Economia & Finanza Pubblica
La domanda di moneta speculativa
Secondo Keynes la domanda di moneta M è ripartita in due componenti. M1 e M2:
- una (per transazioni e precauzione) è funzione del reddito: M1 = f(Y)
- una (speculativa) è funzione del tasso di interesse r: M2 = g(r)
Si riportano r sulle ordinate e M2 sulle ascisse, con la funzione decrescente M2
La domanda di moneta speculativa è la domanda degli
operatori sui mercati finanziari (in borsa) che utilizzano
la moneta per la compravendita di titoli e prodotti finanziari
r
Gli operatori agiscono in base a previsioni sul futuro
(“speculazioni”), sulle variazioni in aumento o in
diminuzione del valore monetario (prezzi) dei titoli
Un titolo (ad es. un’obbligazione) ha un prezzo di K con un rendimento R per un tasso d’interesse r:
per un’obbligazione con reddito fisso (cedola) R è K = R/r: il prezzo di K varia inversamente rispetto ad r
Se si prevede una riduzione di r il titolo in futuro
avrà un valore maggiore: conviene acquistare titoli
e cedere moneta M2
r1
r* è un tasso medio di riferimento: se r > r* gli speculatori
prevedono una riduzione di r e preferiscono acquistare
titoli ed avere poco di M2, come per r1 ed M21
r*
r2
M2
Trappola della liquidità
rMin
0
Se si prevede un aumento di r il titolo in futuro
avrà un valore minore: conviene vendere titoli
ed acquisire moneta M2
M21
M22
M2
Se r < r* gli speculatori prevedono un
aumento di r e preferiscono vendere titoli
ed avere molto di M2, come per r1 ed M22
Con un tasso d’interesse minimo rMin
(secondo Keynes intorno al 2%)
le aspettative degli speculatori non
prevedono possibilità di ulteriori ribassi,
ma solo aumenti di r, perciò si vendono
tutti i titoli e la domanda di moneta
speculativa è orizzontale (ad elasticità infinita):
è la c.d. trappola della liquidità
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