Un corpo puntiforme A di massa m in moto con velocita’ v A su di un piano orizzontale liscio urta un corpo B identico se inizialmente il corpo B e’ fermo ai piedi di un piano inclinato liscio nel caso entrambi i corpi siano vincolati a restare appoggiati al piano orizzontale prima ed a quello inclinato successivamente determinare la massima quota raggiunta dal corpo B nel caso di urto perfettamente elastico oppure di urto perfettamente inelastico y urto perfettamente elastico prima dell’urto dopo l’urto vA vxA iˆ e v A' vx' A iˆ e vB 0 v B' vx' B iˆ vA x nella direzione orizzontale non agiscono sul sistema forze esterne impulsive quindi si potra’ imporre la conservazione della quantita’ di moto totale lungo l’asse x mentre lungo l’asse y la presenza del piano introduce un vincolo mvxA mvx' A mvx' B dato che l’urto e’ perfettamente elastico si potra’ imporre che anche l’energia cinetica si conservi per cui 1 2 1 ' 2 1 ' 2 mvxA mvxA mvxB 2 2 2 vxA vx' A vx' B relazioni che si riducono a vx2A vx' A 2 vx' B 2 e si tratta di un sistema di due equazioni nelle due incognite quadrando la prima delle due relazioni si ha dovra’ aversi o che vx' A 2 vx' B 2 2vx' A vx' B vx' A 2 vx' B 2 vx' A vx' B 0 affinche’ questa uguaglianza sia soddisfatta o che entrambi i fattori siano nulli , ossia che vx' A 0 e vx' B vx2A vx' A 2 vx' B 2 2vx' A vx' B uguagliandola alla seconda relazione si ottiene da cui 2vx' A vx' B 0 ossia vx' A e vx' B 0 oppure che vx' A 0 e vx' B 0 vx' A 0 e vx' B 0 ma l’ipotesi che entrambi i fattori siano nulli e’ in conflitto con l’ ipotesi iniziale che l’urto sia elastico nello specifico con l’ipotesi che l’ energia cinetica sia conservata infatti inserendo i valori v 1 2 si otterrebbe mvxA 0 2 ' xA 0 e v 0 nella ' xB 1 2 1 ' 2 1 ' 2 mvxA mvxA mvxB 2 2 2 risultato chiaramente in contraddizione le condizioni iniziali se fosse y vx' A 0 e vx' B 0 significherebbe che il corpo A ha superato il corpo B prima dell’urto vA e data l’impenetrabilita’ della materia cio’ sarebbe possibile x y solo se il corpo A avesse scavalcato il corpo B dopo l’urto ma questo e’ in contraddizione con l’ipotesi iniziale che v 'A entrambi i corpi rimangano vincolati al piano d’appoggio dunque l’unica soluzione accettabile e’ vx' A 0 e x vx' B vxA il che significa che il corpo A si ferma mentre il corpo B si mette in moto con la stessa velocita’ che aveva il corpo di A prima dell’urto y applicando al corpo B dopo l’urto la legge di conservazione vA dell’energia meccanica si ottiene 1 ' 2 mvxB mgh 2 ma vx' B vxA prima dell’urto ' 2 1 v xB 1 ' 2 vxB gh da cui h 2 2 g 2 vxA quindi h 2g x y dopo l’urto vA x urto perfettamente anelastico come in precedenza nella direzione orizzontale non agiscono sul sistema forze esterne impulsive quindi si potra’ imporre la conservazione della quantita’ di moto totale lungo l’asse x mentre, dato che l’urto e’ perfettamente anelastico, non si potra’ piu’ pretendere che l’energia ed in effetti dopo l’urto i due corpi rimangono uniti costituendo cinetica sia conservata un unico oggettto di massa 2m in moto con velocita’ vx' F applicando all’urto la legge di conservazione della quantita’di moto totale si ottiene mvxA 2mv ' xF da cui v ' xF vx A 2 applicando al corpo A+ B dopo l’urto la legge di conservazione dell’energia meccanica 1 si ottiene 2mvx' F 2 2mgh 2 2 1 vx A quindi h 8 g 1 ' 2 vxF gh 2 da cui h ' 2 v 1 xF 2 g ma v ' xF vx A 2