N. 28 2 0 15 0709133009 Domenica 12 luglio (3) VERDE (III) 08,00 - Argiolas Gesuino e Stefania DOMENICA XV DEL TEMPO ORDINARIO 09,30 - Popolo Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche 11,15 - FRADES 2015 CON NOI Lez. Fest: Am 7,12-15; Sal 84; Ef 1,3-14; Mc 6,7-13 MOSTRACI, SIGNORE, LA TUA MISERICORDIA. Dopo Adamo non si riesce più a fare un peccato originale! (E. CARLETTI) Lunedì 13 luglio (7) V E R D E (III) 08,40 - Lodi FERIA DELLA XV SETTIMANA ORDINARIA 19,00 - Melis Felicino - Vespri 19,45 - INCONTRO PER I GENITORI DEGLI ISCRITTI AL GREST Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Es 1,8-14.22; Sal 123; Mt 10,34–11,1 La civiltà non consiste nel sapone o nel vapore, ma nel far diminuire tra gli IL NOSTRO AIUTO È NEL NOME DEL SIGNORE. uomini le tracce del peccato originale. (CH. BAUDELAIRE) Martedì 14 luglio (7) V E R D E (III) 08,40 FERIA DELLA XV SETTIMANA ORDINARIA 09,00 19,00 Messa a scelta, prefazio comune 21,30 Lez. Fer.: Es 2,1-15; Sal 68; Mt 11,20-24 VOI CHE CERCATE DIO, FATEVI CORAGGIO. - Lodi INCONTRO DI PREGHIERA PER I CATECHISTI (c/o tancato) Ringraziamento (47° anniversario di Ordinazione) ROSARIO SOTTO LE STELLE (nel Sagrato di S. Maria) L’unico tiranno che accetto in questo mondo è la silenziosa piccola voce dentro di me. (GANDHI) Mercoledì 15 luglio (5) B I A N C O (III) 08,00 - Messa c/o Evaristiane SAN BONAVENTURA, vescovo e dottore, mem. 08,40 - Lodi 17,30 - INCONTRO PER GLI ASPIRANTI CHIERICHETTI Messa propria, prefazio comune Lez. Fer.: Es 3,1-6.9-12; Sal 102; Mt 11,25-27 19,00 - In on. della Madonna - Vespri MISERICORDIOSO E PIETOSO È IL SIGNORE. La coscienza è Dio presente nell’uomo. (V. HUGO) Giovedì 16 luglio (5) B I A N C O (III) 08,40 - Lodi B.V.M. del MONTE CARMELO, mem. fac. 19,00 - In on. di N. S. del Carmine Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Es 3,13-20; Sal 104; Mt 11,28-30 IL SIGNORE SI È SEMPRE RICORDATO DELLA SUA ALLEANZA. Per certuni la coscienza è come l’ombra: nel buio scompare. (M. AMADEO) Venerdì 17 luglio (7) V E R D E (III) 08,40 - Lodi FERIA DELLA XV SETTIMANA ORDINARIA 19,00 - Porceddu Leonardo - Vespri 21,30 - ROSARIO SOTTO LE STELLE (nel Sagrato di S. Maria) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Es 11,10-12.14; Sal 115; Mt 12,1-8 ALZERÒ IL CALICE DELLA SALVEZZA E INVOCHERÒ IL NOME DEL «Se non potete dormire, non lamentatevi dei nostri letti, ma esaminate la SIGNORE. vostra coscienza». (NELLE CAMERE DI UN ALBERGO STATUNITENSE) Sabato 18 luglio (7) V E R D E (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano” 11,00 - Messa per Rinnovo Promesse Matrimoniali FERIA DELLA XV SETTIMANA ORDINARIA 16,30 - Confessioni Messa a scelta, prefazio comune 18,30 - Rosario Lez. Fer.: Es 12,37-42; Sal 135; Mt 12,14-21 19,00 - Mondino, Maria, Giuseppe IL SUO AMORE È PER SEMPRE. Aveva la coscienza pulita. Infatti non la usava mai. (S. J. LEC) Domenica 19 luglio (3) V E R D E (IV) 08,00 - Sacerdoti Cesare, Gabriele, Edoardo, Eugenio DOMENICA XVI DEL TEMPO ORDINARIO 09,30 - Popolo Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche 11,15 - Giuseppe, Anna, Flavio Lez. Fest: Ger 23,1-6; Sal 22; Ef 2,13-18; Mc 6,30-34 IL SIGNORE È IL MIO PASTORE: NON MANCO DI NULLA. L’uomo è il solo animale che arrossisce, o che dovrebbe farlo. (M. TWAIN) AVVISI * MODULO DI I- escursioni a Santa Maria, a Putzu I- * INVITO A COMUNIONE DI PRESCRIZIONE AL GREST DAL 20 LUGLIO ALL’8 AGOSTO Il modulo può essere richiesto in Parrocchia. Il GrEst inizierà il 20 luglio e si concluderà l’8 agosto. Si svolgerà, nell’Oratorio, il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle ore 12. Per i giovedì sono previste (con le famiglie) Supplemento a du, e al Parco di Perd’e Pibera. Le iscrizioni scadono oggi, 12 luglio. La partecipazione è gratuita. Il 13 luglio, alle ore 19,45, si tiene in Oratorio la Riunione per i Genitori degli iscritti. * “SULLA TUA PAROLA” - Si invitano gli abbonati, che ancòra non l’hanno fatto, a ritirare l’opuscolo dei mesi di luglio e agosto, rivolgendosi a don Pes. GHIERA - Il 14 ricorre il 47° anniversario della mia Ordinazione Sacerdotale. Invito la Comunità ad unirsi alle mie preghiere ed a partecipare alla Messa di Ringraziamento che celebrerò alle ore 19. * “LAUDATO SII” Il testo dell’Enciclica, è disponibile da sabato prossimo in Parrocchia. Lo si può richiedere in sacrestia o agli incaricati della vendita di Famiglia Cristiana. Costa € 2,50 - Stampato in 700 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna - LEGGIBILE E SCARICABILE Fin dall’inizio del suo ministero pubblico, Gesù ha chiamato degli uomini a collaborare con lui. Non ha voluto agire da solo, salvare il mondo da solo! Chiamati ed inviati, anche noi siamo oggi la bocca, gli occhi, gli orecchi, le mani di Dio che, con noi e attraverso noi vuole continuare a far crescere il regno dell’amore nei cuori e nel mondo. I DISCEPOLI SONO UOMINI LIBERI: GESÙ LI INVITA A PROCEDERE SENZA TROPPI BAGAGLI. DIO SOLO È LA LORO FORZA E LA LORO SPERANZA! - www.parrocchiasanleonardo.com - www.aserramanna.it "LAUDATO SI'", UNA "MAPPA" PER LA TURA DELL'ENCICLICA (2 Parte) LET- A CAPITOLO SECONDO IL VANGELO DELLA CREAZIONE Per affrontare le problematiche illustrate nel capitolo precedente, Papa Francesco rilegge i racconti della Bibbia, offre una visione complessiva che viene dalla tradizione ebraico-cristiana e articola la «tremenda responsabilità» (90) dell’essere umano nei confronti del creato, l’intimo legame tra tutte le creature e il fatto che «l’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti» (95). Nella Bibbia, «il Dio che libera e salva è lo stesso che ha creato l’universo» e «in Lui affetto e forza si coniugano» (73). Centrale è il racconto della creazione per riflettere sul rapporto tra l’essere umano e le altre creature e su come il peccato rompa l’equilibrio di tutta la creazione nel suo insieme: «Questi racconti suggeriscono che l’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra. Secondo la Bibbia, queste tre relazioni vitali sono rotte, non solo fuori, ma anche dentro di noi. Questa rottura è il peccato» (66). Per questo, anche se «qualche volta i cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non corretto, oggi dobbiamo rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creature» (67). All’essere umano spetta la responsabilità di «“coltivare e custodire” il giardino del mondo (cfr Gen 2,15)» (67), sapendo che «lo scopo finale delle altre creature non siamo noi. Invece tutte avanzano, insieme a noi e attraverso di noi, verso la meta comune, che è Dio» (83). Che l’essere umano non sia il padrone dell’universo, «non significa equiparare tutti gli esseri viventi e toglier[gli] quel valore peculiare» che lo caratterizza; e «nemmeno comporta una divinizzazione della terra, che ci priverebbe della chiamata a collaborare con essa e a proteggere la sua fragilità» (90). In questa prospettiva, «Ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura “è contrario alla dignità umana”» (92), ma «Non può essere autentico un sentimento di intima unione con gli altri esseri della natura, se nello stesso tempo nel cuore non c’è tenerezza, compassione e preoccupazione per gli esseri umani» (91). Serve la consapevolezza di una comunione universale: «creati dallo stesso Padre, noi tutti esseri dell’universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una sorta di famiglia universale, […] che ci spinge ad un rispetto sacro, amorevole e umile» (89). Conclude il capitolo il cuore della rivelazione cristiana: «Gesù terreno» con la «sua relazione tanto concreta e amorevole con il mondo» è «risorto e glorioso, presente in tutto il creato con la sua signoria universale» (100). CAPITOLO TERZO LA RADICE UMANA DELLA CRISI ECOLOGICA Questo capitolo presenta un’analisi della situazione attuale, «in modo da coglierne non solo i sintomi ma anche le cause più profonde» (15), in un dialogo con la filosofia e le scienze umane. Un primo fulcro del capitolo sono le riflessioni sulla tecnologia: ne viene riconosciuto con gratitudine l’apporto al miglioramento delle condizioni di vita (102103), tuttavia essa dà «a coloro che detengono la conoscenza e soprattutto il potere economico per sfruttarla un dominio impressionante sull’insieme del genere umano e del mondo intero» (104). Sono proprio le logiche di dominio tecnocratico che portano a distruggere la natura e a sfruttare le persone e le popolazioni più deboli. «Il paradigma tecnocratico tende ad esercitare il proprio dominio anche sull’economia e sulla politica» (109), impedendo di riconoscere che «Il mercato da solo [...] non garantisce lo sviluppo umano integrale e l’inclusione sociale» (109). Alla radice si diagnostica nell’epoca moderna un eccesso di antropocentrismo (116): l’essere umano non riconosce più la propria giusta posizione rispetto al mondo e assume una posizione autoreferenziale, centrata esclusivamente su di sé e sul proprio potere. Ne deriva una logica «usa e getta» che giustifica ogni tipo di scarto, ambientale o umano che sia, che tratta l'altro e la natura come semplice oggetto e conduce a una miriade di forme di dominio. È la logica che porta a sfruttare i bambini, ad abbandonare gli anziani, a ridurre altri in schiavitù, a sopravvalutare la capacità del mercato di autoregolarsi, a praticare la tratta di esseri umani, il commercio di pelli di animali in via di estinzione e di “diamanti insanguinati”. È la stessa logica di molte mafie, dei trafficanti di organi, del narcotraffico e dello scarto dei nascituri perché non corrispondono ai progetti dei genitori. (123) In questa luce l’Enciclica affronta due problemi cruciali per il mondo di oggi. Innanzitutto il lavoro: «In qualunque impostazione di ecologia integrale, che non escluda l’essere umano, è indispensabile integrare il valore del lavoro» (124), così come «Rinunciare ad investire sulle persone per ottenere un maggior profitto immediato è un pessimo affare per la società» (128). La seconda riguarda i limiti del progresso scientifico, con chiaro riferimento agli OGM (132-136), che sono «una questione di carattere complesso» (135). Sebbene «in alcune regioni il loro utilizzo ha prodotto una crescita economica che ha contribuito a risolvere alcuni problemi, si riscontrano significative difficoltà che non devono essere minimizzate» (134), a partire dalla «concentrazione di terre produttive nelle mani di pochi» (134). Papa Francesco pensa in particolare ai piccoli produttori e ai lavoratori rurali, alla biodiversità, alla rete di ecosistemi. È quindi necessario «un dibattito scientifico e sociale che sia responsabile e ampio, in grado di considerare tutta l’informazione disponibile e di chiamare le cose con il loro nome» a partire da «linee di ricerca autonoma e interdisciplinare» (135). (continua la settimana prossima)