Salt. II sett. Domenica 9 Giugno DOMENICA X (3) Messa propria., Gloria, Credo, prefazio delle domeniche Lez. Fest.: 1Re 17,17-24; Sal 29; Gal 1,11-19; Lc 7,11-17 VERDE 20,00 Deff. Virgilio e Leonilla Piras, Bruno Musanti 08,30 Lunedì 10 Giugno FERIA DELLA X SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: 2Cor 1,1-7; Sal 33; Mt 5,1-12a 08,00 Pro populo 10,00 VERDE 19,00 Deff. Bachisio e Francesco Porcu 20,00 INCONTRO DI PREGHIERA Martedì 11 Giugno 08,30 S. BARNABA, apostolo, memoria (5) Messa propria, prefazio II degli Apostoli Lez. Fer.: At 11,21b-26; 13,1-3; Sal 97; Mt 10,7-13 ROSSO 19,00 Def. Pietro Deiana (1° anniversario) Mercoledì 12 Giugno 08,30 FERIA DELLA X SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: 2Cor 3,4-11; Sal 98; Mt 5,17-19 VERDE Giovedì 13 Giugno S. ANTONIO DA PADOVA, sac e dott., memoria (5) Messa propria,, prefazio comune o della memoria Lez. Fer.: 2Cor 3,15 - 4,1.3-6; Sal 84; Mt 5,20-26 Lez. Santi: Is 61,1-3a; Sal 18; Lc 10,1-9 BIANCO VERDE 19,00 Deff. Giovanna, Pasqualino e Virgilio RIFLETTIAMO È bello che, dopo una serie di domeniche liturgicamente “forti”, nel tornare nella serie delle domeniche del tempo ordinario, la liturgia SULLA PAROLA DI DIO quest’anno proponga alla nostra contemplazione il Dio amante della vita, il Dio dei vivi non dei morti come diceva Gesù. Dio non abbandona Elia perseguitato e ramingo in terra straniera, per lui la farina e l’olio non si esauriscono; ma neanche la vedova e suo figlio son dimenticati da Dio. A lei, che ha rischiato tutto, Dio rende quel figlio che, per quei tempi, è tutto per lei. La stessa privazione di ogni sostegno umano commuove Gesù che incontra la vedova di Nain che accompagna al sepolcro l’unico suo figlio. Guai a me se dessi l’impressione di sottovalutare lo strazio di una madre per la perdita di un figlio e certo Gesù aveva un cuore più sensibile del mio. “Il Signore ne ebbe compassione e le disse - non piangere”. Quanti quel giorno le avranno rivolto parole di consolazione! Quante volte, nonostante la coscienza della nostra impotenza, ci siamo sinceramente sentiti coinvolti e partecipi del dolore che abbiamo incontrato sulla nostra strada! Nel Vangelo, e non solo, gli interventi straordinari del Dio della vita non sono un capovolgimento dell’ordine della natura, ma uno stimolo alla fede e un annuncio di speranza. Gesù, risuscitando i morti, non solo manifesta la sua divinità, non solo, in qualche modo, preannuncia la propria resurrezione, ma apre l’uomo alla speranza di essere associato alla sua vittoria sulla morte. È il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, il Dio dei viventi, per l’eternità. Gesù che salva dalla morte, fonda la nostra speranza, ma ci invita a vivere in pienezza i nostri giorni: “lo restituì a sua madre”. Valori, gioie e doveri che Egli ha condiviso vivendoli, hanno la loro consacrazione, devono diventare una vita degna di essere vissuta tanto più quanto più sarà spesa a condividere e sollevare le difficoltà economiche, fisiche e morali dei nostri fratelli uomini. Sac. Giuseppe 08,30 Sabato 15 Giugno FERIA DELLA X SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Santi: 2Cor 5,14-21; Sal 102; Mt 5,33-37 08,30 18,00 ADORAZIONE 19,00 Def. Gemma Madeddu 08,30 Deff. Beatrice Boltini e Salvatore Cogotti Venerdì 14 Giugno FERIA DELLA X SETTIMANA (7) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer. : 2Cor 4,7-15; Sal 115; Mt 5,27-32 19,00 Def. Marco Masala V. Q. Sella Tel. e Fax 070504200 09121 CAGLIARI Fax 1782740992 E-mail: [email protected] Sito internet: www.parrocchiasanteusebiocagliari.it 9 - 16 Giugno 2013 ANNO XI N. 552 VERDE Salt. III sett. Domenica 16 Giugno DOMENICA XI (3) Messa propria., Gloria, Credo, prefazio delle domeniche Lez. Fest.: 2Sam 12,7-10.13; Sal 31; Gal 2,16.19-21; Lc 7,36-8,3 VERDE 18,00 ADORAZIONE 19,00 Deff. Basilia e Nunzio Masala 08,00 Pro populo 10,00 20,00 Una nave in porto è al sicuro, ma le navi non sono fatte per stare in porto. (John A. Shedd) Stampato in proprio dalla Parrocchia S. Eusebio PREGHIERA È la compassione a muoverti: tu, Gesù, partecipi al dolore straziante di quella donna che ha perso il marito e ora anche l'unico figlio. Tu, Gesù, ti lasci colpire dalla sua pena, dalla sua solitudine, dal suo dolore. E le mostri che niente, neppure la morte, risulta ineluttabile ai tuoi occhi. Le riveli che tu puoi sconfiggerla proprio quando essa appare nel suo potere devastante, proprio quando sembra che nulla possa arginare il suo dilagare nella nostra vita. Quel giorno, sulla via del cimitero, tu ti sei manifestato per quello che sei veramente: colui che ama la vita e lotta, a mani nude, contro qualsiasi morte che deturpa e lacera, che colpisce tutti impunemente. Sì, tu l'affronterai la morte, e ne sperimenterai l'angoscia, offrirai il tuo corpo perché venga percorso dagli spasimi dell'agonia, e riuscirai a sconfiggere il nostro nemico mortale proprio mentre riteneva di averti sopraffatto. Apri i nostri occhi ed aiutaci a dare un senso al nostro vivere e al nostro morire. Carissimi parrocchiani. Dopo un periodo di riposo e di riflessione, sento la necessità di scrivere queste righe non tanto per spiegarvi i motivi che mi hanno portato a lasciare la parrocchia, quanto per salutarvi, dopo aver trascorso dieci anni insieme a voi. Sono stati dieci anni bellissimi, mi avete accolto nella famiglia dei parrocchiani di Sant’Eusebio con l’affetto che si riserva ad un vero amico, ad un fratello. E non trovo parole adatte e sufficienti per potervi dire grazie, grazie di vero cuore. Vi dico solo che vi voglio bene. La mia assenza ha, inevitabilmente, provocato molte chiacchiere ed illazioni. Ed alcune persone molto cattive vanno sparlando di questo fatto, ipotizzando scenari che non corrispondono affatto alla realtà dei fatti. Sono solo persone che non amano la parrocchia e si divertono, chissà perché, a seminare zizzania tra i parrocchiani. . Vado via non per colpa di qualcuno o qualcuna ma perché ho la convinzione, e questo fa parte del mio carattere, che nella vita è necessario fare diverse esperienze. Un proverbio consiglia di non lasciare la strada vecchia per la nuova, perché si sa ciò che si lascia ma non cosa si trova. Può darsi che in futuro mi penta di aver lasciato la bellissima vecchia strada che ho percorso fino ad ora, ma io confido nell’aiuto del Signore e nelle vostre preghiere di trovare una strada che mi arricchisca spiritualmente e che sia altrettanto bella di quella che ho lasciato. Saluto e ringrazio le catechiste/i che hanno collaborato con me, sia le giovani che le meno giovani. Come vi ho sempre detto non siete maestre/i, perché uno solo è il Maestro: il Signore. E nella Sua vigna non vi sono Capi e Sottocapi o Caporali siete tutti uguali e tutti fate lo stesso cammino di fede con i vostri ragazzi del catechismo. Saluto tutte le realtà che sono cresciute grazie alla guida preziosa di Don Giuseppe. La biblioteca, il Laboratorio di Pace, la Caritas e la San Vincenzo, i cori della domenica della messa dei ragazzi e della messa vespertina. E come dimenticare i ministranti, i ministri straordinari dell’Eucarestia, tutti coloro che collaborano alla preparazione del giornalino e delle liturgie e tutti i fedeli che frequentano le messe domenicali e quotidiane. Ho lasciato per ultimo il MIO e sottolineo il MIO Parroco e lo lascio per ultimo non certo per mancanza di rispetto. Lo voglio ringraziare per tutto quello che mi ha insegnato in dieci anni. Per la stima e l’affetto che mi ha sempre regalato, anche se gli è difficile dimostrarlo per via del suo carattere chiuso. Ma posso dire con tutta sincerità che è una persona eccezionale, buona, caritatevole sempre pronto ad aiutare il prossimo. Posso dire con orgoglio di aver collaborato con un uomo che merita stima e amore. Ora, per la prima volta dopo dieci anni, caro Don Peppuccio se mi permetti ti do del Tu. Non lo ho fatto prima perché come vecchio militare mi sembrava di mancarti di rispetto per il ruolo che ricopri. Ma, ora che me ne sono andato, lo faccio. Spero che non mi porti rancore per come ti ho lasciato. Tu hai sempre detto che bisogna rispondere alle chiamate che il Signore fa ad ognuno di noi ed io ho la convinzione, o quanto meno la speranza di aver risposto, nel fare questa scelta ad una Sua chiamata. Ti saluto di vero cuore e con tutta la stima che ho per te. Vi voglio bene. Sandro urtroppo non so dire neanche grazie. Mi trincero comodamente dietro l’alibi che niente in parrocchia è fatto per me e Colui che conosce le intenzioni dei cuori, nel ricompensare i suoi servitori, già su questa terra, non si lascia certo vincere in generosità. Serenamente e sinceramente ti auguro di avere il meglio che cerchi. Sac. Giuseppe ari amici, è con gioia grande che vi comunichiamo di aver ricevuto, dal Gruppo AIFO di Cagliari il frutto delle iniziative effettuate nella parrocchia in occasione della 60^ Giornata Mondiale dei Malati di lebbra. Il contributo di € 341,50 è stato devoluto a sostegno delle attività socio sanitarie dei nostri progetti nei Paesi del Sud del mondo. A voi tutti giunga la nostra gratitudine per la concreta generosità e disponibilità dimostrate. Viviamo in un mondo globalizzato nel quale predominano l’interesse egoistico, il benessere personale, la propria felicità e dove le persone più deboli sembrano dimenticate. Noi constatiamo però ogni giorno che il bene esiste ma non fa NOTIZIA, lo verifichiamo con chi condivide come voi, il nostro cammino di solidarietà e questa realtà così preziosa ci stimola a continuare con fiducia il cammino intrapreso. Domenica 27 gennaio 2013, in occasione della 60^ Giornata Mondiale, papa Benedetto XVI, dopo la preghiera all’Angelus in Piazza San Pietro, ha pronunciato le seguenti parole: “Si celebra oggi anche la sessantesima Giornata mondiale dei malati di lebbra. Esprimo la mia vicinanza alle persone che soffrono per questo male e incoraggio i ricercatori, gli operatori sanitari e i volontari, in particolare quanti fanno parte di organizzazioni cattoliche e dell’Associazione Amici di Raoul Follereau. Invoco per tutti il sostegno spirituale di san Damiano de Veuster e di santa Marianna Cope, che hanno dato la vita per i malati di lebbra”. Con amicizia ricevete il nostro fraterno e cordiale saluto. Maria Pia Api (Segreteria e Servizi Generali)