CONTENUTO DEL DOCUMENTO 1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE pag. 3 2. PRESENTAZIONE SINTETICA DELL'ISTITUTO pag. 4 2.1 Dati identificativi 2.2. Staff di Presidenza 2.3 Analisi socio - economica - culturale del territorio 2.4 Finalità’ e Orientamenti Didattico-Formativi Generali 2.5 Profilo Professionale Tecnico Della Ristorazione 3 PROFILO DELLA CLASSE pag. 8 3.1 Elenco alunni iscritti 3.2 Profilo della classe 3.3 Attività di recupero 3.4 Elenco e curriculum scolastico degli alunni 3.5 Crediti scolastici e formativi 4 OBIETTIVI e ATTIVITA’ pag. 14 4.1 Obiettivi trasversali del C di C 4.2 Attivita’ extracurriculari approvate dal C di C 4.3 Stage alternanza scuola lavoro 5 PERCORSO FORMATIVO pag. 15 5.1 Tipologia delle prove di verifica 5.2 Griglia di valutazione del C di C 5.3 Consuntivo attività integrative e/o extrascolastiche 6 SIMULAZIONE TERZA PROVA pag. 17 7 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI pag. 20 7.1 Relazione finale di Italiano e Storia pag. 21 7.1.1 Presentazione della classe 7.1.2 Programma di Italiano 7.1.3 Programma di Storia 7.2 Relazione finale di Francese pag. 28 7.2.1 Presentazione della classe 7.2.2 Obiettivi educativo didattici 7.2.3 Programma di Francese 7.3 Relazione finale di Matematica pag. 29 7.3.1 Presentazione della classe 7.3.2 Obiettivi educativi e didattici trasversali 7.3.3 Obiettivi didattici 7.3.4 Programma di Matematica 1 7.4 Relazione finale di Alimenti e Alimentazione pag. 35 7.4.1 Presentazione della classe 7.4.2 Finalità e Obiettivi 7.4.3 Programma di Alimenti e Alimentazione 7.5 Relazione finale di Legislazione della Ristorazione pag. 39 7.5.1 Presentazione della classe 7.5.2 Programma di Legislazione della Ristorazione 7.6 Relazione finale di Economia e Gestione delle Aziende Ristorative pag. 44 7.6.1 Presentazione della classe 7.6.2 Programma di Economia e Gest. delle Aziende Ristorative 7.7 Relazione finale di Religione Cattolica pag. 44 7.7.1 Presentazione della classe 7.7.2 Programma di Religione Cattolica 7.8 Relazione finale di Inglese pag. 46 7.8.1 Presentazione della classe 7.8.2 Obiettivi educativo didattici 7.8.3 Programma di Inglese 7.9 Relazione finale di Tecnica dei Servizi Ristorativi pag. 48 7.9.1 Presentazione della classe 7.9.2 Percorso Formativo della Disciplina 7.9.3 Programma di Tecnica dei Servizi Ristorativi 7.10 Relazione finale di Educazione Fisica pag. 53 7.10.1 Presentazione della classe 7.10.2 Programma di Educazione Fisica 7.11 Relazione finale sull’Attività di Alternanza Scuola Lavoro 8. GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE 8.1 Griglia di valutazione della prima prova scritta 8.2 Griglia di valutazione della prima prova scritta 8.3 Griglia di valutazione della prima prova scritta 8.4 Griglia di valutazione della seconda prova scritta 8.5 Griglia di valutazione della prova orale 2 pag. 55 pag. 58 1.COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE DISCIPLINA STATO GIURIDICO SERVIZIO NELLA CLASSE Prof. Alcamisi Rosaria Italiano e storia Tempo indeterminato 5° Prof. Cicero M. Angela Francese Tempo indeterminato 4°, 5° Prof. Colletti Francesco Tecnica dei servizi Tempo ristorativi indeterminato 3°, 4°, 5° Prof. Dell’Aria Alessandra Matematica Tempo indeterminato 3°, 4°, 5° Prof. Di Blasi Giuseppa Inglese Tempo indeterminato 3°, 4°, 5° Prof. Lucido Francesca Economia e gestione delle aziende ristorative Tempo indeterminato 4°, 5° Prof Mannino Angela Legislazione della ristorazione Tempo indeterminato 3°, 4°, 5° Prof. Orlando Carmela Educazione fisica Tempo indeterminato 3°, 4°, 5° Prof. Sirugo Giovanni Religione Tempo indeterminato 3°, 4°, 5° Prof. Tulumello Caterina Alimenti e alimentazione Tempo indeterminato 4°, 5° 3 2. PRESENTAZIONE SINTETICA DELL'ISTITUTO 2.1 Dati identificativi Denominazione: ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “UGO MURSIA” Sede centrale: via Trattati di Roma s.n.c. 90044 Carini Tel. 0918660099 Fax 0918688992 Codice Fiscale: 97039720822 Codice Istituto: PAISOO4009 Codice I.P.S.S.A.R.: PARH00402E E-mail: [email protected] Sito web: www.iiismursia.it Certificazione di Qualità ISO 9001- annualità 2009/2010 2.2. STAFF di PRESIDENZA Dirigente Scolastico Reggente: Dott.ssa Claudia Corselli Direttore Dei Servizi Amministrativi: Sig.ra Loredana Garifo Collaboratore Vicario: Prof. Vincenzo Vassallo Collaboratore: Prof.ssa Sandra La Menza Indirizzo dell’Ufficio di Presidenza: via Trattati di Roma, 90044 4 2.3 ANALISI SOCIO-ECONOMICA-CULTURALE DEL TERRITORIO L’Istituto “U. Mursia”, situato nel territorio di Carini, un comune con più di 32.000 abitanti, si articola in tre indirizzi: Liceo Scientifico, IPSSAR (diurno e serale) e Liceo delle Scienze Umane, la cui sede si trova nel comune di Capaci. L’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione (I.P.S.S.A.R.) è sito a Carini negli edifici di Via Pascoli e nei nuovi locali di Via Caserta. Il paese di Carini dista circa 26 KM da Palermo e circa 10 dall’aeroporto di Punta Raisi, il suo vasto territorio si estende fino al mare. Negli ultimi decenni il paese ha subito considerevoli cambiamenti, in quanto l’insediamento industriale e l’espansione edilizia interna hanno profondamente mutato la morfologia territoriale di Carini, che da paese tradizionalmente agricolo è divenuto sempre più periferia urbana, con un numero in crescita di abitanti provenienti da Palermo, per lo più appartenenti a classi sociali di estrazione medio-bassa. Il tessuto socio-culturale, alquanto eterogeneo, presenta un tasso di disoccupazione elevato ed un altissimo livello di abbandono scolastico. In questo contesto, caratterizzato da un limitato spessore culturale, si colloca l’Istituto, unico polo d’Istruzione Secondaria Superiore Statale, oggi punto di riferimento per la rinascita culturale e la promozione umana, civile e professionale della comunità carinese. In particolare, l’offerta dell’Istituto è rivolta ad un bacino d’utenza abbastanza vasto che comprende i comuni limitrofi. Esso è, infatti, frequentato da alunni provenienti da Capaci, Isola delle Femmine, Torretta, Cinisi, Villagrazia e Terrasini, ai quali la scuola è collegata attraverso un servizio di pullman di linea e privati. 2.4 FINALITA’ E ORIENTAMENTI DIDATTICO-FORMATIVI GENERALI Il nostro Istituto, proponendosi l’obiettivo di una formazione quanto più possibile multiforme, ha mostrato, sin dall’inizio, attenzione al sociale, ai valori della libertà e legalità, all’educazione, alla democrazia e alla pacifica convivenza civile. Esso ha cercato di promuovere negli alunni l’assunzione consapevole di responsabilità, attraverso un “Patto Formativo” tra la scuola e gli studenti, un patto che ha come fine la costruttiva partecipazione di tutte le componenti alla vita scolastica nel rispetto degli altri e dell’ambiente circostante. Le scelte educative e formative generali, che emergono dall’analisi dei bisogni del territorio, mirano a realizzare un progetto culturale che risponda concretamente alle esigenze formative locali, attraverso: 5 • educazione alla libertà e alla legalità • educazione alla democrazia come modello di partecipazione sociale • formazione umana, culturale, sociale e professionale dei giovani, attraverso un messaggio culturale che integri lo studio curriculare ad iniziative extra-curriculari e progettuali • assunzione di comportamenti sociali costruttivi e responsabili • sviluppo della conoscenza di se stessi • conoscenza e valorizzazione del patrimonio locale • sviluppo e piena espressione della personalità dei singoli, nel contesto relazionale del gruppo-classe, attraverso l’attitudine al lavoro di gruppo • partecipazione assidua e responsabile di ciascun allievo alla vita scolastica nel rispetto delle regole della convivenza sociale e delle norme sancite nel Regolamento d’Istituto • assiduità della frequenza, sia alle attività curriculari sia ad ogni altra attività proposta • partecipazione consapevole di ciascun allievo al dialogo culturale • sviluppo delle modalità generali del pensiero attraverso la riflessione sul linguaggio e il potenziamento delle categorie generali di intuizione, analisi, sintesi, creatività, riflessione e auto-valutazione • attitudine alla collaborazione e al rispetto delle opinioni altrui e alla tolleranza • valorizzazione delle differenze e recupero delle situazioni di svantaggio • motivazione all’apprendimento e promozione di un atteggiamento positivo nei confronti dallo studio e del sapere • promozione del successo formativo e lotta alla dispersione scolastica, attraverso la promozione di attività collegate alle problematiche ambientali e socio-culturali • integrazione tra” saper” “ saper fare” “saper essere” • possibilità di compiere scelte di ri-orientamento formativo • promozione di iniziative volte a favorire l’integrazione sociale e le pari opportunità, anche fra i soggetti diversamente abili • scuola aperta ai genitori La proficua partecipazione alle attività dell’offerta formativa concorre alla valutazione scolastica e per gli studenti del triennio all’attribuzione del “credito scolastico”. Le nostre scelte educative sono finalizzate a potenziare e consolidare 6 competenze, capacità e conoscenze, anche professionalizzanti, che offrano agli allievi una chiave di lettura della realtà circostante, proiettandoli in un’ottica europea. 2.3 PROFILO PROFESSIONALE del TECNICO DELLA RISTORAZIONE Il Tecnico dei Servizi di Ristorazione è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera. Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell’approvvigionamento delle derrate, del controllo della qualità, della quantità, dei costi della produzione, della distribuzione dei pasti, dell’allestimento di buffet e di banchetti (organizzati in occasioni conviviali sia all'interno che all’esterno dell'azienda), dell’organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità che possono essere anche elevati, dovrà possedere conoscenze culturali tecniche e organizzative rispetto all'intero settore. Il tecnico conosce il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti, l'evoluzione degli stili alimentari e dei consumi a livello locale, nazionale, internazionale. Conosce l'igiene professionale, nonché le condizioni igienico-sanitarie dei locali di lavoro. Conosce la merceologia e le più avanzate tecniche di conservazione degli alimenti, anche alla luce della moderna dietetica. Conosce le norme antinfortunistiche e sulla sicurezza dei lavoratori; conosce inoltre le norme giuridiche inerenti alle aziende ristorative. Sa utilizzare gli strumenti necessari per conoscere o valutare l'andamento del mercato della ristorazione al fine di programmare e valutare la propria attività e quella dei singoli reparti. 7 3 PROFILO DELLA CLASSE 3.1 ELENCO ALUNNI ISCRITTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 AMATO BUBBEO CARAVELLO CILLUFFO CONIGLIARO DRAGO FAVARO’ GAGLIO GUERICH GUMINA MANNINO NICOLETTI PASSALACQUA PURPURA SPINNATO VALENTINA FABIOLA IRENE SERGIO ROBERTO DEBORAH ROBERTA KAREN GELSOMINA FRANCESCO GIUSEPPE GIROLAMO GAETANA MARCO VALENTINA Gli alunni Nicoletti G. e Spinnato V. avendo abbandonato la scuola prima del 15/03/2012 non sono stati inseriti nelle tabelle seguenti perché non saranno scrutinati. 3.2 PROFILO DELLA CLASSE La classe V D I.P.S.S.A.R. risulta composta da 15 alunni, di cui 9 ragazze e 6 ragazzi, quasi tutti provenienti dalla ex IV D; gli alunni Mannino Giuseppe, Nicoletti Girolamo e Favarò Roberta provengono invece dalla V C dello stesso Istituto. Risulta inserita nell’elenco un’alunna diversabile che avrebbe dovuto seguire una programmazione differenziata finalizzata al raggiungimento di obiettivi volti a consolidare la sua autonomia relazionale e lavorativa, purtroppo alla fine di ottobre la ragazza d’accordo con la famiglia, nonostante le sollecitazione dei docenti, ha preferito abbandonare la scuola. Complessivamente gli alunni sono educati e partecipano al dialogo educativo, anche se, non sono mancati momenti in cui si sono verificati episodi poco gradevoli tali da far convocare un C.di C. straordinario per i necessari provvedimenti disciplinari. La classe, infatti, sin dall’inizio dell’anno scolastico, ha mostrato un atteggiamento passivo e poco partecipativo al dialogo .educativo, nonostante i ripetuti richiami da parte di tutti i 8 docenti che si sono mostrati nei loro confronti sempre disponibili instaurando con essi un dialogo aperto e leale. Dal punto di vista didattico, la classe si è presentata non eterogenea sia sul piano delle capacità sia su quello del possesso delle conoscenze e delle competenze di base. All’inizio dell’anno è emersa una situazione di partenza, per la maggior parte degli alunni, per lo più mediocre, a tratti scarsa, per ciò che concerneva il possesso delle abilità linguistico-espressive di base, sia orali che scritte, che risultavano mediamente lacunose e a tratti insufficienti, e delle capacità di rielaborazione autonoma dei contenuti, mentre più diversificata è apparsa la situazione per ciò che riguardava le conoscenze e le competenze specifiche delle singole discipline, i cui livelli sono stati direttamente proporzionali allo scarso impegno profuso e al poco interesse mostrato dai singoli allievi verso le stesse .I docenti del Consiglio di Classe si sono pertanto attivati, sia nell’ambito delle singole programmazioni individuali, sia nel mettere in atto strategie tali che potessero stimolare negli allievi processi di apprendimento più maturi e consapevoli, oltre che metodicamente meglio organizzati. Ma nonostante i ripetuti richiami dei docenti, la maggior parte della classe ha continuato a mantenere sia un atteggiamento poco interessato, sia uno scarso interesse verso tutte le discipline tanto da indurre i docenti a convocare, in un C.di C. straordinario, tutti i genitori per sottolineare la scarsa partecipazione dei propri figli alle attività didattiche. Infine, qualcuno per lo scarso impegno, le lacune mostrate nella preparazione di base e le numerose assenze non è stato in grado di superare le difficoltà incontrate nelle singole discipline, pertanto la preparazione complessiva è risultata scarsa, lacunosa e molto frammentaria. Durante l’anno scolastico si è verificato un rallentamento generalizzato nello svolgimento delle attività curriculari dovuto sia alle frequenti assenze di alcuni alunni che alle numerose attività extradisciplinari come conferenze, progetti, incontri svolti in orario curriculare che, pur avendo rilevante valenza educativa, hanno limitato le ore effettivamente dedicate allo studio delle discipline. L’impostazione didattica e lo svolgimento dei programmi sono stati discussi e concordati fissando gli obiettivi formativi culturali e didattici comuni a tutte le discipline. Il metodo adottato dal consiglio di classe durante il percorso formativo è stato quello induttivo e deduttivo, sperimentale e della ricerca, gli insegnanti hanno cercato di stimolare nei discenti uno spirito ed una prospettiva critico-problematica, diversificando le tecniche didattiche al fine di rispondere ai diversi ritmi di apprendimento degli alunni. 9 Le strategie per raggiungere gli obiettivi disciplinari sono state fondate sul principio dell'attivo coinvolgimento degli alunni tenendo conto delle loro esigenze e delle loro capacità. Oltre alla classica lezione frontale si è ricorso alla scoperta guidata e alla lezione interattiva, privilegiando le discussioni e i dibattiti, i lavori di gruppo, le letture di testi con esercizi di comprensione e di analisi miranti all'applicazione delle abilità acquisite. Attraverso le sollecitazioni culturali provenienti da tutte le discipline gli alunni sono stati indirizzati verso l'acquisizione di quelle capacità applicabili non solo nell'ambito scolastico, ma anche in ogni altro tipo di approccio con la realtà. Pertanto le varie discipline non sono state relegate in ambiti astratti, ma collegate operativamente, anche in una prospettiva interdisciplinare, alla contemporaneità e ai reali interessi dei giovani. Tutte le attività extra-curriculari promosse dal consiglio di classe (visite guidate, partecipazione a conferenze, viaggi d'istruzione ecc.) sono state finalizzate all'arricchimento e alla formazione culturale degli alunni. 3.3 ATTIVITA’ DI RECUPERO Tutti i docenti hanno dichiarato di aver effettuato recupero durante le ore curriculari fatta eccezione per la docente di italiano che ha effettuato n. 12 ore per il progetto: “scrittura documentata ed analisi del testo” finalizzato all’acquisizione di competenze per la compilazione di:saggio breve e analisi di un testo. 10 3.4 ELENCO E CURRICULUM SCOLASTICO DEGLI ALUNNI N° 1 Cognome e Nome Amato Valentina Curriculum scolastico Esito 2007 1A Progetto IPSSAR Carini Promossa 2008 2A Progetto IPSSAR Carini Promossa 2009 3C Servizi di Ristorazione (Sala–Bar) Qualificata IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promossa Carini 2 Bubbeo Fabiola 2007 1D Progetto IPSSAR Carini Promossa 2008 2D Progetto IPSSAR Carini Promossa 2009 3D Servizi Servizi di Ristorazione (Cucina) Qualificata IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promossa Carini 3 Caravello Irene 2007 1D Progetto IPSSAR Carini Promossa 2008 2D Progetto IPSSAR Carini Promossa 2009 Qualificata 3D Servizi di Ristorazione (Cucina) IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promossa Carini 4 Cilluffo Sergio 2007 1EW INFORWEB ITC “V.PARETO” Promosso 2008 2 esami integrativi(passerella) Promosso 2008 2D Servizi della Ristorazione IPSSAR Promosso Carini 2009 3D Servizi di Ristorazione (Cucina) Qualificato IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promosso Carini 5 Conigliaro Roberto 2007 1D Progetto IPSSAR Carini Promosso 22008 2D Progetto IPSSAR Carini Promosso 2009 Qualificato 3D Servizi di Ristorazione (Cucina) IPSSAR Carini 2010 IV D Servizi della Ristorazione IPSSAR Carini 11 Promosso 6 Drago Deborah 2007 1IGEA INFORMATICO ITC “L GRASSI” Promossa 2008 2 esami integrativi (passerella) Promossa 2008 2E Servizi della Ristorazione IPSSAR Promossa Carini 2009 3D Servizi di Ristorazione (Cucina) Qualificata IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promossa Carini 7 Favarò Roberta 2006 1G Progetto IPSSAR Carini Promossa con debito 2007 2G Progetto IPSSAR Carini Promossa 2008 Qualificata 3C Servizi di Ristorazione (Cucina) IPSSAR Carini 2009 IVC Servizi di Ristorazione (Cucina) Promossa IPSSAR Carini 2010 VC Servizi della Ristorazione IPSSAR NON AMMESSA Carini 8 Gaglio Karen 2006 1G Progetto IPSSAR Carini Promossa con debito 2007 2G Progetto IPSSAR Carini Promossa 2008 NON AMMESSA 3D Servizi di Ristorazione (Cucina) IPSSAR. Carini 2009 3D Servizi di Ristorazione (Cucina) Qualificata IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promossa Carini 9 Guerich Gelsomina 2007 1G Progetto IPSSAR Carini Promossa 22008 2 SC. ALB. MEDITERRANEA Promossa 2009 3 D Servizi di Ristorazione (Cucina) Qualificata IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promossa Carini 10 2007 1E Progetto IPSSAR Carini Promosso 2008 2E Progetto IPSSAR Carini Promosso Gumina Francesco 2009 3D Servizi di Ristorazione (Cucina) Qualificato IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Carini 12 Promosso 11 Mannino Giuseppe 2007 1D Progetto IPSSAR Carini Promosso 22008 2D Progetto IPSSAR Carini Promosso 2009 3C Servizi di Ristorazione (Sala--Bar) Qualificato IPSSAR Carini 2010 IVC Servizi della Ristorazione IPSSAR Promosso Carini 12 Passalacqua Gaetana 2007 1D Progetto IPSSAR Carini Promossa 2008 2D Progetto IPSSAR Carini Promossa 2009 3D Servizi Servizi di Ristorazione (Cucina) Qualificata IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promossa Carini 13 Purpura Marco 2008 2D Progetto IPSSAR Carini Promosso 2009 3D Servizi Servizi di Ristorazione (Cucina) Qualificato IPSSAR Carini 2010 IVD Servizi della Ristorazione IPSSAR Promoss Carini 3.5 CREDITI SCOLASTICI alunno 3°anno 4°anno Amato Valentina 6 5 Bubbeo Fabiola 6 5 Caravello Irene 5 4 Cilluffo Sergio 6 4 Conigliaro Roberto 5 4 Drago Deborah 6 6 Favarò Roberta 5 4 Gaglio Karen 5 4 Guerich Gelsomina 6 4 Gumina Francesco 5 4 Mannino Giuseppe 6 4 Passalacqua Gaetana 6 4 Purpura Marco 5 4 13 4. OBIETTIVI e ATTIVITA’ 4.1 OBIETTIVI TRASVERSALI STABILITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe, in coerenza con il P.O.F. d’Istituto e con le finalità generali dell’indirizzo degli studi, ha fissato le seguenti : Finalità formative proposte comuni a tutte le discipline • Rafforzamento della consapevolezza dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino • Educazione alla legalità: consolidamento del senso del rispetto delle regole vigenti all’interno di istituzioni pubbliche e private Finalità formative proposte per area disciplinare Area disciplinare etico-sociale: • sviluppo del proprio senso di responsabilità e delle proprie capacità decisionali • sviluppo della propria coscienza critica Area disciplinare linguistico -espressiva: • potenziamento delle abilità linguistiche di base rispetto alla situazione di partenza • produrre testi scritti finalizzati alla futura prova d’esami ma anche alla futura attività professionale • decodificare correttamente i testi in adozione e gli altri sussidi di approfondimento • conoscere le potenzialità dei mezzi informatici e multimediali Area disciplinare storico- giuridica: • consolidamento del senso della casualità degli eventi • rispetto delle norme che regolano i comportamenti nei luoghi di lavoro Area disciplinare scientifico- matematica: conoscenza dei principi scientifici basilari delle scienze matematiche • sapere confrontare dati e informazioni • ricercare relazioni e rapporti Area disciplinare professionalizzante: • possedere conoscenze approfondite nel campo alimentare • avere i concetti di alimentazione e di nutrizione • conoscere la piramide e i sette gruppi alimentari • saper pianificare, programmare e organizzare i menù e tutto il lavoro del F and B • Saper organizzare il lavoro con metodo razionale ed autonomo Gli obiettivi elencati sono state mediamente raggiunte dagli alunni, sia pure a livelli diversi, come si evince dalle valutazioni riportate nelle diverse discipline. Gli alunni presenteranno mappe concettuali inerenti ad argomenti svolti durante l’anno scolastico e relativi alle discipline coinvolte negli esami di stato. 14 4.2 ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI APPROVATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE Gli alunni hanno frequentato il progetto FIS (per le quinte) denominato “Scrittura documentata ed analisi del testo letterario” finalizzato all’acquisizione di competenze di scrittura secondo le modalità dell’esame di Stato. 4.3 STAGE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Tutor interno Prof. P.Scarpinata Gli alunni hanno fatto esperienze di stage: esperto in catering and banqueting Motivazione dell’intervento: scopo del progetto è migliorare l’efficacia didattica del percorso scolastico, fornendo agli alunni l’opportunità di inserire un’esperienza in impresa durante il proprio percorso di formazione. Articolazione del progetto: ore svolte 4° anno 52 ore ore svolte 5° anno 80 ore L’attività di laboratorio in azienda, nell’a.s. 2011/2012, si è svolta per un totale di 80 ore presso l’Hotel Saracen via Libertà 128/A Isola delle Femmine dal 14/03/2012 al 05/04/2012 e presso l’Hotel Mediterm (Città del Mare) Terrasini dal 15/03/2012 al 30/04/2012 5. PERCORSO FORMATIVO 5.1. TIPOLOGIA PROVE DI VERIFICA I docenti hanno previsto di utilizzare nel corso dell’anno scolastico le seguenti tipologie di verifica : disciplina Verifiche orali Prove Prove Prove tradizionali strutturate semistrutturate Italiano Storia Matematica Inglese Legislazione della ristorazione Alimenti e alimentazione Economia e gestione delle aziende ristorative • • • • • • • • Lab. di organiz. e gestione delle aziende ristorative • Francese Educazione fisica • Prove pratiche • • • • • • • 15 • 5.2. GRIGLIA DI VALUTAZIONE (COMUNE AL CONSIGLIO DI CLASSE) LIVELLI Conoscenza molto limitata, vaste lacune, uso scorretto e inadeguato dei linguaggi. Conoscenze modeste, lacune, uso improprio dei linguaggi. GIUDIZI VOTO Scarso (1,2,3) INDICATORI Verifiche che rivelano uno studio o inesistente o frammentario, gravi errori concettuali, esposizione scorretta e lacunosa. Insufficiente Verifiche che rivelano uno studio parziale e saltuario; linguaggio improprio e poco (4) scorrevole. Verifiche che rivelano uno studio superficiale e mnemonico; linguaggio poco fluido. Conoscenze frammentarie, slegate, uso poco fluido dei linguaggi. Mediocre (5) Conoscenze disciplinari scolastiche; uso dei linguaggi; comprensione dei fenomeni. Sufficiente (6) Verifiche che rivelano un apprendimento curato ma legato a schemi libreschi;lievi errori. Individuazione di essenzialità nelle conoscenze; uso corretto dei linguaggi, capacità di collegamento. Discreto (7) Verifiche che rivelano un apprezzabile livello di conoscenza ,esposte sempre in modo corretto, capacità di cogliere le essenzialità ; capacità di svolgere collegamenti ,se opportunamente guidati. Conoscenze complete ed esaurienti; padronanza di linguaggi; capacità dei collegamenti dei saperi e dei fenomeni. Buono (8) Verifiche che rivelano un’esposizione sempre chiara e fluida; collegamenti approfonditi tra le discipline , i fenomeni,i saperi. Ottimo (9) Verifiche in cui si notino capacità di rielaborazione personale e critica, la cui esposizione appaia sicura ,appropriata e il livello di conoscenze risponda a logiche di completezza e rigore. Eccellente (10) Verifiche complete, approfondite, rigorose e critiche in cui si evidenziano capacità di collegamento e utilizzo di conoscenze attinte da ambiti pluridisciplinari; esposizione lineare , chiara,appropriata. Conoscenze complete , approfondite e rielaborate; spiegazione, interpretazione di eventi, fenomeni; formulazione di problemi; espressione di giudizi critici motivati. Conoscenze complete, approfondite e rielaborate in modo critico e personale; linguaggi appropriati; esposizione chiara, scorrevole, fluida; soluzione di problemi; capacità di formulare ipotesi; coerenti; capacità di sintesi; capacità di cogliere differenze e analogie. 16 6. SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA materie oggetto della prova: storia : economia : ristorazione : matematica : inglese: n.4 quesiti a risposta multipla e 2 a risposta aperta n.4 quesiti a risposta multipla e1 aperta n. 4 quesiti a risposta multipla e2 aperte n. 4 quesiti a risposta multipla e 1 aperta n. 2 a risposta aperta criteri di valutazione: 1° prova simulata: Tempo per lo sviluppo della prova 90 minuti Si allega copia della prova somministrata alla classe in data 23/03/2012 2° prova simulata: Tempo per lo sviluppo della prova 90 minuti Si allega copia della prova somministrata alla classe in data 04/05/2012 17 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “U. Mursia” Carini TERZA PROVA ESAMI di STATO A. S. 2011/2012 classe V sez. D indirizzo: TECNICO dei SERVIZI della RISTORAZIONE Candidato/a 23 marzo 2012 Data Ora di inizio Ora di consegna Prova strutturata multidisciplinare Tipologia B: 8 quesiti a risposta aperta Tipologia C: 16 quesiti a risposta multipla DISCIPLINE Economia Inglese Matematica Storia Ristorazione Quesiti tipologia B Numero quesiti 1 2 1 2 2 Quesiti tipologia B Numero quesiti 4 Punti per disciplina Punti quesito B 1x1=1 1,50 x 2 = 3 1x1=1 0,70 x 2 = 1.4 0,70 x 2 = 1.4 4 4 4 Punti quesito C 0,50 x 4 = 2 0,50 x 4 = 2 0,40 x 4 = 1,6 0,40 x 4 = 1,6 TOTALE Il punteggio ottenuto per frazioni uguali o superiori a 0,50 viene arrotondato per eccesso Punteggio ….……… / 15 Tempo per lo sviluppo della prova 90 minuti Indicazioni per lo svolgimento della prova : • per i quesiti della tipologia B – scrivere con penna non cancellabile blu o nera • per i quesiti della tipologia C – barrare a penna la risposta che si ritiene corretta Non effettuare alcuna correzione, in caso contrario la risposta si considera non data 18 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “U. Mursia” Carini TERZA PROVA ESAMI di STATO A. S. 2011/2012 classe V sez. D indirizzo: TECNICO dei SERVIZI della RISTORAZIONE Candidato/a 04 maggio 2012 Data Ora di inizio Ora di consegna Prova strutturata multidisciplinare Tipologia B: 8 quesiti a risposta aperta Tipologia C: 16 quesiti a risposta multipla DISCIPLINE Economia Inglese Matematica Storia Ristorazione Quesiti tipologia B Numero quesiti 1 2 1 2 2 Quesiti tipologia B Numero quesiti 4 Punti per disciplina Punti quesito B 1x1=1 1,50 x 2 = 3 1x1=1 0,70 x 2 = 1.4 0,70 x 2 = 1.4 4 4 4 Punti quesito C 0,50 x 4 = 2 0,50 x 4 = 2 0,40 x 4 = 1,6 0,40 x 4 = 1,6 TOTALE Il punteggio ottenuto per frazioni uguali o superiori a 0,50 viene arrotondato per eccesso Punteggio ….……… / 15 Tempo per lo sviluppo della prova 90 minuti Indicazioni per lo svolgimento della prova : • per i quesiti della tipologia B – scrivere con penna non cancellabile blu o nera • per i quesiti della tipologia C – barrare a penna la risposta che si ritiene corretta Non effettuare alcuna correzione, in caso contrario la risposta si considera non data 19 7. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI Premessa: Prima di illustrare i consuntivi delle attività disciplinari è opportuno precisare che l’attività didattica si è svolta in modo non sempre agevole : alcuni alunni si sono mostrati interessati al dialogo educativo , mentre altri un po’ meno e quindi hanno mostrato un interesse più superficiale e una partecipazione passiva. Nell’ordine vengono elencati i consuntivi delle seguenti discipline: • • • • • • • • • • • ITALIANO STORIA FRANCESE MATEMATICA ALIMENTAZIONE DIRITTO ECONOMIA RELIGIONE INGLESE RISTORAZIONE EDUCAZIONE FISICA N.B. si allegano griglie di valutazione 1° prova, 2° prova, 3° prova scritte e colloquio. 20 7. 1 RELAZIONE FINALE DI ITALIANO – STORIA Prof.ssa R. Alcamisi Composizione della classe n. 15 alunni di cui quattro non frequentanti n. 3 alunni proveniente da altra classe dello stesso Istituto Ore di lezione effettuate fino al 15/05 2011: italiano 76 - Storia: 41 Attività didattica svolta Nel corso dell’a.s. l’attività scolastica Si è svolta con regolarità e senza interruzioni di rilievo ha subito rallentamenti modesti significativi per le seguenti cause: assenze di massa alternanza dei docenti astensioni di massa assenze prolungate di singoli alunni (Guerich Gelsomina e Gumina Francesco) Lo svolgimento dell’attività didattica è stato condizionato, inoltre, dai seguenti episodi di rilievo:scarsa motivazione da parte degli alunni alle attività didattiche,recupero delle lacune pregresse, assenze di gruppo. gli alunni hanno partecipato, nel corso dell’a.s.2011/2012.,ad attività extra-curriculari Progresso della classe in rapporto alla situazione di partenza e al conseguimento degli obiettivi disciplinari indicati nel P.O.F. : 7.1.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Sin dall’inizio dell’anno scolastico gli alunni hanno evidenziato difficoltà espressive e lacune di base connessi alla conoscenza morfo-sintattica della lingua italiana,sia nella produzione orale che nella produzione scritta. Questo stato di difficoltà è stato acuito, da parte di alcuni studenti,dalla poca assiduità allo studio, dallo scarso interesse verso le discipline, ma soprattutto da una partecipazione alle attività didattiche passiva e a volte di disturbo. Pochi allievi si sono distinti per interesse e partecipazione costante e per efficacia nel metodo di studio, raggiungendo un livello sufficiente, altri hanno continuato nel mantenere un atteggiamento indifferente e passivo verso le proposte didattiche ed hanno sempre rifiutato la verifica orale per cui non hanno raggiunto una maturazione sufficiente. 21 Per quanto riguarda l’andamento disciplinare la classe non ha dato problemi particolari, gli alunni sono abbastanza educati e hanno partecipato al dialogo educativo, anche se non sono mancati momenti in cui si sono verificati episodi poco gradevoli tali da convocare un consiglio straordinario con relative provvedimenti disciplinari. La produzione scritta è, generalmente, adeguata a quella orale inadeguata a quella orale. Tipologie delle prove scritte svolte nel corso dell’anno scolastico Tipo di prova Numero delle prove annue per quadrimestre I quadrim. II quadrim. 2 3 strutturate semistrutturate traduzione prova d’italiano prova di matematica altro …. Interrogazioni 2 2 (in media) (in media) Tempi normalmente assegnati per la prova 5/ 6 ore Esiti del 1° quadrimestre Alla fine del 1° Quadrimestre, coerentemente con quanto deliberato dal Collegio dei docenti, sono stati attivati per la propria disciplina i seguenti interventi di recupero: tipologia d’intervento n. alunni sportello didattico corso extra- curriculare (progetto F:I:S) Tutti gli alunni attività curriculare Le attività di recupero si sono dimostrate: utili per colmare le lacune su conoscenze ed abilità utili per migliorare la metodologia di studio poco utili per colmare le alcune su conoscenze ed abilità Poco utili per migliorare la metodologia di studi utili per migliorare la produzione scritta I contenuti previsti nella Programmazione individuale sono stati svolti: nella loro globalità solo in parte, a causa delle lacune pregresse e delle numerose assenze. 22 Obiettivi educativi e didattici raggiunti 1) decodificare correttamente testi in adozione e gli altri sussidi di apprendimento 2) far connettere i saperi proposti dalle singole discipline in rete interdisciplinare più estesa possibile 3) far produrre testi scritti finalizzati alla futura prova d’esame 4) attivare la capacità di rielaborazione personale e critica dei contenuti culturali acquisiti 5) conoscenza dei contenuti della storia, non come semplice memorizzazione dei fatti, ma come comprensione delle strutture di un periodo del passato e riconoscimento del presente Obiettivi minimi 1) conoscenza degli argomenti fondamentali delle discipline 2) comprensione e decodificazione di testi semplici 3)capacità di produrre testi semplici sostanzialmente corretti 4)capacità di fare valutazioni anche se guidate e sollecitate Metodologie applicate: • • • Lezione frontale lavoro di gruppo promozione della libera espressione. Strumenti utilizzati Libri di testo, Sussidiari, schede, dizionari, quotidiani, riviste, sussidi audio visivi, Cartine geografiche Modalità di verifica e di valutazione adottati (si allega eventuale griglia di valutazione adottata nel corso dell’a.s 2011/2012) E’ stata periodica(tre per ogni quadrimestre) ed è stata effettuata attraverso le seguenti prove: analisi del testo poetico,saggio breve, tema di ordine generale, tema storico. Per le verifiche orali,( in genere a fine modulo) oltre alla conoscenze acquisite attraverso le attività proposte, si è tenuto conto della situazione di partenza, dell’impegno e del metodo di lavoro Conclusioni In virtù dell’interesse e della partecipazione dimostrata nel corso dell’a.s., congiuntamente all’impegno profuso, la classe: ha raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati ha raggiunto parzialmente gli obiettivi prefissati non ha raggiunto gli obiettivi prefissati, Pertanto la situazione globale della classe può considerarsi: buona discreta sufficiente insufficiente scarsa 23 7.1.2 PROGRAMMA DI ITALIANO Il Romanticismo • Caratteri generali del Romanticismo. • Superamento del Neoclassicismo. • Romanticismo in Germania, in Inghilterra, in Germania. Giacomo Leopardi: • Le opere giovanili di Leopardi, La stagione della prosa, pensiero e poetica. • Il pessimismo leopardiano (le tre fasi) • il concetto di natura matrigna. • I primi idilli, il concetto di” felicità e affanno”. • Caratteri generali dello Zibaldone e delle Operette morali. • “A Silvia” parafrasi e analisi. • “l’Infinito” parafrasi e analisi. • “La quiete dopo la tempesta” parafrasi e analisi. Il Naturalismo e il Verismo • Caratteri generali del Positivismo, Realismo e Naturalismo francese Giovanni Verga: • la prima produzione letteraria e la produzione verista. • La visione della vita nella narrativa di Verga • Il “Ciclo dei vinti” • Le strategie narrative • Differenza tra il romanzo oggettivo e il romanzo soggettivo • Da “Vita dei campi” lettura di: • “ La Lupa” • “Nedda” • “I Malavoglia” trama generale e lettura di: • “la famiglia Malavoglia” Il Decadentismo in Italia e in Europa • Cenni sui poeti maledetti e sul simbolismo francese • Il nuovo linguaggio poetico Giovanni Pascoli : • Vita e ideologia • La poetica • La poetica del fanciullino • L’innovazione poetica in Pascoli • Il Decadentismo in Pascoli Da Mirycae: • “l’Assiuolo” parafrasi e analisi • “Novembre” parafrasi e analisi Da “Canti di Castelvecchio”: • “ Il gelsomino notturno” parafrasi e analisi 24 Gabriele D’Annunzio: • • • • • • • • • • ideologia e poetica l’estetismo e il panismo la concezione del superuomo le opere giovanili D’Annunzio e il fascismo Le tragedie “Il piacere” (trama generale) “L’innocente” (trama generale) Da “Canto novo” “ O falce di luna calante” parafrasi e analisi LA NARRATIVA DEL NOVECENTO • Il romanzo soggettivo del Novecento maggiori scrittori italiani ed Europei (cenni) Italo Svevo: • • • • • • • Vita e pensiero Differenza tra il romanzo di D’Annunzio e il romanzo di Svevo “Una vita” (trama generale) “Senilità” (trama generale) “La coscienza di Zeno” lettura del brani: “ l’ultima sigaretta” “ La morte di mio padre! Mi riservo di trattare i seguenti argomenti entro la fine dell’anno Luigi Pirandello: • • • • • • • • • • • • Ideologia e poetica L’itinerario letterario: le novelle, i romanzi, il teatro L’umorismo pirandelliano Da “Novelle per un anno”: “Il treno ha fischiato” “La carriola” Da “il fu Mattia Pascal” “ Epilogo del fu Mattia Pascal” “Cambia treno” Il teatro: “Sei personaggi in cerca d’autore”( trama generale) “Cosi è se vi pare” ( trama generale) L’ETÀ FRA LE DUE GUERRE L’Ermetismo: caratteristiche della nuova poesia Giuseppe Ungaretti: • • • • • la poetica e l’ideologia Da “l’Allegria” – Porto sepolto”: “San Martino del Carso” Da “l’Allegria – Naufragi”: “Mattina” Libro di testo: Italiano: LIEM editore La Nuova Italia 25 7.1.3. PROGRAMMA DI STORIA L’Italia dopo l’unità • La nascita della questione romana e della questione meridionale. • Crispi al potere: le politiche estere, il trattato di Uccialli, la politica economica, le sconfitte sociali di Crispi. • La politica e il trasformismo di De Pretis. • La crisi di fine secolo e l’epilogo liberale. L’Italia industriale e l’età giolittiana • L’industrializzazione italiana • La classe operaia e la sindacalizzazione • Il riformismo liberale di Giolitti • La diffusione del nazionalismo • La guerra in Libia • Il suffragio universale maschile • La crisi del sistema politico giolittiano La prima guerra mondiale • La corsa agli armamenti • La crisi degli equilibri internazionali • Lo scoppio del conflitto • L’intervento italiano • Lo svolgimento del conflitto • Il fronte italiano • L’intervento degli Stati Uniti • La fine del conflitto Le eredità della guerra • La fine dell’egemonia europea • Tensioni e trasformazioni sociali • La conferenza di pace di Parigi • La vittoria mutilata dell’Italia Il crollo dello zarismo • Le radici della rivoluzione russa • La rivoluzione del febbraio del 1917 • La rivoluzione d’ottobre • Lenin e le tesi di aprile • La dittatura rivoluzionaria • La nascita dell’Unione Sovietica • Il regime staliniano La crisi del 1929 • Sviluppo economico degli USA negli anni venti • Il boom economico • La crisi agricola • Le speculazioni 26 • • Il crollo di Wall Street e il crollo delle banche La dimensione internazionale della crisi I totalitarismi fra le due guerre: fascismo e nazismo Fascismo: • L’Italia dopo la grande guerra • La nascita del partito popolare e del partito socialista • La nascita del fascismo • La marcia su Roma • Mussolini al governo • Il delitto Matteotti • Le leggi fascistissime • I patti lateranensi • La politica coloniale • La politica economica del regime • Le leggi razziali i seguenti argomenti saranno trattati entro la fine dell’anno Nazismo: • la crisi della repubblica di Weimar • le radici dell’ideologia hitleriana • la conquista del potere di Hitler • il regime nazista • la persecuzione degli ebrei • le leggi di Norimberga La seconda guerra mondiale • le aggressioni hitleriane • il patto d’acciaio • la guerra lampo tedesca • l’Italia in guerra • l’operazione Barbarossa • l’entrata i guerra degli Stati Uniti • l’armistizio dell’Italia con gli alleati e la caduta del fascismo • la repubblica di Salò • la resistenza passiva italiana • la resa della Germania • la resa del Giappone Libro di testo Storia: le voci dell’uomo e della storia 27 editore Bulgarini 7. 2 RELAZIONE FINALE DI FRANCESE Prof.ssa A. M. Cicero 7.2.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Durante l’anno scolastico la classe , nel complesso, ha partecipato con interesse al dialogo con l’insegnante anche se per alcuni alunni è stata necessaria una continua sollecitazione all’attenzione ed all’impegno. Tenendo conto delle carenze della preparazione di base si può affermare che un gruppo di alunni è riuscito a colmare parte delle lacune iniziali ed ha pertanto raggiunto in maniera accettabile gli obiettivi prefissati, seppure a diversi livelli. Un altro gruppo ,invece, a causa di un impegno non sempre costante, ha acquisito conoscenze e competenze parziali o appena sufficienti. Un esiguo gruppo, infine, scarsamente motivato allo studio della disciplina non si è lasciato coinvolgere dal dialogo educativo e pertanto non ha raggiunto risultati sufficienti. 7.2.2 OBIETTIVI EDUCATIVO- DIDATTICI Conoscenze Ampliare il lessico settoriale Ampliare la competenza comunicativa Conoscere la Francia dei vini Conoscere le tradizioni enogastronomiche di alcune regioni francesi Conoscere le tradizioni gastronomiche di alcuni paesi francofoni Conoscere la storia della cucina francese Competenze Essere in grado di comprendere testi in maniere analitica Essere in grado di acquisire nozioni riguardanti l’indirizzo ristorativo Saper collegare le nozioni acquisite in un contesto interdisciplinare Saper dare informazioni sul proprio Paese, sugli altri paesi studiati Saper rielaborare autonomamente i contenuti proposti Abilità Saper comprendere le informazioni contenute in opuscoli, menu e materiale pubblicitario di tipo ristorativo Saper accogliere un cliente ,spiegare un menu e consigliare un vino Saper comprendere e redigere ricette Saper completare brani Saper rispondere a questionari Saper riassumere brani 28 Saper utilizzare i contenuti della disciplina utilizzandoli in diversi contesti. Standard Minimi Oltre ai suddetti obiettivi generali, si è ritenuto utile stabilire anche gli obiettivi minimi che gli alunni devono raggiungere nelle quattro abilità linguistiche - cogliere il senso generale di testi scritti ed orali relativi all’ambito professionale, individuandone i contenuti specifici Metodologia e Strategie Didattiche L’attività didattica si è svolta facendo ricorso ad una metodologia centrata sugli alunni perseguendo lo sviluppo delle abilità ricettive e produttive. L’apprendimento della lingua straniera è stato promosso a tutti i livelli:fonetico, strutturale, lessicale, funzionale e testuale .Sono state potenziate le abilità di lettura per permettere un’esatta decodifica dei testi settoriali reperiti anche attraverso ricerche su Internet effettuate dagli alunni . L’obiettivo didattico primario è stato quello di sviluppare una certa competenza comunicativa per permettere agli alunni di leggere e comprendere analiticamente i testi proposti ed acquisire strumenti linguistici autonomi e capacità di rielaborazione. Per quanto riguarda la riflessione sulla lingua gli alunni hanno imparato ad osservare nei testi i fenomeni linguistici ed attraverso il dialogo con l’insegnante pervenire a generalizzazioni Strumenti e Sussidi Libro di testo, materiale cartaceo fornito dall’insegnante Verifiche e Valutazione Il possesso delle singole competenze è stato verificato attraverso prove di tipo oggettivo e soggettivo. Durante l’anno scolastico sono state effettuate 5 prove scritte di tipo semistrutturato ed un congruo numero di interrogazioni. La valutazione finale ha tenuto conto della progressione rispetto ai livelli di partenza, dell’impegno, della partecipazione e dello sviluppo delle abilità rispetto agli obiettivi prefissati. 29 7.2.3 PROGRAMMA DI FRANCESE In ogni momento del percorso didattico l’alunno sarà guidato ad integrare, recuperare e consolidare le varie strutture grammaticali e funzionali ritenute necessarie alla comprensione dei testi settoriali Per quanto riguarda l’acquisizione della microlingua professionale verranno sviluppate le seguenti Unità didattiche: • Histoire de la cuisine française Le Moyen –age . La Renaissance. . Les fastes du grand siècle. La révolution. La naissance du restaurant. Le XIXème et le XXème siècles. Nouvelles tendances. Vision du film « Vatel 2 e « Maria Antonietta » • Le vin. L’histoire du vin. Les régions viticoles françaises. Les cépages français. La dégustation. La méthode champenoise . • Tour gastronomiques de la France Données géographiques historiques culturelles et culinaires des régions françaises suivantes : La Champagne-L’Alsace- Ile de France : Paris L’alimentation et la santé Le régime. La pyramide alimentaire • I seguenti argomenti saranno trattati entro la fine dell’anno • Tour gastronomique des pays francophones. La Francophonie La cuisine des pays du Maghreb. L’Ile de la Réunion. Les Antilles Françaises Ore di Lezione effettuate al 15 Maggio: Libro di Testo: DE CARLO AMATUZZI “ LE FRANÇAIS ÀLA CARTE” HOEPLI 30 7. 3 RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA Prof.ssa A. Dell’Aria 7.3.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe V D era inizialmente costituita da 14 alunni, tutti provenienti dalla IV D dello scorso anno, faceva parte del gruppo classe un’alunna diversamente abile, supportata da un’insegnante specializzata. Alla fine di novembre si è inserita una ragazza proveniente da un’altra quinta dell’Istituto, ripetente che ha abbandonato le lezioni sin dai primi di aprile. L’alunna diversamente abile che avrebbe dovuto seguire una programmazione differenziata, nonostante le continue e pressanti sollecitazioni da parte di tutti i docenti, ha abbandonato quasi subito già a novembre non frequentava più la scuola. Anche un ragazzo ha abbandonato la scuola alla metà di febbraio perché ha trovato lavoro. Un’altra alunna che aveva abbandonato la scuola alla metà di ottobre ha ripreso a frequentare nel secondo quadrimestre Alla fine dell’a.s. gli alunni che frequentano più o meno regolarmente le lezioni sono 12. Non sono state effettuati i test d’ingresso, per la definizione delle competenze iniziali perché essendo gli alunni tutti provenienti dalla quarta D dello scorso anno conoscevo le loro competenze, la maggior parte degli alunni possiede mediocri abilità di calcolo e ha sempre manifestato molte difficoltà nello studio della matematica. Alcuni allievi pur possedendo buone capacità non le hanno pienamente utilizzate e i risultati alla fine non sono stati adeguati a quelli richiesti, gli alunni meno abili, invece, opportunamente stimolati e seguiti hanno mostrato un impegno e una partecipazione che comunque andava apprezzata e valutata positivamente. Nella seconda parte del quadrimestre molti di loro avendo capito che non sarebbero stati in grado di recuperare le lacune pregresse e hanno deciso di “mollare”. La programmazione del dipartimento è stata rimodulata su quelle che erano le competenze degli allievi, e pertanto è stato avviato un modulo per di recupero sulle equazioni di primo e secondo grado, contemporaneamente però sono state consolidate per quanto possibile le abilità di calcolo di base. L’attività didattica durante tutto il corso dell’anno scolastico è stata svolta lavorando contemporaneamente su due fronti: introduzione dei nuovi argomenti e recupero continuo dei precedenti. I tempi dell’apprendimento sono stati, ovviamente, molto lunghi proprio a causa della suddette mancanze. L’impegno e l’interesse inizialmente non adeguati, sono cresciuti con il passare dei mesi, infatti un impegno maggiore nella seconda parte dell’anno ha permesso, seppure a pochi, il raggiungimento di alcuni obiettivi, nel complesso la classe si è attestata su livelli di sufficienza. Un comportamento corretto e affettuoso e, un clima di serenità hanno consentito il regolare svolgimento delle lezioni durante l’intero anno. Gli obiettivi educativi, didattici trasversali e formativi perseguiti, la griglia di valutazione per le prove orali e scritte e i corrispondenti voti sono stati quelli definiti nella programmazione d’Istituto. Entro la fine dell’anno scolastico dovrebbero essere svolte altre 10 ore di lezione e una verifica scritta. 31 7.3.2 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI Conoscenze • Conoscenza delle procedure di calcolo studiate • Conoscenza e utilizzazione dei metodi e degli strumenti studiati per l’applicazione ai casi più complessi • Conoscere le regole necessarie per la soluzione dei quesiti proposti • Conoscere il linguaggio formale Competenze • Applicare i metodi e i contenuti della disciplina opportunamente • Comprendere ed interpretare correttamente il testo in uso • Esprimersi con un linguaggio appropriato • Elaborare semplici informazioni e utilizzare correttamente le tecniche di calcolo e gli strumenti studiati Capacità • Saper organizzare il proprio lavoro in modo consapevole e autonomo; • Saper comprendere ed utilizzare correttamente il linguaggio specifico della disciplina; • Saper comprendere il valore strumentale della matematica per lo studio di altre discipline e riconoscere il contributo dato dalla matematica al loro sviluppo. 7.3.3 OBIETTIVI DIDATTICI • Avere una maggiore padronanza delle competenze acquisite nel triennio di qualifica • Utilizzare i nuovi strumenti di calcolo • Comprendere l’importanza delle funzioni matematiche • Tradurre in linguaggio formale fenomeni di diversa natura • Applicare gli strumenti acquisiti in situazioni concrete 32 7.3.4 PROGRAMMA DI MATEMATICA MODULI TITOLO COMPETENZE 1 EQUAZIONI di 1° e 2º GRADO • PARABOLA • Conoscere la definizione di parabola • Conoscere le relazioni tra i coefficienti dell’equazione della parabola e i suoi elementi • Saper tracciare il grafico di una parabola di cui è nota l’equazione • Saper determinare vertice, fuoco e direttrice di una parabola di data equazione • Saper risolvere semplici problemi relativi a rette e parabole • 2 3 DISEQUAZIONI di 1° e 2° grado FUNZIONI 4 reali di variabili reali • Saper risolvere le equazioni di primo grado intere Conoscere i metodi risolutivi delle equazioni di secondo grado, incomplete e complete Risolvere le equazioni di secondo grado • Conoscere i concetti di intervallo e di definizione delle soluzioni di una disequazione • Saper risolvere le disequazioni numeriche di primo grado intere e fratte • Conoscere il metodo di risoluzione delle equazioni di secondo grado • Saper risolvere disequazioni di secondo grado intere e fratte • Conoscere il concetto di funzione • Conoscere la definizione di intervallo, le varie tipologie di intervalli • Conoscere la definizione di dominio e codominio di una funzione • Sapere classificare le funzioni reali di variabili reali • Saper individuare l’insieme di esistenza delle funzioni algebriche razionali intere e fratte • Saper individuare l’insieme di esistenza delle funzioni algebriche irrazionali intere e fratte • Saper tracciare il grafico della funzione costante, della funzione lineare, della funzione quadratica • Conoscere il concetto di crescenza e decrescenza di una funzione • Sapere determinare il segno e le intersezioni con gli assi di una funzione algebrica razionale intera e fratta • Sapere determinare il segno e le intersezioni con gli assi di una funzione algebrica irrazionale intera e fratta TOTALE ORE svolte all’12/05/10 33 TEMPI IN ORE 12 settembre-ottobre 24 novembre-gennaio 14 febbraio-marzo 18 marzo-maggio 68 5 • Sapere determinare il segno e le intersezioni con gli assi di una funzione algebrica razionale FUNZIONI intera e fratta reali di variabili • Sapere determinare il segno e le intersezioni reali con gli assi di una funzione algebrica irrazionale intera e fratta TOTALE ORE previste per la fine dell’a.s. 10 maggio-giugno 78 Libri di testo : E. Cassina – M. Bondonno L’ora della Matematica per gli IP vol. 2 Paravia E. Cassina – M. Bondonno L’ora della Matematica per gli IP vol. 3 Paravia Strumenti Didattici Lavagna tradizionale, appunti personali, fotocopie. 34 7. 4 RELAZIONE FINALE DI ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Prof.ssa C. Tulumello 7.4.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe durante l’anno scolastico non ha partecipato attivamente al dialogo educativo, per scarso interesse da parte di alcuni discenti, per il non adeguato studio a casa per altri. Pur avendo le adeguate capacità, una buona parte degli alunni ha spesso rifiutato le verifica orale e ha rallentato pesantemente lo sviluppo del programma. Ad ogni modo si è cercato di attuare ogni strategia atta ad interessare e a motivare i discenti, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati in programmazione e cercare di spronarli a dare il meglio di sé. Non tutti comunque hanno sfruttato al meglio le proprie capacità: alcuni sono riusciti ad approfondire la conoscenza degli argomenti svolti in 80 ore rispetto le 99 previste, a migliorare l’esposizione adoperando un linguaggio tecnico-scientifico appropriato; la restante parte non ha maturato tutti gli obiettivi prefissati. Gli allievi sono stati sottoposti a diverse verifiche orali cercando di collegare bene gli argomenti fra loro, al fine di avere una visione ampia a completa della materia, con gli opportuni riferimenti anche alle discipline affini. Relativamente alle verifiche scritte sono state sviluppate tracce relative agli argomenti studiati, esercizio già cominciato lo scorso anno, in previsione dell’eventuale scelta da parte del Ministero di Alimenti e alimentazione come seconda prova scritta. 7.4.2 FINALITÀ • Favorire mediante l’acquisizione di conoscenze e di prestazioni specifiche lo sviluppo delle funzioni intellettive (attenzione, memoria, analisi, sintesi, valutazione, creatività). • Favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno per effettuare scelte consapevoli , responsabili, autonome e libere. • Favorire lo sviluppo di una cultura scientifica intesa come capacità di orientamento ed interpretazione in un ambito del sapere in sempre più rapida e continua evoluzione. • Favorire la maturazione di un comportamento cosciente e responsabile nei confronti della tutela della salute, dell’igiene e degli equilibri ambientali. • Favorire l’uso di un linguaggio specialistico per comprendere e comunicare dati. • Acquisire competenze sia come privati cittadini che come professionisti della ristorazione. 35 Conoscenze • Conoscere come viene prodotta, conservata e utilizzata l’energia biochimica nel nostro organismo. • Comprendere i concetti di fabbisogno calorico giornaliero, metabolismo basale e metabolismo energetico. • Conoscere i tipi di dieta da adottare in base alle varie fasce d’età, a condizioni fisiologiche particolari, alle più moderne teorie alimentari. • Conoscere i diversi trattamenti dietetici e/o dietoterapici in particolari situazioni patologiche (ipercolesterolemia, ipertensione, diabete). • Conoscere le cause principali della contaminazione chimica e radioattiva. • Conoscere le tematiche essenziali riguardanti le sofisticazioni alimentari e gli additivi chimici. • Conoscere le infezioni, tossinfezioni ed infestazioni più comuni e le loro modalità di trasmissione. • Conoscere ed acquisire i concetti base riguardanti il controllo igienico e la qualità degli alimenti. • Conoscere le principali tecniche di conservazione degli alimenti, le loro modificazioni organolettiche e nutrizionali e i sistemi di conservazione più idonei, sapendo motivare le proprie scelte. Competenze • Saper comprendere il fabbisogno energetico di un individuo. • Saper comprendere come viene prodotta, conservata e utilizzata l’energia biochimica nel nostro organismo. • Saper esemplificare una dieta normocalorica, ipocalorica e ipercalorica. • Saper riconoscere le fonti di contaminazione degli alimenti e saper agire in modo da ridurne l’incidenza. • Saper considerare vantaggi e svantaggi sia dal punto di vista igienico che nutritivo delle diverse tecniche di conservazione. • Saper applicare il sistema di controllo HACCP. • Aver acquisito i concetti principali riguardanti il controllo igienico e la qualità degli alimenti. Metodologia I contenuti sono stati sviluppati perseguendo le seguenti modalità di lavoro: 1. Lezione frontale. 2. Lavori individuali e di gruppo. 3. Dialogo di gruppo. 4. Problem-solving. Strumenti di Lavoro 1. Libro di testo. 2. Sussidi audiovisivi e multimediali (Lavori in PowerPoint). Verifiche Sono state effettuate diverse tipologie di prove: 1. Test d’ingresso. 2. Colloqui (2/3 a Quadrimestre) 3. Prove strutturate: questionario a “risposta aperta (2). 4. Elaborati su tematiche ben precise (3). 36 Valutazione La valutazione ha accertato il conseguimento degli obiettivi tramite: 1. Interesse, costanza e partecipazione al dialogo educativo. 2. Capacità di assimilazione dei contenuti proposti. 3. Capacità di esporre con linguaggio tecnico-scientifico appropriato. 4. Capacità di analizzare, sintetizzare ed elaborare personalmente quanto suddetto. 5. Raggiungimento degli obiettivi. Recupero e Potenziamento Sono stati organizzati interventi di recupero in itinere volti al superamento delle difficoltà che sono emersi durante l’anno mediante le seguenti attività: • esercitazioni • lavori di gruppo • prove di esposizione • lettura guidata • evidenziazione concetti chiave 37 7.4.3 PROGRAMMA DI ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Modulo N 1 Il Metabolismo e gli Standard Nutrizionali UD n. 1.1 - Bioenergetica. UD n. 1.2 - Lo stato nutrizionale e la composizione corporea. UD n. 1.3 - I LARN e le Linee Guida. TEMPI (ORE): 8 PERIODO: SETTEMBRE Modulo N 2 La Dieta in Condizioni Fisiologiche UD n. 2.1 - La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche. UD n. 2.2 - Diete particolari. TEMPI (ORE): 22 PERIODO: OTTOBRE - DICEMBRE Modulo N 3 La Dieta in Condizioni Patologiche UD n. 3.1 - La dieta nelle malattie dell’apparato digerente. UD n. 3.2 - La dieta nelle malattie cardiovascolari. UD n. 3.3 - La dieta nelle malattie del metabolismo. UD n. 3.4 - Disturbi del comportamento alimentare. TEMPI (ORE): 19 PERIODO: DICEMBRE - FEBBRAIO Modulo N 4 I Rischi e la Sicurezza Alimentare UD n. 4.1 - Fattori tossici e contaminazione alimentare. UD n. 4.2 - Contaminazione biologica degli alimenti. UD n. 4.3 - Additivi alimentari. UD n. 4.4 - Gli alimenti geneticamente modificati. TEMPI (ORE): 29 PERIODO: FEBBRAIO - MAGGIO Modulo N 5 La Prevenzione e il Controllo per la Sicurezza Alimentare UD n. 5.1 - Igiene e sicurezza nell’ambiente ristorativo. TEMPI (ORE): 2 PERIODO: MAGGIO I seguenti moduli saranno trattati entro la fine dell’anno UD n. 5.2 – Conservazione degli alimenti. UD n. 5.3 - Controllo, qualità e sicurezza alimentare. Libro di Testo A.Machado “Sicurezza alimentare e dietetica” Poseidonia 38 7.5 RELAZIONE FINALE DI LEGISLAZIONE DELLA RISTORAZIONE Prof.ssa A. Mannino 7.5.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Pochi elementi della classe VD hanno evidenziato appena sufficienti capacità di apprendimento e di rielaborazione degli argomenti,. Gli obiettivi didattici della disciplina: miranti al raggiungimento di un apprendimento efficace e produttivo sono stati parzialmente raggiunti. Si è cercato di interessare e sensibilizzare gli alunni alla problematiche sociali attuali al fine di rendere la somministrazione delle nozioni non fine a se stessa, ma finalizzata alla formazione di cittadini consapevoli e partecipi della realtà che li circonda; il tentativo è faticosamente riuscito soltanto per pochi alunni Il resto della classe si è mostrata non partecipe al dialogo educativo durante tutto l’anno scolastico. Gli argomenti trattati e i tempi sono stati sempre adeguati ai livelli di apprendimento degli alunni. A causa dello scarso rendimento complessivo, lo svolgimento del programma ha subito diversi rallentamenti portando a non svolgere alcuni argomenti nel secondo quadrimestre. Il profitto globale si può considerare appena sufficiente. Pochi alunni hanno tenuto un comportamento corretto, cercando di mostrare una partecipazione attiva al dialogo educativo e formativo. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione hanno tenuto conto oltre che del livello di preparazione nella materia, anche della capacità di rielaborazione personale supportati dal dialogo, da interrogazioni individuali e collettive. 39 7.5.2 PROGRAMMA DI LEGISLAZIONE DELLA RISTORAZIONE Modulo 1 Le Obbligazioni Le fonti delle obbligazioni Le obbligazioni solidali Le obbligazioni pecuniarie L’adempimento delle obbligazioni L’inadempimento delle obbligazioni Le conseguenze dell’inadempimento Modulo 2 Il Contratto Gli elementi essenziali del contratto La responsabilità precontrattuale. Il contratto preliminare La classificazione dei contratti Invalidità del contratto Rescissione del contratto Risoluzione del contratto Modulo 3 I principali contratti dell’impresa Il contratto di vendita Il contratto di trasporto Il contratto di deposito Il contratto di franchising Il contratto di leasing Il contatto di somministrazione Il contratto di catering Il contratto di banqueting Il contratto di albergo Modulo 4 Il contratto di lavoro Il rapporto di lavoro subordinato Il licenziamento 40 7. 6 RELAZIONE FINALE DI ECONOMIA e GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE Prof.ssa F. Lucido 7.6.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 15 alunni. Dalla somministrazione del test d’ingresso(sviluppato oralmente) è risultato che il livello di preparazione della classe è mediocre, tranne qualche alunno che ha raggiunto un livello quasi sufficiente. Dal punto di vista educativo- disciplinare la classe mostra comportamenti spesso non corretti e occorre imporsi per ottenere l’ascolto e l’impegno verso la disciplina. A causa di non indifferenti lacune di base, all’inizio dell’anno si è proceduto al recupero delle suddette, inserendo il modulo zero di ripetizione, malgrado ciò la programmazione ha avuto un generale rallentamento e non tutti gli allievi hanno voluto avere parte attiva al dialogo educativo, anzi in taluni casi, vi è stato un totale disinteresse malgrado i continui richiami e i moduli di ripetizione posti in essere nelle ore curricolari. 7.6.2 PROGRAMMA DI ECONOMIA e GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE MODULO A : La gestione finanziaria • UD 1 Le fonti di finanziamento • UD 2 Il leasing e il factoring Prerequisiti del modulo 1. – Conoscere il concetto di capitale proprio e di capitale di terzi 2. – Conoscere il concetto di finanziamenti e di investimenti 3. – Conoscere il concetto di patrimonio aziendale Obiettivi del Modulo a) Conoscere il concetto di fabbisogno finanziario b) Conoscere il rapporto esistente tra finanziamenti e investimenti c) Conoscere le caratteristiche del leasing, dei diversi tipi di leasing e del factoring d) Saper distinguere le differenze tra fonti di finanziamento interne e quelle esterne e) Saper distinguere i motivi che spingono le imprese a ricorrere al leasing o al factoring 41 Durata: E’ prevista una durata di complessive 12 ore, tra il mese di Settembre e Ottobre, così suddivisa: 5 h UD1, 5h UD2, + 2h di verifica sommativa. MODULO B: La Gestione Economica e Amministrativa • UD 1 La gestione e il reddito d’esercizio • UD 2 La competenza economica dei costi e dei ricavi • UD 3 Il Bilancio d’esercizio • UD 4 Le Imposte Prerequisiti del modulo 1. Conoscere il patrimonio e l’inventario 2. Conoscere il concetto di costo e di ricavo 3. Conoscere il concetto di risultato economico d’impresa Obiettivi del Modulo a) Conoscere le operazioni di gestione esterna b) Conoscere i principali obblighi contabili delle imprese c) Conoscere le caratteristiche dei conti finanziari ed economici d) Conoscere le fasi del processo di rilevazione in contabilità generale e) Conoscere le principali imposte dirette e indirette italiane, generalità f) Saper registrare in contabilità generale semplici operazioni di acquisto e vendita g) Saper redigere un bilancio in forma semplice Durata: E’ prevista una durata di complessive 50 ore, tra il mese di Novembre e Febbraio, così suddivisa: 6h UD1, 12h UD2, 12h UD3, 6h UD4, 12h UD5 + 2h di verifica sommativa MODULO C: La programmazione aziendale e il Budget • UD 1 La Pianificazione di un’attività turistica • UD 2 La Programmazione aziendale • UD3 Il Budget Prerequisiti del modulo 1. 2. 3. 4. Conoscere l’impresa turistica Conoscere l’organizzazione e le risorse umane nelle imprese Conoscere il patrimonio dell’impresa turistica Conoscere la gestione economica delle imprese turistiche 42 Obiettivi del Modulo a. Conoscere la pianificazione di un’attività turistica b. Conoscere gli elementi essenziali di un business plan c. Conoscere il Budget come strumento di programmazione e controllo d. Saper redigere un semplice business plan e. Saper redigere un semplice budget Durata: E’ prevista una durata di complessive 50 ore, tra il mese di Febbraio e Marzo, così suddivise: 18 UD1, 6h UD2, 24h UD3, + 2h di verifica sommativa. MODULO D: Il Marketing e il Turismo • UD 1 Il Marketing • UD 2 Le strategie di Marketing • UD 3 Alcune tipologie di prodotti turistici • UD 4 La politica dei prezzi dei servizi turistici • UD 5 Le strategie di comunicazione nel turismo • UD 6 Il Marketing Plan • UD 7 Il Marketing Integrato Prerequisiti del modulo 1. Conoscere il concetto di pianificazione di un’attività turistica 2. Conoscere il concetto di programmazione aziendale e Budget 3. Conoscere il concetto di gestione finanziaria Obiettivi del Modulo • Conoscere gli elementi del marketing • Conoscere le strategie di marketing • Conoscere alcune tipologie di prodotti turistici • Conoscere la politica dei prezzi dei servizi turistici • Conoscere le strategie di comunicazione nel turismo • Conoscere il concetto di marketing plan • Conoscere il concetto di marketing integrato Durata: E’ prevista una durata di complessive 54 ore, tra il mese di Marzo e Maggio: 6h UD1, 12h UD2, 6h UD3, 6h UD4, 6h UD5, 10h UD6, 6h UD7 + 2h di verifica sommativa. 43 7. 7 RELAZIONE FINALE DI RELIGIONE CATTOLICA Prof. G. Sirugo 7.7.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe V D è composta da 15 alunni di cui una diversamente abile. Sulla base della situazione di partenza, si è riscontrato un’attenzione ed una partecipazione costanti, un impegno regolare ed un metodo di lavoro ordinato riguardo alcuni alunni, un’attenzione ed una partecipazione non sempre costanti, un impegno non sempre regolare ed un metodo di lavoro non sempre ordinato riguardo gli altri allievi. Sul piano delle conoscenze ed abilità operative maturate, alcuni alunni hanno in buona parte raggiunto i livelli prefissati, altri allievi, invece, hanno sufficientemente raggiunto i sopraddetti livelli. Riguardo il campo degli obiettivi educativi la classe, nel complesso, è migliorata sul piano della socialità e della convivenza civile. 7.7.2 PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA Sono state sviluppate le seguenti unità didattiche: Nascere donna, nascere uomo p. 261, Gesù e le donne p. 265, Eva-Maria p. 264, l'amore cristiano p. 276, conversazione sul razzismo, la Chiesa e il sacramento del matrimonio, le diverse forme di castità, la Chiesa e l'aborto, il concepimento p. 461, l'eutanasia, la pena di morte p. 471. Le ore di lezione che, presumibilmente, si effettueranno sino al 15 maggio saranno 23. OBIETTIVI DIDATTICO FORMATIVI Le attività didattiche sono state condotte in relazione agli obiettivi didattico-formativi fissati nella programmazione educativo-didattica disciplinare e nella programmazione concordata del Consiglio di classe. Sono state utilizzate le seguenti strategie didattiche: -Riferirsi alle domande di senso degli allievi. -Favorire l’apprendimento partendo dalle esperienze storico-religiose vissute dagli alunni considerando la grande rilevanza che assume il tessuto culturale di riferimento. -Potenziare la fiducia in sé stessi, attraverso la consapevolezza dei propri limiti e capacità personali. -Promuovere il dialogo e il confronto attraverso la riflessione personale e di gruppo. -Rielaborare e problematizzare i contenuti 44 METODOLOGIA E’ stato utilizzato il seguente metodo di lavoro: Lettura in classe e spiegazione frontale, commento di testi, documenti ed immagini, esposizione sintetica, conversazione guidata. Gli strumenti utilizzati per la conduzione dell’attività didattica sono stati: il libro di testo, la Bibbia, relazioni, dialoghi guidati, films. Le conoscenze e le abilità operative maturate sono state verificate attraverso interrogazioni, conversazioni guidate, dibattiti, confronti didattici. Riguardo alla valutazione di ogni singolo alunno si è considerato: partecipazione, impegno, interesse, metodo di lavoro e acquisizione degli obiettivi cognitivi ed educativi. LIBRO DI TESTO: M. Contadini- A. Marcuccini-A.P. Cardinali, “NUOVI CONFRONTI” , Ed. Elledici-Eurelle 45 7. 8 RELAZIONE FINALE DI INGLESE Prof.ssa G. Di Blasi 7.8.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe risulta attualmente composta da 13 alunni, alcuni dei quali non frequentano piu’ dal mese di marzo. Dal punto di vista disciplinare, gli alunni hanno quasi sempre rispettato le regole, nonostante qualche grave episodio che ha reso necessaria la convocazione di un consiglio di classe straordinario e l’adozione di provvedimenti disciplinari pari alla sospensione. Dal punto di vista didattico, invece, la classe ha dimostrato scarsa motivazione ed impegno, scarsa partecipazione e ciò ha contribuito a rallentare il ritmo della programmazione. Un gruppo nutrito di alunni ha continuato a rifiutare le verifiche per tutta la durata dell’anno scolastico. I risultati dunque possono dirsi raggiunti solo per un ristretto numero di alunni; per altri, nonostante l’impegno, a causa di pregresse lacune, rimangono solo parzialmente raggiunti. 7.8.2 OBIETTIVI EDUCATIVO- DIDATTICI CONOSCENZE Arricchire il lessico Conoscere i diversi settori turistici Conoscere l’organizzazione di aziende ristorative Conoscere i diversi Paesi Europei ed Extraeuropei dal punto di vista storico, ambientale, artistico e culturale. COMPETENZE Essere in grado di comprendere testi in maniere analitica Essere in grado di acquisire nozioni riguardanti l’indirizzo scelto Saper collegare le nozioni acquisite in un contesto interdisciplinare Saper dare informazioni sul proprio Paese, sugli altri paesi studiati Saper riprodurre oralmente le nozioni acquisite Essere in grado di elaborare informazioni CAPACITA’ Saper comprendere e redigere ricette Saper completare brani Saper rispondere a questionari Saper riassumere brani Saper utilizzare i contenuti della disciplina utilizzandoli in diversi contesti. 46 Cogliere il senso generale di testi scritti ed orali relativi all’ambito professionale, individuandone i contenuti specifici; Acquisire ed usare nozioni e terminologie specifiche riguardanti l’indirizzo professionale. Essere in grado di dare informazioni sul proprio paese e sui paesi stranieri. METODOLOGIA E STRATEGIE DIDATTICHE Approccio nozionale-funzionale Brainstorming Pre-reading, scanning, skimming, post-reading Pair works Role plays Problem solving Tutoring STRUMENTI E SUSSIDI : Libro di testo, Internet, Fotocopie VERIFICHE E VALUTAZIONE Sono state effettuate due prove scritte per quadrimestre e numerose verifiche orali di cui due programmate, al fine di consentire il recupero degli argomenti svolti. 7.8.3 PROGRAMMA DI INGLESE 1. Food, health and fitness 2. Agricultural revolution 3. Problems in food production 4. Genetic modification 5. Food allergies and intolerances 6. Food disorders : anorexia, bulimia 7. Scotland 8. Edinburgh 9. The U.S.A. 10. Ireland 11. Pubs 12. the British Isles and the UK 13. London and its monuments 14. Eating habits Libro di Testo: Caminada BETWEEN COURSES , HOEPLI Ore di Lezione Effettuate sino al 15 Maggio: 64 47 7. 9 RELAZIONE FINALE DI TECNICA DEI SERVIZI RISTORATIVI Prof. F. Colletti 7.9.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE In linea con quanto espresso nella la programmazione preventiva di classe, le finalità che si sono cercate di conseguire sono state orientate verso la conoscenza di temi fondamentali generali sulle diverse strutture ristorative, i modi di fare cucina, la scelta dei prodotti alimentari, la gestione del personale,argomenti che si collegano al rapporto con l’ambiente e al rispetto dei diritti umani. L’esperienza diretta in classe risponde alle esigenze di fornire contenuti legati alla realtà sociale e al cambiamento in atto nel mondo della ristorazione necessari nell’approfondire le nuove tendenze del mercato ristorativo e dei consumi. Tenendo conto delle esigenze degli allievi si è proceduto,necessariamente nello spiegare gli argomenti fondanti,concetti generali di ristorazione in maniera approfondita e ripetuta anche con l’ausilio di mappe concettuali e appunti. Per quanto concerne l’ andamento didattico la scolaresca può essere divisa in due fasce di livello alla prima appartengono alunni che nonostante le varie e ripetute sollecitazione allo studio, hanno mostrato un inadeguato impegno ed una applicazione allo studio della disciplina scarso, alla seconda fascia di livello appartengono i discenti che hanno mostrato un impegno e una partecipazione quasi sufficiente raggiungendo gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico. OBIETTIVI RELAZIONALI Gli argomenti organizzati in moduli e strettamente legati alla pratica operativa del tecnico responsabile dei servizi di ristorazione, vengono esposti con ricorso a tabelle, schemi e diagrammi. Particolare attenzione è stata prestata alle tematiche che riguardano le figure professionali del banqueting manager e del responsabile di strutture di ristorazione collettiva. Alla fine del corrente anno gli alunni dimostrano di avere acquisito consapevolezza di un’esperienza diretta (stage) per un’attività professionale ricca di opportunità e soddisfazioni 48 7.9.2 PERCORSO FORMATIVO DELLA DISCIPLINA Prerequisiti All’inizio dell’anno scolastico sono state somministrate verifiche scritte ed orali al fine di constatare il livello di partenza degli alunni. Obiettivi del Percorso Formativo Conseguiti Conoscenze • Conoscenza del mercato della ristorazione e dei suoi principali segmenti Comprensione delle differenze esistenti tra le varie forme di ristorazione • • Studio delle principali caratteristiche dei locali di ristorazione • Apprendimento degli orientamenti principali per la realizzazione delle attività ristorative Conoscenza dei principali prodotti offerti dall’ industria agroalimentare,dei nuovi • prodotti alimentari, delle tecniche di conservazione • Capacità di scegliere i prodotti sul mercato e di gestire e valorizzare le scorte • Conoscenza dei differenti tipi di menu • Capacità di costruire un menu in funzione delle diverse tipologie di pasto e delle • esigenze della clientela Competenze • Sa riconoscere i vari metodi di conservazione degli alimenti • Saper applicare il sistema di autocontrollo (HACCP) • Sa attuare le tecniche di approvvigionamento • Sa riconoscere le caratteristiche delle differenti bevande utilizzate nella ristorazione • Sa fare i giusti abbinamenti delle bevande al menu e ai vari piatti in relazione ai servizi programmati Capacita’ • Di lavorare in gruppo e per processi • Di relazionarsi con i compagni • Di autocritica e di autovalutazione 49 7.9.3 PROGRAMMA DI TECNICA DEI SERVIZI RISTORATIVI MODULO 1: Il tecnico dei servizi di ristorazione Unità didattica 1:Il tecnico dei servizi di ristorazione Le figure professionali del settore ristorativi Il food and beverage manager Unità didattica 2: Abitudini alimentari e mercato della ristorazione Fattori che incidono sulle abitudini alimentari Evoluzione degli stili alimentar e di consumo in Italia Le abitudini alimentari oggi MODULO 2: Il mondo della ristorazione Unità didattica 1: Il mercato della ristorazione Classificazione dei sistemi di ristorazione Le strutture della ristorazione commerciale Le strutture della ristorazione collettiva Unità didattica 2: Gli stili di cucina Le forme di cucina in Italia La cucina regionale e nazionale La cucina internazionale La cucina creativa Le cucine sperimentali Le cucine alternative Le cucine etniche Unita didattica 3: Pianificazione dell’ attività ristorative Elementi di base per la progettazione Analisi di mercato L’ offerta MODULO 3: Igiene e antifortunistica Unità didattica 1: Le contaminazioni alimentari e corretta prassi igienica Le contaminazioni alimentari Le malattie alimentari L’igiene del personale L’igiene dell’ambiente L’igiene delle attrezzature L’igiene degli alimenti Unità didattica 2: L’autocontrollo alimentare Il sistema HACCP Il pacchetto igiene Unità didattica 3: la sicurezza sul lavoro Riferimenti normativi I rischi nelle aziende ristorative 50 MODULO 4: L ‘ offerta gastronomica Unita didattica 1: I prodotti del settore food L’ offerta di mercato La qualità dei prodotti alimentari I prodotti organici I nuovi prodotti alimentari Unità didattica 3: Il menu Funzioni , struttura e classificazione dei menu I menu per le diverse occasioni di servizio La carta dei vini Le altre carte Unita didattica 4: La costruzione del menu Criteri di base per la stesura La successione delle portate L’ equilibrio nutrizionale del menu La presentazione del menu MODULO 5: L’approvvigionamento Unita didattica 1: Struttura e gestione dell’ economato L’organizzazione del reparto La pianificazione degli acquisti I canali di approvvigionamento La scelta dei fornitori Ordinazioni, ricevimento e stoccaggio merci La gestione delle scorte La valorizzazione delle giacenze La modulistica I software gestionali Unita didattica 2: La determinazione dei costi e dei prezzi L’ analisi dei costi Il food&beverage cost Il calcolo dei prezzi di vendita Modulo 6: L’area di produzione Unita didattica 1: La cucina La progettazione Le attrezzature di cucina Attrezzature per la conservazione Attrezzature per la preparazione Attrezzature per la cottura Attrezzature per la zona lavaggio Unità didattica 3: Organizzazione e gestione della produzione Il lavoro di cucina L’organizzazione della produzione L’organizzazione della distribuzione 51 Unità didattica 4: La programmazione del lavoro La gestione del personale Orari e turni di lavoro La programmazione in base all’utenza Modulo 7: L’area di vendita Unita didattica 1: La sala ristorante La progettazione Le attrezzature di sala La cantina Unità didattico 2: Organizzazione e gestione del servizio di sala L’organico di sala L’ organizzazione del servizio Il servizio del vino La comunicazione con il cliente Unità didattica3: l’ abbinamento cibo-bevande La degustazione del cibo La degustazione del vino L’ abbinamento cibo-vino Libro di Testo: G. Frangini–A. M. Benedetti FOOD AND BEVERAGE MANAGER 52 Le Monnier 7. 10 RELAZIONE FINALE DI EDUCAZIONE FISICA Prof.ssa C. Orlando 7.10.1 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE L’attività didattica svolta nella classe ha dato largo spazio al consolidamento di una corretta padronanza degli schemi motori di base, ha favorito l’armonico sviluppo dei segmenti ossei e delle fibre muscolari e ha potenziato le capacità tecniche fino al raggiungimento di una corretta coscienza sportiva. Dopo un’analisi delle condizioni degli alunni, fatta attraverso test specifici, le attività svolte hanno mirato a sviluppare i requisiti funzionali e strutturali e le abilità specifiche al fine di colmare e potenziare in ciascuno alunno le capacità fisiche richieste. Nel corso dell’anno scolastico ho curato in modo particolare gli obiettivi riguardanti il potenziamento fisiologico e la conoscenza di regole e tecniche di alcuni giochi di squadra. L’attività presportiva ha utilizzato i gesti dell’atletica, per migliorare le capacità degli alunni senza avere l’obiettivo specifico di preparare ad un’attività vera e propria, mirando tuttavia al raggiungimento di risultati più elevati, in rapporto alle possibilità di ognuno. La partecipazione durante lo svolgimento delle attività didattiche è stata nel complesso attiva; tuttavia per alcuni alunni è stato necessario intervenire con sollecitazioni che incrementassero la componente motivazionale. Dal punto di vista comportamentale la classe, in genere, ha mostrato interesse verso le attività proposte mantenendo un comportamento nel complesso corretto. Nella spiegazione degli esercizi e delle tecniche sportive mi sono avvalsa (a seconda dei casi) sia del metodo analitico sia globale. La metodologia di tipo partecipativo, ha dato spazio e modo di esprimersi secondo le proprie capacità, anche agli alunni meno dotati. Le attività teoriche si sono svolte in forma di lezioni frontali e di discussione aperta, sui vari argomenti trattati, con interventi degli studenti. Gli alunni sono stati valutati attraverso un’osservazione globale dell’interesse, dell’impegno profuso e dei progressi motori evidenziatisi nel corso dell’anno. Le verifiche sono state effettuate attraverso test e periodiche osservazioni sistematiche su prove individuali o collettive; per il programma teorico attraverso prove semistrutturate e dibattiti. 53 7.10.2 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA OBIETTIVI Miglioramento delle qualità fisiche e neuro-muscolari per un armonico sviluppo corporeo e motorio dell’adolescente; Acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportive come costume di vita Scoperta e consolidamento delle attitudini personali nei confronti di attività sportive specifiche e di attività motorie; Evoluzione e consolidamento di un’equilibrata coscienza sociale, basata sulla consapevolezza di sé e sulle capacità di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo; CONTENUTI E TEMPI Settembre, Ottobre, Novembre: Miglioramento della scioltezza e mobilità articolare. Diversi tipi di corsa: corsa da fermo, balzata, skip, calciata avanti e indietro, resistenza e velocità. Dicembre, Gennaio, Febbraio: Esercizi di coordinazione dinamica generale. Esercizi a corpo libero e a coppie. Esercizi con piccoli e grandi attrezzi. Fondamentali individuali e principali regole della pallavolo e calcetto. Marzo, Aprile, Maggio: Avviamento alla pratica sportiva di squadra pallavolo e calcetto. TEORIA Nozioni sui sistemi osseo-muscolo-legamentoso e sull’apparato cardio-respiratorio. Elementi di pronto soccorso,nozioni di igiene alimentare e personale dello sportivo, Doping e nozioni sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni, La pallavolo, il calcio, la pallacanestro METODO Comunicazione verbale –gradualità della proposta- dimostrazione diretta da parte dell’insegnante- azione di controllo,guida e correzione. VALUTAZIONE Nella valutazione mediante verifiche e osservazioni ho tenuto conto: • Delle attitudini degli alunni e della disponibilità ai diversi tipi di lavoro • Dell’impegno dimostrato nel superamento delle difficoltà; • Della partecipazione attiva alle lezioni: • Del rendimento tecnico nell’arco dell’anno scolastico. 54 7.11 ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tutor interno Prof. P. Scarpinata Figura Professionale - Esperto In Cucina Biologica Il curriculum scolastico dell’Istruzione Professionale, prevede un’area di professionalizzazione (“Alternanza Scuola Lavoro”: area di specializzazione volta a fornire una formazione spendibile sul territorio). L’alternanza Scuola Lavoro viene sviluppata in due anni, nelle classi quarte e quinte del corso post-qualifica di Tecnico Srvizi della Ristorazione, con un monte ore complessivo di 132 ore. Lo scopo del progetto è migliorare l’efficacia didattica del percorso scolastico, fornendo agli alunni l’opportunità di inserire un’esperienza in impresa durante il proprio percorso di formazione. La finalità è quella di assicurare agli alunni, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. I risultati attesi sono relativi a tre segmenti: - il primo è didattico per favorire la motivazione allo studio e l’accelerazione dei processi di apprendimento; - il secondo è orientativo per aiutare gli alunni ad acquisire una conoscenza del mondo del lavoro e delle capacità in esso richieste e nello stesso tempo per valorizzare le vocazioni e gli interessi di apprendimento personali; - il terzo è finalizzato a fornire una maggiore opportunità di professionalizzazione con l’acquisizione di competenze di base. Il percorso formativo è stato strutturato in moduli didattici, affidati a docenti interni all’istituto, con lezioni teorico/pratiche svolte nei pomeriggi infrasettimanali. Durante il quinto anno scolastico, gli allievi hanno svolto un periodo di stage (80 ore). Al termine di ogni attività (moduli didattici / stage) sono state effettuate valutazioni dei livelli di preparazione conseguiti dagli allievi, attraverso verifiche teorico (test)- pratiche . Descrizione della figura professionale L’esperto della cucina biologica è dotato di conoscenze tecniche, operative ed organizzative adeguate dell’area turistico-ristorativa, caratterizzato altresì da un’approfondita conoscenza dei prodotti biologici e dei prodotti tipici del territorio, può operare autonomamente o integrarsi in strutture più complesse attraverso proposte ristorative inerenti l’alimentazione naturale e le tradizioni enogastronomiche regionali. OBIETTIVI RAGGIUNTI Obiettivi formativi: • favorire l’acquisizione di conoscenze e strumenti relativi alle competenze richieste per sapere progettare, programmare, organizzare le attività svolte all’interno di un laboratorio cucina; 55 • • • acquisire attraverso la relazione di insegnamento-apprendimento, atteggiamenti positivi verso la motivazione e l’autostima; individuare le connessioni tra orientamento e mercato del lavoro nel rispetto della cultura e delle pari opportunità formative; acquisire competenze relative alle dimensioni: progettuali, operativa, di tutoraggio, di tutoring, e di lavoro in team. Obiettivi Specifici Conoscenze: • • • • conoscere le tecniche per la preparazione delle pietanze regionali con l’utilizzo di prodotti biologici; conoscere le norme igienico-sanitarie del settore; conoscere le elementari norme di sicurezza sul lavoro; conoscenza della terminologia specifica del settore in lingua italiana, inglese e francese. Competenze e abilità • • • • • • saper realizzare servizi di elevato valore qualitativo; saper organizzare il reperimento delle materie prime; saper realizzare attraverso le proprie prestazioni, una sintesi concreta e di elevata qualità tra la creatività e la standardizzazione; saper definire un menù; saper predisporre le postazioni del servizio; saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale addetto ad un reparto. Competenze tecnico-professionali Le competenze tecnico professionali sono costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all’esercizio delle attività operative richieste dai processi di lavoro a cui si riferisce nei diversi ambiti professionali. Sbocchi Occupazionali: Il soggetto del profilo trova ampia e facile collocazione in strutture come agriturismo e strutture ristorative. ORGANIZZAZIONE DEI MODULI Prima annualità classe IV° Disciplina Modulo n. 1 Orientamento alunni 1 Modulo n. 2 Microlingua: Francese 20 Modulo n. 3 Legislazione specialistica 10 Modulo n. 4 Simulazioni Aziendali 20 Valutazione finale del progetto 1 Totale ore 52 56 ORGANIZZAZIONE DEI MODULI Seconda annualità classe V° Disciplina Ore Tirocinio presso strutture accreditate 80 Totale ore 80 Lo stage dell‘anno scolastico 2011/2012 per un totale di 80 ore, si è svolto presso l’Hotel Saracen via Libertà 128/A Isola delle Femmine dal 14/03/2012 al 05/04/2012 e presso l’Hoetl Mediterm (Città del Mare) Terrasini dal 15/03/2012 al 30/04/2012 Il percorso professionale è stato concluso in data 30/04/2012 Gli alunni hanno frequentato costantemente il corso, dimostrando di avere raggiunto gli obiettivi formativi e professionali descritti nel progetto, che ha permesso loro di acquisire una capacità operativa – funzionale, appropriata al profilo in oggetto. 57 8. GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE 8. 1. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO CLASSE 5° D CANDIDATO ………………………………………………………………….. Punteggio massimo: 15 Livello sufficiente : 10 INDICATORI DESCRITTORI PUNTI 1.Comprensione consegne Comprensione testo a) b) c) d) 2.Quantità e qualità delle informazioni a) Pertinenti ed esaurienti , rielaborate in modo personale b) Abbastanza pertinenti, anche se parzialmente riprese dal testo c) Parzialmente pertinenti, riprese quasi interamente dal testo d) Inesistenti a) Chiaro, scorrevole, lessico vario ed appropriato b) Abbastanza corretto, lessico talvolta ripreso dal testo c) Elementare, semplice, lessico comune d) Incomprensibile a) Logica / Corretto l’uso dei connettori b) Accettabile/abbastanza corretto l’uso dei connettori c) Parziale / limitata d) Incongruente a) Personale , con citazioni, documentate b) Originale, ma non approfondita c) Appena accennata d) Inesistente 3.livello morfosintattico e lessicale 4.Capacità di sintesi 5.Rielaborazione critica Dettagliata (coglie le inferenze) Globale (coglie gli elementi impliciti) Parziale /superficiale (coglie gli elementi espliciti) Errata /non risponde PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO 3 2 1 0 3 2 1 0 3 2 1 0 3 2 1 0 3 2 1 0 /15 COMMISSIONE D’ESAME: Italiano Alimenti e alimentazione Economia e gestione delle aziende ristorative Matematica Inglese Tecnica della ristorazione IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE 58 ESAMI DI STATO 2011/2012 8.2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA B – SVILUPPO DI UN ARGOMENTO (saggio breve, art. di giornale) CLASSE 5° D CANDIDATO ………………………………………………………………….. Punteggio massimo: 15 Livello sufficiente : 10 INDICATORI DESCRITTORI 1.Aderenza alla a) Ottima ed approfondita traccia, utilizzo dei b) Sufficiente documenti e c) Sommaria con evidenti lacune competenze d) inesistente PUNTI 3 2 1 0 2. Livello morfosintattico e lessicale a) b) c) d) complessivamente corretto frequenti errori non gravi qualche errore grave molti errori gravi 3 2 1 0 3.Forma a) b) c) d) Chiara /coesa/ adeguata Comprensibile /talvolta un po’ schematica Elementare e non sempre chiara Incomprensibile 3 2 1 0 4.Organizzazione e argomentazione a) b) c) d) Logica /coerente/articolata e documentata da dati Logica e abbastanza coerente Parzialmente coerente/ limitata/ripetitiva Incongruente/ non sensata 3 2 1 0 5.Rielaborazione critica a) b) c) d) Con apporti personali validi e significativi Originale ma non abbastanza supportata Appena accennata Inesistente 3 2 1 0 PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /15 COMMISSIONE D’ESAME: Italiano Alimenti e alimentazione Economia e gestione delle aziende ristorative Matematica Inglese Tecnica della ristorazione IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE 59 ESAMI DI STATO 2011/2012 8.3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA TIPOLOGIA C- SVILUPPO DI UN ARGOMENTO STORICO TIPOLOGIA D- TRATTAZIONE DI UN TEMA GENERALE CLASSE 5° D CANDIDATO ………………………………………………………………….. Punteggio massimo: 15 Livello sufficiente : 10 INDICATORI 1.Correttezza e pertinenza dei contenuti CONOSCENZE 2.punteggiatura, ortografia, morfosintassi COMPETENZE LINGUISTICHE 3.proprietà lessicali COMPETENZE LINGUISTICHE 4.sviluppo coerenza delle argomentazioni CAPACITA’ 5.Elaborazione personale CAPACITA’ DESCRITTORI a) b) c) d) PUNTI Contenuti errati, non pertinenti Contenuti molto limitati, talvolta errati Contenuti abbastanza pertinenti, talvolta un po’ generici Contenuti pertinenti, completi, numerosi, documentati 0 1 2 3 a) Molti gravi errori morfosintattici, ortografici e di punteggiatura b) Errori diffusi c) Errori non gravi e lievi imperfezioni d) Sintassi efficace e appropriato uso della punteggiatura 0 a) b) c) d) Nessuna Lessico povero e non sempre appropriato Lessico limitato ma appropriato Forma chiara e scorrevole, lessico appropriato 0 1 2 3 a) b) c) d) Nessuno sviluppo né coerenza delle argomentazioni Sviluppo limitato, argomentazione ripetitiva Argomentazione accettabile e abbastanza coerente Argomentazione organica, completa e documentata 0 1 2 3 a) b) c) d) Nessuna Limitata, appena accennata Originale, ma non approfondita Efficace, con citazioni, documentata 0 1 2 3 PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO 1 2 3 /15 COMMISSIONE D’ESAME: Italiano Alimenti e alimentazione Economia e gestione delle aziende ristorative Matematica Inglese Tecnica della ristorazione IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE 60 ESAMI DI STATO 2011/2012 8.4 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA CLASSE 5° D CANDIDATO ………………………………………………………………….. Ottima 5 Discreta 4 Sufficiente 3 Mediocre 2 Insufficiente 1 Indicatori Nulla Punteggio massimo: 15 Livello sufficiente : 10 Pertinenza alla traccia 0 1 1,5 2 2,5 3 0 1 1,5 2 2,5 3 0 1 1,5 2 2,5 3 0 1 1,5 2 2,5 3 0 1 1,5 2 2,5 3 Conoscenza dell’argomento Linguaggio tecnicoscientifico Correttezza grammaticale, sintattica, morfologica Rielaborazione personale PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO COMMISSIONE D’ESAME: Italiano Alimenti e alimentazione Economia e gestione delle aziende ristorative Matematica Inglese Tecnica della ristorazione IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE 61 Punti ESAMI DI STATO 2011/2012 8.5 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE CLASSE 5° D CANDIDATO ………………………………………………………………….. Punteggio massimo: 15 Livello sufficiente : 10 INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Conoscenze lacunose, frammentarie, disorganiche (insufficiente) 0-1-2-3-4 Conoscenze parziali con alcune lacune (mediocre) 5-6-7-8 CONOSCENZE E INFORMAZIONI Conoscenze soddisfacenti (sufficiente) 9 DISCIPLINARI Conoscenze sicure e più che soddisfacenti (discreto) 10 Conoscenze sicure, diffuse e con alcuni approfondimenti (buono) 11 Conoscenze complete e approfondite (ottimo) 12 Argomentazione poco organica e priva di raccordi (insufficiente) 0-1-2 Argomentazione talvolta disorganica, con raccordi semplici e guidati (mediocre) 3-4 CAPACITA’ DI ARGOMENTARE E DI OPERARE COLLEGAMENTI COMPETENZE LINGUISTICHE ED ESPOSITIVE CAPACITA’ DI ANALISI E DI AUTOCORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE Argomentazione nel complesso organica con raccordi semplici ma pertinenti (sufficiente) 5 Argomentazione diffusamente organica con raccordi pertinenti (discreto/buono) 6-7 Argomentazione ampiamente organica e autonoma, con raccordi pertinenti e critici (ottimo) 8 Espressione incerta e/o approssimativa, con carenze lessicali (insufficiente) 0-1 Espressione talvolta incerta e/o poco sicura, con lessico spesso generico (mediocre) 2-3-4 Espressione, nel complesso, chiara e corretta, con lessico semplice (sufficiente) 5 Espressione sicura e chiara, con lessico, in genere, appropriato (discreto/buono) 6-7 Espressione organica e coerente, con lessico appropriato e specifico (ottimo) 8 Mediocre/sufficiente 1 Discreto/buono/ottimo 2 PUNTEGGIO TOTALE ATTRIBUITO /30 COMMISSIONE D’ESAME: Italiano Alimenti e alimentazione Economia e gestione delle aziende ristorative Matematica Inglese Tecnica della ristorazione IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE 62 Il Consiglio di Classe DISCIPLINA STATO GIURIDICO Prof. Alcamisi Rosaria Italiano e storia Tempo indeterminato Prof. Cicero M. Angela Francese Tempo indeterminato Prof. Colletti Francesco Tecnica della ristorazione Tempo indeterminato Prof. Dell’Aria Alessandra Matematica Tempo indeterminato Prof. Di Blasi Giuseppa Inglese Tempo indeterminato Prof. Lucido Francesca Economia e gestione delle aziende ristorative Tempo indeterminato Prof Mannino Angela Legislazione della ristorazione Tempo indeterminato Prof. Orlando Carmela Educazione fisica Tempo indeterminato Prof. Sirugo Giovanni Religione Tempo indeterminato Prof. Tulumello Caterina Alimenti e alimentazione Tempo indeterminato DOCENTE FIRMA Il Coordinatore :prof.ssa Alcamisi Rosaria Il Segretario :prof. Sirugo Giovanni Carini, 14/05/ 2012 IL Dirigente Scolastico Reggente Dott.ssa Claudia Corselli 63