Fisica I Ingegneria Informatica (corso B) e dell’Automazione Giorgio Maggi Alcune informazioni • Per qualunque informazione consultare il sito (attualmente in allestimento): – http://www.ba.infn.it/~maggi/index.php3 oppure direttamente: – http://www.ba.infn.it/~maggi/informatica/index.php3 • Ulteriori informazioni possono essere richieste via mail (con moderazione): – [email protected] (firmate la vostra posta) • Ricevimento: Dipartimento di Fisica -stanza R22 – Giovedì dalle 9:00 alle 13:00 G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Ulteriori informazioni • Libro di testo: – Sul sito citato trovate (in formato pdf) le “Lezioni di Fisica Generale” per Edile (anno accademico 2001/2002). Trovate anche le tracce degli appelli e/o esoneri degli anni precedenti (Edile). – Le “Lezioni” vanno usate in connessione con un libro di testo (sulle dispense ci sono poche figure, mancano le tabelle, ci sono pochi esercizi svolti, mancano le tracce di esercizi, etc). Si consiglia: D. Halliday R. Resnick J. Walker- Fondamenti di Fisica Volume 1 G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Struttura ed obiettivi del corso • La suddivisione dei crediti: 4 crediti di lezione, 1.5 crediti di esercitazioni numeriche, 0.5 crediti di laboratorio • Gli argomenti che affronteremo: I principi base della meccanica e della termodinamica. Applicazione degli stessi a situazioni concrete attraverso la soluzione di semplici esercizi. Verifica in laboratorio dei modelli teorici per familiarizzare con le metodologie di misura e di trattamento dei dati. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Esami ed Esoneri • L’esame consisterà in una prova scritta ed una orale. Entrambe devono essere svolte nello stesso appello. • Durante il corso saranno effettuate due prove di esonero (il primo durante la pausa a fine ottobre e il secondo a fine del corso). • L’esonero dallo scritto si acquisisce se il voto medio nelle due prove è maggiore o uguale a 18/30. Sarà data la possibilità di recuperare eventuali prove non superate con una terza prova a ridosso delle vacanze di Natale. • L’esonero è utilizzabile per sostenere una sola volta la prova orale nell’anno accademico corrente. • Consiglio: puntare a concludere l’esame alla fine del quadrimestre, importante seguire con continuità le lezioni. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Corso di azzeramento • La prima settimana del corso è dedicata all’azzeramento – Devono essere presenti coloro che hanno debito formativo. – Sarà acquisita la presenza che darà diritto poi a partecipare all’esame finale – Chi non ha debiti formativi può comunque partecipare, se interessato, a queste lezioni introduttive. • Orario – – – – Martedì (aula G) Mercoledì (aula L) Giovedì (aula B) Sabato (aula G) 10:00-11:40 15:00-16:40 11:00-13:00 10:00-11:40 e dalle 15:00-16:40 (aula E) G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Gli argomenti del corso di azzeramento • • • • • • • Il metodo scientifico Le grandezze fisiche e la loro misura Cenni sulla struttura atomica e nucleare Cenni sulle interazioni fondamentali Sistemi aggregati di atomi Sistemi complessi (sistema solare) Grafici e funzioni G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Obiettivo della Fisica • Descrivere una vasta classe di fenomeni naturali per mezzo di leggi espresse in forma matematica. • Come funziona: Falsificabile particolarizzabile estendibile Realtà Osservazione del fenomeno Analogia Modello La descrizione Costruzione razionale Teoria Formalizzazione Generalizzazione (per includere altri fenomeni) G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il metodo sperimentale secondo le prescrizioni di Galilei • L’osservazione in cui si colgono gli aspetti salienti del fenomeno e si arriva ad una sua schematizzazione (molto intuito, esperienza e sensibilità dello sperimentatore) • La descrizione che consiste nella formulazione di una legge matematica che descriva le osservazioni (processo induttivo, da una serie di casi particolari si arriva ad una affermazione generale) • La formulazione di una ipotesi: ricavare il maggior numero di conseguenze, di previsioni, a partire dalle ipotesi. Si tratta di un processo deduttivo, in cui ci si avvale della matematica, accompagnato da un processo di “sistemazione” della teoria. • L’esperimento: le previsioni ricavate dall’ipotesi vanno sottoposte a verifica sperimentale (falsificabilità della teoria). In questa fase si presuppone che un esperimento, ripetuto nelle stesse condizioni, fornirà sempre gli stessi risultati risultati. • La tesi: la legge fisica che esprime i risultati ottenuti. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Esempio di applicazione del metodo sperimentale • L’osservazione: supponiamo di voler studiare il moto di caduta dei corpi. • La descrizione: dopo una serie di osservazioni deduco che la durata del moto a parità di percorso dipende dalla massa del corpo. • La formulazione di una ipotesi: 1 t M più piccola è la massa più grande è il tempo impiegato. – Deduzione: corpi aventi la stessa massa impiegano sempre lo stesso tempo • L’esperimento: posso sottoporre a verifica questa deduzione. • La tesi: la teoria è stata falsificata, non è buona,va buttata, non se ne parla più. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Universalità e precarietà delle leggi della fisica • Le leggi della fisica, una volta determinate, si suppone siano valide – in tutto l’universo – per sempre, dall’origine dei tempi, oggi e lo saranno anche nel futuro • Precarietà delle leggi della fisica – Si può sempre incontrare un fenomeno che non venga spiegato dalla teoria – Occorre in tal rigettare la teoria e costruirne una nuova più completa. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Esempi di leggi fisiche • La fisica descrive fenomeni naturali stabilendo delle relazioni (matematiche) tra le grandezze fisiche F ma II legge di Newton V RI Legge di Ohm T2 1 T1 Rendimento massimo di una macchina termica operante tra le temperature T1 e T2 (T1 > T2) • Per confrontare i due membri delle relazioni occorre misurare le grandezze fisiche G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 I fenomeni fisici nell’automobile • Il moto (dell’automobile, rotazione delle ruote, moto alternativo di pistoni) • Motore: trasforma l’energia interna contenuta nella benzina in movimento • Fenomeni elettromagnetici: motore di avviamento, alternatore, batteria, fari, etc. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Esempi di grandezze fisiche nell’automobile • • • • • • • • Velocità Accelerazione Distanza percorsa Spostamento Volume Pressione Cilindrata Temperatura • Potenza • Coppia • Tensione elettrica della pila • Corrente elettrica • Resistenza elettrica • Capacità • Frequenza G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Misura di una grandezza fisica • Una grandezza ha significato in fisica se, e solo se, B A è possibile misurarla. – Per misurarla occorre Campione C • Definire un campione Sottomultipli del campione • Definire una procedura per confrontare la grandezza con il campione – Risultato della misura: • Un numero e un’unità di misura LAB=3,6 campioni Va specificato il campione per ogni grandezza fisica? numero Unità di misura G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Errori di misura cifre significative • Ogni misura è affetta da errori Distribuzione delle frequenze, media = 12.5 .2 – Errori casuali – Errori sistematici • L = 3,6 + 0,1 m valore errore scritto esplicitamente • Oppure L = 3,6 m .1 5 6.5 8 9.5 11 12.5 14 15.5 17 18.5 20 2 cifre significative L’errore (implicito) è sull’ultima cifra (0,1 m) G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Sistemi di unità di misura • Le distanze si possono misurare in: – Metri, centimetri, kilometri – Piedi, pollici, miglia – Anniluce, parsec,unità astronomiche • Il tempo si può misurare in: – Giorni, settimane, mesi, anni, secoli, millenni ... – Ore, minuti, secondi ... G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Sistema Internazionale (SI) • 7 grandezze fondamentali – – – – – – – Lunghezza [L], si misura in Massa [M], si misura in Tempo [T], si misura in Corrente elettrica, si misura in Temperatura, si misura in Intensità luminosa, si misura in Quantità di materia, si misura in metri (m) kilogrammi (kg) secondi (s) ampere (A) kelvin (K) candele (cd) moli (mol) • Più due supplementari – Angolo (è un numero ma si parla di radianti (rad)) – Angolo solido (è un numero ma si parla di steradianti (sr)) G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Sistema Internazionale (SI) multipli e sottomultipli Il SI è un sistema metrico decimale: i multipli e i sottomultipli si ottengono moltiplicando o dividendo per potenze di 10. • • • • • • • • deca hetto kilo Mega Giga Tera Peta Esa 10 100 103 106 109 1012 1015 1018 da h k M G T P E • • • • • • • • deci centi milli micro nano pico femto atto 10-1 10-2 10-3 10-6 10-9 10-12 10-15 10-18 d c m m n p f a G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Scelta del campione • la precisione delle misure dipende dalla definizione del campione. – La definizione può cambiare nel tempo man mano che si dispone di nuova tecnologia e di nuove conoscenze per migliorare la precisione delle misure • un campione deve essere: – accessibile e riproducibile – invariabile G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il campione della lunghezza: il metro • Il metro ha cambiato diverse volta definizione nel corso della sua (breve) esistenza • Rivoluzione francese (nascita) – 1 m = 1/40’000’000 parte del meridiano terrestre passante per Parigi – 1 m = distanza tra due tacche di una sbarra di platino • 1889 – 1 m = distanza tra due tacche di una sbarra di platino-iridio (2 10-7) • 1960 – 1 m =1’650’763.73 lunghezze d’onda della luce emessa dal 86Kr • 1983 – 1 m = distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/(299’792’458) secondi G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 La misura del tempo • Il tempo deve svolgere una doppia funzione: – Scandire gli eventi, dare origine ad una cronologia (tempo civile = calendario) – Misurare degli intervalli di tempo (il tempo trascorso tra due eventi) • Come si fa la misura del tempo (degli intervalli di tempo)? – Si usa un fenomeno periodico, un fenomeno che si ripete identico a se stesso dopo un intervallo di tempo. – Si contano il numero dei cicli e delle frazioni di ciclo del fenomeno periodico contenute nell’intervallo di tempo che si vuole misurare. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il campione del tempo • Anche il campione del tempo ha subito cambiamenti nel corso degli anni – 1s = 1/86400 del giorno solare medio • 1900 – 1s = 1/31’556’925.97474 dell’anno tropicale 1900 (1 anno ~ p 107 secondi) N • 1967 (orologio atomico) – 1s =9’192’631’770 oscillazioni del 133Cs (precisione 1 parte su 1011) H H H N G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il campione della massa • Finora non è stato ancora possibile definire il campione di massa (il kilogrammo) sulla base delle proprietà atomiche – 1kg = massa contenuta in un cilindro di platino iridio conservato al museo di Sevres – Il confronto di massa si ottiene con la bilancia (1/107) • A livello atomico è definita di massa atomica (non SI) l’unità – 1 unità di massa atomica = 1/12 della massa del 12C. – relazione tra le due unità • 1 unità di massa atomica =1.6605402 10-27 Kg G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Precisioni 15 12 lunghezz a (metro,m) 9 massa (kilo gramm o kg) tempo (secondo s) corrente elettrica (ampere A) temperatura termodinami ca (kelvin, K) intens it à luminosa (cand ela cd) 6 3 quan tit à di sostanza (mole,mol ) 0 1 2 3 4 5 6 7 ince rtezz e relative del campione dell e unit à fonda mentali precisioni richieste dall e appli cazion i indus triali L'in certezza relativa è espressa come 1/10n . Nel grafic o è rappresentato l'esponen te n. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03