RITRATTI
JOHN MAYNARD KEYNES: LA MANO VISIBILE
John Maynard Keynes (1883-1946)
• L’impegno nell’economia e nella politica in difesa
dell’occupazione, della democrazia e del
capitalismo, ma senza cadere nel
‘keynesianesimo volgare’
• 1925: Le conseguenze economiche di Mr. Churchill
• 1929: Può farlo Lloyd George? E’ giusto avvertire
chi sta morendo di fame contro i rischi
dell’obesità ?
• 1930: Trattato sulla moneta l’ interesse privato è
alla base della prosperità pubblica?
• 1937: nell’attesa della seconda guerra mondiale
Le aspettative e l’economia
• Nel ‘Trattato sulle probabilità’ (1921) riflette sulla
variabilità delle aspettative e sul loro peso
nell’economia
• Tali considerazioni sono riprese nella ‘Teoria
sull’occupazione interesse e moneta’ (1936) dove
attacca la ‘Legge degli sbocchi’ (del resto falsificata
dalla crisi del ‘1929’) in quanto priva di un
armamentario teorico per affrontare le crisi
• Si rivoluziona la gerarchia dei temi economici
• Il deficit spending acquista cittadinanza teorica in
quanto, ci dice F.D. Roosevelt, ‘complessa
razionalizzazione di quanto politicamente inevitabile’
“Un prodotto terminato offre da quell’istante uno sbocco ad altri
prodotti per tutta la somma del suo valore. Difatti, quando l’ultimo
produttore ha terminato un prodotto, il suo desiderio più grande è
quello di venderlo, perché il valore di quel prodotto non resti morto nelle
sue mani. Ma non è meno sollecito a liberarsi del denaro che la sua
vendita gli procura, perché nemmeno il denaro resti morto. Ora non ci
si può liberare del proprio denaro se non comprando un prodotto
qualunque. Si vede dunque che il solo fatto della formazione dei un
prodotto apte all’istante stesso uno sbocco ad altri prodotti
GB. Say, trattato di economia politica (1803)
Non potete aspettarvi che gli imprenditori si mettano a varare
programmi di ampliamento mentre stanno subendo perdite. E’ la
comunità organizzata che deve trovare modalità intelligenti di
spesa con lo scopo di dare il calcio d’inizio al pallone […] Non
riuscirete mai a far quadrare il bilancio pubblico con misure che
riducono il redito nazionale […] è il peso della disoccupazione , e
la caduta del reddito nazionale che sta buttando in aria il
bilancio. Voi badate alla disoccupazione e il bilancio baderà a se
stesso*
J. M. Keynes, Conversazione radiofonica su Risparmio e spesa,
4 gennaio 1933 in Teoria Generale dell’Occupazione Interesse e
Moneta , Introduzione di T. Cozzi, p. 32.
Una lezione attuale
• Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 BCE ha varato due
Long term refinancing operation
• Le banche hanno beneficiato di una iniezione di liquidità a
basso costo
• Le sofferenze e la prospettiva dell’Asset Quality Review e
degli Stress Test hanno determinato una preferenza per la
liquidità
• E’ una scelta razionale: non sono stati imposti vincoli di
impiego
Le conseguenze economiche della pace; un’introduzione
Nel 1914 la Germania era diventata uno dei maggiori paesi industriali al
mondo (..)intorno alla Germania si raggruppò il resto del sistema
economico europeo, e dalla prosperità e iniziativa della Germania dipese
principalmente la prosperità del resto del continente (…)La Germania era
il primo cliente, in ordine di importanza di Russia, Norvegia, Olanda,
Belgio, Svizzera, Italia, Austria –Ungheria; il secondo cliente di Gran
Bretagna, Svezia, Danimarca; il terzo della Francia. Era massima fonte di
rifornimento di Russia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, Svizzera,
Italia, Austria – Ungheria, Romania Bulgaria; e la seconda di Gran
Bretagna, Belgio e Francia. La Gran Bretagna esportava in Germania più
che in ogni altro paese al mondo ad eccezione degli USA. Ogni paese
europeo tranne quelli a ovest della Germania effettuava con lei più di un
quarto del suo commercio totale (…). La Germania non riforniva solo
questi paesi di merci ma anche del capitale necessario al loro sviluppo (…)
E con il sistema della penetrazione pacifica dava a questi paesi non solo
capitale (…) ma organizzazione. Tutta l’Europa a est del Reno cadeva così
nell’orbita industriale tedesca , e la sua vita economica era regolata in
conformità
Le conseguenze economiche della pace: il documento
economico più importante del dopoguerra
• Il vertice di Parigi
• La pace cartaginese è imposta da Clemenceau che vuole riportare
indietro l’orologio a prima del 1870 ovvero assottigliare
popolazione, territorio, risorse tedesche. La Francia non si dimostra
una guida lungimirante
• Riorganizzazione dei confini, neomercantilismo, autarchia, debiti
interalleati e riparazioni : la globalizzazione arresta il suo cammino
• C. Kindleberger: la crisi del ‘29 come esito del rifiuto degli USA di
ricoprire il ruolo di Lender of last resort
Marcello De Cecco, gennaio 2009
La Germania hub industriale dell’Unione
<<La Germania negli ultimi due decenni ha sviluppato una struttura
geografica e anche merceologica del commercio estero abbastanza simile
a quella che aveva prima del 1914. E’ riuscita a costruire al centro
dell’Europa un enorme blocco manifatturiero integrato, includendo via
via tutte le aree industriali ad essa vicine (…) La Slovacchia ha un valore
di esportazioni e di importazioni con la Germania uguale a quello della
Corea del Sud, Giappone e Polonia esportano in Germania merci per più o
meno lo stesso valore totale malgrado il Giappone abbia tre volte gli
abitanti della Polonia (…) Belgio, Olanda, Austria e Svizzera (…) sono nelle
primissime posizioni assolute come partner della Germania (…) L’Olanda
esportando gas naturale ha (con lei ) una bilancia commerciale in
pareggio, ma gli altri tre paesi (…) non riescono ad evitare un forte deficit
commerciale (…) Il surplus commerciale tedesco è ottenuto quasi tutto
nei confronti degli altri paesi europei>>Squilibri imponenti
caratterizzavano grandi partner come Italia e Regno Unito, squilibrio
ancor maggiore mostrava la Spagna
Il gioco dell’OCA
Optimum Currency Area !
Se un’area valutaria è ottimale in realtà una valuta
comune non serve: l’Europa non lo era adottare l’euro
non è stata una decisione tecnica , ma politica
Il 2014 è l’ottavo anno in cui la Germania supera la
soglia del 6% di surplus commerciale, nel 2014 sono
217 miliardi di euro!
Il grosso dei surplus è realizzato con gli altri paesi ,
che però hanno perso la possibilità di svalutare
L’aggiustamento macroeconomico è più doloroso
La Germania dovrebbe alleggerire la situazione
importando di più
In Limes, febbraio 2015, p. 51
Il cambio fisso e gli aggiustamenti che ne conseguono ovvero la stagdeflazione .
La Germania è capace di guidare l’Europa?
Fonte:
http://www.reporternuovo.it/2015/02/19/ue-anche-la-germania-sfora-quel-7-diesportazioni-di-troppo/
Roaring Twenties
• Il declino di Woodrow Wilson e l’ascesa dei
Repubblicani
• L’era del grande consumo di massa
• Le imperfezioni nella prosperità
• Le dichiarazioni di Calvin Coolidge
Mai un Congresso degli USA, riunendosi per
esaminare lo stato dell’Unione, si è trovato di
fronte a una prospettiva più gradita di quella
che si presenta nel momento attuale.
All’interno ci sono stabilità e soddisfazione
[…] e le cifre da primato degli anni di
prosperità […] all’estero c’è pace [e invita] a
considerare il presente con soddisfazione e a
prevedere il futuro con ottimismo (1928)
1929: il crollo del mercato rialzista di
Coolidge
• La performance del mercato borsistico
• Gli speculatori
• Il credito facile
• Gli Investement Trusts
• L’inerzia della FED
Verso il New Deal
• Ideologicamente permane la fede nella Legge
di Say; politicamente e socialmente la
situazione non è sostenibile
• Herbert Hoover: politiche ortodosse e fedeltà
al Gold Standard.
• Le banche contro la gente
• La metafora del filo
• 1932: le elezioni
1933 New Deal
• Il New Deal, prima che un rimedio, fu una salutare sferzata morale e sancì
la fine del capitalismo ruggente
• Sono imboccate strade nuove:
• Il Brain Trust
• La mano visibile
• La raccolta di dati statistici mostra l’esistenza di un mondo non
contemplato dai modelli classici
• Il sistema bancario: Emergency Bank Act, Holiday Banking, Glass -Steagall
Act, Security & Exchange Commission. Bill Clinton smantellerà tutto
• L’industria e il National Industrial Recovery Act
• L’agricoltura e l’Agricultural Adjustement Administration : sostegno ai
prezzi interni e loro separazione dai prezzi internazionali. Si tratta di
ammaestramento destinato a fare proseliti.
• Il deficit spending
Ancora ‘La teoria generale
dell’occupazione interesse e moneta’
 La crisi aveva dimostrato che il mercato non si autocorregge
 Con la Teoria generale dell’occupazione interesse e moneta JMK si proponeva:
-di dimostrare che l’equilibrio di sottoccupazione rappresenta la norma nel sistema
capitalistico. C’è un problema di aspettative
-di trovare meccanismi idonei a “salvare il mercato dal capitalismo”
 L’efficacia del suo messaggio fu rafforzata:
-dalla guerra e dagli impegni che i governi avevano assunto verso la popolazione
-dall’ipotesi che il meccanismo potesse auto-sostenersi
 Per 25 anni la cosa parve possibile …. e l’inflazione se ne sta buona
Gli argomenti dell’economia classica
La cui
azione
Verso
T
a
s
s
o
d
i
i
n
t
e
r
e
s
s
e
Il modello
+
Offerta
(risparmio)
Offerta
(risparmio)
i1
i2
Domanda di
denaro
-
q1
q2
Da investire e/o consumare … Va da sé
+
Quantità
di denaro
richiesta
La realtà
Tempi
buoni
Tempi
grami
Un boom
Una crisi
Guadagni
Fiducia
Aumento
spese e
investimenti
Preferenza
per la
liquidità
Sfiducia
Diminuzione
Spese e
investimenti
Regola 1: la disoccupazione è sempre
volontaria
Choosy!!
La crisi non si risolve da sola e aspettare
non porta bene
Deve venire in
soccorso la “mano
visibile”
La
domanda
aggregata
si contrae
La
produzione
scende
ancora
Si innesca
una spirale
deflativa
Ma senza
intralciare troppo …
La mano visibile
•
•
•
•
Quali vantaggi sarebbero conseguiti?
Occupazione, stabilità
Il ciclo si sarebbe autoalimentato
Occorre tuttavia limitare i movimenti di
capitale per tagliare le unghie alla
speculazione internazionale
• Rimangono irrisolti altri problemi:Kalecki: i
sindacati e le aspettative crescenti
Conclusioni
• Con J. A. Schumpeter e J.M. Keynes sono
superate le concezioni ottocentesche
• Il denaro (credito) è il perno del sistema
dunque il centro del potere del capitalismo
sono i mercati monetari e finanziari
Non sembra fuori luogo a questo punto citare
Paul Kugman (ma per l’Europa):
“La (…) depressione (…) si protrae. Presumo che
un giorno salterà fuori qualcosa e finalmente ci
riporterà alla piena occupazione . Tuttavia non
posso fare a meno di ricordare che l’ultima volta
che ci trovammo in una situazione del genere quel
qualcosa fu la Seconda Guerra Mondiale”
Scarica

Keynes - Dipartimento di Economia