Il nesso di causalità
Anzi…
I nessi di causalità:
• Il nesso tra azione ed evento (art. 40 1° comma
c.p.)
• Il nesso tra omissione ed evento (art. 40 2° comma
c.p.)
• Il nesso tra colpa ed evento (art. 43 c.p.)
• Il nesso tra vizio di mente e il fatto di reato (artt.
85 ss. c.p.)
• Il nesso tra contributo del compartecipe e
realizzazione del fatto di reato (art. 110 ss. c.p.)
Fondamenta costituzionali del
nesso di causalità
• Responsabilità personale per fatto proprio (art. 27, 1°
comma Cost.)
• Funzione tipizzante della causalità nei reati di evento (art.
25, 2° comma Cost.)
• Principio di determinatezza e vincolo di realtà che grava
sul legislatore (art. 25, 2° comma Cost.)
• Presunzione di innocenza (al di là di ogni ragionevole
dubbio) (art. 27, 2° comma Cost.)
Ergo: la nozione penalmente rilevante di causa
è la causa necessaria
Causalità Azione-evento
Teoria condizionalistica o della
condicio sine qua non
• L’azione è causa dell’evento se è necessaria alla sua realizzazione
• È causa dell’evento ogni antecedente senza il quale l’evento non si
sarebbe verificato (condicio sine qua non).
Causa necessaria è diversa da causa sufficiente.
Ma quando, e sulla base di cosa, una causa può dirsi
necessaria?
La condizione necessaria come formula
logica, di per sé “vuota”
• Sono conoscenze extrapenali a dirci quando una causa ci appare
necessaria (superstizioni, credenze, intimi convincimenti, massime
di esperienza saperi scientifici)
• Il vincolo di realtà che sovrintende al diritto penale
(determinatezza, sentenza sul plagio) impone che la valutazione
sia svolta alla luce di una legge scientifica di copertura che
permetta di affermare al di là di ogni ragionevole dubbio che senza
quella determinata azione quell’evento non si sarebbe verificato
(modello della condicio sine qua non sussunta sotto leggi
scientifiche)
Tre casi “facili”
• Tizio esplode un colpo
di pistola in direzione di
Caio, che cade a terra.
Caio Muore. Nel corso
dell’esame autoptico
viene rinvenuto un
proiettile nel cuore di
Caio che è stato
sparato dall’arma di
Tizio.
• Tizio prende una foto di
Caio, la accartoccia, ne
fa sei pertugi e la
bruciacchia. Poco dopo
Caio si ammala e
presenta sei differenti
focolai, dieci giorni
dopo muore. Caio
aveva sempre goduto di
ottima salute.
Tizio, muore per folgorazione mentre cerca di azionare l’interruttore della lavatrice
della sua abitazione.
In particolare, i lavori di messa in opera degli allacci elettrici erano stati eseguiti da
Mevio,
Aulio, idraulico aveva provveduto ad effettuare lavori al piano di sopra.
Precedentemente Caio, elettricista dipendente ENEL, aveva effettuato altri lavori
nell’impianto dell’abitazione.
A seguito di accertamenti risulta in particolare che:
Caio aveva realizzato l’impianto elettrico della villa avente origine nel contatore e
terminante in una scatola di derivazione, dimenticandosi di installare il salvavita;
Mevio era intervenuto sull’impianto elettrico, realizzando una giunzione
rudimentale, utilizzando materiale isolante inidoneo
Aulio aveva fatto l’impianto idraulico senza impermeabilizzare un tubo della
caldaia del piano di sopra che “sudava” acqua nel muro, rendendo umido il muro e
l’impianto elettrico del piano sottostante.
Un caso (decisamente) “meno facile”: quali giudizi causali
sono fondati su “leggi scientifiche”?
Il caso delle macchie blu
Gli abitanti della zona in cui è sita una
fabbrica di alluminio che emette
fumi all’esterno vengono colpiti da
manifestazioni cutaneee a carattere
epidemiologico (c.d. macchie blu) e
lamentano anche danni alle bestie e
alle colture (lo stesso fenomeno si è
manifestato anche trenta anni prima
al momento dell’apertura della
fabbrica); neppure in questo caso
però si riescono ad individuare con
certezza le cause del fenomeno.
Il caso è difficile perché fomenta
una serie di questioni cruciali:
- quali sono i requisiti del sapere
scientifico utilizzabile per
spiegazioni causali
-quale livello di specificità la
spiegazione deve raggiungere?
- è necessario individuare l’agente
patogeno o è sufficiente stabilire
una determinata correlazione
del fenomeno morboso con
l’attività dello stabilimento?
Altro esempio
• I fumatori presentano una mortalità per
tumore al polmone quattro volte superiore
rispetto ai non fumatori. Ex post non è
tuttavia possibile individuare quali sono i
soggetti che hanno contratto la malattia per
l’assunzione del fumo da quelli che
l’avrebbero contratta comunque (eventi
multifattoriali).
Altro esempio
In caso di un unico rapporto sessuale
consensuale il virus dell’HIV si contrae in
meno dell’1% dei casi. Ex post non è
possibile accertare che il virus sia stato
proprio contratto in quel modo.
il problema. Quali leggi possono per il
diritto penale essere considerate “leggi
scientifiche”?
• Le leggi universali (gravità, termodinamica,
battito del cuore e funzioni vitali)
• Le leggi probabilistiche (o statistiche) (fumo e
allergie nei neonati, asbestosi e polvere di asbesto,
medicina)
• Le indagini epidemiologiche (fumo e tumore al
polmone)
Il dilemma: il contrasto tra la struttura
necessariamente dubbiosa delle leggi scientifiche e
la prova del ragionevole dubbio
• Il sapere scientifico è per definizione evolutivo (es. l’OMS sulla
cancerogenicità (tumore della pleura) del clorulo di vinile monomero
- CVM - ha cambiato idea tre volte in dieci anni)
• La oggettività della scienza è un mito, la scienza è“corruttibile”
(perizie e contro perizie).
Insomma: quale grado di certezza pretende il diritto penale dalle leggi
scientifiche? Quella prossima a cento o meno?
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