l’Alpone
Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 22 - N. 1 - Marzo 2007 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane
Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)
Anno 22 - N. 1
Marzo 2007
CAMPIONATO EUROPEO UDACE MTB
Per la prima volta a S. Giovanni Ilarione
La voce del Presidente
Cari lettori de L’Alpone, approfitto di questo
primo numero del 2007 per ringraziare di
cuore tutti coloro che ci sostengono e ci
seguono con affetto, soprattutto tutti i concittadini d’oltreoceano e in ogni angolo d’Europa che riescono ancora a sentire forte il legame con la terra d’origine.
La primavera si apre con una rassegna teatrale, già in atto, della compagnia ‘Sale&Pepe’
che da sempre allieta tutti gli spettatori che
seguono le gesta dei nostri più che navigati
attori amatoriali.
Seguirà poi la consueta Marcia tra i Ciliegi in
Fiore (il lunedì dell’Angelo - 9 Aprile) per le
colline di San Giovanni Ilarione, che quest’anno vede in prima linea l’associazione
Polisportiva 2001, coadiuvata, come sempre,
da decine di volontari delle altre associazioni, tra cui, ovviamente, anche la Pro Loco,
attive nel nostro comune per l’organizzazione dei ristori lungo i diversi percorsi.
Il 22 Aprile è invece la volta del V Granfondo del Durello, organizzato dall’A.S. Basalti, che quest’anno diventa anche 17° campionato europeo cross country e 2° campionato Alpini Verona MTB.
Domenica 29 Aprile, invece, il club Lyon’s
Valdalpone, in collaborazione con Missionland, ospiterà un’esibizione di autocross e
QUAD in zona industriale a scopo benefico.
Il ricavato sarà infatti utilizzato per consegnare un mezzo ad una missione in Africa
allo scopo di permettere gli spostamenti, e
quindi una più facile sopravvivenza, di
un’intera comunità. Saranno attivi stand
gastronomici e la possibilità di noleggio
QUAD per chi volesse provare il brivido di
una vera pista … anche il sabato pomeriggio
precedente (28 Aprile).
A tutti buon lavoro e un augurio affinché le
diverse manifestazioni vengano seguite con
successo e riescano ad appagare gli sforzi
degli organizzatori che, con instancabile passione, dedicano tempo e fatica a queste importanti occasioni di confronto e crescita.
Buon lavoro a tutti!
VALERIA GECCHELE
Il gruppo ciclistico “A.S.D. Basalti” organizza, per il prossimo 22 Aprile, la gara ciclistica di
Mountain Bike denominata “5° Granfondo del
Durello”, 17° Campionato Europeo UDACE di
Mountain Bike.
A grande richiesta, l’organizzazione propone
una variante del tracciato affrontato dagli atleti
nel 2005, in occasione della 3° Granfondo del
Durello. Due i percorsi previsti, già segnalati e
con la possibilità di essere, sin d’ora, provati:
uno di 35 Km per atleti agonisti o cicloturisti
preparati ed uno più semplice di 18 Km. Il tracciato disegnato, si sviluppa lungo il perimetro
del territorio comunale di San Giovanni Ilarione
ed affronta le due impegnative salite che conducono ai Bacchi, dove è stato collocato il
Granpremio della montagna, e al Monte Cimo.
La partenza è prevista dalle strutture appositamente allestite in via IV Novembre, alle ore
10, con i consueti scoppi dei Trombini di San
Bortolo.
Le nostre colline, con i preziosi passaggi tecnici, faranno selezione tra gli atleti, designando
chi diventerà il campione europeo UDACE di
MTB e stapperà quindi la bottiglia Magnum di
vino Durello. Il 22 aprile sarà, inoltre, in palio
per la seconda volta a San Giovanni Ilarione, la
maglia di Campione Alpini di MTB della
Sezione di Verona.
La partecipazione agonistica alla manifestazione, quindi al Campionato Europeo UDACE, è
riservata ai soli atleti tesserati. Possono inoltre
partecipare, come da Regolamento, anche tutte
le persone non tesserate di età compresa tra 15 e
70 anni, in coda alla partenza degli agonisti e
con classifica dedicata.
Tutti gli atleti partecipanti avranno diritto ad
un prezioso pacco gara ed ai servizi previsti dall’organizzazione, quali il servizio massaggio, il
pasta party, i ricchi ristori lungo il percorso, l’assistenza meccanica, il servizio di cronometraggio a chip, ecc..
Il Regolamento completo della 5° Granfondo
del Durello, il percorso, l’altimetria, il modulo di
iscrizione e altre interessanti informazioni, sono
CASTELLO DI S. GIOVANNI Il.
15 Aprile 2007
27ª FESTA
DI SAN ZENO
Programma
DOMENICA 15 APRILE
Ore 09.00 Apertura chioschi
Programma e Regolamento:
La manifestazione avrà luogo lunedì 9 Aprile 2007 su tre percorsi misti di km. 6 - 13 -21
con partenza ed arrivo presso gli impianti Sportivi.
S. .S.
VITA
NON GETTARE IL TUO BAMBINO:
TELEFONA !!
RITROVO PARTECIPANTI
Ore 7.30 presso gli Impianti Sportivi
ISCRIZIONI E INFORMAZIONI:
Singoli: fino a mezz’ora prima della partenza.
Gruppi: entro le ore 22,00 di sabato 7
aprile, presso: Arturo Burato Tel. 348
7289852, Pio Nardi Tel. 045 7465648
CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE:
Euro 3,50 - con riconoscimento
Euro 1,30 - solo ristori e servizi
Tali somme sono contributi non soggetti ad IVA a
norma dell’art. 4 secondo e sesto periodo D.P.R.
n. 633/72 e successive modificazioni; i contributi
suindicati sono finalizzati alla realizzazione della
manifestazione oggetto del presente opuscolo in
diretta attuazione con gli scopi istituzionali ai
sensi dell’art. 2 comma I lettera a) e b) D.Lgs n.
460/97e del comma 3 dell’art. III del TUR.
PARTENZA:
Dalle ore 8,30 alle ore 9,00 presso gli
Impianti Sportivi (Si invita a non partire
prima per assenza di servizi).
Sede S.O.S. di San Giovanni:
Piazza Martiri, 1
visualizzabili sul sito internet www.asbasalti.it ,
che vi invitiamo a visitare.
Il gruppo ciclistico ASD Basalti, da queste
pagine, ringrazia tutti i gruppi e le persone che in
ogni modo hanno consentito, grazie al grande
lavoro fatto con noi in questi cinque anni, di portare una manifestazione di tale livello nel nostro
paese. Rivolgiamo, infine, un invito a tutti gli
appassionati di ciclismo a partecipare alla 5°
Granfondo del Durello, su sella o a bordo strada
per incitare gli atleti, convinti che San Giovanni
Ilarione sarà in grado di ospitare una stupenda
edizione del Campionato Europeo UDACE.
RISTORI:
1 percorso breve, 2 percorso medio, 3
percorso lungo. All’arrivo ricco ristoro
con pasta party per tutti.
CONTROLLI:
A sorpresa lungo i percorsi.
COMMISSARIO - T.S. Silvia Cuomo.
RICONOSCIMENTO INDIVIDUALE:
Prodotti locali: un vaso da 350 gr. di con
fettura extra + bottiglia di vino.
Ore 10.00 S. Messa solenne presso la chiesetta
Ore 12.30 Pranzo in struttura coperta (prenotazioni fino
alle ore 12.00)
Ore 15.30 Giochi per bambini e ragazzi con due maxi
gonfiabili
Ore 17.00 Spettacolo di Paracadutismo con il Club di
Boscomantico-Verona: I° lancio
Ore 18.00 II° lancio dei paracadutisti
All’interno della chiesetta: Mercatino equo e solidale
Durante la manifestazione funzioneranno chioschi
enogastronomici - Pesca di Beneficenza
RICONOSCIMENTO AI GRUPPI:
Inizio premiazioni ore 11,00 circa: coppe
e trofei fino ad esaurimento delle disponibilità.
CHIUSURA DELLA MANIFESTAZIONE:
Ore 13,30 o comunque dopo l’arrivo del
l’ultimo partecipante entro detto termine.
IMPORTANTE
Il partecipante alla marcia che all’arrivo
fosse sprovvisto di cartellino personale di
iscrizione perde il diritto al riconoscimento individuale.
SERVIZIO
Assistenza medica - Servizio scopa - Radio CB
ALL’INTERNO
Pag. 2 Pag. 3 Pag. 4 Pag. 5 Pag. 6-7 Pag. 8 Pag. 10 Pag. 11 -
Autodidatti e figli d’arte
Luigia Sperotti - Giuseppe Zandonà
Carnevale, vince la musica
Mondo giovani
L’Amministrazione comunale informa
Il Volontariato
Augusto Sartori
Ultimo saluto a Matteo e Giulia
L’ALPONE 2
ISTA
V
R
E
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L’I
AUTODIDATTI E FIGLI D’ARTE
Alberto Pandian e i figli
Nel nostro giro alla ricerca di figli che, nel
lavoro, seguono le orme dei padri incontriamo
ancora una volta, la stirpe dei Pandian. Per l’esattezza Alberto (50 anni) con i suoi due figli
Igor (28 anni) e Andrea (26 anni), tutti e tre
impegnati nel settore meccanico nell’officina
denominata “Elettrauto Autofficina Pandian
Alberto”, situata in zona industriale. Un’azienda a conduzione familiare nel cui ambito i figli
figurano come soci collaboratori. Questa volta
l’albero genealogico degli addetti all’attività
ereditata dai padri si allunga ulteriormente. Non
c’è persona di una certa età a San Giovanni che
non ricordi l’officina Pandian di via IV novembre con Angelo e Pietro che riparavano prevalentemente moto o macchine agricole. Dal
primo discendono Piero (di lui ci siamo già
occupati in una precedente intervista), Alberto
e Lorenzo. Ora tocca ad Alberto. Sicuramente
uno dei prossimi appuntamenti sarà riservato
anche a Lorenzo, il più giovane dei tre.
(Contrariamente all’abitudine, ormai inveterata,
l’intervista assume, questa volta, un tono più
confidenziale. Di questo chiedo scusa ai lettori... ma Alberto è stato mio scolaro alle elementari”.
Figlio d’arte perché hai seguito le orme del
padre come, del resto, i tuoi fratelli... cosa
ricordi degli inizi?
I primi rudimenti e la passione li ho acquisiti da mio padre e dallo zio Pietro ma, quando è
stato il momento della scelta vera e propria,
sono andato a lavorare per sei anni in un’officina di Caldiero dove ho imparato a fare l’elettrauto. Avevo sedici anni. Nel febbraio 1978 mi
sono messo in proprio. Una decisione non priva
di difficoltà, ma convinta, nonostante gli
immancabili problemi.
Difficoltà di che natura?
Sono stato il primo elettrauto in vallata e già
questo fatto la dice lunga. Per non parlare del
problema economico... a cominciare dalla costruzione dell’officina. E, poi, l’acquisto delle
attrezzature che pur erano necessarie, anche se
meno sofisticate di quelle in uso oggi.
Figli d’arte anche Igor e Andrea?
Si, ma con qualche problema in meno (risposta all’unisono). D’altra parte il solco era tracciato da nostro padre. (Igor ha sempre lavorato
nell’officina paterna mentre Andrea ha fatto un
po’ di gavetta - circa due anni - presso altre officine specializzate nel settore).
Da questo momento in poi le domande sono
rivolte a tutti e le risposte condivise: quale
parte gioca nella vostra attività l’informatica?
Diciamo subito che nel corso degli ultimi
decenni il modo di lavorare è cambiato radicalmente. Noi abbiamo in funzione ben cinque
computer che ci aiutano a diagnosticare i guasti
e a definire la tipologia degli interventi necessari. I macchinari che adoperiamo hanno tutti
struttura elettronica e telematica. Ognuno di noi
ha dovuto adattarsi, e deve continuamente adattarsi, all’evoluzione tecnologica che in questo
campo ha subito una vertiginosa accelerazione.
La capacità “diagnostica” personale e la
conoscenza tecnica: in che rapporto stanno?
Diciamo che per l’80% tutto è affidato all’elettronica, ma conta anche la passione con cui
uno si dedica all’attività. La passione, unita
all’esperienza, acuisce anche l’ingegno e l’intuito che suggeriscono gli interventi. Gli strumenti estremamente sofisticati di cui disponiamo fanno il resto. Non è raro entrare in un’officina e imbattersi in un operatore in camice
bianco.
Quali servizi siete in grado di offrire alla
vostra clientela?
Noi cerchiamo di risolvere tutti i problemi
che i clienti ci prospettano. I più ricorrenti... le
revisioni previste dalla vigente normativa con i
relativi controlli, il rilascio del bollino blu, l’installazione delle apparecchiature per la diffusione della musica, i lavaggi interni ed esterni
delle vetture.
In particolare, cosa vi chiedono i giovani?
Un po’ di tutto... dalla comune autoradio ai
più sofisticati meccanismi elettronici, come il
“tuning” per creare “atmosfera” musicale e cro-
matica nell’abitacolo dell’automobile come
quelli che si possono vedere in certi film, tipo
“Fast and furiors ...” Per non parlare dei navigatori satellitari fissi e mobili. Ma non sono solo i
giovani a chiedere cose stravaganti. Ci sono
anche soluzioni famiglia ... originali. Al posto
del poggiatesta di uno dei sedili anteriori può
essere installato un televisorino che consente, a
chi sta dietro, di vedersi la partita e ai figli di...
continuare la partita con la play station iniziata
in casa.
Una domanda per papà Alberto: se potessi...
torneresti indietro?
Sicuramente no, senza alcuna incertezza. Ho
cercato di trasferire anche nei figli la medesima
passione e spero che, a loro volta, la trasmettano ai miei nipoti.
Una domanda anche a Igor e Andrea: qualche tentazione di cambiare mestiere?
[Dopo un fugace scambio di occhiate...] La
risposta è la stessa. Noi siamo contenti della
nostra situazione, ma non vogliamo precludere
ulteriori sviluppi della nostra attività. In segreto
coltiviamo anche il sogno di una concessionaria. Non si sa mai.
Per concludere, voi gestite anche un impianto per la distribuzione del carburante... cosa ne
pensate della liberalizzazione proposta dal
Governo?
Per il nostro settore può costituire un serio
pericolo. Gli impianti stradali subiranno sicuramente dei contraccolpi se verranno installati
distributori anche nei grandi centri commerciali. Per la nostra vallata, forse, le conseguenze
saranno limitate ma se la grande distribuzione
adotterà anche per i carburanti la tecnica delle
“offerte speciali” in voga per altri prodotti l’operazione non sarà indolore.
DELIO VICENTINI
SORELLA DI LATTE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
questa significativa testimonianza di un
mondo tanto diverso da quello attuale,
quando anche allattare poteva dar vita ad
un legame di affetto e di amicizia che non
si perde nel tempo.
«Sapevo che esisteva e l’ho trovata!
Una sorella di latte materno. Un giorno
ho voluto conoscerla.
Si chiama Giovanna, detta “Giannina”,
abita a San Bonifacio ed è nubile. Fa parte
di una famiglia numerosa composta da 11
fratelli.
Tanti anni fa la mia mamma, madre di
10 figli, la allattò per 2 anni. Mamma
Caterina aveva bisogno di soldi per mantenere la sua famiglia e così accettò di
fare anche questo “lavoro”. Quando
dovette “restituire” Giannina alla famiglia
d’origine, mamma “Catina” ne soffrì moltissimo e non solo lei.
Mia sorella Maria, che all’epoca aveva
8 anni, fece da badante a Giannina, e tra
loro nacquero buoni rapporti che seppero
mantenere nel tempo ...
Così oggi ho avuto l’occasione di conoscere la mia sorella di latte: una persona
semplice e molto socievole alla quale mi
sento profondamente legato!
Di San Giovanni Ilarione, conserva
qualche ricordo: il suo papà possedeva un
banco di stoffe, e lei lo accompagnava al
mercato.
Mi commuovo quando penso alla mia
mamma, a quanto ha fatto per noi figli,
mettendo sempre in primo piano la famiglia, pregando, lavorando e soffrendo, per
allevarci e mantenerci. Grazie mamma
Catina!
Grazie anche a te Giannina, sorella di
latte, conserverò un bel ricordo di te!».
MARIO ROSSETTO
QUARTA GIORNATA ECOLOGICA
Scapoli contro ammogliati
Foto 1 - maglia bianca.
Da sinistra in alto: Mario Simoncello (Botonselo), maestro Marcolungo, Rino
Casarotto (Bagatin), Francesco Damini (Checo), Giovanni Burato (professor),
Cesare Perazzolo (Cassia).
Da sinistra in basso: Gabriele Arvotti (Pelé), Giovanni Burato (Beto), Francesco
Biondaro (Cechina), Paolo Niselli, Renzo Paqualini.
Foto 2 - maglia grigia.
Da sinistra in alto: Mario Ciman, Santo Burato (Beto), Augusto Sartori (Bocheta
Santa), Luigi Bevilacqua (maestro), Giovanni Gecchele, Enrico Dal Cero (Orso),
Giovanni Zanchi (Nani Dai Mori), Pietro Rampo (Nononi), Renato Niero
(Badolio), Gianni Sartori, Romano Pitoni maresciallo, Nello Zandonà (Rua),
Augusto Allegri (Cochi).
Per il quarto anno consecutivo l’assessorato all’ecologia di San Giovanni
ha organizzato la giornata ecologica di
primavera.
Domenica 4 marzo, una sessantina di
volontari attrezzati di guanti, scarponi,
giacche rifrangenti e soprattutto di
buona volontà e senso civico sono partiti di buon’ora per ripulire valli, scarpate
stradali, piazze, isole ecologiche, discariche abusive scoperte nel nostro comune e tutto questo lavoro ha prodotto la
“bellezza” di 100 ql. circa di rifiuti, suddivisi tra vecchie auto, ciclomotori, biciclette, elettrodomestici vari, bidoni di
plastica, copertoni, ferraglie varie, cartacce, vetri e bottiglie, sacchetti di nailon (molti pieni di rifiuti), bossoli di
cartucce e altro ...
I volontari hanno aderito quasi tutti
con le associazioni di appartenenza,
vera ricchezza per il nostro paese, alle
quali quest’anno si è aggiunto anche il
comitato genitori dell’Istituto Comprensivo che ha coinvolto alcuni alunni
delle scuole.
La giornata si è conclusa presso la
baita degli alpini con un meritato
momento di convivialità e di riflessione
sul lavoro svolto.
Analoga iniziativa di carattere ecologico/ambientale, sponsorizzata dall’Amministrazione comunale è quella
svolta all’interno delle aule scolastiche
delle scuole medie ed elementari di San
Giovanni e Castello dove, nel corso di
varie lezioni in ogni singola classe, degli
esperti hanno dimostrato agli alunni che
con semplici azioni quotidiane, a scuola
e, soprattuto, a casa, si possono risparmiare acqua, energia elettrica, combustibile per riscaldamento, combustibile
per autotrazione in quantità davvero
interessanti. Su tutto sarà utile e conveniente riflettere
CLAUDIO GAMBARETTO
L’ALPONE 3
LUIGIA SPEROTTI
una maestra con il cuore di mamma
In due soli giorni il nostro paese è stato privato di due persone, che sono state colonne basilari nel campo scolastico ed educativo, con la
scomparsa dei maestri Giuseppe Zandonà il 25
ottobre ‘06 e Luigia Sperotti in Marcazzan due
giorni dopo, il 27 ottobre.
Figlia di Vito e Maria Busetto, Luigia nasce a
San Giovanni Ilarione il 12-05-1917, in una
numerosa famiglia formata da Amilcare, Ada,
Giovanni, Lea, Norina, Rita, la nostra Luigia,
Luigi e Giovanna morti prematuramente. Dopo
le scuole elementari, prima della guerra, si trasferisce ad Aprilia, in provincia di Roma, dove il
fratello Giovanni, maestro elementare e benemerito verso il nostro paese per l’impegno come
insegnante e come maestro della banda, esercita
la mansione di segretario. Qui si diploma maestra elementare e negli anni scolastici dal 1937 al
1940 è supplente ad Agosta (Roma) e prende
contatto con i problemi dei bambini. Nell’a.s.
1940/41, in piena guerra, viene occupata come
impiegata all’ufficio annonario di Aprilia, per
poi tornare sulla cattedra circondata dai bambini, ad Aprilia, fino al 1943.
Sono anni duri, con l’Italia che va a rotoli e
che si interroga sul proprio destino. L’8 settembre 1943 la vede rientrare a San Giovanni
Ilarione e dal 01/10/1943 al 30/09/1945 presta la
propria opera come contabile presso la società
Carbonifera dell’Alpone a Nogarotto. Passata la
bufera della guerra, la giovane Luigia torna a
vestire i panni di maestra a Vestenanova nel
1945/46, per poi passare, l’anno successivo, a
Castello. Qui ci rimane per 2 anni.
Emigra dal 1948 al 1950 a Nogarotto, borgata allora densamente popolata e con una scuola
autonoma, conseguendo la nomina in ruolo. Dal
01/10/ 1950 al 30/09/ 1976, data della pensione,
la vediamo operare, per ben 26 anni ininterrotti
a San Giovanni Ilarione capoluogo.
GIUSEPPE ZANDONÀ - UNA VOCE DAL CIELO
Lo si poteva presagire, ma non ha mai voluto
rivelare agli amici il suo male. Lo si incontrava ultimamente pallido ed affaticato, eppur sorrideva e
rispondeva alla battuta, si sentiva ancora intensamente presente e continuava a nutrire interessi e a
fare progetti. Poi è arrivata sorella morte a portarselo via, il 25 ottobre, dopo un periodo di sofferenza sopportata con la dignità che lo ha sempre contraddistinto. “Non è importante vivere venti o cento
anni - diceva bene durante le conversazioni serie e
riflessive che ci impegnavano - l’importante è partire quando si è pieni di Dio, quando quasi ci si è
incarnati in Lui”.
Di lui in altre occasioni si è interessato il nostro
giornale, sempre per mettere in risalto la sua passione per la vita, per additarlo come efficace esempio per coloro che si trovano a dover sostenere delle
prove che a volte sembrano senza via d’uscita, e per
far loro sapere che alla fine del tunnel spunta sempre il sole.
La sua intelligenza, il suo carattere riflessivo
hanno fatto di lui una persona quasi schiva, che non
vuol assolutamente primeggiare, pur avendone le
doti, a meno che non si trattasse di difendere valori e posizioni ritenute assolutamente invalicabili. E
così lo incontriamo, e lo scrivente ne è testimone
oculare, reagire in maniera aspra e decisa in un
comizio in piazza contro lo speaker il quale parlava
a favore dell’aborto. Dopo la lunga esperienza
come maestro elementare, non ha voluto assolutamente tirare i remi in barca e lasciarsi cullare dalle
onde del dolce far niente, ma si è imposto un sistema di vita che ha dell’esemplare. La sua vita si può
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riassumere in quattro punti:
- Famiglia - Scuola - Pittura - Coro parrocchiale.
In questi campi d’azione si rispecchia tutta la
sua esistenza e nello svolgere le quotidiane attività
ha sempre tenuto come asse di equilibrio la bontà,
l’umanità, la dedizione, il servizio verso gli altri. In
ciò molto attinge dagli insegnamenti e dai principi
di comportamento ricevuti da giovane nei collegi
francescani: lo stile di vita sull’esempio del poverello d’Assisi sarà sempre alla base del suo operare. Sempre allegro, sempre sereno, sempre capace
di vedere il lato positivo in ogni situazione, ha
saputo e voluto trasmettere questi caratteri alla numerosa famiglia e a quanti gli stavano intorno.
Quando gli chiedevo come stesse operando in
campo pittorico, sornionamente mi rispondeva con
il detto del pittore greco Zeusi “Mai un giorno
senza tracciare una linea”. E di linee ne ha tracciate veramente tante, riproducendo paesaggi, scorci
di paese prima della cementificazione e che ormai
costituiscono documenti storici, le chiese di Villa e
Cattignano racchiudono la sua fattiva testimonianza. Quando però si accorge che fatica un po’ a tenere il passo nelle molteplici attività, da solo lascia,
senza imposizioni, facendo proprio il detto”. Togli
da me il senso dell’esperienza fatta, il senso della
mia indispensabilità” e più ancora si adatta ad un
vivere quasi ascetico, tuttavia non sfuggente la
realtà, divenendo terziario francescano e condividendo sempre maggiormente i principi della
povertà, della mitezza, della disponibilità. Del suo
lavoro, il mondo della scuola, mi ripeteva sempre
“Ho seminato, ho seminato in abbondanza” e i frutti sono evidenti nelle generazioni scolastiche da lui
cresciute ed anche ultimamente si sentiva spesso
dire “Ciao maestro, grazie maestro” da allievi
ormai quasi nonni.
A conclusione della sua intensa esistenza, doverosamente si può affermare quello che è sempre
stato il suo motto nella vita e che indica i suoi valori: “Bonam pugnam pugnavi, fidem servavi”. Ho
combattuto una buona battaglia, ho conservato la
fede, e ci teneva tantissimo a citarla in latino con lo
scrivente, sapendo della familiarità con tale lingua,
e si lamentava che la cultura attuale continui a trascurare quell’idioma che è stato il fondamento
della lingua italiana.
Ora ti immaginiamo seduto all’organo celeste, a
suonare le musiche verso il Dio che ti ha guidato e
e qui, in terra, fissiamo in silenzio il tuo volto, che
il “sol continua a rischiarar col suo sorriso”.
G. S.
Studio di Consulenza
Marcazzan geom. Luciano
❄
Nozze d’oro per Albino Bordon e la moglie Bertilla di via Mingon.
Festeggiati dai loro cinque figli, con
familiari, parenti ed amici.
27 Gennaio giornata della memoria presso la sala civica. Abbiamo ricordato l’eccidio
degli ebrei nei campi di sterminio. Sono stati letti brani dal libro di Primo Levi “Se questo è un uomo” con la compagnia teatrale “Sale e Pepe”, intervallati da brani musicali
eseguiti dal gruppo Venetum Brass.
Bella serata, ma pubblico scarso.
refrigerazione
❄
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mediatore professionista ruolo 2155, perito ed esperto ruolo 423
COMPRAVENDITE, STIME E VALUTAZIONI IMMOBILIARI, DIVISIONI.
Nel frattempo si è sposata con un esercente
del luogo, Andrea Marcazzan, e formano insieme una bella famiglia: Maria, Anna, Giovanna,
Angelo, Antonio. È una mamma esemplare, che
provvede alle necessità e ai bisogni dei figli, ma
che assolutamente non sopporta i capricci o il
tirarsi indietro dagli impegni. Ognuno deve sempre fare la sua parte, per piccola che sia. Nella
scuola porta tutta la sua sensibilità di mamma. È
aperta ai problemi dei bambini, intuisce le
necessità delle famiglie prima ancora che le vengano esposte, si muove in prima persona in soccorso del bambino taciturno e bisognoso di cure,
segnala alle mamme il modo di intervenire. Ai
bambini a scuola fa togliere la “sgalmarete” per
potersi riscaldare i piedi vicino alla stufa di mattoni, tanto fumosa e poco efficiente. È molto stimata fra i colleghi di lavoro e dalla gente del
paese. Interviene in prima persona presso il
marito affinché accetti la carica di Sindaco del
paese, perché anche quello è un dovere sociale
per poter dare una mano agli altri. Su una cosa
tuttavia non transige con i propri alunni: la disciplina. Senza mai ricorrere alle maniere forti, ed
allora i tempi erano proprio quelli, esige da tutti
impegno, serietà e desiderio di fare. La scuola è
una palestra della vita e fin dai banchi di scuola
bisogna sapersi impegnare per superare le inevitabili battaglie della vita. Unanimi sono i giudizi
dei superiori: Insegnante ricca di esperienza e di
buon senso, associa una squisita sensibilità verso
i problemi educativi ed un profondo senso del
dovere professionale. Di carattere sincero ed
aperto dà alla scuola il meglio di sé tonificando
la sua azione educativa di fervida serenità.
Lasciata la scuola, si tuffa in famiglia, con il
marito e i figli, non vuole assolutamente diventare una nostalgica del suo lavoro, a chi chiede
un consiglio offre tutta la sua disponibilità e la
sua esperienza, si sente realizzata all’interno
della sua casa arredata in maniera classica e dove
tutto sa di eleganza e buon gusto.
Frequenta assiduamente la chiesa, si impegna
nel gruppo francescano, non vuol mai assolutamente ergersi a giudice fustigatore della decadenza dei valori e dei comportamenti delle
nuove generazioni, se può fa del bene, se non
può cerca di evitare di fare del male.
A 89 anni se ne andata, in silenzio, senza
disturbare, senza voler far parlare di sé, in punta
dei piedi. Ma è il ricordo è doveroso, perché,
colonna portante in campo educativo, ha rappresentato un mondo di impegno e di sacrificio, di
serietà e di valori, il mondo che ha dato origine
in positivo allo sviluppo della nostra attuale
società
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L’ALPONE 4
LA GIORNATA ECOLOGICA VISTA DAI BAMBINI
Se il Torrente Alpone potesse parlare ora direbbe: “Grazie bambini e ragazzi perché in voi ho trovato dei nuovi amici che mi amano e rispettano”. Domenica 4 marzo 2007 infatti, in occasione
della Giornata Ecologica organizzata dall’Amministrazione Comunale, un gruppo di ragazzi delle
scuole del nostro paese, accompagnati dai loro genitori, insieme al Comitato dei genitori dell’istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione hanno ripulito il letto e le sponde dell’Alpone deturpati da una grande quantità di rifiuti di vario genere. Con molto entusiasmo si sono adoperati
come ecologisti dando a tutti una lezione di sensibilità verso l’ambiente in cui viviamo. Alla fine
della mattinata è stato bello vedere sul loro volto la soddisfazione per il lavoro compiuto e la gioia
nello scoprire il “Prezioso Tesoro” che il torrente donava loro in segno di riconoscenza. Questi
bambini e ragazzi sono come un piccolo seme di speranza per un mondo più pulito.
COMITATO GENITORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI S. GIOVANNI ILARIONE
L’è Nadale
Ghè rivà par tuti, ancora Nadale
Coi fiochi, le luci e n’aria fatale.
tanto poverela,
la ghe canta na nina-nana che lè
proprio bela.
La gente la core par tuta la via
E par che el tempo el ghe scapa via.
Lè nato al fredo,ma tuti lo adora
E se vien a visitarlo a ogni ora.
Chi compra, chi ride, chi serca in ogni foda
El regalo pì novo, pì belo, pì de moda.
Ghè calcosa de novo a questo Nadale
Che tuto lè diverso, che tuto lè uguale.
Intanto fa fredo, ma no pì de tanto,
non se vede gn’ancora on fioco bianco.
La promesa lè stà mantegnù
E stanote Santa ghè nato Gesù.
Comunque speremo sempre che fora de messa
Se meta nevegare sarea na belessa!
Se sente così on novo calore
Che parte dal’anima e riva al core.
Mi penso ale case col presepio de rento:
col mus-cio, le pegorete, i fili de argento.
Deso lè Nadale par tuti davanti al Signore:
ghè rinato el bambinello, nostro Salvatore.
Nela capanina, fra el bu e’el museto
Se vede, poco vestio, on bel toseto.
Portemo tuti a casa sta granda novità:
“Pace a tute le genti de bona volontà”.
Lè picolo, tranquillo e la so mama,
Gabriella Pernigotto
CARNEVALE, VINCE LA MUSICA
Il tempo ci ha premiato anche quest’anno, con
uno splendido sole e l’aria fresca.
Ancora più numerosi dello scorso anno i carri
allegorici che hanno attraversato il centro storico
del nostro paese per portare allegria e buon
umore. Ben 18 i partecipanti, anche se alcuni
erano costituiti da più elementi come la materna
di Roncà che con lo “Spaventa Passeri” ha fatto
sfilare 2 carri e la scuola dell’infanzia di
Montecchia di Crosara che aveva ricreato una
vera e propria carovana umana “Alla conquista
della Val …”, composta da ben 4 elementi tra i
quali un antico carro da traino ancora in ottime
condizioni. Molto sentito quest’anno il tema del
Far West, vista anche la presenza di un carro fatto
dai giovani di San Giovanni Ilarione intitolato
“Osteria Vecia America” e ancora Montecchia
con “Wild West”. In apertura di sfilata “Sua
Santità il Grande Papa Nero” ha dato la benedizione supportato dall’arciprete-presentatore,
Simone Leaso, che con la sua ‘verve comica’ ha
saputo intrattenere tutti gli ospiti fino alla fine
delle premiazioni. Sono poi sfilati in ordine di
apparizione le “Proposte
Prodigiose” e “Piccole
Pesti”
arrivate
da
Montecchia di Crosara.
A seguire “El Baito” di
San Giovanni Ilarione,
“Alice nel paese delle
Meraviglie” della materna di Terrossa, con
“Bianconiglio” e un’ammagliante “Regina di
Cuori” al seguito, “I
Flinestones”, con costumi sorprendenti e un’automobile dell’età della
pietra, veramente unica.
Poi anche una tribù di
“Apache” e il carro della
“La Tombola Mascherata”, entrambi di Roncà seguiti dal carro di Montecchia “La Pazza Sfida Politica fra Prodi e
Berlusconi” (in versione ‘canguri da combattimento’ sul ring della lotta politica per la caregheta)… Quasi in chiusura di sfilata con una bellissima coreografia, e per la prima volta ospiti al
nostro Carnevale un carro di Gambellara, “Mary
Poppins spasa camin… e un goto de vin”, che
purtroppo hanno visto allontanarsi il podio per
una manciata di voti. Al quarto posto la scuola
dell’Infanzia di San Giovanni Ilarione, vincitrice
dello scorso anno, con una fiaba classica, “Pinocchio””. Al terzo posto “Quando c’è A.C.R. i topi
ballano” di Montecchia. “I Basalti girano il
mondo in 80 giorni” è per regolamento (i primi 2
classificati devono essere carri del paese) si
aggiudica il secondo posto scavalcando il carro di
Montecchia. I vincitori, già secondi classificati
nel 2006, con “Lo Zecchino d’oro” hanno conquistato la giuria al canto della canzone del
Coccodrillo “Ma come fa il coccodrillo?…
Boooh … non c’è nessuno che lo sa!!!”.
V. G.
Soggiorni climatici per anziani di Roncà al mare a Ceriale.
Due componenti della Compagnia teatrale “Sale e Pepe”, Angelo Pandolfo e
Luciana Damini posano con il prof. Mario Gecchele, dopo aver interpretato alcuni
brani durante una lezione presso l’Università degli studi di Verona (dicembre 2006).
ANNUNCIO NUOVA RUBRICA TELEFONICA
Avvisiamo i cittadini che al più presto inizierà la distribuzione delle Rubriche Telefoniche
del comune di San Giovanni Ilarione. L’allungamento dei tempi di consegna è dovuto
ai numerosi controlli cui la rubrica è stata più volte sottoposta. Ci scusiamo anticipatamente se, nonostante ciò, alcuni di voi dovessero riscontrare ulteriori errori, invitandovi
a segnalarli al più presto.
Per coloro che avessero bisogno di altre copie, le rubriche saranno comunque disponibili presso le edicole e le cartolerie del comune come di consueto.
Grazie a tutti e … buona consultazione!
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L’ALPONE 5
ANI
V
O
I
G
O
MOND
Noi, i ragazzi
dello zoo dell’Alpone
Pasqua e la benedizione del vino “Soave”
Siccome ho saputo, in via ufficiale e non, che
molti mi pensano nel baratro della depressione, tra
cui il mio stesso genitore, che una sera ha trovato il
coraggio di confidarmi tale e personale costernazione, ho deciso di occupare questo mio angolo
occulto con un argomento felice.
Dopo aver tranquillizzato coloro che erano in
pensiero per me, ripetendo che amo la vita, passo ai
temi più succulenti che, in questo periodo, hanno
infestato i miei padiglioni auricolari.
È arrivata la quaresima, e fra poco ci sarà la
Pasqua.
Altra desiderosissima occasione per ritrovare i
fondoschiena dei parenti attorno alla tavolata, con
una colomba svolazzante sopra le teste dei commensali.
Si dice spesso “Natale con i tuoi e Pasqua con
chi vuoi”.
Nella casa della mia Mater non esiste differenza
tra Natale e Pasqua.
Entrambe, sempre in famiglia.
La vigilia è sempre sul tema dell’ansia.
Si allena l’arcata dentale alle eventuali masticazioni del giorno successivo, si prende il carbone
vegetale per raccogliere l’aria nello stomaco e
rimediare anche il più infimo spazio nello stomaco,
per un asparago servito su piatto di porcellana.
Dopo le messe della settimana santa, in cui si fa
una scorta per il letargo liturgico dell’estate da
qualsiasi celebrazione della domenica, si arriva alla
domenica e iniziano i dilemmi:
- riuscirò a resistere per tutta la messa, senza
morire asfissiata tra le teste fresche di permanenti
delle fedeli?
- quale sentiero o Cammino di Vita dovrò percorrere per avvistare l’occhiale di Don Elio e rice-
vere l’Eucaristia? E …riuscirò a ritrovare la mia
piastrella in cui mi ero insediata prima della
Comunione?
- quanti baci devo scambiare con la gente che mi
fa gli auguri? Due, tre, quattro? In questi momenti,
morirei dalla voglia di essere maschio per optare
per una compassata e virile stretta di mano, con cui
sintetizzare tutti i miei poderi agricoli e non, confermando il mio status sociale. Gli uomini: così sintetici senza sprecare saliva in viscidi baci.
Salto a casa dopo la messa, tempo di andare in
apnea e poi, diritti alla tavolata di cibo.
E lì: altro giro di baci, si beve l’aperitivo e si
cerca la sbornia nel centilitro di vino presente nel
miscuglio.
Prima, seconda, terza, quarta portata con dolce
rappresentazione dell’animale alato come dessert,
mentre i cuginetti più piccoli, a turno, si alternano
nel recitare le poesie che le maestre hanno fatto
loro imparare.
Ho sempre pensato che tali poesie fossero una
sorta di vendetta che le maestre servivano, non
fredda, ma gelida, ai genitori, nelle occasioni meno
adatte: intera casa piena di parenti e la prole in età
scolare in visibilio per la possibilità di sfogare la
loro indole egocentrica, mentre i genitori s’incolpano l’un l’altro per come è stata cresciuta viziata la
figliolanza.
E lì, la maestra godrà, dopo aver passato le pene
dell’inferno ed essersi iscritta, invano, a corsi di
yoga per mantenere la calma con i figli cresciuti a
spalate di viziosità.
Lo spumante diventa così, anche per l’astemio
più fervente, un allettante diversivo, nel momento
dell’apice emotivo dell’incontro parentale.
ROBERTA COSTANTINI
ORI
L
L
A
I
L
G
Complimenti vivissimi da parte della redazione a:
Chiara Rossetto, laureata in scienze della Formazione presso l’Università degli Studi di
Verona. Laurea Educatori professionali, nel mese di marzo 2007
Enrico Dal Cero, laurea breve in Scienze della Comunicazione il 15 marzo 2007, presso
l’Università degli Studi di Padova
Eleonora Pelosato, dottoressa in Scienze della Formazione presso l’Università di Verona il
giorno 7 marzo 2007
Erica Lovato, laureata in Scienze della Formazione primaria presso l’Università degli Studi
di Padova, il 23 febbraio 2007
Michele Damini, dottore Magistrato presso l’Università degli Studi di Verona Facoltà di
Filosofia nel mese di dicembre
AL DI LÀ DELLA CATTEDRA
Era circa mezzogiorno di mercoledì 27
Settembre quando squillò il telefono e il Signor
Sartori chiese di me. Il segretario del plesso scolastico di San Giovanni Ilarione mi informava della
disponibilità di una supplenza per una cattedra di
Lettere presso l’Istituto “M. Cerato” di Vestenanova. Accettando tale incarico, a poco più di due
mesi dalla laurea, iniziavo la mia esperienza al di là
della cattedra.
Entusiasta e, al contempo, soggetta a non pochi
timori, il giorno seguente mi apprestavo ad intraprendere il più volte immaginato mandato. Ancora
memore della recente vita da discente, questo rivolgimento di ruoli mi suonava quantomeno insolito..,
sensazione in realtà presto dimenticata, alle prese
con un compito che richiedeva grande impegno e
profonda convinzione.
Grazie ad un team di insegnanti estremamente
disponibili e ad un ambiente di lavoro molto buono,
mi sono ritrovata in poco tempo felicemente calata
nei panni, non sempre facili, di insegnante di una
terza e di una prima (le mie primissime, indimenticabili classi!).
Entrare in contatto con un mondo quale quello
preadolescenziale ha implicato lo sforzo di fare un
passo indietro, nel tentativo di ricordare l’approccio,
per fortuna non troppo lontano, che mi vedeva alunna delle medie fra i banchi di scuola. I tempi sono
certo altri, ma il clima di classe, le esigenze e le
paure dei “piccoli” allievi rimangono le medesime e
sono da capire e da rispettare.
Superate le naturali difficoltà legate alla gestione
dei nuovi ritmi e alla comprensione delle numerose
mansioni richieste ad un professore - da alunni non
si pensa minimamente al complesso iter burocratico
che si nasconde dietro la gestione dell’insegnamento! -, l’adempimento del lavoro ha rivelato tutti i
suoi lati, per così dire, più dolci: dalla soddisfazione di fronte ad una lezione che porge finalmente i
suoi frutti, all’entusiasmo che la sola curiosità di chi
si ha di fronte per imparare può suscitare. Certo non
sono mancate le arrabbiature e le inevitabili, si spera
costruttive, ramanzine e discussioni, momenti che
chi svolge tale ruolo è necessariamente tenuto ad
affrontare, ma nel complesso questa conoscenza
della dimensione scolastica mi ha davvero arricchita: anche scontrarsi con i lati meno piacevoli delle
situazioni contribuisce alla crescita personale e professionale.
Poter finalmente mettere in campo le nozioni
acquisite in lunghi anni di studio e misurarsi con il
bisogno di saper maturare nuove, indispensabili
conoscenze formative che poco o nulla hanno a che
fare con quanto imparato all’Università, ha significato moltissimo per me e da qui sono nati e si stanno sviluppando nuovi interessi ed impegni in ambito didattico.
Anche se si è trattato di un’esperienza di non
lunga durata, essendosi purtroppo concluso il mio
mandato con il 16 di Gennaio, posso veramente
dichiararmi soddisfatta dell’esperienza trascorsa;
primo passo, mi auguro, di un lungo, difficile ma
importante cammino.
Vorrei concludere porgendo un sincero grazie a
chi si cura di dar voce ai giovani, consentendo lor di
condividere le proprie esperienze.
LUISA GROMENEDA
I GIOVANI ASTRI NASCENTI IN VISITA
AGLI ANZIANI NELLE CASE DA SOLI
Biglietto, preso; fiore, pronto. Ok, andiamo.
E si cominciava così più o meno la nostra visita. Un atto semplice ma ricco di significato.
I protagonisti sono i giovani di San
Giovanni Ilarione, che hanno portato un pensiero con gli auguri di buone feste, a settanta
anziani obbligati a casa per malattie o per
anzianità.
Un’esperienza già provata l’anno scorso.
Molti ricordavano la visita o, addirittura, conservavano il fiore del Natale 2005.
La commozione è stata parecchia.
Sempre accolti da dolci, lacrime, sorrisi,
ma soprattutto con tanti, tanti ringraziamenti.
I nostri nomi hanno girato per strade, sentieri, vie e contrade sul pulmino dello Sci Club
guidato dall’Assessore Augusto Gambaretto.
Ecco i protagonisti: Fabio Ciman, Damini
Luca, Zanchi Enrico, Roberta Costantini,
Silvia Panarotto, Luana Marcazzan, Federico
Caminiti, Irene Sartori, Rachele Panarotto,
Veronica Sartori, Giuseppe Leorato.
Bravi Ragazzi!!!
GIOVANI ASTRI NASCENTI
Errata Corrige
Spett. direttore Delio Vicentini,
sono un assiduo lettore dell’Alpone e devo
dire che è un trimestrale molto interessante in
continuo miglioramento. lo scorso 11 luglio
mi sono laureato dottore in Farmacia e così
ho voluto far pubblicare l’evento nel simpatico riquadro “GLI ALLORI” assieme ai neo
dottori compaesani. La dicitura da me scelta
venne inizialmente scartata dicendomi che
non si potevano fare discriminazioni tra le
didascalie dei laureati e comprendendo il
motivo accettai l'uguaglianza e attesi con fervore l’uscita dell’Alpone (n. 3). purtroppo per
una svista o una banale dimenticanza la mia
scritta non comparve. Ho atteso fino ad oggi
queste due righe e mi duole comunicarLe che
la dicitura pubblicata in questo 4° numero
dell’Alpone non è la stessa da me desiderata
ed è diversa da tutte le altre, inoltre presenta
errori nei dati anagrafici (vedi cognome con
doppia “i”) e per di più anche la data di lau-
rea è sbagliata (11 luglio e non 12 luglio).
La mia delusione si riferisce più all’indecoroso errore anagrafico che alla biasimevole
differente dizione della nota.
Pertanto, consapevole del Suo appoggio a
trovare rimedio allo sbaglio, Le porgo i
migliori auguri di Buon Natale e Felice 2007.
S. Giovanni, 22.12.2006
Galiotto Fabrizio
Gentile dott. Galiotto,
un vecchio adagio recita testualmente “chi
fa, sbaglia”! Importante è non arrecare volontariamente danno! Nel suo caso si tratta di due
inconvenienti ai quali lei stesso ha portato
rimedio. E di ciò la ringrazio. Nel complimentarmi per la sua laurea le chiedo scusa per l’involontaria situazione.
Gradisca anche i migliori auguri per la sua
carriera. Cordialità.
D. V.
IL CORO GOSPEL PRAYERS
“Il modo migliore per servire Dio è seguire i
propri sogni, solo chi è felice può effondere felicità”: questa importante verità è stata la scintilla
che ha portato otto ragazzi, Romano, Silvia,
Sonia, Monica, Elisa, Arianna, Monica e
Marcella a fondare il coro Gospel Prayers. Uno
dei nostri sogni, infatti, è proprio quello di cantare insieme, di sentirsi parte di un gruppo dove
ci sia intesa, collaborazione, complicità, comprensione. Cantando insieme ci divertiamo, ci
emozioniamo, ci mettiamo alla prova sostenendoci a vicenda e creando un legame di amicizia
sincera. Abbiamo scelto il genere Gospel perché
nasce come inno alla vita, desiderio di libertà,
speranza di far parte dell’Amore assoluto e
incondizionato del Signore. Ecco i valori in cui
crediamo e che desideriamo infondere nei cuori
delle persone che ci ascoltano. Tutto ciò dimostra che anche noi giovani coltiviamo i nostri
ideali e operiamo delle scelte che possano realizzarli.
Il nostro debutto è avvenuto il 25 novembre
scorso, in occasione della festa di Santa
Caterina, nel contesto di una serata densa di
significato nella chiesa di Santa Caterina in
Villa. Durante l’evento si sono esibiti sei cori, in
un’atmosfera d’armonia e gioia che anche il
pubblico ha percepito.
È dal profondo del cuore che ringraziamo
Don Elio non solo per la
disponibilità nell’offrirci le
occasioni per cantare e i
luoghi per incontrarci, ma
soprattutto per il caldo entusiasmo e il costante sostegno e incoraggiamento
che molto generosamente
non manca mai di dare.
Speriamo di poter condividere anche con voi l’intensità e la gioia della
musica Gospel o in chiesa,
durante una santa messa,
oppure in teatro in occasione di qualche evento significativo!
GOSPEL PRAYERS
L’ALPONE 6
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA
dal Consiglio comunale
Gestione associata Ufficio
Segreteria comunale
I comuni di San Giovanni e Roncà hanno deliberato di gestire in forma associata
l’Ufficio di Segretario comunale, allo scopo di conseguire un risparmio economico e di
rafforzare la reciproca collaborazione. Sulla base dell’accordo siglato il segretario
comunale, titolare a San Giovanni, per i prossimi tre anni dedicherà il 65% del suo
tempo di servizio a San Giovanni e il restante 35% a Roncà. Con il medesimo criterio
verranno ripartiti anche gli oneri a carico delle due Amministrazioni che si impegnano
ad una corretta gestione del Servizio nella prospettiva della ottimizzazione del funzionamento delle rispettive segreterie. L’accordo è stato formalizzato con apposita convenzione approvata dai consigli comunali.
(Del. n. 42 del 30 novembre 2006)
Gestione Impianti Sportivi
Rinnovata per il triennio 2007/2009 la
convenzione tra l’Amministrazione comunale e l’Unione Sportiva Calcio di San
Giovanni per la gestione del campo di calcio e delle strutture annesse. Infatti l’accordo riguarda, oltre al campo sportivo, la
palazzina che ospita gli spogliatoi, la tribuna per il pubblico, la pista, il campetto
polivalente e la baita attualmente in uso
all’Associazione Anteas, alla Lega Pensionati e al Gruppo Tennis. L’associazione
concessionaria si impegna al taglio dell’erba, quando necessario, alla concimazione
e alla cura del manto erboso, alla pulizia e
al buon uso di tutte le attrezzature.
Pur godendo del diritto di preferenza
nell’uso degli impianti, l’Unione sportiva
si impegna ad offrire la propria collaborazione per iniziative atte a promuovere e
incentivare lo sport di massa, oltre che
consentire l’uso gratuito delle strutture da
parte delle scuole, secondo tempi e modalità da convenire di volta in volta.
Tutti i fruitori degli impianti dovranno
mantenere un comportamento corretto e
rispettoso di luoghi, attrezzature e persone. Eventuali trasgressori verranno richiamati a cura dei responsabili dell’associazione concessionaria e, qualora ricorrano
le circostanze, eventuali comportamenti
scorretti potranno anche essere segnalati
alle autorità pubbliche. A sostegno dell’attività sportiva nel territorio comunale
l’Amministrazione si impegna ad erogare,
a favore dell’Associazione concessionaria, entro il mese di giugno di ogni anno,
un contributo di 18.000,00 euro per il
2007, 25.658,00 per il 2008 e 30.658,00
per il 2009.
(Del. n. 43 del 30 novembre 2006)
San Giovanni Ilarione dalla A alla Z
Un libro sui cognomi e sulle contrade del paese
Uscirà ad aprile e verrà consegnata dall’Amministrazione comunale a tutte le
famiglie di San Giovanni Ilarione l’ultima opera curata da Mario Gecchele e
Dario Bruni, che riserverà particolare attenzione all’affascinante mondo dei
cognomi e delle contrade. Frutto di un meticoloso lavoro durato tre anni, che
ha portato gli autori a sfogliare i documenti più antichi presenti negli archivi
parrocchiali, comunale e di stato (essenzialmente quello di Vicenza, In quanto è notorio che il paese apparteneva a quella provincia fino a un’ottantina di
anni fa), il libro si propone di far conoscere agli attuali abitanti di San
Giovanni qualcosa di più del proprio passato, indicando il momento in cui il
loro cognome viene rIscontrato per la prima volta presente in paese, quali
erano la consistenza e talvolta anche la denominazione antica di ciascuna
contrada, quali soprannomi (molti dei quali ancor oggi conosciuti) venivano
usati per ovviare alla confusione data dalla frequente omonimia. Il volume è
corredato da parecchie foto (interessantissime, ad esempio, le riproduzioni
delle contrade tratte dal Catasto Austriaco) che testimoniano anche lo stato
presente delle località, nonché da curiosità e approfondimenti vari, al fine di
rendere la lettura al tempo stesso godibile senza diventare banale, attendibile nei dati storici senza essere noiosa o intellettualistica.
La struttura a dizionario (tutte le voci sono presentate in ordine alfabetico) è
volta a facilitare la consultazIone e rende ragione del titolo “Enciclopedia ilarionese” che, se da una parte non vuole certo pretendere di esaurire tutto ciò
che si sa su San Giovanni Ilarione, dall’altra invita ciascuno a valorizzare la
ricchezza di luoghi, persone e fatti con i quali tutti veniamo ogni giorno a
contatto senza magari accorgerci della loro bellezza e dell’interesse che possono suscitare.
testi di DELIO VICENTINI
Gestione Campi da tennis
Analogamente a quanto avvenuto per
gli altri impianti sportivi anche i campi
per il gioco del tennis sono stati affidati in
gestione al Gruppo tennis per gli anni
2007, 2008, 2009. La convenzione stipulata regolamenta l’uso di due campi e dell’annessa baita. Quest’ultima, insieme ad
altre associazioni di volontariato sociale.
L’Associazione concessionaria si impe-
gna, come previsto per gli altri impianti
sportivi comunali, ad usare correttamente
strutture e attrezzature, a renderle accessibili al pubblico in occasione delle manifestazioni.
In cambio dell’impegno conseguente
l’Amministrazione erogherà al Gruppo
Tennis 1.500,00 euro all’anno.
(Del. n. 44 del 30 novembre 2006)
Effetto Finanziaria 2007
Per effetto della Legge finanziaria 2007 l’addizionale comunale I.R.P.E.F. (imposta
sui Reddito delle Persone Fisiche) è stata portata all’8 per mille, aliquota massima prevista dalla medesima legge. Rimane invece invariata l’aliquota I.C.I. (Imposta
Comunale sugli Immobili) e la relativa esenzione del 6 per mille sulla prima casa.
(Del. n. 2-3 del 15 febbraio 2007)
Elenco annuale 2007 delle opere pubbliche
Descrizione
intervento
Responsabile
del
procedimento
Nome
Campo da
calcio
Loc. Belui
Zona
industriale
ed
Artigianale
in Loc. Boarie
Asilo nido
Bitumatura
strade urbane
ed
extraurbane
Importo
annualità
Importo
totale
intervento
Finalità
(3)
Cognome
Conformità
Priorità
(4)
Urb
(S/N)
Amb
(S/N)
Stato
progettazione
approvata (5)
Tempi di esecuzione
Trim/anno
inizio
lavori
Trim/anno
fine
lavori
Maurizio Bacco
180.000,00
180.000,00
MIS
S
S
1
PD
1º/2007
1º/2008
Maurizio Bacco
500.000,00
1.500.000,00 COP
S
S
3
PP
4º/2007
2º/2008
Maurizio Bacco
309.490,00
609.4900,00
MIS
S
S
3
PD
3º/2007
2º/2008
Maurizio Bacco
200.000,00
400.000,00
URB
S
S
2
PP
3º/2007
4º/2007
Maurizio Bacco
170.000,00
170.000,00
URB
S
S
1
PD
1º/2007
3º/2007
Palestra
Maurizio Bacco
Illuminazione
Maurizio Bacco
Contrade
Ampliamento
Ponte Loc.
Maurizio Bacco
Mangano
Edilizia scolast.
scuola
Maurizio Bacco
A. Stefani
Impianto di
Termoriscald
Maurizio Bacco
e Biomasse legn
867.951,00
867.951,00
MIS
S
S
3
PD
3º/2007
3º/2008
150.000,00
370.000,00
COP
S
S
3
PP
4º/2007
1º/2008
155.000,00
310.000,00
MIS
S
S
2
PD
2º/2007
4º/2007
100.000,00
200.000,00
COP
S
S
1
PP
3º/2007
4º/2007
512.364,35
1.199.800,00 URB
S
S
3
SF
3º/2007
1º/2009
Allargamento
strada
via Allegri
(Delibera n. 4 del 15 febbraio 2007)
Bilancio di previsione 2007
PARTE PRIMA - ENTRATA
Tit. 1 - Entrate tributarie
Tit. 2 - Entrate da contr. e trasf.
Tit. 3 - Entrate extratributarie
Tit. 4 - Entrate da alienaz. e amm.
Tit. 5 - Entrate da acc. di prest.
Tit. 6 - Entrate partite di giro
Avanzo di amm.ne
COMPETENZA
1.625.457,00
406.018,00
578.312,00
1.343.873,00
1.118.270,00
458.082,00
---
TOTALE GENERALE DELL’ENTRATA
5.530.012,00
PARTE SECONDA - SPESA
Tit. 1 - Spese correnti
Tit. 2 - Spese in conto capitale
Tit. 3 - Spese per rimb. prestiti
Tit. 4 - Spese per partite di giro
Disavanzo di Amm.ne
TOTALE GENERALE DELLA SPESA
COMPETENZA
2.311.616,00
2.152.143,00
608.171,00
458.082,00
--5.530.012,00
(Delibera n. 5 del 15 febbraio 2007)
L’ALPONE 7
dalla Giunta comunale
Sistemazione Frane 2006
Nel corso del 2006 si sono verificati nel territorio comunale vari movimenti franosi
di diversa entità per i quali si rendono necessari interventi di ripristino e consolidamento. Particolarmente interessate al fenomeno risultano le località Tanara, Rossetti,
Rossetti al Motto, Zamicheli al Cengio, Lore, Mozzi-Ranchetti-Luvi, Zini, Reseli,
Cavazza-Belloca e Salgari.
Il progetto esecutivo approvato prevede un impegno finanziario complessivo pari a
535.185,00 euro, finanziato con contributo regionale di cui alla delibera n. 2947 dell’il
ottobre 2005.
(Del. n. 133 del 26 settembre 2006)
Sistemazione Strade
Approvati definitivamente due progetti
per la sistemazione di altrettante strade
comunali. Direttamente interessate, rispettivamente alla sistemazione e all’allargamento, sono le contrade CimaniGaliotti e via Allegri. L’importo globale
dei due interventi comporta una spesa di
50.000,00 euro, nel primo caso, da finanziare mediante fondi comunali o mutuo e
di 170.000,00 euro, nel secondo caso, da
coprire con un contributo provinciale di
80.000,00 euro e i restanti 90.000,00
mediante ricorso a mutuo. I proprietari dei
terreni interessati all’allargamento di via
Allegri hanno pattuito con l’Amministrazione comunale la cessione delle aree
necessarie sulla base di cento euro per
metro quadrato. Il responsabile dell’area
tecnica provvederà agli adempimenti previsti dalla normativa vigente.
Via libera anche al progetto definitivo
per la sistemazione della strada comunale
Galiotti-Cengelle con una spesa complessiva di 90.000,00 euro che verrà finanziata per 50.000,00 euro mediante mutuo e
per i rimanenti 40 con contributi del
B.I.M. Adige, della Comunità Montana
della Lessinia e con il concorso di privati.
(Del. n. 147-148 del 7 novembre 2006;
Del. n. 159 del 28 novembre 2006; Del.
160 del 28 novembre 2006; Del. n. 167
del 5 dicembre 2006; Del. n 168 del 5
dicembre 2006; Del. n. 171 del 19 dicembre 2006; Del. n. 31 del 13 febbraio 2007)
Tariffe Canoni Imposte 2007 Conferme e determinazioni
Nell’ambito del bilancio di previsione relativo al corrente esercizio la maggior parte
delle tariffe rimangono invariate rispetto al 2006. Di seguito il dettaglio.
Rimangono invariati:
- il Canone di Occupazione degli Spazi e delle Aree Pubbliche (C.O.S.A.P.);
- le tariffe per l’utilizzo delle sale civiche;
- le tariffe relative al trasporto scolastico;
- i contributi a fondo perduto per gli allacci al metanodotto;
- la riduzione a € 0,52 per ogni singolo nominativo. dei diritti di segreteria sui
certificati e attestati redatti a mano, con ricerca d’archivio, rilasciati per la determinazione dell’albero genealogico;
- la tariffa per le lampade votive cimiteriali sia per gli abbonamenti che per gli
allacciamenti;
- l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni;
- i valori venali per le aree fabbricabili presenti sul territorio comunale;
- la variazione nominativa del contratto dell’acquedotto comunale;
- il canone di fognatura e depurazione
- le tariffe per la gestione del servizio Rifiuti Solidi Urbani (T.I.A.), come risultanti dalla seguente tabella:
Contributo Telethon
Ancora una volta l’Amministrazione ha voluto dare il proprio apporto a Telethon, l’iniziativa umanitaria che, coinvolgendo mass media, enti e privati cittadini, si propone di
raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica. A favore del Comitato Telethon
Fondazione Onlus è stata stanziata la somma di 100,00 euro.
(Del. n. 149 del 7 novembre 2006)
Impianto Sportivo Belui
Facendo seguito a precedenti delibere di Consiglio e di Giunta è stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di un nuovo campo da calcio in località Belui, situata a
nord del paese lungo la provinciale 17 che porta a Vestenanova. L’importo globale dell’opera, che ammonta a 775.000,00 euro, verrà finanziato con 748.862,00 euro derivanti da un
mutuo da contrarre con l’istituto ner il Credito Sportivo di Roma e il rimanente - 26.138,00
euro - con proventi propri o con contributo regionale. I proprietari dei terreni interessati alla
costruzione del campo da calcio hanno concordato con l’Amministrazione comunale le condizioni per la cessione e la compravendita dei terreni stessi e delle strutture esistenti.
(Del. n. 152 del 14 novembre 2006; Del. n. 3 del 2 gennaio 2007; Del. n. 4 del 2 gennaio
2007; Del. n. 5 del 2 gennaio 2007)
Subiscono, invece, ritocchi in aumento le tariffe per il Servizio Acquedotto comunale che risultano così ridefinite:
- fascia sociale fino a mc 40 con un minimo per semestre di € 10,33
- per consumi fino 100 mc semestre € 0,31/mc
- per consumi oltre i mc 100 semestre € 0,39/mc
- per consumi usi diversi da quelli delle abitazioni - semestre € 0,31/mc
Per quanto riguarda, invece, la contribuzione per i soggiorni climatici degli anziani
verranno applicati i criteri definiti a cura del Consorzio Intercomunale Soggiorni
Climatici.
(Del. n. 13-15-16-17-18-19-20 -21 del 30 gennaio 2007)
Venerdì 20 aprile, ore 21.00
Collaborazione con “L’Alpone”
Rinnovata la convenzione tra il trimestrale “L’ALPONE”, pubblicato a cura
dell’Associazione Pro Loco, e l’Amministrazione comunale. L’accordo, in essere a
decorrere dal 2003, fa esplicito riferimento
alla Legge 150/2000 che disciplina l’informazione e la comunicazione istituzionale
delle pubbliche amministrazioni, allo scopo
di:
- “illustrare e favorire la conoscenza delle
disposizioni normative, al fine di facilitarne l’applicazione;
- illustrare le attività delle istituzioni e il
loro funzionamento;
- favorire l’accesso ai servizi pubblici. pro-
movendone la conoscenza:
- promuovere conoscenze allargate e
approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale”.
Le notizie pubblicate fanno esplicito riferimento alle delibere del Consiglio e della
Giunta comunale su tematiche di pubblica
utilità.
Come contropartita l’Amministrazione si
impegna a corrispondere alla Pro Loco la
somma di 3.000,00 euro per il periodo 1º
gennaio 31 dicembre 2007, corrispondente
alla validità della convenzione.
(Del. n. 156 del 14 novembre 2006)
Estemporanea di pittura, domenica 22 aprile sul tema:
“I capitelli di S. Giovanni Ilarione”
Verranno effettuati quadri dai pittori dell’associazione “Arte Castelli” di Montecchio Maggiore
(VI). I pittori si distribuiranno su tutto il territorio, domenica 22 aprile, a partire dalle ore
9,00, con consegna delle tele alle ore 16,00. Un’apposita giuria qualificherà i primi cinque
migliori. Arte Castelli esporrà le proprie opere sul piazzale del monumento dove tutti potranno ammirarle e acquistarle.
TEATRO S. CATERINA IN VILLA - San Giovanni Ilarione
Sono invitati tutti i genitori per una serata dal titolo: PREVENZIONE DA
ALCOOL-DROGA E VELOCITÀ ECCESSIVA.
Cari genitori, non mancate se volete che i nostri figli vivano meglio e più a
lungo.
Saranno presenti esperti del settore e testimoni di vita vissuta. La serata è promossa dalle amministrazioni comunali di Monteforte d’Alpone, Roncà,
Montecchia, S. Giovanni Ilarione e Vestenanova.
La popolazione è tutta invitata!!!
IL PULMINO SCI CLUB VA IN PENSIONE
sarà sostituito con un nove posti
Il pulmino dello Sci Club con disegnato sui fianchi la Pantera Rosa, sarà operativo fino a tutto
aprile poi verrà demolito.
Negli ultimi anni ha operato nel campo del sociale portando prima a Soave poi a San
Bonifacio persone diversamente abili o anziani sprovvisti di mezzo di trasporto sia per analisi di vario tipo, come riabilitazioni presso l’ospedale di S. Bonifacio.
Gli alunni della scuola elementare di Castello facevano uscite sul territorio come Bolca, Ponte
di Veia, Boscochiesanova ecc. Tutto questo a basso costo, grazie una convenzione con il comune.
Verrà sostituito da un nove posti guidabile con la patente B.
Non sarà certo la pantera rosa da 20 posti come lo chiamavano i componenti dello Sci Club,
però farà un buon servizio nell’ambito del sociale.
A. G.
L’ALPONE 8
CORO EL BIRON
CROCE ROSSA - PROTEZIONE CIVILE
UNA VOCE ITALIANA IN LUSSEMBURGO
IL VOLONTARIATO CHE FA CRESCERE
Tournée decisamente positiva per la corale
alpina “El Biron” in terra del Luxemburgo nel
settembre u.s., chiamato a sostenere e a valorizzare la manifestazione in occasione del 25°
anniversario dell’associazione “Veronesi in Luxemburgo”.
Partito con la quasi totalità dei suoi componenti il 21 settembre., alle ore 20.00, il coro
giungeva a destinazione in Luxemburgo alle ore
9.30 del mattino successivo. Espletati i rituali
(albergo, assegnazione stanza ed altri obblighi
burocratici) già nel pomeriggio, avendo il pullman al seguito, ci si è portati in Belgio, ad
incontrare la Comunità Veronese ivi residente e
molto attiva. Qui la sorpresa: l’incontro non previsto ma graditissimo della corale di Melene,
con scambio di saluti ed auguri, ma soprattutto
di idee e progetti comuni per il futuro.
È stato pure esaudito il desiderio espresso da
molti di ricordare i morti nelle miniere di carbone, facendo inevitabilmente considerazioni sulla
sicurezza sul lavoro, sulla miseria del tempo e
sull’estrema necessità che ha spinto la generazione di allora a tanto sacrificio per poter garantire il necessario alla famiglia. Il giorno successivo, 22 settembre, dopo la visita alla capitale
del Lussemburgo (a proposito, Luxemburgo
significa piccolo castello, e nel nostro coro ce
ne sono tanti da Castello!!!) e la presa visione di
un modo diverso di vivere, forse con più precisione e ricchezza, ma certamente con minore
fantasia, nel pomeriggio l’intera corale, cappello alpino in testa, è stata ufficialmente ricevuta
dal Sindaco. Erano presenti il responsabile del
gruppo Veronesi in Lussemburgo, On. Riccardo
Ceni, il Console e l’Ambasciatore Italiano nel
Granducato. Il coro ha fatto riecheggiare la sala
sulle note delle cante di montagna, inneggianti
all’amore, al sacrificio, all’esporsi in prima per-
sona, proprio come hanno fatto i nostri emigranti molti anni or sono. Gli interventi delle
autorità hanno messo da parte in risalto lo spirito di amicizia di integrazione e di fratellanza
che lega i popoli europei.
Subito dopo, la sfilata inquadrata e ordinata
delle nostre “Penne nere”. Lungo il tragitto sui
volti della gente si leggevano lo stupore, la
curiosità e l’ammirazione per quella quarantina
di persone con il cappello con la penna che marciavano sicure lungo le due ali di gente, per poi
fermarsi davanti al monumento, per l’occasione
inaugurato ed intitolato significativamente
“l’abbraccio”.
Dopo l’esecuzione dell’inno lussemburghese, il coro “el Biron” ha voluto intonare l’Inno
di Mameli, a ricordo dei nostri connazionali ed
ha suscitato un vivo compiacimento nei presenti, orgogliosi di sentirsi italiani. La sera, dopo
l’animazione corale della Santa Messa, la festa
offerta dai Veronesi in Luxemburgo si è conclusa attorno a una grande tavolata. I canti, gli
intermezzi, la fantasia tutta italiana nel portare
avanti la manifestazione ha raggiunto l’apice,
coinvolgendo l’intera assemblea per più di 3 ore
e lasciando più di qualche emigrato, al momento dei saluti, con gli occhi lucidi e il fazzoletto
in mano. Bello vedersi nelle piazze, agli angoli
delle strade, seduti davanti ad un invitante bicchiere di birra intonare canzoni che lasciavano
strabiliati gli astanti, rallentavano il traffico. In
un’occasione si è bloccato l’intero mercato,
creando apprensione nei venditori e preoccupazione da parte dalla polizia locale. Ma tutto è
andato benone, si sono accolti tanti applausi e si
è sparsa in giro tanta simpatia, ma soprattutto si
è prodotta grande soddisfazione nei nostri emigrati, che si sono sentiti realmente protagonisti
per un giorno nel loro nuovo paese. Infine il
rientro nei patrii confini.
Il viaggio, ottimamente organizzato dal
punto di vista logistico, ha ampiamente raggiunto gli obiettivi prefissati ed ha contribuito a
cementare sempre più i rapporti di valorizzazione, di amicizia e collaborazione fra i componenti il coro stesso. Queste trasferte decisamente
meritano di essere vissute, magari con i famigliari al seguito, per uscire dal grigiore quotidiano oltre che per vivere un momento di serenità e trasmettere un messaggio di simpatia ed
amicizia.
Nel 2008 cade il decimo anniversario della
fondazione del coro ed allora chissà ...
GIANNI SARTORI
Sul nostro territorio da alcuni anni si muovono gruppi di volontariato impegnati a far fronte
alle più svariate emergenze. Un ruolo di primissimo piano in quest’ambito è occupato dalla
Croce Rossa, formata da un numero crescente di
uomini e donne sempre pronti ad intervenire
tempestivamente a dare pronto soccorso, a
chiunque in ogni parte del territorio dove c’è
bisogno.
Un altro gruppo di volontariato è la Prote-
Fase di evacuazione dell’Istituto.
zione Ambientale e Civile di San Giovanni
Ilarione, costituito autonomamente, nel mese di
luglio di quest’anno, da una quindicina di volontari specializzati che hanno fatto parte della
Protezione Ambientale e Civile di Verona.
Lo scopo della Protezione Ambientale e civile è quello di garantire il controllo del territorio
ed un più rapido intervento in caso di calamità di
vario tipo. Spesse volte interviene durante le
manifestazioni locali con la funzione di gestire la viabilità e il
traffico. È sicuramente molto
utile essere presenti e operare nel
proprio paese, a contatto con la
gente e il territorio, ma è altrettanto importante cooperare con
altre realtà vicine. Per questo
motivo a settembre è stato stipulato un accordo di collaborazione, suggellato dalla firma di una
convenzione, con la Protezione
Civile di Tregnago che da anni
opera in queste zone ed ha sviluppato numerose esperienze
soprattutto nella prevenzione e
nello spegnimento degli incendi boschivi con
ANCHE SENZA NEVE L’ENTUSIASMO NON MANCA
Senza ombra di dubbio quest’ anno di
neve se n’è vista davvero poca, ma ciò non
ha affatto demoralizzato o scoraggiato lo
Sci Club del nostro paese dall’ organizzare,
come ormai consuetudine, il corso sci per
adulti e bambini.
I due corsi sono stati, organizzati contemporaneamente durante le vacanze di Natale
con cinque uscite in cinque giorni diversi.
A dire la verità alla vista di San Giorgio,
località dove sì sono svolti i corsi, siamo
tutti impalliditi: finché non abbiamo visto
lo skilift della ben nota pista “baby”, funzionare non credevamo fosse possibile sciare. Il paesaggio che si presentava era decisamente primaverile, con temperature ben
sopra le medie stagionali. Nonostante questa situazione, grazie anche all’impegno del
personale degli impianti di risalita, il corso
sci ha seguito il suo regolare svolgimento,
ottenendo ottimi risultati.
L’adesione all’organizzazione è stata rilevante con la presenza di 5 adulti e ben 44
bambini, di cui 21 principianti, iscritti.
Eravamo davvero tanti e si deve aggiungere
il fatto, non irrilevante, di un’assenza non
da poco: il nostro Gianni Confente, che si è
trasferito in Turchia (anche, se a dire la
verità, ad una visitina non ha saputo resistere!!!). Questa assenza ha avuto però il suo
risvolto positivo coinvolgendo e stimolando
più persone, soprattutto giovani, che hanno
partecipato con grande impegno ed entusiasmo. È, infatti grazie all’impegno comune e
disinteressato di molte persone che un “paesino” come il nostro riesce ad offrire a giovani e meno giovani un’opportunità di tale
portata allargando di anno in anno il suo
bacino d’utenza: quest’anno infatti, si sono
iscritti bimbi anche da San Bonifacio ed
Illasi, a dimostrazione dell’importanza e del
valore di un’esperienza simile.
Per cinque mattine, ritrovo alle ore 8.00
nel piazzale delle scuole medie e, con mezzi
propri o con lo storico pulmino bianco dello
Sci Club, partenza per San Giorgio. Arrivo,
colazione, eventuale noleggio e via... tutti in
pista! Più o meno... per chi è già al secondo
o terzo anno non ci sono problemi, anzi la
parola d’ordine è divertimento: due ore con
il maestro e poi guidati da un responsabile,
su e giù dalle piste senza fermarsi! Chi invece è alle prime armi si ritrova a dover riuscire ad agganciare gli scarponi che ha ai
piedi, ai due sci sulla neve. Diciamo che
insegnare ai grandi non è poi così soddisfacente: capiscono tutto quello che gli dici!!!
La sfida più grande, anche se più bella,
sono i bambini: destra, sinistra, punte, code,
parallelo, ... sembrano parole prive di significato. È proprio per questo che, in piccoli o
piccolissimi gruppi, i bimbi vengono seguiti in ogni passo e fase di apprendimento. Di
certo il primo giorno si va a casa con le
gambe e la schiena a pezzi, ma non c’è
ricompensa più grande di vedere tutti questi
scriccioli salire con lo skilift, in due o al
massimo tre uscite, e soprattutto scendere
con un sorriso che ti riempie il cuore! E
nonostante le fatiche avere ancora energia
per “urlare” la sera al rientro in pullman!!!
Ma questi sono dettagli...
Grazie proprio all’apporto di tante persone comuni: mamme, papà, sorelle, fratelli il
corso del nostro Sci Club ha una natura
strettamente “familiare”, l’obiettivo è che
tutti imparino a sciare, ma l’aspetto fondamentale è che lo facciano seguiti nel miglior
modo possibile e soprattutto divertendosi,
che capiscano lo spirito sano dello sport,
della natura e che sappiano stare in gruppo,
attrezzature e mezzi idonei. Grazie a questa preziosissima collaborazione i nostri volontari
hanno la possibilità di operare in convenzione
con il Servizio Forestale Regionale.
Ogni piccolo gruppo conserva la propria
identità e autonomia, ma in certe occasioni, si
fonde con gli altri e crea un unico grande organismo in grado di controllare situazioni importanti. A Verona il 19 Ottobre in occasione della
visita di Benedetto XVI c’erano anche sei volontari di San Giovanni, impegnati nella gestione della viabilità.
Croce Rossa e Protezione
Civile di San Giovanni Ilarione
hanno collaborato assieme il
28 ottobre, presso le scuole elementari, quando è stata organizzata un’esercitazione nella
quale era simulata l’evacuazione dell’edificio in seguito a terremoto, spiegando ai ragazzi le
varie fasi di intervento e le funzioni degli “uomini vestiti di
blu” e quelle degli “uomini
vestiti di giallo”. L’esercitazione ha segnato sicuramente un
momento di crescita per i
volontari che vi hanno partecipato, per i ragazzi, gli insegnanti, i genitori e tutto il personale che ha assistito.
Ogni esperienza, maturata con i servizi, le
esercitazioni o gli interventi costituisce, un
momento di arricchimento di valori per l’individuo e per l’associazione in cui opera e per tutta
la collettività che la sostiene. Il tempo libero
dedicato alla solidarietà e all’assistenza è un
volontariato che fa crescere!
GRUPPO VOLONTARI
Fase di messa in sicurezza dell’Istituto.
aiutandosi a vicenda.
E per aggiungere un altro ingrediente al
divertimento, l’ultimo giorno una gara per
tutti i partecipanti, con cioccolata, the, brulè
e stuzzichini vari alla fine una “personalizzata” sorpresa!!!
Siccome la festa non finisce sulla neve, è
stata organizzata una cena in compagnia, ai
primi di febbraio, in concomitanza con il
ritorno di Gianni e la premiazione dei partecipanti alla gara.
Che dire... un’esperienza davvero meravigliosa!!! Faticosa all’inizio, per chi impara e per chi insegna, ma una vera e propria
soddisfazione... non c’è fatica che non
venga largamente ripagata da un cioccolatino che, a fine corso, ti viene regalato, con
tanto orgoglio, da un bimbo arrivato alla
fine della pista. Ti guarda con due occhioni
grandi come il mare e ti dice: “Ce l’ho fatta... da solo!”.
Penso sia una grande opportunità che
viene messa a disposizione di tutti e proprio
per questo noi giovani dobbiamo prenderci
l’impegno di assicurare un futuro sempre
migliore ad iniziative di questo tipo che chi
ci ha preceduto ha saputo creare con tanta
buona volontà e che conferiscono alla
nostra esperienza e al nostro territorio un
sicuro ed elevato valore aggiunto.
ALICE ZAMBONI
L’ALPONE 9
IL PRESEPIO: CHE PASSIONE!
Si dice spesso, sbagliando, che i giovani d’oggi non hanno più creatività e passioni, ma non è vero. Anche
quest’anno nella chiesa parrocchiale di Castello abbiamo potuto ammirare un meraviglioso presepio realizzato con pazienza e dovizia di particolari. È il risultato di un lungo lavoro cominciato ad agosto e ultimato
nei giorni festivi di Natale. Possiamo godere di tanta bellezza grazie a due giovani fratelli di Castello: Marco
e Luca Marcazzan della contrada Marchetti.
La passione, che li accomuna fin da piccoli, è proprio il presepio. Oltre a quello realizzato in chiesa, ne
hanno allestito uno anche nella loro abitazione, sotto lo sguardo ammirato di papà Giuseppe e mamma Rosa
che incoraggiano costantemente questo bellissimo e particolare hobby dei loro figli. Marco e Luca sono
sempre alla ricerca di nuove idee e suggerimenti.
Luca, durante la scorsa primavera, ha anche seguito un corso, durato oltre tre mesi presso il “Gruppo
Amici del Presepe, parrocchia SS. Pietro e Paolo di Castelgomberto”. Cosa dire di più? Complimenti ragazzi e continuate a stupirci con questa vostra meravigliosa passione!
GABRIELLA PERNIGOTTO
Canonica di Villa
Cotto
Contrà Boarie
CONTRADA TESSARI PRESEPIO VIVENTE
Il tempo è stato decisamente clemente la sera del
23 dicembre u.s. e questo ha favorito la riuscitissima manifestazione del presepio vivente nella contrada Tessari.
Posta a ferro di cavallo, in media collina, la contrada in tale occasione si è letteralmente trasformata, per ospitare i numerosi visitatori accorsi a vedere il presepio vivente ed un ambiente genuino,
appositamente creato, sulla vita contadina di tanti
anni fa.
Hanno fatto bella mostra le osterie di un tempo,
la falegnameria con la sega di legno, il negozio del
barbiere, la preparazione dei bigoli con il “torcolo”,
lo sgrana sorgo, il pane fatto rigorosamente in casa,
la filatura della lana con tanto di mulinella, il fabbro. La stalla era degnamente popolata da asinelli,
caprette, pecore guidate dal “paron col derlo pien
de paija”. Non poteva mancare “la scola de na olta”,
con scolari irrequieti, che potevano tranquillamente far compagnia
ai quadrupedi vicini, e sotto il
controllo di una severa ed arcigna
maestra. Sembrava proprio la bottega delle arti e dei mestieri a
cielo aperto. Più di 200 persone
hanno anticipato in tal modo la
nascita di Gesù in un clima di
festosa amicizia, sulle note del
coro “El Biron” accorso all’invito
di partecipare.
Una menzione particolare
spetta certamente alla sacra famiglia, rappresentata quest’anno da
Danieli Valeria e Damini Luigi,
nei panni risepttivamente della
Madonna e S. Giuseppe, e dalla
piccola Giulia chiamata a rappresentare il bambinello. E il tempo è volato fra canti, chiacchiere,
fette di panettone e vino genuino, a ricordare il bel
vivere passato, con meno mezzi a disposizione,
senza fretta e stress, trovato sempre il tempo per un
incontro, per scambiarsi un parere o un consiglio,
per vivere da uomini e non da macchine.
La manifestazione è stata voluta dal decano del
luogo, Domenico Tessari, prematuramente scomparso. Il testimone è stato raccolto da Dario
Prando, novello genio della pittura locale, che ha
ringraziato tutti per la buona riuscita dell’iniziativa
e lanciato la proposta per l’anno venturo.
Un “Bravi” a tutti gli organizzatori che ci hanno
fatto vivere un momento di genuinità e trasparenza
e ... alla prossima volta!
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L’ALPONE 10
CI HA LASCIATO AUGUSTO SARTORI
Lo scorso 25 gennaio, all’età di 75 anni,
Augusto Sartori ci ha lasciato (era nato il 14
dicembre 1931), ma la sua forte personalità ha
lasciato a San Giovanni Ilarione un’impronta difficilmente cancellabile e nei suoi concittadini un
vuoto difficilmente colmabile.
Augusto è stato una persona che ha indirizzato
la nostra comunità verso nuovi orizzonti, proponendo varie forme di cooperazione nel settore
agricolo e scelte politiche coraggiose e di larghe
vedute che hanno dato impulso allo sviluppo del
paese.
Il sindaco di San Giovanni Ilarione Domenico
Dal Cero, nel suo discorso commemorativo pronunciato davanti ad una folla commossa che aveva
gremito la chiesa per il funerale, ha tracciato brevemente la persona e l’opera svolta da Augusto
nel corso della sua intensa vita.
“Giornata, oggi, particolarmente triste per la
nostra comunità.
Ci troviamo infatti a dare l’ultimo saluto ad
Augusto Sartori, una persona , un uomo che per le
sue molteplici attività ha rappresentato un po’ l’emblema del paese e ne ha caratterizzato un’epoca.
È stato una persona di pubblica risonanza, che
ha dato un’impronta indelebile alla vita e alla crescita del paese.
La sua esistenza è sempre stata intessuta nella
vita sociale della comunità... fin da giovane, frequentando la parrocchia, l’Azione Cattolica, mettendo la sua voce a disposizione del Coro, mettendosi a disposizione per le molteplici attività a cui
veniva chiamato.
Erano tempi diversi da adesso, i tempi della
ricostruzione dopo la guerra, i tempi della fame e
del disagio dell’emigrazione.
Questa sua naturale propensione di impegno
per gli altri, questo suo operare lo ha portato ad
essere un vigile ed attento osservatore dei bisogni
e dei segni del tempo per una ripresa attiva del
paese.
Viene chiamato a ricoprire la carica di ammini-
DAL GRUPPO ALPINI
Lo scorso gennaio il gruppo alpini ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali con la riconferma del capogruppo Olier Galiotto, di buona parte del direttivo uscente e l’inserimento nel
consiglio direttivo di alcuni nuovi elementi.
Domenica 4 marzo scorso il gruppo ha offerto la sua collaborazione alla giornata ecologica,
organizzata dall’amministrazione comunale.
Un altro appuntamento importante sarà la collaborazione con il gruppo ciclistico”A.S.D.
Basalti” il prossimo 22 aprile, nell’organizzazione del campionato europeo di Mountain Bike
e del relativo campionato sezionale alpini di Verona.
Il 13 maggio ci sarà l’appuntamento più importante della nostra associazione: l’adunata nazionale ANA di Cuneo, cui il gruppo parteciperà molto numeroso come consuetudine.
Non mancherà anche quest’anno la gita sociale di fine luglio, in vista della quale il gruppo sta
approntando il programma che verrà, per tempo, reso noto.
Il gruppo alpini coglie l’occasione per porgere ai lettori de “L’Alpone” i migliori auguri di
BUONA PASQUA!
A. P.
C.A.V. - CENTRO AIUTO PER LA VITA
UNA SPERANZA PER LA VITA
Riproponiamo un brano del tema, letto in occasione dell’ultima, seguitissima Festa della vita, scritto
da una giovane studentessa del Liceo Scientifico di Cologna Veneta, Valentina Cunico, che ha riscosso
una favorevole accoglienza per l’originalità della trattazione e la tematica presa in esame. Nel brano, a
parlare è un bambino destinato a non nascere, che si rivolge alla madre nel momento in cui lei decide di
abortire:
“Cara Mamma, sono qui dentro di te e sto guardando con i tuoi occhi il mondo fuori. Che bello, sento
il battito del tuo cuore, il respiro che sale e il sangue caldo che mi accarezza tutto il corpo; che bello stare
qui dentro e sapere che quando verrò fuori ci sarai tu, mamma, ad aspettarmi. Ci sarai solo tu, perché
papà non mi vuole; ti sento litigare con lui, ti picchia e tu abbracci la tua pancia sapendo che ci sono io
anche se ho solo pochissime settimane di vita. Ogni volta mi proteggi... grazie mamma... io sto bene...
ora cura te stessa. Sento che sei sola, triste, hai tanti pensieri; dì a papà di lasciarci stare, di andarsene...
ho paura di nascere con lui. Cosa gli ho fatto? Ti prego dimmelo, non voglio più che ti faccia del male
per colpa mia. Mamma, sei pallida ... dove stiamo andando? Perché piangi? Che grande stanza! guarda
quanti uomini con la mascherina! Ora dormi, ma è strano perché non è un sonno naturale! Ti voglio
bene... stai tranquilla... lo dicono anche quelle persone. Oh mamma ... Aiuto!!! Mi sento soffocare, cosa
mi sta succedendo? Ora ho capito, stai abortendo, mi stai uccidendo. Ti hanno costretta, ti hanno detto un
sacco di cose brutte e non è vero ... alla fine però hanno vinto. Ora sento che me ne sto andando, ma prima
volevo dirti un’ultima volta che ti voglio bene e ti ringrazio anche se mi hai amato per troppo poco tempo,
è stato bello averti avuta per madre... sei stata una buona madre... Addio, nonostante me ne vada io sono
qui per dirti in ogni momento che ti voglio bene! In che brutto mondo dovevo vivere ...!”.
CENTRO AIUTO VITA
stratore negli anni sessanta e riscuote la stima e
l’apprezzamento dei concittadini, tanto che nel
1970 viene eletto alla massima carica del paese,
divenendo sindaco e venendo confermato successivamente nel 1975.
Sono gli anni ruggenti del paese, gli anni della
trasformazione.
Augusto è un motore in prima fila come artefice dello sviluppo industriale, sociale.
Arrivano le fabbriche, c’è abbondanza di lavoro.
La sede municipale necessita di un edificio
dignitoso, ed ecco che la sua amministrazione dà
il via e porta a termine la nuova sede, con annessa
caserma dei carabinieri, conscio che avere in
paese la presenza dei tutori dell’ordine rappresenta motivo di prestigio e garanzia per la gente.
Non gli sfuggono i problemi della scuola ed
allora si cimenta con entusiasmo nella costruzione
dell’edificio della scuola media.
Per l’agricoltura poi rappresenta un po’ il termometro di confronto.
Stimola il lavoro nei campi, la dotazione di
nuovi mezzi meccanici e di nuovi metodi di coltura, si prodiga affinchè i prodotti dei contadini
abbiano il giusto riscontro sul mercato.
Par questo ricopre la carica per lunghi anni di
presidente della cantina di Montecchia, impegnandosi a fondo perché la gente abbia il giusto compenso alle fatiche dei campi.
Si è sempre aggiornato ed ha proposto vari
corsi di aggiornamento per tutti, convinto che
ognuno doveva essere un po’ un imprenditore per
il suo fondo.
La mia entrata in politica è stata merito suo,
quando, appena ventenne, mi ha chiamato ad interessarmi del paese, degli altri, dicendo che il prete
serve una comunità, il sindaco e gli amministratori ne servono un’altra: insieme servono il paese.
Nel 1985/90 io l’ho avuto come assessore
all’urbanistica, sempre vigile, attento, con tanta
voglia di fare e di operare, con grande caparbietà
e convinzione degli obiettivi da raggiungere, sempre nel rispetto della legge e per la tutela dei cittadini.
Poi la scelta di ritirarsi dalla vita pubblica,
restando tuttavia un riferimento continuo per un
consiglio, suggerimenti, aiuto.
È un’uscita silenziosa, in punta di piedi, senza
cercar gloria, convinto di aver fatto la propria
corsa, di aver combattuto la propria battaglia e di
aver fatto la sua parte.
Oggi l’intera comunità, con in testa l’Amministrazione Comunale, si stringe intorno alla
famiglia, partecipa al dolore della moglie Carla,
dei figli Raffaele e Maria Teresa. Il mio vuole
essere un segno tangibile di gratitudine e di ringraziamento verso Augusto, sia come sindaco che
come persona della nostra comunità.
Grazie Augusto per quello che hai fatto per
tutti noi, un grazie dal profondo, e ti ricorderemo
sempre come persona che ha sempre voluto essere in prima fila nell’impegno verso gli altri”.
A. P.
“Grandi opportunità per
piccoli sciatori”
Quest’anno è stata organizzata a Malga San
Giorgio una selezione di bambini e bambine
tra gli 8 e i 10 anni, residenti nei comuni della
Lessinia, al fine di poter dare loro la possibilità di partecipare al progetto “60 ore di sci
Lessinia”. Tale progetto è stato concepito con
l’obiettivo di incentivare la pratica dello sci
alpino a livello agonistico ed è stato attivato
da: Comunità montana della Lessinia, Parco,
Nuova Lessinia spa, Comitato provinciale Fisi
e Scuola italiana sci Malga San Giorgio.
I ragazzi sono scesi, con il loro pettorale,
lungo un percorso prestabilito e sono stati
valutati dai maestri della scuola sci che, tra i
30 partecipanti, ne hanno scelti 12, di cui ben
5, più 2 di riserva, di San Giovanni Ilarione.
I nostri piccoli sciatori sono Panarotto Sara,
Ramponi Davide, Confente Matilde, Gambaretto Enrico, Confente Sofia, Tecchio Marco e
Zanchi Aurora.
Una grande soddisfazione per noi dello sci
club dal momento che tutti questi giovani atleti sono nati e cresciuti con i corsi che, pun-
GAMBARETTO Giovanni, nato a San
Bonifacio (VR) il 15/09/1972, promosso
Sottotenente in s.p. dell’Arma di Fanteria,
Specialità Alpini Paracadutisti, dell’Esercito Italiano, con anzianità di grado
20/12/2006. Vincitore del concorso per
Sottotenenti in s.p. svolto nel 2006, proveniente dal grado di Maresciallo Capo –
Categoria Sottufficiali – Ruolo Marescialli. Effettivo al 4° Reggimento Alpini
Paracadutisti “RANGER”, Reparto appartenente alle Forze per Operazioni
Speciali dell’Esercito Italiano.
tualmente vengono svolti ogni inverno, durante le vacanze di Natale. E una grande soddisfazione è anche il fatto che i giovani del
nostro territorio dispongano di tali opportunità, che permettono loro di avvicinarsi a questo sport in maniera agonistica, imparando a
conoscere e ad amare la montagna e, non
meno importante, il lavoro di squadra. È infatti questo l’aspetto più importante che si vuole
sottolineare con una iniziativa che offre ai
ragazzi 60 ore, da spendere in 2 stagioni, di
lezione, con i maestri di San Giorgio, completamente offerte, più qualche giorno di ritiro
questa estate su un ghiacciaio.
I ragazzi avranno a loro disposizione i maestri di sci dalle 15 alle 17 nei giorni di martedì
e venerdì, per un programma di apprendimento dello sci alpino.
L’intero progetto è seguito, nella parte tecnica, dall’attuale direttore della scuola di sci
di Boscochiesanuova, Francesco Gennari e,
per la supervisione, dal direttore sportivo
della stazione sciistica, Gianni Bonetti.
È una bella opportunità offerta ai nostri
ragazzi, i quali non se la sono lasciata sfuggire, e con il loro impegno e, in particolare, con
quello dei loro genitori, l’hanno presa al volo
e si sono assicurati sicuramente una stupenda
e importante esperienza. Il progetto offre loro
la possibilità di avvicinarsi in modo del tutto
nuovo alla montagna e allo sport agonistico, e
lo dico per esperienza a qualcosa che resterà
sempre nei loro cuori, con la speranza, perché
no, che per qualcuno di loro possa rappresentare anche un’opportunità professionale ... un
campione a San Giovanni Ilarione non ci starebbe così male!!
Al di là dei sogni quello di cui sono sicura
è che si tratta di un investimento per il futuro
dei nostri giovani e del nostro territorio. Un
ringraziamento è di dovere a chi si è impegnato per la sua realizzazione e a chi l’ha resa
concreto con la propria partecipazione.
Una comunicazione di servizio: il progetto
è stato concepito per durare su più stagioni e
sarà rinnovato per i prossimi tre anni, con un
prolungamento complessivo per sei anni.
Chiunque fosse interessato all’iniziativa può
rivolgersi direttamente allo Sci Club di San
Giovanni Ilarione, tutti i venerdì sera, nella
sede a fianco della chiesa.
ALICE ZAMBONI
L’ALPONE 11
MEDICINA
L’Angolo del goloso
I benefici dell’attività fisica
Una vita sedentaria costituisce un importante fattore di rischio per la salute. La mancanza
di tempo, volontà e risorse economiche o il
timore di farsi male sono scuse superabili. A
differenza di età, sesso e familiarità l’inattività
è un fattore di rischio modificabile e facilmente eliminabile con un po’ di buona volontà.
L’attività fisica fa bene a tutte le età.
Protegge dalle patologia cardiovascolari e dall’ictus cerebrale. L’attività fisica riduce di circa
la metà il rischio di malattie coronariche,
abbassa la pressione arteriosa e il colesterolo,
aumenta la capacità respiratoria, previene l’obesità e il diabete e nei diabetici riduce le complicanze legate alla malattia. Inoltre aumenta
la densità delle ossa riducendo il rischio di
osteoporosi, migliora la forza muscolare e l’equilibrio fondamentale per evitare le cadute
particolarmente pericolose nei soggetti anziani, influenza positivamente l’umore, riducendo
lo stato depressivo o d’ansia e riduce il rischio
di cancro del colon, della mammella e dell’utero.
Per mantenersi in buona salute sono consigliati 30 minuti di attività fisica almeno 4-7
volte alla settimana fatti con regolarità. Per
dare ottimi risultati è sufficiente un’attività che
produca una leggera accelerazione del battito
cardiaco o del ritmo del respiro. È sufficiente
quindi una camminata a passo spedito, un
giro in bicicletta, andare a fare le commissioni
quotidiane a piedi, fare cyclette.
Il movimento è consigliato anche a pazienti
che hanno avuto in passato problemi cardiovascolari, purché sia effettuato con precauzioni (inizio graduale) e al di fuori delle fasi acute
(scompenso).
È importante che l’attività fisica diventi una
componente integrante e piacevole della vita
quotidiana.
Per i soggetti anziani, diabetici, con problemi cardiovascolari e non allenati è bene
abbandonare la vita sedentaria in maniera
graduale.
Minuti di cammino: si può cominciare da
15 minuti al giorno (5 di cammino lento, 5 di
cammino veloce e 5 di cammino lento) e
aumentare il cammino veloce di 3 minuti alla
settimana fino a raggiungere i 30 minuti.
Numero di passi: invece di misurare il cammino in termini di tempo può essere misurato
con il numero di passi effettuati utilizzando il
pedometro, uno strumento facile da usare e
poco costoso. Anche in questo caso, per soggetti anziani, diabetici, con problemi cardiovascolari e non allenati si consiglia di aumentare di 500 passi ogni due settimane rispetto a
quelli abituali fino ad arrivare a quelli consigliati (10.000 passi di cammino veloce).
Sospendere e rivolgersi al medico se durante l’attività compaiono uno o più dei seguenti
disturbi: dolore al torace, forti dolori muscolari, marcata difficoltà nel respiro, offuscamento
della vista, palpitazioni, eccessiva stanchezza.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
ULSS 20
Tiramisù all’ananas
Ingredienti:
• 200 gr (una scatola) di Pavesini • 100 gr di mascarpone
• 2 tuorli d’uovo • 50 gr di zucchero • 1 bustina di vanillina
• 250 ml di latte • 30 gr di farina • buccia grattuggiata di 1/2 limone
• 300 ml di panna da montare o fresca • 30 gr di zucchero a velo
• 2 scatole medie di ananas al naturale
Procedimento:
Preparare la crema pasticcera: portare ad ebollizione il latte, sbattere bene in
una casseruola i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e
cremoso. Aggiungere qualche cucchiaio di latte, mescolare ed aggiungere il
resto del latte. Fate cuocere a fiamma bassa mescolando senza portare ad
ebollizione. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare il composto. Aggiungere
il mascarpone, mescolando bene il tutto.
Per preparare la crema chantilly montare la panna con lo zucchero a velo.
Incorporare la crema chantilly alla crema pasticcera con una spatola.
Separare le fette di ananas dal succo e frullare grossolanamente 1/3 delle
fette, il quarto potrete utilizzarlo per la decorazione.
Bagnare velocemente i pavesini nel succo dell’ananas, formando uno strato in
una pirofila. Spalmarlo con la crema, coprire con un altro strato di pavesini
inzuppati, stendere l’ananas frullato e fare un altro strato di pavesini e così via.
Terminare con la crema, guarnire con le fette d’ananas rimasto. Lasciare riposare in frigo per 2 ore.
Consumare il dolce entro un giorno dalla preparazione.
L’ananas in scatola può essere sostituito con un ananas fresco ben maturo o
fragole. La crema pasticcera chantilly può essere sostituita con la tradizionale
crema del tiramisù usando uova fresche e controllate.
Buona Pasqua!
LUCIANA DAMINI
NATI
Kaur Gurmannat il 8.12.2006
Piccinin Silena il 10.12.2006
Panarotto Samuele il 14.12.2006
Beschin Cristian il 24.12.2006
El Moujahid Mariam il 25.01.2007
Mainente Aurora il 27.01.2007
Marcazzan Mattia il 6.02.2007
De Togni Andrea il 6.02.2007
Singh Sanjampreet il 11.02.2007
Tecchio Martina il 18.02.2007
Lech Julia Beata il 16.02.2007
Signorin Filippo il 21.02.2007
Marcazzan Luca il 27.02.2007
CONTRIBUTI PER L’ALPONE
Classe 1932. Con i volti sorridenti posano davanti all’altare di S. Caterina in Villa lo
scorso novembre 2006.
Profondo cordoglio di tutto il paese
L’ULTIMO SALUTO A MATTEO E GIULIA
TRAGICO INCIDENTE SULLA PROVINCIALE
Colli. In un momento come questo, in cui anche
le parole sembrano inutili per esprimere il cordoglio di tutti al profondo dolore che ha colpito
i genitori e i parenti e l’intera comunità di San
Giovanni Ilarione, affidiamo ai giovani loro coetanei, agli amici di sempre, il saluto e il ricordo
delle loro vite tragicamente spezzate.
Ci sono momenti in cui la vita sembra
senza vita. Restano solo lacrime, tristezza e
dolore infinito.
Matteo però ci ha lasciato un ricordo
della sua spensieratezza, disponibilità e
grandissima voglia di vivere.
Prendere la vita nel modo giusto, viverla per ciò che ci offre ... semplicemente,
allegramente, amando sempre.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo!
Carissimi Matteo e Giulia, resterete
sempre nei nostri cuori e non vi dimenticheremo mai.
Matteo Marcazzan, idraulico, aveva 22 anni; Giulia
I VOSTRI PIÙ CARI AMICI
Marchesini, 19enne, studiava all’Istituto “Fermi”.
Nella notte di domenica 4 marzo un tragico
incidente stradale lungo la Provinciale, in corrispondenza della fabbrica “Cesarin” di
Montecchia di Crosara, poneva fine alle giovani
vite di Matteo Marcazzan (22 anni, di San
Giovanni Ilarione) e della fidanzata Giulia
Marchesini, 19 anni, residente a Colognola ai
Arvotti Gino, Via A. De Gasperi, S.G.Il.
Biondaro Angelo, Via Macerata, S.G.Il.
Bordon Albino, Via Mingon, S.G.Il.
Bricca Sante, Via Monfalcone, S.G.Il.
Cavazzola Marsilia, Via Nebiotti, S.G.Il.
Cengia Mario, Via Rossetti, S.G.Il.
Cisamolo Marcello, BELGIO
Costalunga Teresa, MILANO
Dal Cero Adelino
Dal Cortivo Riccardo, Minerbe, VR
Dal Fitto Louis, FRANCIA
Gambaretto Luigi, Via Gambaretti, S.G.Il.
Lovato Anna, Fittà-Soave VR
Marana Agnese, BELGIO
Marcazzan Enzo, Via Farinei, S.G.Il.
Mazzasette Mario, Terranegra, VR
Micheletto Lino, Via Ca’ Rosse, S.G.Il.
Micheletto Luigina
Munaretti Giovanni, Via Damaseni, S.G.Il.
Ottolini Franca, Via Salgaroli, S.G.Il.
Panarotto Gabriele, Via Fochesati, S.G.Il.
Pandian Pierino e Sebastiano, S.G.Il.
Pandolfo Gianfranco, Quinto Valpolicella, VR
Perazzolo Agnese, Chiampo, VI
Pozza Sergio, TORINO
Rivato Giovanni, Via Muni, S.G.Il.
Rossetto Maria, Illasi, VR
Rossetto Mario, Via Rossetti, S.G.Il.
Sartori Antonietta, TORINO
Sartori Giovanna Biondaro, Via Macerata, S.G.Il.
Saurgnani Angelo, Cormano, MILANO
Sgaggio Elisa, Via Frozzoli, S.G.Il.
Vanzo Maria, Via Ca’ Rosse, S.G.Il.
MORTI
Marcigaglia Maria il 16.12.2006
Panarotto Mario il 27.12.2006
Pozza Attilia il 13.01.2007
Andriolo Lucia il 19.01.2007
Brunaccioni Almerina il 20.01.2007
Bevilacqua Margherita il 31.01.2007
Burato Santo il 22.02.2007
Casarotto Lucia il 4.01.2007
Bevilacqua Angelo il 17.01.2007
Sartori Augusto il 25.01.2007
Marcazzan Natalina il 27.01.2007
Residenti a S. Giovanni Il. al 31.03.2007
Maschi 2.608
Femmine 2.482
Totale abitanti 5.090
Famiglie 1.736
Festa grande in contrada Lore il 29 aprile per celebrare il compleanno dell’amatissima Noemi, 80 anni portati benissimo
e con la simpatia di tutti i vicini.
Ricordando con gratitudine che da 55
anni lei si dedica con cura e amore al
capitello della contrada, parenti e abitanti delle Lore vogliono esprimere tutta la
loro riconoscenza con un caloroso:
“Noemi, sei forte!!”.
L’ALPONE 12
IONI
Z
A
I
C
O
S
S
DALLE A
SPORT
ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE
COMUNALE DI S. GIOVANNI ILARIONE E VESTENANOVA
U. S. Calcio S. Giovanni Ilarione
A tutti gli Sportivi, compaesani
ed emigranti nel mondo, inviamo i
più vivi Auguri di Buona Pasqua nel
segno della pace, della tolleranza e
del fair play.
Auguri da giocatori, allenatori e
dirigenti del S. Giovanni Ilarione
Calcio.
COSÈ L’AVIS
L’AVIS Provinciale di Verona è sorta principalmente, con lo scopo di promuovere la donazione
volontaria, anonima, gratuita e responsabile. Oggi
l’Associazione conta 68 Avis Comunali o
Equiparate, con circa 40.000 donazioni l’anno di
sangue, plasma e piastrine. Il nostro Gruppo conta
attualmente 441 Donatori che nel 2006 hanno
effettuato 875 donazioni. Un bel traguardo, ma
La squadra Esordienti ‘94 anno 2006/07.
Pinocchio, amico di vita
La favola di Pinocchio ha affascinato l’infanzia di qualsiasi bambino e ora giunge a noi, qui a San Giovanni
Ilarione, per continuare ad avvolgere con la sua incantevole
fantasia e poesia, non solo l’infanzia dei nostri figli ma
anche il quieto vivere delle storie di noi adulti e genitori.
Infatti, anche per noi genitori, la storia del famoso burattino
non rimane più solo una fiaba ma, a tratti, si trasforma quasi
in realtà ed é l'impressione che avrebbe avuto chiunque se
avesse osservato la variegata squadra di “Mastri Geppetti”
che per diverse sere si sono ritrovati a costruire il carro della
scuola dell’infanzia per il carnevale. Un grande Pinocchio e
la gabbia di Mangiafuoco alle estremità del carro, una gran-
Laurent Ciman gioca in serie A in Belgio, nella
squadra dello Sporting Charleroi ed è già
stato anche nel giro della Nazionale belga.
Figlio di Robert e di Fabienne, è per via paterna un sangiovannese doc: il nonno, Angelo
Ciman, è originario dei Vandini, mentre la
nonna, Almerina Lovato, proviene dalla contrada Camadi. A Laurent e ai suoi parenti, che
sappiamo assidui lettori del nostro giornale,
un saluto dal paese dei propri avi con l’augurio di una prestigiosa carriera.
Carissimi lettori de “l’Alpone”,
il Consiglio Direttivo ha il piacere di comunicare che, dal presente numero, avrà a disposizione
questo spazio per comunicazioni e notizie varie
sull’attività del nostro Gruppo, volte soprattutto
alla promozione e propaganda al dono del Sangue.
Di questo ringraziamo sentitamente per la disponibilità e sensibilità la Pro Loco di San Giovanni
Ilarione.
de balena nel mezzo e altri particolari della storia di questo
fantastico burattino rimandano alla scelta educativa fatta
quest’anno dalla nostra Scuola dell’infanzia: un percorso
attraverso il quale Pinocchio si presenta come l’amicoche
aiuta a conoscere un po’ più noi stessi, gli altri, il mondo che
ci circonda.
La cosa emozionante era vedere l’impegno, la costanza e
la dedizione di molti genitori che, a fine giornata, ritagliavano ancora del tempo, rubato al riposo e alla famiglia, per
queste iniziative straordinarie non solo perché vengono dopo
una giornata lavorativa ma, soprattutto, perché si trasformano in un momento di amicizia, di conoscenza, di “star bene
insieme”, tra una battutina e l’altra, tra un caffè e un bicchier
di vino che riscaldano ulteriormente un ambiente già allegro
per conto suo. Straordinario perché ognuno mette il suo pezzettino: chi con il ferro, chi con il legno, chi per la parte elettrica, chi ha più capacità di progettare e chi ha più manualità
per eseguire, chi non ha competenze particolari ma sa essere la mano giusta al momento e al posto opportuni e ... la
favola sembra lasciare spazio alla realtà. Poco a poco prende
forma questa fiaba e il risultato finale è molto più di quello
che l’occhio coglie: proprio come il Pinocchio che conosciamo tutti che, in fondo, era molto di più di un semplice
burattino e questo, Geppetto lo sapeva!
Il carnevale, si sa, è un momento di festa popolare straordinario, dove tutta la nostra scuola dell’infanzia partecipa ed
ognuno, bambino o adulto che sia, si trasforma in un colore
danzante dal quale si sprigionano allegria, musica e colore.
La festa di Carnevale è stata l’epilogo di questa esperienza,
iniziata un po’ in sordina in un capannone e culminata in un
festone che, accompagnato dagli innumerevoli personaggi
della storia che facevano da contorno, ha trainato i numerosi “Pinocchio” e le graziose fatine che gremivano il carro
addobbato di mille colori e sprizzante di coriandoli e allegria. Insomma un’allegra compagnia che lasciava trasparire
da ogni parte la gioia di essere insieme, spensierati e contenti, in un’occasione che per una giornata, trasformava la
nostra comunità nel Paese di bimbi felici. Buon umore e
allegria sembrano essere una buona ricetta che custodisce il
proprio segreto nello stare insieme con gli animi sereni e il
sorriso sulle labbra, con la consapevolezza che anche questo
modo di essere in festa favorire un ambiente educativo contagioso,, per i bambini e per gli adulti, perché, come insegna
Pinocchio ... l’amore che sapremo donare ogni cosa saprà
trasformare genitori seri dell'Inf.. Papa Luciani”.
I GENITORI DEI BAMBINI
non è mai abbastanza perché c’è sempre maggiore
bisogno di sangue, specialmente in occasione di
trapianti d’organi. Ricordiamoci che in caso di
bisogno, è nostro diritto avere il sangue; quindi, se
possiamo, è nostro dovere donarlo.
PERCHÈ DONARE - CHI PUÒ DONARE COME E DOVE DONARE SANGUE
• Il sangue non si produce in laboratorio, lo si
può solo donare.
• Spesso una trasfusione di sangue può costituire l’unico mezzo per salvare la vita ad un ammalato.
• Possono donare tutte le persone in buona salute, di età compresa tra i 18 e i 65 anni che abbiano
un peso non inferiore ai 50 kg.
• Prima di ogni donazione il medico trasfusionista effettua una mirata visita medica per verificare l’idoneità del donatore.
• Si dona il proprio sangue a digiuno da almenò 8
ore, e... vincendo tutte le
nostre paure, superando
l’indifferenza verso i problemi sociali.
• Si può donare presso i
Centri Trasfusionali in tutte
le strutture ospedaliere
della nostra provincia.
Il 20 Maggio, il Centro
Trasfusionale di S. Bonifacio effettuerà un’apertura domenicale dedicata
soprattutto agli Aspiranti
Donatori.
Per Informazioni rivolgersi al Centro Trasfusionale di San Bonifacio tel.
045 6138466.
LUIGI PANDOLFO
La redazione del giornale e la Pro Loco augurano
a tutti Buona Pasqua
Tr i m e s t r a l e d i I n f o r m a z i o n e e C u l t u r a c / c p o s t a l e n . 15684376
D i r e t t o r e r e s p o n s a b i l e : Delio Vicentini
Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Roberta Costantini, Angelo Pandolfo, Giovanni
Sartori.
R e c a p i t o : Valeria Gecchele - Presidente Pro Loco - Via A. Rivato, 61 - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465752
P u b b l i c i t à Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 - San Giovanni Ilarione (VR)
P r e s t a m p a : Iter - Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - [email protected] - Colognola ai Colli (VR)
Stampa: Grafiche Alpone - Tel. 045 6550221 - 045 6550480 - S. Giovanni Ilarione (VR)
Ristorante
La Pieve
di Zanchi Mauro
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per bambini da arredo
e articoli da regalo
Cerimonie – Matrimoni – Banchetti
Pranzo e Cene di Lavoro – Saletta Privata
Via Pieve 79- 36072 CHIAMPO (VI)
Per prenotazioni Tel. e Fax 0444-625597
Chiuso: Sabato a Pranzo la Domenica solo su Prenotazione
Via del Lavoro, 35 - San Giovanni Ilarione (Verona)
Tel. +39 045 989600 - Fax 045 8510027
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Telefono / Fax 045 6550447
P.A. Denis Casarotto
Sub. Agenzia di Montecchia di Crosara
Via S. Pietro, 18 - Tel. e Fax 045 6544308
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L`alpone I trim `07 - San Giovanni Ilarione