Seminario
“L’EUROPA CHE SIAMO,
IL MONDO CHE VOGLIAMO”
GRUPPO 4
CONTINUITA’ E
ORIENTAMENTO
NELL’ ARCO
DEI 10 ANNI
DELL’OBBLIGO
DI ISTRUZIONE
ORIENTAMENTO E CONTINUITA’:
PROBLEMATICHE CHE VENGONO DA
LONTANO
• Continuità e orientamento sono
“problemi” che vengono da lontano;
già negli anni 80 il Ministro Franca
Falcucci si era impegnato per affrontare
in maniera attenta tali problematiche,
cruciali per un armonico sviluppo dei
ragazzi.
Nel fecondo periodo legislativo per la
scuola italiana, che va dal 1979 al 1991,
si è tornati più volte ad affrontarle, con
vari provvedimenti. Attualmente nessuno
mette in discussione l’importanza
determinante delle due tematiche.
LE INDICAZIONI PER IL
CURRICOLO
• Nel settembre 2007 il Ministero
ha emesso le nuove “Indicazioni
per il Curricolo per la scuola
dell’infanzia e per il primo ciclo
d’istruzione”. Chiaro è l’intento
del Ministro Fioroni di indicare
alle scuole un processo di
costruzione di curricoli, che
presti particolare attenzione alla
continuità del percorso
educativo dai 3 ai 14 anni.
L’IMPEGNO DELLE SCUOLE
• Nel gruppo 4 sono presenti tutti i livelli
di scuola: dalla scuola dell’infanzia alla
secondaria di secondo grado e anche
due dirigenti scolastici di istituti
comprensivi.
• Dagli interventi si evince che tutte le
scuole si impegnano a realizzare
progetti di continuità, specialmente
negli anni ponte. Ma questi tipi di
azione risultano limitanti se non
prende in considerazione il continuo
processo di crescita del bambino e del
ragazzo.
LA CONTINUITA’ COME
PROCESSO
• La crescita dell’alunno, infatti, si realizza
in un “continuum”, che incontra momenti
di discontinuità esterna, per esempio i
passaggi da una scuola all’altra, ed
interna o interiore legati allo sviluppo
individuale.
• La continuità deve diventare un’attitudine
della scuola in quanto istituzione, specie
in una scuola che è chiamata a passare
da una didattica di tipo disciplinare al
curricolo che tenga conto delle
competenze. E si può realizzare solo con
l’acquisizione della consapevolezza di
tutto il percorso evolutivo e della gestione
dello stesso da parte di docenti, educatori,
famiglie, territorio ecc., che devono
interagire fra loro, “contaminarsi”.
CONTAMINARSI
Contaminarsi per gli insegnanti dei vari
ordini di scuola significa:
• iniziare tutti con una qualificata
preparazione pedagogico-didattica, di
livello universitario
• mantenere contatti continui, che portino
alla conoscenza degli stili educativi di
ogni livello scolastico
• realizzare scambi di attività e di
momenti didattici tra i vari ordini
• lavorare insieme in situazione di rete
• conoscere le reciproche modalità
relazionali, le fasi e i tempi di
apprendimento, le tipologie di interventi
educativi e didattici sull’alunno e
dell’alunno.
CONTINUITA’ COME PROCESSO
INTEGRATO
• La continuità deve essere anche di tipo
‘orizzontale’, cioè nel rapporto fra
scuola e agenzie formative del
territorio, in quanto non si può
sottovalutare il fatto che le competenze
dei ragazzi di oggi derivano in gran
parte da altre fonti educative, diverse
dalla scuola.
• La continuità è realizzata e articolata
con l’attuazione di un curricolo costruito
con modalità sincroniche e diacroniche
dalle scuole, dalla famiglia, dalle
istituzioni locali e dalle associazioni
territoriali.
DAL CURRICOLO
ALL’ORIENTAMENTO
La costruzione integrata di un curricolo risulta
positiva anche ai fini dell’orientamento,
inteso come insieme di azioni e condizioni
che favoriscono nell’alunno:
• la consapevolezza delle proprie
potenzialità, capacità e attitudini
• la capacità di esplicitare un progetto di vita
personale e sociale
• la conoscenza della realtà nella quale egli
si trova e nella quale si collocherà come
cittadino consapevole e attivo
• la partecipazione consapevole al percorso
formativo che la scuola gli propone, vissuto
come importante occasione di crescita
NON BANALIZZARE
L’ORIENTAMENTO
Orientare, dunque, significa essenzialmente
‘rendere consapevole’.
La scuola non deve limitarsi a considerare
l’orientamento come un adempimento in
vista della scelta che l’alunno è chiamato
ad effettuare al termine del 1° ciclo o della
scuola secondaria di 2° grado.
Questa scelta, sicuramente molto
importante, non può avvenire senza il
fondamentale apporto della famiglia, che
deve essere stimolata a vivere con
partecipazione costante l’evoluzione
formativa dell’alunno.
NEL GRUPPO 4 HANNO DISCUSSO
CON MOLTO IMPEGNO
I SEGUENTI OPERATORI SCOLASTICI:
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Antonelli Sabina
Cecca Rita
Cuccolini Roberto
Epifani Patrizia
Magrini Mariella
Maravalle Cristina
Meschini Laura
Santospirito Francesca
Stefanoni Roberto
Venanzi Daniela
Vidoni Guidoni Elena
Perugia, 14 febbraio 2008
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Continuità e orientamento nell`arco dei 10 anni