La penisola italiana ha una geografia che nel corso dei secoli ha favorito l’insediamento di numerose popolazioni. Si trova proprio al centro del mar Mediterraneo, una posizione eccellente per il commercio; inoltre è ricca di fiumi e, nel primo millennio a. C. era ricoperta di fitte foreste ricche di materie prime molto utili per la vita di tutti i giorni (legna, selvaggina, ecc…). Il ricordo delle antiche popolazioni italiche è ancor oggi vivo nei nomi di molte delle regioni italiane: l’Umbria, per esempio, è il territorio anticamente abitato dagli Umbri, e lo stesso dicasi per la Serdegna, la Liguria e il Veneto, popolati un tempo rispettivamente dai Sardi, dai Liguri e dai Veneti. I popoli italici avevano spesso caratteristiche molto diverse tra loro, linguaggi differenti, usi e costumi totalmente estranei gli uni agli altri. Bisogna pensare che nell’antichità le comunicazioni erano molto più complicate di adesso, e difficilmente popoli anche geograficamente vicini venivano in contatto tra loro. Un caso eccezionale di incontro/scontro avveniva quando due popoli entravano in conflitto per il predominio su un territorio. Questo avveniva molto spesso. Le lotte tra i popoli italici erano frequenti. Proprio a partire da questi conflitti interni, con il tempo, ebbe il sopravvento una popolazione in particolare, quella dei Latini, che abitavano il lato tirreno del centroitalia, e che sarebbero stati i progenitori di quelli che oggi chiamiamo gli “antichi Romani”.