Le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo vogliono essere un quadro di riferimento per la progettazione curricolare. Le scuole sono invitate a costituire commissioni di lavoro per la contestualizzazione e la prima attuazione delle Indicazioni, che si presentano come proposte culturali, con lo scopo di stimolare una riflessione comune sulle finalità del servizio educativo e sul miglioramento della sua qualità. A tal fine, la Direzione Regionale del Piemonte metterà in campo una serie di azioni mirate al supporto alle scuole, accogliendo gli input che le arriveranno da tutti i soggetti coinvolti. LA TASK FORCE REGIONALE, composta da dirigenti tecnici, dirigenti USP, dirigenti scolastici, docenti e personale dell’USR (max 20 persone), sarà la struttura di riferimento I NUCLEI PROVINCIALI DI SUPPORTO costituiranno la declinazione periferica della task force regionale e saranno composti dal dirigente dell’USP o suo delegato, dirigenti scolastici e docenti (max 8 persone) LE SCUOLE, protagoniste sul campo, attiveranno commissioni e gruppi di lavoro per elaborare e validare il nuovo curricolo, costruito sulla base dei contributi e delle riflessioni che emergeranno in questa fase sperimentale SCUOLE TASK FORCE REGIONALE NUCLEI PROVINCIALI DI SUPPORTO TASK FORCE • Predisposizione del Piano regionale • Coordinamento dei Nuclei Provinciali • Monitoraggio NUCLEI PROVINCIALI • Raccordo con le scuole e le istituzioni del territorio • Attuazione del Piano regionale nella sua articolazione provinciale NUCLEO PROVINCIALE NOVARA Paola D’Alessandro - Dirigente U.S.P. Novara Alida Colombano – Dirigente Scolastico – Direzione Didattica di Trecate Carlo Bergamaschi – Dirigente Scolastico – Scuola Media di Borgomanero Concetta De Marco – Dirigente Scolastico – Istituto comprensivo di Cerano Vincenzo Guarino – Dirigente Scolastico – Direz. Did. 2° circolo di Novara Albertina Motta – Dirigente Scolastico – Istituto Comprensivo di Romagnano Francesco Pasciuti – Dirigente Scolastico – Istituto Comprensivo di Cameri Raccordo con le scuole e le istituzioni del territorio Attuazione del Piano regionale nella sua articolazione provinciale • Diffusione delle Indicazioni • Attività di informazione e formazione specifica • Animazione del dibattito/riflessione sulle Indicazioni • Guida ed accompagnamento nella sperimentazione delle Indicazioni • Documentazione • Monitoraggio Diffusione delle Indicazioni • Consegna ai Dirigenti e ai Docenti del documento • Conferenza di servizio per Dirigenti scolastici coordinata dai Dirigenti tecnici dell’USR per l’illustrazione delle Indicazioni, già pervenute, e la presentazione del Piano Regionale • Apertura di uno spazio specifico sul sito web dell’USR (inizio ottobre) Attività di informazione e formazione specifica (da realizzarsi in collaborazione con le associazioni professionali e disciplinari) •Costituzione di consorzi/reti di scuole •Seminario nazionale •Corsi di formazione per docenti •Corsi residenziali rivolti ai referenti delle reti •Area di documentazione sul sito dell’USR …IN POI Animazione del dibattito/riflessione e accompagnamento nella sperimentazione delle Indicazioni • Utilizzo dell’area web dedicata per: fornire strumenti e materiali di supporto facilitare la comunicazione e lo scambio di interventi tra scuole, scuole e nuclei, scuole e task force raccogliere le risposte ai quesiti più frequenti (FAQ) • Attivazione di workshop territoriali all’interno delle reti di scuole Documentazione • Rivisitazione e rivalutazione delle esperienze pregresse alla luce delle Indicazioni • Valorizzazione delle buone pratiche scaturite dalla fase di sperimentazione delle Indicazioni • Raccolta e diffusione delle stesse all’interno dello spazio web Monitoraggio Quando? Chi? Che cosa? Il come alle scuole ... Nell'anno 2007-2008 i collegi docenti utilizzano le parti delle Indicazioni per il curricolo compatibili e coerenti con il piano dell'offerta formativa adottato, con le esperienze maturate nell'ambito del contesto scolastico, con le esigenze del territorio e con le condizioni di fattibilità in cui la singola scuola opera. Nel corso del predetto biennio le istituzioni scolastiche, nel quadro delle finalità generali indicate e degli obiettivi individuati per la scuola dell'infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, verificano la congruità dei contenuti proposti e la loro articolazione per campi di esperienza, aree, discipline e competenze, anche al fine di eventuali modificazioni e integrazioni. Settembre-Dicembre 2007 1. Le scuole organizzano apposite riunioni dei collegi dei docenti in occasione dell'apertura dell'anno scolastico. 2. Costituiscono commissioni di lavoro (capi di istituto, docenti, dirigenti amministrativi, genitori...) d'intesa con i propri Consigli di Istituto, per impostare e seguire gli sviluppi del processo di informazione e di prima attuazione delle Indicazioni. 3. Tutti gli insegnanti e tutti i dirigenti scolastici si impegnano per conoscere le nuove Indicazioni, nel loro contenuto, nei loro fondamenti e nella loro articolazione attraverso la lettura, la comprensione e l'approfondimento del contenuto, dei criteri di fondo, dei principi ispiratori, delle implicazioni per le scuole e per gli insegnanti con l'apporto della professionalità e dell'esperienza di tutti, per una reale condivisione dello scopo per cui sono state redatte queste Indicazioni per il curricolo. 4. Le scuole promuovono discussioni impostate e coordinate organicamente a livello dipartimentale e interdipartimentale, tese a individuare le Indicazioni come occasione per una riflessione comune sulle finalità del servizio formativo e sul miglioramento della sua qualità. Da gennaio 2008 5.. Si sviluppano successive fasi in cui gli interventi relativi allo sviluppo professionale degli insegnanti ed al lavoro di ricerca e di innovazione nelle scuole assumeranno un rilievo strutturale attraverso approcci e metodi di intervento che privilegiano modelli innovativi, anche in collaborazione con le associazioni professionali e disciplinari. 6. Il rilancio della ricerca didattica dovrà mettere a frutto il ruolo attivo della scuola come luogo di studio e di innovazione. Le istituzioni scolastiche verificano, attraverso le pratiche della ricerca/azione, l'efficacia e le modalità di attuazione delle Indicazioni contenute nel documento utilizzando a riguardo tutti gli strumenti di flessibilità previsti dal D.P.R. 275/1999, con particolare riferimento agli articoli 4, 5 e 6. A primavera 2008 7. Consultazione nazionale nelle scuole da realizzare per la raccolta sistematica e ragionata di commenti, riflessioni e proposte scaturite direttamente dall'esperienza degli insegnanti.