ISTITUTO ITALIANO di MEDICINA SOCIALE
Il Disease Management come strumento
di Prevenzione
Giovanni Maria Pirone *
* Direttore generale,
Istituto Italiano di Medicina Sociale
www.iims.it
Il Disease Management

Come tutti sapete, il Disease Management è definito
come un approccio alla cura del paziente che enfatizzi
un tipo di assistenza comprensiva ed integrata
attraverso il continuum temporale rappresentato
dalla patologia cronica e attraverso diversi ambiti
assistenziali (Ellrodt et al. JAMA 1997)

Esso consiste essenzialmente in un protocollo
diagnostico-terapeutico condiviso da tutti gli
operatori sanitari interessati, ricavato dalle linee
guida o dalle migliori conoscenze scientifiche
disponibili (Evidence-Based)
Il Disease Management

In questo tipo di sistema, è il paziente ad essere al
centro di un ipotetico circolo di strutture tra loro
comunicanti ed integrate, cui si accede con modalità
il più possibile simili
Da: Gerardo Medea,
Acireale 2000
Il Disease Management

Questo tipo di approccio, particolarmente indicato per
le malattie croniche, comincia a diffondersi nella
seconda metà degli anni ottanta negli USA, ed è oggi
una realtà consolidata anche in Italia, tanto che:

Nel 1999 viene pubblicata
la prima edizione del
manuale del Disease
Management applicato alla
Diabetologia

Oggi la SIMG pubblica una
serie editoriale dal titolo
“Disease Management
Focus”
Il Disease
Management

Sono pubblicate
numerose linee
guida per il
disease
management:

Paziente
diabetico
(Regione
Piemonte, ASL
19) – a lato uno
dei diagrammi
di flusso
Il Disease Management


Paziente con
sindrome
metabolica
(Progetto
DisMaBo,
Università di
Bologna, SIMG,
FIMMG, ASL
città di
Bologna)
A lato un
esempio del
complesso
diagramma di
flusso
Il Disease Management

Tuttavia, tra i 102 studi inclusi nella review
sistematica sull’argomento dello scorso anno, non
figura neppure uno studio italiano (sebbene essa
includa “solo” studi pubblicati entro il 2001)
Il Disease Management

Tuttavia, tra i 102 studi inclusi nella più recente
review sistematica di Ofman et al. sull’argomento,
non figura neppure uno studio italiano (sebbene essa
includa “solo” studi pubblicati entro il 2001)

Sebbene tale lavoro sia già ben noto ai più, può
essere utile richiamare un paio di considerazioni
relativamente ai risultati dello studio
Il Disease Management

Ofman e colleghi
concludono che “In
generale, i programmi di
disease management sono
risultati associati con
miglioramenti nella qualità
dell’assistenza al paziente

In particolare, il
miglioramento è apparso
più netto per ciò che
concerne la soddisfazione
del paziente, l’aderenza
alla terapia ed il controllo
della malattia, meno chiaro
per ciò che concerne gli
outcomes finali, quali la
mortalità o la morbidità
(quasi nullo, invece, per i
costi…)
Il Disease
Management

Inoltre, è
interessante
notare come
l’efficacia di tali
programmi sembri
avere una estrema
variabilità a
seconda della
patologia
interessata (le
maggiori evidenze
di efficacia si sono
osservate per
depressione,
patologia
coronarica,
diabete, assai
meno per il mal di
schiena od il
dolore cronico)
Il Disease Management

Sulla base di tali risultati (qui riportati in estrema sintesi),
gli autori concludono che i programmi esaminati hanno
mostrato, in definitiva, un’efficacia modesta nel migliorare la
qualità dell’assistenza, e non hanno ridotto i costi

Gli autori rimarcano, di conseguenza, l’importanza di uno
sviluppo rigoroso ed appropriato dei programmi di disease
management, con particolare attenzione sia verso la ricerca
dell’evidenza e l’applicazione di essa al contesto locale, sia
all’implementazione effettiva ed alla formazione degli
operatori coinvolti

I margini di miglioramento sono ancora molto ampi
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