об P R O E M I O . da i più deboli, fi come farebbe la decottìone d'ancto,di ^eme di rafano, e di camomilla, ò di altri fomiglianti,folici a prouocare il vomito, aggiugnédo alla decottionc/e farà bifogno,vna dramma di agarico,ilquale oltre che prò uochi fortemente il vomito, ha proprietà di rompere la forza del veleno. Alcuni hanno per gran fecreto di dar un quartiglio(che alla noftra mifura faria una foglietta) d'acqua di fior di naranci tepida , perche oltre che pròuochi il uomito, ha virtù particolare di eftmguere,& ara mazzare la forza del ueleno ; dcuefi dar caldaia mifura d'un quartiglio . Et ha queft'acqua, cauata daifiorde naranci, tal proprietà, per elfere fpecie di cetro, il quale ha gran virtù contra ueleno, fi come habbiamo noi icritt to in un libretto, che và impreftò con altri miei, che tratta de naranci. E' bene anco, che col vomitorio fi mefchi alcuna cofa,c'habbia virtù contra naleno, come per eflem pio teriaca, mitridato, & altri fomiglianti, di che qui appreilb trattaremo . A i noftri tempi fi è comporto vn olio,che chiamano di uetriolo, ò cuperofa, percioche di quello folamente fi caua, & è cofa la più eccellente per elpellere, e gettar la malignità del ueleno,di quante ne fàppiamo fin q u i , pigliandone fèi gocciole con alcuna acqua cordiale, imperoche fa venir per vomito il ueleno, & eftingue la iua malignità , e non folo è buono tale olio di vetriolo in quefto, ma per moire altre infermità, fi co me ne infegna Euonimo grande alchimifta, e molto dotto nelle diftillationi medicinali ; il che colui,che ha da curar gli a t t o r c a t i , ha da tener fpetial penfiero di prouocare in principio il vomirò, perei oche qtaefto è il principal fondamento della cura. Fatto il uomito fi procuri di dar dopo all'infermo medicine, c'habbiano uirtù particolare di leuare, e rimuoucre la malignità, che il ueleno ha lafciata impreila nello ftomaco^, é membri principi3