N. 36
2014
0709133009
Domenica 7 settembre (3) V E R D E
(III)
FESTEGGIAMENTI IN ON. DI SANTA MARIA
08,00
DOMENICA XXIII DEL TEMPO ORDINARIO 09,30
Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche 11,15
18,00
Lez. Fest: Ez 33,7-9; Sal 94; Rm 13,8-10; Mt 18,15-20
19,00
ASCOLTATE OGGI LA VOCE DEL SIGNORE.
-
Murgia Angelina
Lasio Battista
Anna - Giuseppe
PROCESSIONE dalla Parrocchia a Santa Maria
Messa in Santa Maria e PREDICA
celebrata da S. Ecc. Mons. Arrigo MIGLIO
Da parte dei Nonni Pinella e
Paolo e di Didda Roberta
AUGURI A
Emma Maria ATZORI, per il
08,30 - Messa in Parrocchia (in on. della Madonna) - Lodi suo 1° compleanno il 10 settembre.
10,45 - Messa in S. Maria (Pia e Giordano)
Messa propria, Gloria, prefazio della B.V. Maria
CAMPANE A FESTA
19,00 - Messa in Santa Maria (in on. della Madonna)
Lez. Santi: Mi 5,1-4a; Sal 12; Mt 1,1-16.18-23
Hanno suonato,
20,30 - Sposi
IL SIGNORE HA POSTO IN TE LE SORGENTI DELLA VITA.
mercoledì 3 setFESTEGGIAMENTI
IN
ON.
DI
SANTA
MARIA
Martedì 9 settembre (7)
B I A N C O (III)
tembre, per an08,40
Lodi
in
Parrocchia
FERIA DELLA XXIII SETTIMANA ORDINARIA
10,30 - Messa in Santa Maria (Argiolas Gesuino e Stefania) nunciare la nascita
Messa a scelta, prefazio comune
19,00 - Messa in Santa Maria (in on. della Madonna)
di Fabio Mossa, seLez. Fer.: 1 Cor 6,1-11; Sal 149; Lc 6,12-19
e PREDICA - celebrata don Alessandro MELIS condogenito di Fausto e
IL SIGNORE AMA IL SUO POPOLO.
20,00 - PROCESSIONE da Santa Maria alla Parrocchia di Francesca Frongia.
FESTEGGIAMENTI IN ON. DI SANTA MARIA
Mercoledì 10 settembre (7) V E R D E (III)
BUON COMPLEANNO
08,40 - Lodi in Parrocchia
FERIA DELLA XXIII SETTIMANA ORDINARIA
il
7 settembre, a Vittorio Mur10,30 - Messa in Santa Maria (Soci defunti S. Maria)
Messa a scelta, prefazio comune
ru,
per i suoi 45 anni, da parte
PROCESSIONE intorno al Santuario
Lez. Fer.: 1 Cor 7,25-31; Sal 44; Lc 6,20-26
19,00 - Egidio - Vespri
della Moglie e dei Figli.
20,00 - Sposi
ASCOLTA, FIGLIO, GUARDA, PORGI L’ORECCHIO.
l’8 settembre, a Maria Giulia
Murru, per i suoi 15 anni, da
Giovedì 11 settembre (7)
V E R D E (III) 08,40 - Lodi
parte di tutta la Famiglia.
FERIA DELLA XXIII SETTIMANA ORDINARIA 18,30 - Arisci Angelica (30°)
Lunedì 8 settembre (3)
BIANCO
NATIVITÀ DELLA B.V. MARIA, festa
Messa a scelta, prefazio comune
Lez. Fer.: 1 Cor 8,1b-7.11-13; Sal 138; Lc 6,27-38
(P)
FESTEGGIAMENTI IN ON. DI SANTA MARIA
19,00 - Cossu Sergio - Vespri
GUIDAMI, SIGNORE, PER UNA VIA DI ETERNITÀ.
IL COMITATO DI SAN LEONARDO INIZIA LA QUESTUA
08,40
- Lodi
Venerdì 12 settembre (7)
V E R D E (III)
19,00 - Zucca Salvatore - Vespri
FERIA DELLA XXIII SETTIMANA ORDINARIA
ANTICHI RIONI SERRAMANNESI:
Messa a scelta, prefazio comune
19,00 - FUNTANEDDA - VIA TORINO (C/O CASA BUCCOLI)
Lez. Fer.: 1 Cor 9,16-19,22b-27; Sal 83; Lc 6,39-42
19,45 - SA CONCIA - SLARGO VIA SVEZIA - VIA ALBANIA
QUANTO SONO AMABILI LE TUE DIMORE, SIGNORE!
20,30 - SU MOBÌU - PAZZA MATTEOTTI
Sabato 13 settembre (5)
B I A N C O (III) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano”
S. GIOVANNI CRISOSTOMO, vesc. e dott. mem. 10,30 - Matrimonio BUSSU - CARBONI
17,00 - Confessioni
Messa propria, prefazio comune
18,30 - Rosario
Lez. Fer.: 1 Cor 10,14-22; Sal 115; Lc 6,43-49
19,00 - Lasio Ginetta (BATTESIMI)
A TE, SIGNORE, OFFRIRÒ UN SACRIFICIO DI RINGRAZIAMENTO.
08,00
- Salvatore e Vincenza
Domenica 14 settembre (3) R O S S O
(P)
ESALTAZIONE DELLA S. CROCE, festa
09,30 - Simbula Gianni, Mura Anna
Messa propria, Gloria, prefazio I della Passione
11,15 - Matrimonio MADEDDU - LASIO
Lez. Santi: Nm 21,4b-9; Sal 77; Fil 2,6-11; Gv 3,13-17
18,00 - RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE
NON DIMENTICATE LE OPERE SEL SIGNORE!
LA CORREZIONE
FRATERNA
A nessuno piace essere corretto da un altro. Le osservazioni dell’altro sono spesso
causa di conflitti. L’altro, colui
che mi guarda e mi osserva,
colui che probabilmente vorrebbe aiutarmi, incontra spesso una grande resistenza.
Forse è quello che Dio stesso,
nella sua bontà e misericordia, sperimenta nella relazione con gli uomini.
Il suo sguardo benevolo di
Padre è tuttavia obiettivo e
merita attenzione e rispetto.
Uno sguardo che può cambiare il mio modo di vedere le
cose!
AVVISI * IL COMITATO MANNESI: a completamento Svezia e Via Albania.
DI SAN LEONARDO COMUNICA CHE ad incominciare dal
pomeriggio di giovedì 11 settembre inizierà a passare nelle
case del paese per la questua.
* “SULLA TUA PAROLA” Si
invitano gli abbonati, che ancora non l’hanno fatto, a ritirare
presso don Pes l’opuscolo del
mese di settembre e ottobre.
* ANTICHI RIONI SERRASupplemento a
di quanto scritto nella lettera
fatta recapitare nelle famiglie
dall’Amministrazione Comunale, si comunica l’ubicazione e
l’orario in cui, venerdì 12,
verranno affisse le ceramiche.
ALLE ORE 19, per il rione “FUNTANEDDA”, nella casa Buccoli in
via Torino.
ALLE ORE 19,45, per il rione
“SA CONCIA”, nello slargo tra Via
NON
ALLE ORE 20,30, per il rione
DOBBIA“SU MOBÌU”, in Piazza MatteotMO CONFORti.
* RIUNIONE DEL CONSIMARCI A QUESTO
GLIO PASTORALE: Si fa, MONDO, NÉ RIFIUTARdomenica 14 settembre, al- LO SISTEMATICAMENTE.
le ore 18 per preparare l’orgaDOBBIAMO SOLO RICOnizzazione delle elezioni per il
NOSCERE CIÒ CHE
rinnovo del Consiglio Pastorale
Parrocchiale per il prossimo PORTA IN SÉ L’IMMAGINE DI DIO.
triennio.
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C A T T O L I C I I TA L I A N I ,
CONTRIBUTO ALLA CRESCITA MORALE NELLA VITA
di VITTORIA PRISCIANDARO
Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini. Erano i «sepolcri imbiancati» al tempo di
Gesù, sono tutti coloro che da «peccatori sono
scivolati e sono diventati corrotti». Non ha
usato mezze parole papa Francesco il 27
marzo quando ha incontrato i parlamentari italiani. Nell'omelia della messa celebrata a santa
Marta, prendendo spunto dal Vangelo del giorno, ha riportato l'attenzione sul binomio pubblico/privato, che da sempre costituisce la cartina
al tornasole della vita di ogni cristiano. E, quindi, anche di chi ha una qualche responsabilità
nella vita pubblica. Un tema su cui dal Vaticano
II in poi molti laici «impegnati» si sono confrontati, con la vita e nell'elaborazione di piattaforme formative e catechetiche. A partire da
Vittorio Bachelet, (presidente dell'Azione cattolica e vicepresidente del Csm, ucciso dalle Br il
12 febbraio 1980 nel piazzale della Sapienza).
Nel 1964, alla Settimana sociale dove si parlava di bene comune, Bachelet diceva della necessità di «formare l'uomo a una lineare aderenza agli essenziali immutabili principi della
convivenza umana e in pari tempo al senso
storico, alla capacità cioè di cogliere il modo
nel quale quei principi possono e debbono trovare applicazione fra gli uomini del suo tempo;
vuoI dire altresì rendere consapevole l'uomo
della necessità di attrezzarsi spiritualmente,
intellettualmente, moralmente, tecnicamente
per divenire capace di attuare concretamente
quei principi nella concreta convivenza umana
in cui è chiamato a vivere». È, detta in altre
parole, per usare un'immagine ormai nota, la
richiesta di fedeltà alla Bibbia e al giornale, alla
Parola e alla vita degli uomini e delle donne.
È interessante, andando a guardare un recente sondaggio, rilevare che proprio questa coerenza venga considerata, dalle giovani generazioni, «in esilio» rispetto all'ordinarietà della vita.
Il «Rapporto giovani», la ricerca promossa
dall'Istituto Giuseppe TonioIo, curata da un
gruppo di docenti dell'Università Cattolica del
Sacro Cuore e realizzata da Ipsos con il sostegno della Fondazione
CaripIo dice che tra gli intervistati (un campione rappresentativo fra i 18 e i 29 anni), si registra una progressiva erosione del senso di
appartenenza verso il credo cattolico. «I giovani, infatti, vivono con molta preoccupazione l'attuale periodo di crisi. Non solo per le difficoltà a
realizzare i propri progetti di vita, ma anche per
la mancanza di punti di riferimento», afferma il
prof. Alessandro Rosina, docente di Demogra-
fia Sociale all'Università Cattolica e tra i curatori dell'indagine. «Forte è soprattutto la sfiducia
verso il quadro politico e le istituzioni, non considerate in sintonia con i cittadini e non all'altezza del proprio compito. Una caduta di credibilità rispetto alla quale si salvano parzialmente
solo l'Europa e la Presidenza della Repubblica,
che però raccolgono comunque meno della
metà dei consensi tra i giovani».
In questo panorama emerge in controtendenza
la figura del Papa: il 70% dei giovani si fida di
papa Francesco perché per l'85% è vicino alla
gente e per il 91% ispira simpatia. In particolare l'80% dei giovani è convinto che con papa
Francesco possa crescere la coerenza morale
tra i comportamenti e i valori affermati (il 21,2%
è «abbastanza d'accordo», il 29,1 lo è «molto»,
il 30,7% «moltissimo»). Riguardo ai temi sui
quali i giovani percepiscono una maggiore attenzione del Papa, a colpirli maggiormente è sì
la vita di preghiera (68%) e le verità professate
dalla Chiesa (64% di risposte positive), ma
ancor più l'impegno verso gli ultimi e nei confronti delle questioni sociali (oltre l'85%).
Seguono, raccogliendo largo consenso, i temi
della pace e del dialogo tra religioni (oltre
l'80%).
«In sintesi», afferma Rosina, «in un clima di
generalizzata sfiducia verso tutte le istituzioni e
la mancanza di figure credibili di riferimento per
i giovani, Papa Francesco sembra aver fatto
breccia nel cuore delle nuove generazioni. In
coerenza con il nome che ha scelto, ad essere
particolarmente apprezzato di lui è l'essere
percepito come più vicino alla gente che alle
gerarchie, l'attenzione ai meno fortunati e il
richiamo continuo oltre che ai valori, alla concretezza dei problemi sociali. Tutti aspetti che
lo mettono direttamente in sintonia con i giovani, sia nel merito dei temi toccati che nel modo
di trattarli e comunicarli».
Sarebbe difficile far una disamina delle cause
che hanno portato a questo calo di fiducia
generalizzata. Ma una chiave di lettura particolarmente efficace mi sembra quella data dal
professor Luigi Alici in un suo intervento alle
settimane sociali, a Pisa, dal titolo «Educare e
formare». «Alla crescente dissociazione tra
sfera pubblica e sfera privata, corrisponde un
andirivieni disinvolto e quasi schizofrenico fra
modelli etici radicalmente incompatibili: un'etica severamente normativa, al limite dell'accanimento, nella sfera pubblica; un'etica gelosamente soggettivistica, al limite dell'emotivismo,
nella sfera privata. Nel primo caso prevalgono
paradigmi utilitaristici, fondati sulla pretesa di
poter conoscere e calcolare il comportamento
buono in base al prevalere di risultati empiricamente quantificabili; nel secondo caso, al contrario, si denuncia come pericolosamente impositivo ogni appello alla conoscenza del bene,
salvando solo il primato della libera scelta individuale, nella effimera fragilità delle convenzioni sociali».
In questa equivoca separazione fra sfera pubblica e sfera privata, diceva Alici, si assiste a un
singolare gioco delle parti: «A una pubblicizzazione del privato, esibito fino all'indecenza, corrisponde una privatizzazione del pubblico,
occultato fino alla clandestinità. Le storie private sono messe in piazza, mentre i poteri invisibili sembrano allontanarsi dalle aule delle istituzioni. C'è un'oscenità esibita con cui ci illudiamo di conquistare visibilità nello spazio pubblico, ma c'è un'oscenità non meno grave, fatta di
silenzi omertosi, di decisioni prese in conventicole segrete, dove dalle scelte di pochi intimi
dipendono lo sviluppo e persino la vita di intere
popolazioni. Non possiamo lasciare ai nostri
ragazzi l'illusione che la battaglia per la democrazia si combatta solo sulla prima linea del
sistema mediatico, lasciando che le istituzioni
pubbliche divengano luoghi folcloristici dove
viene sceneggiato il conflitto e dove si celebra
l'idolatria di un consenso fine a se stesso».
A questo divorzio di pubblico e privato corrisponde uno sdoppiamento dell'idea di bene
comune: «Per un verso identificato con una
somma aritmetica di beni materiali, meritevoli
(nel migliore dei casi) di tutela pubblica solo
perché utilitaristicamente indispensabili alla
vita di tutti (come i beni ambientali) o comunque ritenuti irrinunciabili dinanzi alla libera fruizione individuale (come i beni culturali ed artistici); per altro verso, ridotto ad una cornice
vuota di condizioni formali e neutre per la regolamentazione esterna della tensione competitiva.».
Nel decennio che la Conferenza episcopale italiana ha additato come centrale per l'emergenza educativa, occorre dunque ritornare a un'antropologia integrale che guardi alla formazione
della persona nella sua unità, «contro ogni distorsione ideologica dell'opera educativa», dice
il professor Alici. Che richiama l'intervento di
Giuseppe Lazzati, alla XXXIX Settimana sociale, dedicata all'educazione al bene comune:
«Si deve avere un'unica coscienza cristiana, e
non invece una coscienza politica, da un lato, e
una coscienza religiosa, dall'altro».
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