m a ga z i n e
www.chiaiamagazine.it
Anno I - N.5 giugno 2006
CHIAIA
IL GIORNALE DELLE NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE
TEMPO
D’ESTATE
NINO DE NICOLA
IL MIRAGGIO
degli ORMEGGI
hiaia Magazine, che in questi
C
mesi ha condotto una decisa
battaglia per i posti auto nel
quartiere, stavolta si adegua alla
stagione balneare: ad interessarci è
l’emergenza dei posti barca sul
lungomare. Nella pagine interne,
troverete poi la consueta attenzione
per i problemi della manutenzione
urbana: dall’allarme per Parco
Margherita ad un’estate piena di
cantieri. C’è poi una finestra sullo
spettacolo: vi diamo qualche
consiglio per seguire l’evento del
NapoliFilmFestival. Infine un’anticipazione: a luglio vi racconteremo,
per filo e per segno, i nuovi volti
della Municipalità I. Ovvero quelli
che governeranno Chiaia.
Distribuzione gratuita
• Lungomare: no ai posti barca.
Sos di ormeggiatori e diportisti
Autorità Portuale, Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici, Tribunale Amministrativo Regionale: questi i protagonisti di un
diabolico gioco delle parti con due uniche vittime. Ormeggiatori e diportisti. Nella prima categoria c’è chi ha la concessione a gestire posti barca e non può lavorare per impedimenti burocratici, ma c’è anche chi è stato escluso dalla gestione del business: per tutti loro malumori e proteste. Della
seconda categoria fanno parte i proprietari di barche che questa estate, come le precedenti, sono destinati a soffrire: i tre
siti di Nazario Sauro, Mergellina e Largo Sermoneta, dichia-
• Burocrazia scatenata: veti
e rinvii sulle concessioni
rati intoccabili dai vincoli ambientali, sono ormai terra bruciata. E loro, i diportisti, respinti dal lungomare, ora possono
scegliere tra il vendersi la barca, andare altrove o piegarsi a
prezzi da capogiro. Il contraccolpo peggiore, però, è quello occupazionale: per gli uomini dei consorzi e per le loro famiglie
sono giorni drammatici. Una soluzione sul piatto d’argento l’avevano offerta gli ormeggiatori luciani: boe galleggianti a impatto ambientale praticamente nullo e con le giuste distanze.
Ma è arrivato il no dell’Autorità Portuale. Ora tutto è rimandato. Bye Bye estate. (a pagina 3)
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CHIAIA MAGAZINE
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Stazione CC (Via Orazio 73)
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Comm. S. Ferdinando (Riv. di Chiaia 185)
Tel. 081.5980311
POLIZIOTTI DI QUARTIERE
Ztl, un fallimento evitabile
LA PAROLA AI LETTORI. Scarso presidio dei varchi, parcheggi
inesistenti, videosorveglianza mai partita: ecco le cause del flop
IL NUOVO SENSO DI MARCIA
HA DESERTIFICATO IL CENTRO
POLIZIA STRADALE
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OSPEDALE PAUSILIPON
Tel. 081.2205111
OSPEDALE FATEBENEFRATELLI
Tel. 081.5981111 - 081.5757220
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Assistenza Anziani Tel. 081.2547715
Assistenza Diabetologica Tel. 081.2542928
Assistenza Veterinaria Tel. 081.2547074
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CHIAIA
IL GIORNALE DELLE NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE
Anno 1 numero 5 - Giugno 2006
Direttore Editoriale
Nino De Nicola
Direttore Responsabile
Alvaro Mirabelli
Art Director
Massimiliano de Francesco
Redazione
Iuppiter Group
via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
Tel.: 081 19361500 - Fax: 081 2140666
e-mail: [email protected]
Società Editrice
Iuppiter Group
via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
Quelli di Chiaia Magazine
Valerio Ariante, Antonio Biancospino,
Aurora Cacopardo, Claudio Calveri,
Silvio Campione, Laura Cocozza,
Francesca Corsicato, Paolo D’Angelo,
Aldo de Francesco, Giancarlo Maresca,
Renato Rocco, Andrea Salvia,
Luca Spoldi, Salvatore Tartaglione,
Fabio Tempesta, Tommy Totaro.
Stampa
Arti grafiche Litho 2
Via Principe di Piemonte, 118 Casoria
Reg. Tribunale di Napoli n. 93 del 27 dicembre 2005
Gentile direttore,
nel seguire Chiaia Magazine non posso che condividere le critiche che sono state mosse all'attivazione della Zona a Traffico Limitato e all'ormai “funesto” cambiamento del senso di marcia che ha svuotato via Morelli e desertificato altre vie del centro. Ogni provvedimento di miglioramento della viabilità necessita di un adeguato sostegno umano (vigili) ed elettronico (videosorveglianza e dissuasori funzionanti). A
Chiaia niente di tutto questo. In più la carenza
di parcheggi scoraggia chi è intenzionato a venire in zona per lo shopping o per appuntamenti di lavoro. Noto, purtroppo, che questa
città è capace solo di offrire mezze soluzioni. La
Ztl, sulla carta, è una buona idea, ma poiché è
malfunzionante per i motivi suddetti, si sta rilevando disastrosa per residenti e commercianti. Inoltre, a causa della scarsa vigilanza del
centro, stanno aumentando gli scippatori su
due ruote per i quali, ormai, Chiaia è diventata Zona a Traffico Illimitato.
TOLLERANZA ZERO
CONTRO «I RICORDINI» DEI CANI
Caro direttore,
condivido la segnalazione di Massimo Gallotta (in Sos Chiaia di maggio), sottolineando
però con forza che la situazione descritta - e
non solo quella - si può sanare in una sola maniera: multe, multe, multe! E non solo agli incivili che lasciano sulla strada le deiezioni dei
cani, ma soprattutto a chi dovrebbe fare le
multe e invece non fa niente. Ricordiamoci
sempre che le anomalie paradossali di questa
città sono dovute all’inciviltà patologica dei
napoletani: mentre in altre città il numero degli incivili è fisiologico (5-10%) qui, invece, è patologico (70-80%). Sempre a proposito dei cani segnalo un fenomeno in preoccupante crescita, cioè in molti comprano o adottano cani
senza preoccuparsi delle controindicazioni che
questo comporta: mi riferisco in particolare all’abbaiare contro il quale pare che anche legalmente si presenti per le persone civili una
strada in salita con beffa finale (più i danni
dei giudizi persi). Allegria!
Enzo Scarpati
Alfredo Arcopinto
la egnalazione
BARRIERE A DUE RUOTE
Caos motorini
Ormai nel centro di Napoli la vita è
diventata sempre più difficile per i
pedoni. Ai marciapiedi dissestati e
ancora in attesa di una definitiva riqualificazione, si è aggiunta l’invasione dei motorini che ha peggiorato la vivibilità delle strade. Per tutto
il giorno, infatti, si formano vere e
proprie barriere a due ruote che non
solo sono disprezzabili da un punto
di vista estetico, ma rappresentano
soprattutto un pericolo per chi cammina. Via Filangieri, via dei Mille, la
Riviera di Chiaia, via Chiaia si sono
trasformate in garage a cielo aperto.
Spesso capita anche di vedere filari
di moto che impediscono l’ingresso
GLI INFERNALI INGORGHI
DI PIAZZA SAN PASQUALE
Gentile direttore,
vorrei segnalare la situazione che si viene a
creare nelle sere dei week end alla confluenza
tra piazza San Pasquale e via Carlo Poerio: innanzitutto il punto è sempre ingorgato di traffico a causa delle fioriere collocate sulla strada
le quali di fatto restringono la carreggiata,
rendendo impossibili le manovre degli autobus; inoltre, di sera, le comitive dei ragazzi con
i loro motorini creano intasamento costante. Bisogna riconoscere che i vigili urbani ci sono e
fanno il possibile, ma ciò che serve sono le forze dell'ordine perché spesso l'esuberanza dei
giovani sfocia in intemperanze, come dimostra
anche la cronaca. Un maggior controllo sarebbe auspicabile per evitare nuovi spiacevoli episodi. Poi i marciapiede che sono un colabrodo,
non tanto in via Carducci ma nelle strade laterali: qui bisogna intervenire ed aggiustare
perché spesso si verificano rovinose cadute. Infine, un appello al Comune: in zona servono assolutamente parcheggi interrati.
Maria Rosaria Varriale
S
GUARDIA DI FINANZA 117
[email protected]
Tra le tante lettere che ci sono arrivate in redazione, segnaliamo quella del dottor M.Mantonico
Santoro che, oltre a congratularsi per Chiaia Magazine, ha evidenziato alcuni problemi che
meritano attenzione: «Colgo volentieri l’invito a segnalare alcune cose che a mio parere non vanno:
1) Il semaforo in uscita dalla galleria di Fuorigrotta verso piazzetta del Leone non è sincronizzato
con quello del passaggio pedonale di piazzetta del Leone, per cui mentre questo segna il verde per i
pedoni, quello della grotta segna il verde per le auto e ciò è pericolosissimo per chi attraversa le
strisce pedonali; 2) alla fine di viale Elena, verso piazza Sannazzaro, v’è un fioraio che straripa in
modo veramente abnorme sul controviale e marciapiede corrispondente fino a invadere pure il
viale Elena. E’ corretto tutto ciò?» La signora Marinella Gentile, invece, ci ha segnalato i folli
orari dei mezzi pubblici, soffermandosi soprattutto sul «famigerato» autobus 140: «Pago ogni mese
l’abbonamento per un servizio pubblico vergognoso. Per ritirarmi a via Posillipo aspetto il 140 alla
fermata, insieme ad altri sfortunati, a volte per più di un’ora». Non è assurdo tutto questo?»
Tel. 335.5292755 (Pattuglia Chiaia)
Tel. 349.2142396 (Pattuglia S. Ferdinando)
Tel. 347.0752926 (Pattuglia Santa Lucia)
VIGILI DEL FUOCO 115
2
nei palazzi e nei negozi. Per gli anziani e i diversamente abili, poi, questa situazione, in alcune zone, è davvero insostenibile. Possibili soluzioni? Iniziamo ad allargare i marciapiedi e a fare in modo di prevedere
dei «passaggi» tra i motorini. Poi,
chiediamo sempre con più forza parcheggi interrati - a tariffe basse - per
rendere Chiaia più vivibile.
Massimo Gallotta
AI NOSTRI LETTORI
«Sos Chiaia» è un contenitore
di denunce e proteste contro
disservizi, inciviltà ed emergenze urbane e non.
La nostra intenzione è quella
di affondare il bisturi nel
degrado ambientale, segnalando tutto nero su bianco e
richiamando chi di competenza alle proprie responsabilità.
Invitiamo i nostri lettori a
indicarci cosa non va nel quartiere e a proporci soluzioni per
rendere più vivibile la città.
Contiamo su di voi.
Le lettere, firmate con nome e
cognome, vanno inviate a
Chiaia Magazine
Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
e-mail
[email protected]
L’INCHIESTA
CHIAIA MAGAZINE
3
Ormeggi bloccati, diportisti affondati
IL CASO. Lungomare: posti barca proibiti. Il motivo? Una selva
di veti incrociati. Paralisi burocratica. Bagarre tra i consorzi
ANDREA SALVIA
rriva l'estate, ma senza barche. Dopo un
A
anno vissuto pericolosamente a colpi di
carte bollate, concessioni, revoche, proteste e ricorsi, i diportisti napoletani sono costretti a rinunciare al sogno, quantomeno
legittimo in una moderna città di mare, di
ormeggiare le proprie imbarcazioni nello
specchio d'acqua cittadino. I pontili galleggianti stagionali dati in concessione dall'Autorità Portuale per tre siti del lungomare (Largo Sermoneta, Mergellina e Nazario Sauro) dovevano, con circa 600 posti,
risolvere la sete cronica di ormeggi in attesa della realizzazione di veri porticcioli
turistici. Ma non sarà possibile.
Le tappe della vicenda. Ripercorriamo
le tappe fondamentali di questa intricata
vicenda. Tutto ha inizio nel 2001, quando
per il riordino della fascia costiera tutte le
concessioni vengono revocate. La Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici decide di
rinnovare il suo nulla osta solo per quattro
anni. Si arriva così al 29 giugno 2005, quando l'Autorità Portuale, presieduta da Francesco Nerli, rilascia al «Consorzio ormeggiatori di Mergellina», che fa capo a Ferdinando Fasano, una concessione demaniale quadriennale per la realizzazione di
pontili galleggianti stagionali nei tre siti
del lungomare di Chiaia. L'8 luglio 2005 il
sovrintendente Enrico Guglielmo, in linea con quanto detto nel 2001, dispone
l'immediata sospensione dei lavori di sistemazione dei pontili per violazione del
vincolo monumentale e paesaggistico ( vedi il muro borbonico dal Molosiglio fino a
Largo Sermoneta). Il 13 settembre il Consorzio chiede all'Autorità di riattivare la
concessione a largo Sermoneta (dove non
vige nessun vincolo indiretto). La richiesta
viene respinta e il Consorzio si rivolge al
Tar. Nel febbraio 2006 piccola apertura della Sovrintendenza che si dimostra possibilista sull'installazione dei pontili solo a
largo Sermoneta. Il 29 marzo il Tar rinvia
a data da destinarsi la decisione in merito
al ricorso presentato dal «Consorzio ormeggiatori di Mergellina». Motivazione del
rinvio: la Sovrintendenza non ha depositato tutti i documenti comprovanti il vincolo monumentale. Il 3 maggio 2006 ecco
il colpo di scena: l'Autorità Portuale revoca la concessione 41/2005 e rigetta le istanze presentate da altri consorzi interessati
ad ottenere concessioni sul lungomare.
Fioccano i ricorsi. Si preannuncia, così,
un'altra estate senza approdi regolari ma
con gli abusivi a dettare legge nelle acque
del golfo.
I protagonisti. Diversi gli attori di questa
infinita telenovela. In primo luogo il «Consorzio ormeggiatori di Mergellina» presieduto da Ferdinando Fasano, vincitore (concorrente unico dato che gli altri partecipanti furono esclusi a priori) della gara
d'appalto per la concessione demaniale
che prevede la realizzazione dei pontili
galleggianti. Starring partner della querelle è un altro consorzio: «Marina di Sant'Antonio» che vede riuniti ormeggiatori
storici di Mergellina esclusi dalle concessioni ed interessati a riproporre la loro candidatura per la realizzazione di pontili nello specchio d'acqua cittadino. Una guerra
intestina tra due gruppi che dal 1999 al
2002 sono stati uniti sotto la sigla «Consorzio operatori lungomare di Napoli» per
ottenere le licenze necessarie dall'allora
Ente Porto. Poi a causa di dissidi, alcuni soci sono stati esclusi, mentre il nuovo con-
sorzio è riuscito nel 2005 ad ottenere, seppur in ritardo, le concessioni poi bloccate
dalla Sovrintendenza. Coinvolti anche altri operatori del lungomare cittadino come
gli «Ormeggiatori storici lungomare S.Lucia» e l’ «Associazione nautica Vivere il Mare». Le decisioni ultime spettano al Sovrintendente Enrico Guglielmo e al presidente dell'Autorità Portuale Francesco Nerli, nonché al Tribunale Amministrativo
che potrebbe porre la parola fine a questa
lunghissima diatriba. Resta alla finestra,
per il momento, la Regione Campania che
sulla portualità turistica ha puntato forte
ed è decisa a realizzare, entro il 2008, 19mila posti barca di cui ben 10.800 solo a Napoli.
Il vincolo. Vale la pena spiegare in maniera più dettagliata le ragioni che hanno
portato alla sospensione delle concessioni.
Motivo dello stop è la tutela paesaggistica
vigente su tutto il lungomare cittadino
nonché il vincolo monumentale sul muretto borbonico che esclude solo largo Sermoneta. Va ricordato che la tutela paesaggistica dal 1977 è stata trasferita alle Regioni che la hanno delegata a Province e Comuni. Ma, dati i gravi danni ambientali
provocati da queste deleghe, la legge Galasso del 1985 ha trasferito la competenza
di controllo alle Sovrintendenze ed ha imposto nuovi piani paesistici.
I dubbi. Perché, nonostante il parere della Sovrintendenza fosse noto da tempo, si
è proceduto all'assegnazione di una concessione quadriennale ad un unico concorrente per una linea di costa lunga svariati km? Come mai, una volta attestata
la presenza di un vincolo paesistico, non
si è provveduto a trovare una soluzione
adeguata vagliando anche altri progetti?
E soprattutto come mai si è deciso di sospendere tutte le concessioni, dando così
via libera a prezzi ed atteggiamenti al limite dello strozzinaggio? In attesa che il
Tribunale Amministrativo Regionale si
pronunci sui ricorsi presentati dai consorzi interessati ad ottenere le concessioni, a farne le spese, come sempre, sono i
diportisti napoletani che si vedono costretti a vendere la loro imbarcazione o a
trasferirla in altri specchi d'acqua a costi
che vanno (per uno scafo di sei metri) dai
1400 euro di Vigliena ai 2500 di Nisida, fino ad arrivare ai 5000 nelle acque di
Chiaia per il periodo maggio-ottobre.
Si prospetta l'inferno, tra la querelle dei
pontili e la sabbia inquinata di Bagnoli,
per chi vuole o deve trascorrere l'estate in
città.
FRANCESCO BRANCHIZIO, TITOLARE DELLA STORICA NAUTICA DI MERGELLINA
«Più posti barca, più posti di lavoro»
Mergellina non è solo polemiche, specchi d'acqua contesi e concessioni assegnate e poi revocate. E molto di più.
Nello storico borgo ci sono delle realtà portuali efficienti che soffrono, però, del mancato sviluppo dell'intera
diportistica partenopea. E' il caso dello storica Nautica Branchizio presente a Mergellina fin dal primo dopoguerra e oggi leader nell'ormeggio e
nell'assistenza nautica. Tra i servizi offerti: ormeggio di imbarcazioni fino a 15 metri, rimessaggio invernale e servizio charter a vela, a
motore e megagommoni. Un sogno: poter intervenire per aumentare la qualità del già ottimo servizio e rendere Mergellina un centro di qualità per
la diportistica cittadina. A spiegarlo è
Francesco Branchizio (nella foto), titolare della ditta. «Vogliamo investire
rinnovando le banchine, che sono ancora in legno, installando bagni e docce per operatori e clienti. Fino ad ora
le istituzioni competenti non ci hanno
permesso di intervenire». Branchizio
affronta anche la spinosa questione
degli ormai celeberrimi pontili galleggianti. «Qualsiasi intervento che miri ad aumentare la disponibilità di posti barca nel
golfo - spiega Francesco - è importante in quanto
si verrebbero a creare nuove possibilità di lavoro
per tanta gente. Napoli deve emergere anche sfruttando la sua risorsa mare». (a.s.)
GLI ESCLUSI
DI SANTA LUCIA
Pochi posti fittati a peso d’oro e
crescita diffusa dell’illegalità con
la C maiuscola. Una corsa contro
il tempo per salvare la stagione
estiva dei diportisti partenopei
che si preannuncia torrida come
non mai. In pole position il
consorzio luciano «Ormeggiatori
storici lungomare S.Lucia» che,
misteriosamente escluso dalla
concessione del giugno 2005 e
vittima dell'ultimo «colpo di
mano» di Francesco Nerli, non si
dà per vinto ed è deciso a risollevare la stagione presentando
una valida alternativa.
«Il nostro progetto è
rispettoso dei vincoli
ambientali - spiega il
leader degli ormeggiatori luciani Salvatore
Scogliamillo (nella foto)
- e prevede boe galleggianti semisommerse
da localizzare in uno
rettangolo d'acqua
situato a Nazario Sauro
tra i 110 e i 190 metri
dalla costa ovvero tra i
due vincoli: quello
paesistico e quello
della Capitaneria.
Dopo aver ottenuto il
nulla osta dalla Sovrintendenza è arrivato il
no immotivato dell'Autorità P ortuale e
dunque abbiamo
presentato un ricorso
d'urgenza al Tar».
Battagliero anche il
consorzio vincitore
che, tramite il suo legale Felice
Laudadio, fa sapere di aver
presentato, in attesa della decisione del Tar, un progetto nuovo
per largo Sermoneta. Dal canto
suo Nerli ribadisce la necessità di
convocare una conferenza di
servizi per decidere il destino di
questa concessione che lo stesso
Nerli continua a definire «unitaria ed inscindibile». Per ottenere
un incontro comune bisognerà,
però, aspettare la fine delle
elezioni e la nomina della nuova
giunta comunale. Tempi stimati:
alcuni mesi e per i diportisti
napoletani è burrasca. (a.s.)
QUARTIERISSIME
CHIAIA MAGAZINE
4
Restaurata la chiesa dell’Ammiraglio
IL RECUPERO. Santa Maria della Catena, antico tempio del borgo luciano, torna
alle splendore delle origini: qui è sepolto Francesco Caracciolo, eroe del 1799
orna a pulsare uno dei
T
cuori di Santa Lucia: per il
Borgo, per i suoi abitanti,
ancora tenacemente avvinti
alle antiche tradizioni del
luogo, il restauro architettonico dell'antica chiesa di Santa
Maria della Catena, con la
definitiva restituzione del
tempio alla dignità originaria, rappresenta davvero un
risarcimento dovuto, non solo
al patrimonio monumentale
del quartiere, ma anche allo
spirito devozionale dei «luciani». Cancellati, dunque, de-
cenni di degrado: l'opera di
recupero, iniziata in autunno
e conclusasi a maggio, ha
investito non solo la facciata
con le 2 rampe d'accesso, ma
anche gli interni, con la
cupola dotata di preziose
decorazioni a stucco firmate
nel '700 da Gabriele Barrile, e
la tomba dell'ammiraglio
Francesco Caracciolo, eroe
dell'insurrezione del 1799 e
qui sepolto dal 1882. Di storia,
infatti, la chiesa è impregnata, ma di storia degli umili
visto che venne fondata nel
1576 con i fondi raccolti da
marinai, pescatori e acquaioli
della zona: fu poi restaurata
nell''800 dall'architetto Carmelo Passaro. L'origine del
tempio si collega ad una
suggestiva leggenda: tre
innocenti, condannati a
morte, furono lasciati in
catene accanto al patibolo,
eretto proprio dove fu poi
innalzata la chiesa: di notte,
per grazia della Madonna, le
catene si infransero. Quindi la
costruzione della chiesa,
come racconta la leggenda, fu
un gesto di ringraziamento:
di qui il nome di Santa Maria
della Catena. Con la resurrezione della chiesa, intanto,
Santa Lucia aggiunge un'altra
sontuosa credenziale al proprio bagaglio di bellezze:
risorsa preziosa nello scenario di un futuro rilancio
turistico, sempre più invocato
da residenti e operatori commerciali del borgo, convinti,
malgrado il recente restyling,
che Santa Lucia sia emarginata dal flusso turistico. E se il
recupero della chiesa è ormai
LE NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE
E GLI ORARI ESTIVI DI CHIUSURA
EVENTO/A CASTEL DELL’OVO
UN LEONE E 33 FANTASMI
L’Associazione «Nuove Botteghe dei Mille», sodalizio degli operatori economici di Chiaia
che aderisce all’Ascom-Confcommercio ed è
presieduto da Nino De Nicola, comunica agli
associati che il programma di chiusura infrasettimanale del periodo estivo partirà da sabato 15 luglio. Il ripristino dell’intera giornata lavorativa, invece, è programmato per sabato 9 settembre.
90 anni, ancora sulla breccia: Giuseppe Antonello Leone, pittore e scultore, sceglie Castel dell'Ovo
per una mostra superba. L'evento si intitola «Il Leone di Napoli»: prevede l'esposizione dei «Fantasmi
di Napoli», 33 opere inedite, estrapolate dalle tavole stradali della città e alcune opere canoniche
dell'artista. In esse Leone adopera metalli nobili come oro e bronzo, ma anche materiali di scarto come plastica, stracci, sassi. Fino al 25 giugno.
NUOVA INIZIATIVA AL VICOLETTO BELLEDONNE
Il laboratorio di Artemisia e l’arte del decoupage
È stata inaugurata da poco all’interno del
cortile del palazzo n°9 di Vicoletto Belledonne a Chiaia, la nuova sede dell’Associazione artistica Artemisia. Un sodalizio
nato dalla comune passione per il decoupage di Giovanna Cretella, Maria Aprea
ed Elena Sacco (nella foto da sin.) che hanno poi trasformato l’hobby anche in una
opera a sostegno della gioventù disagiata.
L’Associazione, infatti, ha organizzato con
il patrocinio della Provincia di Napoli, un
corso per bambini e ragazzi a rischio, al-
lo scopo anche di diffondere la cultura
dell’artigianato. Ora, nel nuovo laboratorio, aperto tutti i giorni, alle associate o
aspiranti tali, le tre signore proporranno
il primo lunedì di ogni mese, dalle 17 alle 18 circa, dimostrazioni gratuite delle varie tecniche di decoupage: dal craquele
alla finta radica, dall’effetto anticato allo
stencil. «Abbiamo deciso - spiega la signora Cretella - di aprire uno spazio in cui
ogni socia possa ritagliarsi un momento
durante la giornata per liberare la pro-
CONVEGNO SCIENTIFICO
Medici a confronto
a Palazzo Reale
Lunedì 19 e martedì 20 giugno Palazzo Reale ospiterà «Update on Cardiovascular disease 2006», organizzato
dalla Casa di cura Montevergine di
Mercogliano. «Specialisti di fama
internazionale - precisa Paolo Rubino,
responsabile della Cardiologia Invasiva della Clinica Montevergine, nonché
course director del congresso - si
confronteranno per trattare le nuove
frontiere terapeutiche delle patologie
cardiovascolari». E con soddisfazione
aggiunge: «Anche quest'anno consegneremo il Premio Montevergine a
giornalisti che si sono particolarmente distinti nel campo scientifico».
una realtà, sono in molti nel
quartiere ad accarezzare un
sogno proibito: il ritorno a
casa della cinquecentesca
fontana che fino alla fine
dell''800 adornava il lungomare di Santa Lucia e che con la
colmata di inizio '900 fu
spostata in Villa Comunale:
una sfida che potrebbe essere
vinta a furor di popolo
(Chiaia Magazine se ne occuperà nel numero di luglio).
Ma, per tornare al presente,
Santa Lucia in fermento per
un restauro dal sapore di
festa, così come festa grande
di popolo era la famosa Nzegna con cui i «luciani» in
passato celebravano il trapasso dall'estate all'inverno e di
cui la chiesa era il fulcro
principale.
a. m.
pria creatività. O anche per vedere o acquistare gli oggetti decorati secondo la
fantasia di ciascuna». Anche perchè non
c’è praticamente limite alla varietà di manufatti che le signore riescono a creare o
rinnovare con le tecniche pittoriche in
cui sono specializzate. Persino scarpe, caschi da motocicletta, bici, uova di struzzo,
paralumi, mobili in legno. Oltre che tovaglie, sottopiatti, piatti e bicchieri che
non sono solo belli, ma anche pratici, perchè possono essere lavati in lavatrice e lavastoviglie. Per informazioni sull’Associazione e i corsi ci si può rivolgere a Giovanna Cretella 338.9771326.
Laura Cocozza
QUARTIERISSIME
CHIAIA MAGAZINE
5
Chiaia, cantieri dall’estate all’autunno
NUOVO LOOK. Via Santa Caterina da Siena diventerà la «promenade» collinare.
Intanto parte una vasta opera di manutenzione urbana. Dieci le strade coinvolte
ALVARO MIRABELLI
DALISI
E L’ARTE UTILE
hiaia: lavori in corso, lavori
C
futuri. I primi d'estate, i secondi in autunno. Iniziamo da
questi ultimi, previsti per ottobre, visto che riguardano un'operazione, destinata a miracolare un pezzo «storico» di
Chiaia. Si tratta della riqualificazione architettonica e del
nuovo arredo urbano della zona di Santa Caterina da Siena:
i lavori investiranno un'area di
circa 7mila mq. (strade, slarghi,
piazze), compresa tra largo Santa Caterina e piazzetta Cariati,
e ne ridisegneranno da cima a
fondo estetica e funzionalità. Il
piano migliorerà la viabilità e
l'uso pedonale: a vantaggio dei
residenti, degli studenti del
Suor Orsola e dei frequentatori del conservatorio Pietà de'
Turchini. Spesa prevista:
1.360mila euro, metà a carico
del Comune e metà a carico della Compagnia di San Paolo. Il
progetto fu presentato nel gennaio 2005, poi un lungo sonno
fino a dicembre 2005 quando la
Giunta Comunale ha finalmente approvato la delibera
esecutiva. E a luglio scatta il
bando per assegnare l'appalto.
Gli interventi. 1) un nuovo sistema di illuminazione lungo
tutto il percorso 2) pedonalizzazione di largo Santa Caterina
con panchine, una fontana, alberi e dissuasori di sosta, 3) ripavimentazione e allargamento del marciapiede di destra,
andando verso piazzetta Caria-
IL «BOULEVARD OBLIQUO»
Quella che prenderà corpo in via Santa Caterina da Siena (nelle foto) è un’idea ambiziosa: si tratta di realizzare il tanto vagheggiato «boulevard obliquo». Il quartiere, però, esprime
perplessità e probabilmente ci crederà solo quando sarà
aperto il cantiere. Dubbi legittimi!
ti, con collocazione alternata
di alberi e dissuasori di sosta, 4)
ripavimentazione e recupero
delle scale tra via Santa Caterina e piazzetta Cariati, più la
creazione di scale mobili, 5) miniarea pedonalizzata in piazzetta Cariati, 6) ripavimentazione, arredo urbano e dissuasori di sosta in vicoletto Mondragone nel tratto tra largo
Santa Caterina e via Nicotera, 6)
collocazione in zona di sculture urbane dell'architetto Riccardo Dalisi, 7) nuovi sottoservizi, 8) nuove regole per la so-
sta. Prevista la chiusura temporanea alle auto dei non residenti. Con la resurrezione urbanistica (e turistica) dell'asse
che va dai Gradoni al corso Vittorio Emanuele , la parte bassa
di Chiaia si salderà con la collina. Il cantiere parte a ottobre:
la posta è alta, le speranze anche. Il quartiere: «Ci crederemo
quando vedremo. E in ogni caso il vero problema sarà il dopo
quando bisognerà proteggere
l’opera dai vandali».
I lavori estivi. Numerosi i lavori di manutenzione in corso
per il manto stradale. Si è intervenuto in via Santa Teresella degli Spagnoli: si lavora ai
Gradoni di Chiaia (5-11 giugno),
a via Nardones (12-18 giugno), a
via Nicotera (19-26 giugno), a
via Santa Caterina da Siena (27
giugno-2 luglio). E nei giorni
indicati stop alle auto. E nello
stesso periodo si opera a salita
S. Filippo (pavimentazione, griglie d'acqua e paletti). Infine,
tra giugno, luglio e agosto, manutenzione in via Manzoni,
Rampe Brancaccio e Parco Carelli.
Riccardo Dalisi (nella foto),
maestro del design, pittore, scultore e professore di
progettazione
architettonica alla
Federico II, fama
internazionale e
laboratorio in calata
San Francesco, è un
labirinto di idee ed
ha un privilegio:
spesso le traduce in
realtà. Gli è accaduto in passato, gli accadrà
in autunno quando gestirà
la direzione artistica del
recupero di via Santa
Caterina, operazione non
solo urbanistica, ma anche
estetica. Firmerà quindi
l'ambizioso progetto della
promenade collinare da
via Chiaia a Cariati, ma a
modo suo: trasformando
la strada in un monumento vivente, animato da luci
e sculture. Come ha già
fatto a Rua Catalana,
guadagnandosi l'attenzione internazionale. Al look
di via Santa Caterina sono
destinate le suggestive
sculture urbane realizzate
principalmente in metallo.
Una di esse già campeggia
sul sagrato del conservatorio Pietà de’ Turchini.
MEDICINA/A VIA FILANGIERI IL PIONIERE
DELLA PLASTICA DELLA VALVOLA AORTICA
LA PROVOCAZIONE
DI GIANNI MOLARO
VIA CRISPI ABBANDONATA:
RIFIUTI E MARCIAPIEDI PIENI DI BUCHE
La valvola aortica adesso può anche essere riparata invece di essere sostituita con una protesi: al «Ce.Di», studio
medico polidiagnostico di via Filangieri 36, lavora il cardiochirurgo Vincenzo Lucchetti, il primo a praticare questo intervento in Campania.
«La riparazione della valvola aortica - spiega - rientra nella chirurgia conservativa in quanto permette di conservare
la propria valvola anziché sostituirla con protesi artificiali.
Questo tipo di chirurgia offre vantaggi certi e duraturi.
Scompaiono gli inconvenienti della protesi come la maggiore vulnerabilità alle infezioni, un funzionamento non
fisiologico, l'uso obbligatorio di farmaci anticoagulanti a
vita per quel che riguarda le protesi meccaniche o la necessità di un reintervento dopo 10-15 anni per le protesi
biologiche, reso inevitabile dalla degenerazione nel corpo umano di materiali provenienti dal mondo animale».
Lucchetti aggiunge: «Il rischio è la possibilità di una rottura valvolare, ma trials clinici presentano ottimi risultati
anche a lungo termine. Ovviamente la durata della riparazione dipende anche dall'anatomia del paziente». (f.c.)
Per alcuni ha rotto la monotonia «borghese» di
piazza dei Martiri, per altri ha soltanto divorato un
albero, rovinandone le foglie. «La fame insaziabile
dell'inconscio» (nella foto),
installazione artistica di
Gianni Molaro in occasione del Maggio dei Monumenti, ha sicuramente
centrato l'obiettivo di meravigliare, scandalizzare, dividere. Quel verme gigante,
ingordo e giallo, che fuoriesce dalla finestra dell'atelier dello stilista napoletano, è stato fotografato dai passanti come una star in passerella. Può, giustamente, non piacere
l'arte che «rompe», ma la provocazione di Molaro - che già
nel dicembre scorso aveva organizzato una processione sacro-profana nelle vie del centro - ha un pregio indiscutibile: l'intelligenza insaziabile della fantasia. (m.d.f.)
Pubblichiamo la lettera di Ciro Strazzullo, titolare del ristorante «Dall’amico Gamberone»: «Vorrei segnalare l'abbandono di una strada prestigiosa e importante come via
Crispi e raccomandare alle Autorità di esercitare maggior
controllo su questa strada durante le ore notturne visto che
di sera l'attività di ristoratore è diventata rischiosa anche
qui. Ovviamente il problema non è solo mio, ma anche di
altri colleghi ristoratori della strada in questione. Inoltre
occorre anche intervenire sui marciapiedi che sono pieni
di buche in più punti. Infine una preghiera all'Asìa: è possibile svuotare regolarmente i cestini dei rifiuti, posti lungo la strada e sempre strapieni?
UN NUOVO ASILO NIDO
IN VIA TOMMASO CAMPANELLA A CHIAIA
Sono iniziati i lavori di ristrutturazione del plesso scolastico «ex De Sanctis» di via Tommaso Campanella a
Chiaia che, dal prossimo anno scolastico, ospiterà un
nuovo Asilo nido che potrà accogliere anche bambini di
età compresa tra i 12 mesi ed i tre anni.
QUARTIERISSIME
CHIAIA MAGAZINE
Parco Margherita tra liberty e degrado
EMERGENZE. Vigilanza inesistente, strozzature della carreggiata e marciapiedi
dissestati. E un allarme: inaccessibili ad anziani e disabili le rampe di S.Pasquale
LAURA COCOZZA
ovrebbe essere una delle
principali zone residenziali
di Napoli, anche per l'importanza architettonica dei suoi palazzi, espressione del liberty napoletano. Ma, da tempo, via del Parco Margherita ha perso la sua caratteristica di strada tranquilla
ed elegante. Traffico impazzito,
marciapiedi insozzati da escrementi e dissestati dall'incuria, vi-
D
gilanza inesistente, ore di attesa
per gli unici due autobus da cui
è servita, l'hanno resa ormai un
luogo di difficile accesso, sia per
chi si muove a piedi che in macchina. Le reiterate richieste dei
residenti di costruire delle scale
mobili o un'ascensore in luogo
delle scale (nella foto) che colle-
gano la strada con la sottostante
via dei Mille, sono rimaste lettera morta. Eppure sarebbe una
parziale soluzione alla difficoltà
di accesso alla strada, soprattutto per le persone non più giovani. Per non parlare, poi, dell'assoluta mancanza di dispositivi
per i disabili ai quali, evidentemente, è proibito raggiungere
questo luogo. Insomma, per risiedere al Parco Margherita bisogna necessariamente essere
giovani, in forma e con la vista
acuta. Altrimenti si arriva a casa
ansanti, con le suole insozzate
di escrementi, almeno una caviglia dolorante (causa buca), e la
testa rimbombante di clacson.
Soprattutto da quando i lavori
di allargamento del marciapiede
antistante la funicolare hanno
creato uno strozzamento all'ingresso della via che è causa di
cronici ingorghi. Chi ha pensato
al restyling della funicolare, infatti, non ha preso in considerazione le dimensioni degli autobus, la poca larghezza della strada e la mancanza di parcheggi e
di vigili che spinge gli automobilisti ad ignorare i divieti di sosta. Morale: a meno che l'ideatore della piazzola che «sfora» non
scopra al più presto come superare il principio della impenetrabilità dei corpi, per i residenti di via del Parco Margherita
non ci sarà pace e per tutti gli automobilisti l'ingorgo sarà un appuntamento fisso.
IL MORSO DELLA TARANTA
di PAOLO D’ANGELO
UNA CORSETTA IN VILLA
ome è bella la nostra città al mattino presto.
Cosa c'è di meglio di una bella corsetta nella
nostra Villa Comunale, unica e grande terrazza
fiorita che si affaccia nel mare meraviglioso del
nostro golfo. Alle 7,30 del mattino la Villa è
veramente un posto unico al mondo, si respira
un' aria unica composta da ossigeno miscelato
con l'odore del mare ed il profumo dell'erba
ancora bagnata dalla rugiada mattutina. Non
parliamo poi di quel primo sole che, durante una
sana corsa o passeggiata, accarezza dolcemente
la nostra pelle sudata dalla fatica regalandoci un
colore degno di una delle migliori vacanze fatte
in Brasile o a Cuba. Insomma quella domenica
mattina tutto era perfetto, ogni cosa sembrava
stare al posto giusto fino a quando ad un certo
punto «CIACK…». Il mio piede destro, incastrato
come nella cazzuola di un capomastro, inaspettatamente si era impasticciato nella cacca forse
di un bufalo amico dell'uomo. Un dramma:
avevo i nervi a fior di pelle, ma ero deciso a
riprendere il più velocemente possibile la mia
corsa. Allora pensai di proseguire il mio percorso
pur trascinando la gamba destra alla ricerca di
foglie secche, erba o qualsiasi cosa che poteva
ripulire la sfortunata scarpetta. Cosi facendo, mi
trascinai per altri cento metri fino all'altezza
della Cassa Armonica. Con fatica, ma finalmente
libero, ripresi il ritmo della corsa pensando: «Può
capitare». Tutto era tornato normale, il mio passo
era buono quando ad un certo punto vidi spuntare da dietro ad un cespuglio due cani liberi, che
se pur lontani sembravano già grandi. Non
sapendo cosa fare e soprattutto che direzione
C
prendere decisi a quel punto di fermarmi. Aspettai i due colossi pronto ad affrontarli e proprio
mentre eravamo quasi ad un faccia a faccia, o
meglio muso e faccia, un fischio deciso attirò
l'attenzione delle due bestie che deviarono la
corsa in direzione del richiamo. Ero salvo. Girando il capo vidi un uomo ed una donna comodamente seduti su di una panchina che si godevano lo spettacolo con il guinzaglio alla mano. Non
ero intenzionato ad incazzarmi per nulla al
mondo quella mattina, volevo solo continuare la
mia corsa, ma quella parte finale della Villa, in
prossimità di piazza della Repubblica, era piena
di cani liberi. Cani di tutte le specie, grandi e
piccoli, tutti liberi, senza padroni: un vero e
proprio party mattutino nel giardino di casa. A
questo punto poiché non ero stato invitato alla
festa e non ero intenzionato a fare da cavia ed
apripista, sperando nella benevolenza degli
amici cani, decisi di fare ritorno verso l'ingresso
di piazza Vittoria. Pensavo che se i padroni non
rispettavano le regole, forse anche quei poveri
cani avevano il diritto di sgranchirsi un po' le
«gambe» in libertà. Lo strano ragionamento
poteva anche reggere per chi come me ama gli
animali, ma quando arrivai in prossimità del
parco giochi dei bambini all'altezza di piazza
Vittoria e vidi un altro gruppo di cani a piede
libero che pisciavano e cac... ovunque, dove da lì
a poche ore avrebbero giocato tanti bambini,
allora “no!” questo non è accettabile. Polizia, chi
è addetto al controllo della Villa, unico polmone del centro per i nostri figli e per noi, per
favore vigilate e fate rispettare le regole!
6
C h i a i a m a ga z i n e
SAPERVIVERE
SOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ
Burraco, il mattatore del tavolo verde
IL BOOM. Nessun altro gioco di carte negli ultimi anni è riuscito a conquistare
così tanti napoletani. La mappa della passione: nomi, circoli e salotti privati
FRANCESCA CORSICATO
l burraco conquista nel cuore di
IÈ chi
lo gioca un posto speciale.
il guru del tempo libero, un
amico fedele che scaccia la noia
e tiene viva la mente. Per alcuni
è uno sport a tutti gli effetti, praticato con agonismo e competizione. Per altri è un passatempo
mondano, una terapia antistress,
un modo per fare beneficenza,
per vedersi con gli amici e lasciarsi coccolare dalle carte. Giovani e adulti, uomini e donne,
nei circoli e nei salotti, di giorno
e di notte: chiunque, dovunque,
in qualunque momento e in qualunque modo, tutti impazziscono per il burraco.
Quale sarà mai il fascino di questo gioco? Cerchiamo di scoprirlo con alcuni dei protagonisti.
Rita Monteleone (foto 1), con il
sostegno del marito Vittorio, insieme ad un gruppo di amici tra
cui Marisa Carini, Paola Cavaliere, Annamaria e Sasà Landolfi, Antonio e Ada Catalano, Franco e Antonella de Bartolomeis,
ha costituito ad ottobre una associazione culturale originale: si
chiama «Ritrovare il tempo» (Palazzo Pignatelli, Riviera di Chiaia,
256) e, seguendo l'insegnamento
di Proust, cerca di recuperare
tempi e spazi adeguati alle proprie passioni, prima tra tutte il
burraco.
«Non solo tornei di carte - precisa la Monteleone, presidente dell'associazione e proprietaria del
negozio “Il tempo ritrovato” a
piazzetta Rodinò - ma corsi di cucina, di ricamo e di computer per
le signore oltre gli “anta”. Per noi
il burraco è un modo per occupare il tempo, divertirsi e fare anche della beneficenza». Il ricavato della maggior parte dei tornei,
infatti, è devoluto ad iniziative
sociali destinate al reparto di oncologia pediatrica dell'ospedale
Pausilipon - Santobono o a Telethon.
Nelia Gallo, ex presidentessa dell'associazione «Neapolis Burraco»
in via Tasso 216, consigliera nazionale F.I.Bur (Federazione Italiana Burraco), fa sul serio e considera il burraco uno sport da
praticare anche a livello agonistico. «Ci alleniamo allo Yachting
Club a Posillipo - dice -. Ogni sabato facciamo un torneo Ko ad
eliminazione dove resta un solo
tavolo. Mentre la domenica facciamo un torneo a 64 punti. La
nostra - precisa - è un'organizzazione sportiva a tavolo. A settembre daremo il via anche a dei
corsi per insegnare a giocare in
modo competitivo e adatto a partecipare ai campionati nazionali». L'attuale presidenza del club
Neapolis Burraco è affidata a
Alessandro Benanti (per info
contattare 0817614559).
Giorgia Migliarotti, proprietaria
del Burrachino di via Manzoni,
apre invece le porte del sodalizio
anche ai dilettanti allo sbaraglio.
«Il burraco da noi non ha confini - precisa - ma occorre prenotare». Si gioca il sabato sera alle 21
a via Manzoni su una terrazza
sotto il cielo stellato. Prima c'è
una cena saporita e poi si aprono
le danze alle carte. Per info e prenotazioni 339 7733694. Anche
Annamaria di Blasi, arbitro riconosciuto dalla F.I.Bur, gioca a
via Manzoni, ma in un nuovo
club dal nome romantico, la «Luna nel pozzo». La sala ospita una
decina di tavoli per una quarantina di persone, tutte tesserate
della F.I. Bur. La signora di Blasi è
da molti conosciuta come la «crocerossina del burraco», essendo
da anni la responsabile organizzatrice del torneo di beneficenza
per la Croce Rossa Italiana, che si
svolge due volte l'anno al circolo
Canottieri o al Posillipo.
Ma il burraco non si gioca solo
nei club: esso invade ogni posto,
dal bar al mare (alcuni giocano
perfino in barca), dai circoli alle
case private. E ovunque resta alto lo spirito competitivo. A volte,
però, nei salotti casalinghi diventa una ghiotta occasione per
dedicare un po' di tempo a se stessi. Una volta a settimana Maria
Alessandra di Majo Rubinacci
(foto 2), Leandra Santoro, Anna
Rita Altiero, Dora Bracale, Mara
Montanino, Mara De Santis, Carla Longo, Gabriella Longo, Maria
Giuliano, Maria Di Martino, Carmen Bellucci rubano un pomeriggio a figli, mariti e lavoro per
regalarsi una piccola festa. Tra
una giocata e l'altra, bevono té,
gustano pasticcini, si fanno regali di consolazione.
Alessandra di Majo
Rubinacci, gioca con
passione e racconta
divertita i suoi mercoledì con le amiche.
«Al tavolo a volte si
diventa nemiche ma
per fortuna basta
una pinella per far
tornare a tutte il sorriso. Le più accanite
sono le nostre mamme. Una volta - ricorda - abbiamo organizzato un torneo di
mamme contro figlie
ed è stata un'esperienza molto divertente, perché loro volevano vincere a tutti i costi».
Annamaria di Majo,
mamma di Alessandra, siede quasi tutti
i giorni al tavolo verde e non le piace perdere. È un'esperta giocatrice, frequenta
due gruppi, che lei
ironicamente chiama le amiche del Parco Manzoni e le Principesse. Alcune signore del primo
gruppo sono Mapì La Marca, Maria Pia Cimmino, Marisa De Fusco, Maria Grieco, Giovanna Pignone, Antonietta Dauri e Maria
Carla Galdo che fa parte sia delle amiche del Parco sia delle Principesse. Nel secondo gruppo giocano anche Gloria Cicatelli, Olga
Buccella, Ada Carrino, Rosalba
Spinelli, Adriana Raimondi,
Adriana Fabbrini, Adriana Fittipaldi e Liliana Libonati.
Per Nuccia Militerni il burraco
invece allunga la vita e vince la pigrizia. «Le carte sono come una terapia, dopo aver giocato sono più
felice. Mia nonna - racconta - ha
vissuto 104 anni giocando; diceva che l'appuntamento con le
amiche la teneva viva. Infatti - aggiunge - quando hai un tavolo
“fisso” non ti fai prendere dalla
pigrizia». Nuccia Militerni gioca
il martedì, mercoledì e giovedì
con Carla Ferrante, Adriana Bucci, Santina Rocco, Erica Imperiali, Pia Voiello e altre amiche.
L'amore per il burraco ha coinvolto anche i mariti che il sabato
sera e la domenica pomeriggio
sono al tavolo pronti a sfidare le
mogli. Clamorosa poi, l’impresa
di Anna Morano (foto 3) che gioca abitualmente con Elena Petrone, Vittoria Savoia, Giovanna
Rummolo e Rita Costanzo. Dopo
essere stata iniziata al burraco
dalla figlia Fabiola, la signora
Morano è riuscita a convertire
persino un gruppo di accaniti
giocatori di tressette, formato dal
marito Franco e dai suoi amici.
1
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SOCIETÀ&COSTUME
CALCIOPOLI: I NUMERI PER VINCERE. L'estate nel pallone:
è tempo di Mondiali, ma anche di intercettazioni. «Ieri, Moggi
e domani»: come andrà a finire l’intrigo di «Lucky Luciano» &
compagnia cantante?. Alberto Postiglione (tabaccheria a
largo Ferrantina a Chiaia), come ogni mese, ci dà i consigli per
vincere al lotto e dare un calcio alla sfortuna. «Per i Mondiali
in Germania consiglio il terno: 9 (inizio competizione), 32 (le
&
terni favole
CHIAIA MAGAZINE
squadre), 64 (le partite). Conviene giocarlo su Roma e su tutte».
Ma a tener banco sono le vicende di «Calciopoli». A tal proposito Postiglione ha le idee chiare come l’acqua: «Bisogna giocare
su Napoli, Roma e su tutte gli ambi 27 (lo scandalo) - 50 (le
scommesse) e 3 - 29 (intercettazioni telefoniche)». Un altro
ambo da seguire - è consigliabile giocarlo soprattutto il giovedì e il sabato - è 42 (retrocessione) - 70 (squadre di calcio). A chi,
invece, è amante dei terni, Postiglione regala un altro terno
nel pallone: 32 (arbitri) - 15 (bufera) - 7 (calcio). Da giocare a
Roma, a Bari, a Milano, a Napoli. In attesa della giustizia
sportiva e di vedere che fine fa il calcio italiano, non ci resta
che incrociare le dita e gridare: «Forza azzurri!»
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Il cinico
usa la verità
per i nemici
e la bugia
per gli amici.
Renato Rocco
I LABORATORI D’ELEGANZA
L’IDEA
Da Marinella la riscossa dei pantalonai
Ostuni, la profumeria
LAURA COCOZZA
con l’antenna del gusto
uando si parla di gusto, venQ
gono in mente due cose: l’atentouno, ma non li dimostra: a Napoli, nel cuore di
titudine innata all’eleganza e i
C
Chiaia, la profumeria Ostuni è attiva dal 1905. Leggenda
piaceri della gastronomia. Due
di essenze e di professionalità, e l'impegno ad offrire prodotaspetti della vita forieri di stimoti di alto profilo senza trascurare un offerta assortita per un
pubblico più vasto: in breve, un marchio doc che gli Ostuni
mantengono da generazioni sulla cresta dell’onda. Fino ad
approdare, oggi, a Nicola Ostuni (nella foto), attuale responsabile della ditta. È lui a impugnare le redini dello storico
esercizio in via Domenico Morelli
23/25, il più antico: affiancato poi dal
negozio in via Vittoria Colonna 39
(dal 1991) e da quello in via Manzoni
214/N (dal 2003). Nella prestigiosa
«bottega» di Chiaia attendono la
clientela la signora Maria, moglie di
Nicola Ostuni, e Graziella Ostuni,
cugina del «patron». «La nostra spiegano - è una clientela fidelizzata,
capace di orientarsi da sola, ma
anche abituata a fidarsi dei consigli
del personale: la nostra priorità,
infatti, è la consulenza specializzata.
Ed i nostri collaboratori sono altamente qualificati». Ma
l’asso nella manica è una ditta che funziona come antenna
del gusto, raccogliendo le indicazioni dei clienti su prodotti
innovativi non ancora disponibili sulla piazza partenopea: è
il caso del marchio La Mer, giunto per la prima volta in
Italia proprio in «casa» Ostuni. E, in ogni caso, parla da sola
la vetrina di griffes disponibili. Tra i cosmetici: Dior, Chanel,
Lancome, Sisley. Tra i profumi: Penhaligon’s, Floris, Creed,
ma anche Armani, Bulgari, Cartier. Insomma: la classe non
sarà acqua, ma in questo caso di sicuro è un profumo.
li e tentazioni, l’uno per la vista
e l’altro per il palato che, celebrati assieme in un adeguato contesto, sono già stati protagonisti
del primo appuntamento del
2006 con i Laboratori d’eleganza, ciclo di riunioni tematiche
sullo stile, che il Cavalleresco ordine dei guardiani delle nove porte organizza regolarmente nell’atelier di Maurizio Marinella
(foto in alto). Dopo aver discettato
del gilet e della bontà della mozzarella aversana in compagnia di
Renzo Arbore, il Gran maestro
dell’Ordine, Giancarlo Maresca
(foto in basso), si appresta ora a discutere di «Pantaloni e pantalonai» e delle numerose virtù del
baccalà. Così, mercoledì 7 giugno, dalle 18 alle 21, l’atelier di
Marinella sarà di nuovo palcoscenico di eleganza e bontà. Due
giovanissimi pantalonai napoletani Salvatore Ambrosi e Marco
Cerrato, mostreranno con la varietà di materiali e fogge come il
classico sia non solo una palestra
di gusto, ma anche la più auten-
LIBRIDINE
Luci e malinconie in «Jesce, sole»
AURORA CACOPARDO
li scrittori, i poeti portano dentro di
G
loro i segni di incontri-scontri tra esistenza e pensiero, tra senso comune e
sogno, tra verità ed artificio. La docente
napoletana Pina Sozio, scrittrice, poetessa e
collaboratrice di riviste culturali, ha presentato di recente la sua raccolta di poesie in
lingua napoletana «Jesce, sole» (Graus
Editore). Tra i relatori dell’incontro culturaJESCE, SOLE
le Francesco D’Episcopo, docente di LettePoesie in lingua napoletana ratura Italiana all’Università Federico II, e
di Pina Sozio
Carmelo Pittari, giornalista, scrittore.
Graus Editore
Secondo D’Episcopo, la Sozio ci presenta
con questo lavoro un’antica invocazione
«che il popolo napoletano rivolge al suo
Dio, alla maniera di lontane etnie scomparse, che adoravano l’astro più vicino alla
terra, caldo e luminoso. Non a caso Alunni
del sole chiamerà Giuseppe Marotta i napoletani invaghiti del sogno della vita». Molti
sono i motivi che affollano la raccolta di
liriche ma il cuore storico del poetare è
Napoli, quella di ieri, quella del dopoguerra, della fame («‘O capitone? Chist’anno chi d’ ‘o
magna?/ E vongole verace? Mamma mia!/ Gennaro ‘o pisciavinnolo/ ‘e venne accussì care, vive
però/ca schizzano a migliare. / Ma ‘a sera da’
vigilia, onna Amà,/ dueie vermicielle a vongole/
tica sede dell’individualità. Spiega Maresca: «L’uomo sta abbandonando la solennità del classico
in favore di risultati più facili da
raggiungersi e consumarsi. Il capospalla tradizionale viene vissuto come troppo drammatico e
limitante in un periodo dominato dalla dittatura della leggerezza. La minor fortuna della giacca,
a prescindere dai motivi e dalle
valutazioni, permette, ad avviso
dell’Ordine, una rivalutazione
del ruolo dei pantaloni. Sempre
più in evidenza, dovrebbe essere
tributata loro una maggiore importanza. Eppure, nonostante il
successo di sarti e camiciai, i pantalonai restano in ombra. Con
questo Laboratorio, Il Cavalleresco Ordine intende iniziare a fare luce». Il buffet che accompagnerà l’evento, arricchito da
Champagne Billecart Salmon e
dal raro Cerasuolo di Emidio Pepe, sarà una passerella tematica
sul baccalà, commentata da Mario Avallone, chef originale che
rallegra i palati esigenti nel suo
ristorante di Chiaia, La stanza del
Gusto. Avallone presenterà il baccalà in soluzioni tradizionali e
innovative, dimostrando che anche un pesce nato «povero» può
riscattare le sue origini e diventare una prelibatezza indiscussa.
‘ncoppa a tavola, nun ‘nce ponno mancà) e
quella di oggi narrata con malinconia
rabbiosa, paesaggio dell’anima prima
ancora che geografico che sembra soffrire
della condizione storica attuale, e perciò
preferisce raccontarsi nel mito, nell'eterno
ritorno di Pulcinella. Di questa splendida
maschera ha parlato, poi, Carmelo Pittari il
quale, con una incantevole prova di virtuosismo dialettico, ha convinto l'affascinato
uditorio che tutti noi napoletani siamo
Pulcinella. Pulcinella che vorrebbe far
piangere e invece fa ridere e che comunque
è una voce di una cultura, di una saggezza
filosofica che si confronta continuamente
con il tragico quotidiano. Infine, la voce del
cantante chitarrista Gianni Festinese, in
un controcanto di ricordi, di richiami alle
più belle canzoni napoletane, ha sconfitto
una inaspettata piovosa malinconia.
RELAX&MOVIDA
CHIAIA MAGAZINE
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SORRISI BY NIGHT. Il poeta della movida, dopo una fumata allo «Shisha» e
un Daiquiri al «Je Goute» ha scritto questo frammento: «Le notti non vanno sfumate ma
vissute fino all’ultima stella». 1. Enzo Fiorino, barman megagalattico. 2. Marcello Cimmino canta in dolce compagnia. 3. Silvana Autuori e Serena Virnicchi. 4. Pià e la tigre della
Malesia Luana. 5. Elena De Gregorio, Federica Minolfi e Lucia Caprile.
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DI TESO & AMO
Le notti fumanti
del Shisha Narghilè
Nome Anna
Cognome Stanczak
Data di nascita 20-06-1984
Misure 84-66-90
MISS PIN UP CHIAIA
a cura di FABIO TEMPESTA
ANNA STANCZAK
CIRCOLO POSILLIPO:
UN BACIO SFIORATO
di FRANCESCA CORSICATO
opo il primo incontro alla FelD
trinelli, lo spumoso caffè d’amore al Bar Cimmino e il torneo di
Burraco, Teso e Amo si ritrovano
sulla banchina del circolo Posillipo
sotto un cielo galeotto. Si piacciono. Hanno scoperto di aver molte
cose in comune (tipico all'inizio di
ogni storia, basta un anno e tutto
cambia). Dopo la partita a carte si
era creata un'intesa da coppia veterana. Lui, così, non perde l'occasione magica e, dopo averla fatta
parlare per «qualche ora» (le donne
sono sempre logorroiche ai primi
incontri), si avvicina delicatamente e tenta di baciarla. Ma sul più bello un'amica...: «Ragazzi, venite c'è la
premiazione del Burraco, siete arrivati primi». Lui abbozza un sorriso e pensa: «Meglio se avessimo
perso, almeno così stasera ero fortunato in amore».
(continua...)
l Parco Margherita di Napoli,
A
esattamente al numero civico
12/a c’è un’oasi del divertimento
che si chiama Shisha Narghilè
Bar. La particolarità del locale è
la «bottiglia» che si fuma. Sì, ilfumo aromatizzato del Narghilè,
si può «gustare» dalle antiche pipe ad acqua usate da secoli in Medio Oriente. «Shisha» per gli egiziani,«narghilè» per i libanesi,
«hookah» in Marocco e India, la
bottiglia che «brontola» quando
viene aspirata, da New York a Londra passando per Napoli è l'attrattiva delle feste dirette dagli
instancabili Pippo Papa (nella foto), Stefano Cioffi, Piero Stefanelli e Max Comune. «Molti hanno scoperto il nostro ritrovo - spiega Pippo Papa - dopo il divieto di
fumare nei locali. Il Narghilè è
apprezzato per la sua leggerez-
za. Le bottiglie che si “fumano”
contengono una quantità minima di tabacco aromatizzato alla frutta e il fumo viene raffreddato dall'acqua. Fumare narghilè è diverso dal fumare una
sigaretta: è come fare un giro turistico in carrozza. Presuppone
la condivisione, insegna tolleranza e pazienza, fa apprezzare
la buona compagnia». Il locale,
a due livelli, ha un'ambientazione turca a piano terra ed una
marocchina al primo piano. Il
martedì, il mercoledì e la domenica il ritrovo propone uno
spettacolo di danza del ventre
con cena a buffet e dj set con il
Dj Iguana Tutti i giorni, invece,
dalle 18 alle 22 il «Shisha Narghilè Bar» apre la Sala Tè con i
suoi cocktail di tè e frutta.
Tommy Totaro
Ciro Rimonti, il poeta di Santa Lucia
l Borgo Marinaro, in una Santa Lucia «friccicaA
rella» c'è la casa di Ciro Rimonti, poeta della notte e custode di leggende «luciane». Il Rimonti, spulciando un diario di salsedine, ha ritrovato una poesia, rigorosamente appuntata su un foglietto a scacchi. Dedica: agli amici della movida: «Quando tramonta 'o sole / e scenne 'a nuttata inta l'estate / s'illumina 'stu cielo chieno 'e stelle,/ e 'o mare c' 'addiventa arricciatiello/ po' ppoco 'e ventariello che ce sta,
/te fa' venì 'na voglia ardente 'e lo guardà. /Là, 'e rim-
petto 'a casa mia, / addò Castello 'e ll'Ovo me tene compagnia,/ veco Pusilleco e sotto 'o mare 'e Mergellina./
'Ncoppa 'a cullina nce'veco/ San Martino co' poco 'e
cielo/ 'e Napule… “che bella cartulina!”/ A coppa 'a casa mia, addò fresca/ se fa ll'aria e doce s'assapora /'o
profumo d'evera 'e mare,/ ce sta via Caracciolo, l'anema 'e sta città/ che comme s'aspetta 'a gente che
'nce va a passià./ Vedendo 'sti bellezze 'e Napule/ m'incanto a le guardà,/ e quanno vene ll'ora ca m'avess'
'accuccà,/ dico: «Mo me ne vaco… ma po' me resto là».
LA PRIMA REDAZIONE A NOLEGGIO
IN CAMPANIA
Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli - Tel. 081.19361500
Fax 081.2140666 e-mail: [email protected]
Dalla Polonia con furore: Anna Stanczak (nelle foto) è la
«Miss Pin Up Chiaia» di giugno. Viene da Radom (Polonia)
ed è del segno zodiacale dei gemelli. Modella e fotomodella, alta un metro e 73, ama viaggiare, leggere, ballare e
disegnare. Tra i suoi locali preferiti il Momah e il Miles. Le
tappe predilette del suo shopping al centro sono Cesare
Paciotti e Gucci. Ricordiamo alcune sue esperienze lavorative: copertina del mensile «Boss», servizi su «Salute&Benessere», «Skin», «Vip» e «Cioè»; piccoli ruoli come attrice nei film
«Parentesi tonde» e nella fiction «La Squadra». Ha partecipato anche alle trasmissioni televisive «Compagni di scuola» e
«Alle falde del Kilimangiaro». Di sé ama dire: «Sono dolce e
un po’ pazzarella». Per conoscere meglio Anna Stanczak
visita www.chiaiamagazine.it. (foto di Roberto Rocchi)
RELAX&MOVIDA
IL PERSONAGGIO
CHIAIA MAGAZINE
10
Un posto al... Sohal
L’OASI. Decolla un’estate ruggente nel paradiso
del Fusaro. Tutto il divertimento 7 giorni su 7
piaggia, sempre spiaggia,
S
fortissimamente spiaggia.
Sembra essere questo il leitmo-
entre nell'ingorgo letteraM
rio napoletano, da tempo
molti narratori trovano comodo crogiolarsi, clonando
all'infinito la specificità di
Napoli, è importante seguire
la navigazione fiera e solitaria
di Vittorio Paliotti, per il
quale Napoli non è una moda
ma sempre e solo una rinnovata ispirazione. Paliotti crea,
non clona: entra nei palazzi,
nei quartieri di Napoli, come
si faceva un tempo, bussando,
salutando, chiedendo il
permesso, alla maniera dei
personaggi di Giuseppe
Marotta, di cui è l'unico
allievo ed erede. «Per essere
scrittori veri bisogna essere
innanzitutto esploratori»,
diceva Mario Soldati. Paliotti
lo è, sempre. All'alba quando
scende all'edicola di via
Calabritto per la provvista dei
giornali e parla per strada
con chi stenta ancora a svegliarsi; lo è a sera, quando
passeggia tra le effervescenze
dello shopping. Scrittore,
commediografo, giornalista,
ha un carattere di franchezza
sfacciata, che può riservarti
anche eleganti scudisciate. Se
gli chiedi, ad esempio, che
cosa sta leggendo, sottolinea:
«Hai mai sentito chiedere o
chiederti che pane stai mangiando? Il pane è il pane,
basta. Così la lettura. Al massimo potrò dirti il fornaio. Ecco,
in questi giorni, il mio fornaio
è Oscar Wilde». E gli amori?
Ecumenico il suo responso:
«Le donne che ho amato e
quelle che non mi è riuscito
di amare». Il suo grande
amore sono i gatti. Al leggendario Esposito, un gatto da
faraone, ha riservato un
trono. «Il gatto è libertà è stato
creato per permettere all'uomo di carezzare un leone.
Esposito era il mio re». Infine
gli amori a tavola? «Uno su
tutti, la pizza. Aveva ragione
Longanesi nel definirla un
monumento alla povertà. C'è
stato un tempo in cui ha
sfamato un popolo. Un tempo? Perché oggi, con quest’euro...»
Aldo de Francesco
tiv dei più esclusivi «Summer
party» 2006, da vivere in riva al
mare, tra spiedini di frutta esotica e rilassanti ritmi lounge.
Magari, standosene spaparanzati su comodi divanetti total
white o, perché no, su lettoni a
baldacchino, gettonatissimi
per quattro chiacchiere tra
amici o per contare le stelle in
dolce compagnia. Al Sohal
Beach Club (spiaggia di Torregaveta, Fusaro: info 339.4748250 338.7588740) tutto questo è possibile. Tra le offerte dell’oasi di
Fusaro: un super privée a centro pista, refrigeranti palme
tropicali disseminate un po'
ovunque, un delizioso «chiringuito» a filo d'acqua e un ristorante «a onda», incastonato ad
hoc nel cuore della spiaggia.
Tanta musica, coloratissimi
cocktail e un programma da
Il venerdì cena raffinata, destinata a 150 selezionatissimi invitati. Cocktail esotici, splendide fanciulle e balli scatenati
in riva al mare fino all'alba, per
un party strabiliante griffato
dai pr più quotati della città,
capeggiati dalla vulcanica Federica Marchetti. Una notte
speciale all'insegna del glamour e del divertimento più
sfrenato che, dopo cena, spalancherà le porte anche alla
movida «già mangiata».
Il Sabato si balla sulle note del
dj Dario Guida. Pubbliche relazioni a cura sempre del trio
Papadia, Falco e De Rosa.
La domenica, infine, dalle 12
alle 14, italian style con dj
Tot&Sol (solo musica italiana);
dalle 15.30 alle 18 happy hour
con il dj Dario Guida
Dalle 19, aperitivo a cura di
Maurizio Cariello, Cristiano
de Cesaris & company.
Tommy Totaro
g llery
a
VITTORIO PALIOTTI:
«LEGGO WILDE
E ADORO I GATTI»
sballo, completano il ventaglio
delle proposte del Sohal. L’apertura della stagione estiva
del ritrovo ha visto come protagonisti il dj Dario Guida, (nella foto) che ha sfoderato la sua
straodinaria selezione di musica in una serata che ha offerto anche il triplo «happy birthday», di Alessandro Papadia,
Nando Pintus e il top barman
Massimo Fico. Fitto di appuntamenti si preannuncia anche
il frizzante calendario messo a
punto dagli art director del Sohal: Alessandro Papadia, Francesco Falco e Marco De Rosa.
Il martedì musica caraibica e
balli latino-americani. Organizzazione Pippo Olivieri in
collaborazione con Sergio e Silvana Perchiazzi. Ristorazione a
tema e animazione firmata «La
Pachanga».
Il giovedì, invece, serate griffate Golden Boys. Alla consolle il
dj Bruno Barra.
GALLERY
3
2
1
1. Enzo Negri in straordinaria compagnia.
2. Totty Sabatino, l’ideatore del Torneo di calcetto
più «in» di Napoli (a ottobre parte la nuova
edizione) abbracciato a Flora Nappi.
3. Maurizio Boni e Alessandro Totaro con la
misteriosa donna dal foulard rosso.
4. I sorrisi rassicuranti di Emanuela Augelli (in
primo piano) e Silvia Petti.
5. Il dj Max Zotti con Peppe Black
6. Gli scatenati Alex Marinacci e Toto Di Nocera
Le foto delle pagine di «Relax&Movida»
sono di Tommy Totaro
4
5
6
EVENTI&CURIOSITÀ
OCCHIO DI RIGUARDO
Castel dell’Ovo, ed è subito Tribal Art
Estate alle porte. Ultimi fuochi della stagione espositiva prima del black out vacanziero: e quello in programma a Castel dell'Ovo
fa davvero scintille. Imperdibile la collettiva
di 22 tra i maggiori protagonisti dell'arte
africana contemporanea, provenienti da 13
paesi del continente nero. Il valore raffinato
del segno tribale che incantò Modigliani e
Picasso nelle 100 opere esposte. Fino al 13
giugno. Infotel 081.2464334
LA POPSTAR
Sting e Carmen Consoli
al Cornetto Festival
iazza del Plebiscito. Dopo due anni di assenza dalle scene itaP
liane, un grande ritorno. Sul palco del Cornetto Festival, domenica 25 giugno, un mattatore di prima grandezza: arriva
Sting, star del pop internazionale. Raffinatezza ed energia nelle sue canzoni all'insegna di un soud tipicamente anglosassone: un mostra sacro che si è ritagliato un posto di assoluto rilievo nella storia della musica rock. E a 55 anni l'ex eroe dei Police
non perde la voglia di stupire. Chi se intende garantisce che il «pungiglione» regalerà
ai fans una performance inedita rispetto al
passato. Alle chitarre Lyle Workman e Dominic Miller, alla batteria Abe Laboriel, Sting
sembra intenzionato a concedere molto all'improvvisazione. Di sicuro, però, nella scaletta della rockstar inglese non mancherà
una sontuosa carrellata dei suoi successi
più celebri. Vedremo. E se Sting è il piatto
forte, un contorno prezioso al live act napoletano è la grande musica italiana, rappresentata da Carmen Consoli che presenterà certamente alcuni brani tratti dal suo
ultimo album «Eva contro Eva».
ESCURSIONI
A bordo del Cymba:
caccia ai tesori sommersi
' un battello speciale il Cymba. Ha la carena trasparente e permette a 48 passeggeri di ammirare, seduti sotto il livello del
mare, l'archeologia marina dei Campi Flegrei: finiti sul fondo
del mare a causa del bradisismo si succedono mosaici policromi, strade, resti di dimore, il famoso «Portus Julius» etc. Intanto, dal ponte lo sguardo abbraccia la costa
con le sue antiche ville semisommerse, visibili solo dal mare. E il viaggio sul singolare battello alla scoperta dell'antica città
sommersa è solo l'ultima delle tappe di un
magico tour che innanzitutto prevede un'escursione di terra, scandita dalle mete seguenti: si parte dal porto turistico di Baia per
visitare il Castello Aragonese con l'annesso
museo archeologico, poi si passa alla visita
del Parco Archeologico di Baia, si prosegue
con una pausa pranzo in un caratteristico ristorantino del porticciolo, infine la passeggiata marina sul Cymba. Il programma è
giornaliero, ad eccezione del lunedì. Gli orari di partenza sono tre: ore 10, ore 12, ore 15.
Per info e prenotazioni 333.1816817.
E
MUSICA CLASSICA
TEATRO SAN CARLO (via San Carlo 98)
Infotel 081.7972331
16,17,18,19,21 e 22 giugno
Le ètoiles Roberto Bolle e Polina Semyonova ne
«Il lago dei cigni» di Piotr Ciaikovskij. Coreografia di Ricardo Nunez. Direttore d'orchestra
David Garforth. Date e orari: 16 giugno (ore
20.30), 17 giugno (ore 20.30), 18 giugno (ore 17),
19 giugno (ore 20.30), 21 giugno (ore 18), 22 giugno (ore 18).
29 e 30 giugno
(presso l'Auditorium «Scarlatti» della Rai di Napoli) L'Orchestra del Teatro San Carlo, diretta da
Marc Albrecht, esegue la sinfonia n.9 in re maggiore di Gustav Mahler. Date e orari: 29 giugno
(ore 20.30), 30 giugno (ore 18).
MOSTRE
fino al 24 giugno
GALLERIA RUMMA (via Vannella Gaetani,12)
La relazione tra spazio, luce e forma: è questa la
ricerca artistica di Enrico Castellani, 76enne instancabile sperimentatore dei linguaggi d'avanguardia. Il baricentro della mostra è l'opera «Superficie bianca»: 4 tele bianche, quadrate, si incastrano tra loro, formano un moto rotatorio e
lasciano un piccolo quadrato vuoto al centro. La
superficie liscia delle tele è interrotta da un rombo disegnato dalle sporgenze dei chiodi posti sul
retro delle tele. Si inseriscono su questa scia gli
altri lavori esposti. Infotel 081.7643619
fino al 15 luglio
NOT GALLERY (piazza Trieste e Trento, 48)
Yoko Miura ovvero l'ultimo grido al femminile
dell'arte contemporanea giapponese. In sintesi,
piccole sculture organizzate in piccole installazioni con uno scopo preciso: coinvolgere lo spettatore. Anzi provocarlo ad agire. E' il caso della
mostra napoletana: l'ambiente è costellato di pesci morti. Veri, finti, imbalsamati? Il dubbio vie-
ne, lo stupore anche: l'unico modo per accertarsene è toccare gli oggetti. E' il gioco di Miura e il
visitatore abbocca. Infotel 081.0607028
fino all’ 8 luglio
PICA GALLERY (vico Ventriera 16)
Se l'effetto vincente dell'arte ipercontemporanea
è l'installazione, ottenuta ibridando codici e materiali tra i più disparati, tuttavia il vecchio pennello non è andato in pensione. Lo dimostrano
le opere di Manuel Olivares: tecnica tradizionale, olio su tela, stile figurativo. Lo testimoniano
i suoi riferimenti: i manieristi, Escher, Dalì. Pittore tout court, godibile e suggestivo, capace tuttavia di spiazzare col taglio cinematografico delle sue immagini. Infotel 081.426507
fino al 23 luglio
ISTITUTO GRENOBLE (via Crispi 86)
In vita le etichette lo hanno assediato: pittore
ischitano, pittore della luce, pittore senza tempo e via discorrendo. La verità è che i clichè di
comodo non ne hanno mai ingabbiato l'identità. Gabriele Mattera, pittore «vero», talento isolato, visceralmente legato alla natia Ischia, spentosi nel 2005 a 76 anni, scarsamente propenso in
vita a riflettori e vetrine nonostante la fama in
Italia e all'estero, viene ora «rievocato» all'Istituto Francese con 14 immense tele blu in cui fluttuano uomini, donne, pescatori e bagnanti dello scenario ischitano. Lirico. Infotel 081.669665
ISCHIA, VIENI AVANTI KIMONO
Stoffe, colori, decorazioni: tra le sue dita prende corpo il mistero
femminino del Sol Levante. E il risultato è un'opera d'arte. Sono
i kimono di Etsuko Imbuchi, sofisticata esteta di una moda nipponica che rilegge il leggendario abito delle giapponesi, mescolando suggestioni antiche e moderne. Dai kimono della stilista di
Tokio, esposti negli ambienti della Galleria Del Monte (Forio d'Ischia), una lussuosa lezione di esotismo e di stile. Fino al 13 giugno. Infotel 081.986362
EVENTI&CURIOSITÀ
CHIAIA MAGAZINE
12
Occhio al NapoliFilmFestival
CINEMA IN FESTA. Appuntamenti, sorprese e protagonisti
della kermesse diretta da Davide Azzolini e Mario Violini
C
nell'ambito della sezione Percorsi d'Autore: Sergio Citti,
Yilmaz Guney e Àlex de la Iglesia i protagonisti.
Ricchissima la sezione Volti del Cinema Italiano che quest'anno renderà omaggio alla coppia Gassman-Tognazzi.
Un omaggio del tutto particolare per Sergio Castellitto del
quale saranno proposte le pellicole in lingua francese. Spazio anche per il cinema d'Oriente con gli autori emergenti
del cinema giapponese. Gli incontri riservati agli studenti
universitari, Parole di Cinema, avranno quest'anno come
protagonisti Alessandro Benvenuti, Ugo Gregoretti, Diego
De Silva e Sergio Castellitto. Le proiezioni si terranno al
Warner Village Metropolitan, al Filangieri e all'Istituto Grenoble. (a.s.)
da
on un occhio puntato sul Mediterraneo torna il grande
cinema. Merito del Napoli Film Festival, kermesse diretta
da Davide Azzolini e Mario Violini che dal 4 all'11 giugno
porta in città il cinema di qualità. Giunto alla sua ottava edizione il festival quest'anno ha voluto dedicare un ampio
spazio a tutti quei paesi emergenti, appena entrati, o che
stanno per entrare nell'Unione Europea. Tre i concorsi principali: Concorso Lungometraggi area Euromed (con pellicole
provenienti da Marocco, Turchia, Slovenia, Bosnia… ), Concorso Internazionale Backstage/Making of (saranno mostrate
le prime immagini del nuovo film di Paolo Virzì) e Concorso
Schermo Napoli (che vedrà partecipare film ambientati o
prodotti nella città partenopea). Tre anche le retrospettive
non perdere
Ecco alcuni titoli scelti per voi dalla nutrita programmazione del Napoli Film Festival 2006. Chi voglia visionare integralmente il calendario con tutti i titoli della kermesse,
l’organizzazione per sezione dei film e gli incontri con attori, registi e critici, può consultare il sito www.napolifilmfestival.com
5 giugno
Warner Village Metropolitan
Ore 12.30 (Sala 4): «Azione mutante». Ore 16 (Sala 5):
«Ostia». Ore 18 (Sala 5): «Paradise now». Ore 19.45 (Sala 4):
«In viaggio con Alberto». Ore 21.30 (Sala 4): «Les amantes
reguliers».
Multisala Filangieri
Ore 16.30 e 18.30 (Sala Mastroianni): «In nome del popolo italiano».
6 giugno
Warner Village Metropolitan
Ore 10 (Sala 5): «Le belle famiglie». Ore 16 (Sala 5): «Il minestrone». Ore 18 (Sala 5): «U-Carmen». Ore 20.15 (Sala 4):
«La Grand Bleu». Ore 21.30 (Sala 5): «La comunidad». Ore
22.30 (Sala 4): «Ultraviolet»
Multisala Filangieri
Ore 16.30 e 18.30 (Sala Mastroianni): «L'udienza»
7 giugno
Warner Village Metropolitan
Ore 10 (Sala 5): «Ivo il tardivo». Ore 17.50 (Sala 5): «Le mele
di Adamo». Ore 16 (Sala 5): «Mortacci». Ore 19.30 (Sala 5):
«La bestia nel cuore». Ore 20.30 (Sala 4): «Il pianto della seta». Ore 21.30 (Sala 5): «La fine è nota».
Istituto Grenoble
Ore 20: «Non lasciare».
8 giugno
Warner Village Metropolitan
Ore 10 (Sala 5): «Certi Bambini». Ore 10.30 (Sala 4): «Sottosopra». Ore 12.30 (Sala 4): «Memoria in catene». Ore 16 (Sala5): «Magi randagi». Ore 18.30 (Sala 5): «Perdita Durango».
Multisala Filangieri
Ore 16.30 e 18.30 (Sala Mastroianni) : «I nuovi mostri». Ore
16.30 e 18.30 (Sala Magnani): «Yol».
9 giugno
Warner Village Metropolitan
Ore 10 (Sala 5): «A vendre». Ore 10.30 (Sala 4): «Semen, una
storia d'amore». Ore 12.30 (Sala 2): «800 pallottole». Ore
21.30 (Sala 5): «Ferie d'Agosto».
Multisala Filangieri
Ore 17.30 (Sala Mastroianni): «La terrazza».
10 giugno
Warner Village Metropolitan
Ore 16 (Sala 4): «Verso l'Ovest». Ore 17.45 (Sala 5): «Il muro». Ore 16 (Sala 5): «Fratella e sorello» Ore 19 (Sala 5): «Crimen perfecto». Ore 21.30 (Sala 5): «I pugni in tasca». Ore
22 (Sala 4): «Il gusto del tè»
11 giugno
Warner Village Metropolitan
Ore 16 (Sala 1): «Chi lo sa ». Ore 16 (Sala 5): «Storie scellerate». Ore 16 (Sala 4): «I 13 vicini». Ore 18 (Sala 5): «Kontroll». Ore 18.30 (Sala 4): «Vincitore». Ore 22.45 (Sala 4):
«Muertos de risa».
Parole di cinema (incontri tra studenti e registi)
Warner Village Metropolitan
5 giugno/Ore 10 (Sala 5): Paolo Sorrentino
6 giugno/Ore 10 (Sala 5): Ugo Gregoretti
7 giugno/Ore 10 (Sala 5): Alessandro Benvenuti
8 giugno/Ore 10 (Sala 5): Diego De Silva
9 giugno/Ore 10 (Sala 5): Sergio Castellitto
Sezione video
Nel nutrito taccuino di video segnaliamo The Criterion Collection «Fellini’s Homecoming» (making of di «Amarcord»).
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