13/12/2012 10.19 Pagina 1 Periodico di informazione dell’ASS 5 “Bassa Friulana” giornale base_12DIC.qxp Dicembre 2012 foto realizzata da Nicola Di Pascoli Accreditamento di eccellenza: il risultato “Gentile Dott. Bordon: Il report sulla verifica per l’accreditamento, eseguita in data 2630 novembre, 2012, è stata completata. Il consiglio di amministrazione dell’Accreditation Canada è lieto di comunicarLe che la Sua organizzazione (con focus sull’assistenza distrettuale) ha ricevuto l’Accreditamento con report.” Accreditamento! Questo è il prestigioso riconoscimento internazionale ottenuto dalla nostra Azienda dopo le verifica effettuata da parte di Accreditation Canada sulla qualità dei servizi offerti dall’ASS5. Anna Bottiglia, Félicia Guarna, Yves Poirier, Micheline Ulrich, ossia i valutatori, hanno visitato e ampiamente promosso i servizi territoriali aziendali e di conseguenza i seguenti team: Leadership e partnership, Gestione dell'ambiente, Risorse umane, Gestione delle informazioni, Sanità pubblica, Sanità animale e igiene alimentare, Salute Mentale, Tossicologia e dipendenze, Assistenza ambulatoriale distrettuale, Assistenza domiciliare, Servizi di assistenza primaria, Assistenza distrettuale alla madre e al neonato, Servizi residenziali e semiresidenziali per anziani, Servizi residenziali e semiresidenziali per disabili. Il percorso seguito si è dimostrato un importante stimolo culturale destinato nel tempo ad innalzare e tenere sotto controllo il grado di appropriatezza e la qualità delle prestazioni rese. Siamo estremamente soddisfatti del lavoro svolto e del risultato ottenuto; al di là del giudizio formale, la responsabile canadese Magdalena Turlejski ha commentato “un risultato molto elevato per un’azienda di questa dimensione”. È stato questo un primo e importante passo per affrontare i temi della salute e del rapporto con i cittadini secondo logiche di eccellenza; gli elementi di natura qualitativa della nostra organizzazione hanno caratteristiche di dinamicità in conseguenza della costante sistematica evoluzione delle tecniche professionali e ne consegue che questo nostro percorso va orientato verso un ciclo continuativo. Molti sono stati i punti di forza evidenziati durante la visita e presentati a tutti noi durante l’incontro plenario di venerdì 30 novembre, tra cui: • Tasso di ricovero basso; • Buona rete di servizi sul territorio; • Orgoglio del personale di appartenere ad una organizzazione dinamica che avanza; • Progetti di innovazione in collaborazione con i partner; • Cultura della misura; • Iniziative originali e creative (Piedibus); • Tasso elevato di vaccinazione; • Relazioni positive nell’ambiente di lavoro; • Valutazione delle performance del personale e dei dirigenti; • Un Team efficace per la gestione dell’informazione; • Buona collaborazione tra Azienda, convenzionati, comuni e partner sul territorio; • Nell’area della disabilità grande sostegno psicologico ai pazienti e ai famigliari; • Nella salute mentale approccio interdisciplinare notevole; • Nell’assistenza madre e neonato Team multidisciplinare e un sistema di sostegno efficace; • Continuità dei servizi e risposta rapida ai bisogni; • Nell’assistenza per anziani utilizzo dei strumenti di valutazione valide (cadute, lesioni da decubito). Come ci aspettavamo abbiamo avuto indicazioni sulle aree sulle quali insistere a lavorare e migliorare: • Proseguire l’informatizzazione per realizzare la cartella clini ca informatizzata, integrata e accessibile; • Continuare il percorso “organizzazione di apprendimento”; • Avere un piano di comunicazione per i partner e la popola zione; • Portare un’ attenzione particolare ai bisogni degli immigrati (vaccinazione, medicina del lavoro); • Lavorare sul progetto di formazione per la leadership; • Continuare a sviluppare i report delle misure di esito; • Aumentare la collaborazione con gli specialisti sul territorio; • Promuovere la cultura di non colpevolezza nell’«incident reporting » presso gli specialisti; giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.19 Pagina 2 Vogliamo ringraziare l’Azienda agricola Calligaris, l’Allevamento Il Girasole e il Centro di depurazione molluschi Almar che hanno dimostrato disponibilità e professionalità nel permettere la visita presso le proprie sedi lavorative. Il CAMPP e le Case di Riposo hanno accolto la sfida e l’opportunità legate al progetto con la giusta determinazione, partecipando all’autovalutazione con il team Servizi Residenziali e Semiresidenziali per Disabili e il team Servizi Residenziali e Semiresidenziali per Anziani al fin di poter correttamente rispondere a quanto richiesto dagli standard. • Migliorare la collaborazione con i MMG sul territorio; • Proseguire gli sforzi nella prevenzione presso i giovani; • Ottenere informazioni sui bisogni dei pazienti di cultura e religione diverse. Oltre all’ottimo risultato, il vero valore aggiunto è stato nel percorso seguito in un anno di lavoro che ha visto coinvolti tutti noi con un approccio nuovo e vitale. Le prime ricadute, quelle più visibili anche dai cittadini, sono state: • aggiornamento del Portale Aziendale e della Carta dei Servizi; • la Cartella gravidanza integrata ospedale / territorio. Ma è a tutto il personale che ha partecipato al percorso di accreditamento ed alla preparazione della visita, con impegno, convinzione e fatica, che va il nostro più sincero GRAZIE. Numerosi e molto apprezzati sono stati i contributi da parte dei partner, assistiti e personale. La loro collaboraIl team di valutatori con il coordinatore di progetto zione partecipando ai Focus Group durante la visita dei valutatori è stato un momento imporMaurizio Andreatti - Coordinatore di progetto tante per il buon esito della stessa. La Carta dei Servizi: gli impegni dell’Azienda nei confronti dei Cittadini • la descrizione dei meccanismi di tutela dei cittadini. La Carta dei Servizi è uno strumento pratico e di pubblica utilità rivolto a tutti coloro che usufruiscono dei servizi sanitari erogati dall’Azienda fornendo informazioni per aiutare le persone ad orientarsi all’interno delle strutture sanitarie ma che accanto alle informazioni fondamentali per gli utenti, contempla gli impegni che l’Azienda si assume nei loro confronti e quindi può essere intesa, nella sua valenza più generale, come un sistema di tutela delle esigenze del cittadino fruitore di un servizio pubblico. La necessità di attualizzare i contenuti a suo tempo definiti coinvolgendo gli operatori sanitari ed i cittadini per il tramite delle associazioni nel percorso di predisposizione/aggiornamento si è concretizzato con la realizzazione della nuova Carta dei Servizi che si articola in 3 parti integranti: 1. Parte generale che contiene: • la presentazione dell'Azienda al Cittadino richiamando i fini istituzionali e di programma, nonché i principi fondamentali per l’erogazione dei servizi; • la descrizione degli standard di qualità, degli impegni, dei programmi, e dei meccanismi di misurazione dei risultati, utili a verificare il rispetto degli impegni presi; 2. Guida ai servizi ospedalieri con la descrizione dei servizi erogati, modalità di accesso e di fruizione delle prestazioni per ciascuna struttura operativa ospedaliera; 3. Guida ai servizi territoriali con la descrizione dei servizi erogati, modalità di accesso e di fruizione delle prestazioni per ciascuna struttura operativa territoriali. Il documento è scaricabile dal portale aziendale www.ass5.sanita.fvg.it nella sezione l’Azienda Informa. Cristina Barazzutti Programmazione Controllo Comunicazione Qualità 2 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.19 Pagina 3 Intervista Gianluigi Savino, 53 anni, con le elezioni della scorsa primavera è succeduto a Piero Paviotti alla guida del Comune di Cervignano e alla presidenza della Conferenza dei Sindaci dell’ASS 5 Bassa Friulana. Che cosa si aspetta in termini di ricaduta sui servizi alla popolazione? Mi aspetto molto. Il lavoro è stato appassionante e partecipato da parte di tutti gli attori che sentivano forte la responsabilità di dover scrivere le regole e le prospettive di un triennio di impegno. Dovremmo ora essere capaci di un grosso lavoro in servizi reali per la gente, non dimenticando che le risorse finanziarie saranno sempre più ridotte e metteranno a dura prova la nostra capacità di adattamento. Buongiorno Sindaco: cosa ci racconta del politico e dell’uomo Savino? La mia esperienza politica nasce per caso quindici anni fa quando un amico mi chiese di candidarmi nella lista “Il Ponte”. Iniziò così un percorso affascinante di impegno ma di tante soddisfazioni all’interno di questo contenitore politico che governa Cervignano da parecchi anni. Mi piace considerarmi un amministratore ed infatti in questa veste cerco di mettere a frutto le mie conoscenze tecniche derivanti da una formazione giuridica e da un’esperienza professionale spesa all’interno di diversi Enti Locali. Per il resto una famiglia, due figli, qualche passione sportiva, qualche hobby ma purtroppo poco tempo libero. Lei ha ereditato dal suo predecessore l’ambizioso progetto del Centro Polifunzionale da ricavare nell’ex Caserma Pasubio per ospitare tutti i servizi sociali e sanitari del territorio: è un progetto che ritiene ancora valido? Rientrerà fra i suoi obiettivi? Che opinione si è fatta dello stato di salute dei suoi cittadini e della qualità dei servizi sanitari nella Bassa Friulana? La mia Amministrazione deriva in modo diretto dalla precedente e dunque tutte quelle idealità sono state recepite nel programma elettorale con cui ci siamo proposti per governare la città nei prossimi cinque anni. Lavoreremo quindi per dare una migliore collocazione al Distretto Sanitario, che oggi vive una condizione logistica particolarmente critica proprio all’interno degli spazi enormi attualmente disponibili all’interno dell’ex caserma Monte Pasubio. I servizi sociali d’ambito, i nuovi servizi del Campp, l’Inps e l’Inail saranno invece collocati in un unico edificio nella centralissima via Roma, rappresentando un vero e credo unico, centro direzionale erogatore di servizi con diversa natura ma con eguali caratteristiche sociali. Credo che complessivamente sia migliorato molto nell’ultimo decennio grazie ad un evidente generale sviluppo delle tecnologie medico diagnostiche ma anche per un approccio più sereno e consapevole nei confronti della qualità degli stili di vita e nella cura e rispetto della propria persona. Problemi antichi come quelli legati all’abuso di alcool vivono una dimensione diversa e godono sempre meno di complicità culturali. L’approccio all’alimentazione è particolarmente attento in particolar modo nei confronti dei bambini. Naturalmente questo oggettivo miglioramento dello stato di salute dei cittadini passa attraverso la qualità dei servizi sanitari generalmente apprezzati nella Bassa friulana. Quali sono, secondo lei, gli elementi maggiormente positivi e quelli più critici dei servizi sanitari nella Bassa Friulana? Con che occhio gli amministratori locali guardano alla riforma sanitaria che la Giunta Regionale sta varando? La mia sensazione è che l’opinione pubblica veda con piacere l’impegno delle nostre strutture sanitarie nell’allargamento dell’offerta e gradisca il livello di comunicazione decisamente efficace. Restano alcuni nodi più difficili quali i presidi medici notturni e festivi sul territorio e le lunghe attese al pronto soccorso. Con diverse perplessità: non sono chiari i risparmi che la ristrutturazione porterebbe al Servizio Sanitario Regionale, anzi esistono seri rischi di maggiori sprechi con la creazione di strutture più grandi. Comuni e Aziende Sanitarie devono lavorare assieme per la salute dei cittadini: come valuta il grado di integrazione fra servizi sanitari e sociali? Inoltre l’aumento delle dimensioni territoriali dei Distretti, permanendo la prevista corrispondenza territoriale tra Distretti e Ambiti, porterà come conseguenza l’accorpamento di questi ultimi con un affievolimento della rappresentanza delle Comunità Locali. Anche su questo punto credo che i Comuni e le Aziende Sanitarie abbiano capito in questi anni la straordinaria importanza che deriva dal lavorare su un fronte comune, cercando di ottimizzare le risorse e di abbandonare l’antica dicotomia tra sanità e sociale. La strada è ormai tracciata in questo senso e l’osmosi deve essere perseguita con caparbietà e senza alcuna incertezza. Se il punto cardine degli aspetti sanitari è l’integrazione ospedale/territorio, una riforma di tale portata dovrebbe seguire un percorso partecipativo assolutamente maggiore proprio sul territorio. Appena eletto lei si è trovato da subito immerso nel lavoro per la progettazione socio-sanitaria per la stesura del nuovo Piano di Zona: quale impressione ha ricevuto da questo lavoro? A cura di Elena Cussigh e Flavio D’Agostini 3 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.19 Pagina 4 Notizie Flash Tutti i presenti sono stati trasportati al punto di raccolta in meno di 10 minuti, grazie al gioco di squadra di medici, infermieri ed OSS. Erano presenti numerosi operatori della squadra di manutenzione aziendale, in qualità di "osservatori", per rilevare eventuali errori, utili per una eventuale modifica al piano di emergenza. Nel pomeriggio del 10 novembre il day hospital dell'Ospedale di Palmanova era invaso dal fumo. Scene di panico simulate dai volontari della Croce Rossa Italiana del comitato locale di Palmanova hanno offerto un quadro molto realistico di un vero incendio. In realtà si è trattato di testare la risposta all'attivazione della squadra antincendio, che ha evacuato il reparto occupato da una dozzina di ricoverati ed altrettanti visitatori (tutti "figuranti" della CRI). Internazionale che vedono impegnati numerosi dipendenti dell’ASS 5 oltre che in Tanzania anche in Costa d’Avorio e a Capo Verde, ha avuto parole di elogio per tutti quegli operatori che, vero motivo di orgoglio per la nostra Azienda, mettono a disposizione la loro professionalità e la loro umanità per promuovere lo sviluppo dei paesi del Sud del mondo. Il parroco di Latisana Mons. Carlo Fant e ai Consiglieri Regionali Daniele Galasso e Franco Iacop. Il Direttore Paolo Bordon ha partecipato il 16 novembre a un convegno dedicato al progetto di Cooperazione Internazionale attivato in Tanzania dalla Parrocchia di Latisana con il partenariato dell’ASS 5. Bordon, ricordando i vari progetti di Cooperazione Mario Gavardi illustra gli interventi in campo sanitario realizzati e in via di realizzazione nella regione del Kilimangiaro. Buon Natale da parte di tutto il personale della RSA di Latisana; il frutto delle loro fatiche sarà sicuramente ben utilizzato. Sono stati donati alla RSA di Latisana, da parte della Associazione Cani Sciolti di Marano Lagunare, due letti tipo Alzheimer; la consegna è stata effettuata martedì 4 dicembre direttamente in struttura dal Presidente della associazione Fabio Zentilin (nella foto). La donazione, che si aggiunge ad altre numerose analoghe iniziative che nel corso degli ultimi anni hanno riguardato le strutture del Distretto Ovest, testimonia ancora una volta la particolare vicinanza, solidarietà e responsabilizzazione con cui le nostre comunità costantemente sostengono le attività della Bassa Friulana (nel caso specifico per aumentare il livello di sicurezza dei pazienti accolti presso la suddetta RSA), espressione di indiscutibile e convinta fiducia nei confronti dell'ente. Un vivo e sincero ringraziamento alla Associazione Cani Sciolti di Marano Lagunare, cui si aggiunge un augurio di 4 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.20 Pagina 5 Di seguito, Maurizio Andreatti, Direttore Sanitario ha presentato i risultati del percorso di Accreditamento all’Eccellenza dopo la visita dei valutatori canadesi conclusasi il 30 novembre, Luca Giacometti ha presentato il programma regionale sulla sicurezza del paziente, Mara Pellizzari il Codice Etico, Luciana Scagnetto il Bilancio Sociale e Cristina Barazzutti la Carta dei Servizi. Tutte le presentazioni sono disponibili sul sito aziendale www.ass5.sanita.fvg.it nella sezione news. L’11 dicembre presso la Sala Consiliare del Municipio di Latisana è stata presentata la Conferenza dei Servizi dell’ASS 5 “Bassa Friulana”. I lavori aperti dai saluti del Sindaco della Città di Latisana, Salvatore Benigno, sono proseguiti con l’intervento del Direttore Generale, Paolo Bordon, che ha presentato i dati dell’attività ed i risultati della gestione 2012, la situazione economica ed il Piano degli Investimenti dell’Azienda. Il Tempo per Parlare assieme una occasione per condividere le difficoltà nella malattia oncologica Abbiamo iniziato gli incontri nel mese di maggio e l'intenzione è di continuare ogni mese, fin che ci sarà l'interesse. Gli incontri si tengono, nella sede dell'oncologia, ogni primo lunedì del mese a Latisana e ogni primo martedì del mese a Palmanova, dalle ore 15.00 alle 16.30. Il programma è identico nelle due sedi. Gli argomenti delle singole riunioni sono: • come cambia la vita con il cancro; • le terapie e gli effetti collaterali; • diritti e doveri rispetto alla malattia (questo incontro si avvale del contributo dell'assistente sociale dell'ufficio invalidi, Sig.a Cristian); • la famiglia e il cancro; • cosa, come, dove, quando (incontro con il medico del Distretto, d.ssa Revelant, per capire come funzionano e come utilizzare i vari servizi dell'azienda sanitaria); • prendersi cura di se stessi. Non abbiamo messo condizioni di iscrizione, né limite al numero dei partecipanti, lasciando ognuno libero di partecipare, non solo se interessato, ma anche se le condizioni, sia fisiche che personali, della giornata glielo consentono. Gli incontri sono aperti anche agli operatori socio-sanitari o a volontari di associazioni che si occupano di questi problemi. Finora ai vari incontri hanno partecipato una trentina di persone. Di fatto all'inizio di ogni incontro non sappiamo neppure quante persone ci saranno. Ma sappiamo che chi è presente lo fa perchè interessato e desideroso di capirci un po' di più sulla malattia e su tutto ciò che la circonda e desidera farlo in compagnia di altre persone con esperienze simili, per trarne un po' di sostegno e conforto, in momenti così difficili. I dati relativi all'Italia vedono il cancro ai primi posti nell'epidemiologia delle malattie, tanto da assumere una notevole rilevanza sociale. “Qualunque sia la diagnosi, la prognosi, la risposta alle terapie, non esistono tumori di scarsa rilevanza. Il cancro infatti rappresenta sempre, per il paziente e per la sua famiglia, ma anche per i curanti, una prova esistenziale sconvolgente, che riguarda tutti gli aspetti della vita: il rapporto con il proprio corpo, il significato dato alla sofferenza, alla malattia, alla morte, così come le relazioni familiari, sociali e professionali. Il trattamento della persona colpita dal cancro deve avere, dunque, come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della vita e di limitare il rischio che le possibili conseguenze di sofferenza psicosociale o di sviluppo di quadri psicopatologici condizionino la sua esistenza futura.”1 Esperienze di gruppi di persone che si ritrovano per discutere, imparare, sostenersi a vicenda in caso di problemi comuni, hanno ormai dimostrato da tempo il loro valore per soddisfare il bisogno di supporto emotivo e psicologico che tutti noi abbiamo, soprattutto quando ci ammaliamo, e siamo messi di fronte quasi improvvisamente e drammaticamente al senso della nostra fragilità, impotenza e solitudine. Con la malattia, qualunque malattia grave, non solo il tumore, tutto cambia, e ci ritroviamo in un mondo che non conoscevamo, in cui fatichiamo ad orientarci, e dove non abbiamo scelto di andare. Viaggiare in territori sconosciuti è molto meglio se si viaggia in compagnia. E' nata per questo motivo l'iniziativa “Il Tempo per Parlare Assieme”: una occasione pensata ed organizzata per potersi incontrare, confrontare, imparare, o anche semplicemente per non sentirsi soli. Risponde ai bisogni che molte persone ammalate di tumore, e i loro familiari, manifestano. Dopo aver raccolto le opinioni di circa un centinaio di persone, tra ammalati e familiari, rispetto a come organizzare incontri di gruppo, abbiamo seguito le indicazioni che la maggior parte degli interessati ci davano: che fosse aperto anche alla presenza dei familiari, e in una sede e in un orario comodo. Non importava il tipo di tumore, la gravità e neppure se uomini o donne. Manuela Puntin - Oncologia _______________________________________________________________________ 1) Da “Standard, opzioni e raccomandazioni per una buona pratica psiconcologica, Giornale Italiano di Psiconcologia, pag. 64. SIPO, 2011 5 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.20 Pagina 6 Il bilancio sociale orizzontale e la responsabilità diffusa della società civile nella costruzione dei percorsi di salute all’interno della Comunità locale. Lo sforzo di questo Bilancio Sociale è proprio quello di soffermarsi con uno sguardo particolare al territorio e alle sue caratteristiche e componenti, nella convinzione che l’attenzione alle persone, alle loro relazioni, alla dimensione socio-economica in cui vivono ci possa orientare verso adeguate scelte sanitarie e verso l’adozione di coerenti modelli di governance. Dare giusta coerenza e giusta visibilità al proprio operato costituisce un impegno che l’Azienda Sanitaria si è assunta anche attraverso una continuità nel processo di rendicontazione sociale. Fare un Bilancio Sociale vuol dire rapportarsi alla pluralità di soggetti che fanno parte di un sistema locale “partecipativo” ed acquisirne valutazioni ed indicazioni, soprattutto in un momento come quello attuale, segnato da una pesante crisi socio-economica, che sta richiedendo un nuovo e importante impegno non solo delle istituzioni, ma anche di tutta la società civile. Questa Azienda Sanitaria è fortemente consapevole che l’attuale sistema locale di salute deve essere mantenuto, soprattutto per assicurare le necessarie forme di assistenza alle persone più fragili. Fortunatamente, anche grazie ad una significativa rete di sinergie e alleanze, nella nostra esperienza è possibile garantire non solo buoni interventi sanitari, ma anche continuità delle cure, attraverso una importante integrazione fra ospedale e territorio, con i servizi sociali, con il terzo settore e le comunità locali. Alcuni dati socio-demografici. La popolazione residente nella Bassa Friulana, all'1.01.2011, è pari a 113.003 abitanti ed è in costante crescita: rispetto al 2000 si registra un aumento di 6916 residenti, con un incremento di circa il 6,5%, valore più elevato di quello registrato a livello regionale ( + 4% circa). Tale crescita e' determinata anche dai flussi immigratori di stranieri, che hanno raggiunto il 6,8% della popolazione totale, pari a 7.734 unità. Le famiglie anagrafiche sono 48.535, con un aumento del 18,1% rispetto al 2001, con un numero medio di componenti che scende da 2,55 a 2,31 (2,19 a livello regionale). Per quanto riguarda l'economia, al 31.12.2011, si registrano 12.998 localizzazioni attive (nel 2010 erano 13.039), così ripartite per settore di attività economica: 4.374 nel Commercio, Alberghi e Pubblici esercizi (33,65% dell’intera attività), 2.744 nei Servizi (21,11%), 2.609 nell’Agricoltura, Silvicoltura e Pesca (20,07%), 1.976 nelle Costruzioni ( 15,20%), 1.295 nell’Industria (9,96%). In questo scenario, la cultura della valutazione è vitale: un sistema orientato all’appropriatezza e alla salvaguardia dei diritti necessita di strumenti per favorire la partecipazione di tutti i portatori di interessi alla scelta delle priorità e per verificare, in modo continuativo e trasparente, se i risultati sono quelli desiderati. Un tale processo ha bisogno, inoltre, di dati statistici e di indicatori, ma richiede anche una riflessione sui valori che la nostra comunità attribuisce ai problemi oggetto di intervento. E’ su queste considerazioni che si basa la nuova rendicontazione sociale dell’ASS 5 Bassa Friulana, un’Azienda Sanitaria che, come le altre Aziende del panorama regionale sta anche già affrontando dei cambiamenti organizzativi, in una prospettiva di “Area Vasta”, così come previsto dal Piano Sanitario e Socio Sanitario Regionale 2010-2012. Si vuole, tuttavia, dimostrare come, nonostante le necessità di razionalizzazione determinate dalla crisi, non sia mutato l’impegno sul mantenimento del protagonismo che la sanità nella Bassa Friulana ha sempre dimostrato, attraverso buone pratiche e buone relazioni fra tutti i suoi attori, istituzionali e non. • Apertura • Partecipazione • Responsabilità • Efficacia • Coerenza sono i principi guida che l’Unione Europea ha pubblicato nel Libro Bianco sulla Governance e che sono alla base di un adeguato sviluppo locale. Questi principi sono stati utilizzati dall’ASS 5 per acquisire la valutazione delle Associazioni di Volontariato, attraverso un questionario formulato con domande specifiche per ciascuno dei principi descritti. La partecipazione ai nuovi Piani di Zona ripropone più che mai non solo la necessità di rinforzare l’integrazione sociosanitaria, ma anche la necessità di sviluppare e valorizzare la sussidiarietà Un rilievo. L'ultimo capitolo è interamente dedicato alle Associazioni di volontariato che hanno aderito al percorso di valutazione promosso dall'Azienda. Su 18 Associazioni che hanno risposto all'invito dell'Azienda ad esperimere una valutazione, 6 hanno emesso un parere positivo circa la collaborazione stabilita con l’Azienda stessa, l’efficacia dei risultati realizzati insieme e degli aspetti relazionali in genere. 12 Associazioni hanno espresso una valutazione più dettagliata, dalla quale emerge principalmente come gli aspetti da migliorare riguardino: • un linguaggio più accessibile, che non sia solo per “gli addetti ai lavori” • modalità partecipative più allargate • l’evidenza di un sistema di indicatori di risultati più chiari, più comprensibili, più “pubblici”. Luciana Scagnetto - Coordinatore sociosanitario 6 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.20 Pagina 7 Donazione del sangue del cordone ombelicale re, innocuo sia per la madre che per il bambino. La raccolta avviene al momento del parto, dopo che il bambino è nato, poco prima dell’espulsione della placenta, quando il cordone è già stato reciso e il neonato allontanato dal campo operativo. La raccolta è eseguita da personale ostetrico addestrato secondo metodiche standard: dopo opportuna disinfezione si inserisce un ago nella vena ombelicale, sul cordone, e il sangue viene raccolto in apposite sacche monouso dotate di dispositivi atte ad assicurare l’integrità e la sterilità del prelievo. La raccolta può essere effettuata sia dopo il parto naturale che dopo il taglio cesareo. Dopo la raccolta le unità di sangue cordonale vengono etichettate con codice a barre per garantire la tracciabilità futura dopo l’arrivo in Banca (entro 36 ore dal prelievo) e l’inserimento del campione nel registro donatori. … Ci siamo: il bambino è appena nato, il primo vagito, la gioia e la fatica della mamma, la soddisfazione dell’equipe medica... Prima di porgere il neonato alla mamma, il cordone ombelicale, oramai inutile, si recide e si elimina. Ma oggi molto spesso il finale di questa scena è diverso: il cordone ombelicale, che normalmente viene gettato, contiene sangue ricco in cellule staminali, le stesse del midollo osseo (MO). Una donna che decide di donare quel sangue offre a tante persone malate una speranza in più per poter guarire. Le Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) contenute nel Sangue del Cordone Ombelicale (SCO) sono assai simili, per composizione, a quelle del MO: quest’ultimo è il tessuto contenuto all’interno di alcune ossa deputato alla formazione delle cellule che compongono il sangue circolante. Contiene infatti molti elementi che sono i precursori indifferenziati (cioè i progenitori) dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine. Le CSE sono in grado di colonizzare il MO e di riprodursi, dando origine alle diverse componenti del sangue. Il sangue placentare può quindi sostituire il trapianto di MO nella cura di varie malattie del sangue (leucemie, linfomi, anemia mediterranea, uso di chemio e radioterapia…). Sappiamo inoltre che circa il 40 - 50% circa dei pazienti che necessitano di un trapianto di MO non dispongono di un donatore compatibile nell’ambito familiare e nel registro dei donatori volontari dei MO: in questi casi il sangue del cordone ombelicale (le cui cellule staminali possiedono una relativa immaturità immunologica e una miglior “compatibilità”) può sostituire il midollo utilizzato tradizionalmente per il trapianto. Qualsiasi mamma sana può donare il sangue della placenta, rispettando alcuni requisiti; è necessario essere in buone condizioni di salute e applicare alcuni criteri di esclusione che riguardano patologie a carico di genitori e/o familiari, oppure di natura ostetrico/neonatale. E’ necessario, per l’autorizzazione alla raccolta del SCO, che la coppia donatrice sottoscriva il consenso informato alla donazione. Una volta espresso il consenso la futura mamma viene introdotta nel percorso, totalmente a carico del Servizio sanitario Nazionale, da parte degli operatori e che prevede: il colloquio con il medico o l’ostetrico formato dalla Banca del cordone ombelicale per la compilazione del questionario anamnestico sulle condizioni di salute generali; il prelievo ematico per eseguire gli esami di legge obbligatori per la donazione del SCO al momento del parto; il controllo a 6/12 mesi dal parto (su chiamata diretta da parte della struttura) dell’anamnesi della mamma e del piccolo donatore, con ripetizione degli esami di legge obbligatori sulla mamma per validare definitivamente il campione prelevato. Il prelievo del SCO è un procedimento molto semplice, indolo- Le unità di SCO che arrivano in Banca, una volta validate vengono conservate per 10 anni in contenitori ad azoto liquido a - 196 °C, un lasso di tempo statisticamente utile per il loro impiego. Le Banche pubbliche autorizzate a effettuare la raccolta sul territorio nazionale al momento sono 19, organizzate in rete (ITCBN, Italian Cord Blood Network) e collegate a 300 ospedali abilitati al prelievo: il SCO è così disponibile per la donazione allogenica a fini solidaristici. La legge italiana prevede, quando sia presente nel nucleo familiare consanguineo del neonato una malattia curabile con il trapianto, la possibilità di raccogliere e conservare unità “dedicate”, cioè tenute a disposizione unicamente per il consanguineo. Sempre la legge vieta la conservazione a esclusivo uso autologo, l’istituzione di banche private sul territorio nazionale e ogni forma di pubblicità connessa alle banche private. E’ tuttavia consentita la raccolta di SCO a scopo personale e la sua esportazione in strutture private al di fuori dal territorio italiano secondo le regole definite da uno specifico atto normativo. Nella nostra Azienda i due Presidi Ospedalieri di Palmanova e Latisana per la raccolta delle SCO afferiscono alla Banca di Padova; dal 2001 al 2011, la Banca di Padova ha ceduto 100 unità, che sono state inviate in tutto il mondo, 24 delle quali negli USA, 2 in Africa, 1 in America Latina. La raccolta di sangue cordonale nella nostra Azienda rientra in un programma di donazioni più vasto, che riguarda la donazione di cornee (argomento che verrà trattato prossimamente), la donazione di organi e il “multitessuto”, contribuendo così alla cultura del dono e a dare una concreta possibilità di sopravvivenza a persone altrimenti destinate alla morte. Daniele Trentin Francesca Sirianni 7 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.20 Pagina 8 Sorsi di vita dove studia per diventare consulente professionale in allattamento materno, ha aderito con gran entusiasmo alla nostra chiamata. Abbiamo anche avuto il piacere di dare la parola all'assessore alle pari opportunità del Comune di Cervignano del Friuli Elisabetta Matassi, mamma e sostenitrice dell'allattamento al seno. Dal 1° al 7 ottobre si è svolta la 20° settimana Mondiale dell'Allattamento Materno. Anche quest’anno il gruppo Sorsi di Vita per l'occasione ha organizzato una conferenza che si è svolto il 6 ottobre presso la sala Don Bosco del Ricreatorio San Michele a Cervignano del Friuli. Il gruppo Sorsi di vita, che conta ormai 21 mamme sparse sul territorio della Bassa Friulana, è nato una decina di anni fa grazie alla formazione che il consultorio familiare del Distretto di Cervignano continua a fare alle mamme che hanno scelto di mettere a disposizione il loro tempo per ascoltare, informare e sostenere altre mamme nella scelta di allattare al seno. Il titolo della conferenza “A casa insieme, la nascita di un figlio... emozioni e sensazioni” ha catturato l’attenzione di numerose mamme e future mamme, ma anche di numerosi operatori del settore. Si è parlato dei vantaggi del sonno condiviso, dei vizi del bambino, dei benefici del “portage”, del ruolo del papà nei primi giorni di vita del neonato e non per ultimo dell’allattamento materno. Sono intervenute Antonella Chiurco, IBCLC Consulente professionale in allattamento materno e la psicologa Francesca Zamò, che dalla Francia, L'organizzazione di queste conferenze è sempre vissuta da noi con grande entusiasmo perché ci dà la possibilità, a livello locale e con i nostri mezzi, di prendere parte a quest'appuntamento mondiale a sostegno e per la diffusione di una corretta informazione sull'allattamento al seno. I nostri ringraziamenti vanno all'Azienda per i Servizi Sanitari 5 “Bassa Friulana” che ci appoggia da sempre, al Comune di Cervignano che ha patrocinato l’evento e al ricreatorio di Cervignano che ha concesso l’uso gratuito delle sale. A tutti diamo appuntamento per il prossimo anno alla Settimana Mondiale dell'Allattamento 2013. Il gruppo Sorsi di vita Alcol? Decidi tu! Gruppo giovani tino per l'uso del ciclomotore, i ragazzi potranno riconoscere i comportamenti a rischio e riflettere sui costi benefici che questi comportano con particolare attenzione alla tematica della sicurezza stradale e del rispetto delle regole. I volontari della CRI insegneranno come effettuare una chiamata ai soccorsi ed un corretto Primo Soccorso sia in caso di incidente stradale che in caso di un’esagerata assunzione di sostanze alcoliche. Saranno poi coinvolti anche i genitori nel percorso di prevenzione degli incidenti stradali e sensibilizzazione ai problemi alcol correlati per favorire il confronto genitori-figli sulle tematiche trattate. Le parti firmatarie, facendo proprie le indicazioni dell’OMS, ritengono che attraverso l’informazione corretta data alla popolazione, con particolare attenzione alla fascia giovanile, sulle problematiche alcolcorrelate, sulle misure di protezione in loro favore è possibile creare le basi per una cultura alternativa a quella del bere. Ai primi di ottobre è stato firmato un protocollo d’intesa per il progetto “Alcol? Decidi tu! Un progetto di prevenzione, riduzione del danno e soccorso” tra la SOC Alcologia e Dipendenze Patologiche, il Dipartimento di Prevenzione dell'A.S.S. n.5 Bassa Friulana e Il Comitato Locale di Palmanova della Croce Rossa Italiana. L'obiettivo del protocollo è quello di avviare formalmente un rapporto di collaborazione interistituzionale per favorire e sostenere il progetto "Alcol? Decidi tu! Un progetto di prevenzione, riduzione del danno e soccorso". Sono pertanto regolati da questa intesa gli interventi che, svolti in collaborazione tra le parti firmatarie del presente atto, ricadono sui rispettivi sistemi di riferimento socio-sanitario e che mirano, secondo la definizione della Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), ad assicurare ai destinatari degli interventi stessi un maggior controllo sulla propria salute anche mediante la promozione di stili di vita positivi e responsabili. Gli obiettivi generali prevedono: • promuovere nelle comunità locali un cambiamento dello stile di vita della popolazione attraverso interventi di sensibilizzazione sulle problematiche alcolcorrelate e complesse • facilitare, nelle fasce giovanili, comportamenti salutari che favoriscono l’empowerement rispetto alla "cultura del bere", ai danni alcolcorrelati e complessi, con particolare attenzione alla tematica "alcol e guida". La prima azione importante prevista dal progetto riguarda l'attivazione di un percorso che si svolgerà nelle scuole secondarie di primo grado. Infatti, all'interno del corso per il rilascio del paten- Solo una reale consapevolezza dei danni indotti dall’uso di alcol può contrastare il forte potere attrattivo che tale sostanza esercita soprattutto sui ragazzi. Ci si propone, pertanto, di sviluppare valide alternative ai comportamenti a rischio attraverso la messa in atto di politiche mirate a una riduzione dell’impatto degli alcolici sulla salute: ridurre il consumo dannoso e rischioso di alcol è attualmente una priorità a livello nazionale, regionale e globale. Valentina Vidal Alcologia e dipendenze patologiche Rosella Malaroda Dipartimentto di Prevenzione 8 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 DSM 10.20 Pagina 9 Un passo importante verso l’area vasta udinese attribuita alla Conferenza di Area Vasta. Programmazione attuativa La programmazione annuale delle attività, gli indirizzi strategici, il budget economico e le risorse di personale sono definite all'unanimità dalla Conferenza di Area Vasta, le cui decisioni impegnano formalmente le Aziende coinvolte a darne esecuzione attraverso la conforme rappresentazione nei rispettivi atti programmatori. Gestione La gestione operativa della funzione di salute mentale viene esercitata all'interno di ogni Azienda da parte del Responsabile di Dipartimento di Salute Mentale di Area Vasta. Per tale funzione il Responsabile del Dipartimento risponde direttamente al Direttore Generale e/o al Direttore Sanitario secondo le disposizioni vigenti nei rispettivi ordinamenti organizzativi e nell'ambito della programmazione definita dall'Area Vasta. Le Aziende di Area Vasta Udinese, attraverso incontri in sede di Conferenza di Area Vasta, hanno assunto diverse decisioni condivise tra i Direttori Generali attuative della programmazione regionale e altre iniziative comuni per la programmazione e gestione integrata del servizio sanitario nell'ambito della Provincia di Udine. Una di queste progettualità è il Dipartimento di Salute Mentale di Area Vasta Udinese. Le Aziende Sanitarie “Alto Friuli”, “ Medio Friuli” e “Bassa Friulana“ hanno concordato nella più integrata gestione della funzione di salute mentale. A tale scopo hanno proposto l'istituzione di un unico Dipartimento di Salute Mentale per tutto l'ambito territoriale della Provincia di Udine. Il Dipartimento avrà le caratteristiche strutturali e le modalità operative programmatorie e gestionali di seguito descritte. La proposta tiene conto dei diversi livelli operativi e delle responsabilità che, data l'attuale organizzazione istituzionale (tre Aziende Sanitarie), permangono in capo ai rispettivi Direttori Generali. Struttura Organizzativa Il Dipartimento di Salute Mentale di Area Vasta Udinese è incardinato nella struttura organizzativa dell'Azienda Sanitaria n. 4 “ Medio Friuli “. Al Responsabile di Dipartimento afferiscono le strutture operative complesse (SOC) e semplici di Dipartimento (SOS) delle Aziende Sanitarie 3, 4 e 5. A tal fine tutte le funzioni fin qui svolte dai Responsabili dei tre Dipartimenti di Salute Mentale sono assunte in capo al Responsabile di Dipartimento di Area Vasta. Al Responsabile di Dipartimento spetta la funzione di governo di tutte le strutture di salute mentale e lo svolgimento delle attività di direzione, coordinamento e di indirizzo del Dipartimento, nonché lo sviluppo dei processi di integrazione con i Distretti Sanitari delle tre Aziende Sanitarie della provincia di Udine. In particolare assume la responsabilità gestionale complessiva sia in termini di impiego dei fattori produttivi che dei risultati di attività effettivamente conseguiti. La valutazione in ordine alla gestione e ai risultati conseguiti del Responsabile del Dipartimento è Nomina del Direttore del Dipartimento di Area Vasta Il Direttore di Area Vasta è indicato all'unanimità dalla Conferenza di Area Vasta tra i Direttori di SOC appartenenti alla funzione di salute mentale delle tre Aziende di Area Vasta. La decisione assunta dalla Conferenza è recepita formalmente dalle singole Aziende e la nomina è formalmente conferita dal Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria “ Medio Friuli“. Comitato di Dipartimento Per favorire e sostenere un modello gestionale ed organizzativo integrato e basato sulla valorizzazione delle competenze e sulla partecipazione è istituito il Comitato di Dipartimento la cui composizione e funzionamento è definito dalla Conferenza di Area Vasta e recepito nell'ordinamento delle tre Aziende Sanitarie. Questa è la Carta di Identità del Dipartimento Sperimentale di Salute Mentale di Area Vasta Udinese. Mauro Asquini Direttore del Dipartimento Sperimentale di Salute Mentale di Area Vasta ORL rinnova la sua offerta lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 8.40 alle 13. Il reparto di Latisana, completamente ristrutturato di recente, offre l’assistenza ai malati in regime di ricovero ordinario o in day hospital. Le stanze, a due letti, sono tutte dotate di servizi, TV e climatizzazione. L’assistenza infermieristica è coordinata dalla Dr.ssa Daniela Malisan. A livello chirurgico l’offerta è stata ampliata alla cura di molte patologie, in particolare al trattamento di affezioni neoplastiche del distretto testa e collo. Vengono curati i tumori del cavo orale, orofaringe, laringe, collo e naso. Si adottano tecniche d’avanguardia che rappresentano lo stato dell’arte nel trattamento di questi tumori, comprendenti la ricostruzione plastica con tecniche convenzionali e microchirurgiche. Ampio spazio è stato inoltre dedicato alla chirurgia nasale con tecniche endoscopiche e di chirurgia plastica ove questa apporti un beneficio funzionale oltre che estetico. Vengono infine trattate le patologie della voce, delle ghiandole salivari e della tiroide. Presso l’Ospedale di Palmanova vengono trattate, in regime ambulatoriale, le piccole patologie cutanee del volto, per lo più neoplastiche, che richiedano una asportazione chirurgica con o senza ricostruzione plastica. Con l’inizio del 2012 l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria degli Ospedali di Latisana e Palmanova ha subito un radicale rinnovamento. Dopo il pensionamento del Primario Dr. Marco Mattotti il Dr. Vittorio Giacomarra, Direttore della SOC di ORL dell’Azienda 3 “Alto Friuli”, con un team rinnovato è stato a riorganizzare l’attività. E’ stata affidata la responsabilità della Struttura Operativa Semplice al Dr. Doriano Politi, proveniente dall’Ospedale di Pordenone, ove ha maturato esperienza quasi ventennale in campo oncologico nel trattamento di neoplasie del capo e collo, collaborando anche con il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. Di nuova acquisizione anche il Dr. Rosario Corsitto, a questi si è affiancato il Dr. Massimo Bregant, il Dr. Massimiliano Impalà e la Dr.ssa Flora Florio. L’attività del reparto è stata radicalmente modificata nell’offerta sia qualitativa che quantitativa. A livello ambulatoriale la grossa novità è che i pazienti possono usufruire nella stessa seduta di una valutazione completa comprendente colloquio, visita specialistica, endoscopia a fibre ottiche delle vie aerodigestive superiori e, quando necessario, valutazione audiologica. L’ambulatorio di Latisana è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 16. Quello di Palmanova nelle giornate di Vittorio Giacomarra – Direttore ORL 9 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.20 Pagina 10 La gestione del paziente portatore di entero - urostomia elemento di raccordo e coordinamento tra diversi specialisti, in grado di comprendere, di analizzare e quindi di provvedere alle esigenze di svariata natura che via via potrebbero manifestarsi. Dallo scorso marzo, inoltre, grazie alla lungimiranza del Direttore Generale e con uno sforzo finanziario non indifferente, l’Ambulatorio ha arricchito la propria offerta dotandosi, oltre che delle necessarie competenze, anche di un moderno elettrostimolatore, dedicato al trattamento riabilitativo dell’incontinenza urinaria (in particolare successivo alla prostatectomia radicale). Presso la nostra struttura per l'intervento di prostatectomia radicale viene utilizzo un approccio videolaparoscopico, di sicuro a minor impatto traumatico. Presso la SOC di Chirurgia dell’Ospedale di Palmanova è attivo da più di un decennio un ambulatorio dedicato ai pazienti portatori di stomie intestinali ed urinarie. L'ambulatorio è stato voluto e cresciuto con impegno e tenacia dalla Coordinatrice infermieristica Danila Zorzutti, e supportato da tutti i Primari che nel tempo si sono avvicendati. Ad oggi l'ambulatorio è retto con pari impegno dalla Coordinatrice infermieristica Vazzoler Romina e dalle Infermiere Loredana Cammarieri e Cian Ivana. La Cammarieri è titolare del Master in materia (enterostomista e riabilitatrice del pavimento pelvico) ed è affiancata da Ivana Cian, titolare del Master sulle medicazioni avanzate. Entrambe queste figure collaborano con il Dottor Silvio Stener specialista in Urologia. Come testimoniato dai numeri riassuntivi dell’attività più recente [2011:716 prestazioni enterstomiche, 50 urologiche; 2012 (a tutto il mese di ottobre): 610 prestazioni enterostomiche, 488 urologiche] ed ancor più dalle quasi quotidiane attestazioni di stima e gratitudine per i risultati ottenuti e per la disponibilità e la dedizione del personale. L’Ambulatorio, pienamente inserito nell’attività del Reparto di appartenenza, svolge ormai un ruolo consolidato ed insostituibile, vero punto di riferimento per la soluzione di tutti i problemi, grandi o piccoli che siano, che investano i pazienti portatori di una stomia. La gestione di un paziente portatore di entero od urostomia costituisce infatti una realtà estremamente complessa, che esprime aspetti non esclusivamente medici ma anche sociali, educativi, organizzativi e, non ultimi, burocratici, in cui l’infermiere stomaterapista rappresenta la figura centrale, non solo capace di accompagnare lo stomizzato e la sua famiglia in tutto il suo percorso riabilitativo e nella successiva fase di assistenza e di follow-up, ma anche un insostituibile Anche in questo ambito si sono rapidamente raggiunti lusinghieri risultati, sia in termini di effettive riabilitazioni che di indiscutibile soddisfazione da parte dell’utenza. Va infine ricordato come le prestazioni dell’Ambulatorio non siano rigorosamente riservate ai pazienti dell'ASS 5, ma da sempre liberamente aperte a tutti coloro che ne facciano richiesta, come peraltro certificato dalla consistente attrazione esercitata anche sull’utenza extra aziendale. Luigi Di Caccamo Direttore Chirurgia Generale Palmanova IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT IN & OUT • DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE COLASANTO Maria Teresa – GIANORSO Silvia – ROSSI Ferdinando • GRU e AA.GG.LL. MARTORANA Maria Concetta Un arrivederci e un grazie a: • P.O. di PALMANOVA PAOLI Corrado - BALDARELLI Marco – CARDIA Enrico TESSARO Fabrizio -RIZZI Claudio – CATALDI Palmina – KLIMESCH Franco – BONUTTI Barbara - FALANGA Giovanna – TORRENTE Antonella – VISINTIN Gabriella – MUNARETTO Devis – FABIANI Sonia – ZANIER Loris. Un saluto di benvenuto a: • P.O. di LATISANA PIGAT Greta – TAVARIS Patrizia- AIELLO Gloria - CARLIN Eva - MIAN Giovanna – WORTMAN Norman - • P.O. di PALMANOVA MIORIN Elisabetta – PALAMITA Milena – SACCAVINI Marsilio - VIRGOLIN Francesca • DISTRETTO OVEST BIASIN Cristina - DEANA Mauro - SANTISI Letterio Giovanni BARRECA Angela - • P.O. di LATISANA DA DALT Eva – DARIO Michela - GREGO Sandra IMPALA' Massimiliano - • DISTRETTO EST BOSSI Kristina 10 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.20 Pagina 11 Recensioni tradimento della moglie. Durante il pranzo della vigilia di Natale, i due rivali, trovatisi di fronte per la sbadataggine di Luca, si scontrano violentemente. Nicolino abbandona Ninuccia e Luca, resosi improvvisamente conto della situazione, cade in uno stato d’incoscienza. Nel delirio finale, Luca scambia Vittorio per Nicolino e fa riconciliare involontariamente i due amanti; e Tommasino gli dirà finalmente che il presepe gli piace. Proponiamo per Natale un classico della commedia napoletana. Il Natale ci fa associare la parola presepe e immediatamente il capoluogo partenopeo. Infatti a Napoli, Via San Gregorio Armeno è la celebre strada degli artigiani del presepe, famosa in tutto il mondo per le innumerevoli botteghe artigiane dedicate all’arte presepiale. La via e le botteghe possono essere visitate durante tutto l’anno ed il visitatore è così ricondotto ogni volta alla magica atmosfera natalizia. Per ogni famiglia napoletana, il Natale è anche una visita a San Gregorio degli Armeni per arrichire di anno in anno il proprio presepe. Rosella Malaroda Per Natale vi proponiamo un classico di Eduardo De Filippo non è solo autore e regista ma anche grande interprete. "Natale in casa Cupiello" è il racconto di un pranzo natalizio che ben presto si trasforma in dramma della gelosia. Scritta nel 1931, la commedia dimostra l'abilità di Edoardo nel costruire un suo linguaggio in perfetto equilibrio fra un dialetto napoletano in continua evoluzione e le esigenze della scena, che, dal trionfale debutto, non ha mai conosciuto cali di grande popolarità, passando di successo in successo attraverso rappresentazioni in tutto il mondo. La commedia si sviluppa in tre atti, il protagonista principale interpretato da Eduardo de Filippo è Luca Cupiello. Luca, come ogni Natale, prepara il presepe, fra il disinteresse della moglie Concetta e del figlio Tommasino, che con dispetto gli ripete che a lui il presepe non piace. Ci sono poi i continui litigi tra il fratello Pasqualino e Tommasino, entrambi con il tic del furto. Ninuccia, l’altra figlia, ha deciso di lasciare il marito Nicolino per l’amante Vittorio e di scrivere una lettera d’addio; Concetta, disperata, riesce a farsela consegnare. La missiva capita però nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero, che viene così a sapere del “Lusuruts e…. cerots” : in spiete dal Nadâl cun… sigurece Da molti anni la nostra Azienda Sanitaria è impegnata nel sensibilizzare la popolazione e gli operatori sanitari sulla sicurezza domestica, dato che tali incidenti sono ancora troppo frequenti. La Promozione dalla Salute del Dipartimento di Prevenzione , accanto ai corsi e ai momenti di sensibilizzazione, anche con l’appoggio dei finanziamenti della 482/99 ha realizzato opuscoli informativi bilingui dedicati alla sicurezza della prima infanzia, della terza età e un opuscolo a fumetti, No sta a fâ il Gnogno ripreso anche in una monografia dedicata a questi personaggi . E così quando due colleghe dell’ASS4, le dottoresse Vacri e Gnesutta, ci hanno proposto di partecipare a questo nuovo progetto abbiamo aderito con entusiasmo. “Lusurtus e …cerots” è un progetto innovativo e originale sulla sicurezza rivolto ai bambini delle scuole dell’infanzia ed ai primi anni delle primarie. Il testo di Miriam Pupini, insegnante a Rualis, come scrive la consulente pedagogica Rosalba Perini nella prefazione “ è un esempio originale ed autentico di come si possa combinare rispetto per la lingua e cultura del territorio con l’innovazione didattica più accreditata in campo linguistico. Inoltre, la scelta tematica, riferita alla sicurezza domestica, affronta un tema di grande attualità denso di implicazioni sociali, civiche, etiche, sanitarie ….L’originalità e anche il significato glottodidattico li ritroviamo anche nella strutturazione dell’intervento che segue il CLIL (Content and Language Integraded Learning) facendo sì che si impari la Lingua ed il Contenuto”. E’ prevista anche una valutazione del percorso. Inoltre le famiglie condividono l’esperienza didattica con il figlio, collaborano al percorso, partecipano agli incontri con il personale sanitario e con gli insegnati e si rafforza così il messaggio della sicurezza. Il materiale, bilingue, viene consegnato a tutti i bambini che faranno questo percorso didattico. Nella nostra azienda, in questo anno scolastico, parteciperanno al progetto ben 531 bambini di 11 scuole dell’infanzia. Un ottimo risultato. A son za un pôcs di agns che la nestre Aziende Sanitarie e jê impegnade a pandi te popolazion e tai operadôrs sanitariis une culture de sigurece in cjase, stant che i incidents domestics a son ancjemò une vore masse. La Promozion de Salût dal Dipartiment di Prevenzion e à inmaneât cors e moments di sensibilizazion a pro di chest argoment. Cul jutori de Leç 482/99 vin vût stampât ancje depliants pe sigurece dai fruts apene nassûts, un libruts a fumuts (“No stâ a fâ il Gnogno” che al è ancje stât publicât intune monografie di chescj personaçs) e un sfueut informatîf pe Tierce Etât. Cussì cuant che lis dotoris Vacri e Gnesutta de ASS4 nus àn dit se volevin partecipâ al lôr progjet o vin subite dit di sì. “Lusuruts e ..cerots” al è un progjet inovatîf e origjinâl distinât ai fruts des scuelis de infanzie e ai prins agns de primarie, par imparâ la culture de sigurece. Il test di Miriam Pupini, insegnante a Rualis, come che e scrîf la consulente pedagogjiche Rosalba Perini te prefazion, “al è un esempli origjinâl e autentic di cemût che si pues cumbinâ rispiet pe lenghe e culture dal teritori cu la inovativitât didatiche plui increditade tal cjamp linguistic. Cundiplui la sielte tematiche, riferide a la sigurece in cjase, e fronte un probleme di grande atualitât e un contest educatîf reâl, plen di implicazions sociâls, civichis, etichis, sanitariis…La origjinalitât e ancje il significât glotodidatic lu cjatìn ancje te struturazion dal intervent, daûr de impostazion dal CLIL (Content and Language Integraded Learning)…fasint in mût che si impari la Lenghe e il Contignût.” A je ancje proviodude une valutazion dai percors Cundiplui la famee e condivît la esperience didatiche cul fi, e colabore al percors, e partecipe ai incuintris cul personâl de Promozion de Salût, e cui insegnants e rinfuarce il messaç di sigurece ancje in cjase. Il materiâl didatic, bilengâl, al ven consegnât a ducj i fruts de scuelis che intindin fâ il percors. Ta chist an di scuele tal nestri teritori e fasaràn chest percors didatic 531 fruts di 11 scuelis de infanzie. Podìn stâ contents. Silla Stel - Dipartimento di Prevenzione 11 giornale base_12DIC.qxp 13/12/2012 10.21 Pagina 12 Un altro anno è volato via. Questo più che mai è stato ricco di lavoro perché ha impegnato tutti noi nel garantire livelli di servizio assistenziale e clinico di grande valore. Lo possiamo tranquillamente manifestare senza pudore alcuno, visto che i nostri standard di servizio sono stati riconosciuti di eccellenza internazionale da Accreditation Canada International. Non è autoreferenzialità, ma è il gradito giudizio di una delle più importanti società mondiali esperte nella valutazione di organizzazioni sanitarie. Tutto questo è stato possibile grazie al vostro generoso impegno ed alla riconosciuta competenza e professionalità. Anche per questo motivo è mio desiderio manifestarvi la mia gratitudine e riconoscenza per quanto è stato fatto durante l ’anno 2012. Grazie di cuore. Colgo l ’occasione per augurare a Voi e a tutti i Vostri cari affettuosi Auguri di Buone Feste Paolo Bordon La redazione augura a tutti un sereno Natale e uno stupendo 2013 Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi NUOVO BANDO PER IL PART– TIME è stato pubblicato l’avviso pubblico per la trasformazione di n. 9 posti di lavoro a tempo parziale per il personale del comparto. La scadenza é fissata per il 6 gennaio 2013. Ulteriori informazioni sono reperibili consultando il portale aziendale http://www.ass5.sanita.fvg.it (sezione Menu principale > Concorsi e Avvisi) PROGRAMMA DI SCREENING MAMMOGRAFICO CALENDARIO PER UNITA’ MOBILI DI LATISANA E PALMANOVA 1° SEMESTRE 2013 LATISANA: PARCHEGGIO OSPEDALE VECCHIO PALMANOVA: INGRESSO PRINCIPALE OSPEDALE DI JALMICCO Screening Mammografico - Dipartimento di Prevenzione – Via Molin, 21 – Palmanova tel. 0432.921851/835 Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione Redazione A.S.S.ieme per 5 minuti Periodico Bimestrale dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 ”Bassa Friulana” Anno VII - Numero 32 dicembre 2012 Reg. presso il trib. di Udine n. 29/06 del 28.06.2006 Direttore responsabile Flavio D’Agostini Contatti Tel. 0432-921444 Fax. 0432-921500 Redazione Tiziana Bonardi Clara Burato Elena Cussigh Francesca De Luca Melania Fichera Antonietta Guerra Antonella Laurenti Marco Luigiano Rosella Malaroda Francesca Sirianni Daniele Trentin Enrica Tuniz Paola Virgolin Greta Zavattin E-mail: [email protected] Posta interna : Redazione giornale c/o Ufficio Relazioni con il Pubblico Impaginazione e Grafica Marco Luigiano Loghi Denis Battaglia Questo giornale é stampato su carta riciclata 12 Stampa Tipografia OGV - Palmanova Tel 0432 928392 http://www.tipogv.it A questo numero hanno collaborato : Maurizio Andreatti Mauro Asquini Cristina Barazzutti Luigi Di Caccamo Nicola Di Pascoli Vittorio Giacomarra Manuela Puntin Luciana Scagnetto Silla Stel Il Gruppo Sorsi di Vita Valentina Vidal