GOVERNANCE :UNA NUOVA ARCHITETTURA ISTITUZIONALE TRA SPERIMENTALISMO E TRADIZIONE Alessandra Onorato Gino Veneziano Giuseppina Tomasello •Modalità di negoziazione tra sfera pubblica, privata e/o altri attori caratterizzati da un complesso network di interdipendenze e diversi livelli di autorità. •Metodo adottato in tutte le fasi di una politica di sviluppo locale e ispirata ai principi della democrazia deliberativa •Essa è una forma di democrazia nella quale i soggetti partecipano attivamente all’esame di un problema e propongono una tesi per la sua risoluzione •Per government si intende il processo decisionale tipico della democrazia rappresentativa, costituito dall’atto unilaterale di imperio da parte di istituzioni pubbliche. Vantaggi e svantaggi della democrazia deliberativa •Maggiore partecipazione dei cittadini ai processi decisionali •Maggiore sensibilizzazione, attenzione al bene comune e circolazione delle informazione •Maggiore probabilità di fare scelte migliori •Maggiore propensione alla cooperazione che porta ad azioni collettive coerenti • Ipotesi di uguaglianza dei partecipanti ai processi decisionali inverosimile •Difficoltà nel raggiungere una scelta comune •Problemi di efficienza in termini di costi e di tempo Efficacia governance dipende anche dal government e in particolare da una coerente articolazione istituzionale e da una chiara ripartizione dei compiti e delle responsabilità tra i vari livelli istituzionali Il livello istituzionale dovrebbeLivello avereistituzionale la responsabilità di Livello istituzionale inferiore basso alto progettare e attuarelainterventi Stimolare e aggregare conoscenzadi: e definire le priorità e gli obiettivi preferenze cittadini generali e il equadro riferimento per i •le stimolo ed dei aggregazione della conoscenza delledi preferenze dei livelli più bassi; cittadini; •pianificazione e valutazione di progetti per il loro finanziamento; •implementazione i progetti per realizzare e gestire il processo di pianificare e valutare i progetti per il selezionare i progetti e allocare i fondi apprendimento. loro finanziamento Il livello più elevato dovrebbe avere la responsabilità di: •definire le priorità e gli obiettivi generali e il quadro di riferimento per implementare i progetti e gestire il promuovere la “costruzione” delle iprocesso livelli più bassi; di apprendimento istituzioni, l’ apprendimento, il •la selezione dei progetti l’allocazionemonitoraggio dei fondi; e la valutazione dei risultati; l’apprendimento fornire,se necessario, •promuovere la costruzione delle istituzioni nonché il assistenza tecnica monitoraggio e la valutazione dei risultati; •fornire,se necessario, assistenza tecnica. I principi della governance trovano applicazione all’interno dell’ UE La Governance europea coniuga i principi di empowerment e sussidiarietà. La Governance Europea è quindi multi – attore, multi – livello e multi- temporale Nuova architettura istituzionale basata sulla produzione di soft law Evoluzione dei tre percorsi della governace europea: • regolazione federata delle infrastrutture private (telecomunicazioni ed energia) •Creazione di Network Agencies (EMEA) •Metodo del coordinamento aperto Strategia Lisbona SEO. •E’ un sistema di governo che individua soluzioni che preservano l’autonomia dei singoli stati nella definizione delle politiche nazionali, ma al tempo stesso favorisce un coordinamento delle politiche adottate dai governi nazionali. •Aperto perché non prevede alcun sistema sanzionatorio, bensì si basa su attività di monitoraggio, valutazione e scambio di best practice. •Strumento di produzione di soft law attraverso il quale ogni stato membro si allinea a obiettivi definiti dal consiglio in materie di competenze statali. Caratterizzato da : •Orientamenti strategici definiti dal consiglio (linee guida, raccomandazioni) •Indicatori di performance definiti congiuntamente •Peer review e benchmarking per l'analisi comparativa dei risultati degli stati membri e lo scambio di pratiche ottimali Il MAC si basa su cinque principi-base • Sussidiarietà, creando un equilibrio tra il coordinamento europeo, nella definizione di obiettivi e risultati comuni, e la responsabilità degli Stati membri, nella decisione dei contenuti d'azione dettagliati; • Convergenza, raggiungendo risultati concordati mediante un’azione concertata in cui ogni Stato membro contribuisce ad innalzare la media della performance europea; • Apprendimento reciproco, scambiando buone pratiche ed esperienze tra Stati membri • Approccio integrato, impegnando i governi ed un’ampia gamma di stakeholders all'integrazione tra politiche, azioni concertate e provvedimenti coerenti per attuare le necessarie riforme strutturali; • Gestione per obiettivi, definendo obiettivi, risultati attesi, indicatori quantitativi e qualitativi per il benchmarking (confronto), il monitoraggio e la valutazione in base a valori condivisi dagli Stati membri e a tematiche ritenute di comune interesse. •Inesistenza di vincoli e sanzioni fa si che non vi siano elementi in grado di influenzare il comportamento dei governi nazionali •Necessità di ridefinire il principio di responsabilità in maniera dinamica : peer review e benchmarking •Elaborazione annuale di un Programma nazionale di riforma e nomina minare un coordinatore nazionale con responsabilità di alto profilo governativo •Questa forma di democrazia implica che vi sia trasparenza: il diritto dei cittadini di sapere non solo ciò che le autorità stanno decidendo, ma anche di avere le prove e gli argomenti che motivano le loro decisioni. •Nella SEO ad esempio nella formulazione dei singoli piani d’azione nazionali occupazione o inclusione, si richiede la partecipazione, il dialogo con le organizzazioni della società civile, per meglio comprendere le problematiche dei cittadini europei. In Italia agli inizi degli anni 90 questa nuova architettura istituzionale viene adottata nella programmazione delle politiche di sviluppo locale. L’Italia non aveva mai avuto un’esperienza nella programmazione e ciò è stato evidenziato da risultati inferiori a quelli attesi Il problema di una mancata visione condivisa di pregi e difetti della passata programmazione condiziona fortemente il futuro delle politiche di sviluppo locale Ripensamento strategico di alcuni asset istituzionali, procedurali e organizzativi poco efficaci •La questione delle regole e il rafforzamento della cooperazione interistituzionale •Trovare il giusto equilibrio nella progettazione e gestione delle politiche di sviluppo tra la democrazia deliberativa e quella rappresentativa •Trade off tra il livello di consenso e le scelte innovative nei processi decisionali a livello locale •l’utilizzo di una molteplicità di criteri nell’elaborazione e valutazione dei programmi di sviluppo. •Politiche più snelle e semplici con obiettivi non troppo ambiziosi •Tensione tra sperimentalismo e istituzionalizzazione