) N ovem bre 191 nò m ette in li0.239 d i acido naie non trova sere saturato, litica il sangue con lo zolfo de :leine che — al - cercano i tes ;: due fattiche gsiaire la limi l e agli organi si urica. eghiamo pur# •Pl -, icci oggi il ‘ 110 1DBSCRIPTION SYRACUSE CANADA* I Vew fl.OO ——• 6 Month* $1.^5 lV fir *100 Per copy ....... ’A n M .» 6 Month» 0.7$ ............... 0.05 a llim O R O A N O IN lS ftB NDIHTC -Foumtaa by JOnpIi Jt»y — IW tPrintri wii M, >y«» »y M M riiijg Co, ANNO XIII m «m m 1 TIRA N N I D ELLE N A Z BJHA ADAM0OBSI S i Phonc Sjrtaut, N. Y., VENERDÌ' ......... 1 5 .NOVEMBRE 1918 iotidiano, m a non ci faccia oeo quanto ce il g u e rra . . . e 4 » N. M ia . 7 “ C red o che m eritan o d i e s m Th* p aro le c h e pondami- atret/ di /cond^ per] m i o tui c o m ic o tedesca, nel yhfi accana dt. a n a le si form ulò t u tta i t m fimo’ In teA te* ltza di p o stu la ti cooicempen/a , guerra sant» è finita lei che gli penetreranno nel Sui popoli tiranni che per cuore perpetuando un marti messo secolo perfezionarlo rio tanto pie %tfq£§ quanto " la in tro d u z io n i della l i ngua tm l’e tutte le arti della distruzione meno aspettato. co»tr»icreditidlj di S ta te tedesca, VorìfeneteLa nostra gioia è uqp pie-, ed innalzarono a principio i m ento tedesco « e l l a p o litica na di puxne che dim ando deale della vita dell’umanità f a t a l e , l ’o | > b l i g ^ e t i | M N O ^ W W E T l, il materialismo più ributtan sulla campagna sommerge Ihnsqgnam ento ‘d e l tedéìscc te incarnato in tutte le fo r tutto e solo degli albpri più in tu tte le scuole, l a me della scienza; la mano alti lascia vedere la vetRiu La n e autonom istica 1 d e g lL Jte della giustizia eterna che le descrizione di essa è impos n e d i qualsivoglia asp m ario va di senno chi vuol perdere sibile com'è stata impossibi lia m , irrifiu to d in & o v fra m è caduta più annientatrice le fino ad or§ la descrizione n istie e v ia dicen d o , j A Armando Diaz della folgore. Sul cumulo e dell’immane conflitto ; alla “ H terzo p u n to d e lh ’orrilComandante norme d’infamie che questi fantasia manca la pqgga ne •ne d e l gio rn o d ic e t/ssfcialdell’Esercito popoli senza cuore e con in cessaria; al cuore m ante 1* p ie n te : ri L Italiano telletto perverso hanno com resistenza per il battito Acce “ H seggio v esco v ile dì messe su migliaia di innocen lerato come da febbre; la ten to d o v r à osterie (conferì ti dovranno oggi stendersi mente non trova astro per al te a d u n vescovo tildi benigni i raggi del sole forie tro inno che per q u e ^ del l’^ d u c a à o E e del'<fe ' % ri à r quel perdono che. lava r à lP H lin iè n to « I ^ . t s l 4 r diocesi 4 0 v * à es ogni m q ^ u ,,re le « * il pas sfati» del lungo » £ # > > r s e r e e d u c a r io n é te d te i* e te sato ap« ^ imteii»meiietra- s p i l l o per cui pegfl?*** descofìlà” h ik '^ p M # » e sul nuovo flibbq jhk> definirei uxueam?n Mldfaptece< se n tÉ M d y a ftv v e n irf'' man' to t e guerra saniti”. riutemeate imjxxfeibile della guerra colla . lizzare u n nostreycamimio speranza e l'Iride del quale si riaprono al sole le talliste, c h e d a lla .zona dt le fioriture di primavera? A fronde dell’olivo inaridite e a gu erra. l?o n mi degiip p e r co Dio l’ardua sentenza. Egli accartocciate dalla vampa n o n e -v e n d et n to mio.-di o c c h ia rm i cte^Ue che durante tutte le più stra delle anni è argoménto di pro trae p ro v o ra n tì è affenél* v er* io » ò n iie tW % l ne vicende della guerra ci speciale allegrezza e soddi mefikio- ; « vi # : ’ ha guidato tempre nella via sfazione per noi Italiani. È le m tu tta la no stre iojpol del diritto e della giuseizia stato idnanzi a noi che si è a b ita en tro v a rie smgo3e?p re m n r i M i i i D o . e noi lo abbiamo seguito co inginocchiato nella polvere GENERALE FOCH tese che furo n o 5elevate ih m m : stantemente colla fede dello il monarca v» strilo del Kai Comandante Supremo, del*, , Gen. Haig q u el com izio; n o n m f etsm Gen. Perahing apostolo e colla abnegazione ser tedesco. Dal Pia-.ve sacro » tff. ^ m k ik m à nennineno d i rib a ttere Jajpr* P ^ ^ d e fB A J le à ti / Stati Uniti serena del martire, ci darà lu partì l’onda delle Ielle nostre ar-1 te sa d ie vrarrelèe T ” ' j : m à me ed tapinatene per molti nette su cui aleggiava lo spi plicare le sueoparariba non rito della rivendicazione, e il nostro compito concorrere ed il Consiglio Naziqualé tJli # % q g g j , « e n t r a si im pon peraiho I d i r i p d i l sovrano ^> erd il n§mM . foqo di vendetta, ma di pia m t fi» impeto di mare che col savio ed a* jg o rìo a .tu tta la popolazione a u sare neaaun' lauaett « « d 'a 4*oaà g ra ^ ia e rils ti d i sangue, za, c o n fe rm a i^ u ? “ p° lT Ì*l! micbe.ole ù m iilio li signore della guerra è deserti dall opera di un gè- iuto materiale a*stabilire li ìio. a ia propri* il m om ento p iù steso sulla polvere, colui che. nio maligno si levò come un na giutas democrazia nel Il testo del messaggio dì a d a tte p e r d icS iàrarè alle di v o lta le D a r o le p o e ta sopraateato^ràie m. pmò sfidava l’ira della divinità fa arcobaleno formato dagli spi mondo”. . > , . # K arolyi è il seguente: ^ « Mi ‘ condola complice jdeUtoaue riti dei nostri eroiJàjapoU i “È sco p p iata la nvòduzio- vranno, d te n H n pòi,* m e a r C«i fu orgia sanguinarie, mediterà, e fu segnale santo di vittoria, a rim a n e re in sotttetV d a ^ y iri ij le al rinastepe deU’u 11 C oste K a ro ly i a l pote ne a B udapest. Il Consiglio narsi ora nella umiliazione e nella fu come Gai fa ine. Nazionale h a assunto i l cobi abiezione che l’uomo, anche inanità il segnala della pace, “ Ma vi dom ando: c red ete futotro. trullo del governa. . tri soldati avevi avevano tut se innalzato sul trono e cinto a i noatri re io U n g h e ria voi sul serio che oggi, dopò “L’esercito e la polizia, ari* della corona di re, non pini ti m lK pupilla il riflesso di UNA DIFFIDA AL nometterejlt manomettere jie leggi che min quell’iride sacra e a^ lqme di /ì CO PENAGHEN. - Se conoscono com pletam ente Ja «he c in q u an tan n i o r sono è GOVERNO alle diverse au to rità d e l Consiglio Nazrio « a t t i gareiitita diveree no il suggello, dirinp a il dontafl«iritendicaraiiq ijgfó ad ucondo un telegram m a invia nàleìr0 1 i 'a b ita n ti stanno c e . p m o n a b t a dalle leggi3:o«ti“Di iiènte a trii manÉfe- t e w i a ò no della immortalità. A fian- no i nostri m a rt||i * spi loro to dal Conte M ichele Karo lehrim dò l ’evento n ella p if tu zip n ali ia piena equipara' staziom —- «ondino Poh. alle- imdia co del Kaiser non istava che sepolcro scrissero coll’arnia lyi, “lead er” del partito in a io n e d i ralsza e d i lingua, Conci — di fronte^ tetti che il Dio della Germania; ma vittoriosa “Voi siete santifi dipendente ungherese al T a- gr-ande gioia”. cred ete voi che sia oggi pos ho già ricordatsq e»agli àW a l leno m inim o ] questo idolo creazione stolta cati”. fF. K arolyi geolatt di B erlino è scoppia sib ile p reten d ere che esse r i fatti che si poteibbero nd jp ó d ié r ia ip e l ■ di una mente diabolica, è ca Mentre scriviamo queste ta la rivoluzione a B udapest pres, del Cons. N azionale conoscono l ’egem onia d l u? durre, è proprio Tmràewrió, t I I ( ,k m .r m j duto insieme coll’idolatra posche righe cól cuore gonfio aia nazionalità sulle a ltre e o-signori, anzi è frase Iraililfidriel m àm massimo e con tutta la sua di gioia e coll’occhio bagna l a su a lin g u a come lingua di 0 quanto meiiò rasioffevoie, io ImUberijr corte nefasta, nè possiamo to di lacrime imperversa in S tr io ? Im p o n ib ile, perché la Insorgere con l’aPha. di _ b e o tìte i ancora dire che su tutti loro torno a noi la bufera dell’en s to ria d e i popoli ten d e vesso to tradimento cmitro 1 s u o i beavi m m non cada quel fuoco stesso tusiasmo popolare. Questa al progresso e non conosce r i muove querela, par il tratta, Sa '#jfpita. M a " di distruzione che a tanti po città è stata spesso testimone to r n ii P e r ciò che xiguazda " to che è stato fatto tHa W ' di imponenti manifestazioni poli fa ora cercare inutilmen ra popolazionè? O ràia di gipi%;jiia oggi in i cuore di te il tempio degli affetti dosi deve forse chiederò che i metsici e il santuario che li milionijdi madri, d padri, dì a ltr e n azionalità, dichiaro maltrattamenti abbiano a accoglieva grégge sacro de spose,'di fratelli, rih ò amici c h e not, a dispetto delle p a continuare andmAi awenlstinato alle corone immarce d ie si apre al giubilo die non Si è sapute’ h suò tem’p o che altro urgente è generale ro le pronunciate ieri dal si rè^' come per # paaHÌfco,'^er fa scibili delal golria. ha limiti, perchè lo spettro del dislorsó fìero é loraggio- bisogno? fttente affatto. Il B ÉH g n o r p re sid e n te d è i m inistri, immunizzare incràtemodo U superbo monarca trova della guerra è sepolto, p er so proiiuèclato dal dep u tato Je v e m o ha m esos in dispaiaion siamo d isp o s ti/a nèsush to ie piove casi ’ •» n . %____ ___________________________ le riessi contro siffatte aceti vi oggi nella stessa condizio che l’ansia per i tormenti e ne spirituale di un condanna per la morte di tante giovani d iG e s che il nostro popote rimangà lecii«»caso,ntil to alla morte. Intorno a lui di esàetnzc si è trasformata in isìer-(bravo>. E m e n c h e m e per aempre unEto aiuna n»- Ée vampa la ribellione dei sud am ia di aspettazióne per il Libertg” ne riproduce Pe r il Governo che scegliendo n n o in fav o re di quella nazio zìone i cui capi e rappresen diti sacrificati a dun ideo le loro rit&rno che darà vita no la prim a volta il testo inte n a singola questione fuori n e d ella quale disse o r è u n tanti non lasciano passare che ogni mente sana doveva velia a|la casa desolata. A grale, d a cui stralciam o i b ra dal m azzo, anzi dal g ra n d e secolo il poeta n o stro : occasione alcuna pur di for ritenere come stolto; la ma questo giubilq parteciperan ni tuttora più interessanti complesso dei problem i n a nirci sempre nuovi saggi del no avvezza a! gesto del co'- no anche colmo q cui la guer per noi. zionali delle varie e divenne Q uei ch’è padre di tutte le |a loro malevolenza e ael lo mandò deve ora servire di ra strappò i loro cari, poiché (genti, stirpi, doveva necessaria L’AGGIIRNAMENTO ro odio nazionale verso di benda agli occhi per farne è per il sacrificio di essi che mente irritare ed offendere C ne non disse al Governo ; noi? O che dobbiamo forse riparo allo spettacolo della l’umanità festeggia oggi il DEL REICHSTAC (giaiaipait le altre nazionalità? E no!) catastrofe orrenda; la voce trionfo della sua lotta coi “ Il G oven.o — h a prote sa ancora 11 Governo elle -vi "Va, reccogi,! ove arato non dichiarare che noi derider# r ^ m ia ^ u a ls te a i r à ciò c h e dove che si levava minacciosa col barbari. Oggi non si debbo stato an zitu tto l’on. Coni i— sono altri problem i, sco ttan (hai. mo che la nostra gente ven NORi V E N D I ga snazionalizzato con ogni tono che dice il soffio ispira no versare che lacrime di aggoraando la Cam era nello ti e gravi, a f quali esso av reb “ A questo proposito vor mezzo, quanto più preste è L3BERTY tore del’Iorgoglio, non ha o* contentezza. L’angelo della srorso aprile, son l’esplicito b e dovuto rivolgere le sue WA2ÌTE ra altre sorgente, e come di pace ha stese le sue ali su noi jiitendimento di so ttrarsi ai cure? O crede foisé il G over rei ricordare alcune parole, possibile, affinchè abbia a STHtÀ TM NC nanzi a quello del condanna e la luce di cui è circonfusa controllo del P arlam ento, 110 che, p e r esempio^ b e l c a s m ia avviso m otte ragione scomparire una volta per L A GUERRA. che nelTeseguìre i provvedimen- so degli italiani, le cose s ia voli, che h o letto d i questi sempre ih pericolo che in avto a morte sta fissa una visio la , sua testa , è luce , ,divina ,. ne che Io impietrisce. M ionii in u n giornale d i In - ìvenire risorgano tendenze ó fugs ogm te n e b ra d i m orte.tri c h e c o aveva p ro g ettati n o in p rfelto o ra in e ? irre d e n tiste ? Iredo, 0 ragne Sulla sorte di questo di L e cartelle ,di! V ha per còsi d ire dato uno “La C am era d ev e esprìm e n sbruek. L ’“ Allgemeine T i- che non v i atten ed*etreeria-i dia m sgraziato si sfoghi lo spirito CupériL sono. r e le r A nzéiger” dell’l l m , schiaffo a l P arlam ento stes-® re la p ig sev era slducìa v e é d e p u ta to che egil sia disp o orgiastico del suo popolo I L P R O C L A M A portateree c . nell’articolo d i fondo dedì so ed è deplorevole . che lo nella forma che gli è familia c a to .a l problem a della Gali- s to a tra d ire il suo popolo # r e te n u te in stesso G overno, c h e h a lesi i d i m s ftw , re. erdlute diyèi diritti del P arlam ento in m a Farlaiiiento, m a a n c h è p erd o z ia , tra altro, scrive q u e ste m odo ta n te ifnam e l .“ In cu ran te d i ògni a tta c Popolo barbaro quale es p a ro le : “1 principio d e l d i i # i csh id e .tro v # i niera così sm accata, a b b ia a Scopo e il m o tiv o ebe-^ò h a co e d i o g n i critica, incuran so è non avrà scrupolo, dopo raó e s te ra ^ to storico si deve considera Washington. — Il Presi vuto il triste coraggio d i ri la vendetta, di danzare intor dente Wilson ha annunciato presentarsi a que s t aàssem r determ inato. r e oggidì u n principio an ti te d i qualsivoglia nsulto, d ì cohapratore no alla carcassa di questo che l’armistizio colla Germa blea ^benissim o). Non g l s i L’AVID ITÀ T E jp S C A quato, nel senso che te sv i m inaccie p iù 0 m eno Velate, Ijropriri d i arbitrili e illegalità ehe a b mostro la danza dell’odio e nia era stato firmato, col se può dare a ltra risposte sè lu p p o storico h a dim ostrato “Nel lungo tempo'. — h a di levare ad ogni giro il gri guente proclama : non l’unanim e d ifv d a di la- continuato il d e p ila to d i T re ohe la te o ria dei popoli ege biam o p e r oggetto la m ia p er a y v # r iitt:# i do dell’imprecazione; noi de m onici è insostenibile e che so n a, m i a tte rro anche un av s io n e d i “ Miei concittadini, sciare senza alcuti ted u g io il ,n tò 4- che l a C àm era beffatori di esso, da popoli “L’armistizio 4 stato fir- suo posto (appro vazioni). |a g riq rn a ta si è p a rla te noli possono èsistere se n o n v en ire alle d ire ttiv e che han scbbotÉ' ____ . . r r j ______ ciyilj danzeremo S ta ti nazionali à popolazio n o in f o r m a ta finora l a m ia o d i intorno a mato questa mattìiaTGli sco “ A qu ale scopo e s ta te ag- Ito della lin cu a di S ta te lui vivo k danza del tripudio pi, per cui l’America è entra giornata n e om ogenea o Stati pluriria attiv itz politica.' Non m i sco* q t ste ro di un m illìm etro dalla ma le grida che leveremo ad ta in guerra, sono stati coni- p er alleviare la fame del po ip questo Stete^ I o adonidi con popoli f r a loro # lin e a d i co n d ó tte'e h e vedo -Ogni giro saranno tanti acu« plotareant» r e g i m ati. È ore ik>1o ? p er, appagar e u n q u al- onn voglio p or te « m irati » _iraeoiato 'rifiii fngt a u à : ultim a tt h