Analisi della domanda
-le scelte dei consumatoriL’approccio basato sulle curve di
indifferenza
L’utilità cardinale e l’utilità
ordinale
• L’ipotesi fondamentale sul comportamento
dei consumatori rimane identica a quella
individuata nella lezione precedente:
• Il consumatore dispone di un reddito da
destinare al consumo di diversi beni. Vuole
trarne la massima utilità.
• Il consumatore è in grado di associare un
livello di utilità al consumo di ciascun bene o
combinazione di beni
L’utilità cardinale e l’utilità
ordinale
• A differenza dell’approccio basato sull’utilità,
l’analisi fondata sulle curve di indifferenza non
richiede la conoscenza del valore numerico
associato al consumo di beni.
• Si richiede semplicemente che i consumatori siano
in grado di ordinare i diversi beni in ragione
dell’utilità che deriva dal loro consumo.
• In pratica I beni sono posti in relazione tra loro
secondo un criterio di preferenza o indifferenza.
Le preferenze
IPOTESI 1
Si ipotizza che il consumatore preferisca
sempre quantità maggiori a quantità minori
di un dato bene.
Questo ci permette un primo ordinamento di
combinazioni di beni
Le preferenze
b è un
paniere
di beni
La curva di indifferenza
• Partendo da b ci si pone un ulteriore
domanda: quante unità di bene (vestiario)
sarebbe necessario dare al consumatore per
compensarlo (cioè per permettergli di
ottenere la stessa utilità) della perdita di
un’unità dell’altro bene (cibo)?
Se sottraiamo 5 u. di cibo il
consumatore richiede 30
unità di vestiario per
mantenere lo stesso livello
di utilità
La curva di indifferenza
Se sottraiamo 5 u. di
vestiario il consumatore
richiede 15 unità di cibo per
mantenere lo stesso livello
di utilità
La curva di indifferenza
• La curva di indifferenza mostra tutte le
combinazioni di due beni che danno al
consumatore lo stesso livello di utilità.
• Il consumatore è dunque indifferente tra le
combinazioni di beni indicate da due punti
qualsiasi della curva.
• Si noti che nessun punto della curva ha una
maggiore quantità di entrambi i beni
(altrimenti sarebbe preferito e non indifferente)
g è preferito a tutti i punti su I
Tutti i punti su I sono preferiti a h
La curva di indifferenza
• Cosa si può dire a proposito della forma
della curva di indifferenza?
IPOTESI 2
• Quanto minore è la quantità consumata di
un bene, tanto minore sarà l’ammontare
dello stesso bene cui il consumatore è
disposto a rinunciare per aumentare il
consumo del secondo bene.
La curva di indifferenza
• L’ipotesi 2 è nota come legge del saggio
marginale di sostituzione (SMS)
decrescente.
• Il SMS è dato dalla pendenza della curva in
ogni suo punto.
Geometricamente..
• La pendenza negativa di I indica che, a
fronte della diminuzione della quantità di un
bene, egli dovrà ricevere quantità
aggiuntive dell’altro bene.
• La diminuzione del SMS è mostrata dalla
convessità della curva rispetto all’origine
degli assi: muovendosi verso destra la curva
diventa più piatta.
Curve di Indifferenza
Il consumatore desidera
posizionarsi sulla curva di
indifferenza più elevata
Varie forme di curve di
indifferenza
Sostituti perfetti
Varie forme di curve di
indifferenza
Bene a utilità nulla
Varie forme di curve di
indifferenza
Beni a utilità
negativa
(oltre co)
Varie forme di curve di
indifferenza
Complementi
perfetti
Varie forme di curve di
indifferenza
Un bene necessario
Il vincolo di bilancio
• Pone un limite alle preferenze del decisore.
Il vincolo di bilancio mostra tuttte le
combinazioni di beni che il consumatore
può acquistare dato il suo reddito e i prezzi
dei beni.
Come si costruisce un vincolo di bilancio
Q. cibo
60
Spesa Q. vestiario Spesa per
Spesa
vestiario
totale
per cibo
P= 4
P=2
120
0
0
120
50
100
5
20
120
40
80
10
40
120
30
60
15
60
120
20
40
20
80
120
10
20
25
100
120
0
0
30
120
120
Rappresentazione grafica
L’inclinazione del vincolo di
bilancio è data dal rapporto
relativo tra prezzi (pv/pc)
L’equilibrio del consumatore
Ipotesi III
Il consumatore cerca di massimizzare la sua utilità
totale cercando di raggiungere la curva di
indifferenza più elevata.
L’utilità è massima nel punto in cui una curva di
indifferenza è tangente alla retta di bilancio. In
quel punto la pendenza della curva di indifferenza
(SMS) è uguale alla pendenza del vincolo di
bilancio (rapporto tra prezzi o costo opportunità)
Graficamente
Variazioni dei prezzi e del reddito
1) Variazione del reddito
(a prezzi costanti) sposta il vincolo di bilancio
parallelamente a se stesso verso l’esterno se
la variazione è in aumento e verso l’esterno
se la variazione è in diminuzione.
Variazioni del reddito
• 2) Variazione proporzionale di tutti I prezzi
Un variazione percentuale in ugual misura dei
prezzi assoluti, a parità di reddito, sposta la
retta di bilancio parallelamente a se stessa,
verso l’origine degli assi quanto di prezzi
aumentano e verso l’esterno quando I prezzi
diminuiscono.
• 3) una variazione dei prezzi relativi
Determina un cambiamento della pendenza
del vincolo di bilancio.
Variazione dei prezzi relativi
Derivazione della curva di domanda
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Analisi determinanti della domanda