N. 43 2 0 15 0709133009 RITORNA L’ORA SOLARE 08,00 - Giovanni DOMENICA 30A DEL TEMPO ORDINARIO 09,30 - Pezza Saverio Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche 11,15 - Francesco Domenica 25 ottobre (3) VERDE Lez. Fest: Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52 GRANDI COSE HA FATTO IL SIGNORE PER NOI. (II) Attendere l’ispirazione significa perdere tempo. Bisogna prendere la materia e cominciare a sporcarsi le mani. (J. GUITTON) Lunedì 26 ottobre (7) V E R D E (II) 08,40 - Lodi A FERIA DELLA 30 SETTIMANA ORDINARIA 17,00 - Maria (20° ann.), Franco, Giuseppe - Vespri 17,30 - Sedda Antonina (30°) Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Rm 8,12-17; Sal 67; Lc 13,10-17 IL NOSRO DIO È UN DIOCHE SALVA. Se io ho un dollaro e tu un altro dollaro, e ce li scambiamo, alla fine restiamo con un dollaro ciascuno. Ma se io ho un’idea e tu un’altra, e ce le scambiamo, alla fine ci troviamo con due idee ciascuno. (ANONIMO) Martedì 27 ottobre (7) V E R D E (II) 08,40 - Lodi 17,30 - Marrocu Salvatore - Vespri FERIA DELLA 30A SETTIMANA ORDINARIA 18,15 - RIUNIONE DEI CATECHISTI Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Rm 8,18-25; Sal 125; Lc 13,18-21 GRANDI COSE HA FATTO IL SIGNORE PER NOI. I santi sono tutti lavoratori: diedero il primo posto al lavoro interiore, poi questo sbocciò nell’operosità esterna, meravigliosa, umanitaria, fruttuosa. (DON ALBERIONE) Mercoledì 28 ottobre (3) R O S S O (P) 08,40 - Lodi Ss. SIMONE e GIUDA TADDEO, apostoli, festa 17,30 - Antonio e Angelina - Vespri Messa propria, Gloria, prefazio degli apostoli Lez. Santi: Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19. PER TUTTA LA TERRA SI DIFFONDE IL LORO ANNUNCIO. Quanto a me, preferisco essere calorifero che frigorifero. (SAN GIOVANNI XXIII) Giovedì 29 ottobre (7) V E R D E (II) 08,40 - Lodi A FERIA DELLA 30 SETTIMANA ORDINARIA 17,30 - Buccoli Francesco (1° anniv.) - Vespri Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Rm 8,31b-39; Sal 108; Lc 13,31-35 Nelle cose necessarie, unità; nelle dubbie, libertà; in tutte, carità. (SANT’A- SALVAMI, SIGNORE, PER IL TUO AMORE. GOSTINO) Venerdì 30 ottobre (7) V E R D E (II) 08,40 - Lodi FERIA DELLA 30A SETTIMANA ORDINARIA 17,30 - Francesco e Virginia - Vespri Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Rm 9,1-5; Sal 147; Lc 14,1-6 Per riuscire bene nel proprio lavoro bisogna non solo occuparsene, ma CELEBRA IL SIGNORE, GERUSALEMME. anche divertirsene, goderne in piena gaiezza di spirito. (D. CARNEGIE) Sabato 31 ottobre (7) V E R D E (II) 08,40 - Lodi A FERIA DELLA 30 SETTIMANA ORDINARIA 15,30 - Confessioni 17,00 - Rosario Messa a scelta, prefazio comune Lez. Fer.: Rm 11,1-2a.11-12.25-29; Sal 93; Lc 14,1.711 17,30 - Anoffo Lidia (1° anniv.) e Virginia, Loi Rinaldo IL SIGNORE NON RESPINGE IL SUO POPOLO. La mano all’opera e il cuore a Dio. (SANTA ZITA) Domenica 1° novembre (3) B I A N C O (P) 08,00 09,30 TUTTI I SANTI, solennità 11,15 Messa propria, Gloria, prefazio proprio 11,30 16,00 Lez. Santi: Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1 Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a ECCO LA GENERAZIONE CHE CERCA IL TUO VOLTO, SIGNORE. AVVISI * COSTITUENDA CARITAS - Da tempo il Consiglio Pastorale si sta attivando per riuscire a istituire la Caritas anche a Serramanna. A tal fine ha preso contatti con la Caritas Diocesana e, con la stessa, ha concordato l’organizzazione di alcuni incontri finalizzati non solo ad “informare”, ma soprattutto a dare le nozioni basilari che permettano agli operatori volontari di recepire e di Supplemento a - Aldo Giuseppe, Raffaela, Anna, Bruno Efisia e Sirigu Luigi Messa in Cimitero CONCELEBRAZIONE IN CIMITERO (Popolo) Se ti accusassero di essere cristiano, troverebbero delle prove contro di te? (D. BONHOEFFER) CIECHI TRATTENUTI DAI LORO MANTELLI In Dio la Chiesa è una, così come Egli è Uno in tre persone; ma in questo mondo la Chiesa è disunita, divisa in tre sorelle separate. In Dio essa è santa, così come Dio solo è santo; ma in questo mondo essa si deve far perdonare tanti nostri sbagli. In Dio essa è universale così come Dio è disponibile verso tutti; ma in questo mondo sono altrettante montagne, la cui vetta più alta è molto distante dal cielo. La Carità che è Dio, non è una realtà composta dei nostri sentmenti umani. Noi spesso confondiamo la guarigione e la salvezza.Così, disuniti, noi rimproveriamo quelli che ci sembra si rivolgano al Cristo in modo inopportuno, ma poi dobbiamo ammettere che il Maestro chiama anche loro, come chiama ogni uomo. Siamo dei ciechi, imbacuccati ai bordi della strada, e siamo anche quelli che rimproverano la folla che attornia Gesù. Un cieco che si libera del suo mantello e si mette a correre: ecco una cosa che stupisce. E mostra che in lui c’è qualcosa di più di una credenza, e di un desiderio di guarigione: in lui Dio già vive, è vicino, salva. I ciechi trattenuti dal loro mantello sono quelli che, attorno al Cristo, si credevano vicini, eletti, chiaroveggenti. Manca loro solo la fede di Bartimeno, cioè la fede nel Dio vivo, in tre Persone che si slanciano l’una verso l’altra. solidali per la vita 2015 POICHÉ C.E.I. ha donato al Centro di Aiuto IL MIalla Vita “UNO DI NOI” di CaNISTERO È gliari, la somma di € 340. Si rinDONO DI DIO, CHE graziano tutte le persone che hanZIONE AGLI INCONTRI È LIBERA PER no contribuito economicamente e IMPORTA SE IL PRETE TUTTI I MAGGIORENNI DAVVERO che hanno sostenuto il progetto HA DEI DIFETTI? “MOTIVATI”. con la preghiera. SE LA SORGENTE È * RINGRAZIAMENTI - La Par- * “SULLA TUA PAROLA” - Gli PURA, L’ACQUA rocchia, per il progetto «UN GRUP- abbonati possono ritirare, in settiPOTRÀ ESSERE FILPO DI FAMIGLIE SI FANNO CARICO DI mana, l’opuscolo per i mesi di noTRATA! UNA MAMMA CHE ASPETTA UN BAM- vembre e dicembre. riuscire a dare risposte adeguate alle diverse problematiche. Gli incontri si terranno nell’Oratorio alle ore 18 dei gg. 12 e 26 novembre 2015. LA PARTECIPA- BINO» - Stampato in 700 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna - LEGGIBILE E SCARICABILE - www.parrocchiasanleonardo.com - www.aserramanna.it COME REAGIRE ALLA BESTEMMIA E ALLA BLASFEMIA È QUESTIONE ANCHE DI EDUCAZIONE! La bestemmia o blasfèmia ingiuriosa e triviale, in quanto offensiva del sentimento religioso dei rispettivi fedeli, è punita nelle legislazioni penali vigenti in molti paesi sia teocratici che laici; in questi ultimi, i termini della legge sono stati estesi per tener conto delle sensibilità religiose delle popolazioni immigrate da altri paesi. In alcuni stati, la bestemmia non è un crimine. Nel Regno Unito, precisamente in Inghilterra e Galles i reati di blasfemia sono stati aboliti nel 2008. Il Consiglio d’Europa, per gli stati membri, ha raccomandato che adottino leggi a favore della libertà d’espressione. Nei paesi in cui è in vigore la sharia ed in altre regioni del sud del mondo (come ad esempio il Pakistan), la blasfemia è un reato punibile con la pena di morte. In luogo del reato di blasfemia, o in aggiunta ad esso, alcuni paesi vietano l’incitazione all’odio su base religiosa, il vilipendio della religione o gli “insulti religiosi”. Questi reati si configurano con la citazione in giudizio effettuata da chi si senta offeso nei confronti della propria sensibilità religiosa. In Italia era prevista dal codice penale come reato, inserita fra le contravvenzioni “concernenti la polizia dei costumi”. La formulazione originaria (del 1930) dell’articolo 724 del codice penale puniva solo l’offesa alla religione cattolica, ma nel tempo maturò la convinzione che tale limitazione fosse lesiva del principio di uguaglianza: si sostenne che per effetto del Concordato del 1984 sarebbe dovuta cadere la denominazione di “religione dello Stato” e con essa la differenziazione fra i diversi credi religiosi. Si iniziò perciò a discutere se prevedere anche l’offesa ad altri credi. Con la sentenza 18 ottobre 1995, n. 440 della Corte Costituzionale si estese la condotta sanzionabile all’offesa alla divinità venerata in ogni credo religioso. La corte sostenne: “si impone ormai la pari protezione della coscienza di ciascuna persona che si riconosce in una fede, quale che sia la confessione religiosa di appartenenza”. Attualmente la bestemmia è considerata un illecito amministrativo, essendo stata depenalizzata con la legge 25 giugno 1999, n. 205. La versione attuale (vigente) dell’articolo 724 (“Bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunti”) è la seguente: “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità, è punito con la sanzione amministrativa da euro 51 a euro 309 La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti”. L’oltraggio rivolto alla Madonna o ai santi è stato giudicato non sanzionabile in quanto questi non sono ritenute dalla legge civile “divinità”. Con questa motivazione infatti il 6 novembre 1996 la procura di Avezzano ha prosciolto un imputato al quale era stato contestato il fatto di aver “bestemmiato in pubblico il nome di Dio e della Madonna”. Ancora, il 29 luglio 2007, il procuratore capo di Bologna ha presentato richiesta di archiviazione in ordine ad una denuncia per vilipendio a carico di un’associazione gay che aveva allestito, nella stessa città, uno spettacolo considerato offensivo verso la Madonna. Il 13 novembre la richiesta di archiviazione è stata accolta dal GIP del tribunale di Bologna, tuttavia dal mondo cattolico (ma anche da alcuni ambienti liberali) sono arrivate critiche sia all’attuale quadro legislativo, che viene considerato inadeguato, sia al procuratore stesso, che sarebbe stato troppo fiscale nell’applicare la legge. Sostanzialmente la contestata inadeguatezza starebbe nel fatto che il legislatore vorrebbe tutelare la sensibilità religiosa dei credenti, tuttavia le leggi vigenti non permettono di sanzionare la bestemmia rivolta alla Madonna, che è una figura fondamentale del culto cattolico e alla quale il sentimento religioso di molti fedeli è fortemente legato. Ai critici appare inoltre quantomeno strano che, come spiegato anche dal GIP di Bologna, l’articolo 404 del codice penale sanzioni l’oltraggio alla religione mediante vilipendio (anche solo verbale) di cose legate al culto, ma non delle figure (Madonna, santi, profeti ecc.) oggetto del culto stesso. In pratica è sanzionabile un’ingiuria rivolta ad una statua della Madonna, ovvero rivolta ad un simulacro, e non si sanziona invece l’oltraggio alla Madonna in sé, che è il vero oggetto della venerazione dei fedeli. Esiste tuttavia anche un altro fronte di critica all’attuale quadro legislativo sulla bestemmia, completamente diverso dal precedente. Secondo alcuni (ad esempio la UAAR), il reato di bestemmia comprometterebbe la libertà di pensiero e di critica garantita dalla Costitu- zione italiana, tuttavia, a questo proposito, in una sentenza della Corte di Cassazione del 27 marzo 1992, sull’articolo 724 si stabilisce che: “… assurdo e fuori di luogo è il voler ricondurre la bestemmia alla manifestazione del pensiero e alla libertà costituzionalmente garantita di tale manifestazione (sia sotto il profilo dell’art. 21 che dell’art. 19 che, del primo, costituisce specifica enunciazione). Ciò che, invero, viene sanzionato, con la norma in questione, è il fatto di bestemmiare con invettive e parole oltraggiose: non la manifestazione di un pensiero, ma, una manifestazione pubblica di volgarità. Ed è pur superfluo il rilievo che, comunque, il diritto di libera manifestazione del pensiero trova il suo limite proprio nel divieto delle manifestazioni contrarie al buon costume (art.21 ultimo comma, Cost.): le manifestazioni, cioè, perseguite, appunto, in concreto, dalle norme sulla polizia dei costumi”. Le altre “manifestazioni pubbliche di volgarità” comunemente rientranti nel concetto di turpiloquio non sono però oggetto di sanzione amministrativa. I crimini generati dall’odio o più semplicemente i crimini dell’odio, dall’inglese “hate crimes”, ricomprendono tutte quelle violenze perpetrate nei confronti di persone a causa della loro appartenenza ad un gruppo sociale, identificato sulla base della razza, dell’etnia, della religione, dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere o di particolari condizioni fisiche o psichiche. Sul piano giuridico, un crimine dell’odio si presenta come una norma penale che pone in rilievo l’aspetto discriminatorio del gesto violento e vi ricollega un aggravio di pena. Un crimine dell’odio può riguardare tanto la violenza sulle persone quanto quella sui beni legati alla vittima. Anche i cosiddetti “discorsi d’odio”, dall’inglese “haute speeches”, possono considerarsi come crimini dell’odio, pur mantenendo una propria specificità. La legge 25 giugno 1993 n. 205, anche chiamata Legge Mancino, può considerarsi un valido strumento nella lotta ai crimini d’odio. Essa incrimina tanto le violenze quanto l’incitamento alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, e coordinandosi con la legge n° 654 del 1975 appronta specifiche e ulteriori sanzioni anche per coloro che partecipano ad associazioni, movimenti o gruppi avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Nella società italiana per potersi difendere da vari gruppi di bestemmiatori, e tanto altro, che indisturbati offendono la sensibilità dei credenti e delle persone di buon senso, la legge del 25 giugno 1999, n. 205, sanziona con addebito amministrativo le trasgressioni. La libertà di espressione e di pensiero è importante. Ma ritengo sia altrettanto significativo il rispetto delle idee e posizioni altrui, che non devono per nessun motivo essere fonte di denigrazione o discriminazione. Altrettanto importante è la legge n° 205 del 1993, detta “Legge Mancino”, contro l’odio e i sentimenti generati da esso. Questa legge, anche se incompleta, può dare un margine di azione molto più ampio. Sui social network, si trovano tante pagine che istigano all’odio della religione in genere, ma anche all’odio verso le persone che praticano la fede. È un punto di partenza importante su cui fare leva nelle denuncie. Non basta argomentare sull’offesa ai sentimenti religiosi. Infatti questo tipo di rilievi ha scarsissime conseguenze penali, che si risolvono con un’ammenda amministrativa. Tante persone sono perseguitate da fantomatici gruppi antireligiosi, i quali mettono a rischio con offese terribili la vita dei fedeli. La legge del 1993 n° 205, garantisce la punibilità degli attori. Quando si segnalano le pagine, dunque, è necessario appellarsi alla legge Mancino, facendo rilevare, tramite i post firmati, l’odio che generano e il danno che causano alle istituzioni ed alla persone. Purtroppo però i gestori dei social network, nonostante le segnalazioni, soprattutto quelle che riguardano il “settore religioso”, sono sempre molto lenti a prendere posizione, per una serie interminabili di motivi, dettati tante volte da una falsa idea di “libertà di espressione”. L’incitamento all’odio religioso, non è libertà di espressione e di pensiero, è solamente fonte di sentimenti negativi contro l’uomo. La civiltà si costruisce nel dialogo, non nella denigrazione e nella minaccia. Con la speranza di vivere tempi migliori, seguiamo sempre la strada della giustizia e della coerenza. Ornella Felici