m a ga z i n e www.chiaiamagazine.it Anno I - N.5 giugno 2006 CHIAIA IL GIORNALE DELLE NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE TEMPO D’ESTATE NINO DE NICOLA IL MIRAGGIO degli ORMEGGI hiaia Magazine, che in questi C mesi ha condotto una decisa battaglia per i posti auto nel quartiere, stavolta si adegua alla stagione balneare: ad interessarci è l’emergenza dei posti barca sul lungomare. Nella pagine interne, troverete poi la consueta attenzione per i problemi della manutenzione urbana: dall’allarme per Parco Margherita ad un’estate piena di cantieri. C’è poi una finestra sullo spettacolo: vi diamo qualche consiglio per seguire l’evento del NapoliFilmFestival. Infine un’anticipazione: a luglio vi racconteremo, per filo e per segno, i nuovi volti della Municipalità I. Ovvero quelli che governeranno Chiaia. Distribuzione gratuita • Lungomare: no ai posti barca. Sos di ormeggiatori e diportisti Autorità Portuale, Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici, Tribunale Amministrativo Regionale: questi i protagonisti di un diabolico gioco delle parti con due uniche vittime. Ormeggiatori e diportisti. Nella prima categoria c’è chi ha la concessione a gestire posti barca e non può lavorare per impedimenti burocratici, ma c’è anche chi è stato escluso dalla gestione del business: per tutti loro malumori e proteste. Della seconda categoria fanno parte i proprietari di barche che questa estate, come le precedenti, sono destinati a soffrire: i tre siti di Nazario Sauro, Mergellina e Largo Sermoneta, dichia- • Burocrazia scatenata: veti e rinvii sulle concessioni rati intoccabili dai vincoli ambientali, sono ormai terra bruciata. E loro, i diportisti, respinti dal lungomare, ora possono scegliere tra il vendersi la barca, andare altrove o piegarsi a prezzi da capogiro. Il contraccolpo peggiore, però, è quello occupazionale: per gli uomini dei consorzi e per le loro famiglie sono giorni drammatici. Una soluzione sul piatto d’argento l’avevano offerta gli ormeggiatori luciani: boe galleggianti a impatto ambientale praticamente nullo e con le giuste distanze. Ma è arrivato il no dell’Autorità Portuale. Ora tutto è rimandato. Bye Bye estate. (a pagina 3) ALL’INTERNO focus CANTIERIACHIAIA - mania BURRACO - evento NAPOLIFILMFESTIVAL Ormeggio&AssistenzaNautica Noleggio di gommoni e motoscafi Trasferimenti in tutte le isole del Golfo la vigilante s.r.l. Nautica Branchizio Mergellina Telefono 081.667913 Cell. 338.2204628 - 338.2767442 sito: www.branchizio.it e-mail: [email protected] ISTITUTO DI VIGILANZA dal 1946 LRC 180447 - 23/6/98 Direzione e Centro operativo: 80142 NAPOLI - Via Carlo di Tocco, 82/84 Tel. 081 734 04 24 - 081 734 98 22 - Pronto intwervento 081 734 02 88 - Fax 081 734 98 18 Internet: http//www.la-vigilante.com - E-mail: [email protected] Part. IVA 03577570637 - Camera di Commercio n. 155962 - Iscritta al N 381 - R.I. Tribunale di Napoli SOS CHIAIA CHIAIA MAGAZINE Come migliorare la Municipalità 1? Scrivici a: I SEMAFORI IMPAZZITI E I RITARDI DEL 140 NUMERI UTILI EMERGENZE-SICUREZZA CARABINIERI 112 Stazione CC (Via Orazio 73) Tel. 081.681122 Stazione CC (Ferrantina a Chiaia 1) Tel. 081.417486 POLIZIA 113 Comm. Posillipo (via Manzoni 249) Tel. 081.5983211 Comm. S. Ferdinando (Riv. di Chiaia 185) Tel. 081.5980311 POLIZIOTTI DI QUARTIERE Ztl, un fallimento evitabile LA PAROLA AI LETTORI. Scarso presidio dei varchi, parcheggi inesistenti, videosorveglianza mai partita: ecco le cause del flop IL NUOVO SENSO DI MARCIA HA DESERTIFICATO IL CENTRO POLIZIA STRADALE Tel. 081.5954111 SOCCORSO STRADALE Tel. 081.803116 VIGILI URBANI Tel. 081.7513177 Unità oper. Riviera di Chiaia 105 Tel. 081.7619001 PRONTO SOCCORSO 118 AMMINISTRAZIONE CIRCOSCRIZIONE CHIAIA Sede cons. circ. Tel. 081.7644876 Anagrafe decentrata Tel. 081.7950501 SANITÀ PRONTO SOCCORSO LORETO-CRISPI Tel. 081.2547256 GUARDIA MEDICA LORETO-CRISPI Tel. 081.7613466 OSPEDALE PAUSILIPON Tel. 081.2205111 OSPEDALE FATEBENEFRATELLI Tel. 081.5981111 - 081.5757220 DISTR. SAN. 44 Assistenza Anziani Tel. 081.2547715 Assistenza Diabetologica Tel. 081.2542928 Assistenza Veterinaria Tel. 081.2547074 m a ga z i n e CHIAIA IL GIORNALE DELLE NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE Anno 1 numero 5 - Giugno 2006 Direttore Editoriale Nino De Nicola Direttore Responsabile Alvaro Mirabelli Art Director Massimiliano de Francesco Redazione Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Tel.: 081 19361500 - Fax: 081 2140666 e-mail: [email protected] Società Editrice Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Quelli di Chiaia Magazine Valerio Ariante, Antonio Biancospino, Aurora Cacopardo, Claudio Calveri, Silvio Campione, Laura Cocozza, Francesca Corsicato, Paolo D’Angelo, Aldo de Francesco, Giancarlo Maresca, Renato Rocco, Andrea Salvia, Luca Spoldi, Salvatore Tartaglione, Fabio Tempesta, Tommy Totaro. Stampa Arti grafiche Litho 2 Via Principe di Piemonte, 118 Casoria Reg. Tribunale di Napoli n. 93 del 27 dicembre 2005 Gentile direttore, nel seguire Chiaia Magazine non posso che condividere le critiche che sono state mosse all'attivazione della Zona a Traffico Limitato e all'ormai “funesto” cambiamento del senso di marcia che ha svuotato via Morelli e desertificato altre vie del centro. Ogni provvedimento di miglioramento della viabilità necessita di un adeguato sostegno umano (vigili) ed elettronico (videosorveglianza e dissuasori funzionanti). A Chiaia niente di tutto questo. In più la carenza di parcheggi scoraggia chi è intenzionato a venire in zona per lo shopping o per appuntamenti di lavoro. Noto, purtroppo, che questa città è capace solo di offrire mezze soluzioni. La Ztl, sulla carta, è una buona idea, ma poiché è malfunzionante per i motivi suddetti, si sta rilevando disastrosa per residenti e commercianti. Inoltre, a causa della scarsa vigilanza del centro, stanno aumentando gli scippatori su due ruote per i quali, ormai, Chiaia è diventata Zona a Traffico Illimitato. TOLLERANZA ZERO CONTRO «I RICORDINI» DEI CANI Caro direttore, condivido la segnalazione di Massimo Gallotta (in Sos Chiaia di maggio), sottolineando però con forza che la situazione descritta - e non solo quella - si può sanare in una sola maniera: multe, multe, multe! E non solo agli incivili che lasciano sulla strada le deiezioni dei cani, ma soprattutto a chi dovrebbe fare le multe e invece non fa niente. Ricordiamoci sempre che le anomalie paradossali di questa città sono dovute all’inciviltà patologica dei napoletani: mentre in altre città il numero degli incivili è fisiologico (5-10%) qui, invece, è patologico (70-80%). Sempre a proposito dei cani segnalo un fenomeno in preoccupante crescita, cioè in molti comprano o adottano cani senza preoccuparsi delle controindicazioni che questo comporta: mi riferisco in particolare all’abbaiare contro il quale pare che anche legalmente si presenti per le persone civili una strada in salita con beffa finale (più i danni dei giudizi persi). Allegria! Enzo Scarpati Alfredo Arcopinto la egnalazione BARRIERE A DUE RUOTE Caos motorini Ormai nel centro di Napoli la vita è diventata sempre più difficile per i pedoni. Ai marciapiedi dissestati e ancora in attesa di una definitiva riqualificazione, si è aggiunta l’invasione dei motorini che ha peggiorato la vivibilità delle strade. Per tutto il giorno, infatti, si formano vere e proprie barriere a due ruote che non solo sono disprezzabili da un punto di vista estetico, ma rappresentano soprattutto un pericolo per chi cammina. Via Filangieri, via dei Mille, la Riviera di Chiaia, via Chiaia si sono trasformate in garage a cielo aperto. Spesso capita anche di vedere filari di moto che impediscono l’ingresso GLI INFERNALI INGORGHI DI PIAZZA SAN PASQUALE Gentile direttore, vorrei segnalare la situazione che si viene a creare nelle sere dei week end alla confluenza tra piazza San Pasquale e via Carlo Poerio: innanzitutto il punto è sempre ingorgato di traffico a causa delle fioriere collocate sulla strada le quali di fatto restringono la carreggiata, rendendo impossibili le manovre degli autobus; inoltre, di sera, le comitive dei ragazzi con i loro motorini creano intasamento costante. Bisogna riconoscere che i vigili urbani ci sono e fanno il possibile, ma ciò che serve sono le forze dell'ordine perché spesso l'esuberanza dei giovani sfocia in intemperanze, come dimostra anche la cronaca. Un maggior controllo sarebbe auspicabile per evitare nuovi spiacevoli episodi. Poi i marciapiede che sono un colabrodo, non tanto in via Carducci ma nelle strade laterali: qui bisogna intervenire ed aggiustare perché spesso si verificano rovinose cadute. Infine, un appello al Comune: in zona servono assolutamente parcheggi interrati. Maria Rosaria Varriale S GUARDIA DI FINANZA 117 [email protected] Tra le tante lettere che ci sono arrivate in redazione, segnaliamo quella del dottor M.Mantonico Santoro che, oltre a congratularsi per Chiaia Magazine, ha evidenziato alcuni problemi che meritano attenzione: «Colgo volentieri l’invito a segnalare alcune cose che a mio parere non vanno: 1) Il semaforo in uscita dalla galleria di Fuorigrotta verso piazzetta del Leone non è sincronizzato con quello del passaggio pedonale di piazzetta del Leone, per cui mentre questo segna il verde per i pedoni, quello della grotta segna il verde per le auto e ciò è pericolosissimo per chi attraversa le strisce pedonali; 2) alla fine di viale Elena, verso piazza Sannazzaro, v’è un fioraio che straripa in modo veramente abnorme sul controviale e marciapiede corrispondente fino a invadere pure il viale Elena. E’ corretto tutto ciò?» La signora Marinella Gentile, invece, ci ha segnalato i folli orari dei mezzi pubblici, soffermandosi soprattutto sul «famigerato» autobus 140: «Pago ogni mese l’abbonamento per un servizio pubblico vergognoso. Per ritirarmi a via Posillipo aspetto il 140 alla fermata, insieme ad altri sfortunati, a volte per più di un’ora». Non è assurdo tutto questo?» Tel. 335.5292755 (Pattuglia Chiaia) Tel. 349.2142396 (Pattuglia S. Ferdinando) Tel. 347.0752926 (Pattuglia Santa Lucia) VIGILI DEL FUOCO 115 2 nei palazzi e nei negozi. Per gli anziani e i diversamente abili, poi, questa situazione, in alcune zone, è davvero insostenibile. Possibili soluzioni? Iniziamo ad allargare i marciapiedi e a fare in modo di prevedere dei «passaggi» tra i motorini. Poi, chiediamo sempre con più forza parcheggi interrati - a tariffe basse - per rendere Chiaia più vivibile. Massimo Gallotta AI NOSTRI LETTORI «Sos Chiaia» è un contenitore di denunce e proteste contro disservizi, inciviltà ed emergenze urbane e non. La nostra intenzione è quella di affondare il bisturi nel degrado ambientale, segnalando tutto nero su bianco e richiamando chi di competenza alle proprie responsabilità. Invitiamo i nostri lettori a indicarci cosa non va nel quartiere e a proporci soluzioni per rendere più vivibile la città. Contiamo su di voi. Le lettere, firmate con nome e cognome, vanno inviate a Chiaia Magazine Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli e-mail [email protected] L’INCHIESTA CHIAIA MAGAZINE 3 Ormeggi bloccati, diportisti affondati IL CASO. Lungomare: posti barca proibiti. Il motivo? Una selva di veti incrociati. Paralisi burocratica. Bagarre tra i consorzi ANDREA SALVIA rriva l'estate, ma senza barche. Dopo un A anno vissuto pericolosamente a colpi di carte bollate, concessioni, revoche, proteste e ricorsi, i diportisti napoletani sono costretti a rinunciare al sogno, quantomeno legittimo in una moderna città di mare, di ormeggiare le proprie imbarcazioni nello specchio d'acqua cittadino. I pontili galleggianti stagionali dati in concessione dall'Autorità Portuale per tre siti del lungomare (Largo Sermoneta, Mergellina e Nazario Sauro) dovevano, con circa 600 posti, risolvere la sete cronica di ormeggi in attesa della realizzazione di veri porticcioli turistici. Ma non sarà possibile. Le tappe della vicenda. Ripercorriamo le tappe fondamentali di questa intricata vicenda. Tutto ha inizio nel 2001, quando per il riordino della fascia costiera tutte le concessioni vengono revocate. La Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici decide di rinnovare il suo nulla osta solo per quattro anni. Si arriva così al 29 giugno 2005, quando l'Autorità Portuale, presieduta da Francesco Nerli, rilascia al «Consorzio ormeggiatori di Mergellina», che fa capo a Ferdinando Fasano, una concessione demaniale quadriennale per la realizzazione di pontili galleggianti stagionali nei tre siti del lungomare di Chiaia. L'8 luglio 2005 il sovrintendente Enrico Guglielmo, in linea con quanto detto nel 2001, dispone l'immediata sospensione dei lavori di sistemazione dei pontili per violazione del vincolo monumentale e paesaggistico ( vedi il muro borbonico dal Molosiglio fino a Largo Sermoneta). Il 13 settembre il Consorzio chiede all'Autorità di riattivare la concessione a largo Sermoneta (dove non vige nessun vincolo indiretto). La richiesta viene respinta e il Consorzio si rivolge al Tar. Nel febbraio 2006 piccola apertura della Sovrintendenza che si dimostra possibilista sull'installazione dei pontili solo a largo Sermoneta. Il 29 marzo il Tar rinvia a data da destinarsi la decisione in merito al ricorso presentato dal «Consorzio ormeggiatori di Mergellina». Motivazione del rinvio: la Sovrintendenza non ha depositato tutti i documenti comprovanti il vincolo monumentale. Il 3 maggio 2006 ecco il colpo di scena: l'Autorità Portuale revoca la concessione 41/2005 e rigetta le istanze presentate da altri consorzi interessati ad ottenere concessioni sul lungomare. Fioccano i ricorsi. Si preannuncia, così, un'altra estate senza approdi regolari ma con gli abusivi a dettare legge nelle acque del golfo. I protagonisti. Diversi gli attori di questa infinita telenovela. In primo luogo il «Consorzio ormeggiatori di Mergellina» presieduto da Ferdinando Fasano, vincitore (concorrente unico dato che gli altri partecipanti furono esclusi a priori) della gara d'appalto per la concessione demaniale che prevede la realizzazione dei pontili galleggianti. Starring partner della querelle è un altro consorzio: «Marina di Sant'Antonio» che vede riuniti ormeggiatori storici di Mergellina esclusi dalle concessioni ed interessati a riproporre la loro candidatura per la realizzazione di pontili nello specchio d'acqua cittadino. Una guerra intestina tra due gruppi che dal 1999 al 2002 sono stati uniti sotto la sigla «Consorzio operatori lungomare di Napoli» per ottenere le licenze necessarie dall'allora Ente Porto. Poi a causa di dissidi, alcuni soci sono stati esclusi, mentre il nuovo con- sorzio è riuscito nel 2005 ad ottenere, seppur in ritardo, le concessioni poi bloccate dalla Sovrintendenza. Coinvolti anche altri operatori del lungomare cittadino come gli «Ormeggiatori storici lungomare S.Lucia» e l’ «Associazione nautica Vivere il Mare». Le decisioni ultime spettano al Sovrintendente Enrico Guglielmo e al presidente dell'Autorità Portuale Francesco Nerli, nonché al Tribunale Amministrativo che potrebbe porre la parola fine a questa lunghissima diatriba. Resta alla finestra, per il momento, la Regione Campania che sulla portualità turistica ha puntato forte ed è decisa a realizzare, entro il 2008, 19mila posti barca di cui ben 10.800 solo a Napoli. Il vincolo. Vale la pena spiegare in maniera più dettagliata le ragioni che hanno portato alla sospensione delle concessioni. Motivo dello stop è la tutela paesaggistica vigente su tutto il lungomare cittadino nonché il vincolo monumentale sul muretto borbonico che esclude solo largo Sermoneta. Va ricordato che la tutela paesaggistica dal 1977 è stata trasferita alle Regioni che la hanno delegata a Province e Comuni. Ma, dati i gravi danni ambientali provocati da queste deleghe, la legge Galasso del 1985 ha trasferito la competenza di controllo alle Sovrintendenze ed ha imposto nuovi piani paesistici. I dubbi. Perché, nonostante il parere della Sovrintendenza fosse noto da tempo, si è proceduto all'assegnazione di una concessione quadriennale ad un unico concorrente per una linea di costa lunga svariati km? Come mai, una volta attestata la presenza di un vincolo paesistico, non si è provveduto a trovare una soluzione adeguata vagliando anche altri progetti? E soprattutto come mai si è deciso di sospendere tutte le concessioni, dando così via libera a prezzi ed atteggiamenti al limite dello strozzinaggio? In attesa che il Tribunale Amministrativo Regionale si pronunci sui ricorsi presentati dai consorzi interessati ad ottenere le concessioni, a farne le spese, come sempre, sono i diportisti napoletani che si vedono costretti a vendere la loro imbarcazione o a trasferirla in altri specchi d'acqua a costi che vanno (per uno scafo di sei metri) dai 1400 euro di Vigliena ai 2500 di Nisida, fino ad arrivare ai 5000 nelle acque di Chiaia per il periodo maggio-ottobre. Si prospetta l'inferno, tra la querelle dei pontili e la sabbia inquinata di Bagnoli, per chi vuole o deve trascorrere l'estate in città. FRANCESCO BRANCHIZIO, TITOLARE DELLA STORICA NAUTICA DI MERGELLINA «Più posti barca, più posti di lavoro» Mergellina non è solo polemiche, specchi d'acqua contesi e concessioni assegnate e poi revocate. E molto di più. Nello storico borgo ci sono delle realtà portuali efficienti che soffrono, però, del mancato sviluppo dell'intera diportistica partenopea. E' il caso dello storica Nautica Branchizio presente a Mergellina fin dal primo dopoguerra e oggi leader nell'ormeggio e nell'assistenza nautica. Tra i servizi offerti: ormeggio di imbarcazioni fino a 15 metri, rimessaggio invernale e servizio charter a vela, a motore e megagommoni. Un sogno: poter intervenire per aumentare la qualità del già ottimo servizio e rendere Mergellina un centro di qualità per la diportistica cittadina. A spiegarlo è Francesco Branchizio (nella foto), titolare della ditta. «Vogliamo investire rinnovando le banchine, che sono ancora in legno, installando bagni e docce per operatori e clienti. Fino ad ora le istituzioni competenti non ci hanno permesso di intervenire». Branchizio affronta anche la spinosa questione degli ormai celeberrimi pontili galleggianti. «Qualsiasi intervento che miri ad aumentare la disponibilità di posti barca nel golfo - spiega Francesco - è importante in quanto si verrebbero a creare nuove possibilità di lavoro per tanta gente. Napoli deve emergere anche sfruttando la sua risorsa mare». (a.s.) GLI ESCLUSI DI SANTA LUCIA Pochi posti fittati a peso d’oro e crescita diffusa dell’illegalità con la C maiuscola. Una corsa contro il tempo per salvare la stagione estiva dei diportisti partenopei che si preannuncia torrida come non mai. In pole position il consorzio luciano «Ormeggiatori storici lungomare S.Lucia» che, misteriosamente escluso dalla concessione del giugno 2005 e vittima dell'ultimo «colpo di mano» di Francesco Nerli, non si dà per vinto ed è deciso a risollevare la stagione presentando una valida alternativa. «Il nostro progetto è rispettoso dei vincoli ambientali - spiega il leader degli ormeggiatori luciani Salvatore Scogliamillo (nella foto) - e prevede boe galleggianti semisommerse da localizzare in uno rettangolo d'acqua situato a Nazario Sauro tra i 110 e i 190 metri dalla costa ovvero tra i due vincoli: quello paesistico e quello della Capitaneria. Dopo aver ottenuto il nulla osta dalla Sovrintendenza è arrivato il no immotivato dell'Autorità P ortuale e dunque abbiamo presentato un ricorso d'urgenza al Tar». Battagliero anche il consorzio vincitore che, tramite il suo legale Felice Laudadio, fa sapere di aver presentato, in attesa della decisione del Tar, un progetto nuovo per largo Sermoneta. Dal canto suo Nerli ribadisce la necessità di convocare una conferenza di servizi per decidere il destino di questa concessione che lo stesso Nerli continua a definire «unitaria ed inscindibile». Per ottenere un incontro comune bisognerà, però, aspettare la fine delle elezioni e la nomina della nuova giunta comunale. Tempi stimati: alcuni mesi e per i diportisti napoletani è burrasca. (a.s.) QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE 4 Restaurata la chiesa dell’Ammiraglio IL RECUPERO. Santa Maria della Catena, antico tempio del borgo luciano, torna alle splendore delle origini: qui è sepolto Francesco Caracciolo, eroe del 1799 orna a pulsare uno dei T cuori di Santa Lucia: per il Borgo, per i suoi abitanti, ancora tenacemente avvinti alle antiche tradizioni del luogo, il restauro architettonico dell'antica chiesa di Santa Maria della Catena, con la definitiva restituzione del tempio alla dignità originaria, rappresenta davvero un risarcimento dovuto, non solo al patrimonio monumentale del quartiere, ma anche allo spirito devozionale dei «luciani». Cancellati, dunque, de- cenni di degrado: l'opera di recupero, iniziata in autunno e conclusasi a maggio, ha investito non solo la facciata con le 2 rampe d'accesso, ma anche gli interni, con la cupola dotata di preziose decorazioni a stucco firmate nel '700 da Gabriele Barrile, e la tomba dell'ammiraglio Francesco Caracciolo, eroe dell'insurrezione del 1799 e qui sepolto dal 1882. Di storia, infatti, la chiesa è impregnata, ma di storia degli umili visto che venne fondata nel 1576 con i fondi raccolti da marinai, pescatori e acquaioli della zona: fu poi restaurata nell''800 dall'architetto Carmelo Passaro. L'origine del tempio si collega ad una suggestiva leggenda: tre innocenti, condannati a morte, furono lasciati in catene accanto al patibolo, eretto proprio dove fu poi innalzata la chiesa: di notte, per grazia della Madonna, le catene si infransero. Quindi la costruzione della chiesa, come racconta la leggenda, fu un gesto di ringraziamento: di qui il nome di Santa Maria della Catena. Con la resurrezione della chiesa, intanto, Santa Lucia aggiunge un'altra sontuosa credenziale al proprio bagaglio di bellezze: risorsa preziosa nello scenario di un futuro rilancio turistico, sempre più invocato da residenti e operatori commerciali del borgo, convinti, malgrado il recente restyling, che Santa Lucia sia emarginata dal flusso turistico. E se il recupero della chiesa è ormai LE NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE E GLI ORARI ESTIVI DI CHIUSURA EVENTO/A CASTEL DELL’OVO UN LEONE E 33 FANTASMI L’Associazione «Nuove Botteghe dei Mille», sodalizio degli operatori economici di Chiaia che aderisce all’Ascom-Confcommercio ed è presieduto da Nino De Nicola, comunica agli associati che il programma di chiusura infrasettimanale del periodo estivo partirà da sabato 15 luglio. Il ripristino dell’intera giornata lavorativa, invece, è programmato per sabato 9 settembre. 90 anni, ancora sulla breccia: Giuseppe Antonello Leone, pittore e scultore, sceglie Castel dell'Ovo per una mostra superba. L'evento si intitola «Il Leone di Napoli»: prevede l'esposizione dei «Fantasmi di Napoli», 33 opere inedite, estrapolate dalle tavole stradali della città e alcune opere canoniche dell'artista. In esse Leone adopera metalli nobili come oro e bronzo, ma anche materiali di scarto come plastica, stracci, sassi. Fino al 25 giugno. NUOVA INIZIATIVA AL VICOLETTO BELLEDONNE Il laboratorio di Artemisia e l’arte del decoupage È stata inaugurata da poco all’interno del cortile del palazzo n°9 di Vicoletto Belledonne a Chiaia, la nuova sede dell’Associazione artistica Artemisia. Un sodalizio nato dalla comune passione per il decoupage di Giovanna Cretella, Maria Aprea ed Elena Sacco (nella foto da sin.) che hanno poi trasformato l’hobby anche in una opera a sostegno della gioventù disagiata. L’Associazione, infatti, ha organizzato con il patrocinio della Provincia di Napoli, un corso per bambini e ragazzi a rischio, al- lo scopo anche di diffondere la cultura dell’artigianato. Ora, nel nuovo laboratorio, aperto tutti i giorni, alle associate o aspiranti tali, le tre signore proporranno il primo lunedì di ogni mese, dalle 17 alle 18 circa, dimostrazioni gratuite delle varie tecniche di decoupage: dal craquele alla finta radica, dall’effetto anticato allo stencil. «Abbiamo deciso - spiega la signora Cretella - di aprire uno spazio in cui ogni socia possa ritagliarsi un momento durante la giornata per liberare la pro- CONVEGNO SCIENTIFICO Medici a confronto a Palazzo Reale Lunedì 19 e martedì 20 giugno Palazzo Reale ospiterà «Update on Cardiovascular disease 2006», organizzato dalla Casa di cura Montevergine di Mercogliano. «Specialisti di fama internazionale - precisa Paolo Rubino, responsabile della Cardiologia Invasiva della Clinica Montevergine, nonché course director del congresso - si confronteranno per trattare le nuove frontiere terapeutiche delle patologie cardiovascolari». E con soddisfazione aggiunge: «Anche quest'anno consegneremo il Premio Montevergine a giornalisti che si sono particolarmente distinti nel campo scientifico». una realtà, sono in molti nel quartiere ad accarezzare un sogno proibito: il ritorno a casa della cinquecentesca fontana che fino alla fine dell''800 adornava il lungomare di Santa Lucia e che con la colmata di inizio '900 fu spostata in Villa Comunale: una sfida che potrebbe essere vinta a furor di popolo (Chiaia Magazine se ne occuperà nel numero di luglio). Ma, per tornare al presente, Santa Lucia in fermento per un restauro dal sapore di festa, così come festa grande di popolo era la famosa Nzegna con cui i «luciani» in passato celebravano il trapasso dall'estate all'inverno e di cui la chiesa era il fulcro principale. a. m. pria creatività. O anche per vedere o acquistare gli oggetti decorati secondo la fantasia di ciascuna». Anche perchè non c’è praticamente limite alla varietà di manufatti che le signore riescono a creare o rinnovare con le tecniche pittoriche in cui sono specializzate. Persino scarpe, caschi da motocicletta, bici, uova di struzzo, paralumi, mobili in legno. Oltre che tovaglie, sottopiatti, piatti e bicchieri che non sono solo belli, ma anche pratici, perchè possono essere lavati in lavatrice e lavastoviglie. Per informazioni sull’Associazione e i corsi ci si può rivolgere a Giovanna Cretella 338.9771326. Laura Cocozza QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE 5 Chiaia, cantieri dall’estate all’autunno NUOVO LOOK. Via Santa Caterina da Siena diventerà la «promenade» collinare. Intanto parte una vasta opera di manutenzione urbana. Dieci le strade coinvolte ALVARO MIRABELLI DALISI E L’ARTE UTILE hiaia: lavori in corso, lavori C futuri. I primi d'estate, i secondi in autunno. Iniziamo da questi ultimi, previsti per ottobre, visto che riguardano un'operazione, destinata a miracolare un pezzo «storico» di Chiaia. Si tratta della riqualificazione architettonica e del nuovo arredo urbano della zona di Santa Caterina da Siena: i lavori investiranno un'area di circa 7mila mq. (strade, slarghi, piazze), compresa tra largo Santa Caterina e piazzetta Cariati, e ne ridisegneranno da cima a fondo estetica e funzionalità. Il piano migliorerà la viabilità e l'uso pedonale: a vantaggio dei residenti, degli studenti del Suor Orsola e dei frequentatori del conservatorio Pietà de' Turchini. Spesa prevista: 1.360mila euro, metà a carico del Comune e metà a carico della Compagnia di San Paolo. Il progetto fu presentato nel gennaio 2005, poi un lungo sonno fino a dicembre 2005 quando la Giunta Comunale ha finalmente approvato la delibera esecutiva. E a luglio scatta il bando per assegnare l'appalto. Gli interventi. 1) un nuovo sistema di illuminazione lungo tutto il percorso 2) pedonalizzazione di largo Santa Caterina con panchine, una fontana, alberi e dissuasori di sosta, 3) ripavimentazione e allargamento del marciapiede di destra, andando verso piazzetta Caria- IL «BOULEVARD OBLIQUO» Quella che prenderà corpo in via Santa Caterina da Siena (nelle foto) è un’idea ambiziosa: si tratta di realizzare il tanto vagheggiato «boulevard obliquo». Il quartiere, però, esprime perplessità e probabilmente ci crederà solo quando sarà aperto il cantiere. Dubbi legittimi! ti, con collocazione alternata di alberi e dissuasori di sosta, 4) ripavimentazione e recupero delle scale tra via Santa Caterina e piazzetta Cariati, più la creazione di scale mobili, 5) miniarea pedonalizzata in piazzetta Cariati, 6) ripavimentazione, arredo urbano e dissuasori di sosta in vicoletto Mondragone nel tratto tra largo Santa Caterina e via Nicotera, 6) collocazione in zona di sculture urbane dell'architetto Riccardo Dalisi, 7) nuovi sottoservizi, 8) nuove regole per la so- sta. Prevista la chiusura temporanea alle auto dei non residenti. Con la resurrezione urbanistica (e turistica) dell'asse che va dai Gradoni al corso Vittorio Emanuele , la parte bassa di Chiaia si salderà con la collina. Il cantiere parte a ottobre: la posta è alta, le speranze anche. Il quartiere: «Ci crederemo quando vedremo. E in ogni caso il vero problema sarà il dopo quando bisognerà proteggere l’opera dai vandali». I lavori estivi. Numerosi i lavori di manutenzione in corso per il manto stradale. Si è intervenuto in via Santa Teresella degli Spagnoli: si lavora ai Gradoni di Chiaia (5-11 giugno), a via Nardones (12-18 giugno), a via Nicotera (19-26 giugno), a via Santa Caterina da Siena (27 giugno-2 luglio). E nei giorni indicati stop alle auto. E nello stesso periodo si opera a salita S. Filippo (pavimentazione, griglie d'acqua e paletti). Infine, tra giugno, luglio e agosto, manutenzione in via Manzoni, Rampe Brancaccio e Parco Carelli. Riccardo Dalisi (nella foto), maestro del design, pittore, scultore e professore di progettazione architettonica alla Federico II, fama internazionale e laboratorio in calata San Francesco, è un labirinto di idee ed ha un privilegio: spesso le traduce in realtà. Gli è accaduto in passato, gli accadrà in autunno quando gestirà la direzione artistica del recupero di via Santa Caterina, operazione non solo urbanistica, ma anche estetica. Firmerà quindi l'ambizioso progetto della promenade collinare da via Chiaia a Cariati, ma a modo suo: trasformando la strada in un monumento vivente, animato da luci e sculture. Come ha già fatto a Rua Catalana, guadagnandosi l'attenzione internazionale. Al look di via Santa Caterina sono destinate le suggestive sculture urbane realizzate principalmente in metallo. Una di esse già campeggia sul sagrato del conservatorio Pietà de’ Turchini. MEDICINA/A VIA FILANGIERI IL PIONIERE DELLA PLASTICA DELLA VALVOLA AORTICA LA PROVOCAZIONE DI GIANNI MOLARO VIA CRISPI ABBANDONATA: RIFIUTI E MARCIAPIEDI PIENI DI BUCHE La valvola aortica adesso può anche essere riparata invece di essere sostituita con una protesi: al «Ce.Di», studio medico polidiagnostico di via Filangieri 36, lavora il cardiochirurgo Vincenzo Lucchetti, il primo a praticare questo intervento in Campania. «La riparazione della valvola aortica - spiega - rientra nella chirurgia conservativa in quanto permette di conservare la propria valvola anziché sostituirla con protesi artificiali. Questo tipo di chirurgia offre vantaggi certi e duraturi. Scompaiono gli inconvenienti della protesi come la maggiore vulnerabilità alle infezioni, un funzionamento non fisiologico, l'uso obbligatorio di farmaci anticoagulanti a vita per quel che riguarda le protesi meccaniche o la necessità di un reintervento dopo 10-15 anni per le protesi biologiche, reso inevitabile dalla degenerazione nel corpo umano di materiali provenienti dal mondo animale». Lucchetti aggiunge: «Il rischio è la possibilità di una rottura valvolare, ma trials clinici presentano ottimi risultati anche a lungo termine. Ovviamente la durata della riparazione dipende anche dall'anatomia del paziente». (f.c.) Per alcuni ha rotto la monotonia «borghese» di piazza dei Martiri, per altri ha soltanto divorato un albero, rovinandone le foglie. «La fame insaziabile dell'inconscio» (nella foto), installazione artistica di Gianni Molaro in occasione del Maggio dei Monumenti, ha sicuramente centrato l'obiettivo di meravigliare, scandalizzare, dividere. Quel verme gigante, ingordo e giallo, che fuoriesce dalla finestra dell'atelier dello stilista napoletano, è stato fotografato dai passanti come una star in passerella. Può, giustamente, non piacere l'arte che «rompe», ma la provocazione di Molaro - che già nel dicembre scorso aveva organizzato una processione sacro-profana nelle vie del centro - ha un pregio indiscutibile: l'intelligenza insaziabile della fantasia. (m.d.f.) Pubblichiamo la lettera di Ciro Strazzullo, titolare del ristorante «Dall’amico Gamberone»: «Vorrei segnalare l'abbandono di una strada prestigiosa e importante come via Crispi e raccomandare alle Autorità di esercitare maggior controllo su questa strada durante le ore notturne visto che di sera l'attività di ristoratore è diventata rischiosa anche qui. Ovviamente il problema non è solo mio, ma anche di altri colleghi ristoratori della strada in questione. Inoltre occorre anche intervenire sui marciapiedi che sono pieni di buche in più punti. Infine una preghiera all'Asìa: è possibile svuotare regolarmente i cestini dei rifiuti, posti lungo la strada e sempre strapieni? UN NUOVO ASILO NIDO IN VIA TOMMASO CAMPANELLA A CHIAIA Sono iniziati i lavori di ristrutturazione del plesso scolastico «ex De Sanctis» di via Tommaso Campanella a Chiaia che, dal prossimo anno scolastico, ospiterà un nuovo Asilo nido che potrà accogliere anche bambini di età compresa tra i 12 mesi ed i tre anni. QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE Parco Margherita tra liberty e degrado EMERGENZE. Vigilanza inesistente, strozzature della carreggiata e marciapiedi dissestati. E un allarme: inaccessibili ad anziani e disabili le rampe di S.Pasquale LAURA COCOZZA ovrebbe essere una delle principali zone residenziali di Napoli, anche per l'importanza architettonica dei suoi palazzi, espressione del liberty napoletano. Ma, da tempo, via del Parco Margherita ha perso la sua caratteristica di strada tranquilla ed elegante. Traffico impazzito, marciapiedi insozzati da escrementi e dissestati dall'incuria, vi- D gilanza inesistente, ore di attesa per gli unici due autobus da cui è servita, l'hanno resa ormai un luogo di difficile accesso, sia per chi si muove a piedi che in macchina. Le reiterate richieste dei residenti di costruire delle scale mobili o un'ascensore in luogo delle scale (nella foto) che colle- gano la strada con la sottostante via dei Mille, sono rimaste lettera morta. Eppure sarebbe una parziale soluzione alla difficoltà di accesso alla strada, soprattutto per le persone non più giovani. Per non parlare, poi, dell'assoluta mancanza di dispositivi per i disabili ai quali, evidentemente, è proibito raggiungere questo luogo. Insomma, per risiedere al Parco Margherita bisogna necessariamente essere giovani, in forma e con la vista acuta. Altrimenti si arriva a casa ansanti, con le suole insozzate di escrementi, almeno una caviglia dolorante (causa buca), e la testa rimbombante di clacson. Soprattutto da quando i lavori di allargamento del marciapiede antistante la funicolare hanno creato uno strozzamento all'ingresso della via che è causa di cronici ingorghi. Chi ha pensato al restyling della funicolare, infatti, non ha preso in considerazione le dimensioni degli autobus, la poca larghezza della strada e la mancanza di parcheggi e di vigili che spinge gli automobilisti ad ignorare i divieti di sosta. Morale: a meno che l'ideatore della piazzola che «sfora» non scopra al più presto come superare il principio della impenetrabilità dei corpi, per i residenti di via del Parco Margherita non ci sarà pace e per tutti gli automobilisti l'ingorgo sarà un appuntamento fisso. IL MORSO DELLA TARANTA di PAOLO D’ANGELO UNA CORSETTA IN VILLA ome è bella la nostra città al mattino presto. Cosa c'è di meglio di una bella corsetta nella nostra Villa Comunale, unica e grande terrazza fiorita che si affaccia nel mare meraviglioso del nostro golfo. Alle 7,30 del mattino la Villa è veramente un posto unico al mondo, si respira un' aria unica composta da ossigeno miscelato con l'odore del mare ed il profumo dell'erba ancora bagnata dalla rugiada mattutina. Non parliamo poi di quel primo sole che, durante una sana corsa o passeggiata, accarezza dolcemente la nostra pelle sudata dalla fatica regalandoci un colore degno di una delle migliori vacanze fatte in Brasile o a Cuba. Insomma quella domenica mattina tutto era perfetto, ogni cosa sembrava stare al posto giusto fino a quando ad un certo punto «CIACK…». Il mio piede destro, incastrato come nella cazzuola di un capomastro, inaspettatamente si era impasticciato nella cacca forse di un bufalo amico dell'uomo. Un dramma: avevo i nervi a fior di pelle, ma ero deciso a riprendere il più velocemente possibile la mia corsa. Allora pensai di proseguire il mio percorso pur trascinando la gamba destra alla ricerca di foglie secche, erba o qualsiasi cosa che poteva ripulire la sfortunata scarpetta. Cosi facendo, mi trascinai per altri cento metri fino all'altezza della Cassa Armonica. Con fatica, ma finalmente libero, ripresi il ritmo della corsa pensando: «Può capitare». Tutto era tornato normale, il mio passo era buono quando ad un certo punto vidi spuntare da dietro ad un cespuglio due cani liberi, che se pur lontani sembravano già grandi. Non sapendo cosa fare e soprattutto che direzione C prendere decisi a quel punto di fermarmi. Aspettai i due colossi pronto ad affrontarli e proprio mentre eravamo quasi ad un faccia a faccia, o meglio muso e faccia, un fischio deciso attirò l'attenzione delle due bestie che deviarono la corsa in direzione del richiamo. Ero salvo. Girando il capo vidi un uomo ed una donna comodamente seduti su di una panchina che si godevano lo spettacolo con il guinzaglio alla mano. Non ero intenzionato ad incazzarmi per nulla al mondo quella mattina, volevo solo continuare la mia corsa, ma quella parte finale della Villa, in prossimità di piazza della Repubblica, era piena di cani liberi. Cani di tutte le specie, grandi e piccoli, tutti liberi, senza padroni: un vero e proprio party mattutino nel giardino di casa. A questo punto poiché non ero stato invitato alla festa e non ero intenzionato a fare da cavia ed apripista, sperando nella benevolenza degli amici cani, decisi di fare ritorno verso l'ingresso di piazza Vittoria. Pensavo che se i padroni non rispettavano le regole, forse anche quei poveri cani avevano il diritto di sgranchirsi un po' le «gambe» in libertà. Lo strano ragionamento poteva anche reggere per chi come me ama gli animali, ma quando arrivai in prossimità del parco giochi dei bambini all'altezza di piazza Vittoria e vidi un altro gruppo di cani a piede libero che pisciavano e cac... ovunque, dove da lì a poche ore avrebbero giocato tanti bambini, allora “no!” questo non è accettabile. Polizia, chi è addetto al controllo della Villa, unico polmone del centro per i nostri figli e per noi, per favore vigilate e fate rispettare le regole! 6 C h i a i a m a ga z i n e SAPERVIVERE SOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ Burraco, il mattatore del tavolo verde IL BOOM. Nessun altro gioco di carte negli ultimi anni è riuscito a conquistare così tanti napoletani. La mappa della passione: nomi, circoli e salotti privati FRANCESCA CORSICATO l burraco conquista nel cuore di IÈ chi lo gioca un posto speciale. il guru del tempo libero, un amico fedele che scaccia la noia e tiene viva la mente. Per alcuni è uno sport a tutti gli effetti, praticato con agonismo e competizione. Per altri è un passatempo mondano, una terapia antistress, un modo per fare beneficenza, per vedersi con gli amici e lasciarsi coccolare dalle carte. Giovani e adulti, uomini e donne, nei circoli e nei salotti, di giorno e di notte: chiunque, dovunque, in qualunque momento e in qualunque modo, tutti impazziscono per il burraco. Quale sarà mai il fascino di questo gioco? Cerchiamo di scoprirlo con alcuni dei protagonisti. Rita Monteleone (foto 1), con il sostegno del marito Vittorio, insieme ad un gruppo di amici tra cui Marisa Carini, Paola Cavaliere, Annamaria e Sasà Landolfi, Antonio e Ada Catalano, Franco e Antonella de Bartolomeis, ha costituito ad ottobre una associazione culturale originale: si chiama «Ritrovare il tempo» (Palazzo Pignatelli, Riviera di Chiaia, 256) e, seguendo l'insegnamento di Proust, cerca di recuperare tempi e spazi adeguati alle proprie passioni, prima tra tutte il burraco. «Non solo tornei di carte - precisa la Monteleone, presidente dell'associazione e proprietaria del negozio “Il tempo ritrovato” a piazzetta Rodinò - ma corsi di cucina, di ricamo e di computer per le signore oltre gli “anta”. Per noi il burraco è un modo per occupare il tempo, divertirsi e fare anche della beneficenza». Il ricavato della maggior parte dei tornei, infatti, è devoluto ad iniziative sociali destinate al reparto di oncologia pediatrica dell'ospedale Pausilipon - Santobono o a Telethon. Nelia Gallo, ex presidentessa dell'associazione «Neapolis Burraco» in via Tasso 216, consigliera nazionale F.I.Bur (Federazione Italiana Burraco), fa sul serio e considera il burraco uno sport da praticare anche a livello agonistico. «Ci alleniamo allo Yachting Club a Posillipo - dice -. Ogni sabato facciamo un torneo Ko ad eliminazione dove resta un solo tavolo. Mentre la domenica facciamo un torneo a 64 punti. La nostra - precisa - è un'organizzazione sportiva a tavolo. A settembre daremo il via anche a dei corsi per insegnare a giocare in modo competitivo e adatto a partecipare ai campionati nazionali». L'attuale presidenza del club Neapolis Burraco è affidata a Alessandro Benanti (per info contattare 0817614559). Giorgia Migliarotti, proprietaria del Burrachino di via Manzoni, apre invece le porte del sodalizio anche ai dilettanti allo sbaraglio. «Il burraco da noi non ha confini - precisa - ma occorre prenotare». Si gioca il sabato sera alle 21 a via Manzoni su una terrazza sotto il cielo stellato. Prima c'è una cena saporita e poi si aprono le danze alle carte. Per info e prenotazioni 339 7733694. Anche Annamaria di Blasi, arbitro riconosciuto dalla F.I.Bur, gioca a via Manzoni, ma in un nuovo club dal nome romantico, la «Luna nel pozzo». La sala ospita una decina di tavoli per una quarantina di persone, tutte tesserate della F.I. Bur. La signora di Blasi è da molti conosciuta come la «crocerossina del burraco», essendo da anni la responsabile organizzatrice del torneo di beneficenza per la Croce Rossa Italiana, che si svolge due volte l'anno al circolo Canottieri o al Posillipo. Ma il burraco non si gioca solo nei club: esso invade ogni posto, dal bar al mare (alcuni giocano perfino in barca), dai circoli alle case private. E ovunque resta alto lo spirito competitivo. A volte, però, nei salotti casalinghi diventa una ghiotta occasione per dedicare un po' di tempo a se stessi. Una volta a settimana Maria Alessandra di Majo Rubinacci (foto 2), Leandra Santoro, Anna Rita Altiero, Dora Bracale, Mara Montanino, Mara De Santis, Carla Longo, Gabriella Longo, Maria Giuliano, Maria Di Martino, Carmen Bellucci rubano un pomeriggio a figli, mariti e lavoro per regalarsi una piccola festa. Tra una giocata e l'altra, bevono té, gustano pasticcini, si fanno regali di consolazione. Alessandra di Majo Rubinacci, gioca con passione e racconta divertita i suoi mercoledì con le amiche. «Al tavolo a volte si diventa nemiche ma per fortuna basta una pinella per far tornare a tutte il sorriso. Le più accanite sono le nostre mamme. Una volta - ricorda - abbiamo organizzato un torneo di mamme contro figlie ed è stata un'esperienza molto divertente, perché loro volevano vincere a tutti i costi». Annamaria di Majo, mamma di Alessandra, siede quasi tutti i giorni al tavolo verde e non le piace perdere. È un'esperta giocatrice, frequenta due gruppi, che lei ironicamente chiama le amiche del Parco Manzoni e le Principesse. Alcune signore del primo gruppo sono Mapì La Marca, Maria Pia Cimmino, Marisa De Fusco, Maria Grieco, Giovanna Pignone, Antonietta Dauri e Maria Carla Galdo che fa parte sia delle amiche del Parco sia delle Principesse. Nel secondo gruppo giocano anche Gloria Cicatelli, Olga Buccella, Ada Carrino, Rosalba Spinelli, Adriana Raimondi, Adriana Fabbrini, Adriana Fittipaldi e Liliana Libonati. Per Nuccia Militerni il burraco invece allunga la vita e vince la pigrizia. «Le carte sono come una terapia, dopo aver giocato sono più felice. Mia nonna - racconta - ha vissuto 104 anni giocando; diceva che l'appuntamento con le amiche la teneva viva. Infatti - aggiunge - quando hai un tavolo “fisso” non ti fai prendere dalla pigrizia». Nuccia Militerni gioca il martedì, mercoledì e giovedì con Carla Ferrante, Adriana Bucci, Santina Rocco, Erica Imperiali, Pia Voiello e altre amiche. L'amore per il burraco ha coinvolto anche i mariti che il sabato sera e la domenica pomeriggio sono al tavolo pronti a sfidare le mogli. Clamorosa poi, l’impresa di Anna Morano (foto 3) che gioca abitualmente con Elena Petrone, Vittoria Savoia, Giovanna Rummolo e Rita Costanzo. Dopo essere stata iniziata al burraco dalla figlia Fabiola, la signora Morano è riuscita a convertire persino un gruppo di accaniti giocatori di tressette, formato dal marito Franco e dai suoi amici. 1 2 3 SOCIETÀ&COSTUME CALCIOPOLI: I NUMERI PER VINCERE. L'estate nel pallone: è tempo di Mondiali, ma anche di intercettazioni. «Ieri, Moggi e domani»: come andrà a finire l’intrigo di «Lucky Luciano» & compagnia cantante?. Alberto Postiglione (tabaccheria a largo Ferrantina a Chiaia), come ogni mese, ci dà i consigli per vincere al lotto e dare un calcio alla sfortuna. «Per i Mondiali in Germania consiglio il terno: 9 (inizio competizione), 32 (le & terni favole CHIAIA MAGAZINE squadre), 64 (le partite). Conviene giocarlo su Roma e su tutte». Ma a tener banco sono le vicende di «Calciopoli». A tal proposito Postiglione ha le idee chiare come l’acqua: «Bisogna giocare su Napoli, Roma e su tutte gli ambi 27 (lo scandalo) - 50 (le scommesse) e 3 - 29 (intercettazioni telefoniche)». Un altro ambo da seguire - è consigliabile giocarlo soprattutto il giovedì e il sabato - è 42 (retrocessione) - 70 (squadre di calcio). A chi, invece, è amante dei terni, Postiglione regala un altro terno nel pallone: 32 (arbitri) - 15 (bufera) - 7 (calcio). Da giocare a Roma, a Bari, a Milano, a Napoli. In attesa della giustizia sportiva e di vedere che fine fa il calcio italiano, non ci resta che incrociare le dita e gridare: «Forza azzurri!» 8 Il cinico usa la verità per i nemici e la bugia per gli amici. Renato Rocco I LABORATORI D’ELEGANZA L’IDEA Da Marinella la riscossa dei pantalonai Ostuni, la profumeria LAURA COCOZZA con l’antenna del gusto uando si parla di gusto, venQ gono in mente due cose: l’atentouno, ma non li dimostra: a Napoli, nel cuore di titudine innata all’eleganza e i C Chiaia, la profumeria Ostuni è attiva dal 1905. Leggenda piaceri della gastronomia. Due di essenze e di professionalità, e l'impegno ad offrire prodotaspetti della vita forieri di stimoti di alto profilo senza trascurare un offerta assortita per un pubblico più vasto: in breve, un marchio doc che gli Ostuni mantengono da generazioni sulla cresta dell’onda. Fino ad approdare, oggi, a Nicola Ostuni (nella foto), attuale responsabile della ditta. È lui a impugnare le redini dello storico esercizio in via Domenico Morelli 23/25, il più antico: affiancato poi dal negozio in via Vittoria Colonna 39 (dal 1991) e da quello in via Manzoni 214/N (dal 2003). Nella prestigiosa «bottega» di Chiaia attendono la clientela la signora Maria, moglie di Nicola Ostuni, e Graziella Ostuni, cugina del «patron». «La nostra spiegano - è una clientela fidelizzata, capace di orientarsi da sola, ma anche abituata a fidarsi dei consigli del personale: la nostra priorità, infatti, è la consulenza specializzata. Ed i nostri collaboratori sono altamente qualificati». Ma l’asso nella manica è una ditta che funziona come antenna del gusto, raccogliendo le indicazioni dei clienti su prodotti innovativi non ancora disponibili sulla piazza partenopea: è il caso del marchio La Mer, giunto per la prima volta in Italia proprio in «casa» Ostuni. E, in ogni caso, parla da sola la vetrina di griffes disponibili. Tra i cosmetici: Dior, Chanel, Lancome, Sisley. Tra i profumi: Penhaligon’s, Floris, Creed, ma anche Armani, Bulgari, Cartier. Insomma: la classe non sarà acqua, ma in questo caso di sicuro è un profumo. li e tentazioni, l’uno per la vista e l’altro per il palato che, celebrati assieme in un adeguato contesto, sono già stati protagonisti del primo appuntamento del 2006 con i Laboratori d’eleganza, ciclo di riunioni tematiche sullo stile, che il Cavalleresco ordine dei guardiani delle nove porte organizza regolarmente nell’atelier di Maurizio Marinella (foto in alto). Dopo aver discettato del gilet e della bontà della mozzarella aversana in compagnia di Renzo Arbore, il Gran maestro dell’Ordine, Giancarlo Maresca (foto in basso), si appresta ora a discutere di «Pantaloni e pantalonai» e delle numerose virtù del baccalà. Così, mercoledì 7 giugno, dalle 18 alle 21, l’atelier di Marinella sarà di nuovo palcoscenico di eleganza e bontà. Due giovanissimi pantalonai napoletani Salvatore Ambrosi e Marco Cerrato, mostreranno con la varietà di materiali e fogge come il classico sia non solo una palestra di gusto, ma anche la più auten- LIBRIDINE Luci e malinconie in «Jesce, sole» AURORA CACOPARDO li scrittori, i poeti portano dentro di G loro i segni di incontri-scontri tra esistenza e pensiero, tra senso comune e sogno, tra verità ed artificio. La docente napoletana Pina Sozio, scrittrice, poetessa e collaboratrice di riviste culturali, ha presentato di recente la sua raccolta di poesie in lingua napoletana «Jesce, sole» (Graus Editore). Tra i relatori dell’incontro culturaJESCE, SOLE le Francesco D’Episcopo, docente di LettePoesie in lingua napoletana ratura Italiana all’Università Federico II, e di Pina Sozio Carmelo Pittari, giornalista, scrittore. Graus Editore Secondo D’Episcopo, la Sozio ci presenta con questo lavoro un’antica invocazione «che il popolo napoletano rivolge al suo Dio, alla maniera di lontane etnie scomparse, che adoravano l’astro più vicino alla terra, caldo e luminoso. Non a caso Alunni del sole chiamerà Giuseppe Marotta i napoletani invaghiti del sogno della vita». Molti sono i motivi che affollano la raccolta di liriche ma il cuore storico del poetare è Napoli, quella di ieri, quella del dopoguerra, della fame («‘O capitone? Chist’anno chi d’ ‘o magna?/ E vongole verace? Mamma mia!/ Gennaro ‘o pisciavinnolo/ ‘e venne accussì care, vive però/ca schizzano a migliare. / Ma ‘a sera da’ vigilia, onna Amà,/ dueie vermicielle a vongole/ tica sede dell’individualità. Spiega Maresca: «L’uomo sta abbandonando la solennità del classico in favore di risultati più facili da raggiungersi e consumarsi. Il capospalla tradizionale viene vissuto come troppo drammatico e limitante in un periodo dominato dalla dittatura della leggerezza. La minor fortuna della giacca, a prescindere dai motivi e dalle valutazioni, permette, ad avviso dell’Ordine, una rivalutazione del ruolo dei pantaloni. Sempre più in evidenza, dovrebbe essere tributata loro una maggiore importanza. Eppure, nonostante il successo di sarti e camiciai, i pantalonai restano in ombra. Con questo Laboratorio, Il Cavalleresco Ordine intende iniziare a fare luce». Il buffet che accompagnerà l’evento, arricchito da Champagne Billecart Salmon e dal raro Cerasuolo di Emidio Pepe, sarà una passerella tematica sul baccalà, commentata da Mario Avallone, chef originale che rallegra i palati esigenti nel suo ristorante di Chiaia, La stanza del Gusto. Avallone presenterà il baccalà in soluzioni tradizionali e innovative, dimostrando che anche un pesce nato «povero» può riscattare le sue origini e diventare una prelibatezza indiscussa. ‘ncoppa a tavola, nun ‘nce ponno mancà) e quella di oggi narrata con malinconia rabbiosa, paesaggio dell’anima prima ancora che geografico che sembra soffrire della condizione storica attuale, e perciò preferisce raccontarsi nel mito, nell'eterno ritorno di Pulcinella. Di questa splendida maschera ha parlato, poi, Carmelo Pittari il quale, con una incantevole prova di virtuosismo dialettico, ha convinto l'affascinato uditorio che tutti noi napoletani siamo Pulcinella. Pulcinella che vorrebbe far piangere e invece fa ridere e che comunque è una voce di una cultura, di una saggezza filosofica che si confronta continuamente con il tragico quotidiano. Infine, la voce del cantante chitarrista Gianni Festinese, in un controcanto di ricordi, di richiami alle più belle canzoni napoletane, ha sconfitto una inaspettata piovosa malinconia. RELAX&MOVIDA CHIAIA MAGAZINE 9 5 2 4 SORRISI BY NIGHT. Il poeta della movida, dopo una fumata allo «Shisha» e un Daiquiri al «Je Goute» ha scritto questo frammento: «Le notti non vanno sfumate ma vissute fino all’ultima stella». 1. Enzo Fiorino, barman megagalattico. 2. Marcello Cimmino canta in dolce compagnia. 3. Silvana Autuori e Serena Virnicchi. 4. Pià e la tigre della Malesia Luana. 5. Elena De Gregorio, Federica Minolfi e Lucia Caprile. 3 1 rie o lest DI TESO & AMO Le notti fumanti del Shisha Narghilè Nome Anna Cognome Stanczak Data di nascita 20-06-1984 Misure 84-66-90 MISS PIN UP CHIAIA a cura di FABIO TEMPESTA ANNA STANCZAK CIRCOLO POSILLIPO: UN BACIO SFIORATO di FRANCESCA CORSICATO opo il primo incontro alla FelD trinelli, lo spumoso caffè d’amore al Bar Cimmino e il torneo di Burraco, Teso e Amo si ritrovano sulla banchina del circolo Posillipo sotto un cielo galeotto. Si piacciono. Hanno scoperto di aver molte cose in comune (tipico all'inizio di ogni storia, basta un anno e tutto cambia). Dopo la partita a carte si era creata un'intesa da coppia veterana. Lui, così, non perde l'occasione magica e, dopo averla fatta parlare per «qualche ora» (le donne sono sempre logorroiche ai primi incontri), si avvicina delicatamente e tenta di baciarla. Ma sul più bello un'amica...: «Ragazzi, venite c'è la premiazione del Burraco, siete arrivati primi». Lui abbozza un sorriso e pensa: «Meglio se avessimo perso, almeno così stasera ero fortunato in amore». (continua...) l Parco Margherita di Napoli, A esattamente al numero civico 12/a c’è un’oasi del divertimento che si chiama Shisha Narghilè Bar. La particolarità del locale è la «bottiglia» che si fuma. Sì, ilfumo aromatizzato del Narghilè, si può «gustare» dalle antiche pipe ad acqua usate da secoli in Medio Oriente. «Shisha» per gli egiziani,«narghilè» per i libanesi, «hookah» in Marocco e India, la bottiglia che «brontola» quando viene aspirata, da New York a Londra passando per Napoli è l'attrattiva delle feste dirette dagli instancabili Pippo Papa (nella foto), Stefano Cioffi, Piero Stefanelli e Max Comune. «Molti hanno scoperto il nostro ritrovo - spiega Pippo Papa - dopo il divieto di fumare nei locali. Il Narghilè è apprezzato per la sua leggerez- za. Le bottiglie che si “fumano” contengono una quantità minima di tabacco aromatizzato alla frutta e il fumo viene raffreddato dall'acqua. Fumare narghilè è diverso dal fumare una sigaretta: è come fare un giro turistico in carrozza. Presuppone la condivisione, insegna tolleranza e pazienza, fa apprezzare la buona compagnia». Il locale, a due livelli, ha un'ambientazione turca a piano terra ed una marocchina al primo piano. Il martedì, il mercoledì e la domenica il ritrovo propone uno spettacolo di danza del ventre con cena a buffet e dj set con il Dj Iguana Tutti i giorni, invece, dalle 18 alle 22 il «Shisha Narghilè Bar» apre la Sala Tè con i suoi cocktail di tè e frutta. Tommy Totaro Ciro Rimonti, il poeta di Santa Lucia l Borgo Marinaro, in una Santa Lucia «friccicaA rella» c'è la casa di Ciro Rimonti, poeta della notte e custode di leggende «luciane». Il Rimonti, spulciando un diario di salsedine, ha ritrovato una poesia, rigorosamente appuntata su un foglietto a scacchi. Dedica: agli amici della movida: «Quando tramonta 'o sole / e scenne 'a nuttata inta l'estate / s'illumina 'stu cielo chieno 'e stelle,/ e 'o mare c' 'addiventa arricciatiello/ po' ppoco 'e ventariello che ce sta, /te fa' venì 'na voglia ardente 'e lo guardà. /Là, 'e rim- petto 'a casa mia, / addò Castello 'e ll'Ovo me tene compagnia,/ veco Pusilleco e sotto 'o mare 'e Mergellina./ 'Ncoppa 'a cullina nce'veco/ San Martino co' poco 'e cielo/ 'e Napule… “che bella cartulina!”/ A coppa 'a casa mia, addò fresca/ se fa ll'aria e doce s'assapora /'o profumo d'evera 'e mare,/ ce sta via Caracciolo, l'anema 'e sta città/ che comme s'aspetta 'a gente che 'nce va a passià./ Vedendo 'sti bellezze 'e Napule/ m'incanto a le guardà,/ e quanno vene ll'ora ca m'avess' 'accuccà,/ dico: «Mo me ne vaco… ma po' me resto là». LA PRIMA REDAZIONE A NOLEGGIO IN CAMPANIA Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli - Tel. 081.19361500 Fax 081.2140666 e-mail: [email protected] Dalla Polonia con furore: Anna Stanczak (nelle foto) è la «Miss Pin Up Chiaia» di giugno. Viene da Radom (Polonia) ed è del segno zodiacale dei gemelli. Modella e fotomodella, alta un metro e 73, ama viaggiare, leggere, ballare e disegnare. Tra i suoi locali preferiti il Momah e il Miles. Le tappe predilette del suo shopping al centro sono Cesare Paciotti e Gucci. Ricordiamo alcune sue esperienze lavorative: copertina del mensile «Boss», servizi su «Salute&Benessere», «Skin», «Vip» e «Cioè»; piccoli ruoli come attrice nei film «Parentesi tonde» e nella fiction «La Squadra». Ha partecipato anche alle trasmissioni televisive «Compagni di scuola» e «Alle falde del Kilimangiaro». Di sé ama dire: «Sono dolce e un po’ pazzarella». Per conoscere meglio Anna Stanczak visita www.chiaiamagazine.it. (foto di Roberto Rocchi) RELAX&MOVIDA IL PERSONAGGIO CHIAIA MAGAZINE 10 Un posto al... Sohal L’OASI. Decolla un’estate ruggente nel paradiso del Fusaro. Tutto il divertimento 7 giorni su 7 piaggia, sempre spiaggia, S fortissimamente spiaggia. Sembra essere questo il leitmo- entre nell'ingorgo letteraM rio napoletano, da tempo molti narratori trovano comodo crogiolarsi, clonando all'infinito la specificità di Napoli, è importante seguire la navigazione fiera e solitaria di Vittorio Paliotti, per il quale Napoli non è una moda ma sempre e solo una rinnovata ispirazione. Paliotti crea, non clona: entra nei palazzi, nei quartieri di Napoli, come si faceva un tempo, bussando, salutando, chiedendo il permesso, alla maniera dei personaggi di Giuseppe Marotta, di cui è l'unico allievo ed erede. «Per essere scrittori veri bisogna essere innanzitutto esploratori», diceva Mario Soldati. Paliotti lo è, sempre. All'alba quando scende all'edicola di via Calabritto per la provvista dei giornali e parla per strada con chi stenta ancora a svegliarsi; lo è a sera, quando passeggia tra le effervescenze dello shopping. Scrittore, commediografo, giornalista, ha un carattere di franchezza sfacciata, che può riservarti anche eleganti scudisciate. Se gli chiedi, ad esempio, che cosa sta leggendo, sottolinea: «Hai mai sentito chiedere o chiederti che pane stai mangiando? Il pane è il pane, basta. Così la lettura. Al massimo potrò dirti il fornaio. Ecco, in questi giorni, il mio fornaio è Oscar Wilde». E gli amori? Ecumenico il suo responso: «Le donne che ho amato e quelle che non mi è riuscito di amare». Il suo grande amore sono i gatti. Al leggendario Esposito, un gatto da faraone, ha riservato un trono. «Il gatto è libertà è stato creato per permettere all'uomo di carezzare un leone. Esposito era il mio re». Infine gli amori a tavola? «Uno su tutti, la pizza. Aveva ragione Longanesi nel definirla un monumento alla povertà. C'è stato un tempo in cui ha sfamato un popolo. Un tempo? Perché oggi, con quest’euro...» Aldo de Francesco tiv dei più esclusivi «Summer party» 2006, da vivere in riva al mare, tra spiedini di frutta esotica e rilassanti ritmi lounge. Magari, standosene spaparanzati su comodi divanetti total white o, perché no, su lettoni a baldacchino, gettonatissimi per quattro chiacchiere tra amici o per contare le stelle in dolce compagnia. Al Sohal Beach Club (spiaggia di Torregaveta, Fusaro: info 339.4748250 338.7588740) tutto questo è possibile. Tra le offerte dell’oasi di Fusaro: un super privée a centro pista, refrigeranti palme tropicali disseminate un po' ovunque, un delizioso «chiringuito» a filo d'acqua e un ristorante «a onda», incastonato ad hoc nel cuore della spiaggia. Tanta musica, coloratissimi cocktail e un programma da Il venerdì cena raffinata, destinata a 150 selezionatissimi invitati. Cocktail esotici, splendide fanciulle e balli scatenati in riva al mare fino all'alba, per un party strabiliante griffato dai pr più quotati della città, capeggiati dalla vulcanica Federica Marchetti. Una notte speciale all'insegna del glamour e del divertimento più sfrenato che, dopo cena, spalancherà le porte anche alla movida «già mangiata». Il Sabato si balla sulle note del dj Dario Guida. Pubbliche relazioni a cura sempre del trio Papadia, Falco e De Rosa. La domenica, infine, dalle 12 alle 14, italian style con dj Tot&Sol (solo musica italiana); dalle 15.30 alle 18 happy hour con il dj Dario Guida Dalle 19, aperitivo a cura di Maurizio Cariello, Cristiano de Cesaris & company. Tommy Totaro g llery a VITTORIO PALIOTTI: «LEGGO WILDE E ADORO I GATTI» sballo, completano il ventaglio delle proposte del Sohal. L’apertura della stagione estiva del ritrovo ha visto come protagonisti il dj Dario Guida, (nella foto) che ha sfoderato la sua straodinaria selezione di musica in una serata che ha offerto anche il triplo «happy birthday», di Alessandro Papadia, Nando Pintus e il top barman Massimo Fico. Fitto di appuntamenti si preannuncia anche il frizzante calendario messo a punto dagli art director del Sohal: Alessandro Papadia, Francesco Falco e Marco De Rosa. Il martedì musica caraibica e balli latino-americani. Organizzazione Pippo Olivieri in collaborazione con Sergio e Silvana Perchiazzi. Ristorazione a tema e animazione firmata «La Pachanga». Il giovedì, invece, serate griffate Golden Boys. Alla consolle il dj Bruno Barra. GALLERY 3 2 1 1. Enzo Negri in straordinaria compagnia. 2. Totty Sabatino, l’ideatore del Torneo di calcetto più «in» di Napoli (a ottobre parte la nuova edizione) abbracciato a Flora Nappi. 3. Maurizio Boni e Alessandro Totaro con la misteriosa donna dal foulard rosso. 4. I sorrisi rassicuranti di Emanuela Augelli (in primo piano) e Silvia Petti. 5. Il dj Max Zotti con Peppe Black 6. Gli scatenati Alex Marinacci e Toto Di Nocera Le foto delle pagine di «Relax&Movida» sono di Tommy Totaro 4 5 6 EVENTI&CURIOSITÀ OCCHIO DI RIGUARDO Castel dell’Ovo, ed è subito Tribal Art Estate alle porte. Ultimi fuochi della stagione espositiva prima del black out vacanziero: e quello in programma a Castel dell'Ovo fa davvero scintille. Imperdibile la collettiva di 22 tra i maggiori protagonisti dell'arte africana contemporanea, provenienti da 13 paesi del continente nero. Il valore raffinato del segno tribale che incantò Modigliani e Picasso nelle 100 opere esposte. Fino al 13 giugno. Infotel 081.2464334 LA POPSTAR Sting e Carmen Consoli al Cornetto Festival iazza del Plebiscito. Dopo due anni di assenza dalle scene itaP liane, un grande ritorno. Sul palco del Cornetto Festival, domenica 25 giugno, un mattatore di prima grandezza: arriva Sting, star del pop internazionale. Raffinatezza ed energia nelle sue canzoni all'insegna di un soud tipicamente anglosassone: un mostra sacro che si è ritagliato un posto di assoluto rilievo nella storia della musica rock. E a 55 anni l'ex eroe dei Police non perde la voglia di stupire. Chi se intende garantisce che il «pungiglione» regalerà ai fans una performance inedita rispetto al passato. Alle chitarre Lyle Workman e Dominic Miller, alla batteria Abe Laboriel, Sting sembra intenzionato a concedere molto all'improvvisazione. Di sicuro, però, nella scaletta della rockstar inglese non mancherà una sontuosa carrellata dei suoi successi più celebri. Vedremo. E se Sting è il piatto forte, un contorno prezioso al live act napoletano è la grande musica italiana, rappresentata da Carmen Consoli che presenterà certamente alcuni brani tratti dal suo ultimo album «Eva contro Eva». ESCURSIONI A bordo del Cymba: caccia ai tesori sommersi ' un battello speciale il Cymba. Ha la carena trasparente e permette a 48 passeggeri di ammirare, seduti sotto il livello del mare, l'archeologia marina dei Campi Flegrei: finiti sul fondo del mare a causa del bradisismo si succedono mosaici policromi, strade, resti di dimore, il famoso «Portus Julius» etc. Intanto, dal ponte lo sguardo abbraccia la costa con le sue antiche ville semisommerse, visibili solo dal mare. E il viaggio sul singolare battello alla scoperta dell'antica città sommersa è solo l'ultima delle tappe di un magico tour che innanzitutto prevede un'escursione di terra, scandita dalle mete seguenti: si parte dal porto turistico di Baia per visitare il Castello Aragonese con l'annesso museo archeologico, poi si passa alla visita del Parco Archeologico di Baia, si prosegue con una pausa pranzo in un caratteristico ristorantino del porticciolo, infine la passeggiata marina sul Cymba. Il programma è giornaliero, ad eccezione del lunedì. Gli orari di partenza sono tre: ore 10, ore 12, ore 15. Per info e prenotazioni 333.1816817. E MUSICA CLASSICA TEATRO SAN CARLO (via San Carlo 98) Infotel 081.7972331 16,17,18,19,21 e 22 giugno Le ètoiles Roberto Bolle e Polina Semyonova ne «Il lago dei cigni» di Piotr Ciaikovskij. Coreografia di Ricardo Nunez. Direttore d'orchestra David Garforth. Date e orari: 16 giugno (ore 20.30), 17 giugno (ore 20.30), 18 giugno (ore 17), 19 giugno (ore 20.30), 21 giugno (ore 18), 22 giugno (ore 18). 29 e 30 giugno (presso l'Auditorium «Scarlatti» della Rai di Napoli) L'Orchestra del Teatro San Carlo, diretta da Marc Albrecht, esegue la sinfonia n.9 in re maggiore di Gustav Mahler. Date e orari: 29 giugno (ore 20.30), 30 giugno (ore 18). MOSTRE fino al 24 giugno GALLERIA RUMMA (via Vannella Gaetani,12) La relazione tra spazio, luce e forma: è questa la ricerca artistica di Enrico Castellani, 76enne instancabile sperimentatore dei linguaggi d'avanguardia. Il baricentro della mostra è l'opera «Superficie bianca»: 4 tele bianche, quadrate, si incastrano tra loro, formano un moto rotatorio e lasciano un piccolo quadrato vuoto al centro. La superficie liscia delle tele è interrotta da un rombo disegnato dalle sporgenze dei chiodi posti sul retro delle tele. Si inseriscono su questa scia gli altri lavori esposti. Infotel 081.7643619 fino al 15 luglio NOT GALLERY (piazza Trieste e Trento, 48) Yoko Miura ovvero l'ultimo grido al femminile dell'arte contemporanea giapponese. In sintesi, piccole sculture organizzate in piccole installazioni con uno scopo preciso: coinvolgere lo spettatore. Anzi provocarlo ad agire. E' il caso della mostra napoletana: l'ambiente è costellato di pesci morti. Veri, finti, imbalsamati? Il dubbio vie- ne, lo stupore anche: l'unico modo per accertarsene è toccare gli oggetti. E' il gioco di Miura e il visitatore abbocca. Infotel 081.0607028 fino all’ 8 luglio PICA GALLERY (vico Ventriera 16) Se l'effetto vincente dell'arte ipercontemporanea è l'installazione, ottenuta ibridando codici e materiali tra i più disparati, tuttavia il vecchio pennello non è andato in pensione. Lo dimostrano le opere di Manuel Olivares: tecnica tradizionale, olio su tela, stile figurativo. Lo testimoniano i suoi riferimenti: i manieristi, Escher, Dalì. Pittore tout court, godibile e suggestivo, capace tuttavia di spiazzare col taglio cinematografico delle sue immagini. Infotel 081.426507 fino al 23 luglio ISTITUTO GRENOBLE (via Crispi 86) In vita le etichette lo hanno assediato: pittore ischitano, pittore della luce, pittore senza tempo e via discorrendo. La verità è che i clichè di comodo non ne hanno mai ingabbiato l'identità. Gabriele Mattera, pittore «vero», talento isolato, visceralmente legato alla natia Ischia, spentosi nel 2005 a 76 anni, scarsamente propenso in vita a riflettori e vetrine nonostante la fama in Italia e all'estero, viene ora «rievocato» all'Istituto Francese con 14 immense tele blu in cui fluttuano uomini, donne, pescatori e bagnanti dello scenario ischitano. Lirico. Infotel 081.669665 ISCHIA, VIENI AVANTI KIMONO Stoffe, colori, decorazioni: tra le sue dita prende corpo il mistero femminino del Sol Levante. E il risultato è un'opera d'arte. Sono i kimono di Etsuko Imbuchi, sofisticata esteta di una moda nipponica che rilegge il leggendario abito delle giapponesi, mescolando suggestioni antiche e moderne. Dai kimono della stilista di Tokio, esposti negli ambienti della Galleria Del Monte (Forio d'Ischia), una lussuosa lezione di esotismo e di stile. Fino al 13 giugno. Infotel 081.986362 EVENTI&CURIOSITÀ CHIAIA MAGAZINE 12 Occhio al NapoliFilmFestival CINEMA IN FESTA. Appuntamenti, sorprese e protagonisti della kermesse diretta da Davide Azzolini e Mario Violini C nell'ambito della sezione Percorsi d'Autore: Sergio Citti, Yilmaz Guney e Àlex de la Iglesia i protagonisti. Ricchissima la sezione Volti del Cinema Italiano che quest'anno renderà omaggio alla coppia Gassman-Tognazzi. Un omaggio del tutto particolare per Sergio Castellitto del quale saranno proposte le pellicole in lingua francese. Spazio anche per il cinema d'Oriente con gli autori emergenti del cinema giapponese. Gli incontri riservati agli studenti universitari, Parole di Cinema, avranno quest'anno come protagonisti Alessandro Benvenuti, Ugo Gregoretti, Diego De Silva e Sergio Castellitto. Le proiezioni si terranno al Warner Village Metropolitan, al Filangieri e all'Istituto Grenoble. (a.s.) da on un occhio puntato sul Mediterraneo torna il grande cinema. Merito del Napoli Film Festival, kermesse diretta da Davide Azzolini e Mario Violini che dal 4 all'11 giugno porta in città il cinema di qualità. Giunto alla sua ottava edizione il festival quest'anno ha voluto dedicare un ampio spazio a tutti quei paesi emergenti, appena entrati, o che stanno per entrare nell'Unione Europea. Tre i concorsi principali: Concorso Lungometraggi area Euromed (con pellicole provenienti da Marocco, Turchia, Slovenia, Bosnia… ), Concorso Internazionale Backstage/Making of (saranno mostrate le prime immagini del nuovo film di Paolo Virzì) e Concorso Schermo Napoli (che vedrà partecipare film ambientati o prodotti nella città partenopea). Tre anche le retrospettive non perdere Ecco alcuni titoli scelti per voi dalla nutrita programmazione del Napoli Film Festival 2006. Chi voglia visionare integralmente il calendario con tutti i titoli della kermesse, l’organizzazione per sezione dei film e gli incontri con attori, registi e critici, può consultare il sito www.napolifilmfestival.com 5 giugno Warner Village Metropolitan Ore 12.30 (Sala 4): «Azione mutante». Ore 16 (Sala 5): «Ostia». Ore 18 (Sala 5): «Paradise now». Ore 19.45 (Sala 4): «In viaggio con Alberto». Ore 21.30 (Sala 4): «Les amantes reguliers». Multisala Filangieri Ore 16.30 e 18.30 (Sala Mastroianni): «In nome del popolo italiano». 6 giugno Warner Village Metropolitan Ore 10 (Sala 5): «Le belle famiglie». Ore 16 (Sala 5): «Il minestrone». Ore 18 (Sala 5): «U-Carmen». Ore 20.15 (Sala 4): «La Grand Bleu». Ore 21.30 (Sala 5): «La comunidad». Ore 22.30 (Sala 4): «Ultraviolet» Multisala Filangieri Ore 16.30 e 18.30 (Sala Mastroianni): «L'udienza» 7 giugno Warner Village Metropolitan Ore 10 (Sala 5): «Ivo il tardivo». Ore 17.50 (Sala 5): «Le mele di Adamo». Ore 16 (Sala 5): «Mortacci». Ore 19.30 (Sala 5): «La bestia nel cuore». Ore 20.30 (Sala 4): «Il pianto della seta». Ore 21.30 (Sala 5): «La fine è nota». Istituto Grenoble Ore 20: «Non lasciare». 8 giugno Warner Village Metropolitan Ore 10 (Sala 5): «Certi Bambini». Ore 10.30 (Sala 4): «Sottosopra». Ore 12.30 (Sala 4): «Memoria in catene». Ore 16 (Sala5): «Magi randagi». Ore 18.30 (Sala 5): «Perdita Durango». Multisala Filangieri Ore 16.30 e 18.30 (Sala Mastroianni) : «I nuovi mostri». Ore 16.30 e 18.30 (Sala Magnani): «Yol». 9 giugno Warner Village Metropolitan Ore 10 (Sala 5): «A vendre». Ore 10.30 (Sala 4): «Semen, una storia d'amore». Ore 12.30 (Sala 2): «800 pallottole». Ore 21.30 (Sala 5): «Ferie d'Agosto». Multisala Filangieri Ore 17.30 (Sala Mastroianni): «La terrazza». 10 giugno Warner Village Metropolitan Ore 16 (Sala 4): «Verso l'Ovest». Ore 17.45 (Sala 5): «Il muro». Ore 16 (Sala 5): «Fratella e sorello» Ore 19 (Sala 5): «Crimen perfecto». Ore 21.30 (Sala 5): «I pugni in tasca». Ore 22 (Sala 4): «Il gusto del tè» 11 giugno Warner Village Metropolitan Ore 16 (Sala 1): «Chi lo sa ». Ore 16 (Sala 5): «Storie scellerate». Ore 16 (Sala 4): «I 13 vicini». Ore 18 (Sala 5): «Kontroll». Ore 18.30 (Sala 4): «Vincitore». Ore 22.45 (Sala 4): «Muertos de risa». Parole di cinema (incontri tra studenti e registi) Warner Village Metropolitan 5 giugno/Ore 10 (Sala 5): Paolo Sorrentino 6 giugno/Ore 10 (Sala 5): Ugo Gregoretti 7 giugno/Ore 10 (Sala 5): Alessandro Benvenuti 8 giugno/Ore 10 (Sala 5): Diego De Silva 9 giugno/Ore 10 (Sala 5): Sergio Castellitto Sezione video Nel nutrito taccuino di video segnaliamo The Criterion Collection «Fellini’s Homecoming» (making of di «Amarcord»).