A CURA DELLA PROF.SSA
MARIA ISAURA PIREDDA
Il Positivismo è un movimento
filosofico e culturale nato in Francia
nella prima metà dell'800 e ispirato
all'esaltazione del progresso
scientifico.
Il termine “positivismo” fu usato per la
prima volta nel 1820 dal francese
Claude-Henry de Saint-Simon per
definire il metodo fondato
sull’osservazione dei fatti e la verifica
sperimentale delle teorie.
Claude-Herny de Saint-Simon
Il POSITIVISMO si fondava sulla convinzione
che la realtà del mondo sia “oggettiva” e quindi
misurabile.
Il POSITIVISMO cercava di capire il mondo
partendo unicamente dalla scienza, alla quale
riconosceva la capacità di guidare gli uomini
verso il progresso e di costruire una società al
più alto grado di giustizia e benessere.
La fiducia razionalistica del
Positivismo permeò gran parte della
Belle époque in cui ogni cosa
sembrava andare per il meglio.
Questa corrente di pensiero si diffuse
nella seconda metà dell’Ottocento a
livello europeo influenzando anche la
nascita di movimenti letterari come il
Verismo in Italia e il Naturalismo in
Francia.
IL
NATURALISMO
FRANCESE
Il Naturalismo è una corrente letteraria
che nasce in Francia intorno al 1865-70
come applicazione diretta del pensiero
positivista
Il Naturalismo si propone di descrivere la
realtà psicologica e sociale utilizzando gli
stessi metodi usati nelle scienze naturali
(osservazione, sperimentazione,
verifica).
Per gli scrittori naturalisti la letteratura
deve fotografare oggettivamente la
realtà sociale e umana,
rappresentandone rigorosamente le
classi, comprese quelle più umili, in
ogni aspetto anche sgradevole
Per i naturalisti lo scrittore deve descrivere la
realtà nel modo più oggettivo ed impersonale
possibile, lasciando alle cose e ai fatti stessi
narrati e descritti il compito di denunciare lo stato
della situazione sociale, evidenziare il degrado e le
ingiustizie della società.
Egli deve porsi come “osservatore” attento delle
vicende sociali, come un medico che studia i
sintomi di una malattia
Gli scrittori naturalisti abbandonano la
scelta narrativa del narratore
onnisciente, che sa tutto dei personaggi e
che racconta la storia in terza persona,
comune nel romanzo romantico,
sostituendola con una voce narrante
che assiste ai fenomeni descritti, così
come accadono.
Secondo Hippolyte-Adolphe Taine,
raccontando una vicenda e
rappresentando i suoi personaggi lo
scrittore naturalista deve considerare :
l'ereditarietà
l'ambiente sociale
l'epoca storica
HYPPOLYTE-ADOLPHE TAINE
I naturalisti prediligono la prosa e
adottano il romanzo e la novella
come strumenti privilegiati per una
letteratura “sperimentale”, cioè capace
di analizzare in maniera “scientifica” la
realtà
PRINCIPALI SCRITTORI
NATURALISTI FRANCESI
HONORE’ DE BALZAC
Considerato il precursore del
Naturalismo francese
Autore del ciclo narrativo "La
Comédie humaine"
HONORE’ DE BALZAC
GUSTAVE FLAUBERT
E’ lo scrittore che i naturalisti indicheranno come
loro maestro per la sua teoria dell'impersonalità
che fa largo uso del "discorso indiretto libero".
Autore di Madame Bovary (1857)
GUSTAVE FLAUBERT
EMILE ZOLA
Rappresenta nelle sue opere il proletariato industriale
I romanzi di Zola costituiscono un immenso affresco della società
del tempo, osservata con rigore scientifico e con una scrupolosa
analisi storica, sociologica, linguistica
Il saggio Il romanzo sperimentale ("Le roman expérimental"),
pubblicato nel 1880, raccoglie gli scritti teorici di Zola
EMILE ZOLA
I FRATELLI GONCOURT
Tra gli esponenti del Naturalismo vanno annoverati anche i
fratelli Edmond de Goncourt e Jules de Goncourt autori del
romanzo Le due vite di Germinie Lacerteux ,
pubblicato nel 1865 che si ispirava ad una vicenda vissuta
e che venne classificato come il primo esempio di
romanzo-documento
Edmond e Jules de Goncourt
GUY DE MAUPASSANT
Muovendo dal Naturalismo e dall'osservazione dei caratteri e
dell'ambiente, fu scrittore originale nella rappresentazione, fra
divertita e spietata, di un mondo borghese cupido e sensuale
Tra le sue opere più note Une vie (1883) e Bel Ami (1885).
GUY DE MAUPASSANT