IL POSITIVISMO
 Osservazione
sperimentale
ed
individuazione di leggi
costanti che regolano
i rapporti tra i dati
scienza
artista
tecnica
Charles Darwin, L’origine della specie (1859)
Charles Darwin, L’origine dell’uomo (1871)
POSIZIONE
DEMOCRATICA,
RIFORMISTA,
PROGRESSISTA
NATURALITA’
DELL’UOMO
L’EVOLUZIONISMO
VS RELIGIONE
DARWINISMO
SOCIALE
EVOLUZIONE DELLA
NATURA
A.SPENCER
“l’evoluzione può terminare,
per l’uomo, solo con lo
stabilirsi della più grande
perfezione della più completa
felicità”
EVOLUZIONISMO
+
indifferenziato  differenziato
incoerentecoerente
specializzazione delle attivita’
POSITIVISMO
settorializzazione
Specializzazione
delle scienze
umanistiche
Progresso
classi sociali
Taine, La filosofia dell’arte, 1865
race
Opera d’arte
milieu
moment
Arte: fainomenon dipendente da leggi causali
La reazione degli artisti
POSIZIONE DECADENTE
SIMBOLISMO
(Baudelaire, Verlaine,
Mallarme’,Rimbaud)
SCAPIGLIATURA
(Arrighi,Boito,…)
POSIZIONE REALISTICA
Opera d’arte:
fainomenon
dipendente
da leggi causali
(Balzac, Flaubert)
Artista assoggettato
alle leggi di mercato
NATURALISMO
(De Goncourt,Zola)
DECADENTISMO
(Huysmans Wilde,
D’Annunzio,…)
VERISMO (Capuana,
Verga, De Roberto)
Perdita dell’ aureola
Il Naturalismo
Emile Zola, Le Roman expérimental (Il romanzo
sperimentale) , 1880
"il romanziere come lo scienziato deve essere insieme
osservatore e sperimentatore, considera l'arte come una
riproduzione oggettiva del reale governata dalle leggi
della natura, rivendica l'impegno morale dello scrittore
che, mettendo in luce le cause dei fenomeni sociali deve
indurre la società stessa a intervenire per modificarli e
migliorarli"
LE LEGGI DEL MERCATO
Narrativa
d’appendice
Scrittoregiornalista
SOGGEZIONE AL
PUBBLICO DI MASSA
PRODOTTO ARTISTICO =
PRODOTTO DI MERCATO
Ostentato
disprezzo
per il
borghese
Huysmans : “il risultato della
sua ascesa [del borghese] DIFFUSIONE DELL’OPERA
era stata la prostrazione di
ogni
intelligenza,
la
Zola favorevole alla
negazione di ogni onestà, la
diffusione dell’arte
morte di ogni arte”
Zola : “noi forniamo i
documenti necessari
perché si possa,
conoscendoli,
dominare il bene e il
male”
Fotografia e perfezione formale:
contrasto e sintesi
Flaubert
: “la morale dell’arte consiste nella
bellezza ”
“L’autore deve essere nella sua opera
come Dio nell’universo: presente ovunque
e non visibile in nessun luogo”
Zola e il naturalismo
Flaubert, Madame Bovary (1),1857
Zola, Il romanzo sperimentale, 1880
Zola,Il ciclo dei Rougon Mackart (2), 1871’93
Dati analitici su devianze individuali e sociali
intervento
progresso
Capuana e il Verismo
“studi dal vero”
di casi psicologici eccezionali
Capuana,Il Marchese di Roccaverdina, 1901
Capuana,Giacinta,1879
 Capuana : “Un’opera d’arte, novella o romanzo, è perfetta quando
[…] la sincerità della sua realtà è così evidente, il suo modo e la
ragion d’essere così necessarie, che la mano dell’artista rimane
invisibile e l’opera d’arte prende l’aria di un avvenimento reale, quasi
si fosse “fatta da sé” “
 “Quella prosa moderna, quel dialogo moderno bisognava inventarlo
di sana pianta”
F.De Roberto: trasformismo e tara morale
De Roberto, I Vicerè, 1894
IL NATURALISMO
E IL VERISMO
 Carattere evoluzionista
progressista

Metropoli
 Carattere conservatore
(razza e ambiente
come tragica condanna)
 Regionalismo

Accentuato speriment.
 Moderato speriment.
 Meridionalismo
LA SCAPIGLIATURA
•
Cletto Arrighi, La Scapigliatura e il 6 febbraio, 1862
•
"In tutte le grandi città del mondo incivilito esiste una certa quantità d'individui d'ambo sessi - v'e' chi
direbbe: una certa razza di gente fra i venti e i trentacinque anni non più, pieni d'ingegno quasi sempre;
più avanzati del loro secolo, indipendenti come l'aquila delle Alpi; pronti al bene quanto al male; inquieti,
travagliati, turbolenti - i quali - e per certe contraddizioni terribili fra loro condizione di stato, vale a dire
fra ciò che hanno in testa e ciò che hanno in tasca, e per la loro particolare maniera eccentrica e
disordinata di vivere, e per... mille e mille altre cause e mille altri effetti il cui studio formerà appunto lo
scopo e la morale del mio romanzo - meritano di essere classificati in una nuova e particolare
suddivisione della grande famiglia civile, come coloro che vi formano una casta sui generis distinta da
tutte quante le altre."
•
"Questa casta o classe - che sarà meglio detto - vero pandemonio del secolo - personificazione della
storditaggine e della follia, serbatoio del disordine, dello spirito d'indipendenza e di opposizione agli
ordini stabiliti, questa classe, ripeto, che a Milano ha più che altrove una ragione e una scusa di esistere,
io, con una bella e pretta parola italiana, l'ho battezzata appunto: la Scapigliatura Milanese."
•
"La Scapigliatura milanese e' composta di individui di ogni ceto, di ogni condizione, di ogni grado
possibile della scala sociale. Plebe, medio ceto e aristocrazia; foro, letteratura e commercio; celibato e
matrimonio, ciascuno vi porta il suo tributo...
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