l’alpone
Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 22 - N. 4 - Dicembre 2007 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane
www.ilarione.it
Saluto del Presidente
Porgo a tutti i lettori de
“L’Alpone” i migliori auguri di
Buone Feste e di un Santo
Natale, trascorso insieme ai
propri cari; invio un pensiero
particolare a tutti coloro che
vivono all’estero, lontani dal
proprio paese natale, assicurandoli che noi della Pro Loco e il
paese intero siamo loro vicini.
La nuova Pro Loco ha già svolto i sui primi impegni nell’ambito del paese e, stando a quanto ho sentito dire da molti, ha
ottenuto buoni risultati, come in
occasione della Sagra delle
Boarie, della Sagra delle
Castagne con il libro pubblicitario sui sentieri del paese, e nel
riproporre l’attesa manifestazione “Natale Insieme”.
Naturalmente cerchiamo di
seguire la strada fatta anche dai
precedenti consigli della Pro
Loco, ripresentando quelle iniziative che, anche in passato,
sono state accolte favorevolmente e fanno ormai parte della
tradizione del paese.
Per migliorare sempre di più in
questo nostro impegno, vi invitiamo a dare consigli riguardo
alle iniziative in corso, o suggerendo nuove iniziative per il
futuro. A tutti coloro che vogliono bene a San Giovanni Ilarione e alla sua gente rivolgiamo anche l’invito di collaborare, magari entrando a far parte
della grande famiglia della Pro
Loco. Vi aspettiamo.
Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)
Anno 22 - N. 4
Dicembre 2007
Intitolazione scuole Castello
Sabato 13 ottobre, alle 16.30, in
occasione della Sagra delle Castagne,
si è proceduto solennemente alla intitolazione delle scuole elementari di
Castello. Costruite negli anni cinquanta del Novecento, dopo che per
anni si era tenuto lezione in aule prese
in affitto nel complesso parrocchiale,
le nuove scuole erano senza una intitolazione; si è arrivati così al 2007,
ritenendo opportuno dedicarle ad un
illustre paesano, Cirillo Tonin, morto
vent’anni fa.
La cerimonia, alla presenza di
autorità civili, fra cui il sindaco
Domenico Dal Cero, e il nuovo parroco, don Angelo, è stata allietata dalla
banda “Giuseppe Verdi” e dalla allegra presenza degli scolari della scuola
stessa con le loro insegnanti; faceva
da corona numerosa gente, convenuta
sia per il nome del poeta paesano sia
attratta dal caldo pomeriggio ottobrino.
Dopo la presentazione della cerimonia da parte del sindaco, è seguito
un breve gioco – un cruciverba – per
gli alunni e poi il discorso ufficiale
tenuto dal professore Mario Gecchele,
il quale ha tracciato il percorso di vita
targa ed alla benedizione della stessa e
del pulmino donato per il trasporto di
scolari e di persone bisognose.
Alla gente presente, dopo i ringraziamenti dei familiari di Cirillo da
parte di una sua nipote, è stata offerta
una castagnata con vino e bibite, nella
piazza antistante e così, secondo anche gli auspici, credo, di Cirillo, il
vino durello, tanto cantato da lui, ha
allietato i presenti.
M. G.
IL PIACERE
DELLA SCOPERTA
in continua crescita
la passione per i fossili
Un momento della festa di intitolazione.
di Tonin, leggendo alcune significative poesie dialettali, a partire dall’epigrafe che lo stesso aveva composto
per la sua lapide tombale. L’oratore ha
ricordato alcuni momenti esistenziali
di Cirillo, divenuto, dopo il secondo
dopoguerra, il poeta ufficiale del
paese, per la sua presenza con le sue
rime in occasione di cerimonie e di
feste sociali e familiari. Ha citato giudizi del noto poeta Dino Coltro sull’abilità poetica di Cirillo, ricordando la
pubblicazione, da parte della Pro
Loco, delle numerose poesie avvenuta
nel 1993 e illustrata da un altro celebre paesano, il pittore padre Ignazio
Damini. Ha poi concluso ribadendo la
legittimità e l’opportunità di una
scuola dedicata a Cirillo Tonin, il
poeta contadin, una scelta forse da
alcuni non condivisa del tutto, per la
lingua utilizzata; trattandosi tuttavia
di una scuola legata ad un territorio
determinato, secondo il relatore, la
scelta si dimostra giustificata, anche
per l’impegno civile estrinsecato dal
poeta durante la sua esistenza.
Col suono dell’inno nazionale si è
proceduto poi allo scoprimento della
A molti un fossile può dire
poco, ma già ai tempi remoti
della preistoria, l'uomo si
lasciò sedurre dal mistero.
pag. 3
72ª SAGRA
DELLE CASTAGNE
a pag. 4
ALL‘INTERNO
Pag. 6-7
L’AMMINISTRAZIONE
COMUNALE INFORMA
IL NUOVO PARROCO
DI CASTELLO
DON ANGELO SACCHIERO
FRANCO CAVAZZOLA
NON GETTARE IL TUO BAMBINO:
TELEFONA !!
A PAG. 12
LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE
Sede S.O.S. di San Giovanni:
Piazza Martiri, 1
informano
I COSCRITTI
FESTEGGIANO
Le classi 1947 e 1952 si sono
ritrovate per festeggiare il loro
60° e 55° anno.
pag. 9-10
Eccomi qua: sono don Angelo Sacchiero, provengo da Castelgomberto, ho 33 anni e sono prete da otto.
pag. 2
L’ALPONE 2
ISTA
V
R
E
T
N
I
L’
AFRICA,
CHE PASSIONE
Non capita tutti i giorni di incontrare
una persona che nella sua vita abbia
avuto l’opportunità di parlare con
Christian Barnard, il celebre cardiochirurgo che ha effettuato il primo trapianto di cuore al mondo a Città del Capo. È
invece accaduto a Roberto Ciman, un
nostro compaesano emigrato in Sudafrica nel 1964. Per sua fortuna l'incontro non è avvenuto per necessità legate
al suo stato di salute, che, a distanza di
quarant’anni, è ancora invidiabile, ma
ovviamente, non sono soltanto italiani?
Le specialità della cucina pugliese,
pur essendo mia moglie beneventana, a
cominciare dal vino, per continuare con
l'olio d’oliva, la pasta e, naturalmente, la
pizza preparata secondo i canoni classici della tradizione napoletana. Già
prima di emigrare, la famiglia di mia
moglie gestiva un ristorante con lo stesso nome in provincia di Foggia. Anche
in questo contesto mi sono sempre sentito a casa poiché, a quei tempi, anche la
realtà di San Giovanni non era molto diversa: la terra
offriva il principale
sostentamento per
la vita.
Nostalgie
e
buona cucina a
parte ... cosa ricorda dei primi
tempi?
Dopo appena
una settimana dal
mio arrivo, mio
cognato acquistò
un appezzamento
di terreno dove,
insieme, costruimLa famiglia Ciman al completo. Renzo è il terzo da sinistra
mo una struttura
nel corso di una piacevole serata al ristoat-trezzata per l’allevamento dei conigli.
rante presso il quale Roberto dava libeE così cominciò la mia avventura in
ro sfogo alla sua segreta, ma non tanto,
terra d’Africa, dove, dopo un paio d’anpassione per il bel canto.
ni mi raggiunsero altri due fratelli, già in
Da qualche mese è rientrato a San
età di lavoro, insieme al più piccolo che,
Giovanni, ospite dell’amico Carlo
invece, ha continuato a frequentare la
Salgarolo, ma non per rimanervi perché
scuola.
il suo mondo è ormai quello dove ha traQuale la prima impressione alla viscorso i migliori anni della sua vita,
sta dell’Africa?
dove la moglie e le due figlie gestiscono
Ricordo con estrema precisione il
un ristorante nel quale vengono servite
momento in cui la nave iniziò la virata
specialità tipicamente italiane, sapienteper entrare nel porto e, alla veduta della
mente interpretate e preparate dalla
baia illuminata mi uscì spontaneamente
moglie, originaria di Benevento, con la
di bocca un'espressione che non ho mai
passione e la cura ereditate dalla madre.
L'incontro è avvenuto in casa della
signora Mirella Creasi, collaboratrice
per tanto tempo del nostro giornale, che
sentitamente ringrazio per la cortesia e
l’ospitalità.
Lorenzo Ciman, Renzo per gli amici,
ha da poco compiuto settanta anni e vive
nella zona di Città del Capo, all’estremo
sud del continente africano. Dopo due
anni di lavoro in conceria a Chiampo,
nel 1964 partì per il Sudafrica, la terra
dove, fin dal 1953, viveva la sorella
Francesca e dove lo avrebbero seguito, a
distanza di qualche anno, altri sei tra fratelli e sorelle. “In tutti - precisa con
orgoglio - eravamo in nove fratelli (uno
era morto appena nato) di cui quattro
maschi e cinque femmine”.
Renzo Ciman con il dott. ChriPerché ritornare ancora in Africa,
stian Barnard.
non sente nostalgia per la sua terra d’origine?
più dimenticato: “Sono arrivato in paraLa nostalgia è sicuramente tanta, ma
diso”. C’è anche da dire che avevo sofin Africa ho lasciato i miei tesori: la
ferto di mal di mare per l’intero tragitto.
moglie e due figlie che gestiscono un
Ma le migliaia di luci che si pararono di
prestigioso ristorante dal nome tipicafronte ebbero il sopravvento.
mente italiano, “La masseria”. E anche
E i rapporti con la gente del posto?
questo la dice lunga a proposito della
Ottimi sotto ogni punto di vista.
nostalgia. Io collaboro con loro anche
Prima di tutto io vivevo a casa di mia
se, ufficialmente, sono in pensione.
sorella. Quando poi la schiera dei conCosa viene servito ai clienti che,
giunti si infoltì avevamo l'impressione
EVVIVA GLI SPOSINI ... Gambaretto Leone
e Damini Amelia nel giorno del loro matrimonio, anno 1935, contrada Gambaretti.
di essere ancora nella casa paterna. Al
nostro arrivo anche il problema dell’apartheid non sembrava così drammatico.
Dove abitavamo noi gli abitanti erano
tutti bianchi. Queste prime impressioni,
tuttavia, non sono mai state smentite in
seguito. Quando sono arrivati anche i
miei fratelli dalla casa di mio cognato
cominciava a diventare stretta.
Il passo successivo?
Fu la decisione di mettermi in proprio acquistando una vicina fattoria, di
proprietà di un cittadino svizzero, dove
ho intrapreso anche l’allevamento dei
maiali ... che si rivelarono la mia vera
passione. Il tutto non senza sacrifici!
E le altre vicende?
Successivamente mi trasferii in un
nuovo sito, a circa 60 chilometri, dove
ero arrivato ad allevare fino a 300 scrofe, 3500 maiali, oltre a diverse migliaia
di polli. Gli affari andavano a gonfie
vele ... ma il diavolo ci mise la cosa con
la complicità anche della crisi degli anni
ottanta, dell’influenza aviaria, del conseguente calo nel consumo della carne
di maiale ... Venne poi la volta della
gestione di un caseificio fino al 1996
(anche papà e mamma erano “casari” a
San Giovanni) per tornare all’allevamento dei maiali fino al 1999. Infine,
l’apertura del ristorante da cui ha preso
avvio il racconto della mia movimentata
storia.
Una storia interessante ...
Interessante e, per certi aspetti, anche
gratificante. Sono stato nominato “cavaliere del lavoro” dal locale Circolo italiano, ho incontrato illustri personaggi
andando a cantare le melodie italiane
nei pubblici locali. La passione per il
canto non mi ha mai abbandonato. A
sedici anni avevo addirittura tentato
l’approccio con il Conservatorio: dopo
un’audizione, ero stato accettato ... ma
mio padre mi nascose la lettera di
ammissione. Non gliene faccio una
colpa, dati i tempi.
I rapporti con la popolazione di colore?
Inizialmente i rapporti tra i bianchi e
le persone di colore erano quelli tipici
del colonialismo: da padrone a servo. I
posti di “potere” e i lavori “nobili”, e
quindi più redditizi, erano tutti appannaggio dei cittadini di razza bianca. La
storia di Nelson Mandela che, secondo
me, dovrebbero fare santo, ha profondamente cambiato la situazione. Con i suoi
sacrifici e la cultura di pace da lui concretamente predicata e praticata ha rovesciato il panorama politico e i rapporti
tra le persone. Purtroppo molti di quelli
che erano poveri prima lo sono tuttora,
ovviamente con qualche eccezione. Ma
il livello generale è sicuramente mutato
in positivo. I rapporti tra i bianchi e i
neri, o tra i bianchi e i “colorati”, sono
notevolmente migliorati.
Per concludere ... qualche ulteriore
progetto per il futuro?
Non chiedo niente di più. Ho raggiunto un perfetto equilibrio familiare.
Aiuto le mie donne. Io le amo e sono
ricambiato. Sono un po’ il factotum. Il
sabato e la domenica, accompagnato dal
fisarmonicista, intrattengo i clienti cantando canzoni e arie da opere rigorosamente italiane. E la vita continua ...
spero ancora per molti anni.
... questo è anche l’augurio del
nostro giornale.
DELIO VICENTINI
DAL MONDO DEL LAVORO.
Imprese edili ... d’altri tempi (7 fratelli) ... fine anni ‘70. Più
che sudate le leggendarie 7 camicie, i nostri le hanno consumate.
IL NUOVO PARROCO DI CASTELLO
DON ANGELO SACCHIERO
Eccomi qua: sono don Angelo
Sacchiero, provengo da Castelgomberto (mio paese natale), ho 33 anni e
sono prete da otto. Ho vissuto il mio
ministero sacerdotale in tre esperienze diverse: due anni a Marano
Vicentino, tre anni nel Nord
dell’Albania, tre anni nell’unità
pastorale di Cresole e Rettorgole, nel
comune di Caldogno.
Era fine maggio quando il
Vescovo mi chiamò dicendomi che
c’era una parrocchia nel Veronese
che mi invitava a vedere.. Sono venuto, ho bussato alla porta della canonica ed ho incontrato don Adriano, con
il quale ho scambiato qualche opinione. Ho avuto subito una bellissima
impressione, trovandomi immerso fra
ciliegi e vigneti, attorniato da uno
splendido panoprama. Fin da subito
don Adriano si è dimostrato molto
disponibile a intessere un dialogo e
una relazione che poi si sono dimostrati importanti per il futuro avvicendamento, e di questo lo ringrazio
di cuore.
A fine giugno è arrivata la conferma del mio arrivo in mezzo a voi, in
accordo con il Vescovo che mi lasciò
due semplici raccomandazioni: va’ a
trovare le famiglie e non aggiungere
messe domenicali.
Ho fatto il mio ingresso nella parrocchia di Castello il 16 settembre
scorso e, fin da subito, mi sono sentito accolto e ben voluto e di questo vi
ringrazio di cuore. Con me ho portato mia mamma Maria, che con me ha
condiviso gli ultimi anni di ministero
a Rettorgole e anche lei si unisce al
mio più sincero grazie a tutti voi.
Come primo obiettivo mi sono
proposto tre cose: raggiungervi,
incontrarvi, conoscervi. È quello che
effettivamente desidero ed è su questa strada che voglio iniziare il mio
essere per e con voi. In questi primi
due mesi ho già incontrato numerose
famiglie, che sento desiderose di
aprire porte e cuore ad un incontro
fraterno nello Spirito del Signore;
colgo infatti l’occasione per la benedizione della famiglia, vero centro e
cuore della vita cristiana: è un servizio che occupa in pienezza il mio
tempo, ma sono felice di farlo proprio per la ricchezza degli incontri e
degli scambi fraterni con voi.
In questo primo periodo abbiamo
già accompagnato sei persone, fra
fratelli e sorelle, a vivere l’incontro
col Signore nella morte: sento di
dovere stringermi in un caloroso
abbraccio alle famiglie per intensificare la speranza e guardare nello
Spirito del Signore Risorto al futuro
che Lui ci sta preparando.
I gruppi giovanili, l’A.C.R., la
festa del Ringraziamento sono l’occasione per condividere con don Elio,
don Cesare e la comunità di S.
Caterina in Villa l’esperienza dell’Unità Pastorale iniziata qualche
anno fa: auguro e auspico che il futuro sia sempre in questa prospettiva
compresa, condivisa e sostenuta da
tutti. In questo senso sento che vi sarà
da fare molto lavoro di
scambio, nella prospettiva tipicamente cristiana
della condivisione e dell’aiuto reciproco.
Ringrazio infine il
Signore per l’occasione
offertami di vivere in
mezzo a voi, auguro e
auspico di arrivare presto a conoscervi e incontrarvi, perché penso che
sia solo attraverso una
personale conoscenza
che possiamo volerci
bene e sostenerci lungo
il cammino, per continuare ad operare ed a
vivere da cristiani che
hanno compreso il grande dono ricevuto, cominciando a trafficarlo e
a metterlo in comune.
Matteo Confente mostra con giustificato
Carissimi,
andiamo
orgoglio la vescia di kg 3,200 da lui trovata
avanti insieme!
nei boschi della Belloca.
DON ANGELO
13 ,OTTOBRE 2007.
Il sindaco Dal Cero consegna la pergamena ai fratelli Piccinin in segno
di riconoscenza per l’operato della ditta Termoidraulica Valdalpone.
L’ALPONE 3
IL PIACERE DELLA SCOPERTA
IN CONTINUA CRESCITA LA PASSIONE PER I FOSSILI
Quanti non conoscono i fossili?
Ognuno di noi, almeno una volta nella
vita, è incappato, passeggiando lungo un
sentiero sassoso, in una pietra curiosa;
oppure si è lasciato attrarre da bizzarre
figure inglobate nel marmo di qualche
gradinata; o, infine, sfogliando le pagine
di un manuale di scienze naturali, è stato
attirato dalle illustrazioni che raffiguravano molluschi pietrificati impressi in
un frantume di roccia.
A molti un fossile può dire poco, ma
già ai tempi remoti della preistoria, l'uomo si lasciò sedurre dal mistero che
queste "pietre" racchiudono.
Sono documentati rinvenimenti di
conchiglie fossili in tombe e caverne.
Nel periodo classico, filosofi, scienziati e letterati come Senofane, Empedocle, Erodoto, tentarono abbozzi di
teorie sui fossili (tra l'altro non molto
distanti dalla realtà), che miravano a
dimostrare per lo più l'origine marina
dei reperti con la conseguente deduzione che in tempi remoti il mare doveva
aver sommerso gran parte della Terra.
Anche Aristotele formulò una ipotesi
in merito, ma purtroppo per il futuro
dello studio dei fossili, questa volta non
fu un'ipotesi geniale.
Egli affermò che i fossili erano delle
creature nate da uova disperse, durante il
diluvio, entro dei sedimenti fangosi.
Nessuno osò confutare quella tesi
così lontana dalla realtà, che rimase per
millenni l'archetipo a cui rifarsi in mate-
sero idee chiare in base alle quali si
arrivò alla conclusione che i fossili
dovevano essere resti di animali vissuti
in un periodo in cui il mare ricopriva
Firenze, la città dove essi avevano rinvenuto conchiglie fossili.
Alle soglie del XVIII secolo, si
affermò ancora tra i naturalisti una teoria secondo la quale i fossili erano resti
di organismi dispersi durante il Diluvio
Universale. Ottenne molti consensi e
Gli splendidi esemplari di fossili recentemente trovati da
Adelino Gambaretto
(“Latanites”) e da
Claudio Sartori (“Graticularia”).
ria di ritrovamenti fossili.
Il Medioevo, dunque, attenendosi
scrupolosamente alla concezione aristotelica, sviluppò idee aberranti che facevano risalire l'origine dei fossili a forze
misteriose, ad influssi astrali e a scherzi
della natura.
Si opposero a queste ipotesi chimeriche Boccaccio e Leonardo da Vinci, i
quali, rifacendosi ai classici, contrappo-
divise la scienza dell'epoca in due correnti di pensiero: la prima affermava la
relazione intercorsa tra fossili e diluvio,
la seconda riteneva che essi fossero più
antichi.
La consacrazione dei fossili come
resti di forme arcaiche, successivamente
evolute ed in taluni casi estinte, avvenne
ad opera di Charles Darwin.
Con la sua Teoria sull’Origine della
specie, nella quale si dimostrava, senza
ombra di dubbio, che i fossili erano i
progenitori degli animali contemporanei
e che attraverso il loro studio sarebbe
stato possibile stabilire la filogenia delle
forme viventi, Darwin diede l'avvio alla
paleontologia moderna.
La paleontologia oggi studia le
forme di vita passate sulla base dei
reperti fossili. Questi reperti sono il
resto organico od organogeno di animali o piante vissuti in epoche lontane e
costituiscono tutt'oggi in geologia il più
comune mezzo di datazione delle rocce.
Essi sono racchiusi negli strati della
terra. Gli strati vengono definiti come
unità biostratigrafiche. Queste sono dei
complessi di rocce distinte da quelle
sovrastanti, sottostanti o adiacenti. Ogni
unità biostratigrafica è caratterizzata
dalla presenza di fossili che la classificano e si succedono l'una all'altra nel
tempo. Ogni strato di roccia appartiene
ad un periodo diverso, perché il processo di evoluzione degli organismi è irreversibile e non è possibile che strati
diversi appartengano ad epoche uguali.
Lo studio dei fossili, o meglio la paleontologia, non è comunque fine a se stessa. Oltre alla genesi delle specie animali e vegetali, si possono ricostruire
ambienti del passato (paleoecologia), la
geografia della Terra, le terre emerse, i
mari, le unità geotettoniche (paleogeografia); in base ai ritrovamenti si può
conoscere il clima nei vari periodi
(paleoclimatologia).
La paleontologia non è dunque solo
lo studio della storia degli esseri viventi,
ma di tutta la vita stessa. Ed è forse
anche questo un motivo del fascino che
esercitano i fossili.
Per quanto riguarda la mia attività,
sono più di quarant'anni che mi occupo
di ricerche paleontologiche e posso
essere soddisfatto del lavoro dilettantistico e da autodidatta che ho svolto; ho
contribuito a fornire segnalazioni importanti in fatto di ricerca. Sono in contatto costante con il museo di Verona,
l'Università di Padova, con il museo paleontologico di Montecchio Maggiore e,
in passato, con il museo di Milano, dando a tutti degli esemplari fossili importanti.
In questo anno sto cercando qui a
San Giovanni e i risultati sono molto
buoni, spero che tra un anno e mezzo o
due uscirà una pubblicazione documentata dei ritrovamenti. Grazie anche
all'Enciclopedia Ilarionese, che illustra
tutti i fossili di San Giovanni Ilarione, le
persone sono ora incuriosite e più attente a guardare verso rocce, scavi e vari
strati dei terreni, come è successo a due
nostri compaesani: Claudio Sartori di
Cattignano e Adelino Gambaretto di San
Giovanni.
Claudio Sartori ha infatti reperito un
importante pezzo, di grandi dimensioni,
chiamato "GRATICULARIA", una specie di spugna da lui trovata a Cattignano,
sotto le Cengie. Tale pezzo fossile risale
al cretacico e ha l'età di 65 milioni di
anni.
Adelino Gambaretto, con il suo
intuito, ha salvato una magnifica foglia
di palma, chiamata scientificamente
"LATANITES", del periodo eocenico,
risalente a 50 milioni di anni fa.
Auspico che si ripetano tali scoperte
ed esperienze uniche anche ad altri, in
special modo spero che si risvegli l'interesse nei giovani.
LUCIANO VANZO
INVENTA ARTE A SAN GIOVANI IL. PADRE LUCIANO COSTALUNGA
vento, nonché all’associazione culturale
RIVELA con la quale da un paio d’anni si
collabora per l’allestimento di queste interessanti iniziative.
Il successo riscontrato è stato per noi
motivo di gioia e spinta nel dedicarci, fin
da ora, all’allestimento di una nuova
mostra fotografica per l’anno prossimo
che sarà quasi sicuramente dedicata alla
RESISTENZA.
Appuntamento dunque all’anno prossimo con la speranza di un nuovo successo e
di nuova linfa per la crescita culturale del
nostro Paese.
ALESSIO CAMINITI
Di seguito riportiamo alcuni commenti pervenutici dalle classi di studenti visitatori che hanno maggiormente
colpito l’attenzione degli organizzatori:
Abbiamo conosciuto un grande artista,
abbiamo visto le sue opere e appreso la
sua tecnica. Un grazie particolare agli
organizzatori per la splendida occasione!!! Questa mostra ha risvegliato in alcuni di noi la voglia di vedere gli originali!
GRAZIE!
CL. 2ª MEDIE
È stata un’opportunità ... Continuate ...
Anche i bambini più piccoli si sono dimostrati
attenti e curiosi. Grazie
CL. 1ª E 2ª
CASTELLO
Osservando le immagini abbiamo colto i
sentimenti e le impressioni che i pittori provavano nell’osservazione
della realtà. Ringraziamo e chiediamo cortesemente agli organizzatori che queste espeI ragazzi della terza media dell’Istituto Comprensivo, rienze possano essere
in sala civica durante la spiegazione delle caratteri- ripetute.
CL. 1ª MEDIE
stiche della mostra, prima del taglio del nastro.
Anche quest’anno, sull’ondata di entusiasmo suscitata l’anno scorso dall’organizzazione della mostra fotografica dedicata al gruppo della “Rosa Bianca”, la Biblioteca Comunale, in collaborazione con
la Pro Loco e l’Assessorato alla Cultura,
ha presentato una bellissima mostra dedicata ad uno degli artisti più famosi ed
importanti dell’epoca moderna: il pittore
francese Paul Cezanne.
Tale iniziativa si è svolta nella settimana dedicata ai festeggiamenti della Sagra
delle Castagne ed ha riscosso un notevole
successo sia per quanto riguarda gli
apprezzamenti che per la numerosa affluenza di visitatori.
Tra questi una menzione particolare va
senz’altro fatta a tutte le classi delle scuole medie ed elementari ed ai rispettivi insegnanti che si sono mostrati particolarmente attenti ed interessati nel corso delle loro
gradite visite.
Un ringraziamento speciale va al nostro compaesano e imprenditore Cav. Steno Marcegaglia che ha sponsorizzato l’e-
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50 ANNI IN VENEZUELA
CONTINUA IL PROGETTO DELLA CASA FOCOLARE
Padre Luciano Costalunga nella
mezzo ai suoi giovanissimi ospiti.
Mezzo secolo di vita missionaria in
quello che è diventato il “suo” paese a
tutti gli effetti: Padre Luciano Costalunga racconta in poche parole i suoi 50 anni di pastorale fra i suoi poveri, richiamando l’attenzione sulle condizioni del
Sudamerica e del Venezuela in particolare. Lo abbiamo incontrato in casa del
suo amico fraterno Mario Fochesato, referente per lui in Italia, nel breve periodo di ferie trascorse nel paese natale.
Come vanno attualmente le cose in
Venezuela?
Come molti paesi del Sud del
mondo, anche il Venezuela è ricco di
risorse naturali (petrolio in particolare)
e di risorse umane
(popolazione giovane
con tanta voglia di vivere), ma la situazione generale è di pura
sussitenza. E normi
appaiono le difficoltà
di avere un’esistenza
dignitosa, dato l’alto
costo della vita, le
condizioni igieniche
sanitarie precarie e
soprattutto una profonda insicurezza (le
statistiche parlano di
due persone morte
casa-focolare, in ammazzate ogni ora).
E come ha trovato
l’Italia, provenendo da una tale situazione?
È una domanda che mi fanno in tanti
e quando rispondo che qui state bene,
tutti immediatamente si affrettano a precisare che anche qui ci sono problemi e
che si vive in mezzo a tante difficoltà. Io
invece ci tengo a ribadire che qui c’è un
benessere enorme e sempre in aumento:
basta passare davanti ad un ristorante e
guardare quante persone ci sono all’interno, basta vedere quanta gente è andata in ferie quest’anno. I n Venezuela non
c’è bisogno di curarsi dallo stress, perché non si sa nemmeno cosa sia, ognuno
vive alla giornata, preoccupato di arrivare almeno fino a sera. Credo davvero
concessionario
ANDREETTO s.n.c.
MARIO FOCHESATO
SAN GIOVANNI ILARIONE
Tel. 347 0627297
OFFICINA E RIPARAZIONE
S. GIOVANNI ILARIONE - Viale del Lavoro, 21 - Tel. 045 7465123
che in Italia si stia anche troppo bene,
con troppa frenesia, senza gustare quello che si ha.
Dopo 50 anni trascorsi in missione,
qual è la cosa che più l’ha reso felice?
Ogni mattina nelle mie preghiere ringrazio Dio per i tanti anni di vita che mi
ha dato, ma se devo essere sincero la
cosa a cui tengo di più è stata la fondazione della casa-focolare intitolata al
mio paese natale, “San Giovanni Ilarione”, che accoglie più di una ventina di
bambini che altrimenti sarebbero sulla
strada, in balia del vizio e della criminalità. Il pensiero che mi guida è che un
bambino maltrattato è certamente un
futuro delinquente, nella nostra casa
invece viene accolto da pochi mesi di
vita fino all’età in cui diventa adulto. La
cosa che mi dà più orgoglio è sapere che
tutto ciò è stato possibile grazie al contributo della gente del mio amato paese
natale, alla quale va il mio grazie più
sincero e alla quale rivolgo ancora la
mia richiesta di aiuto, visto che la casafocolare, ristrutturata l’anno scorso e
abitata dal dicembre 2006, ha ancora
bisogno di interventi per essere portata a
termine. I costi naturalmente sono dati
non solo dai lavori di rifacimento edilizio, ma anche dalle necessità quotidiane
per poter mandare avanti una famiglia
così numerosa e bisognosa di essere
sostenuta ogni giorno.
Cosa possiamo fare di concreto?
Come molti già sanno, il punto di
riferimento in Italia per me è l’amico
Mario Fochesato (tel. 045 7465960;
cell. 3470627297); inoltre è aperto un
conto presso la Banca Popolare di
Verona e Novara con numero 51000, sul
quale si può versare un’offerta, che sarà
senz’altro di grande giovamento per i
miei amati ragazzi. A distanza di 50 anni
posso dire di essere felice della scelta di
vivere in mezzo ai poveri, perché qui ho
trovato davvero Dio, facendo del bene
agli ultimi, ai bambini in particolare, nel
volto dei quali vedo chiaramente il volto
di Dio.
Un saluto e un grazie a tutti: se qualcuno volesse contattarmi, il mio indirizzo e-mail è il seguente: [email protected]. Grazie fin d’ora per
quanto farete per la mia, anzi per la
nostra casa-focolare!
DARIO BRUNI
L’ALPONE 4
72ª SAGRA DELLE CASTAGNE
Dobbiamo ringraziare la nostra gente
per la riuscita dell’annuale Sagra delle
Castagne. Il successo di quest’ultima è
una ricompensa anche per coloro, compresi i nuovi consiglieri della Pro Loco,
che si sono dati da fare per organizzarla.
L’impegno comincia da lontano con la
preparazione del Libretto della Sagra, con
la ricerca delle pubblicità per finanziare le
varie iniziative. Sono poi da scegliere le
varie foto per rendere il libro piacevole e
ricco di illustrazioni. Un impegno notevole è sostenuto dagli autori che annualmente presentano dei racconti, delle ricerche
per renderlo attraente e interessante.
Infine bisogna stendere il programma in
modo puntuale e minuzioso.
Quest’anno abbiamo puntato a investire sui giovani, nel prodotto tipico della
festa e nel coinvolgere la maggior parte di
associazioni. Il giovedì è stato dedicato
alla presentazione della castagna e dei
suoi molteplici usi, grazie all’apporto dell’amministrazione comunale; nell’occasione è stato presentato un nuovo tipo di
pasta, le “lenguane”, con una ricetta che i
presenti hanno potuto apprezzare, composta di burro di malga e pezzi di castagne.
I compiti organizzativi della sagra
sono stati opportunamente divisi: ai più
giovani è spettato il compito di organizza-
RASSEGNA
DEI PRESEPI
Durante il mese di dicembre
nelle contrade del paese saranno allestiti numerosi presepi:
ogni cittadino e ogni nostro
ospite è invitato a visitarli. Nelle
case delle famiglie che partecipano all’iniziativa troverete cordialità e ospitalità.
La Pro Loco e i cori delle parrocchie passeranno a visitare i
vari presepi, portando panettoni e cantando canzoni per vivere qualche momento natalizio
assieme. Ringraziamo tutte le
famiglie che parteciperanno
alla rassegna.
re il venerdì e il sabato, ai più esperti l’impegno della lunga domenica e del lunedì
sera.
I risultati parlano da soli: una grande
moltitudine era presente, con numerosi
giovani anche da fuori paese e la musica
era impossibile non ascoltarla, dato il suo
coinvolgimento. La finalità di rendere una
serata sicura per i giovani appena fuori
sonaggi della comicità accompagnati da
alcune ballerine. Con molta sorpresa la
piazza alla sera è rimasta piena di gente
che degustava e osservava i vari momenti
della festa.
Per finire il lunedì, serata di liscio per
accontentare i giovani di una volta, una
famosa orchestra ha saputo intrattenere,
far ballare e divertire il pubblico. Come
sempre la conclusione di tutto è rappresentata dai tradizionali fuochi d’artificio
che hanno illuminato la notte con luci e
I bambini della scuola
materna “Papa Luciani” e della scuola elementare “A. Stefani”
di San Giovanni Ilarione sono stati premiati
nell’anno in corso per
aver partecipato, con
le loro insegnanti, al
XXVI Concorso nazionale, promosso dal
Movimento per la Vita
Ambrosiano in collaborazione con il Movimento per la Vita di S.
Giovanni Ilarione.
Un momento della sagra con ... contadinelli e contadinelle.
delle proprie abitazioni, senza dover percorrere chilometri in cerca di soddisfazioni con i gravosi rischi e pericoli delle strade, è stata raggiunta.
Il sabato abbiamo mirato ad un obiettivo ben preciso, quello di spingere nuovi
ragazzi amanti della musica a crearsi un
nome e un pubblico, dando la possibilità
ai giovani dj del paese di rompere il ghiaccio nel suonare in una piazza, dove tanta
gente ha sentito la loro capacità e il loro
stile; visti i risultati, siamo fieri per l’obiettivo raggiunto.
La domenica è un giorno difficile per
le tante ore di lavoro e di preparazione.
Come da tradizione l’apertura del pomeriggio è iniziata con la presenza della
Banda Giuseppe Verdi, con la battitura del
bosco di castagni e con la novità della gara
di torte al castagno, un intrattenimento
quest’ultimo classico ma curioso, durante
il quale il pubblico ha saputo gustare i
sapori delle castagne, lo “scoppeton”
cotto nei “paroli” di una volta, la polenta
e tanto altro. È seguito poi un’applaudita
esibizione delle ballerine della danza del
ventre, che hanno riscaldato e reso più
attraente il freddo pomeriggio. Alla sera si
sono sentite tante risate, con due noti per-
colori.
Questo ricordo della sagra è anche per
ringraziare i tanti partecipanti che hanno
preso parte alle attività in piazza e che con
la loro presenza hanno dato il coraggio a
noi organizzatori. Il gran numero di persone divertite e curiose è stata la soddisfazione di tutti, come pure lo è stato anche il
sentirsi accompagnanti tra le contrade con
una certa sicurezza data della Protezione
Civile nel coordinato per i parcheggi, dai
Carabinieri in Congedo che hanno garantito nelle notti il rispetto del materiale e
della Croce Rossa che ha assicurato l’assistenza sanitaria, prolungando il tempo di
copertura non solo del fine settimana ma
anche per il lunedì.
Vanno ricordate tutte le associazioni,
che hanno collaborato nei giorni della
sagra e che si sono impegnate, ognuna con
il proprio ruolo, e ci scusiamo se abbiamo
dimenticato qualcuno.
La Pro Loco si impegnerà a proseguire
su questa strada e cercherà di migliorare,
di anno in anno, le varie proposte ricordando che la miglior riuscita di una sagra
è nel confronto e nella collaborazione tra
le varie realtà del paese.
LA PRO LOCO
CARNEVALE 2008
Padre Luciano Costalunga nella serata di Miss
Lessinia ha presentato la sua missione in
Venezuela, raccogliendo così delle offerte per
completare le sue opere.
Domenica 3 febbraio, si terrà il carnevale per le vie di San
Giovanni Ilarione.
ritrovo di tutti i carri e le maschere in Piazza
ore 14.00
Aldo Moro (davanti al municipio)
ore 14.14
iscrizione dei carri per la sfilata
ore 15.00
inizio sfilata 1° giro
ore 16.00
inizio sfilata 2° giro
ore 17.00
Premiazioni con MASTRO CILIEGIA e SORA
CASTAGNA.
Per i carri: rivolgersi A. B. 347 0607273 ENTRO IL 1 FEBBRAIO
2008. Ogni gruppo potrà avere più carri, ma sarà valutato in
un’unica categoria. Sarà presente una giuria composta da
vari rappresentanti delle associazioni. Ricordiamo che durante la manifestazione si potranno utilizzare solo coriandoli.
La popolazione è invitata a partecipare per divertirsi e per
assaporare le frittelle, patatine, cioccolata e tanto altro.
BUON DIVERTIMENTO!
NASCE
www.ilarione.it
Dopo qualche mese di prova, finalmente sulla rete internet troviamo
anche San Giovanni Ilarione, con il suo
sito: www.ilarione.it.
Il sito è stato ideato dalla locale
Pro Loco la quale, successivamente,
ha nominato responsabile delle pagine
web Alessandro Pandolfo che ringraziamo per il suo prezioso impegno e
continuo lavoro.
All’interno del sito è possibile consultare “L’Alpone”, qualche settimana
prima dell’arrivo nelle nostre case. Si
possono inoltre leggere i giornalini di
qualche anno fa, all’interno di un
dedicato archivio che permette la
rilettura di articoli di precedenti edizioni.
È stato inserito anche l’indirizzo al
quale inviare gli articoli o le foto per
la pubblicazione sul giornale ([email protected]).
Una parte è stata dedicata alla storia del paese, per permettere ai lettori
stranieri di capire e studiare la nostra
terra di origine, per poi continuare con
un riepilogo delle manifestazioni (ordinate in calendario) di tutto l’anno, in
modo da non dimenticare gli appuntamenti che ci aspettano.
Abbiamo inserito tutte le associazioni del nostro paese, con l’indirizzo
e il numero di telefono. All’interno di
questa parte ogni associazione potrà,
introdurre una o più pagine al fine di
promuovere la propria attività. È stato
inserita una rubrica contenente l’elenco dei numeri telefonici di tutti i cittadini la quale permette di trovare agevolmente aziende o numeri di abita-
zioni di tutta Italia.
Abbiamo facilitato la ricerca della
disponibilità dei libri in biblioteca:
semplicemente compilando una tabella con l’autore, il titolo e il giorno a
disposizione per il ritiro. Entro pochi
giorni il responsabile della biblioteca
risponderà alle domande.
È presente anche una sezione foto,
dove trovare immagini recenti o storiche delle parrocchie, delle contrade e
tanto altro. Sarà compito della Pro
Loco, ampliare la pagina e aggiornarla nel miglior modo.
Per valorizzare maggiormente il
nostro territorio, è stata introdotta una
sezione mappa, la quale consente non
solo di vedere le vie, le piazze e le
strade; ma di ammirare i tetti delle
nostre abitazioni.
Molto importante l’inserimento del
Forum che permette di inserire commenti, critiche e altro, con la possibilità di leggere e rispondere liberamente. Per chi è sprovvisto dell’indirizzo
e-mail c’è la possibilità, previa registrazione, di avere un punto di riferimento per la posta elettronica.
Per finire, saranno introdotte delle
news relative a tutte le manifestazioni
(potenziando così la capacità delle
classiche locandine), dove ogni responsabile delle associazioni, dovrà
semplicemente scrivere l’appuntamento da pubblicare.
Ci sarà ancora del lavoro da fare
per migliorare e aggiornare al meglio
le pagine web. L’inizio lascia ben sperare.
LA PRO LOCO
COSTRUZIONE E
COMPRAVENDITA
I M M O B I L I
Stampe commerciali
(bolle, fatture, buste, biglietti visita)
pubblicitarie
manifesti • volantini
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L’ALPONE 5
Intervista ai “Fuori Registro”
Quando il Rock si mescola all’ironia
“Me gusta la vostra musica, me
gusta i vostri concerti, me gusta
Buccia d’Arancia, me gusta Fuori
Me!! me gusta Cercando Te!!! Me gusta tutto ciò, che Fuori Registro è!!!”
(messaggio sul guestbook del gruppo,
al sito www.fuoriregistro.it).
A marzo, mi si è accesa 1’abat-jour
nella mente.
Ma prima che l’abat-jour si trasformasse in qualcosa di concreto, è dovuto passare un bel po’ di tempo: vari gli
ostacoli, tra cui, l’agognata maturità.
Così, il mio progetto, dal lontano
marzo ‘07, ha visto la luce solo in
luglio tra le lande di Castelvero. Oltre
la salita, sotto il palco, avevo fissato il
mio primo incontro al buio.
Armata della videocamera, strozzata nella borsa microscopica, e di blocchetto “Mont Blanc”, dopo vari gargarismi al collutorio, ero finalmente
pronta all’intervista.
Entrambi i giocatori dell’agognato
incontro avevano alle spalle una sola
intervista: l’imene era stato rotto da
ambedue i versanti.
“Prendo i caffé, e poi andiamo là in
fondo. Okay?” dice Yefet, chitarrista,
venuto a prendermi al posto concordato.
Annuisco.
Saluto cortesemente. Mi siedo sulla panca, tiro fuori il blocco, la videocamera. All’apparizione della videocamera, vedo facce confuse.
“Il mio registratore mi ha mollato”
mi scuso.
“Non ti preoccupare. Filmami di
spalle però. Poi, metti tutti i puntini
all’altezza del viso” inizia Just (voce
del gruppo).
Mi viene in mente Forum. E io come Rita Dalla Chiesa. Scaccio l’incubo dalla testa. Afferro il blocco.
Di sottofondo musica anni ottanta,
viene sostituita dalla voce fonda di un
uomo che elenca numeri e date: probabile estrazione della lotteria?
“Questo è il nostro gruppo spalla”
precisa Rambo (trombone a tiro). I
Fuori Registro ormai sono ben conosciuti nella zona.
Due album alle spalle e un terzo di
quest’anno.
Ora, la composizione ha raggiunto
lo schieramento definitivo di otto
membri, dopo vari cambiamenti di
guardia, ritorni e addii definitivi come
in ogni storia d’amore che si rispetti. Il
cordone che li unisce è la voglia di
fare musica e di fare baccano, proponendo una sorta di rock da osteria, tinteggiato di sfumature funky e reggae.
Seduta di fronte a Just, dopo le
prime sue battute, inizio a ripensare
all’avvertimento bonario di Yefet del
giorno prima: “Non farti problemi se
vedi gente strana nel gruppo”.
“Ho contatti con Gesù. Lo chiamo
a volte. Se vuoi ti do il numero?” mi
propone Just. “Grazie, ma preferisco
Maria. Lei e Yoko Ono sono le mie
eroine”. Rispondo. Lancio un’ occhiata a Patrizio (Basso). La sua somiglianza con John Lennon è assurda.
“Noi siamo molto religiosi ...” inizia
Just. Assume un’aria pensosa “fino a
ieri” Scoppia a ridere. “No, dai.
Cancellala questa”.
Annuisco coooonvinta.
D. “Quando vi siete formati come
gruppo?”
J. “Nel 1999. L’idea è partita da me.
Poi, fortunatamente ho incontrato loro
ed è stato possibile fare qualcosa. Il
gruppo ha assunto varie formazioni.
All’inizio, eravamo io, Patrizio, Yefet”.
Y: “No, all’inizio io non c’ero”.
J: “Ah, già. Be’, insomma il gruppo
ha subito vari cambiamenti. Ora siamo
noi. Just alla voce. All ‘inizio, cantavo
e suonavo la chitarra. Poi, ho mollato
la chitarra. L’ha presa Yefet. Volevo
suonare la tastiera; ma costava troppo.
Perciò, ho preso il microfono.”
Y: “Costava meno”
Al mio fianco, c’è l’attuale tastierista: Manuel.
J: “Va bene, allora. Oltre a me,
Yefet (Chitarra), Suppy (Batteria),
Rambo (Trombone), Patrizio (basso),
Tayo (accompagnatore chitarre), Manuel (Tastierista), Nik (tromba)”.
D: “Il primo ingaggio?”.
Y: “Nel ‘99. A Badia Calavena, nostro posto d’origine”.
D: “Per quanto riguarda gli ingaggi, cercate voi o aspettate la chiamata
di eventuali che vi vogliono a suonare
nei loro locali?”.
J: “No, no. Aspettiamo che ci chiamino. Non mi vedo ad andare in giro
ad offrire il bigliettino da visita. Se
vogliono, ci chiamano loro e noi siamo pronti ad andare. Non voglio impormi alla gente”.
Y: “Dall’inizio ad ora, la gente,
piano piano, si è passata parola su di
noi. È così che ci conosce”. Just si rivolge alla videocamera. Inizia un tetea-tete con l’apparecchio.
Lancia un’occhiata all’improvvisato cameraman, che annuisce.
J: “Annuisci sempre tu?” E aggiunge: “Fai bene ad annuire sempre. A te,
tutto va bene”. Il cameraman annuisce
ancora.
Mi guarda: “Andiamo avanti, dai.
Tranquilla; vai vai”. “Certo!” Torno
sull’attenti.
Guardo le domande. Non mi ricordo dove sono arrivata. Riprendo dalla
fine.
D: “I temi delle vostre canzoni da
dove provengono?”.
J: “Dall’esperienza quotidiana.
Dall’amore, dalla società. Insomma,
dalle esperienze di tutti”.
D: “La fase creativa si fonda su una
divisione di ruoli? Tipo, colui che
scrive, colui che si occupa della musica etc.?”.
Y: “Mah, quello che scrive testi è
lui” (indica Just).
J: “Già. Io scrivo. Poi, se le idee
vanno bene anche gli altri, andiamo a-
GITA A TORINO
Visita alla Reggia dei Savoia-Venaria Reale
il 2 marzo 2008
Per informazioni: Biblioteca civica
(dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30)
La biblioteca comunale
“Ottavia Bonafin” informa...
Ciao a tutti!!
Sentivate la nostra mancanza, eh?!
Approfittiamo dello spazio concessoci su questo ormai mitico periodico
per segnalarvi alcune importanti
novità che la nostra biblioteca ha in
serbo per tutti voi con l’inizio del nuovo anno.
Innanzitutto vi informiamo dell’ormai imminente entrata della nostra
biblioteca nel sistema bibliotecario
provinciale che già da qualche anno
tiene unite e collegate tante biblioteche comunali della nostra provincia.
Infatti, nei primi mesi del prossimo
anno, anche la nostra entrerà a far
parte di tale sistema che, sfruttando
INTERNET, raggruppa le varie realtà
locali in una sorta di unica grande e
fornitissima biblioteca con tutti vantaggi conseguenti.
Cercate per caso un libro di qualsiasi genere e non è presente nella
nostra biblioteca? Tranquilli. Sicuramente lo si scoverà in una delle cinquanta e più biblioteche aderenti al
sistema e, nel giro di 5-6 giorni al
massimo, sarà a disposizione dell’interessato.
Ringraziamo per tutto ciò l’amministrazione comunale, da sempre sensibile ad un concreto sviluppo culturale del paese e della biblioteca, l’asses-
sore alla cultura Augusto Gambaretto
e tutte quelle persone che si sono battute per raggiungere questo importante traguardo.
In materia di ringraziamenti ricordiamo inoltre tutti coloro che, attraverso donazioni, contribuiscono ad
arricchire gli scaffali della biblioteca.
Citiamo qui, in particolar modo, Perlato Antonia, Panarotto Bruno, Allegri
M. Elisa, Damini Agnese, Dugatto Giovanna, Gambaretto Roberta, Dignani
Gemma, Rampo Franca e la biblioteca
comunale di Montecchia di Crosara,
nella persona della bibliotecaria
Scrinzi Vittoria, con la quale abbiamo
iniziato un importante e, ci auguriamo, proficuo rapporto di collaborazione.
Desideriamo altresì ricordare a tutti
la disponibilità di 3 postazioni internet
e la possibilità, per i ragazzi delle
scuole medie, di partecipare all’iniziativa “AMICI DI PENNA” in collaborazione con l’Informagiovani di Montecchia di Crosara e Monteforte d’Alpone.
Ci faremo sentire al più presto con
sorprese ed iniziative interessanti
(stiamo ad esempio pensando a qualche gita) delle quali però ora è prematuro informarvi.
ALESSIO CAMINITI
vanti per quella strada e ognuno mette
il suo contributo.”
Un uomo viene a chiamarli. J: “Aspetta un attimo, stiamo facendo l’intervista”. L’uomo mi guarda sbigottito.
Mi esibisco in uno dei miei sorrisi
a trentadue denti, sfoggiando le pene
di quattro anni di apparecchio.
Patrizio:” Altri dieci minuti”. L’uomo se ne va.
J: “Dai, hai altre domande? Vai
tranquilla”. Tranquilla, proseguo.
D: “Parliamo degli album. Tutti autoprodotti?”.
J: “Si, si. Pagati di tasca propria.
Da me, da lui, da lui ... da tutti noi”.
D: “Spendiamo due parole sull’ultimo album. Perché il titolo Buccia
D’arancia?”.
Y: “Il titolo Buccia d’arancia è
stato scelto per la presenza di un
brano con lo stesso titolo che ci sembrava rappresentasse bene l’intento di
questo nuovo album: è musicalmente
“incazzato” ed energetico e il testo è
ironico (la buccia d’arancia e una
metafora per descrivere il modo di
spogliarsi della ragazza di cui si
parla). Ci è sembrato un bel biglietto
da visita e anche la musicalità del titolo stesso e la possibilità di comunicarlo bene con le immagini ci hanno convinto ancor di più a sceglierlo come
titolo”.
D: “Come vedete la scena musicale della provincia?”.
Y: “Mah, pensiamo che manchino
le strutture: i gruppi di quasi tutti i
generi sono ben rappresentati a
Verona, ma mancano gli spazi per permettere ai gruppi che non suonano
cover di esibirsi. È un meccanismo
che parte spesso dal non investimento
da parte dei gestori di locali sulla
I
GIOVAN
musica originale, preferendo le cover
band o la musica non live.
Comunque sia penso che anche le
cover band non se la passino bene:
direi che quindi è più che altro un problema di spazi per il live, specialmente per i gruppi rock o che suonano
musica più dura. Forse anche l’interesse della musica live da parte del
pubblico è diminuito: è chiaro che
anche da parte di chi ascolta e guarda
la serata live richiede più “impegno”
rispetto ad un locale o ad una sagra.
Finite le domande, sospiro e sorrido.
“Bon, avrei finito”.
J: “Come? No, no. Fanne altre. Se
no, dobbiamo andare a lavorare.
(Indica il palco)”. Vabbè.
D: “Quali sono le vostre occupazioni, oltre a suonare nei Fuori Registro?”.
Y: “Allora, io sono uno studente
universitario di Medicina, in dirittura
d’arrivo, Just e Nik sono grafici industriali, Tayo è geometra, Patrizio elettricista, Suppy carpentiere e Rambo
enologo”. Guardo il blocco. Le domande sono finite.
Ringrazio definitivamente. Loro
ringraziano.
Loro vanno a lavorare, io a dilettarmi con la videocamera, filmandoli un
po’. Mi sposto sotto il palco, mentre le
luci sono soffuse.
All’improvviso, stagliati nella penombra, attaccano con “Voglio stare
al mare”. (Scelta alquanto profetica).
Testi ironici, mai banali. Musiche
coinvolgenti. Abili sul palco e bravi
intrattenitori.
In due parole: FUORI REGISTRO.
ROBERTA COSTANTINI
GIOVANI
E SOCIETÀ
I giovani sicuramente hanno
molti problemi al giorno d’oggi. Ma
è un po’ troppo facile sparare a zero
su chi non si può neppure difendere.
Un po’ per l’età, a 20 anni non si ha
il coraggio per farsi sentire ed un
po’ perché anche se lo facessero non
sarebbero ascoltati. “Perché a 20 anni non si capisce niente”. Secondo il
“XIII Rapporto su Verona”, elaborato dalla Curia diocesana, alcol e
cannabis sono le sostanze più allettanti, il 74% dei ragazzi (età media
16 anni) accetterebbe l’offerta di
esse. Ma un dato ancora più curioso
è che anche il 23% dei genitori (età
media 40 anni) le accetterebbe.
Allora forse il problema non è solo
della “gioventù del giorno d’oggi”
ma si tratta di una società malata. A
volte abbiamo la memoria troppo
corta perché non sono lontani i
tempi in cui parlando di noi veneti si
diceva con orgoglio di essere dei
grandi bevitori.
È inutile nascondersi dietro ad un
dito, si è sempre bevuto ma quarant’anni fa non ne parlava nessuno.
Il fatto è che non ci sono alternative
da offrire ai giovani. Basta uscire
una sera e ci si accorge di questo. Le
attrattive nella nostra zona non sono
molte, per trovare un locale si devono fare almeno 15 chilometri ed i
rischi aumentano anche solo per la
distanza.
I giovani sicuramente possono
fare molto ma ancora di più possono
fare gli adulti perché la società non
è in mano ai ragazzi, le iniziative
devono uscire dagli adulti. Per fare
questo devono però credere in queste iniziative.
M. G.
Caldarroste che bontà!
È stata una sorpresa fragrante, calda e gustosa, quella che la Pro Loco ci
ha fatto martedì 30 ottobre alle ore 13.30. Sì, perché dal cortile della
scuola primaria “Aristide Stefani”, all’improvviso si è levato verso il cielo
cupo e piovoso, un delizioso e invitante profumino di caldarroste che, ci
faceva venire l’acquolina in bocca. Tutti noi bambini, alla vista del calderone fumante e dei volontari intenti ad arrostire le castagne ci siamo sentiti impazienti di assaporare i frutti autunnali dei nostri boschi. Le caldarroste hanno riscaldato, oltre alle nostre mani infreddolite, anche i nostri
cuori colmandoli di gioia. Grazie alla Pro Loco per averci regalato questo
momento facendoci scoprire che sono sempre le cose più semplici a farci
felici.
GLI ALUNNI DELLA SCUOLA
PRIMARIA “A. STEFANI”
ORI
GLI ALL Complimenti vivissimi da parte della redazione a:
DIsacco Gaiga, Facoltà di Ingegneria elettronica presso l’Università degli
studi di Padova nel mese di novembre
Riccardo Gambaretto, Facoltà di Scienze Motorie presso l’Università
degli Studi di Verona nel mese di novembre
Massimo Panarotto, Laurea breve il 22.11.07 presso l’Università degli
studi di Padova in Ingegneria meccanica
L’ALPONE 6
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA
dal Consiglio comunale
SOS RIFIUTI
Verificato lo stato
di attuazione dei
programmi
L’Amministrazione comunale invita, ancora una volta,
tutti i cittadini di San Giovanni ad una separazione più
accurata dei rifiuti come ben spiegato nel pieghevole
distribuito a tutte le famiglie.
Si invitano altresì tutti gli utenti a fare uso il piu possibile dell’isola ecologica di Via Boarie, dove è più
facile e sbrigativa la separazione per il cittadino e, di
conseguenza, più economica per il Comune.
L’isola ecologica è aperta nei seguenti orari: Lunedì
dalle 8-12.00; mercoledì 15-18.30; sabato 8-12.00.
Tutto ciò al fine di contenere l’aumento della tariffa per
gli utenti che altrimenti dovrà essere rivista.
GLI AMMINISTRATORI
La normativa vigente stabilisce che, almeno una volta all’anno, entro il
30 settembre, venga effettuata un’attenta ricognizione dello stato di attuazione dei programmi definiti al momento dell’approvazione del bilancio
di previsione allo scopo di ripristinare il pareggio qualora i dati della
gestione finanziaria in corso faccia prevedere un eventuale disavanzo. La
ricognizione, come risulta dalle relazioni del revisore dei conti e del
responsabile del servizio finanziario comunale, ha offrrto sufficienti
garanzie per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, come risulta dai
prospetti sotto riportati:
PARTE PRIMA ENTRATA:
Avanzo di amministrazione applicato al bilancio di cui:
TITOLO I
entrate tributarie
TITOLO Il
entrate da trasferimenti
TITOLO III
entrate extra-tributarie
TITOLO IV
entrate da trasferimenti
TITOLO V
entrate da accensione di prestiti
TITOLO VI
entrate per servizi per conto terzi
TOTALE ENTRATE
0
1.369.446,33
792.835,20
665.990,19
2.249.665,90
1.133.270,00
458.082,00
6.669.289,62
PARTE SECONDA SPESA
TITOLO I
TITOLO Il
TITOLO III
TITOLO IV
spesa corrente
spesa in conto capitale
spesa per rimborso di prestiti
spesa per conto terzi
TOTALE SPESA
2.530.100,72
3.072.935,90
608.171,00
458.082,00
6.669.289,62
(Del. n. 49 del 26 settembre 2007)
Il catasto in Comune
Fin dal 1998 una legge dello
Stato aveva previsto che venisse
attribuita ai comuni la funzione di
conservare, utilizzare e aggiornare
gli atti del catasto dei terreni e del
catasto edilizio urbano. Una recentissima disposizione - giugno
2007 - prevede che per tale servizio i comuni, oltre che organizzarsi in proprio, possano avvalersi
delle Comunità montane di appartenenza. Questa è la scelta per la
quale ha optato anche il comune dì
San Giovanni essendo operante sul
suo territorio la Comunità
Montana della Lessinia. Una volta
definite le modalità per l’esercizio
della funzione, saranno possibili
tre livelli di intervento:
A) OPZIONE DI PRIMO LIVELLO:
1. consultazione della banca dati
catastale unitaria nazionale e
servizi di visura catastale;
2. certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati
informatizzata;
3. aggiornamento della banca dati
del catasto mediante trattazione
delle richieste di variazione
delle intestazioni e delle richieste di correzione dei dati amministrativi, comprese quelle inerenti la toponomastica;
4. riscossioni erariali per i servizi
catastali;
B) OPZIONE DI SECONDO LIVELLO, OLTRE ALLE FUNZIONI DI CUI ALLA LETTERA
A):
1. verifica formale, accettazione e
registrazione delle dichiarazioni
tecniche di aggiornamento del
Catasto Fabbricati;
2. confronto, con gli atti di pertinenza del comune, delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento e segnalazione degli esiti
all’Agenzia del Territorio per la
definizione dell’aggiornamento
del Catasto Fabbricati;
3. verifica formale e accettazione
delle dichiarazioni tecniche di
aggiornamento geometrico del
Catasto Terreni;
4. verifica formale, accettazione e
registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del
Catasto Terreni;
C) OPZIONE DI TERZO LIVELLO, OLTRE ALLE FUNZIONI DI CUI ALLA LETTERA
A):
1. verifica formale, accettazione e
registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento
del Catasto Fabbricati;
2. verifica formale, accettazione e
registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento
geometrico del Catasto Terreni;
3. verifica formale, accettazione e
registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del
Catasto Terreni;
4. definizione dell’aggiornamento
della banca dati catastale, sulla
base delle proposte di parte,
ovvero sulla base di adempimenti d’ufficio;
(Del. n. 43 del 26 settembre 2007)
dalla Giunta comunale
Mercato delle
ciliegie 2007
Anche per il 2007 la gestione del mercato cerasicolo è stata affidata
alla Pro Loco. Il presidente, Franco Cavazzola, ha fornito una dettagliata
relazione che si riporta integralmente:
RENDICONTO MERCATO DELLE
CILIEGIE ANNO 2007
- Il mercato delle ciliegie è stato aperto domenica 10 giugno 2007 ed è
stato chiuso domenica 1 luglio 2007, per un totale di giorni 22.
- Casse convenute sul mercato 2.310 per 10 kg. netti l’una = 23.100 kg.
di ciliegie pesate durante tutto il periodo del mercato.
- Blocchetti usati per la raccolta del plateatico n. 3.
- Totale entrate di € 0,15 per ogni cassa di ciliegie vendute sul mercato:
Casse n. 2.310 x 0,15 = € 346,50
SPESE
- Compenso di € 11,00 al giorno al responsabile
del mercato per un totale di giorni 22
- Spese di vigilanza e tempo extra dedicato al mercato
- Compenso aggio sulle riscossioni al personale
studentesco occupato per la pesatura 30% + scarto
- TOTALE
€ 242,00
€ 100,00
€ 110,00
€ 452,00
ENTRATE
-
Tassa scarto
Tassa mercato
TOTALE ENTRATE
TOTALE USCITE
DISAVANZO ECONOMICO
€ 020,00
€ 346,50
€ 366,50
€ 452,00
€ - 85,50
IL PRESIDENTE FRANCO CAVAZZOLA
(Del. n. 101 del 24 luglio 2007)
Sistemazione
Piazzetta di Via
degli Alpini
Un contributo di 14.871,56
euro è stato assegnato a favore dei
condomìni “Ex filanda” ed “Ex
filanda 2” , su un totale di spesa
ammontante a 47.434,80 euro necessari per la definitiva sistemazione della piazzetta di Via degli
Alpini, oltre che per la costruzione
della scala di collegamento con il
camminamento proveniente da via
Roma e piazza dell’Osto. L’intervento comunale è stato possibile
per il fatto che si tratta di aree adibite ad uso pubblico.
(Del. n. 102 del 24 luglio 2007)
Allargamento di Via
Frozzoli
Il progetto preliminare/definitivo relativo all’allargamento dell’incrocio tra Via Frozzoli e la strada provinciale 17 della Valle d’Alpone , predisposto dal responsabile dell’Area tecnica, Bacco Maurizio, prevede una
spesa complessiva di 5.000,00 euro, di cui 1.750,00 da utilizzare per l’acquisto dei terreni necessari all’allargamento.
(Del. n. 103 del 24 luglio 2007)
testi di DELIO VICENTINI
Convenzione per le
mense
scolastiche
È stata rinnovata, anche per il
corrente anno scolastico la convenzione con l’Associazione Castello per la preparazione dei cibi e
per la gestione del servizio di
mensa riservato agli alunni della
scuola primaria a tempo pieno “C.
Tonin” di Castello, per la scuola
primaria “A. Stefanì” del capoluogo e della scuola secondaria di
primo grado (scuola media) “M.
Marcazzan”. L’accordo prevede
che, per la preparazione dei pasti.
vengano utilizzati gli spazi e le
strutture di proprietà comunale
esistenti presso l’edificio di Castello. In cambio del servizio svolto, oltre alla fornitura di luce,
acqua, gas e alla manutenzione degli utensili, l’Amministrazione comunale si impegna ad erogare un
contributo pari a 18.604,00 euro
secondo le seguenti modalità:
40% entro il 31 marzo 2008 e ii
restante 60% entro il 30 aprile
2008.
Da parte sua l’Associazione
assicura, con proprio personale, lo
svolgimento dei seguenti sevizi:
- predisposizione e somministrazione dei pasti necessari, nel
pieno rispetto delle tabelle dietetiche predisposte dai responsabile dei Servizio Igiene pubblica dell’ULSS 20;
- pulizia e igiene dei locali e
delle attrezzature.
Si impegna, inoltre, a controllare che il personale dipendente sia
in possesso di tutti i requisiti, personali e professionali, previsti per
l’esercizio delle funzioni specificate, assumendosi ogni responsabilità civile e penale.
L’Amministrazione, qualora si
verifichino lamentele, potrà chiedere un adeguato controllo circa lo
svolgimento del servizio. In caso
di inosservanza delle clausole in
esso contenute l’accordo potrà essere revocato.
(Del. n. 104 del 24 luglio 2004)
Teleriscaldamento:
un passo
avanti
La realizzazione di due impianti di cogenerazione ad oli vegetali
con annesse mini reti di riscaldamento di cui si è diffusamente data
informazione alla popolazione nei
precedente numero del nostro
giornale, ha segnato un ulteriore
passo avanti. Due ditte specializzate nel settore hanno presentato
due ipotesi strutturali e la Com-
L’ALPONE 7
missione tecnica, espressamente
nominata , le ha attentamente esaminate. Il maggior punteggio è
stato conseguito dalla ditta “EN.IN. Esco” di Roveré veronese la
cui proposta è stata dichiarata di
pubblica utilità sulla base della
seguente documentazione, consultabile presso l’Ufficio Tecnico
comunale:
- studio di inquadramento territoriale e ambientale
-
studio di fattibilità
progetto preliminare
bozza di convenzione
piano economico-finanziario
asseverato
- caratteristiche di servizio e di
gestione
- garanzie offerte dal promotore
all’Amministrazione comunale
Ulteriori informazioni verranno
fornite in seguito.
(Del. n. 108 del 10 agosto 2007)
Acqua in Contrada
Lore
Un ulteriore intervento per far fronte al grave problema dell’approvvigionamento idrico sta per essere realizzato. È stato, infatti, approvato il
progetto preliminare per la costruzione di un pozzo, con relative vasche
di accumulo, in località Lore. La spesa prevista ammonta a 21.270,50
euro, comprensiva degli oneri per l’acquisto dei terreni.
(Del. n. 112 del 28 agosto 2007)
Nuova Sede per la
Protezione Civile
Il locale Gruppo di Protezione Civile, al quale volontaristicamente aderiscono molti concittadini, ormai dispone di una consistente dotazione di
mezzi e apparecchiature di valore rilevante. Conseguentemente si è resa
necessaria la costruzione di una nuova sede-magazzino per la quale è
stato già predisposto, a cura dell’Ufficio Tecnico comunale, il progetto
preventivo. L’impegno finanziario ammonta a 446.950,00 euro.
(Del. n. 117 del 18 settembre 2007)
I costi della Sagra
delle Castagne
La tradizionale sagra delle
castagne, che attira nel nostro
paese migliaia di visitatori, nelle
ultime edizioni è diventata anche
una preziosa vetrina per dare visibilità alle attività artigianali e
commerciali che costituiscono
l’ossatura portante dell’economia
del paese. Questa la motivazione
che ha indotto l’Amministrazione
comunale a sostenerla anche finanziariamente, Infatti una somma
pari a 3.300,00 euro è stata messa
a disposizione del Responsabile
dell’area amministrativa per spese
di rappresentanza, per la concessione di contributi e per l’organizzazione delle attività connesse. Un
contributo
straordinario,
di
2.000,00 euro è stato stanziato a
favore della Pro Loco per il noleggio del capannone che ha ospitato
la mostra dell’artigianato locale.
(Del. n. 121 del 2 ottobre 2007)
Pro musica
strumentale
Rinnovata la convenzione con
l’Associazione Centro Didattico
Musicale italiano “G. Rossini” di
Recoaro Terme per l’insegnamento della musica strumentale a bambini e ragazzi e a quanti, anche
adulti, si sentano attratti dalle sette
note. Per le attività di insegnamento vengono utilizzati due locali
situati al piano terra dell’edificio
comunale: la sala civica “Mariano
Rumor” e quella attigua. Le lezioni si svolgono il lunedi dalle 13.30
alle 20.00, il mercoledì 16.00 alle
18.30 e il giovedì dalle 13.30 alle
16.00, fino al prossimo 15 giugno
2008. L’onere a carico dell’associazione, che si impegna al corretto utilizzo dei locali, ammonta a
150,00 euro.
(Del. n. 22 del 2 ottobre 2007)
Acquedotto, interventi
straordinari
Sulla base di una specifica relazione, presentata a cura dell’Ufficio
Tecnico Comunale, è stato approvato un progetto preliminare/definitivo
per la realizzazione di interventi straordinari di manutenzione del civico
acquedotto per un importo di 43206,30 euro che verranno finanziati con
il riutilizzo dei residui mutui accesi per altre opere, ormai concluse, previo nulla osta della Cassa Depositi e prestiti di Roma.
(Del. n. 124 del 9 ottobre 2007)
Opere pubbliche nel
2008-2010
Il programma delle opere pubbliche per ii triennio 2008/2010 prevede la realizzazione delle strutture specificate nello schema che segue, comprendente la calendarizzazione degli interventi:
PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2008/2010
ARTICOLAZIONE DELLA COPERTURA FINANZIARIA
CODICE ISTAT
Tipologia
(3)
Categoria
(3)
Reg.
Prov.
Com.
005
005
023
023
070
070
09
01
A04 39
A05 08
005
005
005
023
023
023
070
070
070
07
01
07
A01 01
A05 08
A05 08
005
023
070
08
A01 01
005
023
070
01
A02 11
005
023
070
01
A05 08
005
023
070
07
A05 31
005
023
070
08
A05 31
005
023
070
09
A06 90
DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
Zona Industriale
ed Artigianale Loc. Boarie
Asilo Nido
Bitumatura strade
Urbane ed Extraurbane
Palestra
Edilizia Scolastica
Completamento
Arredo Urbano
Sede Prot. Civile
Centro Diurno per
Anziani
Interventi
Cimitero Cattignano
Completamento
Cimitero Capoluogo
Illuminazione Contrade
Totale
Cessione
immobili
STIMA DEI COSTI DI PROGRAMMA
Apporto di
capitale privato
Tipologia
Importo
(5)
Primo Anno
Secondo
Terzo Anno
Totale
S/N (4)
500.000,00
500.000,00
500.00,00
1.500.000,00
N
0,00
309.490,00
300.000,00
690.490,00
N
0,00
100.000,00
100.000,00
100.00,00
300.000,00
N
0,00
431.000,00
100.000,00
436.951,00
100.000,00
100.00,00
867.951,00
300.000,00
N
N
0,00
0,00
150.000,00
150.000,00
300.000,00
N
0,00
446.950,00
N
0,00
446.950,00
420.000,00
100.000,00
100.00,00
620.000,00
N
0,00
100.000,00
100.00,00
200.000,00
N
0,00
250.000,00
150.00,00
400.000,00
N
0,00
220.000,00
N
0,00
0,00
110.000,00
110.00,00
2.457.440,00 2.146.951,00 1.160.000,00
Nel corso dell’anno 2008 verranno avviati gli interventi sotto specificati per i quali vengono indicati anche
i periodi previsti per l’inizio dei lavori:
ELENCO ANNUALE 2008
DESCRIZIONE
INTERVENTO
Zona Industriale
ed Artigianale
Loc. Boarie
Asilo Nido
Bitumatura
Strade Urbane
ed Extraurbane
Palestra
Edilizia Scolastica
Completamento
Arredo Urbano
Sede Prot. Civile
Centro Diurno
per Anziani
RESPONSABILE
DEL PROCEDIMENTO
Importo
Totale
intervento
Finalità
(3)
Nome
Cognome
Importo
annualità
Maurizio
Bacco
500.000,00
1.500.000,00
Maurizio
Bacco
309.490,00
Maurizio
Bacco
Maurizio
Maurizio
Conformità
STATO
Priorità PROGETTAZIONE
(4)
approvata (5)
Urb
(S/N)
Amb
(S/N)
MIS
S
S
3
609.490,00
MIS
S
S
100.000,00
300.000,00
URB
S
Bacco
Bacco
431.000,00
100.000,00
867.951,00
300.000,00
MIS
ADN
Maurizio
Bacco
150.000,00
300.000,00
Maurizio
Bacco
446.950,00
Maurizio
Bacco
420.000,00
TOTALE
2.457.440,00
Tempi di esecuzione
TRIM/ANNO
INIZIO LAVORI
TRIM/ANNO
FINE LAVORI
PP
2°/2008
2°/2009
3
PD
1°/2008
3°/2008
S
3
PP
3°/2008
4°/2008
S
S
S
S
2
1
PD
PP
2°/2008
1°/2008
1°/2009
3°/2008
MIS
S
S
3
PP
4°/2008
1°/2009
446.950,00
MIS
S
S
2
PD
4°/2008
2°/2009
620.000,00
MIS
S
S
1
SC
3°/2008
2°/2009
(Del. n. 118 del 25 settembre 2007)
UNA NUOVA SOCIETÀ DI GESTIONE
DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
Desidero informare che, a partire dal 1 gennaio 2008
la gestione del Servizio Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazione), è trasferita in capo alla nuova società
di gestione Acque Veronesi s.c.a r.l.
IL NUOVO GESTORE
“Acque Veronesi s.c.a r.l.” ha ricevuto in affidamento
dall’Autorità di Ambito, ai sensi di legge, per i prossimi 25
anni, la gestione unificata del Servizio Idrico Integrato nell’area “Veronese”, costituita da 77 dei 98 comuni della
Provincia di Verona, incluso il Comune di San Giovanni Ilarione.
“Acque Veronesi s.c.a r.l.” è una società consortile a
capitale interamente pubblico, formata dalle società di
gestione pubbliche e dai consorzi pubblici esistenti, nonché
dai molteplici Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale
(A.A.T.O.) Veronese.
PERCHÉ QUESTA NOVITÀ
L’affidamento del servizio idrico integrato ad un unico
soggetto costituisce l’ultima tappa del percorso di riorganizzazione del servizio idrico previsto dalla legge, nell’ambito
del quale i Sindaci dei comuni veronesi hanno deciso di
mantenere l’acqua sotto lo stretto controllo pubblico, affidando quindi la gestione a due società interamente pubbliche: all’Azienda Gardesana Servizi s.p.a. per i 20 comuni
dell’Area del Garda e, appunto, ad “Acque Veronesi s.c.a
r.l.” per i rimanenti 77 comuni dell’Area Veronese dell’ambito ottimale.
La gestione affidata ad un’impresa pubblica consentirà
la razionalizzazione del servizio offerto ai cittadini, il raggiungimento di elevati standard di qualità ed il miglioramento progressivo del servizio, mediante anche la realizzazione di investimenti in nuovi impianti ed in nuove tecnologie.
COSA CAMBIA
“Acque Veronesi s.c.a r.l.” è chiamata a subentrare agli
attuali gestori, siano essi consorzi o società comunali, ovvero agli stessi comuni laddove essi gestiscano il servizio direttamente.
Pertanto, a partire dal 1° gennaio 2008, la gestione operativa delle reti e degli impianti, così come la fatturazione
dei consumi idrici, saranno effettuate direttamente da
“Acque Veronesi s.c.a r.l.” e non più dal Comune di San
Giovanni Ilarione.
“Acque Veronesi s.c.a r.l.” continuerà ad applicare nei
confronti degli utenti le medesime tariffe e condizioni contrattuali attualmente applicate dal Comune, fino a quando
l’Autorità d’Ambito Veronese non determinerà il nuovo quadro tariffario e regolamentare, nel rispetto delle normative
vigenti.
Saranno mantenuti gli attuali sportelli presso i quali si
potranno effettuare le comuni operazioni contrattuali e mantenere le normali modalità di pagamento (allo sportello o
mediante C/C postale). I canali di addebito continuativo
mediante domiciliazione bancaria o postale (R.I.D.) eventualmente utilizzati saranno, ove tecnicamente possibile,
mantenuti in collaborazione con gli istituti di credito e Poste
Italiane S.p.A.
Se saranno adottate successive soluzioni organizzative
nell’ottica del miglioramento della gestione, sarà data
ampia e tempestiva comunicazione.
Per mettersi in contatto con Acque Veronesi s.c.a r.l.:
Numero verde clienti
800735300
Numero verde guasti 800734300 attivo 24 ore su
24 per emergenze e guasti
Fax
045-8677468
Nella speranza di aver reso una gradita informazione e
nel ringraziare per la cortese attenzione prestata, con l’occasione, porgo i migliori saluti.
DAL CERO
GEOM.
IL SINDACO
DOMENICO
L’ALPONE 8
5° Anniversario della Croce Rossa
a San Giovanni Ilarione
Ne è passato di tempo da quel 6
ottobre 2002 quando i Volontari del
Soccorso della C.R.I. hanno cominciato a prestare servizio in Valdalpone.
Dopo 5 anni la Croce Rossa è
diventata un punto di riferimento
nella realtà sangiovannese ed è tuttora in continua crescita. Abbiamo perciò intervistato l’attuale responsabile
del Gruppo di San Bonifacio, al quale
2004 ci siamo finalmente insediati.
D. A proposito della nuova sede:
avevate promesso che con degli idonei spazi avreste aumentato l’operatività. Questo è poi avvenuto?
R. Si, la promessa è stata puntualmente mantenuta. Nel 2002 abbiamo
cominciato con le domeniche, dalle
8.00 alle 20.00, più i giorni della
Sagra delle Castagne e qualche festività come il Natale e il Capodanno.
I volontari della CRI si addestrano in un intervento simulato.
il distaccamento di San Giovanni fa
riferimento, il Commissario Riccardo Regazzin.
D. In questi 5 anni lei ha avuto il
compito di organizzare il servizio di
ambulanza in Valdalpone e i turni dei
Volontari: quali sono stati i principali problemi che avete riscontrato?
R. i primi tempi sono stati sicuramente i più difficili. Innanzitutto era
necessario risolvere il problema della
sede dove poter dislocare gli equipaggi. Fortunatamente siamo stati
supportati dall’Amministrazione Comunale di San Giovanni Ilarione che
ci ha dato in uso la baita presso gli
impianti sportivi. Poco dopo, però, è
sorto il problema dell’ambulanza:
quella che avevamo destinato al servizio in vallata è stata coinvolta in un
incidente stradale che l’ha resa inutilizzabile. Eravamo quindi costretti,
ogni fine settimana, a fare vere e proprie acrobazie per riuscire ad avere
un mezzo da mettere in servizio. Ciononostante, con tenacia e passione,
siamo sempre riusciti ad evitare
interruzioni, onorando l’impegno
preso. Nel maggio 2006 il problema
si è finalmente risolto grazie al progetto dei Lions “Una ambulanza per
la Valdalpone” che, con il contributo
delle Amministrazioni Comunali,
Associazioni, Ditte e Cittadini, ci ha
consentito di avere un mezzo interamente dedicato al servizio in vallata.
Nel frattempo abbiamo anche trovato una sede più idonea: grazie
all’aiuto della Parrocchia, abbiamo
ricevuto in uso dei locali di Piazza
Martiri e, dopo un intero inverno passato a restaurare, sistemare e adeguare a norma di legge, nel maggio del
Nel maggio 2004, con il passaggio
all’attuale sede, abbiamo aggiunto i
sabati notte, dalle 20.00 alle 8.00; ad
ottobre dello stesso anno è stata la
volta dei venerdì notte, dalle 21.00
alle 8.00. Infine, dal giugno 2006,
siamo presenti anche tutta la giornata del sabato. In pratica tutte le settimane, dal venerdì sera alla domenica
sera, senza soluzione di continuità,
l’ambulanza è operativa. Ogni anno
abbiamo fornito copertura totale alla
Sagra e alle varie festività. Negli ultimi due abbiamo anche dato, per
quello che potevamo, il nostro contributo per la sicurezza della campagna
di raccolta delle ciliegie, organizzando turni diurni, dal lunedì al venerdì,
dalle 18.00 alle 21.00. Infine, nei
periodi di ferie o al verificarsi di particolari eventi meteorologici, abbiamo ampliato l’operatività ogniqualvolta è stato possibile.
D. Sembra un bell’impegno.
Quante persone occorrono?
R.: Di media ci sono 4 Volontari
per turno, un autista/soccorritore e
tre soccorritori, di cui almeno uno
abilitato all’utilizzo del defibrillatore. Per coprire un intero fine settimana, dal venerdì notte alla domenica
sera ci sono 6 turni, servono quindi
24 persone per un totale di 192 ore di
servizio a week-end e più di 10.000
annue.
D. Sono tutti della zona i Volontari
che prestano servizio a San Giovanni
Ilarione?
R. I Volontari della zona sono una
trentina e riescono a coprire circa il
settanta per cento dei turni. I restanti
sono attualmente garantiti da altri
colleghi del Gruppo di San Boni-
Anno
1939 in
Cirenaica:
la famiglia Biondaro con
alcuni coloni al villaggio
“Cesare
Battisti”.
facio, che arrivano da tutto l’est veronese. Il lavoro più impegnativo è far
collimare le disponibilità dei singoli
con gli impegni presi dal Gruppo. Ci
si riesce grazie alla volontà comune
di rendersi utili per il prossimo e dare
un servizio efficiente alla collettività,
con piena coscienza che questo a
volte richiede qualche sacrificio.
Fortunatamente però ci sono anche
molte soddisfazioni: la presenza dell’ambulanza in valle riduce i tempi ed
aumenta le possibilità di buona riuscita del soccorso. E quando un intervento va a buon fine, ogni sacrificio
viene ripagato.
D. È cosi determinante il fattore
tempo?
R. Purtroppo si. Più la situazione è
grave e più diventano determinanti le
manovre fatte sul paziente nei primi
5/10 minuti. In quei pochi minuti si
decidono sopravvivenza e qualità
della vita futura. Se quei minuti passano inutilmente, viene resa vana
qualsiasi azione intrapresa successivamente. Stesso dicasi anche per l’utilizzo del defibrillatore.
D. Di interventi come questi ne
fate molti in un anno?
R. Di cosi urgenti una sessantina.
Considerando anche gli altri, quest’anno arriveremo a quota 200, cioè
50 in più rispetto al 2006. Del resto,
l’estensione degli orari di operatività
e la costante presenza, in tutti i fine
settimana dell’anno, hanno reso l’ambulanza della Croce Rossa un punto
di riferimento per il 118 e una risorsa
da sfruttare al massimo.
D. 200 interventi sono parecchi...
R. Già. Questo non sempre emerge
perché la maggior parte del nostro
lavoro viene svolto in sordina, in
maniera quasi anonima. Numerosi
interventi passano inosservati perché
li eseguiamo senza utilizzare sirene e
lampeggianti. Infatti, quando operiamo ci atteniamo scrupolosamente a
quanto previsto dai protocolli operativi del 118 e questo consente di limitarne sensibilmente l’impiego.
D. Come si fa a contattarvi in caso
di necessità?
R. quando serve l’ambulanza, la
prima ed unica cosa da fare è chiamare il numero gratuito 1-1-8 e rispondere alle domande che verranno poste. Penserà poi l’operatore di Verona
Emergenza ad inviare il mezzo di soccorso. Molto importante, quando si
può, è andare incontro all’ambulanza
per accompagnarla dove serve, evitando inutili perdite di tempo.
D. Cosa c’è nel futuro della Croce
Rossa di San Giovanni Ilarione?
R. sicuramente il desiderio di continuare a fornire assistenza sanitaria
all’alta Val d’Alpone e, quando avremo aumentato l’organico, estendere
progressivamente la presenza operativa alle notti infrasettimanali. A tale
scopo, negli ultimi mesi abbiamo formato 10 nuovi autisti di ambulanza,
di cui 4 residenti in vallata. Abbiamo
anche messo in cantiere un nuovo
corso di reclutamento per Volontari
che si svolgerà a San Bonifacio nei
primi mesi del 2008. Gli interessati
possono ricevere maggiori informazioni sul sito www.cri-sanbonifacio.it
o prestando attenzione ai manifesti
che verranno esposti in vallata.
Sarà inoltre portata avanti la collaborazione con il Gruppo Comunale di
Protezione Civile, sia con degli
aggiornamenti teorici, sia con delle
simulazioni pratiche congiunte, come
quella svoltasi il 23 settembre scorso.
Contiamo di riuscire ad eseguire,
Anche quest’anno Cividale è stata meta balneare dei nostri ex giovani. Ecco il gruppo allegro e con tanta voglia di vivere.
INFORMAZIONI
DALLE SCUOLE
PRIMARIE
L’Istituto Comprensivo di San
Giovanni Ilarione vuole intensificare
la propria collaborazione con il trimestrale: un modo per essere più vicini ai
cittadini e far conoscere a tutti le tante
iniziative che propone ai suoi studenti.
È ormai consolidata la collaborazione dell’I.C. con le Amministrazioni e le Associazioni che operano
sul territorio, mentre altre cooperazioni cambiano nel tempo in base alla
progettualità annuale.
Molti sono i progetti di arricchimento/integrazione del curricolo che
offriamo ai nostri alunni e che rientrano, prevalentemente, in 4 filoni:
educazione ambientale, educazione
allo sport, educazione stradale/legalità ed educazione alla salute.
Ma la nostra attenzione non va
solo ai ragazzi!
L’intento è quello di promuovere
iniziative educative e culturali rivolte
anche alla comunità adulta, tenendo
conto dei bisogni dei genitori. Ciò
avviene attraverso la comunicazione
con il Comitato Genitori e la realizzazione di serate a tema.
Augurandoci che il nostro ruolo
come centro di promozione culturale
In Francia a raccogliere le bietole nell’anno 1953: Biondaro
Francesco, Signorin Renato,
Bevilacqua Luigia, Vandin Danilo.
entro la fine dell’anno scolastico,
almeno una simulazione di evacuazione degli alunni in tutte le scuole
del paese.
Infine, sono in fase di predisposizione una serie di proposte in materia
di soccorso e sicurezza da sottoporre
alle Autorità locali competenti. Alla
luce delle esperienze pratiche di questi 5 anni, pensiamo di poter contribuire per migliorare ulteriormente
l’assistenza e la qualità della vita sangiovanese.
D. Qualcuno da ringraziare?
R. Si. Ma prima un appello: a tutti
i giovani della Valdalpone, perchè
siano prudenti in ogni cosa che fanno
e perché prendano coscienza che il
mondo del volontariato rappresenta
anche un momento di aggregazione e
di svago. Si conosce gente nuova, si
fanno amicizie, si trascorre del tempo
insieme e intanto ci si rende utili al
prossimo. Loro hanno bisogno di
alternative; le associazioni di volontariato della vallata hanno bisogno di
loro. Perché non provare quindi ad
avvicinarsi a queste realtà e vedere se
ce n’è una che può suscitare interesse
o che merita approfondimento?
D. ed il ringraziamento?
R. Alla redazione dell’Alpone per
la possibilità che ci offre di far conoscere le nostre attività e la nostra opera; alla Parrocchia e all’Amministrazione Comunale per il costante supporto che ci offrono; alla gente di San
Giovanni Ilarione e della Vallata, per
aver capito subito l’importanza della
nostra attività e per averci sostenuto
quando ne abbiamo avuto bisogno. A
loro vada il nostro “Grazie per averci
Aiutato ad Aiutare” e, visto il periodo, a tutti i lettori arrivino gli auguri
di Buone Feste da parte dei Volontari
del Soccorso della Croce Rossa
Italiana.
e sociale, anche nell'ottica dell’educazione permanente, si fortifichi e cresca sempre più, ringraziamo il giornale per aver creduto nel nostro contributo.
Vi invitiamo a consultare il sito
web www.icsgi.com, per essere informati e conoscere la nostra realtà.
Al prossimo numero!!!
LA RESPONSABILE
FUNZIONE STRUMENTALE
IIª elementare S. Giovanni Ilarione 1972. Chi si riconosce?
L’ALPONE 9
PADRE NARCISO CAVAZZOLA
DA 43 ANNI IN GIAPPONE
Sono passati 43 anni da quando nel
1964 partivo per l’Inghilterra e poi per
il Giappone. La prima volta sono tornato dopo circa dieci anni e poi, ogni
tre anni, per tre mesi di vacanza.
Ogni volta che tornavo, mi accorgevo che il paese andava cambiando,
gli amici invecchiando, e i miei genitori, che nel mio cuore erano sempre
come li avevo lasciati nel 1964, invecchiavano e deperivano ogni volta che
tornavo a casa. Nel 2004, la mamma
non mi conosceva più e per me fu un
grande dolore portarla al la casa di
riposo. Dopo un mese dal mio ritorno
in Giappone, la mamma moriva all’età
di 89 anni. Per la prima volta mi sono
reso conto quanto mia madre e mio
padre hanno sentito la mia mancanza.
La mamma era venuta per ben due
volte a trovarmi in Giappone. A chi le
obiettava che il Giappone non era
come andare a Verona, lei rispondeva
che perfino i pacchi arrivavano in
Giappone. In Giappone ha voluto prepararmi da mangiare, lavarmi e stirarmi le vesti come aveva fatto quando
ero piccolo, per quasi un mese. Era
LA CLASSE 1947 IN VIAGGIO
Nei giorni 7 e 8 settembre 2007 i coscritti del 1947 di San
Giovanni Ilarione e di Vestenanova hanno festeggiato il loro
60° compleanno con un viaggio di 2 giorni a Glorenza,
Livigno, St. Moritz e, con il trenino rosso del Bernina, a
Tirano.
Si è rivelata un’interessante esperienza che ha consentito di
ricordare un
traguardo
importante:
ritrovarsi
insieme in
località particolarmente suggestiva e rinnovare la comune amicizia.
venuta a trovarmi per “vedere con i
suoi occhi se mi comportavo bene”. In
auto, mi rimproverò più volte l’eccessiva velocità, dicendo che lei aveva
altri quattro figli e voleva morire in
Italia.
Nonostante siano passati 43 anni, il
paese conserva le sue caratteristiche
di gente semplice e bonaria che sa
parlare con il cuore in mano.
Tante belle iniziative industriali,
hanno dato la possibilità, non solo di
abbellire il paese, ma ha portato tanta
prosperità che, quando io ero fanciullo, era impensabile. Perfino sul Monte
Magro è arrivata l’acqua in abbondanza; quando ero fanciullo, dovevo
andare alla fontana con la “derla” e
con i “seci de rame” tre o quattro volte
il giorno per attingere l’acqua per il
fabbisogno della famiglia.
Guardando al monte Magro dal
cimitero di notte, sembra di vedere il
presepio, illuminato come è, da capo a
fondo dalle luci stradali. Ho pensato
che anche lassù è finalmente arrivata
la civiltà.
Anche il torrente Alpone, di solito
così tranquillo, ma minaccioso con i
temporali e gli scrosci d’acqua d’estate, ha i suoi argini robusti che prevengono disastrosi allagamenti ed è puli-
to dai detriti che immancabilmente
vengono portati a valle da tanti uragani improvvisi e dannosi.
Anche il cimitero, dove riposano
mia madre, mio padre e mio fratello,
ha preso un aspetto dignitoso che fa
pensare al rispetto che la gente ha per
i suoi morti e alla fede nella Resurrezione della carne.
Le tre chiese, con tutte le loro attività religiose, restano al centro di S.
Giovanni Ilarione, abbellite dall’intelligenza di Don Elio, Don Francesco e
di altri Sacerdoti. Sono particolarmente riconoscente a Don Elio, che
mi ha mostrato sempre tanto calore e
gentilezza.
Mi si chiede fin quando resterò là
in Giappone. È una cosa a cui non ho
mai pensato. Sono sicuro che Dio, che
è Padre amoroso, ci penserà. Ed io
sono più che felice di far mia la preghiera del mio Serafico Padre S.
Francesco: “Dio mio e mio tutto”.
Ho scritto cinque libri in giapponese il cui titolo parla da sé: Vivere; Un
giorno vale una vita; Pace e bene; Mio
Dio e mio tutto; La Strada.
L’Ufficio Diocesano di Vicenza mi
ha chiesto di tradurli in Italiano. Ho
promesso di tradurre un capitolo alla
volta, l’ultimo libro.
Ne “La Strada” c’è un po’ la storia
della mia strada di fede, di prove, di
rinunce, di cadute ecc. insomma la
vita di un povero frate che ce la mette
tutta per salvare la sua anima e, se
possibile, essere di aiuto a costruire il
Regno di Dio in questo mondo.
FR. NARCISO CAVAZZOLA
BUON NATALE
PADRE IGNAZIO
70 anni festeggiati ... una vita per ricordarci.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Miss Lessinia 2007. La vincitrice è stata Celeste Munaretti, 3ª
da sinistra.
Da alcuni anni, da quando è stato
colpito da un terribile ictus che gli ha
tolto la parola, oltre all’uso delle mani
e delle gambe, il nostro compaesano
padre Ignazio Damini è ospite del
convento francescano di Saccolongo,
in provincia di Padova. Nei giorni
scorsi è andato a trovarlo Renato
Ciman. Anche lui pittore ... ma di pareti murarie, che gli ha portato gli
auguri di buon Natale dei lettori de
“L’Alpone”. Proprio in occasione di
questa circostanza noi vogliamo ricor-
darlo e, soprattutto, ricordare la sua
arte, il suo modo originale di rappresentare il creato e l’opera di Dio, la
serenità della vita, la luminosità dei
tramonti, la neve che tutto ricopre. Vogliamo ricordare le persone da lui
magistralmente rappresentate. Tanti
personaggi che evocano ricordi di gioventù, fatti o avvenimenti della vita
quotidiana o le miserie del mondo in
cui viviamo: contadini al pascolo, fratini con il saio svolazzante, scene di
vita agreste, grandi personaggi caduti
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A destra: il quadro offerto sulla tomba da P. Damini.
Sopra: P. Ignazio Damini ad Arlington per deporre sulla tomba di Robert Kennedy il quadro appositamente preparato.
A sinistra: Padre Ignazio Damini a
Saccolongo.
sotto i colpi di spietati sicari. Per tutti
un nome: John Fitzgerald Kennedy, ai
piedi della croce (vedi foto), ucciso a
Dallas nel 1962.
D. V.
L’ALPONE 10
DAL GRUPPO ALPINI
Ormai l’anno volge al termine
ed è tempo di bilanci.
Il 2007 è stato molto ricco di
attività che ha visto il gruppo,
come sempre, molto impegnato.
Per questo ultimo scorcio di
anno, rimane ancora in programma il vino brulè e la cioccolata la
notte di Natale davanti alle chiese
delle tre parrocchie ed il Bujelo
alpino, la sera dell’Epifania, presso la baita alpina, mentre la festa
del tesseramento sarà domenica
20 gennaio.
È aperto il tesseramento per il
2008: invitiamo i soci a provvedere per tempo a questo importante
appuntamento associativo, versando la quota sociale presso i soliti
incaricati o in occasione dei vari
appuntamenti che il gruppo organizza, anche per evitare che venga
interrotta la spedizione dei giornali “L’Alpino” ed “Il Montebaldo”.
Il Gruppo alpini augura a tutti i
lettori BUONE FESTE!
Alpini in gita alle Tre Cime di Lavaredo.
“La mia bidella Liana è un tipo
formidabile …”. Queste sono
le parole con cui ti abbiamo
salutata quando, ancora bambini, ci hai lasciati per andare
in pensione. Ora sei partita
per un viaggio più lungo,
verso la Meta Celeste …
Ora che “la nostra bidella formidabile” è fra le braccia del
Signore, speriamo che anche
da lassù ci sia d’aiuto e
guida.
INSEGNANTI ED EX ALUNNI
DELLA SCUOLA ELEMENTARE
A
MEDICIN
LA CHINETOSI
cause e rimedi
Con il termine chinetosi o cinesipatia si intende quello che nel linguaggio comune viene indicato come
mal d’auto, mal di mare o mal d’aria.
Il disturbo è più frequente nelle
donne (soprattutto durante il ciclo
mestruale), nei bambini e nei soggetti che per la prima volta affrontano un
viaggio in mare o in aereo. Si manifesta con malessere indefinito, disorientamento, senso di spossatezza,
dolori allo stomaco, salivazione
eccessiva, nausea o vomito, pallore e
sudorazione fredda accompagnati da
stato di ansia.
Alla base del fenomeno, che può
essere scatenato da rapidi cambiamenti di posizione sta la percezione
confusa di numerosi stimoli contrastanti da parte del cervello e cioè stimoli visivi percepiti dall’occhio e stimoli inviati dall’organo dell’equilibrio, il labirinto, situato nella parte
interna dell’orecchio. Questa situazione viene facilitata dalla contemporanea presenza di rumori, vibrazioni, luci intense, odori sgradevoli,
ambienti stretti e chiusi, uso eccessivo di tabacco e alcool, ingestione di
liquidi gasati nelle ore precedenti il
viaggio. La malattia non è grave di
per sè, ma può rendere difficoltoso o
addirittura impossibile viaggiare in
mare o in aereo e creare forti stati di
ansia. Per limitare i disturbi si consigliano alcune regole. Nelle ore precedenti il viaggio consumare pasti frugali preferendo alimenti secchi e
poco grassi, limitando soprattutto le
bevande gasate ed escludendo il
fumo, alcool e caffé. Evitare la lettura durante il viaggio, tenere gli occhi
chiusi o guardare verso un punto
fisso, girare poco il collo, evitare cravatte o cinture strette, cercarsi un
posto a sedere in un punto del mezzo
dove minori sono le vibrazioni.
Esistono anche numerosi farmaci
che possono dare notevole beneficio
se non prevenire del tutto l’attacco.
Scopolamina in cerotti da applicare dietro l’orecchio due ore prima di
iniziare il viaggio.
Può dare sonnolenza, bocca secca,
dilatazione della pupilla. Non va dato
a bambini sotto i 12 anni, anziani o
malati di glaucoma. Attenzione: non
strofinarsi gli occhi dopo aver manovrato il cerotto.
Xamamina – travelgum – motozina compresse. Sono farmaci da evitare al di sotto dei due anni o in malati
di glaucoma o ipertrofia prostatica,
asma o epilessia. Questi farmaci
vanno assunti mezz’ora prima della
partenza. È importante non assumere
alcolici o tranquillanti.
MAGNABOSCO VINCENZO
ANZE
I
N
O
M
TESTI
ALMA SARTORI,
UNA VITA INTENSA E SCHIVA
Chi la conosce è concorde nell’affermare che Alma Sartori non ha
mai cercato i primi posti per apparire, per mettersi in mostra.
La sua vita è sempre stata un percorso senza voler mai imporsi a
danno degli altri, cercando di
mediare in caso di confronto, di
appianare le difficoltà in caso di
divergenze. E poi tanta laboriosità,
tanto sacrificio. Questa in sintesi la
sua esistenza. Persona seria e riflessiva, ha assorbito molto del carattere esteriore del papà (si dice che
nessuno lo ha mai visto ridere).
Nasce in Via Moccia il 26.05.1918,
in piena guerra mondiale, figlia di
Raffaele ed Ottavia Confente, originaria dai Paludi. È la settima di 11
fratelli, nell’ordine Luigi (morto
quasi subito), Isidoro, Vittorino,
Angelo, Dirce, Guerrino (nato nel
1916 e subito morto a causa degli
strapazzi subiti dalla madre nei
lavori dei campi), Alma, Elisa (morta a tre anni), Umberto (reduce dalla
Russia e deceduto il 7.9.1943), Maria, Mario.
Attualmente solo Alma e Maria
sono vive e rappresentano ancora
l’antica famiglia.
Il papà Raffaele è reduce della
rivoluzione popolare di Milano, nel
1898, repressa con estrema durezza
dal generale Bava Beccaris. I rivoltosi sparavano e lanciavano sassi, le
donne dalle finestre rovesciavano
sui militari acqua e olio bollente,
degne eredi delle nonne nelle più
famose 5 giornate di Milano del
1848. Ma qui i motivi sono più seri,
si sciopera per il pane e per la
sopravvivenza. La mamma è occupata a tempo pieno in casa, è una
donna di grande umanità e carità,
forse non ben compresa neanche dai
figli.
La nostra protagonista frequenta
la scuola elementare alla Scaglia di
Cattignano, in casa di “Venuto
Marchi”, tutto naturalmente a piedi,
10 chilometri fra andata e ritorno,
con qualsiasi tempo, con la maestra
Vandin. Poi nel pomeriggio “fora
con le piegore” nei boschi. Il papà è
poco presente in famiglia, si dedica
al commercio, è uno dei primi e
importanti carrettieri, precursore
degli attuali autotrasportatori, che
con mulo e carretto portano il carbone estratto dal Nogarotto fino a
San Bonifacio, Vicenza, Verona. Si
dedica pure al commercio dell’uva,
della frutta in genere, dei legnami,
delle “strope” (i vimini per legare le
viti). In gioventù arrivava fino a
Venezia con mulo e carretto per
vendere le ciliegie.
Alma aiuta la mamma ad allevare
i fratellini più piccoli e, fattasi giovane e bella, riceve le attenzioni di
Giuseppe Perazzolo, dai Girolini di
Castello, un autentico artigliere da
montagna. Veramente Giuseppe era
compagno inseparabile del fratello
Isidoro nelle trasferte domenicali “a
morose”, ma quando notò la sorella
dell’amico, preferì fermarsi nella
sua casa per dedicare le proprie
attenzioni alla Alma, lasciandolo
camminare da solo. Li sposa, il 29
dicembre 1938, don Giuseppe Dal
Molin, in Castello, alle 11 del mattino. In quello stesso giorno a
Castello furono celebrati ben sette
matrimoni, adesso si celebrano
forse in un anno. Si emigra allora
nella famiglia di Angelo Girolin,
vedovo da parecchi anni e qui
nascono nell’ordine Maria Augusta,
Augusta, Umberto (viene rinnovato
il fratello morto a 21 anni reduce
dalla Russia), Mario ed infine Luigi
a chiudere la serie. Grossi problemi
economici non ce ne sono, con la
parsimonia e il duro lavoro si va
avanti, ma la guerra lascia la propria
traccia, non in fatto di morti, ma
certamente per privazioni. Il marito
viene richiamato e l’8 settembre
1943 si trova ai confini con l’Austria, a Colle Isarco. Nello sbandamento generale, senza direttive e
ordini, segue la via dei più, tenta
cioè di tornare a casa. Vestito da
contadino, con attrezzi da lavoro
prestati dalla gente del posto e poi
COSCRITTI CLASSE 1952
55 ANNI INTENSAMENTE VISSUTI
Hanno veramente voluto fare le
cose in grande i coscritti del 1952 il
26 ottobre u.s., in occasione dei loro
primi 55 anni. In occasione di questa tappa fondamentale nella vita
hanno voluto rivedersi, confrontarsi,
stare insieme. Dopo la S. Messa,
nella quale si sono ricordati Aristide Costantini,
Bruno Ciman e
Francesco Zandonà, allegri e
giocherelloni
come dei ventenni, si sono trovati
in un noto ristorante di Tregnago
per esternare tutta
la loro voglia di
vivere e di fare
gruppo. Sotto l’abile regia di
Lorenzo Galiotto tutto è andato
come previsto: si è cantato, ballato,
ricordato, progettato, rinnovato
l’impegno di ritrovarsi sempre ogni
anno in avvenire. I più coraggiosi
depositati in luogo convenuto, arriva
a casa dopo 8 giorni di cammino: se
l’è fatta tutta a piedi, attraverso i
monti. A Badia Calavena viene a conoscenza della morte del cognato
Umberto. La fine della guerra viene
da tutti salutata come la più grande
grazia che Dio potesse fare, la gente
torna al duro lavoro nei campi, chi
può o ha i mezzi resiste in casa, gli
altri espatriano in cerca di fortuna. Il
marito Giuseppe lavora indefessamente, ma serenamente, i campi,
per assicurare l’indispensabile per i
figli che crescono e cominciano a
lavorare. In mezzo a tutto questo
Alma è un po’ l’ago della bilancia;
all’interno della casa è il punto di
riferimento, anche se la salute non è
delle migliori. Maria, Augusta,
Mario si sposano e rimangono in
paese. Diventa nonna ed ultimamente bisnonna di Riccardo, un
bimbetto vispo che ben promette.
Nel 1981 Giuseppe segue il richiamo del creatore, lasciando tuttavia
la moglie non sola, ma assistita dall’intera famiglia. L’angelo della casa
è in particolar modo Augusta, che
non esita a lasciare il lavoro per
seguire la mamma nelle sue necessità e continua a farlo tuttora.
È bello vedere Alma in casa, al
caldo, circondata dalle attenzioni di
tutti e, anche se fuori il tempo esterna le sue bizzarrie autunnali, qui
tutto sa di famiglia, di pace, di
amore …
Cambierebbe qualche cosa tornando indietro? Proprio nulla.
Sposerebbe ancora il suo “Bepi”,
perché gli ha sempre voluto bene e
insieme hanno cresciuto la numerosa famiglia, mai hanno avuto screzi
o risentimenti.
Ricorda con nostalgia la gioventù,
i canti e i progetti per il futuro, le
speranze e le apprensioni. Ringrazia
Dio per tutto quello che ha avuto
dalla vita. Finché ha potuto ha frequentato la chiesa, è andata in pellegrinaggio alla Madonna della Corona in ringraziamento per il ritorno
del marito dalla guerra, poi si è rassegnata al volere del Signore, segue
la S. Messa alla TV, prega e ricorda.
È rimasta sempre la stessa, schiva,
non chiede niente per il futuro, se
non pace, amicizia e fratellanza fra
tutti, quelli che sono sempre stati i
para.
GIANNI SARTORI
hanno fatto le quattro del mattino,
segno di energie ancora integre e
tanta voglia di fare per sé e per l’intera comunità.
Eccoli allora sorridenti e felici
mentre posano per la foto ricordo,
accompagnati da mogli e mariti,
qualcuno single o non accompagnato è pure andato in prestito …
GIANNI SARTORI
L’ALPONE 11
MARIA ROSSETTO
L’Angolo del goloso
UNA VITA DI FEDE E DI SERVIZIO
Il primo di ottobre scorso è scomparsa Maria Rossetto (1930-2007),
nata e vissuta per molti anni a San
Giovanni Ilarione e residente nel
Vicentino. Riceviamo e volentieri
pubblichiamo, per i molti che la conoscevano e la apprezzavano, una parte
dell’omelia che don Luigi Schiavo,
cappellano a Castello negli anni ’60,
le ha dedicato durante il suo funerale.
Il vangelo di questa messa (Lc 8,13) ricorda che “Gesù andava per città
e villaggi predicando e annunciando il
Regno di Dio: Erano con lui i 12 e
alcune donne ... guarite da varie
malattie e molte altre che li assistevano con i loro beni”.
Una pagina questa della sequela e
collaborazione delle donne che la
Chiesa ha ancora totalmente
approfondito, ma che Maria ha generosamente vissuto. Donne queste, che
prima avevano incontrato il Cristo,
erano state da Lui toccate, avevano
esperimentato il suo amore e ora gli
davano tutto.
Prima di ogni sequela ci deve essere l’incontro, lo stare con Lui, solo
allora si può seguire e dare tutto.
Ci domandiamo: “Dove Maria ha
fatto questa esperienza, dove ha imparato a mettete Dio al primo posto?”.
Io, Maria l’ho conosciuta nel lontano 1962, da sacerdote novello, quando
nella piccola casa di papà Erminio e
mamma Caterina e di 10 figli, ha
imparato che “Dio ci ha creati per
conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita e poi goderlo in Paradiso”
(catechismo imparato, vissuto e, da
catechista, insegnato).
Noi diciamo che cristiani non si
nasce ma si diventa, ma ci vuole una
famiglia per diventarlo!
Amici di S. Giovanni Ilarione, vi
ricordate quanto si pregava nelle
vostre case? Come dimenticare quelle
file di persone che, ancora buio, per
chilometri e chilometri, con le lanterne in mano, scendevano per la prima
messa e poi dare il cambio (e tante
volte anche le scarpe e il mantello)
agli altri di casa. Per nessun motivo si
perdeva messa. Fu grazie a quel clima
di vera vita cristiana che 4 fratelli si
donarono a Dio nella vita sacerdotale,
religiosa e missionaria e che Maria
scelse la sua professione concepita
non come mestiere ma come servizio.
Le costò molto, lasciare il paese,
riprendere a studiare con un’età già
matura. Ma per dare bisogna essere.
Ha maturato la sua fede e la sua
vita spirituale con l’adesione al
Gruppo Volontari della Sofferenza. S.
Paolo, accettando il patire, diceva:
“completo in me quello che manca
alla passione di Cristo. È la Croce che
ci ha salvato, è accettando la croce che
ci salviamo e doniamo salvezza”.
Le donne della pagina evangelica
servivano il Cristo e i 12: “in tutto”.
Anche Maria l’ha servito! L’ha servito
nei malati all’ospedale, nell’assistenza ai vecchi genitori, al caro fratello
Antonio, ha servito sostenendo i 4 fratelli religiosi con la preghiera (loro,
diceva, sono in prima linea, io devo
essere la loro retroguardia), l’ha servito nei nostri ammalati: ne accosta ogni
mese una trentina portando loro
l’Eucaristia, il suo sorriso, la sua
parola incoraggiante e competente.
Ha servito Gesù nei sacerdoti, nel-
ULTIMO SALUTO AL
SUPERSTITE DI EL ALAMEIN
Il 2 novembre, giornata di preghiera e di ricordo dei morti, se ne è
andato il quasi ottantaseienne
Antonio Gecchele, decorato della
medaglia Campagna d’Africa e
superstite della nota battaglia di El
Alamein.
Nato a Castello di San Giovanni
Ilarione il 15 novembre 1919, dopo
l’addestramento a Montorio, era partito con il 46° reggimento artiglieria
“Trento” alla volta dell’Africa. Ricordo ancora quando mi raccontava
con serenità quei tristi ed indimenticabili episodi, che lo hanno segnato
per tutta la vita. “Sono partito per il
re - amava ripetere – e sono tornato
per la Regina”; Regina è infatti il
nome della moglie, ormai gravemente ammalata, di cui si era preso cura
IL “CORO TRE MONTI” NON
SOLO DI MONTECCHIA!
Il “Coro tre monti” di Montecchia
di Crosara sta seguendo le orme della
banda “Giuseppe Verdi”, accogliendo
nel tempo al suo interno anche coristi
provanienti dai paesi limitrofi e che
hanno ormai una incidenza di oltre il
30% del totale del coro, di cui la maggior parte provenienti appunto dal
nostro paese.
Il comune di Montecchia, grazie
all’attività del coro che ha iniziato e
mantenuto i contatti con il coro “Boghes d’Ennargentu” di Desulo (Nuoro), si è gemellato con il comune di
Desulo.
Fra le due comunità si mantiene da
anni un rapporto privilegiato di amicizia culminato, nei primi giorni dello
scorso novembre, in una trasferta in
Sardegna in occasione della festa desulese “La montagna produce” a cui
Torta di pere
l’assistere don Dino Manfrin a Breganze, nell’aiuto dato a noi preti della
parrocchia.
Per me Maria era sì collaboratrice,
ma era soprattutto amica, sorella,
mamma. Con noi preti ha sempre fatto
chiesa vivendo con impegno tutte le
attività parrocchiali.
Ho detto che quando la sua presenza è mancata, mi son sentito povero e
più povera la parrocchia. Oggi invece
sento che siamo più arricchiti dalla
sua testimonianza, dalla sua preghiera, dal bene che ha fatto. Avremo
dovuto cantare. “Gloria a Dio”, all’inizio della messa!
Qualche giorno fa, ai suoi cari,
Maria, pur avvolta dal turbine della
malattia, rivolgeva un gesto eucaristico ... tendendo la mano come tante
volte hanno fatto con ammalati e fedeli; lei ministra della comunione, diceva “mettetemi qui Gesù perché mi
aiuti”
Cara Maria, oggi è lui che ti prende in mano “le anime dei giusti sono
nelle mani di Dio”. In quella mano
forte, calda, paterna riposa in pace!
Maria, permetti che ti dica grazie di
tutto!
DON LUIGI SCHIAVO
fino all’ultimo momento.
Dopo il ritorno dalla guerra esercitò il mestiere di commerciante
ambulante di abbigliamento con il suo
pulmino, decidendo in seguito di stabilirsi con le sue quattro figlie, proprio a Montorio, dove si fece costruire una casa. Negli ultimi anni lo
incontravo spesso sul bus diretto in
centro città, dove andava a sbrigare
delle pratiche burocratiche per i famigliari: “così – mi confidava – passo un
po’ di giornata, mi muovo e mi rendo
utile”.
L’ultima volta che l’ho incontrato
sul bus gli ho chiesto come si viva da
anziani e lui mi ha risposto che era
una vita molto rallentata, che tutto si
faceva con lentezza e che si viveva di
molti ricordi.
Alle figlie, ai sette nipoti e alla
moglie Regina, immobilizzata da più
di un anno a letto, vanno le nostre
condoglianze ed i nostri auguri.
MARIO GECCHELE
e con la popolazione quasi esclusivamente veneta, con il proposito di continuare a mantenere i collegamenti in
occasione dei festeggiamenti degli 80
anni di fondazione del Comune che
scadono il prossimo anno.
A.P.
anche Montecchia ha dato il suo contributo esponendo i
propri prodotti tipici.
Non è mancata
naturalmente una
importante serata
canora con 4 gruppi
corali di Nuoro che
hanno cantato le
loro canzoni tradizionali.
Nel
viaggio,
durato cinque giorni, sono stati allacciati nuovi rapporti anche con la
comunità
oristanese di Arborea, bonificata in
epoca mussoliniana La montagna produce, c’eravamo anche noi.
Ingredienti:
1 kg di pere mature, sbucciate, private del torsolo e affettate non
troppo finemente • 200 grammi di farina • 1 cucchiaio e
mezzo di lievito in polvere • 1 presa di sale • 3 uova • 100
grammi di zucchero • 100 grammi di burro fuso • 70 ml di marsala secco • 3 cucchiai di succo di limone • 1 cucchiaino di
cannella in polvere
Procedimento:
Spruzzare il succo di limone sulle pere affettate per evitare che
diventino nere. Preriscaldare il forno a 180°. Imburrare una tortiera, meglio se a cerniera. Mescolare la farina con la cannella,
il lievito e il sale. Sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere la miscela di farina
alternandola con il burro fuso e il marsala. Mescolare bene il
tutto. Mettere metà dell’impasto nella tortiera e coprire con le
pere. Spargere qualche fiocchetto di burro e ricoprire il tutto con
l’impasto rimasto. Non vi preoccupate se le pere non sono completamente coperte. Spolverizzare con due – tre cucchiai di zucchero e fare cuocere per 30 – 40 minuti, o fino a quando uno
stuzzicadenti infilato nel centro risulterà asciutto. Fare raffreddare nella tortiera. Molto buona calda ma può essere consumata entro due giorni dalla preparazione.
Buon appetito e buone feste!
LUCIANA DAMINI
Prima gita dei pensionati CISL il 27 ottobre 2007 a Peschiera,
Madonna del Frassino e Sirmione.
Il 4 ottobre 2007 inagurazione della sede della Lega Pensionati CISL.
MATRIMONI: 6
NATI: 17
MORTI
Bordon Adele il 27.07.2007
Ciman Bruno il 06.09.2007
Dal Cero Liana il 11.09.2007
Cavazzola Maria il 03.10.2007
Ciman Elena il 25.10.2007
Galiotto Maria il 25.10.2007
Marchetto Rosa il 05.11.2007
Mella Giuseppe il 05.11.2007
Moscarella Eufrasia il 05.11.2007
Pozza Maria il 05.11.2007
Marchesini Luigia il 06.11.2007
CONTRIBUTI PER L’ALPONE
Ciman Laura, Via Cimani, S. G. Il.
Ciman Michele, Roncà
Catazzo Maria, Cattignano, S. G. Il.
Galiotto Antonio, Belgio
Cristofari Valerio, Gambaretti, S. G. Il.
Mazzasette Mario, Legnago
Gecchele Giustina, Via Risorgimento, S. G. Il.
Panarotto Confente Carolina, Rosselange - FRANCIA
Fusa Augusto, Via Zanchi, S. G. Il.
Rossetto Mario, Chiampo
Votravers Rampo Rosetta, Svizzera
Rampo Mario, Mangano, S. G. Il.
Fusa Osvaldo, Via Zanchi 14, S. G. Il.
Lovato Ernesto, Arzignano
Cavazza Giovanni, Australia
Sgaggio Giuseppe, Castelvero
Salgaro Pietro, Scandolaro, S. G. Il.
Miori Lino, Brulino - TORINO
Lovato Ermenegilda, Mistrorighi, Chiampo
Perazzolo Cesare, Venaria Reale - TO
Cerato Elvira, Vestenanova
Bertolotti Roger, Rue du Commerce - FRANCIA
Panarotto Assunta, Roncà
Famiglie Gambaretto, S. G. Il.
Santa Faedo Monchelato, Via Torino, S. G. Il.
Creasi Mirella, Via Cotto, S. G. Il.
Casarotti Teresa, Montecchia di Crosara
Lovato Benedetto, Via Belui, S. G. Il.
Ciman Mariano, Via Cimani, S. G. Il.
Facchin Angelo, Via Balzi, S. G. Il.
Ciman Lorenzo, SUDAFRICA
Rossetto Donatella, Chiampo VI
L’ALPONE 12
IAZIONI
C
O
S
S
A
DALLE
SPORT
UN BEL NATALE
SALSICCIA CUP 2008
Il 2 settembre al “Green park Lakes le Fontanelle” di Montecchia abbiamo giocato la nostra classica sfida di calcetto only over tra sposati Orange soccombere
sotto un punteggio tennistico per 6-3 contro El Grinto Friends. Le marcature sono
di Gecchele, Panato, Gambaretto M., le doppiette di Cavazza Corradini e
Gambaretto P.
Primo tempo tirato e con qualche peà, poi saltano i schemi e anche el fià e le
notte fonda.
Premiazioni ai
vincitori e vinti, così
i sposati orange si
assicurano per il secondo anno consecutivo la Copa de legno!
Poi tutti a tola con
Moro e Ciccia, alla
fine concerto canoro
con canti popolari de
na olta!.
Se vedemo a stano che vien!
G. L.
• 17 febbraio 2008 Gita del
Minestrone - Località Plose
• 2 marzo 2008 Obereggen
Partenza:
- P.zza Aldo Moro a S.G.I.
- P.zza Municipio Montecchia
- Casello Autostrada Soave
Ad ogni gita
Tesseramento
Apertura sede da venerdì 19 ottobre
2007, ore 21.00 in poi presso la
Nuova Sede (Impianti sportivi di San
Giovanni Ilarione)
a fine giornata
• il Ristorante “Bice” a San Giovanni
Ilarione
• “Bar Silly” di Montecchia di Crosara
Corso Sci Ragazzi
e Adulti
Gite domenicali
In località San Giorgio (VR)
• 27/28 dicembre 2007
• 2, 3, 4 gennaio 2008
• 16 dicembre 2007 Canazei
• 13 gennaio 2008 Alleghe-Civetta
• 27 gennaio 2008 Val Gardena
ENERGY STUDIO
Energy Studio, l’associazione sportiva dilettantistica di San Giovanni Ilarione
che si occupa di danza, è stata invitata, come ospite d’onore, allo Spettacolo di
Natale organizzato dal Centro di Teatro e Danza di Monticchiari, in provincia di
Brescia.
Venerdì 21 dicembre
danzeranno al Teatro Comunale di Montichiari Sonia Arvotti, Omar Vanzo,
le piccole Greta Ferro e
Beatrice Ferrari e le bravissime allieve del gruppo
Jazz Elementary (troppo
numerose per poterle nominare tutte).
Le coreografie sono di
Federico Gallo, l’entrata è
gratuita. Energy Studio
augura a tutti Buon
Natale.
una allegra bicchierata
• 24 febbraio 2008 San Giorgio
Presso:
È Natale ed è l’occasione migliore
per gli Auguri di ogni bene e di pace a
tutti i lettori de l’Alpone. In questo
periodo è anche tradizione scambiare
regali ed il S. Giovanni Ilarione Calcio
ha voluto regalare quest’anno ai tifosi
e a tutta la comunità che segue lo sport
il 1° posto in classifica della prima
squadra.
L’impegno dedicato dai dirigenti
alla squadra, il rinnovamento apportato, la volontà di fare bene, hanno
finalmente dato i risultati sperati. Era
da qualche tempo che sugli spalti non
ci si divertiva così: come si suol dire
il pallone è rotondo, e finalmente le
cose si sono girate; ai ragazzi dico
continuiamo a fare gruppo con umiltà
e la strada per la promozione è tracciata. È l’augurio che auspico di
cuore per dare soddisfazione a chi
lavora, si impegna con sacrificio,
Colazione all’arrivo e
Festa sulla neve
Iscrizioni gite
La Seconda categoria prima in classifica.
anche economico, per il buon
andamento della
società.
Ai ragazzi di
tutte le 10 squadre, ai primi
come agli ultimi, un grazie
per l’impegno e
per i meriti conquistati sul campo, con sportività e molto la-
voro dei bravi tecnici e preparatori. A
loro chiedo un ulteriore sforzo affinché lo sport aiuti i nostri giovani a
crescere non solo fisicamente ma
anche spiritualmente e moralmente
per il recupero di quei valori che ultimamente in molti sembrano andati
perduti e senza dei quali la civiltà non
può progredire. E con questo augurio
di speranza facciamo festa perché
come dice in una sua recente terzina il
nostro cronista e poeta “Ebras”:
“D’applaudire c’è ben motivo, nei
cuori nasce il fermento, vedere sull’erba l’argento vivo”.
A tutti AUGURI DI BUON
NATALE!
G. CIMAN
Iscrizioni entro venerdì 30 novembre
2007 presso la nuova sede
ERRATA
CORRIGE
Nell’ultimo numero de “L’Alpone”, a
pag. 12, per errore sono stati confusi i due tornei estivi di calcetto: il 3°
torneo di calcetto “Renato Signorin”,
disputato in luglio a Montecchia di
Crosara” e il torneo di calcetto di Castello, XIII memorial “Domenico Rossetto”. Ce ne scusiamo con gli interessati e con gli organizzatori, a cui
va il plauso per due iniziative che godono di grande favore presso gli
sportivi, e non, di tutta la vallata.
La redazione del giornale e la Pro Loco
augurano a tutti Buone Feste
Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376
Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n° 15684376 intestato a: Pro Loco di San
Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5
Direttore responsabile: Delio Vicentini
Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, Giovanni Sartori.
Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465727
Pubblicità Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 - San Giovanni Ilarione (VR)
Prestampa: Iter - Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - [email protected] - Colognola ai Colli (VR)
Stampa: Grafiche Alpone - Tel. 045 6550221 - 045 6550480 - S. Giovanni Ilarione (VR)
Ristorante
La Pieve
di Zanchi Mauro
Lampade e Illuminazione
per bambini da arredo
e articoli da regalo
Cerimonie – Matrimoni – Banchetti
Pranzo e Cene di Lavoro – Saletta Privata
Via Pieve 79- 36072 CHIAMPO (VI)
Per prenotazioni Tel. e Fax 0444-625597
Via del Lavoro, 35 - San Giovanni Ilarione (Verona)
Tel. +39 045 989600 - Fax 045 8510027
e-mail: [email protected] - www.lineazero.it
Chiuso: Sabato a Pranzo la Domenica solo su Prenotazione
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SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)
Telefono / Fax 045 6550447
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