Assistenza Veterinaria Tel. 081.2547074 m a ga z i n e CHIAIA SA P E R V I V E R E L A C I T TÀ Anno I n. 8 - settembre 2006 Direttore Editoriale Nino De Nicola Direttore Responsabile Alvaro Mirabelli Art Director Massimiliano de Francesco Responsabile Saper Vivere Laura Cocozza Redazione Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Tel.: 081 19361500 - Fax: 081 2140666 Società Editrice Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Quelli di Chiaia Magazine Valerio Ariante, Antonio Biancospino, Aurora Cacopardo, Claudio Calveri, Silvio Campione, Antonella Carlo, Francesca Corsicato, Paolo D’Angelo, Aldo de Francesco, Massimo Lo Iacono, Renato Rocco, Andrea Salvia, Luca Spoldi, Salvatore Tartaglione, Fabio Tempesta, Tommy Totaro. Stampa Arti grafiche Litho 2 Via Principe di Piemonte, 118 Casoria Reg. Tribunale di Napoli n. 93 del 27 dicembre 2005 Gentile direttore, l’altra sera, stavo pericolosamente per perdere la pazienza alla fermata dell’autobus all’inizio di Parco Margherita. Erano le 22 e 40 e aspettavo il C28, pullman «circolare» che «gira» allo stazionamento della vicina piazza Vittoria. Alla fermata, il display elettronico non segnalava né l’arrivo del C28 né quello del C27, altro bus «circolare». Alle 23, il C28 è passato in direzione piazza Vittoria da dove sarebbe dovuto ripartire per poi passare alla fermata di Parco Margherita. Alle 23 e 20, il display ha comunicato a me e ad altri disperati che il C27 sarebbe giunto dopo 15 minuti. Del C28, invece, niente. Alle 23 e 40, con grande nostro stupore, la segnalazione dell’arrivo del C27 è scomparsa come se il pullman si fosse perso chissà dove. Alle 23 e 50 circa, il display, impazzito, ci ha segnalato che in 15 minuti il C27 sarebbe arrivato. A mezzanotte e dieci sono salita sul C27. Ma il C28? Che fine ha fatto? Non è circolare? Perché il display è andato in tilt? E poi dicono di usare i mezzi pubblici... C’ERA UNA VOLTA VIA FIORELLI OGGI È UN PARCHEGGIO-DISCARICA Egregio direttore, sono una negoziante di Monte di Dio. Facendomi portavoce di chi qui lavora o vive, le segnalo le molte emergenze della zona. Innanzitutto c'è il problema degli scarafaggi e dei topi che prolificano numerosi. Urge una grossa disinfestazione. In secondo luogo la strada ha bisogno di essere palettata perché le auto sui marciapiedi costringono i pedoni a camminare nella sede stradale. Inoltre, la vigilanza dei vigili urbani e delle forze dell’ordine lascia molto a desiderare Su questi problemi numerose petizioni firmate sono state già inoltrate alle varie Autorità, ma senza risultati. In ultimo faccio presente il caso di via Generale Parisi (la strada della Nunziatella) che è diventata un ricettacolo di escrementi canini e inoltre i cassonetti Asìa sono piazzati proprio di fronte all'ingresso di depositi privati. Per i cassonetti ci vuole una sede più idonea che poi andrebbe segnalata con apposite strisce per terra. Lucia Ianieri Maria Polito la egnalazione VIA DEI MILLE Crateri aperti «Gentile redazione, ho letto nei numeri precedenti di Chiaia Magazine, con quanto interesse e con che argomentazioni, avete portato avanti la battaglia della riapertura del garage Morelli (che non so da quanti anni è attesa da chi vive e lavora a Chiaia) e quella per una seria e duratura riqualificazione del centro. Lavorando in zona ormai da più di dieci anni, segnalo il pietoso stato in cui stanno i marciapiedi di quelle che dovrebbero essere le vie più «in» di Napoli. Con mia grande meraviglia (anche se in questa città impazzita non c’è da meravigliarsi più di niente) un cratere pericoloso per i pedoni, soprattutto Gentile direttore, sono nato a via Fiorelli ed era una bella strada. Ora è ridotta a parcheggio, discarica e gabinetto per cani. Per completare lo spettacolo, molti anni fa, un albero dell’adiacente Parco Bivona è crollato distruggendo buona parte del muro di tufo. L’apertura è stata chiusa con lamiere e manifesti elettorali strappati. Intanto ripristinare il muro di tufo non dovrebbe costare molto e dovrebbe essere a carico del proprietario dell’albero, ma sembra che lui non abbia i mezzi per farlo. Gli si potrebbe allora chiedere in cambio una piccola striscia di terra che, chiusa parzialmente da una inferriata, potrebbe soddisfare i bisogni dei cani al posto dei marciapiede. Altro problema: la necessità di nuovi parcheggi. A me sembra una follia in contraddizione con tutti gli allarmi sull’inquinamento da gas di scarico. I parcheggi incoraggiano l’incremento del parco macchine e modificano la città. E’ chiaro che bisognerà trovare un’alternativa al bisogno di mobilità dei cittadini. Fabrizio Caròla S GUARDIA DI FINANZA 117 [email protected] Tra le lettere giunte in redazione (raccomandiamo di scrivere lettere più brevi e con le firme leggibili), rispondiamo con ritardo - e ce ne scusiamo - a quella che segue perché ci consente di dare una buona notizia: «Caro direttore, abbiamo letto con gioia nel numero di giugno di Chiaia Magazine l'annuncio dell'imminente restyling della zona di santa Caterina da Siena (nella foto) che sarà finalmente sottratta al degrado con una bella operazione di recupero artistico. In qualità di residenti speriamo che si faccia quanto prima, ma temiamo tempi “napoletani”. Ci sono novità? Continuate a interessarvene e a darne notizia. Grazie» (Seguono 11 firme). E, fortunatamente, le novità ci sono. Anticipammo a giugno che a luglio sarebbe stata bandita la gara d'appalto per l'esecuzione dei lavori. Così è stato: il bando è ufficialmente decollato nei tempi previsti. Un’accelerazione che ha sorpreso anche noi. Se il Comune mantiene questo ritmo, l’apertura del cantiere non dovrebbe tardare. Noi da parte nostra, continueremo a marcare stretto gli amministratori. Tel. 335.5292755 (Pattuglia Chiaia) Tel. 349.2142396 (Pattuglia S. Ferdinando) Tel. 347.0752926 (Pattuglia Santa Lucia) VIGILI DEL FUOCO 115 2 per quelli più anziani, è, da mesi, «aperto» a via dei Mille, davanti all’ingresso di una prestigiosa banca (vedi foto). L’assurdità sta nel fatto che più passano i giorni e più la pavimentazione di questo tratto di marciapiede va a pezzi. Addirittura alcuni mattoni del marciapiede sono finiti in mezzo alla strada e nessuno provvede a rimuoverli. Giuliano Iodice AI NOSTRI LETTORI «Sos Chiaia» è un contenitore di denunce e proteste contro disservizi, inciviltà ed emergenze urbane e non. La nostra intenzione è quella di affondare il bisturi nel degrado ambientale, segnalando tutto nero su bianco e richiamando chi di competenza alle proprie responsabilità. Invitiamo i nostri lettori a indicarci cosa non va nel quartiere e a proporci soluzioni per rendere più vivibile la città. Contiamo su di voi. Le lettere, firmate con nome e cognome, vanno inviate a Chiaia Magazine Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli e-mail [email protected] PRIMO PIANO CHIAIA MAGAZINE 3 Viabilità a Chiaia, si cambia di nuovo INARRESTABILE MOLA. L’assessore al traffico riapre alle auto, congela la Ztl e dichiara guerra alla sosta selvaggia ALVARO MIRABELLI è complessa. I protagoniLunaastistoria tanti, tutti a turno sull’orlo di crisi di nervi: già, perché gli interessi in ballo sono parecchi. I colpi di scena frequenti e tutti firmati dall’amministrazione comunale che a Chiaia da novembre 2005 fa e disfa la viabilità, procedendo a naso: poche idee, ma confuse, come la loro traduzione pratica che è ben lontana dal garantire al quartiere una mobilità decente e una diversa qualità della vita. Insomma, la cronaca di un flop annunciato. Poi, da settembre, ha esordito sulla scena Gennaro Mola, neoassessore al traffico, e ha ritoccato il copione della viabilità di Chiaia. Riepiloghiamo i fatti. La vicenda. Nello scorso autunno decolla in zona il dispositivo della Zona a Traffico Limitato che circoscrive un’area il cui perimetro è costituito dalla Riviera di Chiaia, via Carducci, via dei Mille, via Filangieri, piazza dei Martiri, via Morelli e piazza Vittoria. Due gli ingressi presidiati: via Belledonne e via dei Mille. In via Belledonne il divieto di accesso va dal lunedì al giovedì (ore 822), poi venerdì/sabato dalle 8 alle 4 del giorno dopo, infine domenica dalle 8 alle 24. In via dei Mille, poi, la proibizione è prevista di venerdì (dalle 20 alle 4 del giorno dopo), di sabato (dalle 8 alle 4 del mattino successivo), infine di domenica dalle 8 alle 24. Perché quest’oasi protetta? Per decongestionare il traffico veicolare, per favorire il commercio, per in- centivare la movida (pedonalizzando anche microaree come via Ferrigni, via Imbriani e vico dei Sospiri), per mettere KO l’inquinamento. Contenti i residenti, contenti i commercianti e gli operatori del nightclubbing perché più pedoni significa più business. Alla ZTL, intanto, viene agganciato un altro provvedimento: ribaltato il vecchio senso di marcia, ora le auto viaggiano da via dei Mille a via Morelli. Sotto il vestito niente. Sulla carta tutto OK, ma la novità presenta grossi vizi di fondo. E dopo un mese il naufragio è evidente. Come costruire una casa partendo dal tetto: senza parcheggi pubblici, senza videosorveglianza, senza presìdi sul territorio, l’ingranaggio si sfascia a tempo di record. La ZTL fa il verso all’effetto serra: Chiaia, durante i week end, non è un oasi, è un deserto. Ai margini (vedi Riviera di Chiaia): l’inferno in terra di auto selvaggia. Dentro: desolazione, shopping alla malora, movida alla canna del gas e, tanto per gradire, notti da far paura. A gennaio il consuntivo parziale è fallimentare, ma di correttivi neanche l’ombra. I commercianti, inizialmente ottimisti, presentano al Comune un salato conto di critiche, prima fra tutte l’inerzia sul fronte dell’autososta. I residenti si spaccano. Palazzo San Giacomo non muove un dito. Il presente. Lo scorso 4 settembre, sussulto e coup de théatre: ZTL cancellata con un colpo di spugna (resta solo quella parziale nei vicoletti e nelle stradine tra via Filangieri e la Riviera di Chiaia) e ripristinato l’an- tico senso di marcia da via Morelli e via dei Mille. Presa d’atto della figuraccia e riparazione tardiva? No! Il motivo del ritorno al passato è un altro e lo spiega l’assessore Mola: «A fine ottobre apriranno i cantieri della Linea del Metrò lungo la Riviera di Chiaia e si restringerà notevolmente la carreggiata: l’asse Morelli-Filangieri-dei Mille aperto di nuovo al traffico diventa quindi una soluzione obbligata per non intasare la direttrice del lungomare. Stesso motivo alla base della cancellazione della ZTL». I dubbi. Spiegazione ragionevole, dunque, e come tale accettata dagli esercenti commerciali (meno dai residenti), ma di certo non sufficiente a dileguare le ombre addensatesi sulla condotta della precedente giunta comunale: l’accanimento al rifiuto di una scelta strutturale come la realizzazione di parcheggi interrati è sempre apparsa incomprensibile a molti, soprattutto dopo la clamorosa retromarcia effettuata nelle dichiarazioni elettorali di maggio, tutte solennemente attestate sulla priorità dei parcheggi underground. Una sorta di negligenza istituzionale sul versante parcheggi che Mola non sembra aver ereditato dai predecessori, anche se non è incoraggiante la prudenza che il titolare al traffico sfodera nei confronti di chi gli ricorda che con la scorciatoia dei poteri speciali il Sindaco potrà decidere e fare parcheggi in tempi strettissimi: «I poteri speciali - dice - non sono uno strumento miracoloso e non possono stravolgere alla radice tempi e logiche procedurali degli strumenti urbanisrtici». Strano segno se l’assessore mette le mani avanti: a Chiaia la puntualizzazione di Mola in molti, scottati da anni di immobilismo, l’hanno letta così. Lui per la verità addolcisce la pillola quando accenna al fatto che, sui tempi lunghi, i poteri commissariali si riveleranno ad esempio utili a sbloccare fondi milionari per la creazione di 20mila posti auto in città. Grandi numeri di cui tuttavia i napoletani, Chiaia compresa, hanno imparato a diffidare. Una cosa è certa: nella città collassata dal traffico come mai in precedenza, a Mola tocca essere l’assessore della svolta. Concedergli un’apertura di credito è il minimo, ma non illimitata. L’INTERVISTA «CON I CANTIERI ALLA RIVIERA INEVITABILE RIAPRIRE IL CENTRO» Visto che i superpoteri della Iervolino riguardano soprattutto le sue competenze, Gennaro Mola (nella foto), neoassessore a traffico e parcheggi, si ritrova investito di riflesso, suo malgrado o per fortuna, di mezzi e autorità straordinari. In poche parole il responsabile alla viabilità napoletana più potente della storia, ma anche condannato a non sbagliare. Assessore, una sedia che scotta: Napoli la osserva. Ai napoletani posso dire che userò senso pratico, velocità di decisione, ma anche cautela. A Chiaia, tanto per entrare nel vivo, la revoca parziale della ZTL e il ripristino del vecchio senso di marcia hanno scontentato qualcuno. E’ un provvedimento obbligato. Tra poco, alla Riviera di Chiaia, saranno aperti i cantieri della linea 6 e chiusa la corsia tranviaria. Riaprire al traffico la zona di via dei Mille era inevitabile per non trasformare la Riviera in una camera a gas. Gli esercenti di via dei Mille comprendono, ma invocano almeno una ZTL dalle 10 alle 20 del sabato. E’ disponibile? Non ho preclusioni, ma ho bisogno di qualche settimana per verificare se la Riviera "regge". Ne riparliamo ad ottobre. Lei è atteso al varco anche sul nodo autososta. Il Comune "aprirà" davvero all’opzione parcheggi interrati, soprattutto a quelli lungo la Riviera di Chiaia? Nessun pregiudizio. La rimonta è possibile con due strumenti: poteri speciali e accordo con le imprese in regime di project financing. Tutto, però, dipende dal rapporto costi-benefici. Mi spiego. Occorre valutare se la spesa vale l’impresa. Datemi tempo. Per gli esperti, le nuove tecnologie risolvono problemi economici e tecnici. Cosa risponde? Che sui parcheggi lavorerò insieme agli ordini professionali: in fondo vogliamo tutti la stessa cosa. Lei giocherà su più tavoli: sosta selvaggia, ad esempio. E anche qui i superpoteri saranno provvidenziali. Coi furbi sarò inflessibile. Gli ausiliari saranno autorizzati a fare multe. E prometto più vigili sul territorio. Anche qui, però, una svolta non si fabbrica in 24 ore. Cantieri della manutenzione, festival dei ritardi antieropoli a Chiaia: una notizia buona e una cattiva. PriC ma quella buona. Linea 6 del Metrò. Si comincia a fare sul serio con la ex LTR. A ottobre si inaugurano, sulla direttrice della Riviera di Chiaia, i cantieri per la realizzazione delle stazioni di San Pasquale e dell’arco Mirelli. I due siti in realtà furono già cantierati per spostare i sottoservizi. E ora , dopo l’antipasto, si punta al piatto forte: entro qualche mese, infatti, si inizierà a scavare per realizzare le due fermate underground. Alla concessionaria Ansaldo e al Comune toccherà, intanto, non mollare sul fronte finanziamenti (si attende il sì del Cipe). E anche in questa vicenda l’ingresso in scena di un sindaco coi poteri speciali farà comodo. All’operazione Linea 6, poi, potrebbe saldarsi un’altra impresa: un paio di parcheggi sotterranei. Sussurri e grida dai piani alti della Metropolitana Spa (che progetta, per conto dell’Ansaldo, le opere civili) confermano l’esistenza di 2 piani di fattibilità, pronti per la consegna al Comune: si tratta di 2 parcheggi, uno a Piazza della Repubblica e l’altro all’arco Mi- relli. Ciascuno ad un piano per complessivi 600 posti. Costo: 15 euromilioni I microcantieri. Ovvero quelli di manutenzione ordinaria del manto stradale. E le note sono dolenti. Lo scadenzario degli interventi era incoraggiante: si finirà tra l’estate e qualche spicciolo di settembre. Non è andata così. Il ritardo sulla tabella di marcia è notevole. E sarà Chiaia a subire i contraccolpi peggiori. Si sono conclusi solo i lavori di via San Filippo, rampe Brancaccio, parco Carelli, via Posillipo, via Caravaggio e via Manzoni (primo tratto). Sono, invece, interrotti gli interventi in via Nardones (durata dei lavori: ancora 2 settimane) e salita Piedigrotta (durata: 6 giorni). Non sono neanche decollati i cantieri dei Gradoni di Chiaia (durata: 7 giorni), di via Nicotera (durata: 8 giorni, nella foto), di via santa Teresella degli Spagnoli (7 giorni), di via Santa Caterina da Siena (6 giorni) e di via Manzoni (secondo tratto). A questi 7 cantieri si metterà mano tra ottobre e novembre, con relativo stop alle auto (residenti esclusi): e Chiaia dovrà fare i salti mortali. Comune bocciato. PRIMO PIANO CHIAIA MAGAZINE 4 Poteri speciali: missione parcheggi LA SVOLTA. Facoltà straordinarie per aggirare la burocrazia e sbloccare le opere pubbliche: un decreto spiana la strada alla «sindaca». Novità sul garage Morelli oteri speciali. Ora ci sono e vanP no affondati nella cancrena del traffico napoletano. Soprattutto alla luce della diversa mentalità che sembra caratterizzare gli indirizzi operativi della nuova amministrazione di sinistra sul problema parcheggi. Palazzo San Giacomo, insomma, pare essersi definitivamente sdoganato dall’estremismo ambientalista dell’ultimo decennio e dallo slogan "il centro urbano non si tocca": stoccare le auto nel sottosuolo con i parcheggi interrati si può. E programmare grandi aree sotterranee per la sosta pubblica, ad esempio nel cuore di Napoli, non è più una bestemmia. I numeri. Non è un mistero che l’ alta turbolenza ambientale di Chiaia/Posillipo, crocevia di sofferenze inaudite sul fronte del traffico, sia da tempo nel mirino degli esperti. Progetti come se piovesse: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Al Comune basta allungare la mano nel paniere di idee a disposizione. Certo, raggela apprendere che in città 700mila sono le auto circolanti e solo 300mila i posti-auto disponibili: fatti i calcoli, il passivo è di 400mila veicoli, condannati ad arrangiarsi. E se questi sono i numeri su scala urbana, a occhio e croce la Municipalità 1 (Chiaia-Posillipo-San Ferdinando) accuserebbe un rosso di 40mila posti-auto in meno rispetto al fabbisogno reale. E fin qui i dati di un collasso consolidato. Sull’altro piatto della bilancia, però, bisogna metterci adesso le nuove cifre della speranza: i poteri commissariali spazzano via ogni ostacolo burocratico che fino a ieri separava la sindaca dai 200 milioni di euro, stanziati per grandi opere pubbliche in città, ma arenati sulla carta bollata. E una quota di questo tesoro, avvertono al Comune, sarà velocemente stornata per creare 20mila posti-auto dentro il perimetro urbano. Qual è la «fetta» che spetta a Chiaia? Presto per dirlo. Un’unica certezza: quale che sia, non basterà. Ma meglio di nulla. In ogni caso, il segnale dell’inversione di tendenza sui parcheggi va salutato con ottimismo. L’ora dei tecnici. Lo stesso Municipio, adesso, lascia intendere che il dibattito operativo è sulla rampa di lancio: l’invito è ai tecnici perché rispolverino i propri piani su grandi parcheggi di interscambio e ai privati perché avanzino proposte in regime di project financing. Il che, spostato sullo scenario di Chiaia, ci porta dritto alle sugge- stioni progettuali (spesso ospitate da Chiaia Magazine) dei migliori cervelli partenopei. Benedetto Gravagnuolo, preside della Facoltà di Architettura e chiaiese doc, lo ha sempre detto: «No parking, no business», a sottolineare l’incidenza cruciale di un’adeguata rete di parcheggi pubblici su macro e microeconomie di una città. Il professore individua sull’arteria del lungomare tre siti idonei alla sosta underground: la Torretta, largo Pignatelli e piazza Vittoria. Uberto Siola, ex preside di Architettura, osserva che da ottobre l’Ansaldo, concessionaria dei lavori della Linea 6, aprirà in rapida successione i cantieri del metrò alla Riviera di Chiaia: e visto che ci si trova, lecito ipotizzare un suo coinvolgimento, estendendo la concessione, anche nella creazione di eventuali parcheggi interrati. In questo caso, anzi, c’è anche il valore aggiunto di tempi tecnici assai rapidi: «Con la tecnologia di oggi si va veloce - dice Siola - ed è possibile sincronizzare i lavori della linea su ferro con quelli dei parcheggi. Dove farli? In corrispondenza di superfici senza alberi: cioè, in un primo tratto lato mare tra piazza della Repubblica e l’ex Circolo della Stampa, e in un secondo tratto più interno tra l’ex Circolo della Stampa e l’Acquario». D’altro canto, l’esistenza di un’intesa tra Ansaldo e Comune ebbe modo di confermarla, lo scorso marzo, l’ingegner Antonello De Risi, responsabile del «Settore Opere Civili» della Metropolitana Spa impegnata nella realizzazione della Linea 1, ma coinvolta anche sul fronte della Linea 6: «L’Ansaldo, d’accordo col Comune, - anticipò De Risi - sta procedendo ad uno stu- dio di fattibilità di aree di sosta sotterranee all’altezza di piazza della Repubblica e della Rotonda Diaz». E anche De Risi sostiene che, in previsione dell’apertura dei due cantieri della Linea 6 all’Arco Mirelli e a San Pasquale e dell’inizio degli scavi previsto per il 2007, c’è tutto il tempo per agganciare i lavori del Metrò a quelli di eventuali parcheggi. Un altro che non ha dubbi sulla fattibilità economica e tecnica di parcheggi di interscambio sull’asse litorale di Chiaia è l’ingegner Antonio Guizzi che da 40 anni fustiga le amministrazioni municipali partenopee, accusate di negligenza colpevole sul versante parcheggi: «Veltroni a Roma - usa dire l’urbanista - ha costruito un parcheggio interrato sotto una piazza rinascimentale: il problema dunque è solo di volontà politica». Gli ultimi eventi tuttavia sembrano ripagare Guizzi per l’ingrata opera svolta nel ruolo di profeta scomodo. La grana Morelli. Il cambio di passo del governo comunale, tuttavia, è atteso in tempi strettissimi ad una pronta verifica. La bontà delle recenti dichiarazioni di intenti, rilasciate dal sindaco e dall’assessore al traffico e ai parcheggi Gennaro Mola, ha infatti un banco di prova immediato: la controversa vicenda del garage Morelli (nella foto). Il caso è noto e si trascina dal 2000, anno in cui i lavori di risistemazione della struttura, furono rilevati dalla concessionaria Napoletana Parcheggi: 7 anni di percorso a zig zag in cui il confine tra ostacoli tecnici oggettivi e "leggerezze operative" si è dimostrato a volte assai labile. Come Chiaia Magazine ha raccontato per mesi, gli imbarazzi pubblici e privati delle controparti (Comune e impresa) sui chiaroscuri della vicenda non sono mancati. L’ultimo stop, come spiegarono a gennaio i responsabili della concessionaria e l’allora assessore ai parcheggi Ferdinando Di Mezza, si collegava alla necessità di adeguare il vecchio progetto alle norme antisismiche, sopraggiunte nel frattempo: l’intesa sembrava questione di giorni, ma a distanza di 7 mesi, non s’è mossa foglia . Poi, ad agosto, l’inatteso colpo di reni di Gennaro Mola che ha «chiuso» coi costruttori l’accordo sulla variante antisismica, necessaria a sbloccare i lavori nella cavità tufacea di via Morelli: una partenza lanciata. Mola incassa una fiducia parziale. Ora è atteso sulla tenuta. (o.m.) NAPOLI, EMERGENZA TRAFFICO Niente più alibi per Rosetta superwoman Poteri Speciali al sindaco di Napoli: per una città, arcistufa di burocrazia e carta bollata, la notizia è da incorniciare. Rosa Russo Iervolino (nella foto) ce l’ha fatta. Lo scorso 8 settembre il Consiglio dei ministri ha decretato per la capitale del sud lo «stato di emergenza ambientale per il traffico e la viabilità»: è stato il passaggio obbligato per arrivare, tra qualche giorno, al decreto di attribuzione dei poteri straordinari, firmato dal ministro degli interni. A quel punto la «sindaca» si ritroverà tra le mani un formidabile strumento di accelerazione delle procedure e dei tempi che finora hanno intrappolato finanziamenti stellari, destinati ad opere pubbliche, impantanate in una palude di cavilli, firme, veti, nulla osta, autorizzazioni e Dio sa cos’altro. Sulla carta la nuova super-autorità di Rosetta, che diventa «Commissario Straordinario per l’emergenza ambientale» fino al 31 dicembre 2008, investe il terreno della viabilità, della sosta e dei trasporti: la prima ricaduta benefica, in tempi veloci, sarà dunque quella di risolvere strutturalmente il nodo diabolico del traffico e dell’inquinamento in città. Sullo sfondo, però, c’è un valore aggiunto cruciale: in tre parole, cantieri, lavoro, ricchezza. Insomma: Napoli miracolata. E vediamo in dettaglio perchè. In nome della somma urgenza, Iervolino superwoman avrà la facoltà di progettare e realizzare un piano di interventi pubblici (con appalto pubblico o a trattativa privata), inerente soprattutto i parcheggi pubblici (interrati e non) e sottopassaggi, potrà inoltre interrompere una gara d’appalto se questa va per le lunghe, e sostituire gli aggiudicatari rivolgendosi ad altri soggetti, approvare programmi e cantieri con la certezza che la sua approvazione divenga automaticamente variante al Piano Regolatore, sbloccare opere pubbliche già finanziate ma frenate dalla burocrazia, completare impianti in costruzione (vedi Metrò) approvando varianti in un amen, procedere d’autorità ad installare videosorveglianza e tecnologie varie, ad istituire aree pedonali, ad autorizzare gli ausiliari a multare gli automobilisti, ad espropriare suoli ed immobili, a distogliere più vigili dai compiti d’ufficio e a dirottarli in strada, spedendo dietro le scrivanie dipendenti comunali opportunamente addestrati. E tra i territori in lista d’attesa per il miracolo c’è ovviamente anche Chiaia, che vanta decenni di anticamera nella speranza di parcheggi interrati lungo l’asse del Lungomare. Adesso o mai più. L’INTERVISTA CHIAIA MAGAZINE 5 Notte Bianca, la riconquista di Napoli ANDREA COZZOLINO, assessore regionale alle Attività Produttive, promotore e ideatore dell’evento, punta su cultura e solidarietà. Nel segno del Mediterraneo ndrea Cozzolino, assessore regionale A alle Attività Produttive, anticipa qualche corposo assaggio di un evento che, al suo secondo appuntamento, è già entrato nelle consuetudini culturali e nelle abitudini più festose della città. Mancano pochi giorni alla Notte Bianca a Napoli (30 settembre 2006), di cui Cozzolino è ideatore e promotore. E con ambizioni ancora più cospicue rispetto alla precedente. Si rifà il bis: perché la Notte Bianca ha funzionato a Napoli? Perché ha rappresentato un momento di aggregazione unico nel suo genere, in cui i napoletani si sono riappropriati della loro città in orari inconsueti per molti. Napoli ha potuto esprimere tutta la qualità di città ospitale, matura per accogliere grandi eventi internazionali. Un programma ricco, vario, l’entusiasmo di poter vivere la notte insieme alla città intera e a molti turisti. Ha funzionato anche perché tutte le realtà, istituzionali, sociali, economiche e produttive della città hanno compreso la grande opportunità. Fondamentale è stato il protagonismo dei commercianti, che hanno creduto nella scommessa di tenere aperti i negozi fino a tarda notte. I dati precedenti furono clamorosamente lusinghieri: può ricordarne qualcuno? Ci furono oltre 2 milioni di persone nelle vie della città. La sola piazza del Plebiscito, con il concerto di Claudio Baglioni, fece registrare oltre 400mila presenze. Ci fu un volume d’affari di oltre 50 milioni di euro e circa 9 milioni di euro di entrate fiscali per lo Stato. A meno di un anno di distanza, vogliamo migliorare il successo della prima edizione. L’obiettivo è quello di tenere il più a lungo possibile i negozi aperti. La prossima Notte Bianca avrà proporzioni qualitative e quantitative ancora maggiori? Quest’anno l’evento si fa in tre, con due giorni di iniziative «aspettando la Notte Bianca» del 30 settembre 2006. Una città in cui sarà possibile fare shopping per due sere consecutive, il 28 e il 29 settembre, oltre l’orario consueto e per l’intera notte del 30. Migliorare le cifre di un anno fa è una scommessa difficile. Ma l’esperienza del passato e la giusta sinergia tra le istituzioni coinvolte ci spingono a ritenere che sarà un altro successo. Il primo dato che mi piace citare è relativo alle adesioni dei commercianti che, a quan- Andrea Cozzolino, assessore alle Attività Produttive della Regione Campania to ci risulta, al momento è superiore alla prima edizione. Il tema di questa edizione 2006 sarà «Il Mediterraneo, un mare di cultura»: perché questa scelta? Napoli è una metropoli multietnica. È nel suo dna, nella sua storia. Grecia, Turchia, Libano, Siria, Albania, Cipro, Israele, Palestina, Egitto, Maghreb, Penisola Iberica, Libia, Tunisia, Italia, saranno i protagonisti della Notte Bianca 2006. Per questo, accanto ad artisti italiani quella notte avremo le esibizioni di Khaled (Algeria), Madredeus (Portogallo), Tonino Carotone (Spagna), Rabih Abou Khalil (Libano), I Musicisti del Nilo (Libano), Gnawa Sidi Mimoun (Marocco), Fanfara Tirana (Albania), Amal Murkus (Palestina) e i Dervisci Rotanti di Damasco (Siria). Sarà una notte di cultura, spettacolo e di solidarietà, nella quale dedicheremo una particolare attenzione ai bambini del Mediterraneo coinvolti nei conflitti. Napoli, anche grazie al gemellaggio con Parigi, tornerà a essere punto di incontro di linguaggi e tradizioni diverse, centro ideale di tre continenti. Sarà un modo per af- fermare Napoli come riferimento naturale della cultura mediterranea. Un modo per far avvicinare i popoli del Mediterraneo e partire dalla riscoperta delle radici comuni, per pensare tutti insieme a un futuro di convivenza e solidarietà. Molti i nomi di richiamo presenti nel programma. Abbiamo puntato su big nazionali come Pino Daniele, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, che canteranno insieme dal palco di piazza del Plebiscito. E poi Lucio Dalla al Parco Troisi di San Giovanni a Teduccio e Antonello Venditti alla Mostra d’Oltremare. Ma saranno tantissimi anche gli artisti di casa: da Tullio De Piscopo a Enzo Gragnaniello, da Roberto De Simone a Eduardo De Crescenzo, da Eugenio Bennato a Gino Rivieccio, da Peppe Barra a Renato Carpentieri, solo per citarne alcuni. Quest’anno la Notte Bianca non avrà centro o periferia: ognuna delle dieci Municipalità di Napoli avrà un suo programma e ospiterà simbolicamente uno o più Paesi del Mediterraneo. Per suggellare il gemellaggio con la Nuit Blanche parigina, NOTTEBIANCANAPOLI.COM On-line il carnet degli eventi www.nottebiancanapoli.com: questo è il sito ufficiale della manifestazione dove è possibile scaricare tutto il programma della Notte Bianca in agenda per il 30 settembre, con l'indicazione degli eventi, dei luoghi, dei trasporti e dell'accoglienza alberghiera a disposizione dei visitatori, ed anche il cartellone degli eventi previsti nei giorni 28 e 29 settembre in occasione di «Aspettando la Notte Bianca». Disponibili anche le Infoline 081.19720651 e 081.19720652. inoltre, dalla capitale francese giungerà una mostra fotografica di due artisti, un palestinese e un israeliano. La precedente edizione offrì subito l’immagine di una notte bianca non solo partenopea, ma (turisti a parte) addirittura come epicentro di richiamo per tutto il meridione, vista l’affluenza dalle altre regioni del Sud: sarà così anche stavolta? La prima edizione della Notte Bianca ha richiamato un gran numero di turisti, facendo registrare il pieno degli alberghi di prima e seconda categoria, e con i bed and breakfast cittadini che hanno esaurito la loro capacità di 2.500 posti letto. Quest’anno siamo più ambiziosi: vogliamo attrarre tutti i turisti che visitano e che vivono il Mediterraneo. Napoli diventerà mare, un mare di cultura e di solidarietà. Saremo il centro del Mediterraneo e siamo pronti ad ospitare la gente del meridione, perché Napoli rappresenta per loro un punto di riferimento, ma anche le genti a noi più lontane, che dall’altra sponda del Mediterraneo ci guardano e desiderano raggiungerci. Sul piano dei trasporti e del controllo del territorio ritiene che andranno apportati correttivi migliorativi, sulla base della precedente esperienza? Il fatto di suddividere il programma puntando molto sulle Municipalità è il primo passo verso una razionalizzazione del traffico, di mezzi e di persone, per quella notte. Il grande entusiasmo di un anno fa, la moltitudine di cittadini e di turisti scesi in strada, creò qualche disagio alla circolazione. Non è facile gestire un flusso così voluminoso di persone. Penso che si debba ringraziare gli agenti della polizia municipale e i dipendenti del trasporto pubblico, perchè con il loro sforzo hanno consentito gli spostamenti da una parte all’altra della città e che hanno cercato di gestire, nel migliore dei modi, una situazione eccezionale. Al loro lavoro, si affiancherà anche quest’anno quello indispensabile del coordinamento delle Forze dell’ordine, oltre al contributo prezioso che sapranno dare gli uomini del Servizio antincendio boschivo della Regione Campania e della Protezione Civile. Due milioni di persone in strada hanno vissuto la città come non accadeva da anni, rendendola libera e pacifica. La libertà di un territorio si ottiene anche così, invadendo festosamente le sue strade. QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE Chiaia, finalmente scelti gli assessori SI PARTE. Nomi e relative deleghe dei quattro componenti del governo Chiosi. Quota rosa: in giunta Vittoria Mariani abio Chiosi, presidente della Municipalità 1, ha di recente varato il minigoverno del territorio di Chiaia-PosillipoSan Ferdinando, nominando i 4 assessori che lo assisteranno nell'amministrazioine di quartiere nei prossimi 5 anni di sindacatura. Tre componenti dell'esecutivo sono stati scelti tra gli eletti al Consiglio della Municipalità 1 (il vicepresidente Maurizio Tesorone, il commercialista Alfonso Brancaccio e l'imprenditore Alberto Boccalatte); il quarto componente dell'esecutivo, la dottoressa Vittoria Mariani, proviene dalla società civile e rappresenta la quota rosa interna alla giunta. Secondo il Regolamento delle Municipalità, il consigliere Tesorone, in quanto vicepresidente, conserva la carica di consigliere in parallelo con l'incarico di assessore; gli eletti Brancaccio e Boccalatte, invece, in quanto assessori, perdono la carica di consiglieri e devono essere rimpiazzati in assemblea da due subentranti. Entrano, quindi, in consiglio, in qualità di primi tra i non eletti, Massimo Gallotta per Fi e Alessandro Remondelli per l’Udc. Da notare che con il rientro di Gallotta vengono riconfermati tutti i consiglieri ricandidatisi della vecchia circoscrizione. Ed ecco, nel dettaglio, le deleghe e le competenze assegnate ai 4 assessori della squadra Chiosi. Maurizio Tesorone (Fi), vicepresidente di giunta: Urbanistica (Pianificazione Territoriale; Edilizia pubblica e privata; Grandi Progetti; Parcheggi; Patrimonio). Vittoria Mariani (An): Scuola e Cultura (Nidi d'infanzia; Scuole Materne; Strutture; Edilizia Scolastica; Attività Scolastica; Refezione e diritto alla studio; Po- LA SQUADRA MAURIZIO TESORONE (FI) 64 anni, laureato in Scienze Turistiche, giornalista. E’ vicepresidente della Municipalità 1 ed ha la delega all’Urbanistica. Si occuperà tra l’altro di Edilizia pubblica e privata, Patrimonio, Grandi Progetti e Parcheggi. F VITTORIA MARIANI (AN) 43 anni, informatore scientifico del farmaco. E’ componente della Consulta Regionale della Sanità. E’ titolare alle deleghe Scuola e Cultura, Politiche Sociali, Legalità, Trasparenza, Pari Opportunità, Turismo e Spettacolo. ALFONSO BRANCACCIO (FI) Fabio Chiosi, 29 anni, presidente della Municipalità 1. E’ al suo secondo mandato. litiche extra e post scolastiche; Istituzioni e attività culturali; Patrimonio artistico; Beni culturali; Tempi della Municipalità); Politiche Sociali (Servizi Sociali; Politiche per i diversamente abili; Emarginazione; Zone degradate; Associazionismo e Volontariato; Politiche per la Famiglia; Infanzia e Terza Età; Sanità; Cooperazione e Solidarietà; Politiche per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri); Legalità; Trasparenza; Pari Opportunità; Turismo e Spettacolo. Alfonso Brancaccio (Fi): Mobilità (Traffico; Viabilità; Corso Pubblico; Trasporti; Parcheggi; Pedonalità; Piste ciclabili); Ambiente (Parchi e Giardini; Nettezza Urbana; Igiene Ambientale; Risorsa Mare); De- centramento (Attuazione Decentramento Amministrativo); Bilancio; Ordini Professionali; Innovazione e Informazione; Banche dati; Nuova Imprenditorialità/Cooperative/Lavoro; Sport; Movida. Alberto Boccalatte (Udc): Manutenzione Urbana (Arredo Urbano; Sicurezza e Assetto del Territorio; Difesa del Suolo e Sottosuolo; Fogne; Strade; Illuminazione pubblica); Attività Produttive (Commercio e Annona; Industria e Artigianato; Aree Attrezzate; Centri per il Commercio e l'Artigianato; Mercati; Polizia Amministrativa; Pubblicità e Affissioni; Occupazioni di Suolo; Associazioni di Categoria); Problematiche abitanti non umani. 40 anni, dottore commercialista. Le sue competenze: Mobilità, Ambiente, Decentramento, Bilancio, Ordini Professionali, Nuova Imprenditorialità/Cooperative/Lavoro, Sport, Movida, Innovazione/Informazione, Banche Dati ALBERTO BOCCALATTE (UDC) 40 anni, imprenditore e specialista in gestione aziendale. E’ assessore alla Manutenzione Urbana (compresa la difesa del suolo e del sottosuolo), alle Attività Produttive (ivi compreso anche il rapporto con le Associazioni di Categoria). 6 c h i a i a m a ga z i n e SAPERVIVERE SOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ Teatro Delle Palme, ritorno al futuro LA NOVITÀ. Il 31 ottobre s’inaugura la nuova stagione teatrale della struttura di via Vetriera che conserva due sale per i film d’essai. Il rilancio affidato ai Mirra LAURA COCOZZA è una bella novità queC’ st’anno, nel panorama artistico napoletano. Torna a nuova vita il Delle Palme, l’ex multisala di via Vetriera. Per una volta non sarà l’ennesimo mega esercizio commerciale a prendere il posto di una sala cinematografica, così come è successo in passato. Stavolta l’arte si è presa la sua rivincita: il Delle Palme diventa teatro. O meglio, torna ad esserlo, visto che proprio come teatro ebbe il suo massimo splendore tra il dopoguerra e gli anni ‘60, quando sul suo palcoscenico Wanda Osiris lanciava rose profumate circondata dai suoi boys, Dapporto e Macario scoprivano sorrisi e soubrette ed uno “Scanzonatissimo” Dino Verde parodiava canzoni celebri. Artefice di questo “ritorno al futuro” del Delle Palme, la famiglia Mirra, che vanta un’esperienza di ben settant’anni alla guida del teatro Diana, con un impegno che si tramanda di padre in figlio. Il posto che fu del suo fondatore, Giovanni De Gaudio è infatti stato poi occupato dalla figlia Mariolina e da suo marito Lucio Mirra. Sotto la loro guida il Teatro Diana ha vinto 8 "Biglietti d'oro" oltre a numerosissimi premi ed attestati. Da qualche anno hanno affiancato i genitori i tre figli Guglielmo, Giampiero e Claudia. Ed è proprio la terza generazione che sarà impegnata in primis sul rilancio del nuovo spazio teatrale di Chiaia, ceduto in gestione ai Mirra per i prossimi otto anni dalla famiglia Gonfalone, la storica proprietaria. Il 31 ottobre il Delle Palme, dunque, aprirà la sua prima stagione teatrale dopo un quarantennio dedicato quasi interamente al cinema. Di questa esperienza, tuttavia, non si sbarazzerà totalmente, perché nelle due sale piccole continuerà la programmazione cinematografica, dedicata ai film d’essai proposti dal Circuito Italia, lo stesso che cura la programmazione del Filangieri. L'inaugurazione del cartellone teatrale è affidata al musical napoletano «Bene e male» di Girolamo Marzano su musiche di Gianni Conte. A seguire Rossella Falk con «Vissi d’arte, vissi d’amore”, una elaborazione drammaturgica della vita di Maria Callas; il musical «La febbre del sabato sera»; la commedia di Eduardo Scarpetta «Il medico dei pazzi» interpretata e diretta da Carlo Giuffrè; il balletto «Lo schiaccianoci» di Cajkovskij con Andrè De La Roche; la commedia «Bello di papà» di e con Vincenzo Salemme, e i due musical «Datemi tre caravelle» con Ales- In alto Guglielmo Mirra che assieme ai fratelli Giampiero e Claudia sarà impegnato nel rilancio artistico del Delle Palme. A lato il teatro. sandro Preziosi e «Menopause» con Marisa Laurito, Fioretta Mari, Fiordaliso e Crystal White. Accanto al cartellone di prosa e commedia musicale c’è quello organizzato in collaborazione con il Circuito campano della danza diretto da Mario Castro de Stefano unicamente dedicato al balletto, e quello rivolto agli amanti della comicità che vede protagonisti Lino D'Angiò, Paolo Caiazzo, Antonio e Michele ed Eduardo Tartaglia. E fuori abbonamento Simone Schettino e Daniele Luttazzi. Nonché i concerti «Mina…che cosa sei?!?» e «Canto do Mar» interpretati da Amelia e Francesca Rondinella. Una programmazione in cui è evidente il fil rouge che unisce Diana e Delle Palme, se non altro per quei due spettacoli (Il medico dei pazzi e Bello di papà), presenti in date diverse in entrambi i teatri, e dei quali la Diana Or.i.s. è produttrice. Ma anche per la giusta at- tenzione che viene rivolta a testi e interpreti napoletani, alle commedie musicali e agli spettacoli comici, filone artistico su cui i Mirra hanno da tempo puntato, anche entrando a far parte della gestione del Tam di via Martucci. «È naturale che con questa nuova iniziativa non partiamo da zero ma dall’esperienza maturata in tanti anni di attività commenta Guglielmo Mirra -. Quindi anche al Delle Palme IL MORSO DELLA TARANTA di PAOLO D’ANGELO QUANT’ERANO BELLE LE ESTATI CON LA LIRA hi non ricorda una frase di una canzone famosa, interpretata dalla voce suadente del mitico Bruno Martino, che diceva “odio l'estate”? Il modo con cui l'artista trattava l'argomento, la sua interpretazione sicuramente unica e senza tempo che ci lasciava intravedere una visuale dell'odio molto particolare. L'odio, sentimento negativo che però può essere interpretato anche come l'espressione massima di un amore estremo, forse deluso perché non corrisposto. Si può odiare l'estate così? Forse sì, perché fugge via senza pietà ed a tradimento, lasciandoci nel meglio dei nostri sogni di vacanza. Come nel bel mezzo di un grande amore, innamorati perdutamente lei o lui sparisce nel nulla, senza nemmeno un bigliettino di saluti, nulla. Ed ancora per esempio puoi trovarti da una spiaggia esotica catapultato in un solo attimo nel bel mezzo di una piazza del centro di una città nell'ora di punta, come dire da una spiaggia delle Bermuda a Piazza Municipio alle ore 13,00. Un'esperienza che sicuramente provoca dei forti traumi, non facili da superare, e che ogni anno si ripetono senza tempo, quasi come in un rito. Ma che dire, l'estate è fatta così, è spietata, ed ogni anno ci lascia senza nemmeno il tempo di un saluto, di un sonnellino pomeridiano rubato per cercare di riabituarsi ai ritmi invernali. Anche le nostre città puntualmente a fine stagione ne sono coinvolte, passando dalla quiete delle strade di agosto alla confusione schizofrenica di settembre. Buoni e cattivi che riprendono a pieno titolo i propri ruoli nella società e che cercano di darsi subito da fare affinché tutto riprenda, l'economia, la politica, il traffico, la criminalità, il calcio ed altro. Povero quel cittadino sprovveduto che cercava e ancora cerca la sua vacanza e che resta inesorabilmente indifeso e deluso, perchè costretto suo C malgrado dall'estate appena fuggita via, a riprendere il proprio duro lavoro. Ma come? Neanche il tempo di riprendere fiato dopo le lunghe corse passate a rincorrere un euro “infame” per cercare di far quadrare i conti di un'estate, conti che non tornano mai, ed è tutto finito? Passato? Nemmeno il tempo, la soddisfazione di riuscire a prendere quel maledetto euro, che è scappato via dalle mani, dribblando tutto e tutti per tutta l'estate come solo il miglior Maradona sapeva fare. Quell'euro traditore e senza cuore che se n'è scappato via con il primo aereo, nei migliori alberghi, nelle spiagge, nelle barche, nei ristoranti, nei locali notturni, ovunque, lasciandoci così da soli e con un inverno da affrontare? Chissà che cosa avrebbe cantato oggi il caro Bruno Martino con l'euro in tasca, forse “ammazzate l'estate” che altrimenti mi rovino, chissà? Ad ogni modo i viaggi non sono mancati, le tante barche nelle autostrade del mare nemmeno, le sciate estive altrettanto, insomma chi più ne ha più ne metta ed anche per questa estate non ci siamo fatti mancare niente, chi per qualche mese, chi per qualche giorno, tutti si sono conquistati il loro piccolo come si dice da queste parti “posto al sole”. Perdonatemi se mi lascio prendere dai ricordi del passato, forse è il segno dell'età che avanza ma lasciatemi dire, che grande differenza con quelle estati passate con la “lira” così educata, che ogni volta che voleva uscire per andare da qualche parte ci chiedeva il permesso. Come si possono dimenticare quelle vacanze estive fatte di falò sulla spiaggia con quelle poche lire in tasca ma che ti facevano sentire il più ricco del mondo? Beh, vecchi ricordi di estati che furono che se pur ci hanno traditi ci facevano sicuramente correre di meno e di certo non le abbiamo mai odiate. Buon inverno a tutti! proseguiremo nell’intento di dar vita ad uno spazio che sia vivo e aperto al pubblico tutto il giorno, non solo la sera. E che diventi anche fucina di nuovi attori o semplici amanti del teatro. A questo scopo, abbiamo deciso di dar vita anche al Delle Palme ad un Laboratorio teatrale, e ne abbiamo affidato la direzione a Peppe Celentano, attore-autore che collabora già da diversi anni con il Diana». «Celentano - prosegue Mirra - ha già messo in scena per noi “Ladri di sogni”, lo spettacolo per le scuole più visto in Italia durante la scorsa stagione, che sicuramente riproporremo quest'anno al Delle Palme. Il laboratorio vuole raccogliere l’eredità della celebre Zietta Liù e dunque si rivolge a ragazzi e bambini con l’obiettivo di avvicinarli al teatro attraverso il gioco e il linguaggio del corpo, aiutando anche i più timidi a superare timori e inibizioni». Alla scuola di teatro, inoltre, affiancheremo quella di musica, attiva da novembre, diretta dal maestro Filippo Esposito, sempre rivolta ai bambini, e basata sul metodo di autoapprendimento Orff- Schulwerk del compositore tedesco Carl Orff, l'autore dei Carmina Burana. Infine, ci sarà la programmazione mattutina rivolta alle scuole, che quest’anno sarà dedicata a Totò, in occasione del 40° anno dalla sua scomparsa. Allo spettacolo, diretto e interpretato da Giancarlo Cosentino e due giovani attori usciti dalla “Palestra dell'attore“ del Diana, sarà abbinata una mostra nel foyer del Delle Palme». Fin qui il calendario degli eventi certi e programmati. Ma in cantiere ci sono molti altri progetti. Non ultimo quello di coinvolgere il pubblico giovane attraverso serate che comprendano teatro, cena e musica, organizzate in collaborazione con ristoranti e locali di Chiaia. Un progetto che suona soprattutto come un auspicio per il quartiere. RELAX&MOVIDA 1 CHIAIA MAGAZINE 2 5 3 6 7 8 4 1. Sohal Beach Club, ore 22 e 30: Chiaia Magazine in festa. Oltre 400 gli invitati. 2. Da sinistra: Gianni Gagliardi, Nino De Nicola e Duilio Abet. 3. Laura Cocozza, Simona Bassani, Massimiliano de Francesco, Valerio Ariante. 4. Nino De Nicola, Massimiliano de Francesco, Tommy Totaro. 5. L’instancabile e scatenato Ernesto Doria. 6. Il vulcanico Salvatore Fantini baciato dalla moglie Olga e dall’amico Peppe Bevere. 7. Gli amici di Chiaia Magazine pregustano lo straordinario buffet del Gran Caffè Cimmino. «Chiaia Magazine» in festa al Sohal onostante l’autunno incalzante e una città che è già N sottosopra, ancora freschi e piacevoli sono i ricordi e i sorrisi della serata magica di luglio al Sohal Beach Club, struttura mozzafiato del Fusaro, tra palme, giochi di luce, letti a baldacchino e il rumore del mare. Per festeggiare i primi sette mesi di Chiaia Magazine, il mensile più trendy del momento e l’autentica novità editoriale del 2006, sono accorse oltre 400 persone - vip, meno vip, giornalisti, miss pin up, imprenditori e politici - che hanno potuto non solo ballare grazie alla superconsolle del duo Tot&Sol e all’impeccabile selezione musicale del dj Armandino, ma anche gustare l'infinito e prelibato buffet del Gran Caffè Cimmino, vera attrazione della serata con la sapiente regia dello scatenato direttore del gusto Ernesto Doria. Una sera co- 8 sì non poteva che essere un trionfo. «Party con…Chiaia Magazine» lo è stato, per la gioia degli organizzatori: Nino De Nicola, presidente delle Nuove Botteghe dei Mille e direttore editoriale del giornale; il gruppo editoriale Iuppiter Group, con l'inafferrabile Massimiliano De Francesco, l'elegantissima Laura Cocozza, l'hawaiano Alvaro Mirabelli, il sornione Silvio Campione e il prezioso Luca Spoldi; e Salvatore Fantini, proprietario del Gran Caffè Cimmino, l'inarrestabile Sasà, genio e sregolatezza, grazie al quale l'astronave delle squisitezze ha fatto un atterraggio perfetto al Sohal. Un'astronave carica di ogni bendiddio: due primi piatti freschi e scattanti, fettoni di pan canasta superfarciti, rosoni di dolci, cuori di fragoline e trionfi di frutta con una sorprendente grandinata di «cerase», autentica libidine del buffet. Il tutto innaffiato dai nobili vini Di Costanzo e dai cocktails dalle cannucce fluorescenti del barman Massimo Fico. Soddisfatti della bella festa di Chiaia Magazine i gestori dell'incantevole Sohal: Alessandro Papadia, Francesco Falco, Pippo Olivieri e Marco De Rosa. E per l’inverno, dopo il successo dell’estate, la squadra di Chiaia Magazine, per i suoi lettori e per i suoi fan, ha già stilato un programma originale di eventi culturali e serate danzanti. Dove mai vorranno arrivare i nostri eroi di Chiaia? Per adesso vi lasciamo con il loro credo, pieno di poesia e coraggio, che era scritto sugli inviti per l'esclusivo party: «Mira alla luna: anche se sbagli finirai nelle stelle». Tommy Totaro 9 10 11 12 8. Ore 23 e 30, c’è una tribù che balla l’inno dei Mondiali: po-poro-popo-po-po.. Nel corso della serata, dalla consolle è partita la telecronaca di Fabio Caressa del rigore decisivo di Grosso nella finale contro la Francia. Telecronaca, ovviamente, accolta con un boato. 9. Il musicista Antonio Onorato con Gino Giglio. 10. In pista, nel tepore dell’estate, si danza. Riconosciamo Lisa Regina (a destra), la bella Barbara (a sinistra) e nelle retrovie Eduardo Caruso. 11. Alla consolle dj Armandino: estro, gusto nella selezione musicale e fantasia da vendere tra lounge e dance. 12. Da destra: Pasquale Russo, Liliana Brandi, Raimondo e Valentina Di Giacomo. RELAX&MOVIDA 13 17 CHIAIA MAGAZINE 14 15 18 16 19 21 20 13. Il poeta di Santa Lucia Ciro Rimonti in compa- 22 23 24 25 26 31 30 32 9 gnia di Annagiulia Pasquariello. 14/15/16. Sorrisi by night, tra un bicchiere di vino e un’occhiata a Chiaia Magazine. 17. Mauro Solinas, l’uomo del night e dello «scantinight». 18. Da sinistra: Renée Capolupo, Mariagiovanna di Bari e il re del web Massimiliano Tomasetta. 19/20. Tempo di relax: riconosciamo gli amici Nuccio Apolito, Bruno D’Alessio e Michele Giglio. 21. Da sinistra: Olga e Salvatore Fantini, Camillo Pane, Nino De Nicola e Peppe Bevere. 22/23. Mentre Mario Marra è seduto sui divani da mille e una notte del Sohal in compagnia di Fara, Ernesto Doria dà il meglio di sé in pista. 24. Francesco De Stefano, animatore indiscusso della movida partenopea, con alcune amiche. 25. Mezzanotte e tre stelle: Massimiliano de Francesco, Tommy Totaro e Laura Cocozza. 26. Antonella Carlo e Alessandro Combattente. 27/28/29. Altri sorrisi by night tra cui quelli di Enzo Pelliccia, Salvatore Cammarota, Ettore Pigati Rosaria Passaro e Salvatore «Tatà» Tartaglione. 30. Da destra: Nino De Nicola, Lisa Regina, Fiorella De Nicola, Giuliano Regina e Barbara. 31/32. Full di amici: la coppia Murilo Passos e Antonella Natale e tris di donne. 27 28 29 SOCIETÀ&COSTUME AUTUNNO FORTUNATO TRA CAMPI E SANTI. L'estate è finita, la febbre del gioco è solo cominciata. Mondiali vinti e stravinti, campionati iniziati tra penalizzazioni, sospetti, squadre condannate a vincere e campi da gioco elettrici. Mentre l’intrigo di «Lucky Luciano» Moggi ci riserverà, in futuro, colpi di scena e colpi di mano, Alberto Postiglione (tabaccheria a largo Ferrantina a Chiaia) come ogni mese, ci & terni favole CHIAIA MAGAZINE dà i suoi numeri per azzeccare un ricco terno. E non poteva iniziare che con il terno del campionato: «I giochi del campionato sia di A che di B sono aperti: la mia dritta è il terno da giocare su Napoli e tutte 9 - 10 - 67. Poi, questo settembre è anche il mese dei santi: quindi attenti ai numeri della Madonna 8 - 12 - 52 e a quelli di Padre Pio 23 - 13 - 9. Questi terni sacri vanno giocati - tiene a precisare Postiglione - su Napoli, Bari, Milano, Roma e possono essere giocati insieme per un sei al superenalotto». Ma settembre è anche il mese di San Gennaro, ‘o santo guappone. Ecco i numeri per vincere: 18 (il sangue) 19 (il santo) - 66 (il miracolo). Numeri benedetti da giocare (con la formula dell’ambo e del terno) sia a Napoli che a Bari. 10 Il piromane ogni volta che esce si rifà il tracco. Renato Rocco FESTE&TRADIZIONI IDEE AZIENDALI La Matic Sud punta sulla shopping bag a Matic Sud è un azienda specializzata nella realizzazione Lclasse e produzione di scatole in carta e cartone per articoli di a «effetto prestigio» che trovano impiego nel settore delle calzature, della camiceria, dell'abbigliamento e degli accessori della moda in genere. Attraverso l'impegno e la passione per un lavoro che si tramanda da tre generazioni, Vincenzo Passaro e i figli Sergio, Gennaro, Maria, Alessandra e Rosaria, sono riusciti a raggiungere i più alti vertici dell'imprenditoria. Tra la sua ampia clientela, infatti, la Matic Sud ha grandi firme a livello nazionale come Dolce & Gabbana, Ferragamo, Finamore, Marinella. «Proprio per far fronte alle esigenze di una clientela in continuo sviluppo» aggiunge Sergio Passaro (nella foto con il fratello Gennaro), direttore commerciale, - «è nata la shopping bag della Matic Sud. Un coordinato finale di packaging che per realizzazione grafica, scelta e qualità del materiale, e alla cura dei particolari, come l'artigianalità delle chiusure, supera di gran lunga le alternative presenti sul mercato». L'azienda, inoltre, offre alla clientela la consegna del materiale prodotto senza spese aggiuntive, e consente di poter lasciare a deposito la merce prodotta per poterla così ritirare successivamente, parzialmente o per intero. «I servizi di stoccaggio e di consegna a domicilio» - precisa Gennaro Passaro, direttore di produzione, - «si rendono indispensabili quando la produzione per un cliente è molto voluminosa. Il cliente così evita di avere il magazzino imballato da migliaia di scatole». Matic Sud, Arzano (Na), C.so Salvatore D'Amato 87/89 (tel. 081.573.22.76/77 - fax 081.573.37.60 - www.maticsud.it). Piedigrotta, nostalgia per una favola ANTONIO BIANCOSPINO Carnevale l'hanno inventato a IlolNapoli, per dare sfogo al poponelle strade. «Mazza e panella fanno 'e figlie belle; panella senza mazza fanno 'e figlie pazze». La mazza i napoletani l'hanno sempre conosciuta perciò, «primme 'e ascí pazze», bastava che si pentissero con una processione alla Madonna di Piedigrotta, sfogando poi con una tarantella di libertà e follia. Piedigrotta, feste e fuochi a mare. Ricordi di una folla incontenibile, impressionante nell'agitarsi caotico di un formicaio di teste. Volti d'inguaribile ottimismo riflesso negli sguardi aperti, furbeschi e ricettivi. «Cocco e mellone!» gridavano i venditori ambulanti: «'o cocco ammunnato e buono». Proverbi e scioglilingua per attirare i curiosi, ma non ce n'era bisogno davanti all'abbondanza di bancarelle, un bazar di colori e odori che riempiva via Caracciolo e le Rotonde di lupini e granoni tostati, tinozze di cocco galleggiante, fichi d'India, torroni e laghi di birra, noccioline e zucchero filato, maruzze e piramidi di alghe, tra le quali facevano mostra di sé ostriche, cozze e taratufoli, e poi vongole, limoni, capitoni e trippa a iosa. Nel paese di Bengodi non poteva mancare Pulcinella. La sua maschera si replicava lungo il percorso, picchiando randellate di gomma su incauti saltimbanchi. I coriandoli veleggiavano sui carri di cartapesta in un tripudio di stelle filanti, strisce colorate, esplosioni di razzi, mortaretti e «tricche tracche…tricchitracche, tant'a pparte». E sì, perché c'era chi apriva tavoli da gioco sul lungomare, per sfidarsi a tric trac o a scopone scientifico, incurante della moltitudine vociante che saltava ai lati in un'allegra confusione. I carri di cartapesta sfilavano a tema, “vestiti” di pesca e di mare, di LIBRIDINE Treccagnoli lancia il commissario Ascione AURORA CACOPARDO esordio narrativo di Pietro Treccagnoli, Loccupa giornalista de «Il Mattino» in cui si delle pagine culturali, è una tragicommedia dal ritmo intenso, popolata di personaggi stravaganti e curiosi a partire dalla voce narrante («...è trasuto con quella faccia sua, che pare sempre nu calamaro. Bianco e nero, con i capelli allisciati e bagnati a penna di gallina. Nu calamaro? Non lo chiamano veleno Macché, ‘a solita seccia...»), che cercano di di Pietro Treccagnoli muoversi secondo le dinamiche del potere Avagliano Editore e che, tuttavia, non sempre sono in grado 9 euro di comprenderle e assecondarle perché i tempi sono cambiati e quella che un tempo era la Campania felice, oggi è una grande discarica dove si muore o perché si vuole sapere troppo e perché si è visto troppo. Come accade ad una gabonese trovata assassinata poco lontano da una discarica. Quello dell’autore è un romanzo di luoghi e sopralluoghi: le vicende si svolgono tra Pozzuoli, Licola, Varcaturo, Lago Patria e la Campania Nord tra Villa Literno e Parete. Le indagini del commissario Ascione - che a suo dire voleva diventare carabiniere e finisce poliziotto fanno emergere una serie di crimini legati talvolta a personaggi al di sopra di ogni vulcani in eruzione e di isole di sole, «sfrocoliando» a destra e a manca ma, soprattutto, al «Ciuccio 'e fichella», il Napoli Calcio, anche all'epoca croce e delizia partenopea; e se ciò non bastava, le bocche dei passanti, sfogavano l'entusiasmo con frasi indecenti alle bellezze giunoniche in mostra sui carri. C'era, poi, il momento più atteso dai bambini, con le mani sporche di cioccolata, quando, in mezzo al corteo, appariva il pazzariello, quel buffo signore fasciato dalla vita alle caviglie, con uno strano cappello a pennacchio e un bastone magico, una specie di caramella gigante che si agitava con salti possenti. Il pazzo che balla non è mai solo ma accompagnato da un corteo di «triccabballacche», «scetavajasse», caccavella e «putipù», «zerri-zerre», nacchere, tamburi e tamburelli: un'accozzaglia di rumori ed urla «’e guagliune» che le signore perbene scongiuravano facendosi la croce. Invece, dopo i fuochi a mare, dappertutto s'intonavano canzoni napoletane. Una delle più famose, «Te voglio bene assaje», si sussurrava quando i napoletani, finita la festa, pieni di «saudade», guardavano il mare e pensavano: «Nenné, che t'aggio fatto, ca nun mme puó' vedé' ?!». sospetto. Non lo chiamano veleno (Avagliano, pagine 125, 9 euro), titolo preso da «La gaia scienza» di Nietzche, è una storia cruenta narrata con linguaggio duro che, a tratti scivola in volgarità. Un romanzo che si pone a mezza strada tra il noir ed il saggio psicologico in quanto Treccagnoli, in alcuni momenti, si sofferma ad analizzare gli aspetti dell’animo umano. La narrazione è portata avanti con stile cinematografico e ritmo jazzistico e quando l’azione rischia di divenire frammentaria a preservarne l’omogeneità provvede la costruzione linguistica dialettale che accompagna i personaggi - prostitute, spacciatori, criminali senza scrupoli, arabi, poliziotti e poliziotte viziose, boss, commissari - nel loro destino di violenza e di morte. LA PRIMA REDAZIONE A NOLEGGIO IN CAMPANIA Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli - Tel. 081.19361500 Fax 081.2140666 e-mail: [email protected] www.iuppiternews.it EVENTI&CURIOSITÀ OCCHIO DI RIGUARDO Al San Carlo il pop colto di Franco Battiato Teatro San Carlo: 25 settembre alle 20.30. Franco Battiato, guru del pop colto, insiste sulla strada della contaminazione, complice stavolta l'Orchestra del Teatro San Carlo. Il concerto è a sostegno del Fondo per l'Am- biente Italiano, impegnato a tutelare il patrimonio ambientale ed artistico nostrano. Lecito prevedere uno sperimentato repertorio di alchimie in bilico tra rock, sinfonico, melodico ed etnico. Infotel 800.907080 LIBRERIA FELTRINELLI L’INIZIATIVA SEDE DI PIAZZA DEI MARTIRI Infotel 081.402395 I Quaderni di «Arch’è» tra i palazzi di Napoli settembre iorgio Nocerino (nella foto) è un architetto, stanco della peG nombra in cui si agita il dibattito dell'intellighenzia progettuale partenopea. Così ha deciso di dare una scossa all'ambiente. Voglia di accelerare un po' i ritmi e magari fare i conti in tasca alle iniziative dall'alto: ed ecco che nasce in via Domenico Morelli 7 l'associazione culturale onlus «Arch'é», votata all'arte e all'architettura: qui Nocerino ha inaugurato una vivace striscia di mostre fotografiche. L'altro braccio operativo di Arch'é è editoriale: approdano al quarto numero i «Quaderni». Confezione elegante, impaginazione sobria sono il perimetro in cui Nocerino colloca i saggi tecnici dei primi 3 numeri: manualetti svelti, sequenze istruttive di lunghe passeggiate tra i palazzi partenopei. Nell'ultimo Quaderno, però, l'architetto alza il tiro, usando il pretesto di un profilo del Pan e del Madre, templi locali del contemporaneo, per seminare interrogativi. Uno su tutti: se sia meglio sistemare l'arte moderna in edifici storici riciclati o sia meglio confezionarle spazi architettonici su misura. KERMESSE Maschio Angioino, l’arte «balla» con il tango a sempre il tango collega Napoli a Buenos Aires. Quella musica (e quella danza) nacque nel barrio (quartiere) dei «tanos» (abbreviazione di «napolitanos», a indicare gli emigranti italiani). L'antico legame si ripropone ormai da decenni in città con una fioritura cospicua di scuole e di allievi e con visite frequenti dei più prestigiosi «tangueros» argentini. Non stupisce allora la kermesse, organizzata al Maschio Angioino dal 21 al 24 settembre: tango in tutte le salse possibili e 26 artisti presenti per la rassegna «Pittura, scultura, danza, moda: 4 giorni all'insegna del tango», che sarà dunque declinato in quattro varianti artistiche dai creativi che partecipano alla rassegna. Segnaliamo la Personale di Isabel Carafi, il concerto di TangoLibre, l’esibizione dei ballerini Sergio Natario e Alejandra Arruè, la sfilata di moda tanguera firmata da Maria Teresa di Lorenzo. Infotel 081.5560772 D n.d.n. 4-31. «Congetture su MobyDick» è il titolo della personale del pittore Franco Fortunato: il capolavoro di Melville come una fiaba su tela. 21. Incontro con Cisco: voce dei Modena City Ramblers, il rocker Cisco presenta «La lunga notte», 1° album da solista, 14 pezzi tra impegno civile e mistica del viaggiatore. 24. Classica dal vivo: il pianista Leonardo Acone esegue musiche di Bach, Scarlatti, Haydn, Beethoven e Liszt. 27. Musica: sugli scudi la «Bandabardò», 7 bardi demenzial giullareschi che con la Banda Osiris si dividono il mercato di genere. Stavolta parlano (e suonano) del doppio dal titolo Fuori Orario. 28. Libri. Pietro Treccagnoli, giornalista, presenta «Non lo chiamano veleno», romanzo d'esordio. 1 ottobre. Musica colta dal vivo con «Rare Concertos for Double Bass», raccolta di inediti del '700 e dell''800 per contrabbasso e clavicembalo. MOSTRE fino al 14 ottobre GALLERIA ARTIACO (piazza dei Martiri, 58) Lui è un mostro sacro dell'arte concettuale: la sua mostra napoletana è un evento da non perdere. Lawrence Weiner, americano, pendolare tra New York e Amsterdam, è figura centrale dei codici espressivi contemporanei di cui teorizza da sempre i perimetri trasgressivi: non conta l'opera, insomma, ma l'idea. Il suo segno è l'installazione testuale (nella foto): scritte dipinte o applicate su pareti o su qualunque altra superficie. Seconda performance napoletana e sempre su misura per lo spazio di Artiaco. Infotel 081.4976072 dal 4 ottobre al 18 novembre GALLERIA T293 (piazza Amendola, 4) Se l'anagrafe colloca l'artista croato Nemanjia Cvijanovic nello scenario ipercontemporaneo, lui tuttavia non si sacrifica sull'altare del con- cettuale a tutti i costi: le sue opere le capisci a volo. Non è poco in un'epoca di falsi profeti. Ed è quanto accade in «All right»: la mostra presenta 5 lavori tra cui alcune stampe che coniugano il metodo futurista delle «parole in libertà» con recenti immagini di guerra. Interessante anche il video in cui Cvijanovic interpreta un poema sonoro di F. T. Marinetti. Infotel 081.295882 fino al 16 ottobre GALLERIA 404 (via S. Brigida, 76) Jo Jackson: di lei ne sappiamo poco. Ha 34 anni. E' americana di Portland e pare sia il nuovo talento in ascesa dell'arte ipercontemporanea. In Italia espone per la prima volta e, per farlo, sceglie Napoli. Nel suo perimetro espressivo pitture, sculture e videoanimazioni in cui agita provocazioni forti e simboliche: ghiacciai morenti, soldati terrorizzati, orologi fermi a mezzanotte, chiavi fluttuanti nel vuoto. Aggiungeteci la predilezione per il rosa e il turchese e avrete «The first and the last Men». Infotel 081.5529169 fino al 30 settembre PAN (via dei Mille, 60) Scortato dalle polemiche sul consuntivo modesto di 2 anni di attività, Palazzo Roccella propone «Giardino. Luoghi della piccola realtà»: la «collettiva» è terreno di confronto per 25 artisti sul tema del domicilio dell'anima, delle emozioni più intime. Infotel 081.7958605 PALAZZO REALE, SFILA PIEDIGROTTA Sdoganare Piedigrotta dalla ragnatela dell'oleografia non era facile: alla famosa kermesse di popolo rende ora giustizia «La mostra della grande festa», suggestiva ricostruzione artistico/documentale della trasgressione di massa più amata dai napoletani. L'esposizione, sistemata nella Sala Dorica di Palazzo Reale, è una delicata operazione della memoria, scandita da dipinti d'età borbonica, foto d'epoca, reperti storici, strumenti e costumi tipici dell'evento. Fino al 20 ottobre. Infotel O81.5808111 EVENTI&CURIOSITÀ CHIAIA MAGAZINE 12 Anteprime teatrali, big alla riscossa SORPRESE. Anna Falchi all’Augusteo con «Notting Hill» Biagio Izzo al Sannazaro. Le proposte del Sancarluccio vanguardia, commedia, musiA cal, canzoni napoletane. I teatri di Chiaia stanno per riaprire i battenti, dischiudendo al pubblico napoletano una carrellata di piacevoli sorprese. Anche per questa stagione, come per gli scorsi anni, l'offerta di spettacoli proposti è colorata, intrigante, variegata. Ce n'è davvero per tutti i gusti: dal «Notting Hill» di Anna Falchi (all'Augusteo in programmazione dal 27 ottobre) alla satira di Biagio Izzo (al Sannazaro dal 31 ottobre), dalle sperimentazioni illuminanti di Franco Nico, che riproporrà al Sancarluccio le poesie musicate di Rocco Scotellaro, alle canzoni di Gigi Finizio (a febbraio al Sannazaro, in data ancora da definire). I cultori del grande spettacolo napoletano troveranno alcuni appuntamenti da non perdere: sempre al Sannazaro merita di essere citato «Napoli parole e musica» di Gloriana (7/10 dicembre), «Arezzo 29 in tre minuti» di Lara Sansone ed Oscar Di Maio (15 dicembre/ 7 gennaio), «Matto da legale» di Ciro Ceruti e Ciro Villano (11/ 28 gennaio), «Costantemente vostro» di Leopoldo Mastelloni (3/13 maggio). Sonorità partenopee palpiteranno nella voce di Sal Da Vinci, protagonista all'Augusteo (dal 9 al 18 marzo) del recital, che si annuncia sorprendente, «Anime napoletane». Sempre al Teatro di via Roma, spicca la presenza di artisti famosi come Marco Columbro, interprete di «Tootsie, il gioco dell'ambiguità» (23 marzo/ 1 aprile), l’incredibile Arturo Brachetti, che riproporrà i suoi giochi illusionistici e le sue trasformazioni (dal 4 al 15 aprile), Mariangela Melato, intensa e passionale protagonista di «Sola me ne vo...» (dal 17 al 29 aprile). Infine, da non trascurare la stagione d'avanguardia proposta dal Sancarluccio: sul piccolo e nobile palcoscenico di via san Pasquale, tornerà Corrado Parodi con il suo splendido spettacolo sul «corsaro» Pier Paolo Pasolini ed, ancora, sarà proposto «Niente», il nuovo e graffiante monologo di Maurizio Argàn del Teatro della Centena di Rimini. «Il nostro cartellone è ancora in fieri - spiega il direttore del Sancarluccio, Franco Nico anche perché, come ogni santissimo anno, dobbiamo lottare per tenere in vita un teatro d'avanguardia come il nostro. Speriamo che stavolta qualcosa si muova, per poter riuscire a lavorare con più grinta, soddisfazione, entusiasmo». Sede: 80121 Napoli - 287, Riviera di Chiaia Tel. 081.764.42.14 - 081.245.11.82 - 081.764.32.65 Show Room: 20123 Milano - 5, S. Maria alla Porta Tel. 02.864.67.036 - 02.869.12.669 www.marinellanapoli.it [email protected] Antonella Carlo m a ga z i n e CHIAIA Saper vivere il quartiere. 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