La nostra scuola, da sabato 26 gennaio a venerdì 1 febbraio 2013, nell'atrio del plesso “Don Milani”, ha ospitato la mostra “Ti racconto una storia: C'era un volto...”. Si tratta di una mostra interculturale itinerante promossa dal CDM (Centro Documentazione Mondialità), i Missionari Saveriani di Salerno e i Laici Saveriani. La mostra, costituita da pannelli espositivi, è dedicata al tema del volto nelle sue dimensioni antropologiche, culturali e religiose Gli studenti dei tre plessi: “Don Milani, “A. Gatto”; “Mazzetti”, accompagnati da volontari, in qualità di animatori e guide, hanno effettuato un concreto laboratorio di relazione, di conoscenza e di pensiero. I 14 pannelli espositivi e le varie guide che si sono alternate,hnno condotto i piccoli visitatori ad un approccio ai valori profondi che ispirano un autentico dialogo interculturale: il rispetto e il senso di fratellanza verso il diverso, la consapevolezza della interazione e dell'interdipendenza tra popoli e culture, lo sviluppo di atteggiamenti virtuosi finalizzati alla convivenza democratica. GLI ALUNNI DICONO … Caro diario, oggi, sabato 26 gennaio 2013, è stata una giornata davvero speciale. Indovina perchè? Oggi alle ore 10.00, abbiamo interrotto la lezione della maestra, sui numeri decimali, per assistere all'inaugurazione della mostra che intanto era stata allestita nell'atrio d'ingresso della nostra scuola (Scuola primaria “Don Milani”) E' una mostra itinerante intitolata:“Ti racconto, C'era un volto...” Marta, una saveriana, ci ha presentato Padre Oliviero che ci ha raccontato tante cose. E' stato molto simpatico! Poi ci ha presentato un altro Padre, che veniva dall'Amazzonia, il quale ci ha parlato dei tanti volti che ha incontrato. Anche Marta ci ha raccontato due storie molto belle che mi hanno colpito. Una parla dell'incontro fatto in Africa con un bambino che indossava un giubbino giallo sporchissimo. Il bambino, con tanti altri bambini, lavorava tutto il giorno a selezionare rifiuti per pochi soldini o qualcosa da mangiare. Il bambino chiese a Marta una foto, ma Marta gli rispose che non l'avrebbe potuta stampare, quindi non avrebbe potuto vederla: Il bambino rispose:”Ma non la voglio vedere, voglio solo che tu ti ricordi di me” Dopo con i Saveriani abbiamo ascoltato canzoni, abbiamo cantato e ballato. Poi con Biagio, un volontario dei Saveriani, abbiamo fatto un “viaggio “ attraverso i tanti volti che venivano proposti nella mostra. Nel viaggio abbiamo incontrato tanti volti e conosciuto tante storie: quella dei dottori-pagliaccio che fanno ridere i malati che sono in ospedale, quella di una scrittrice e pittrice che vive a Salerno e che combatte il commercio degli organi, quella del capo villaggio africano Baba... Biagio ci ha raccontato tante storie interessanti, ci ha fatto disegnare il volto che avremo quando saremo più grandi, ci ha fatto scrivere dei messaggi. Questa giornata mi è piaciuta molto e sono contenta di quello che ho visto, ascoltato e fatto. Nunzia … GLI ALUNNI DICONO Il diritto è l'insieme delle norme che regolano i rapporti sociali. Un diritto può essere: avere la casa, un lavoro, essere curati...E' un interesse tutelato dalla legge. I diritti devono valere per tutti: bambini, giovani, adulti e anziani. Il dovere è un obbligo, un obbligo può essere quello di andare a scuola.. La maestra ci ha portati a vedere la Mostra dei Saveriani. Abbiamo conosciuto un signore di nome Biagio, che ci ha fatto da guida. Biagio ci ha raccontato una storia che parla di Martin Luther King. Questo signore ci ha “messo la faccia” perchè ha fermato il razzismo contro i neri d'America. Loris … GLI ALUNNI DICONO Per me i diritti sono avere la casa, il lavoro, avere la propria opinione... Nella mostra c'era un cartellone con volti di adulti e sotto c'era scritto “Ci metto la faccia”. C'era la faccia di Martin Luther King che combatteva l'emarginazione dei neri e scrisse una lettera piena di emozione e di amore. C'era scritto:”Buttate bombe nelle nostre case, noi vi ameremo! Discriminate i nostri figli, noi vi ameremo ancora...” C'era la faccia di Santa Rossi, una donna fantastica perchè la sua storia è piena di gioia e di dolore, ma lei, comunque, continua a sorridere. Cristiana