Spoil system: Chi vince le elezioni ha diritto di occupare i posti della pa con persone di propria fiducia La titolarità di alcuni uffici dirigenziali in posizione apicale cessa allo scadere del mandato dell’organo politico che ha conferito l’incarico o entro un termine stabilito dalla legge a far data da questa scadenza. Al nuovo conferimento dell’incarico dirigenziale dovrà provvedere il nuovo organo politico (il quale ha ovviamente la facoltà di confermare il precedente titolare) Alcuni incarichi sono attribuiti a soggetti individuati intuitu personae, vale a dire con una modalità che mira a rafforzare la coesione tra l’organo politico e gli organi di vertice dell’apparato burocratico per consentire il buon andamento dell’attività di direzione dell’ente Per i sostenitori dello spoil system La scelta fiduciaria dei vertici dell’amministrazione è resa necessaria dal fatto che gli organi politici non dispongono più di un potere gestionale concreto L ’ indipendenza dei dirigenti non significa inamovibilità delle funzioni assegnate Lo spoil system è imposto dalla necessità di “ coesione ” tra organi politici e vertici burocratici per la attuazione dell’indirizzo politico Per i detrattori dello spoil system Vi è il rischio che gli organi politici si intromettano nella gestione riservata ai dirigenti Vi è il rischio che la scelta da fiduciaria divenga arbitraria, prescindendosi dalle effettive capacità del dirigente Il principio di imparzialità osta al sistema dal momento che impone la distinzione tra politica e amministrazione e impone che la pa, nell ’ attuazione dell’indirizzo politico della maggioranza, sia vincolata ad agire senza distinzione di parti politiche Corte costituzionale n. 233/2006: Legittimità costituzionale dell ’ istituto per consentire il buon andamento dell’attività di direzione dell’ente Si tratta di nomine conferite dagli organi di indirizzo politico “ in base alla valutazione della personale coerenza del nominato con tale indirizzo ” , e cioè sorrette dal criterio dell’intuitus personae Corte costituzionale n. 103/2007: La decadenza automatica dagli incarichi dirigenziali contraddice il principio di distinzione tra funzioni di indirizzo politico e funzioni di gestione amministrativa e cioè “tra l’azione di governo –che è normalmente legata alle impostazioni di una parte politica, espressione delle forze di maggioranza- e l’azione della pa, la quale è vincolata ad agire ...al fine del perseguimento delle finalità pubbliche obiettivate dall’ordinamento” Il principio di buon andamento, quindi, è fondamento sia della “fiduciarietà” che implica lo spoil system di parte della dirigenza apicale, per garantire la coesione con gli organi politici nell’attuazione dell’indirizzo politico sia delle regole che vengono a bilanciare tale sistema e richiedono la continuità dell’azione amministrativa e verifiche periodiche sull’attività di gestione dei dirigenti Corte costituzionale n. 103/2007: La causa di cessazione dell’incarico dirigenziale deve essere necessariamente correlata alla responsabilità del dirigente e non può, dunque, essere automatica. La valutazione del dirigente non può prescindere da “un momento procedimentale di confronto”, vale a dire da un contraddittorio con l’interessato. Indici di esclusione del rapporto fiduciario (Corte cost. n. 34/2010): scelta del dirigente in base a requisiti di competenza e professionalità selezione tra i possibili candidati tipo di funzioni che i dirigenti sono chiamati ad esercitare.