GRANDE IMPRESA
e
piccola manifattura
.
slides lezione 18.03.2010
 Il Veneto si caratterizza, nella sua lenta
evoluzione industriale, per una precoce
presenza di imprese di grandi dimensioni
nell’Alto Vicentino.
 L’Alto Vicentino rappresenta, con la sua
vocazione nella produzione laniera, il più
antico distretto industriale della regione,
anzi il distretto “primigenio”
 Una prima approssimazione sui c.d.
distretti industriali:
- aree limitate in cui è emersa una
prevalente specializzazione produttiva,
con un variegato numero di imprese
attive nella produzione dominante
- interscambio interno al distretto:
semilavorati, macchinari e/o accessori
- un “governo” del distretto, data la
omogeneità di interessi degli operatori
economici
- strutture aziendali di limitate dimensioni
Il paradosso del distretto alto-vicentino
è tuttavia l’emergere di due imprese maggiori,
una a Schio (il Lanificio Rossi) e l’altra a
Valdagno (il Lanificio Marzotto).
E’ un caso anomalo, che si ritroverà poi solo
in pochi altri distretti industriali italiani.
Caratteristiche di queste due imprese:
- ROSSI, impresa-leader
- MARZOTTO, competitore in crescita
il ruolo del “pettinato”, come produzione
innovativa e tecnologicamente avanzata
L’EMERGERE DELLA
PICCOLA MANIFATTURA
e della piccola impresa
 Qualche dato nazionale:
La manodopera industriale in Italia pre-1883
vedeva la presenza di
- 617.000 “operai”, suddivisi in 28 settori
merceologici
- di questi, quasi la metà (il 49,5%) erano
attivi nel tessile, di cui due terzi nel ciclo
della seta, vale a dire nel comparto più
arretrato di tale settore
Da questi numeri emerge la pochezza del
nostro apparato secondario, anche per la
elevata stagionalità della maggior parte delle
produzioni (e non solo nel ciclo serico, tipica
produzione di integrazione del lavoro
agricolo) ma anche nelle fornaci, nelle cave,
nei mulini, nelle c.d. industrie varie...
manodopera industriale
nel Veneto pre-1883
 42.000 “operai” (di cui il 67% nel tessile)
- Vicenza:
- Treviso:
- Venezia:
- Padova:
- Verona:
- Belluno:
- Rovigo:
( Udine:
9.924
7.601
4.240
3.666
3.241
1.849
1.581
9.878 )
 Da questi dati emergono tre indicazioni:
- il primato del Vicentino
- la tendenziale vivacità del Trevigiano
- il ritardo del Bellunese e del Rodigino
La “Statistica Industriale”
del 1883-1891
 Metodologia dell’indagine, molo più matura
dell’Inchiesta Industriale del 1870-74, la quale
era “a campione”.
 In questo caso abbiamo una rilevazione a
tappeto, condotta dalla Direzione Generale
della Statistica (la progenitrice di quello che
sarà poi l’Istat) con la collaborazione delle
Camere di Commercio provinciali. La
definizione di “operai” non è più generica, ma
individua correttamente tali soggetti.
 Nel caso del Veneto, tale rilevazione mostra
una struttura più matura.
 85.000 gli addetti complessivi:
- Venezia:
- Vicenza:
- Treviso:
- Verona:
- Padova:
- Belluno:
- Rovigo:
( Udine:
17.569
15.900
9.347
8.638
5.619
4.211
2.803
21.793 )
Una qualche cautela va avanzata sul dato
veneziano.
Vi era stato sì un incremento delle attività
manifatturiere della città lagunare, ma si
trattava di iniziative minute e “leggere”.
L’unica “impresa” di rilievo era l’antico
Arsenale della Serenissima, che aveva
ripreso in forza la produzione di naviglio
mercantile.
Le aree “forti” rimanevano sempre il Vicentino
e il Trevigiano.
Questo ruolo “forte” si evidenziava con il
graduale affiancamento dell’energia da
vapore alla forza motrice idraulica.
In entrambi i tipi di energia Vicenza
sopravanzava le altre province, seguita (però
a varie lunghezze) dal Trevigiano, ma non da
Venezia, dove l’energia umana era ancora
prevalente…
alcune province venete
secondo la “statistica”
1883-91
 VICENZA:
- primato tessile (laniero soprattutto, ma
non solo)
- attività agroalimentari
- officine minerarulgiche e metallurgiche
- officine meccaniche
 VENEZIA:
- scarsa capitalizzazione
e scarso uso di energia
- miriade di piccoli impianti
- officine meccaniche e di carpenteria
- officine navali di piccola dimensione
- l’Arsenale
- attività “chimiche”...
- attività tessili
 TREVISO:
- varietà delle tipologie mercelogiche, con
una buona rappresentazione di tutte le
produzioni manifatturiere
 VERONA:
- industria agroalimentare
- lavorazione marmo
- lavorazione del legno (mobilio)
- forte propensione all’interscambio con
l’estero
Il panorama complessivo che esce dalla
“statistica” 1883-91 mostra come il tessuto
produttivo regionale fosse costituito, salvo
il polo laniero vicentino, essenzialmente
da imprese di piccola dimensione.
La “cifra” del Veneto manifatturiero è perciò,
fin dagli inizi, territorio di piccola impresa…
Le radici
della piccola impresa
 l’accumulazione primitiva
 la vocazione ad intraprendere: le origini
“contadine” e dell’intermediazione minuta
 vivacità e diffusione territoriale
 la specializzazione: i proto-distretti
Le varie “ondate”
di crescita
della piccola impresa
 anni ’80 e ’90 dell’Ottocento
 periodo giolittiano
 anni Trenta del Novecento
 periodo della Ricostruzione
 seconda metà anni Sessanta
(e decenni successivi…)
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10. Lezione 18 Marzo 2010