La scapigliatura un pandemonio per cambiare l'arte a cura della Biblioteca di Concorezzo “In tutte le grandi e ricche città del mondo incivilito esiste una certa quantità di individui d'ambo i sessi v'è chi direbbe: una certa razza di gente fra i venti e i trentacinque anni non più; pieni d'ingegno quasi sempre; più avanzati del loro secolo; indipendenti come l'aquila delle Alpi; pronti al bene quanto al male; inquieti, travagliati, turbolenti - i quali - e per certe contraddizioni terribili fra la loro condizione e il loro stato, vale a dire fra ciò che hanno in testa, e ciò che hanno in tasca, e per una loro particolare maniera eccentrica e disordinata di vivere, e per... mille e mille altre cause e mille altri effetti il cui studio formerà appunto lo scopo e la morale del mio romanzo - meritano di essere classificati in una nuova e particolare suddivisione della grande famiglia civile, come coloro che vi formano una casta sui generis distinta da tutte quante le altre. Questa casta o classe - che sarà meglio detto - vero pandemonio del secolo, personificazione della storditaggine e della follia, serbatojo del disordine, dello spirito d'indipendenza e di opposizione agli ordini stabiliti, questa classe, ripeto, che a Milano ha più che altrove una ragione e una scusa di esistere, io, con una bella e pretta parola italiana, l'ho battezzata appunto: la Scapigliatura Milanese” Cletto Arrighi, introduzione al romanzo La Scapigliatura e il 6 febbrajo. Opere e studi di carattere generale sul movimento presenti nel Sistema Bibliotecario Vimercatese • • • • • • • • • • • • • • • • • Arrigo Boito musicista e letterato, Nuove edizioni, c1986 Filippo Bettini, La critica e gli scapigliati, Bologna, Cappelli, 1976. Lina Bolzoni, Marcella Tedeschi, Dalla scapigliatura al verismo, Roma-Bari, Laterza, 1975 Giulio Carnazzi, La scapigliatura, Napoli, Morano, 1989 Dalla Scapigliatura al Futurismo, a cura di Flavio Caroli e Ada Masoero, Skira, c2001. Catalogo della mostra tenuta a Milano, Palazzo Reale, 17 ottobre 2001-17 febbraio 2002 Alessandro Ferrini, Invito a conoscere la scapigliatura, Mursia, 1988 Elio Gioanola, La Scapigliatura: testi e commento, Marietti, c1975 Giannini Grana, Le avanguardie letterarie: cultura e politica scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-avanguardia attraverso il fascismo, Marzorati, 1986 Gaetano Mariani, Storia della scapigliatura, Sciascia, 1971 Mose' Bianchi e il suo tempo, 1840-1904, a cura di P. Biscottini, Milano, 1987 Gustavo Predaval, Pittura lombarda dal Romanticismo alla Scapigliatura, Fabbri, c1967 Annie-Paule Quinsac, La Scapigliatura, Firenze, Milano, Giunti, 2009 Giovanna Rosa, La narrativa degli Scapigliati, Bari, Laterza, 1997 Scapigliatura. Un “pandemonio” per cambiare l'arte, a cura di Annie-Paule Quinsac, Marsilio, Venezia, 2009 La scapigliatura. Un'avanguardia artistica nella societa' preindustriale, a cura di Roberto Tessari, Torino, Paravia, 1980 La Scapigliatura e Angelo Sommaruga. Dalla bohème milanese alla Roma bizantina, Milano, 2009 Il "Vegliardo" e gli "Antecristi": studi su Manzoni e la Scapigliatura, a cura di Renzo Negri, Vita e pensiero, c1978 La bibliografia intende proporre l'elenco delle opere piu' significative degli autori che presero parte alla Scapigliatura. Un elenco piu' completo e dettagliato si puo' ottenere consultando i cataloghi della Biblioteca Nazionale Braidense, della Biblioteca Sormani e l'OPAC SBN (il catalogo on line del Servizio Bibliotecario Nazionale). Le opere vengono elencate seguendo l'ordine di pubblicazione. Le opere contrassegnate da un asterisco sono reperibili nel Sistema Bibliotecario Vimercatese, le altre possono essere consultate nella Biblioteca Nazionale Braidense, nella Biblioteca Sormani o nella banca dati on line www.liberliber.it. Soltanto alcuni titoli sono reperibili in commercio. Cletto Arrighi (pseudonimo anagrammato di Carlo Righetti). 1830-1906 Dopo aver partecipato alle Cinque Giornate di Milano e alla prima guerra di indipendenza si laureo' in legge a Pavia. Non esercito' mai la professione forense ma preferi' dedicarsi al giornalismo, al teatro e alla letteratura. Nel 1860 fondo' il periodico culturale e politico “La Cronaca Grigia”, rivista destinata a divenire ben presto una delle voci piu' significative dell'epoca. Con il romanzo La scapigliatura e il 6 febbraio, battezzo' il movimento culturale del quale era un tipico rappresentante. Come commediografo diede un forte impulso al teatro dialettale, organizzando una compagnia della quale facevano parte celebri attori milanesi. Non abbandono' mai uno stile di vita disordinato e la sua passione per il gioco contribui' molto spesso ad azzerare i suoi guadagni. Nel 1902, solo e in miseria, depose nelle mani del Cardinale Ferrari, arcivescovo di Milano, una disperata ritrattazione di tutto cio' che di anticristiano avesse fatto o scritto nella sua vita, tuttavia la sua situazione non miglioro'. Abbandonato da tutti, mori' in miseria il 3 novembre 1906. Gli ultimi coriandoli, Milano, 1857 La giornata di Tagliacozzo, Milano, 1858 La scapigliatura e il 6 febbraio, Sonzogno, Milano, 1862* Memorie di un soldato lombardo, La Politica, Milano, 1863 Gli sposi non promessi: parafrasi a contrapposti dei Promessi sposi, Milano, 1863 Memorie di un ex repubblicano, Milano, 1864 I quattro amori di Claudia, Milano, 1877 Nana' a Milano, Milano, 1880 La mano nera, Milano, 1883 La canaglia felice, Stabilimento tipografico italiano, Roma,1885 Il ventre di Milano. Fisiologia della capitale morale, 1888 opera di piu' autori tra i quali figura Cletto Arrighi • Dizionario milanese-italiano, Hoepli, Milano, 1896* • • • • • • • • • • • Cletto Arrighi fu autore di numerose commedie in dialetto milanese (circa 40), tra le quali si ricordano: El barchett de Boffalora, On di' de Natal, On sord e ona sorda, On sabet grass, On milanes in mar, Di' de Natal, Un pret che sent de vess omm Arrigo Boito. 1842-1918 Fratello minore di Camillo Boito, fu compositore, poeta, librettista e critico musicale. Dopo aver ottenuto il diploma al conservatorio di Milano si distinse, insieme all'amico Emilio Praga, come uno dei principali esponenti della scapigliatura. La sua attivita' di librettista lo vide protagonista accanto ai maggiori compositori italiani del tempo, quali Amilcare Ponchielli e Giuseppe Verdi. Uno dei suoi componimenti piu' importanti e' senza dubbio il Mefistofele. Al suo debutto alla Scala nel 1868 l'opera fu accolta come un clamoroso fiasco tanto che, dopo due sole rappresentazioni, a causa dei ripetuti disordini verificatisi in teatro, si decise di interrompere le esecuzioni. Boito in seguito rivide drasticamente la partitura e la nuova versione, rappresentata per la prima volta nel 1875 al Teatro Comunale di Bologna, ottenne un enorme successo sia in Italia che all'estero tanto da essere entrata nel repertorio delle opere rappresentate ancora oggi e incise con maggior frequenza. Tra le numerose amicizie di Boito si puo' annoverare la celebre attrice Eleonora Duse con la quale, tra il 1887 e il 1898 ebbe un'intensa relazione. Arrigo Boito mori' per angina pectoris nel 1918 e venne sepolto nel Cimitero monumentale di Milano. • • • • • • • • Le madri galanti, 1863, opera teatrale scritta in collaborazione con Emilio Praga Re orso, 1864 (rivisto e pubblicato diverse volte negli anni seguenti)* L'Alfier nero, 1867 Iberia, 1868 Il pugno chiuso, 1867-1870* La musica in piazza, 1871 Il trapezio, 1873-1874 Il libro dei versi, Milano, 1874* Libretti d'opera: • Il quattro giugno, 1860, musica propria e di Franco Faccio • Le sorelle d'Italia, 1861, musica propria e di Franco Faccio • Amleto, 1865, musica di Franco Faccio • Mefistofele, 1868, musica propria (riportato in scena dopo drastiche modifiche nel 1875)* • Ero e Leandro, 1871, musica propria, non rappresentato; 1879, musica di Giovanni Bottesini; 1896, musica di Luigi Mancinelli. • Un tramonto, 1873, musica di Gaetano Coronaro • La falce, 1875, musica di Alfredo Catalani • Semira, 1876, musica di Luigi San Germano, non rappresentata • La Gioconda, 1876, musica di Amilcare Ponchielli* • Pier Luigi Farnese, 1877, musica di Costantino Palumbo, non rappresentato • Iram, 1879, musica di Cesare Dominiceti, non rappresentato • Basi e bote, 1881, musica propria, non rappresentato; 1927 musica di Riccardo Pick-Mangiagalli • Simon Boccanegra, 1881, musica di Giuseppe Verdi • Otello, 1887, musica di Giuseppe Verdi • Falstaff, 1893, musica di Giuseppe Verdi* • Nerone, 1924, musica propria, rappresentata postuma (composizione: 1877-1915; versione teatrale per rappresentazione scenica non operistica pubblicata nel 1901) Antologie: • Tutti gli scritti, a cura di Piero Nardi, Milano, Mondadori, 1942; - Parte prima: Il libro dei versi, Re Orso, Il mefistofele, Nerone, Basi e bote, Novelle. - Parte seconda: contiene i libretti delle seguenti opere: Amleto, Un tramonto, Ero e Leandro, La Gioconda, Semira, Pier Luigi Farnese, Iram, Otello, Falstaff. - Parte terza: scritti critici dedicati all'arte e al teatro e in appendice L'Inno alle nazioni, l'ode All'arte italiana e la commedia Le madri galanti, scritta in collaborazione con Emilio Praga. • Opere, a cura di Mario Lavagetto, Milano, Garzanti, 1999. Contiene: Re orso, Mefistofele, Falstaff. Contiene inoltre estratti da: Il libro dei versi, Varie per musica, Liriche sparse, Epistolario Verdi-Boito* • Poesie e racconti, a cura di Rodolfo Quadrelli, Milano, Mondadori, 1981* Camillo Boito. 1836-1914 Camillo Boito si dedico' allo studio dell'architettura prima a Padova poi presso l'Accademia di Venezia. Nel 1860 ottenne una cattedra presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera alla quale affianco', a partire dal 1865, la docenza al Politecnico di Milano. La sua attivita' principale rimase sempre l'architettura e presto acquisto' fama di architetto artito e innovatore. Nel 1883 pubblico' Senso. Nuove storielle vane, raccolta di novelle dalla quale Luchino Visconti ha tratto molto liberamente la sceneggiatura del film Senso. Delle opere di Camillo Boito si citano unicamente quelle di carattere letterario, ricordando che scrisse molti studi riguardanti la sua attivita' di docente di architettura. • • • • Storielle vane, Milano, 1876 Senso. Nuove storielle vane, Milano, 1883* Gite di un artista, Milano, 1884 Racconti e novelle dell'Ottocento, Firenze, 1938 Giovanni Camerana. 1845-1905 Nato da una famiglia della media borghesia piemontese, fu destinato, come il padre, alla carriera di magistrato. Ebbe modo di conoscere Emilio Praga e Arrigo Boito nel corso dei suoi studi presso l'Universita' di Pavia. Svolse la sua attivita' di magistrato principalmente a Torino poi, per brevi periodi, a Roma e a Catania. L'apparenza di una regolare vita borghese era in realta' minata da tormenti e periodi di crisi: Giovanni Camerana mori' suicida nel 1905. Fino alla fine Giovanni Camerana rifiuto' di pubblicare in volume i suoi versi, convinto che non ci potesse essere compatibilita' tra la figura di magistrato e quella di poeta. Per questo motivo le sue poesie sono state raccolte e date alle stampe a cura degli amici soltanto dopo la sua morte sotto il titolo di Versi (prefazione di L. Bistolfi, Milano, 1907). Carlo Dossi. 1849-1910 Nato a Zenevredo, nell'Oltrepò pavese, il 27 marzo 1849, da famiglia nobile, Carlo Alberto Pisani Dossi, ricevette un'ottima educazione e si accosto' molto presto all'ambiente della Scapigliatura. Alla produzione letteraria si affianca un'intensa collaborazione con numerosi periodici quali Cronaca Bizantina, Capitan Fracassa, il Guerrin Moschino e La Riforma. Tanto il suo talento fu precoce quanto fu breve la sua carriera di scrittore. Presto Dossi decise di intraprendere la carriera diplomatica: nel 1892 si reco' a Bogota', in Colombia, dove si sposo' con Carlotta Borsani, e nel 1895 ad Atene. In seguito, dopo aver abbandonato la carriera diplomatica, si ritiro' nella sua villa di Corbetta ed ebbe modo di coltivare la sua passione piu' grande, l'archeologia. • • • • • • • • • • • • • L'Altrieri. Nero su bianco, Milano, 1868* Vita di Alberto Pisani scritta da Carlo Dossi, Milano, 1870. Elvira, elegia, Milano, 1872 Il regno dei cieli, Milano, 1873* Ona famiglia de cilapponi, Milano, 1873 Ritratti umani, dal calamaio di un medico, Milano, 1873 La colonia felice. Utopia, Milano, 1874* La desinenza in “A”. Ritratti umani, Milano, 1878* Goccie d'inchiostro, Roma, 1880 Ritratti umani. Campionario, Milano, 1885 Amori di Carlo Dossi, Milano, 1887 Fricassea critica d'arte, letteratura e storia, Como, 1906 Note azzure, Milano 1912 (ristampato a Milano nel 1964 in edizione piu' ampia)* Antologie: • Opere, a cura di Dante Isella, Adelphi, 1995* • Opere scelte, Utet, 2008, Emilio Praga. 1839-1875 Nato a Gorla nel 1839 da una ricca famiglia di industriali, tra il 1857 e il 1859, grazie alle condizioni agiate dei genitori, Emilio Praga ebbe la possibilita' di compiere numerosi viaggi in Europa e di trascorrere lunghi periodo a Parigi dove si dedico' allo studio di Baudelaire e di Hugo. Tornato a Milano cominciò a frequentare gli ambienti della Scapigliatura, divenendone uno dei maggiori esponenti e legandosi di amicizia con Arrigo Boito. La morte del padre e il conseguente tracollo economico della famiglia, lo ridussero in miseria e lo spinsero ad una vita sregolata, all'abuso di alcol e stupefacenti. Per mantenersi scrisse libretti d'opera insieme al Boito, insegnò per un certo periodo letteratura poetica al Conservatorio di Milano e collaborò a varie riviste; le sue condizioni economiche rimasero però sempre precarie. L'opera di Praga, conservando tratti acerbi e irrisolti, si distingue per lo sperimentalismo vivace e rivoluzionario sia nella forma sia nei contenuti, tipico della Scapigliatura. I motivi della poesia "maledetta" e l'ansia di infrangere i canoni morali ed estetici borghesi sono ricorrenti in quasi tutte le raccolte di poesie e sono espressi attraverso una lingua che tende all'espressionismo. Separatosi dalla moglie e dal figlio Marco nel 1873, Emilio Praga si spense due anni più tardi (Milano, 1875) a soli 36 anni, completamente consumato dall'alcol. Tavolozza, Milano, 1862* Le madri galanti, Milano, 1863 (opera teatrale composta in collaborazione con Boito) Penombre, Milano, 1864* Fiabe e leggende, Milano, 1867* Trasparenze, Milano, 1878* Le memorie del presbiterio, romanzo terminato da Roberto Sacchetti e pubblicato a Torino nel 1881 e a Milano nel 1940* • Poesie, Milano, 1922 (raccolta completa dell'opera poetica) • • • • • • Libretti per melodrammi: • I profughi fiamminghi, Milano, 1864, musica di Franco Faccio • L'avvocato Patelin, Milano, 1871, musica di Achille Montuoro • I promessi sposi, tratto da I promessi sposi di Alessandro Manzoni, musica di Amilcare Ponchielli • Il viandante, musica di Giulio Litta Visconti Arese • Atala, Milano, 1876, musica di Giuseppe Gallignani • Maria Tudor, Milano, 1879, musica di Antonio Carlo Gomes • Il conte di Montecristo, Milano, 1888, terminato da Ferdinando Fontana, musica di Raffaele Dell'Aquila • Fantasma, musica di Andrea Ferretto Antologia: • Opere, a cura di Gabriele Catalano, Napoli, Rossi, 1969*. Contiene: Tavolozza, Penombre, Fiabe e leggende, Trasparenze, Memorie del presbiterio* Giuseppe Rovani. 1818-74 Fu istitutore presso famiglie aristocratiche e bibliotecario a Brera. Amico dei maggiori esponenti del risorgimento italiano, ando' in esilio in Svizzera dopo la guerra del 1848-49, per la quale si arruolo' come volontario. Dopo l'esilio tornò in Italia e si dedicò al romanzo Cento anni, apparso a puntate sulla “Gazzetta di Milano” nel 1857-1858, e poi in edizione definitiva in volume nel 1868-69, una vera e propria enciclopedia in cui si racconta la vita milanese dal 1750 al 1850. Bianca Cappello, Milano, Crespi, 1839 Lamberto Malatesta, Milano, Guglielmini, 1843 Valenzia Candiano, Milano, Guglielmini, 1844 Manfredo Pallavicino, Milano, 1846 Cento anni, romanzo apparso a puntante sulla “Gazzetta di Milano” tra 1857-1858. Edizione definitiva in volume 1868-69* • La Libia d'oro, Milano, 1868* • La giovinezza di Giulio Cesare, Milano, 1872* • Storia delle lettere e delle arti in italia, 1855-58. Scritti critici ripubblicati postumi e accresciuti col titolo Le tre arti nel 1874. • • • • • Igino Ugo Tarchetti. 1839-1869 Iginio Ugo Tarchetti nacque a San Salvatore Monferrato, in provincia di Alessandria, nel 1841. Compì gli studi a Casale e a Valenza ed in seguito entrò nel commissariato militare, posto che abbandonò nel 1865 dopo aver redatto degli scritti contro l'organizzazione militare ed in generale contro qualsiasi istituzione che si fondasse sull'autorità. Divenne ben presto uno degli esponenti più tipici della Scapigliatura milanese, nell'orizzonte della quale scrisse diversi articoli su vari giornali, quali Il Gazzettino Rosa e Il Pungolo. Nel suo intento di rinnovamento della narrativa e della poesia italiane attinse con entusiasmo, ma a volte forse con troppa ingenuità, a scrittori stranieri, senza riuscire, peraltro, a pervenire ad una teoria ed uno stile letterari propri. Morì di tifo a Milano nel 1869. • Paolina. Misteri del coperto dei Figini, pubblicato in “Rivista Minima” dal 30.11.1865 al 31.1.1866, poi in volume, Milano, 1867 • Una nobile follia, pubblicato in “Il sole” dal 12.11.1866 al 27.3.1867, poi in volume, Milano, 1869* • Storia di una gamba, Milano, 1869 • L'innamorato della montagna. Impressioni di un viaggio, Milano, 1869 • Fosca, pubblicato in “Il pungolo” dal 21.2.1869 al 6.4.1869, poi in volume, Milano, 1869. Il romanzo, incompiuto, venne portato a termine da Salvatore Farina. • Amore sull'arte, Milano, 1869* • Racconti fantastici, Milano, 1869* • Racconti umoristici, Milano, 1869 • Desjecta, Bologna, 1879 Fonti utilizzate per le biografie: Liber Liber; Letteratura, Garzanti, 2002 Nel Sistema Bibliotecario Vimercatese sono inoltre presenti: Antologie • • • • Lirici della Scapigliatura, a cura di Gilberto Finzi, Milano, Mondadori, 1965* Racconti della Scapigliatura milanese, Edipem, c1973* Racconti neri della scapigliatura, a cura di Gilberto Finzi, Milano, Mondadori, 1989* Gianfranco Contini, Racconti della Scapigliatura piemontese, Einaudi, c1992* Materiale multimediale • Noir italiano, Tarchetti, Dossi, Boito. Voci italiane: Massimo Antonio Rossi, Marco Balzarotti, Adolfo Fenoglio, Intermedia, c1996. 2 audiocassette (ca. 90 min.) Indice: Il castello nero, Igino Ugo Tar chetti. Amore e morte, Carlo Dossi. L'alfier nero, Arrigo Boito* • Le leggende del castello nero; Uno spirito in un lampone, Igino Ugo Tarchetti, Gneusz Cl'Audio, 2006. 1 CD (ca. 7 ore)* • La Scapigliatura milanese, Regione Lombardia. Settore Cultura e Informazione. Ufficio Attivita` Audiovisive, di Enrica Tagliabue; testo Elena Pellizzoni; riprese filmate Rodolfo Schianni, Regione Lombardia, 1984. 1 videocassetta (31 min.)* • Mefistofele. Parte prima e parte seconda. Coro e orchestra del Teatro alla Scala; direttore: Lorenzo Molajoli, Interpreti: Mafalda Favero, Antonio Melandri, 2 CD* • Mefistofele; Lyric Opera of Chicago; direttore: Nino Sonzogno, Ist. Geog. De Agostini, 1995, 1 CD (ca. 60 min.)* • La Gioconda, Ponchielli, direttore: Bruno Bartoletti; National Philharmonic Orchestra; London Opera Chorus, Decca, 1981. Interpreti: Monserrat Caballe`, Luciano Pavarotti, Alfreda Hodgson, Nicolai Ghiaurov. Include il libretto. 3 CD (ca. 55, 59, 58 min.)*