l’alpone
Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 24 - N. 1 - Marzo 2009 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane
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Saluto del Presidente
È iniziato un nuovo anno e con esso
l’impegno per una nuova stagione piena di iniziative e di proposte, che potranno essere portate a termine grazie
all’affetto e all’impegno dei tanti collaboratori che ci hanno sostenuto finora e
che ringrazio a nome di tutto il paese.
A volte basta anche il sostegno morale,
per riprendere con maggior entusiasmo
il cammino intrapreso.
Uno speciale ringraziamento va a tutte
le associazioni attive sul territorio e
all’Amministrazione Comunale, senza
le quali molte manifestazioni non
avrebbero potuto essere realizzate; fra
queste saluto con particolare favore la
ricostituzione dell’Associazione Noi di
Castello, alla quale auguro un rinnovato impegno.
Fra i tanti appuntamenti del 2008 ricordiamo l’Estate Musicale, la Sagra
delle Castagne, il Natale Insieme e il
Carnevale, dal quale la Pro Loco è
ripartita per affrontare il 2009.
Quello appena trascorso è stato un
anno basato sul risparmio, perché
anche la Pro Loco ha risentito della ben
nota crisi finanziaria che ha colpito un
po’ tutti: per questo motivo, ad esempio, non è stato possibile installare le
luminarie nelle vie del paese durante le
feste natalizie e si è preferito dare la
priorità ad altri interventi ritenuti più
importanti. Se le cose, come si spera,
cambieranno, si riprenderà in considerazione anche questa eventualità, che
molti ritengono di particolare effetto
per il nostro paese.
Nell’affrontare una nuova stagione di
attività, informo che è aperto il tesseramento alla Pro Loco per l’anno 2009:
la tessera “UNPLI card” si può avere
rivolgendosi al consigliere Viviano
Gazzo.
I possessori delle tessere UNPLI card
possono godere, a livello nazionale,
regionale e locale di importanti vantaggi, agevolazioni e sconti, opportunamente elencati nell’agenda UNPLI che
verrà consegnata al momento del tesseramento.
Il contributo di tutti potrà aiutare la Pro
Loco a crescere e a portare avanti le
numerose iniziative avviate in questi
anni per valorizzare il territorio. Anche
l’Alpone ha bisogno del vostro aiuto:
all’interno di questo numero troverete
un vaglia prestampato che potrà essere
utilizzato da coloro che vogliono sostenere le spese del nostro giornale.
FRANCO CAVAZZOLA
Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)
ALLARME FRANE
L’inverno sta per
finire. Un inverno come non se ne vedevano
da anni; neve e pioggia
in abbondanza su quasi
tutti i continenti.
Per gli amanti delle piste un’ottima occasione per indossare
passamontagna, racchette e sci, e poi via
giù per le piste, liberi
come il vento.
Ma le medaglie
hanno sempre due
facce; se da un lato le
abbondanti nevicate e
piogge prolungate
garantiranno un cospicuo rifornimento ai
bacini idrici in vista dei mesi caldi estivi,
dall’altro spesse volte provocano disagi e
danni con smottamenti e frane.
Diciassette sono state quest’anno le
frane, grandi e piccole, che hanno inte-
ressato strade pubbliche, trentaquattro
quelle segnalate su terreni privati.
Per il territorio di San Giovanni Ilarione questo fenomeno non è una novità,
ricordiamo alcuni eventi verificatisi negli
ultimi anni.
Nelle giornate dal 3 al 4 ottobre 1992,
una piena del torrente Alpone, scalzava i
piloni del ponte in località Cotto facendolo crollare. Le contrade Veschi e
Vandini rimasero isolate.
Provvisoriamente il ponte venne sostituito grazie all’intervento dello Stato
Maggiore dell’Esercito che fornì un
Ponte Bailey DD (doppio-doppio) lungo
39 metri e largo 3,75; venne posato dai
militari del Battaglione Genio Pontieri di
Legnago, sezione logistica.
Altre undici frane si verificarono in
tale occasione, sulle strade comunali.
Nella prima decade del mese di novembre 1994, altre cinque frane, causate
da precipitazioni prolungatesi per più di
una settimana, interruppero la viabilità
pubblica.
Nell’autunno del 2000, altri 6 fenomeni franosi interessarono altrettante vie
collinari; le cause sempre imputabili alle
segue a pag. 2
Aspettando la “Marcia tra i ciliegi” RICONOSCIMENTO PER L’ALPONE
Sabato 22 novembre, alla
presenza dei presidenti delle
Associazioni di San Giovanni
Ilarione, dell’Assessore allo
Sport Thomas Pandian e del
parroco Don Elio Nizzero, è
nata la nuova associazione
sportiva “Gruppo Marciatori
Aido”.
Fortemente voluta dalla
Polisportiva, grazie alla collaborazione con il gruppo
AIDO, questa nuova associazione ha cominciato a muovere i suoi “primi passi” attraverso il meraviglioso mondo del
podismo. Ogni domenica, infatti, il gruppo dà appuntamento a tutti gli appassionati
presso il campo sportivo comunale. Ogni domenica una
meta diversa, un percorso diverso, seguendo i calendari
proposti dai gruppi podistici,
alla scoperta di luoghi e sapori
RAMPI
LUVI
CASTRON
CENGIATTI
NUZZI
MINGON
LOTTI
CHIESETTA
SAN ZENO
MARCAZZAN
CASTELLO
CASELLA
CEREGHINI
P
A
KM 7
PIAZZA MARTIRI
KM 13
KM 20
BERTINI
MANGANO
BOSCO
ZANICHELI
PENDOLA
VESCHI
COTTO
TANARA
PEGNATI
della nostra Provincia.
Ma ora una nuova
sfida si prepara per il
gruppo. Affiancherà la
Polisportiva, insieme alle
altre associazioni presenti
sul territorio, nell’organizzazione della “Marcia
tra i Ciliegi”, manifestazione che si svolgerà il
lunedì di Pasquetta, 13
aprile, e che ogni anno
chiama a raccolta gli appassionati marciatori della provincia (e non solo!!!), proponendo tre
percorsi di 6-12-21 Km,
che si snodano tra le
nostre splendide colline
tra i ciliegi in fiore. Partenza ed arrivo in Piazza
Martiri con pasta-party
per tutti i partecipanti.
LUCIA BURATO
CARNEVALE
“È come un cardo senza sale, far col marito il Carnevale!”
DI
LORENZO GECCHELE
Carnevale con parecchie novità,
quello di quest’anno a San Giovanni
Ilarione. Innanzitutto è balzata agli
occhi di tutti la bravura della presentatrice, Lucia Burato, che ha regalato ore
di coinvolgente simpatia a quanti la sta-
NON GETTARE IL TUO BAMBINO:
TELEFONA !!
Sede S.O.S. di San Giovanni:
Piazza Martiri, 1
Anno 24 - N. 1
Marzo 2009
Sora Castagna e Mastro Ciliegia
vano ad ascoltare. Tutti i carri, quest’anno ben 20, si sono ritrovati in piazza Aldo Moro e, dopo essersi allineati e
risistemati (molti erano reduci dalla
manifestazione della sera prima, a
Monteforte), alle 14.30 precise, hanno
dato vita alla sfilata.
Ad aprire il corteo naturalmente la banda “Giuseppe Verdi” di Montecchia
di Crosara e San Giovanni
Ilarione, che dava il passo
alla sfilata e i cui componenti erano vestiti nientemeno che da dei; a ruota li
seguiva la coppia di maschere locali, Mastro Ciliegia e Sora Castagna (rispettivamente
Lorenzo
Gecchele e Mariangela
segue a pag. 3
L’Amministrazione comunale premia il nostro Giornale
Il direttore responsabile (2° da destra) con il sindaco, il vice sindaco e il
presidente della Pro Loco.
“Più che un premio, questo è un grazie
che l’Amministrazione comunale vuole
esprimere a tutti coloro che scrivono da
tanti anni su ‘L’Alpone’ e che l’hanno
fatto diventare il giornale di tutto un
paese”: ha esordito così il sindaco di
San Giovanni Ilarione, Domenico Dal
Cero, nel consegnare la targa a Delio
Vicentini, direttore del nostro giornale.
L’attribuzione è avvenuta in modo semplice ma partecipato durante la cena che
la Pro loco aveva organizzato chiamando a raccolta tutti coloro che avevano
collaborato alle varie attività in programma nel corso dell’anno.
Poche ma significative le parole espresse dal direttore, positivamente sorpreso
dal riconoscimento, che ha sottolineato
le difficoltà ma anche la passione che
accompagna l’uscita di ogni numero del
trimestrale: “Inutile dirvi che quando
‘L’Alpone’ arriva a casa mia, io nemmeno lo guardo, conoscendolo ormai a
memoria; questo per dirvi il lavoro che
sta dietro alle singole pagine del giornale, frutto del contributo prezioso non
solo dei redattori, ma anche della gente
comune che segnala piccoli e grandi
eventi sapendo di avere ne “L’Alpone”
un interlocutore che accoglie e interpreta i propri consigli e le proprie attese.”
Il riconoscimento – giusto ricordarlo
anche ai nostri lettori – giunge quando
il nostro trimestrale si avvicina al significativo traguardo del centesimo numero, che sarà tagliato alla fine dell’anno
prossimo: e sarà una lunga e appassionante storia da raccontare e da ricordare insieme.
DARIO BRUNI
L’Amministrazione
Comunale
Corrispondenza
INFORMA
LETTERE AL
GIORNALE
PAG. 6-7
PAG. 5
L’ALPONE 2
ISTA
V
R
E
T
N
I
L’
La vocazione del “battilamiera”
Il termine “battilamiera” sembra riportarci indietro nel tempo, in un tempo
in cui tutto veniva fatto a mano, con
maestria artigianale. E, immediatamente, ripensiamo ai calderai, agli artigiani
del rame. Invece, niente di tutto questo
poiché, chi si definisce in questi termini, ripara automobili incidentate. In altre
parole, fa semplicemente il carrozziere a
Castello. La tentazione di sentirlo direttamente è stata tanta e tale che abbiamo
volentieri abbandonato, per una puntata,
la ricerca di imprenditori che continuino
l’attività dei padri per fissare la nostra
attenzione su una struttura artigianale
che, invece, continua a praticare, oggi,
una tecnica di lavorazione che tutti pensavano ormai superata dai tempi.
Il nostro personaggio è Costantino
Zanconato, classe 1949, sposato con
Maria Francesca. Nessuno dei loro due
figli, Luigi e Alice, rispettivamente 23 e
25 anni, laurea in lingue per il primo e
prossima laurea in giurisprudenza per la
sorella, ha voluto seguire le orme paterne. Forse per quel “battilamiera” così
poco invitante? Alle domande che seguono ha risposto lui, anche a nome dei
due suoi fratelli Remigio e Giovanni, 59
e 54 anni, responsabili rispettivamente
del settore “preparazione” e ‘tinteggiatura” delle carrozzerie già passate per le
mani del mastro battitore.
Mi tolga una curiosità, perché nessuno dei suoi figli o dei loro cugini ha
voluto seguire le orme dei genitori?
Credo che per questo lavoro, come
per tanti altri, occorra “sentirsi portati”,
avere un po’ di vocazione unita
a spirito di sacrificio e a tanta
pazienza. Si aggiunga anche il
fatto che per imparare bene il
mestiere, come Io concepisco
io, è indispensabile anche un
lungo periodo di apprendistato
che nessuno ha la pazienza di
affrontare. Oggi tutto è veloce e
accelerato. La figura del garzone di bottega che segue pazientemente e diligentemente gli
insegnamenti dell’artigiano non
esiste più.
Il suo modo di concepire
l’attività di carrozziere non le
sembra un po’ in controtendenza... fuori del tempo?
Non credo. Quando mi capita tra le mani un’automobile
sfasciata io recupero tutte le mie
potenzialità per progettare in
maniera efficace l’intervento, a
cominciare dalla delicatissima
fase del raddrizzamento della
scocca... fino al recupero dell’intera carrozzeria, opportunamente
risagomata con strumenti artigianali
adeguati. Quando arrivo alla fine e consegno il manufatto a mio fratello
Giovanni mi sento veramente realizzato.
Ci sarà sicuramente qualche occasione in cui dover rinunciare al recupero e provvedere alla sostituzione dei
pezzi ...
Questo si verifica quando la carrozzeria, o qualche sua porzione, risultano
del tutto irrecuperabili. A volte io vivo
questo come una sconfitta, ma non mi
arrendo facilmente. Ho l’impressione
che, sotto le mie mani le lamiere riprendano a vivere. La loro sostituzione con
pezzi di ricambio nuovi si riduce ad
un’operazione prettamente meccanica.
Anche il risultato finale, secondo me,
conferma l’efficacia della tecnica da me
seguita.
Per ridare piena funzionalità ad
un’automobile incidentata occorrono
caratteristiche geotecniche di coesione
del materiale;
lo scorrimento delle acque sull’interfaccia suolo-substrato roccioso;
le maggiori pressioni interstiziali
esercitate dall’aumento della pressione dell’acqua nei terreni granulari;
l’aggravio di pesi come manufatti o
riporti di materiale a maggior peso
specifico;
la diminuzione della coesione dei terreni ad opera di acque circolanti;
il progressivo abbandono dei territori
collinari;
la meccanizzazione portata all’eccesso nella lavorazione dei terreni collinari;
la mancata manutenzione dei fossatirogge-scoli vallette o, peggio ancora,
la chiusura di tali canalizzazioni di
deflusso delle acque superficiali;
i terrazzamenti ricavati sulle dorsali
collinari mediante sbancamenti e
riporti di terreno esagerati;
la convinzione di alcuni che, per
comodità o pigrizia, considerano esigua o irrilevante la quantità d’acqua,
non correttamente canalizzata, prove-
niente dal proprio
fondo – strada o corte che viene immessa
o sulla pubblica via o
nei fondi privi di adeguati scoli;
- l’uso esagerato di
prodotti diserbanti
sui pendii;
- altre cattive abitudini, sono tra le principali cause preparatorie
della franosità della
collina di San Giovanni Ilarione.
Le cause determinanti sono quelle che
comportano direttamente il verificarsi
dell’evento franoso laddove le cause predisponenti e preparatorie ne hanno facilitato la preparazione.
Tra le cause determinanti più note si
annovera:
- eccezionale ed intensa precipitazione
in un arco di tempo brevissimo, tali da
non permettere il drenaggio delle
acque all’interno della coltre di suolo
alterato (maggior parte delle frane
presenti nella Valdalpone) e l’aumento delle pressioni interstiziali all’interno della falda;
- azioni indotte dalle acque in invasi artificiali che inducono forti sovrappressioni, tali da provocare spinte e rilasci
sulle pareti dell’invaso (frana del Vajont).
Dovremmo imparare a rispettare il
territorio, solo così eviteremmo che questi ci si rivolti contro.
Sarebbe sufficiente un minimo sforzo
da parte di tutti, per evitare di spendere
centinaia di migliaia di euro pubblici per
riparare i danni causati, con sempre maggiore frequenza, dalle frane. (continua)
MAURIZIO BACCO
segue da pag. 1
ALLARME FRANE
abbondanti precipitazioni.
Febbraio e marzo del 2004 nuovamente il territorio venne colpito da piogge torrenziali; la conseguenza fu l’interruzione parziale o totale di ben altre 16
vie collinari.
Un storia lunga che ha visto il territorio comunale continuamente interessato
da tali eventi (fortunatamente senza
danni alle persone), tanto da annoverarlo
negli elenchi regionali come territorio a
significativa incidenza franosa.
Il territorio di San Giovani Ilarione,
dal punto di vista geo-tettonico, è costituito da litotipi di natura vulcanica i quali
si sono depositati in una fossa tettonica
detta “Graben”, durante tutta la fine dell’era terziaria (cretaceo) e parte dell’era
secondaria (Oligocene). Le effusioni vulcaniche verso occidente terminano in
corrispondenza della “Faglia di Castevero”, dove un sollevamento crostale ha
comportato l’affioramento dei depositi
sedimentari più antichi (cretacici e giurassici).
Quali sono gli elementi che da soli, o
associati, causano il distacco di porzioni
di terreno dai fianchi delle colline?
Brevemente cerchiamo di individuare
le cause che danno origine ad un movimento franoso: esse possono essere
distinte in cause predisponenti, cause
preparatorie e cause determinanti.
Le cause predisponenti sono quelle
non direttamente legate all’evento franoso stesso, ma, a grande scala, favoriscono
il verificarsi di un evento franoso grazie
alle caratteristiche naturali del sito.
Generalmente sono di tipo naturale
come: geologico, litologico, morfologico, clivi metrico, idrologico, idrogeologico, ecc… Per queste peculiarità il territorio si predispone all’evento franoso.
Le cause preparatorie sono quelle che,
in una data zona caratterizzata da un certo
grado di vulnerabilità, apportano modifiche alle condizioni originarie: in genere
sono legate all’attività dell’uomo. Con
ciò si introducono dei fattori di instabilità
tali da creare serio pericolo di dissesto
franoso.
Tra le cause preparatorie si distinguono le azioni che comportano una diminuzione delle forze resistenti, o un aumento
delle forze di taglio come:
- gli sbancamenti ai piedi dei versanti;
- prolungati periodi piovosi che comportano l’assorbimento di acqua da
parte del suolo con aumento consistente di peso e diminuzione delle
-
-
Costantino Zanconato
altri interventi... come riesce a far fronte a queste ulteriori necessità?
Mi avvalgo di consulenze e interventi altamente specializzati. In altre parole
mi rivolgo a meccanici, motoristi, elettrauto e gommisti di mia fiducia che
realizzano i loro interventi presso la nostra struttura. Quando un’automobile
esce dalla carrozzeria deve essere pienamente efficiente sotto ogni punto di
vista.
Attraverso quali strumenti valuta la
soddisfazione dei suoi clienti?
Dal fatto che, dopo aver guardato la
loro auto rigenerata se ne vanno contenti e, in caso di necessità, ritornano. Credo di non aver mai perso un cliente perché insoddisfatto della prestazione e
dell’esito. È la conferma che la scelta da
me operata si rivela vincente.
Il suo bacino di utenza?
Prevalentemente i paesi delle vallate
dell’Alpone e del Chiampo. Ma la mia
fama di battilamiera è andata anche oltre
questi confini e più di qualcuno, forse
anche per curiosità, arriva da più lontano.
Si parla tanto di crisi del settore automobilistico, quali conseguenze per la
sua attività?
Finora non ne abbiamo risentito,
anche perché il calo delle vendite ha
riguardato soprattutto le auto nuove. Il
numero totale dei mezzi circolanti. tuttavia, non è diminuito. Anzi, qualcuno,
in conseguenza della crisi, ha preferito
sistemare la sua vecchia automobile per
poter tirare avanti. Forse con i nuovi
incentivi il mercato verrà rivitalizzato.
Ma è ancora presto per poter fare delle
previsioni attendibili.
Oltre alla passione per il lavoro, coltiva qualche hobby?
Più di qualcuno. Nel tempo libero mi
diletto andando a caccia. La considero
una scelta di tipo ecologico, nel pieno
rispetto delle regole che vengono
annualmente definite dal calendario
venatorio. Faccio parte anche del coro
“El biron”, in qualità di baritono. Frequento regolarmente le lezioni e partecipo a tutte le manifestazione nelle quali il
coro viene impegnato. Insieme abbiamo
vissuto, in Italia e all’estero, esperienze
meravigliose. Ricordo con commozione
una recente tournée in Belgio tra gli
emigranti partiti da San Giovanni nel
secolo scorso.
Una soffiata mi ha fitto credere che,
a proposito di hobby, c’è anche una piacevole sorpresa ...
Penso che si riferisca alla mia passione come allevatore di canarini della
razza, di origine tedesca “Harzer Roller”, un tempo usati anche dai minatori
per segnalare la presenza di grisou nelle
miniere di carbone. Sono uccellini che
cantano con il becco chiuso producendo, tuttavia, una musicalità indescrivibile. Attualmente ne possiedo 95 esemplari, molti dei quali mi hanno fatto vincere anche importanti gare canore in Italia
e in Europa. A conferma le faccio vedere alcuni degli attestati rilasciati dalla
Federazione Ornitologica Italiana e
dall’Associazione Harzisti Italiani (ndr:
in men che non si dica la tavola si è
riempita di diplomi, medaglie, trofei,
attestati ... molti dei quali contenenti
l’espressione “primo classificato” ...
mentre gli occhi di Costantino diventavano lucidi ...).
DELIO VICENTINI
I RAGAZZI DI “NOI ASSOCIAZIONE”:
L’antica sagra della “Seriola” e ... molto di più!
Com’è bello riscoprire le antiche tradizioni e vedere che non tutto viene
dimenticato, ma valorizzato al meglio e
con entusiasmo. È ancora più bello
quando a continuare il tutto sono proprio i nostri giovani di Castello.
Il Circolo S.Giovanni Bosco di NOI
Associazione e la parrocchia di Castello
si sono dati un gran da fare affinché
tutto questo entusiasmo andasse a buon
fine. Quale miglior occasione allora per
rinnovare una sagra paesana? Così, con
tanto lavoro organizzato per tempo, il 31
gennaio e il I0 febbraio 2009, si è dato
vita all’Antica Sagra della Seriola.
Un programma ricco, voluto proprio
dai giovani. Tutta la manifestazione si è
svolta all’interno di un grande tendone
riscaldato che, per l’avvenimento, ha
trovato posto sul piazzale “Caduti e
Dispersi in Russia”, di fronte alla scuola primaria. Al sabato sera con l’apertura dei chioschi si è svolta la grande festa
in maschera con la musica disco a 360°
ad opera del Dj Diego Ross. Contorno
to agli stands gastronomici per pranzare
in compagnia approfittando di un menù
molto vario e gustoso. Neppure il brutto
tempo è riuscito a rovinare l’allegra manifestazione. Infatti nel pomeriggio, ad
intrattenere i bimbi (e non solo), è arrivato il “Clown Stracciatella”. Che si è
esibito nella preparazione di palloncini
colorati sotto lo sguardo ammirato degli
ospiti più piccoli. Dopo cena serata di
liscio con il gruppo “Jolanda Band”.
Con un programma così diverso e ben
distribuito si sono accontentati i gusti
dei numerosi paesani accorsi per l’evento. Visto che il tendone è stato disponibile fino al sabato successivo, nella
serata del 07 febbraio si è continuato
con la musica di Dj Coffee. Durante
tutte le serate sì è svolto il tesseramento
che tanti giovani, adulti e simpatizzanti.
Un ringraziamento va a quanti hanno
prestato la loro opera con generosità e
buona volontà per l’ottima riuscita
dell’Antica Sagra della Seriola. Un grazie particolare al parroco di Castello,
Il gruppo delle cuoche della Sagra della Seriola.
Quarantasette anni fa. Chi si riconosce?
di frittelle a volontà, tanto divertimento
e la premiazione della maschera più
bella. Qui si sono distinti due simpaticoni in veste ridicola e allegorica di
“cessi”, il tutto seguito da infinite risate.
Il coro “Gospel Prayers” ha animato
la celebrazione della S.Messa domenicale delle ore 10.00. Verso mezzogiorno
un folto gruppo di persone si è avvicina-
don Angelo Sacchiero, per il continuo
sostegno e la disponibilità data. Bravi a
tutti i giovani di NOI Associazione che
per l’occasione sono tornati alla grande.
Abbiamo avuto l’esempio di quanto
possono e vogliono ancora fare, con
serietà, fatica e divertimento assicurato.
GABRIELLA PERNIGOTTO
L’ALPONE 3
CI HA LASCIATO DON ADELIO MANTIERO
Era stato parroco a Castello dal 1977 al 1990
L’hanno trovato i suoi parrocchiani
riverso in giardino, stroncato da un infarto mentre si recava a celebrare la
messa domenicale nella chiesa di Grumolo delle Abbadesse, dove era parroco
da quasi vent’anni: è scomparso così,
all’alba del 14 dicembre scorso, don
Adelio Mantiero, prete dalla forte personalità e dall’instancabile attivismo, che
è stato a guida della parrocchia di Castello per 13 anni, dal 1977 al 1990.
Nato a Novoledo nel 1935 e ordinato
sacerdote nel 1961, prima di arrivare nel
nostro paese aveva prestato servizio pastorale a Vicenza, fino al 1970, nella
parrocchia di S. Antonio dei ferrovieri,
quindi a Cartigliano per 6 anni. Grande
appassionato della montagna, aveva scalato in gioventù le maggiori vette dell’arco alpino, ma lo scenario che preferiva era quello delle Dolomiti e in particolare della loro “regina”, la Marmolada, cima che aveva asceso per quasi 150
volte.
Lo scenario
montano era per
lui anche un
prezioso strumento di azione
pastorale, cosicché divenne celebre il campeggio “Castello”
in Val di Fassa,
dove venivano
accolti giovani e
meno giovani
provenienti
dalla vallata e
dalle parrocchie
che don Adelio
aveva guidato.
Grande organizzatore di
sagre e feste, a
Castello lasciò materialmente il segno
nella ristrutturazione del patronato e
degli ambienti annessi (teatro, aule del
segue a pag. 1
fare non solo per sostenere le difficoltà
economiche che la nostra scuola deve
ogni giorno affrontare, ma anche per
continuare il cammino dei nostri bambiGrolli), accoccolati su un’Ape il cui autini sul tema che dall’inizio dell’anno li sta
sta, Nicola Beltrame, si divertiva nel fare
accompagnando.
impennate da capogiro.
3° carro classificato L’OLIMPO DIUna nota particolare merita la giuria,
VINO di Montecchia di Crosara o semi cui componenti si distinguevano per gli
plicemente Pollon: «Siamo quasi 200
splendidi costumi di un rosso acceso. E
persone che si ritrovano, anche quest’aninfine i protagonisti veri e propri della
no, con la voglia di divertirsi e sentirsi
sfilata: i venti carri in gara con i rispettiancora bambini, grazie alla rappresentavi partecipanti, davvero magnifici anche
zione del famoso “POLLON”, un po’
nel coinvolgere le persone assiepate
combina guai, ma comunque beniamina
lungo il percorso. Ecco i commenti, a dir
di tutti noi. Con un po’ di buona musica
poco entusiasti, di chi si trovava sui quatintorno e con le frecce di Cupido, chissà
tro carri vincitori:
che non possa sbocciare anche qualche
1° carro classificato LA COMPAamore... Intanto tutti noi balliamo e facGNIA DEL GOTTO CITY: “Come ogni
ciamo festa nel “tempio di-vino».
anno ci siamo divertiti e impegnati pre4° carro classificato CAPPUCCETsentando uno degli idoli dei bambini, ma
TO ROSSO di Montecchia di Crosara
(diciamocelo pure) anche nostro, Batche ha riempito le vie del paese con coloman, nella speranza di scacciare ciò che
ri rossi e blu, dando una pennellata di
non va nella città di Gotam City dei giorallegria al grigio paesaggio invernale.
ni d’oggi. Una rivisitazione ironica delCome sempre Gargamella è alla ricerca
dei puffi, i quali
però grazie a Grande Puffo riescono a
scappare
dalle
sgrinfie del malvagio e da quel brutto
gattaccio di Birba.
È stato quindi un
carnevale ricco di
trovate e particolarmente curato nella
rappresentazione
dei carri e delle maschere. Un particolare ringraziamento
va alla Pro Loco,
che ogni anno inveIl gruppo vincente durante la cena di fine carnevale
ste non poco su questa manifestazione,
l’eroe dei fumetti, dove non mancano i
dando spazio alla creazione di idee
suoi fidati aiutanti, attorniati da una folta
nuove, che divertono e coinvolgono tutto
schiera di pipistrelli, come degna corniil pubblico. Un grazie anche all’Amminica. Un grazie particolare a tutti coloro
strazione Comunale, presente con alcuni
che hanno collaborato e a chi non ha
componenti perfino fra i giurati, e a tutte
mollato mai…”.
quelle associazioni e semplici cittadini
2° carro classificato: LA GABBIAche hanno contribuito alla buona riuscita
NELLA E IL GATTO della Scuola deldella manifestazione, in particolare alla
l’Infanzia di San Giovanni Ilarione. A
Protezione Civile, ai Carabinieri in
parlare è un genitore: “È stato un bel laCongedo e ai nostri Vigili, che hanno gavoro, che noi genitori abbiamo voluto
rantito la sicurezza per tutta la giornata.
CARNEVALE
Agenzia Immobiliare
catechismo, “appartamentini”,
“Canevon”); tuttavia l’opera di
cui andò sempre
maggiormente
fiero fu la ricostruzione della
chiesa di San Zeno, tanto da esprimere in più di
un’occasione la
volontà di essere
seppellito nelle
sue vicinanze.
Sul piano strettamente pastorale,
merita una sottolineatura particolare il favore mostrato per la musica sacra e soprattutto per il coro parrocchiale, che dirigeva personalmente nelle
occasioni liturgiche di maggior rilievo.
Il gruppo AIDO porta a conoscenza che sono
stati raccolti e venduti 850 kg di tappi di
plastica. Il ricavato di 300 euro è stato
inviato al centro oncologico di Aviano “Via
di Natale”.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito
alla realizzazione di questo traguardo. V i
ricordiamo che la raccolta dei tappi
continua.
AIDO
Si dimostrò inoltre attento al mondo
missionario, contribuendo fattivamente
alle iniziative dei molti religiosi nativi
del paese, sparsi nei continenti (lui stesso aveva avuto una sorella, suor Maria
Pia, per 22 anni missionaria in un ospedale del Sudan).
Difficile enumerare tutte le iniziative
da lui intraprese nei 13 anni del suo
mandato: fra le altre, ricordiamo le due
pubblicazioni riguardanti la parrocchia,
le diverse manifestazioni sostenute o
reinventate, come la festa di San Zeno
È RITORNATA NEL SUO PAESE NATALE
“Ringrazio il Signore per i giorni che
mi concede di vivere nonostante la mia
veneranda età e che io apprezzo ancora
molto. Sto bene qui, perché sono attorniata da affetti, mi spiace solo essere di
peso a qualcuno”.
Queste erano le parole con cui Cesarina immancabilmente rispondeva a chi
le chiedeva “Come stai?”.
Ma la mattina del 5 febbraio ‘09,
Cesarina ci ha lasciati per godere la pace
eterna di Dio ricongiungendosi così al
notaio Carlo suo amatissimo sposo, ad
Elisa Francesconi e Silvio Trevisan suoi
venerati genitori e alla sorella Antonietta, morta in giovane età.
Cesarina nacque a San Giovanni
Ilarione il 14 gennaio 1917 nella bella
casa paterna dove crebbe educata ed
amata con il fratello Dino ed Antonietta.
Con il matrimonio Cesarina segue il
marito, segretario comunale a Castelletto di Brenzone, a Sona, a Monteforte, a
Caldiero ed, infine, a Verona dove eserciterà la professione di notaio; lei gli sarà
accanto a sostenerlo, compagna fedele,
devota ed innamorata per sempre.
I legami con il Nostro paese non si
interrompono con il trasferirsi a Verona
29ª FESTA DI SAN ZENO
18-19 aprile 2009
Noi Associazione e Parrocchia di San Giovanni Battista
programma
Sabato 18 aprile 2009
Serata presso il Canevon con degustazione delle migliori bottiglie della Vallata e cena
in abbinamento con i vari vini (prenotarsi presso Nicola 340 5078458 e Matteo 329
9829557)
Domenica 19 aprile 2009
10.00
S. Messa presso la chiesa di San Zeno con inaugurazione della targa dedicata a don Adelio Mantiero, parroco di San Giovanni Battista Castello dal 1977
al 1990, e tradizionale benedizione delle biciclette
12.00
Apertura chioschi e pranzo in tendone coperto
15.00
Inizio giochi popolari: Corsa dei sacchi per bambini, “spaca la pegnata”
17.00
La Cuccagna
18.00
Spettacolare Lancio Paracadutisti con la Squadra acrobatica di Verona
19.00
Peso del maiale e misura dell’altezza della sopressa
19.30
Continuazione della serata con cena
Nel corso di tutta la manifestazione funzioneranno fornitissimi chioschi
enogasronomici con varie specialità locali. Pesca di Beneficenza
In caso di maltempo la manifestazione sarà effettuata la domenica successiva
Studio di Consulenza
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mediatore professionista ruolo 2155, perito ed esperto ruolo 423
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con il lancio dei paracadutisti, il canto
della Stella, i numerosi concerti di cori
alpini… e tante altre ancora.
Il giorno del funerale, nella chiesa
piena zeppa di gente, il vescovo ha voluto concludere la cerimonia con il celebre
“Signore delle cime”, cantato a mille
voci da tutti i presenti: un saluto, forse il
più adatto, per uno che di montagna se
ne intendeva e che, pur con le umane
debolezze che tutti abbiamo, aveva sempre saputo guardare avanti.
DARIO BRUNI
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della vita sociale ed economica, perché
qui è rimasta la sua casa natale e perchè
nel nostro cimitero, nella cappella
Trevisan-Anzi sono sepolti i resti mortali delle due famiglie.
La notizia della sua morte ha risvegliato nella mente delle persone più
attempate un’ infinità di ricordi legati al
tempo in cui la famiglia Trevisan abitava ed esercitava l’attività commerciale
in via IV Novembre. Sono riaffiorati
sentimenti di affetto e di grande riconoscenza verso questa famiglia benestante
che ha saputo capire e sostenere le difficoltà di molte persone provate dalla
malattia e dalla povertà di tempi duri.
Il 9 dicembre 1993, Cesarina con il
fratello ing. Ferdinando, donano alla
parrocchia di Santa Caterina in Villa la
casa paterna con l’auspicio che diventi
luogo d’incontro e di formazione per i
giovani del paese.
Con il passare degli anni anche a
Cesarina calano le forze fisiche ma non
la lucidità della mente e la generosità
del cuore per cui elargisce con amore e
discrezione ospitalità ed aiuto ai Sacerdoti ammalati e a Telepace, sostegno economico, rendendosi così missionaria
e testimone dell’amore di Cristo.
E lei che aveva assistito tante persone ammalate e bisognose sarà a sua
volta amorevolmente assistita negli ultimi anni da Gabriella Giardini, come
figlia, che la seguirà con tanto affetto fino alla fine dei suoi giorni.
Al suo funerale, nella chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi in
Verona ha celebrato l’Eucarestia il parroco don Claudio Castellani e con lui hanno
concelebrato monsignor don Guido Todeschini, direttore di TelePace, don Gian
Franco Ferrari, fondatore dell’Amore Sacerdotale, don Elio Nizzero, attuale parroco e don Francesco Meneghello ex parroco di Santa Caterina.
Ora Cesarina riposa nel nostro cimitero e vive in Dio e nei nostri cuori con
il ricordo degli insegnamenti di vita che
ella ci ha donato con semplicità, saggezza e grande affetto ad ogni incontro.
G. Z.
L’ALPONE 4
ATTIVITÀ PRO LOCO
venerdì 29 e sabato 30 maggio 2009
Yano dj e Radio RBS
e il nostro paese
Tutti pazzi per questo Facebook! Ma
che cos’è?
Questa parola, diventata quasi una
cantilena, l’abbiamo sentita fin troppe
volte, tutti ne parlano e tutti chiedono
“sei iscritto in facebook?”. Per sapere
qualcosa in più di questa “nuova moda”
occorre approfondire la storia del sito,
raggruppando notizie tra varie fonti.
È stato fondato il 4 febbraio del 2004
da Mark Zuckerberg, con lo scopo principale di mantenere i contatti tra gli studenti universitari e liceali di tutto il
mondo; infatti, dal febbraio 2004 al settembre 2006, solamente chi aveva la
posta elettronica con dominio universitario e liceale poteva accedere al servizio e nessun’altro. Ma l’11 settembre
2006, viste le continue richieste che
arrivavano dai “non studenti”, fu liberalizzata a chiunque volesse iscriversi.
Bastava avere più di 13 anni. Si pensi
che nel luglio del 2007 figura tra le Top
10 dei siti più visitati del mondo e gli
Stati Uniti caricano 60 milioni di foto
settimanalmente. In Italia, nel 2008, c’è
stato un vero e proprio boom: nel mese
di agosto si sono registrate oltre un
milione e trecentomila visite; il terzo trimestre, il nostro paese, è in testa alla
lista dei paesi con il maggiore incremento del numero di utenti (+135%).
Ma da dove deriva la parola? Si riferisce agli annuari con le foto di ogni studente statunitense pubblicato all’inizio
dell’anno accademico e distribuito ai
nuovi studenti e al personale della facoltà come una via per conoscere le per-
sone del campus.
Oggi conta oltre 160 milioni di utenti ed è valutato più di 16 miliardi di dollari. Il sito è gratuito e trae guadagno
dalla pubblicità (nell’aprile del 2006
indiscrezioni rivelarono che le entrate
fossero di 1,5 milioni di dollari a settimana). Chris Hughes, il portavoce di Facebook, ha dichiarato: “Le persone passano circa 19 minuti al giorno su
Facebook”; tra i tanti studi condotti dall’azienda Student Monitor (specializzati
in ricerca riguardante il mercato studentesco) emerge che “Facebook è stato
nominato la seconda cosa più IN tra gli
studenti universitari, allo stesso posto
della birra, del sesso e, dopo, l’iPod”.
Gli iscritti a Facebook possono scegliere di aggregarsi in una o più reti,
organizzate per città, posto di lavoro,
scuola e religione. È disponibile il
Marketplace che consente agli utenti di
spostare degli annunci, che sono visibili
solo da utenti presenti nella stessa rete.
C’è la possibilità di caricare contenuti,
di ricevere e rispondere ai messaggi, di
mandare e ricevere poke (in italiano
significa: toccare qualcuno con un dito
attirandone l’attenzione). Serve a comunicare con gli altri utenti in un modo
meno invasivo di un messaggio privato,
o addirittura di una richiesta di friendship, amicizia, nel caso ancora non foste
amici sulla piattaforma e scrivere sulla
bacheca degli utenti usando SMS e la
possibilità di navigare sul network.
Ovviamente, c’è una funzione del profilo in “mini-feed” che mostra le proprie
azioni e quelle degli amici, tuttavia solo
gli utenti aggiunti alla propria lista di
amici saranno a conoscenza delle informazioni riguardanti quali applicazioni
sono state installate e così via.
Controindicazioni vere e proprie finora non sono emerse; tra le altre, appare il problema negli uffici pubblici, i
quali hanno oscurato il sito o limitato le
ore di navigazione, visto il calo della
produttività o la quantità di ore che si è
registrata su Facebook; ma la cosa sicura è che dal 29 febbraio 2008 è possibile far cancellare permanentemente i propri dati facendone richiesta.
Tutto questo per dire che anche il
nostro paese ha il suo gruppo in Facebook, sotto il nome di San Giovanni
Ilarione. All’interno troviamo una sintetica descrizione del paese, giusto per
acquisire qualche informazione, e una
bacheca per inserire notizie, ringraziamenti, foto e tanto ancora. Ma il bello
arriva con l’area discussioni, una zona
riservata a chi è iscritto al gruppo, con la
possibilità di inserire commenti e richieste, per sapere ciò che pensa la gente e,
diciamocelo, anche qualche interessante
pettegolezzo. Ebbene, attualmente si
sono affrontati diversi temi: culturali,
amministrativi, lavori pubblici, festività,
rapporto con il territorio e così via. Il
merito va all’amministratore Dario Panarotto, il quale ha creato il gruppo e
oggi coordina le varie iniziative, risponde in tempo reale alle domande e garantisce l’efficienza in Facebook del nostro
paese; un’idea originale che ha garantito una voce in più in tutto il mondo per
San Giovanni Ilarione e che oggi vanta
oltre 200 utenti iscritti.
LORENZO GECCHELE
Fotonotizia
A Cesenatico, invece, il porto canale
disengato da Leonardo da Vinci faceva
da cornice ideale al Museo Galleggiante
della Marineria. Trabaccolo, Topo, Battana, Bragozzo, Paranza ..., antiche barche da pesca dell’Adriatico, erano protagoniste di un presepe originale e
accattivante. La fotografia non è sfocata: quel giorno c’era anche un po’ di
nebbia e tanto freddo!!
* * *
PRESSO PIAZZA MARTIRI FINO ALLE 2.00
A SAN GIOVANNI ILARIONE
... Ricordando Renato Ciman
Come da tradizione, anche quest’anno si svolge la via Crucis alla
croce in località Bertini. È sempre emozionante vedere tante persone che, insieme, formano un’infinita fila che cammina e che
prega illuminata dai piccoli ceri muticolore. A questa fila però nell’appuntamento del 2009 mancherà una persona certamente conosciuta da tutti: Renato Ciman, il quale attendeva ogni anno con
grande entusiasmo questo evento.
Renato era una persona semplice come tante, con i suoi pregi e i
suoi difetti, ma la cosa che lo rendeva molto speciale era il fatto di
saper mettere allegria a chiunque lo consoceva e di saper dare
sempre un appoggio morale a chi cadeva nello sconforto.
Ed è così che vogliamo ricordare, sempre allegro e pieno di vita
perché ci ha proprio dato l’esempio di come la vita deve essere amata e vissuta. Ciao Renato.
GLI
Il coro Gospel Prayers
Chi lo dice che i giovani non hanno
intraprendenza o non credono nei propri
sogni? Il gruppo di cui stiamo parlando
è l’emblema della passione, dell’intesa e
della complicità condivisa per realizzare
un sogno comune: il Coro Gospel
Prayers, ossia coloro che pregano. Il gospel, nasce così, un po’ per caso, forse.
Alcuni anni fa alcune ragazze, già
componenti del coro parrocchiale, vennerro letteralmente catturate da questo
tipo di musica assistendo ad un concerto, tenutosi a Castello, del gruppo
Gospel Animula.
Perché non provare, quindi? L’inizio
avvenne un po’ per scherzo, qualche
A Rimini, a due passi dal mare, il 5
gennaio 2009 alcuni sangiovannesi
hanno visitato il presepe di sabbia allestito con gruppi scultorei riguardanti la
Natività, gli scorci suggestivi di Rimini
e diversi persoanggi: Sigismondo Malatesta, Giovanni pascoli, Marino Moretti,
Benito Mussolini, Secondo Casadei,
Marco Pantani ...
Luca Prando, dopo aver restaurato una delle tre statue
del capitello della Contrada
Fortunati/Vieno: un’antica Madonna alta settanta centimetri,
riportata ai suoi colori originali mediante un’accurata raschiatura e il rifacimento del
colore.
ritrovo alla sera per ascoltare i cd e cantare alcune canzoni; piano piano, però,
questa passione diventa un sogno, il sogno di trasmettere agli altri la propria fede, le proprie emozioni attraverso la musica. “Il modo migliore per servire Dio è
seguire i propri sogni, solo chi è felice
può effondere felicità”. Quale modo migliore dunque se non attraverso il gospel, sinonimo di libertà e inno alla vita?
Ecco dunque queste nove ragazze,
accompagnate da una tastiera, esordire
assieme ad altri sei cori nel novembre del
DAL CERO rag.
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2006 in occasione della festa di Santa
Caterina, nella chiesa di Villa, in un’atmosfera di armonia e gioia, percepibile
anche da parte del numeroso pubblico
presente: il sogno di cantare insieme, in
un gruppo dove ci sia intesa, collaborazione, complicità e divertimento si realizza sotto i loro occhi. Ma il Coro Gopel
Prayers è solo al primo passo. Nei mesi e
anni successivi la formazione partecipa a
numerose rassegne corali, come l’ultima
tenutasi a Vestenanova, animando varie
feste religiose, come il Natale a Roncà,
la festa della Madonna a Montecchio, la
giornata della vita a Castello. Le voci
femminili, sempre più affinate e preparate, incantano con canzoni che parlano della
vita e dell’amore del
Signore e che ti coinvolgono lasciandoti un piccolo segno nel cuore.
Questa è la forza del
gospel e la forza di questo coro che allieta
anche cerimonie nuziali.
La portavoce del coro, a nome di tutte le
componenti, ci tiene a
precisare: “Siamo ancora agli inizi, cerchiamo
sempre di migliorare e
soprattutto vorremmo
rendere partecipi molti giovani a questa
iniziativa; un caloroso ringraziamento
va a Don Elio, non solo perché ci offre
l’occasione di esibirci, ma per il costante incoraggiamento con cui ci ha sostenuto fin dagli esordi!”
Beh, che dire? Un grande, meritato
“in bocca al lupo!” a queste giovani che
hanno dimostrato che con la buona
volontà e il calore dell’amicizia, si possono realizzare i propri sogni e far
sognare altre persone attraverso una lingua a tutti comune: la musica.
SEBASTIANO MARANA (BODI)
AMMINISTRATORE
CONDOMINIALE
cell. 347 2214587
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L’ALPONE 5
LETTERE AL GIORNALE
Caro Direttore Delio Vicentini,
per mezzo di questa lettera desidero
innanzitutto ringraziare tutte le persone
grazie alle quali è stato possibile organizzare la serata a cui ho partecipato lo
scorso 27 di gennaio, denominato “giorno della Memoria”. La Pro Loco, l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca
Comunale hanno infatti promosso la
proiezione del film “Il Falsario” presso il
teatro parrocchiale di Castello per osservare degnamente la ricorrenza.
Per chi ha perso la rappresentazione
DVD di un fatto realmente accaduto,
ecco qui un breve riassunto: il sistema
NS in pieno sterminio si serve di prigionieri ebrei con particolari capacità nel
famigerato KZ (campo di concentramento) Sachsenhausen, vicino Berlino, per
produrre banconote false. La contraffazione riesce talmente bene che banchieri
inglesi ed americani le considerano vere
e questo “successo” ambito dai tedeschi
risparmia la vita agli ebrei altrimenti
sterminati nelle camere a gas.
Devo ammettere che la serata mi ha
lasciato alcune perplessità a causa della
morale che traspare dal copione messo in
scena da austriaci (Hitler era d’origine
austriaca!). Si direbbe con Machiavelli
“Il fine giustifica i mezzi: per sopravvivere si può, anzi si deve, falsificare banconote. Tutto va bene, basta si salvi la
vita. Così è giustificato mentire, rubare,
ammazzare, giusto per salvare la pelle.
C’è una scena raccapricciante nel film:
un banchiere ebreo religioso e riluttante
di collaborare con il falsario dice: “Sono
stato costretto” e viene prontamente
deriso dalle SS.
La notte successiva la visione del film
mi riportò a Berlino, dove sono nata nel
1937, cresciuta in periferia a due o tre
stazioni di metropolitana dal capolinea
“Oranienburg” a due passi da
Sachsenhausen ... I miei primi 8 anni di
vita sono gli ultimi di Hitler. Tutto intorno a me caos, distruzione, pioggia di
bombe su un paesino di nome Ora-
nienburg senza capire cosa significasse.
Ricordo un ragazzo dire a un bambino:
“Bibelforscher (studente della Bibbia,
già Testimone di Geova)” con l’accento
di totale disprezzo ed odio. Ho impiegato
50 anni per capire la realtà di Sachsenhausen che funzionava dal 1936 al 1945.
In tutto questo tempo vi erano circa 400
Testimoni di Geova imprigionati, tra i
quali il 15 settembre 1939, due settimane
dopo l’inizio della guerra, fu fucilato
August Diekmann come primo obiettore
di coscienza. Sempre lì, il primo novembre 1944, fu impiccato Jonathan Stark ... Sino alla
fine della guerra saranno
oltre 300, più di 50 tra loro
austriaci. Muoiono per
obbedire a Dio come governante anziché agli uomini.
Contemporaneamente
in
quel campo di concentrata
delinquenza il falsario e la
sua truppa prolungavano la
vita, ma sarebbe stata dopo
la guerra una vita che valeva davvero la pena di vivere e degna di
essere chiamata tale??
La notte dopo il “Giorno della Memoria” mi ha riconfermato una decisione
presa molto tempo fa. Se oggi siamo tentati di fare qualsiasi cosa pur di salvare
la vita, di per sé fugace e deludente, non
è ancora più auspicabile osservare scrupolosamente e a tutti i costi la Legge
Suprema del Datore di Vita “Geova-Dio
Onnipotente”, e sopravvivere?
Augurandomi che questa lettera non
sia letta solo da Lei, ma anche da tutti i
miei compaesani, Le porgo i miei più
cordiali saluti,
Eleonora Diwischek
* * *
Lettera aperta agli insegnanti: Il
punto di vista dei genitori
La critica che normalmente i cittadini
muovono a chi svolge una funzione pubblica i fatti, questa volta si è verificato
esattamente il contrario; unilateralmente
e frettolosamente gli insegnanti del
nostro istituto (in vero con qualche voce
contraria al loro stesso interno) hanno
deciso di sospendere qualsiasi attività
integrativa in risposta alla “riforma Gelmini” sulla scuola.
Non vogliamo entrare nel merito della
bontà o meno dei provvedimenti adottati
dal governo e sul diritto a protestare
degli insegnanti, quello che contestiamo
è il modo adottato, perché chi esige ri-
L’AIDO INCONTRA LE ASSOCIAZIONI
Si è svolto giovedì 5 febbraio nella sede del Gruppo Alpini il primo incontro
del 2009 tra l’Aido, le Associazioni ed i cittadini. Al benvenuto del presidente degli alpini Olier Galiotto è seguita una breve introduzione alla serata
da parte del rappresentante dell’Aido, Rodolfo Creasi, che ha elencato le
varie iniziative che l'associazione svolge durante l'arco dell'anno. Erano presenti come relatori il dottor PierGiorgio Trevisan, dirigente medico del coordinamento trapianti dell’USL 20 e, come testimone di un dono ricevuto, il
presidente provinciale dei cardiotrapiantati Paolo Biondani. Dopo la visione
del film “Il cielo può attendere” il dott. Trevisan ha spiegato le modalità, i
tempi ed il protocollo che si deve rispettare prima di ogni trapianto ed ha
risposto alle numerose domande poste dal pubblico presente. La serata si è
conclusa con la toccante testimonianza del Sig. Biondani che ha raccontato
i vari stati d’animo che l’hanno accompagnato prima, durante e dopo il trapianto. L’associazione AIDO ringrazia il Gruppo Alpini ed i relatori intervenuti per la collaborazione e la disponibilità offerte per la realizzazione di
questa serata.
Ha avuto luogo il successivo incontro giovedì 12 marzo alle ore 20.30 nella
sede della sezione dei Carabinieri in Congedo, in via Ca’ Rosse, sul tema:
“DONARE! PER SAPERNE DI PIÙ”.
spetto per il ruolo ricoperto, deve rispettare chi fruisce del servizio offerto.
Sospendere queste attività significa
penalizzare solamente gli alunni che frequentano le scuole del nostro istituto
comprensivo, in particolar modo quelli
che frequentano le elementari, che senza
motivo subiscono un taglio di tutte le
attività integrative, GITE COMPRESE!!
L’utilizzo del termine “senza motivo”
nasce semplicemente dalla constatazione
che per l’anno in corso le risorse sono
esattamente uguali a quelle dell’anno
prima e di quelli prima ancora, durante i
quali l’equilibrio armonico tra attività
didattiche ed integrative ha prodotto
risultati di eccellenza per il nostro plesso
scolastico riconosciuti anche all’esterno.
È indiscrezione di questi giorni, in
attesa dell’emanazione di una circolare
specifica nel merito, che le iscrizioni slitteranno di un mese, alla fine di febbraio,
e che per le prime ci sarà l'insegnante
unico, coadiuvato da quello di lingua, da
quello di religione oltre che da quello di
sostegno se necessario (il Sole 24 ore del
15 gennaio 2009).
Un provvedimento, a prima vista penalizzante, che può essere motivo di scoraggiamento perché modifica “un modello vincente”, deve essere letto come
uno strumento ed uno stimolo per dimostrare il proprio valore, una sfida per
dare il meglio di sé, se è vero come riteniamo che le difficoltà spaventano i
mediocri, ma esaltano le eccellenze.
Siamo assolutamente convinti che chi
ha scelto di insegnare non lo ha fatto
solo per il privilegio di avere un posto di
lavoro o uno stipendio sicuro, ma sia
stato spinto da una vocazione a svolgere
una missione ad altissimo contenuto
umano, che assieme a quella dei genitori
è di “Aiutare i nostri figli a capire chi
sono, perchè possano in futuro scegliere
cosa diventare”.
È vero che come ci è stato risposto il
diritto allo studio è comunque garantito
ma privare i nostri ragazzi di attività
integrative e vuol dire aggravare ulteriormente la situazione svantaggiosa che
il nostro paese vive essendo ubicato in
una posizione non strategica rispetto ai
servizi che i centri più grandi possono
offrire
È indiscutibile che le attività sportive
aiutano il singolo individuo ad acquisire
fiducia in se stesso, superare paure, portandolo di conseguenza ad ottenere risultati migliori anche nello studio. Non fare
gite può voler dire privare di un’opportunità di confronto con altre realtà, culture e modi di pensare, conoscere altri
territori per imparare a conoscere e valorizzare il proprio.
La sfida non è senz’altro facile ma
con l’impegno, la collaborazione e con la
determinazione può essere vinta; e sarà
così che mentre i nostri vicini si lamentano che tutto va male, noi tutti insieme
avremo scoperto che anche con meno risorse si possono raggiungere risultati
migliori.
Il messaggio che noi genitori vogliamo dare agli insegnanti è quello di non
arrendersi alle difficoltà presentando un
conto salato a chi ha solo la colpa di
dover ancora crescere. Una rivendicazione sindacale non può e non deve ricadere sui bambini!!!
Con animo costruttivo e comunque
mai polemico, ringraziamo per l’attenzione che avete voluto porre ai nostri
pensieri.
I genitori del Consiglio di Istituto
comprensivo di San Giovanni Ilarione
e i rappresentanti di classe
ORI
GLI ALLComplimenti
vivissimi da parte della redazione a:
Anita Casarotto, dottoressa in Archeologia il 20.02.2009, presso
l’Università di Padova
Elia Cerato, Facoltà di Scienze Motorie presso l’Università degli studi di
Verona, nel mese di marzo 2009
Roberto Lovato, Università degli studi di Verona, facoltà di Medicina e
Chirurgia corso di Laurea in infermieristica, il 3.12.08
Sebastiano Filipozzi, dottore in Psicologia clinica-dinamica presso
l’Università di Padova il 2.12.2008
Teresa Costalunga nata a San Giovanni Ilarione (VR) il 20.12.1933
coniugata con Ezio Tabacchi nato a Milano il 21.07.1932. Matrimonio
celebrato nella chiesa di Castello l’8.11.1958 da Don Damiano.
Ezio e Teresa sono felicemente uniti da oltre cinquant’anni, allietati
dai figli Patrizia (1959) e Giancarlo (1951).
I RICORDI DI ANGELO BIONDARO (NERVI) CLASSE 1920.
1938 San Giovanni Ilarione - Cirenaica
1941 Egitto - Sud Africa
1946 Sud Africa - Italia
Petermarits Bur Sud Africa, chiesa di San Giuseppe 1944 con il permesso inglese, la benedizione della Chiesa costruita dai prigionieri
italiani al campo n. 4. La benedizione è impartita dal cappellano militare, Giacomo Ponte, e dal tenente Vescovo inglese durante la santa
Messa e la comunione.
Io ero il solo veronese assieme a quattro veneti che abbiamo collaborato come operai alla costruzione della Chiesa.
Nonni di Bruno Lovatin. Indovinate i loro nomi ...
FILIALE
“SAN GIOVANNI ILARIONE”
Via Roma, 32/34
37035 SAN GIOVANNI IL. (VR)
Tel. e Fax 045 7465278
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domenica dalle 12 alle 14.30 e dalle 18.30 alle
21.30. Nei giorni feriali su prenotazione siamo
aperti anche a mezzogiorno
Bar aperto dalle 10 alle 24 Chiuso il lunedì
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L’ALPONE 6
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA
dal Consiglio comunale
Assestamento
bilancio di previsione
2008
La normativa in vigore prevede che, entro il 30 novembre di ogni anno, da parte
degli organismi a ciò preposti, venga effettuata un’attenta verifica generale su tutte le
voci di bilancio – entrate e uscite – allo scopo di poter mantenere il pareggio.
Il controllo ha accertato che alcuni stanziamenti previsti non sarebbero risultati
sufficienti a far fronte al normale funzionamento dei servizi comunali. Da qui la
necessità di impinguare tali capitoli di spesa mediante storni da altri capitoli dotati di
maggiore disponibilità finanziaria. A seguito di tale operazione il bilancio di previsione relativo all’esercizio 2008 risulta così strutturato:
PARTE PRIMA ENTRATA
Avanzo di amministrazione applicato al bilancio di cui:
TITOLO I entrate tributarie
TITOLO Il entrate da trasferimenti
TITOLO III entrate extra-tributarie
TITOLO IV entrate da trasferimenti
TITOLO V entrate da accensione di prestiti
TITOLO VI entrate per servizi per conto terzi
TOTALE ENTRATE
8.397,44
1683684,40
756.603,00
480.858,50
1.795.952,42
310.000,00
458.082,0
5.493.577,76
PARTE SECONDA SPESA
TITOLO I spesa corrente
TITOLO Il spesa in conto capitale
TITOLO III spesa per rimborso di prestiti
TITOLO IV spesa per conto terzi
TOTALE SPESA
2.578403,34
1.795.952,42
661.440,00
458.082,00
5.493.577,76
(Delibera n. 39 del 26 novembre 2008)
Scuola paritaria
dell’infanzia “Papa
Luciani”, rinnovata
la convenzione
Per il triennio 2009/2011 è stata rinnovata la convenzione tra la scuola dell’infanzia paritaria “Papa Luciani” e
l’Amministrazione comunale, a conferma di una tradizione ormai consolidata
nel tempo dal momento che l’importante istituzione svolge un servizio pubblico, altamente qualificato, a favore dell’intera comunità, aperta a quanti ne
condividono il progetto educativo generale che si ispira alla concezione cristiana della vita e della persona. Un’attenzione particolare viene riservata ai bambini disabili. La scuola opera senza fini
di lucro ed è amministrata da un Comitato di gestione democraticamente strutturato. Aderisce alla Federazione Italiana Scuole Materne (FISM) che, a livello
nazionale, raggruppa circa ottomila
scuole di ispirazione cristiana (duecento
nella provincia di Verona) offrendo loro
assistenza sul piano amministrativogestionale e assicurando il necessario
supporto di aggiornamento/formazione
per il personale docente e non docente
in servizio. L’attività di controllo sulla
qualità dell’offerta formativa viene esercitata da un apposito servizio di coordinamento a cura della stessa FISM, oltre
che dall’Amministrazione dello Stato,
tramite l’Ufficio scolastico regionale
con sede a Venezia.
I principali reciproci impegni che
Amministrazione e scuola si assumono,
in virtù di quanto concordato, sono i
seguenti:
• la presenza di un rappresentante del
comune in seno al Comitato di gestione, costituito ai sensi del vigente
statuto;
• l’utilizzo di strutture, attrezzature e
materiali didattici idonei e funzionali, rispondenti alla normativa vigente
in materia di sicurezza e igiene;
• impiego di personale docente e non
docente in possesso dei titoli professionali e culturali prescritti dalla normativa, regolarmente assunto alle
•
•
•
•
•
condizioni fissate dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della categoria, sottoscritto dalla FISM e
dalle Organizzazioni sindacali operanti sul territorio nazionale (C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L., S.N.A.L.S.);
assistenza medico-psico-sociale, effettuata a cura dei competenti servizi
sul territorio, facenti capo all’U.L.S.S. 20;
somministrazione della refezione
scolastica sulla base di una tabella
dietetica approvata dal responsabile
del settore Igiene pubblica dell’U.L.S.S. 20;
impegno, da parte dell’Amministrazione comunale, a garantire il servizio di trasporto gratuito, oltre ad una
copertura assicurativa adeguata alla
tipologia del servizio svolto;
nomina di una commissione paritetica di verifica e coordinamento costituita dal Sindaco, dal rappresentante
comunale in seno al Comitato di gestione, dal presidente e dal segretario
della scuola, che si riunirà almeno
due volte all’anno (maggio e novembre) su convocazione del Sindaco;
i fondi necessari per la gestione e il
funzionamento verranno assicurati
dal contributo delle famiglie, da contributi ministeriali e regionali previsti da specifiche norme in vigore e
dallo stanziamento accordato dall’Amministrazione comunale quantificato in centocinquantamila euro
ripartiti nel triennio. L’Amministrazione comunale, in considerazione
delle notevoli difficoltà economiche
segnalate dalla scuola, assume l’impegno di valutare, nel corso del prossimo esercizio finanziario, l’opportunità di erogare un ulteriore contributo straordinario.
(Del. n. 44 del 19 dicembre 2008)
testi a cura di DELIO VICENTINI
Quadro generale riassuntivo
delle entrate
RESIDUI
COMPETENZA
ENTRATE
Previsioni
iniziali
1
Previsioni
definitive
2
% di
Accertamenti Riscossioni
defin.
3
4
TITOLO I - ENTRATE TRIBUTARIE 1.534457,00 1.683.084,40
5
% di Residui delle
Conservati
realizz. competenze
6
7
8
9
Riscossi
% di
realizz.
Rimasti
10
11
12
109.73 1.036.667,09 1.036.667,09
100,00
0,00
295.307,04
174.125,41
TITOLO II - ENTRATE DERIVANTI
DA CONTRIBUTI, E TRASFERIMENTI
CORRENTI DELLO STATO, DELLA
REGIONE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI
ANCHE IN RAPPORTO ALL’SERCIZIO
DI FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE
752.212,00
756.603,00
100,58
484.130,91
484.130,91
100,00
0,00
87.694,03
53.965,24
58,96 121.181,63
TITOLO III - ENTRATE
EXTRATRIBUTARIE
464.075,00
480.858,50
103,62
156.802,89
156.802,89
100,00
0,00
403.173,11
248.418,25
61,62 124.414,43
TITOLO IV - ENTRATE DERIVANTI DA 1.069000,00 1.795.952,42
ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI
DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI
CREDITI
TOTALE ENTRATE FINALI 3.839 744,00 4.717.098,32
164,92
719.952,42
719.952,42
100,00
0,00 1.144.904,15
648.668,82
56,66 475.506,59
61,54
23.382,08
122,85 2.397.553,31 2.397.553,31
100,00
0,00 1.931.078,33 1.125177,12
58,27 744.481,73
TITOLO V - ENTRATE DERIVANTI DA
ACCENSIONE DI PRESTITI
310.000,00
310.O00,00
100.00
66.006,27
66.006,27
100,00
0,00
606.871,38
462.160,62
76,15 144.110,74
TITOLO VI - ENTRATE DA SERVIZI
PER CONTO DI TERZI
458.082,00
458.O82,00
100,00
205.286,29
198.479,59
96,68
6.8O6,7O
89.654,43
30.045,70
119,04 2.668.84587
6.806.70 2827604.12 1.617.384,04
TOTALE 4.607.826,00 6.485.180.32
33,51
43.384,18
2662.039M
99,74
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
0,00
8.397,44
===
===
===
===
===
===
===
===
===
FONDO CASSA AL 1 GENNAIO
0,00
984,559,64
===
===
===
===
===
===
===
===
===
119,22 2.668.845,87 2.662.039,17
99,74
TOTALE COMPLESS.DELLE ENTRATE 4.607.826,00 5.493.577,76
6.806,70 2.627.604,12 1.617.384,04
61,55 932.576.63
61,56 932.576,63
Quadro generale riassuntivo
delle spese
RESIDUI
COMPETENZA
Previsioni
iniziali
SPESE
1
Previsioni % di
definitive defin.
2
3
4
Residui delle
% di competenze Conservati
realizz.
Di cui spese
correlate
alle entrate
Totale
5
6
7
TITOLO I - SPESE CORRENTI
8
9
10
Pagati
% di
realizz.
Rimasti
11
12
13
2.399.304,00 2.578.103,34 107,45 2.192.768,60
TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE 1.089.000,00 1.795.952,42 164,92 694.127,65
1.700.804,97 77,56 491.963,63 798.723,05 448.017,02 56,09 315.748,89
692.890,79 99,82 1.236,86 2.750.378,68 1.279.357,64 46,52 1.436.742,52
TOTALE SPESE FINALI 3.488.304,00 4.374.055,76 125,39 2.886.896,25
2.939.695,76 82,92 493.200,49 3.549.101,73 1.727.374,56 48,67 1.752.491,41
TITOLO III - SPESE PER RIMBORSO
PRESTITI
661.440,00 661.440,00 100,00
81.150,31
TITOLO IV - SPESE PER SERVIZI
PER CONTO TERZI
458.062,00 458.062,00 100,00
227.776,10
81.150,31 100,00
TOTALE 4.607.826,00 5.493.577,76 119,22 3.195.822,72
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE
0,00
0,00
===
===
TOTALE COMPLESS.DELLE SPESE 4.607.826,00 5.493.577,76 119,22 3.195.822,72
0,00
0,00
203.830,79 89,49 23.945,37
54.664,59
0,00
0,00
0,00
26.312,01 48,13
17.992,93
2..678.676,86 83,82 517.145,86 3.603.766,32 1.753.686,57 48,66 1.770.484,34
===
===
===
===
===
===
===
===
2.678.676,86 83,82 517.145,86 3.603.766,32 1.753,686,57 48,66 1.770.484,34
Confermate tariffe e aliquote
d’imposta
Per l’esercizio finanziario 2009
risultano confermate, rispetto allo scorso anno, le seguenti tariffe e aliquote di
imposta:
• Canone di occupazione di spazi e
aree pubbliche (C.O.S.A.P.) – Delibera
n. del 112 del 2 dicembre 2008;
• Imposta comunale sulla pubblicità e
diritti sulle pubbliche affissionì –
Delibera n. 113 del 2 dicembre 2008;
• Addizionale comunale all’I.R.P.E.F.
– Delibera n. 114 del 2 dicembre
2008;
Indennità
di funzione
Conferma, rispetto all’esercizio finanziario precedente, anche per l’indennità di funzione mensile lorda spettante,
rispettivamente:
- al sindaco (2.231,09 euro)
- al vicesindaco (1.115,55 euro)
- agli assessori (1.003,99 euro)
(Delibera n. 119 del 2 dicembre 2008)
• Valori venali per le aree fabbricabili,
presenti sul territorio comunale, da
utilizzare ai fini del potere di accertamento in materia di imposta comunale sugli immobili (I.C.I.) – Delibera n. 115 del 2 dicembre 2008;
• Disciplina generale delle tariffe e dei
corrispettivi per la fruizione dei ser-
vizi a domanda individuale (trasporto scolastico, allacci ai metanodotto,
lampade votive, soggiorni climatici
per gli anziani ... ) – Delibera n. 116
dei 2 dicembre 2008;
• Tariffe per l’utilizzo delle sale civiche comunali – Delibera n. 118 del 2
dicembre 2008.
Pensionati impegnati nel sociale e la Lega
Pensionati di S. Giovanni Il. disponibili e generosi
Da qualche anno si è costituita la Lega Pensionati, un gruppo di persone con
tanta voglia di dedicare un po’ del proprio tempo a chi ha più bisogno. La
cosa che stanno gratuitamente facendo ogni qualvolta serve, è guidare il pulmino messo a disposizione dall’amministrazione comunale per portare chi ha
bisogno presso i centri ospedalieri della provincia.
Grazie a queste persone la comunità può contare su un servizio veramente
efficiente durante tutti i giorni lavorativi della settimana.
Il pulmino, nove posti compreso I’autista, è dotato di una pedana con sollevamento automatico per trasporto carrozzina con disabile, riscaldamento e
aria condizionata.
Mi sento in dovere di ringraziare queste persone disponibili che operano (ci
tengo a precisarlo) G R A T U I T A M E N T E.
Chi fosse interessato a usufruire del servizio può chiederlo a questi numeri di
telefono: 0456550444 - 348 7490305
AUGUSTO GAMBARETTO
ASSESSORE A I SERVIZI SOCIALI
L’ALPONE 7
dalla Giunta comunale
Contributi a favore
delle associazioni
di volontariato
Una pioggia di contributi consentirà alle molte associazioni di volontariato operanti nel territorio comunale,
di continuare, anche per il 2009, la
loro insostituibile azione nella promozione della cultura, dello sport amatoriale, del tempo libero. Si tratta di una
vera e propria schiera di volontari che,
sacrificando il loro tempo libero e,
talvolta, anche i loro interessi, si dedicano ai giovani, agli anziani, alle per-
sone disabili per offrire loro il senso
di una presenza che, senza nulla chiedere, li aiuta, concretamente e ogni
giorno.
L’onere complessivo, a carico dell’Amministrazione
comunale
ammonta a 24.656,06 euro.
Ecco il dettaglio dei contributi erogati:
• Euro 17.663,31= all’associazione
Pro Loco di San Giovanni Ilarione
di cui:
• Euro 6.763,31= quale contributo
ordinario anno 2008, tenuto conto
che euro 1.500,00= sono già stati
liquidati con proprio provvedimento n. 93 del 7 ottobre 2008;
• Euro 800,00= per rimborso spese
biblioteca;
• Euro 590,00= per l’elezione di
Miss Lessinia 2008;
• Euro 1.000,00= quale contributo
per il noleggio del capannone dell’artigianato in occasione della 73ª
Sagra delle Castagne - Edizione
2008;
• Euro 2.010,00= per l’acquisto dei
panettoni in occasione della “Festa
dell’Anziano” dell’anno 2007;
• Euro 3.000,00= per la pubblicazione di iniziative riguardanti l’attività
amministrativa comunale sul trimestrale “L’Alpone” per l’anno
2008;
Totale
S/N (4)
1.500.000,00
N
0,00
690.490,00
N
0,00
300.000,00
N
0,00
360.000,00
N
0,00
300.000,00
300.000,00
N
N
0,00
0,00
300.000,00
N
0,00
334.000,00
N
0,00
680.000,00
N
0,00
220.000,00
N
0,00
200.000,00
N
0,00
no in corso;
• Euro 150,00= al Centro di Aiuto
alla Vita di San Giovanni Ilarione
quale contributo ordinario anno
2008;
• Euro 350,00= al Gruppo Ex Allievi
Don Bosco quale contributo ordinario anno 2008;
• Euro 400,00= all’Associazione Carabinieri in Congedo quale contributo ordinario anno 2008;
• Euro 1.000,00= al Coro “El Biron”
quale contributo annuo come da
convenzione;
• Euro 2.065,83= alla banda “Giuseppe Verdi” quale contributo ordinario anno 2008;
• Euro 673,92= al Comitato Sagra
Caffignano quale contributo ordinario anno 2008;
• Euro 650,00= al Comitato Sagra
Castello quale contributo ordinario
anno 2008;
• Euro 100,00= all’associazione
A.n.t.e.a.s. quale contributo ordinario anno 2008;
• Euro 103,00= all’Associazione
Nazionale Combattenti e Reduci
quale contributo ordinario anno
2008;
• Euro 100,00= all’Associazione
Nazionale Paracadutisti quale contributo ordinario anno 2008;
• Euro 100,00= all’Avis di San Giovanni Ilarione e Vestenanova quale
contributo ordinario per l’anno in
corso;
• Euro 100,00= al Gruppo Gastrofili
di San Giovanni Ilarione quale
contributo ordinario per l’anno in
corso;
• Euro 100,00= all’associazione
Pesca di Beneficenza nella persona
del suo responsabile, Sig.ra Gemma Dignani, quale contributo ordinario per l’anno 2008;
• Euro 100,00= al Gruppo Aido - Sezione Comunale di San Giovanni
Ilarione quale contributo ordinario
per l’anno 2008;
• Euro 100,00= al Gruppo Alpini di
San Giovanni Ilarione quale contributo ordinario per l’anno
400.000,00
N
0,00
(Delibera n. 108 del 2 dicembre 2008)
446.000,00
N.
0,00
• Euro 3.500,00= per la sorveglianza
dell’isola ecologica nell’anno
2008;
• Euro 2.000,00= all’Associazione
Protezione Ambientale Civile di
San Giovanni Ilarione quale contributo ordinario come da convenzione per l’anno 2008;
• Euro 1.000,00= alla compagnia
teatrale “Sale e Pepe” quale contributo ordinario anno 2008;
• Euro 600,00= all’associazione “Sci
Club” di San Giovanni Ilarione
quale contributo ordinario anno
2008;
• Euro 1.000,00= all’associazione
“Polisportiva 2001 San Giovanni
Ilarione” quale contributo annuo
come da convenzione;
• Euro 300,00= all’associazione
“Polisportiva 2001 San Giovanni
Ilarione” quale contributo per la
marcia tra i ciliegi in fiore per l’an-
PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE
PUBBLICHE 2009/2011
Articolazione della copertura finanziaria
N. progr. (1)
Cod. Int. Amm.ne (2)
CODICE ISTAT
Reg.
1
Prov.
Com.
Tipologia
(3)
Categoria
(3)
2
005
005
023
023
070
070
09
01
A04 39
A05 08
3
005
023
070
07
A01 01
4
005
023
070
07
A01 04
5
6
005
005
023
023
070
070
07
06
A05 08
A01 01
7
005
023
070
07
A03 16
8
005
023
070
04
A05 08
9
005
023
070
07
A03 16
10
005
023
070
09
A05 09
11
005
023
070
09
A05 31
12
005
023
070
07
A05 31
13
005
023
070
01
A05 09
DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
Cessione
immobili
STIMA DEI COSTI DI PROGRAMMA
Primo Anno
Secondo
Terzo Anno
Zona Industriale
500.000,00
500.00,00
ed Artigianale Loc. Boarie 500.000,00
Asilo Nido
309.490,00
300.000,00
Bitumatura
100.000,00
100.000,00
100.00,00
Varie
Allargamento Ponte
360.000,00
Loc. Mangano
Edilizia Scolastica
100.000,00
100.000,00
100.00,00
Arredo Urbano
150.000,00
150.000,00
Impianto fotovoltaico
300.000,00
Municipio
Centro di aggregazione
334.000,00
giovanile
Impianto Fotovoltaico
680.000,00
Impianti Sportivi
Illuminazione Contrade
110.000,00
110.00,00
Ampliamento Cimitero
100.000,00
100.00,00
Cattignano
Sistemazione Cimitero
250.000,00
150.00,00
Capoluogo
Nuova Sede
446.000,00
Protezione Civile
Totale
2.153.490,00 2..290.000,00 1.506.000,00
Apporto di
capitale privato
Tipologia
Importo
(5)
0,00
Elenco annuale 2009
Cod. Int. Amm.ne (1)
Codice unico intervento CUI (2)
_
_
_
_
_
_
_
_
Descrizione
intervento
Zona Industriale
ed Artigianale
Loc. Boarie
Asilo Nido
Bitumature
varie
Allargamento Ponte
Loc. Mangano
Edilizia
Scolastica
Arredo Urbano
Impianto
Fotovoltaico
Municipio
Centro di
aggregazione
Giovanile
Responsabile del
procedimento
Nome
Cognome
Quadro
delle
risorse
disponibili
Importo totale
intervento
Maurizio
Bacco
500.000,00
Maurizio
Bacco
309.490,00
609.490,00
Maurizio
Bacco
100.000,00
Maurizio
Bacco
Maurizio
Finalità
(3)
Urb
(S/N)
Amb
(S/N)
Priorità
(4)
Stato
progettazione
approvata (5)
Trim/Anno
inizio lavori
Trim/Anno
fine lavori
S
3
SC
3°/2009
4°/2011
MIS
S
S
1
PD
1°/2009
4°/2010
300.000,00
CPA
S
S
3
SC
3°/2009
4°/2011
360.000,00
360.000,00
MIS
S
S
1
PD
1°/2009
3°/2010
Bacco
100.000,00
300.000,00
ADN
S
S
1
PP
2°/2009
4°/2011
Maurizio
Bacco
150.000,00
300.000,00
CPA
S
S
3
SC
4°/2009
4°/2010
Maurizio
Bacco
300.000,00
300.000,00
MIS
S
S
1
SF
2°/2009
4°/2009
Maurizio
Bacco
334.000,00
334.000,00
CPA
S
S
3
PD
3°/2009
4°/2010
2.153.490,00
1.500.000,00 MIS
Conformità
S
TOTALE
(Delibera n. 91 del 7 ottobre 2008)
Importo
annualità
Convenzione con
istituto
comprensivo
Assicurati i fondi per il funzionamento dell’Istituto comprensivo per
l’esercizio finanziario 2009, nella
misura di 6.300,00 euro, dei quali
5.500,00 destinati all’acquisto di materiale vario d’ufficio, alla manutenzione
delle macchine, oltre che all'incremento della dotazione di materiale didattico
e sussidi audiovisivi a disposizione di
docenti e allievi. I restanti 800,00 euro
saranno utilizzati per lo svolgimento di
funzioni miste da parte del personale
A.T.A. in servizio presso le scuole.
La convenzione a ciò stipulata prevede che l’importo di cui sopra venga
utilizzato direttamente dal Dirigente
scolastico per far fronte corn celerità
alle spese d’ufficio. Qualora, al termine dell’anno 2009, l’Istituto non avesse
impiegato l’intera somma disponibile il
rimanente verrà iscritto a bilancio
come residuo attivo impiegabile nei
primi mesi del successivo 2010. A fine
anno il dirigente rendiconterà, a consuntivo, in ordine alle somme impiegate.
L’ALPONE 8
I presepi
2008
Alcuni presepi elaborati nelle contrade e visitabili da
tutti.
In alto e a sx:
il gruppo della
stella
In alto a dx:
presepe
Veschi
A dx: presepe
Zamicheli
A sx:
presepe
Galiotti
In alto: presepe Salgaroli
A sx: presepe di Via Centro Cattignano
A dx: presepe di Via Mangano
A sx: presepe Bertini
A dx: presepe di Via G.
Verdi
Sotto: presepe di Via
Monfalcone
Sotto a sx:
presepe
Panarotti
Presepe in Via Ca’ Rosse
Sopra: presepe in
Via G. Verdi
A sx: presepe della Scuola dell’Infanzia
L’ALPONE 9
Oliva Piccinin: PARACADUTISTI
IN FESTA!!!
una vita in Belloca
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A
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TESTIM
Non ha mai voluto abbandonare i
suoi luoghi, non ha mai voluto lasciare
le proprie radici Oliva Piccinin, nata in
contrà Muni il 21/01/1926, una zona un
po’ fuori mano, ai confini con Cazzano
di Tramigna. Allora vivevano stabilmente circa 30 persone, ora è quasi totalmente abbandonata. Papà Augusto e
mamma Giuseppina Beltrame hanno
dovuto faticare non poco per tirar su'
due maschi e cinque femmine, di cui
Oliva è l’unica ancora in vita.
Papà faceva il muratore, un muratore
un po’ geniale, che ha lasciato la sua
impronta nella costruzione della chiesa
parrocchiale di Villa e della scuola elementare “Stefani”. A tempo perso lavorava anche i pochi campi per poter far
crescere Regina, Angelo, Genoveffa,
Luisa, Giovanni, Oliva e Augusta. Tante
bocche reclamavano pane, o meglio
polenta e il capo famiglia fa in modo
che non manchi mai. La mamma fin che
può lavora in filanda, il Comune interviene con il “caro pane”, un aiuto in generi alimentari a base di farina.
L’asilo per la nostra Oliva è solo un
sogno, mentre la scuola elementare la
frequenta proprio tutta, a San Giovanni,
nell’edificio appena costruito. Sua maestra è Adele Peruzzi, dalla 1ª alla 5ª. Sono 8 Km al giorno a piedi, fra andata
ritorno, con qualsiasi tempo, con una
strada che metteva a dura prova gli zoccoletti in legno. Proprio una faticaccia,
ma lo fa volentieri per la tanta voglia di
imparare. La maestra è come una mamma, controlla la salute, la pulizia della
persona, la crescita. I pomeriggi, come
tutti i suoi coetanei, sono riservati al
pascolo con le pecore nei boschi vicini.
Poi, quando Oliva ha 11 anni, il dolore si
abbatte sulla famiglia, con la morte
della mamma dovuta ad una nefrite in
seguito ad un parto.La vita già di per sé
faticosa diventa ardua. I fratelli vanno a
lavorare a cottimo sotto altri contadini,
le sorelle in filanda e la nostra protagonista deve, insieme al papà, gestire la
famiglia. Non si scoraggia e va avanti.
La zia paterna la consiglia e la aiuta
nelle faccende domestiche, le insegna a
preparare le “tajadele” e tutti i segreti
della cucina. Intanto cresce, temprata
dalle prove della vita, dal sacrificio e
corona il suo sogno d’amore sposando,
il 17 aprile 1947, Antonio Cavazza dalla
Belloca, classe 1917.
Anche il marito ha la sua bella storia
da raccontare. Chiamato alle armi nel
1938 per il servizio militare, viene direttamente trattenuto dallo scoppio della
guerra e tornerà a casa solo nel 1946.
Grecia, Albania, Jugoslavia sono nomi
divenuti familiari per i combattimenti
sostenuti, per passare direttamente prigioniero in Germania nel 1943 ed inviato in Polonia. Viene destinato a tagliare
legname nei boschi e per questo si salva
e mantiene vivo il ricordo della gente
polacca, “brava gente”, che aiutava per
quanto poteva chi viveva la sua stessa
tragedia. In Germania è stato terribile.
Oltre alle quotidiane difficoltà, era in
atto un processo di denazionalizzazione,
di avvilimento come specie umana. Gli
stessi bambini tedeschi ti sputavano addosso, ti schernivano, ti vomitavano in
faccia. Era il toccare il fondo della dignità umana.Tornato a casa, per circa 10
anni fa tremare il letto di notte, per gli
incubi a causa della guerra.
La contrà dei Muni, durante la guerra, è stata risparmiata sia dai tedeschi
che dai partigiani. Essi andavano dove
c’era più abbondanza.
In Biron si era nascosto “Bepi Beschin (Bepi Beloca)” e in Belloca Vittorino Sartori, ad essi provvedeva il vitto
Vittorio Cavazza, fratello di Antonio.
Antonio incontra Oliva il 24 maggio,
sagra in Belloca, al capitello del Soejo,
mentre è al pascolo con le pecore e dopo
9 mesi di fidanzamento, con il matrimonio, emigra in Belloca, una contrà che è
quasi una piccola frazione, circa 200
anime all’ombra del capitello di Maria
Ausiliatrice. Nascono Ginevra, Agostino, Giuseppe, Luciano ed infine Sergio.
Antonio fa il contadino ed insieme ai
fratelli Santo e Vittorio gestisce tanti
campi nella zona. Allevamento del bestiame con i relativi derivati, frumento e
mais garantiscono una vita dignitosa,
ma una terribile prova nel luglio 1955
mette in crisi l’intera famiglia. Un
incendio, provocato da un corto circuito,
distrugge completamente la casa, la stalla, i fienili stipati del fieno e del frumento ancora da trebbiare. La gente
accorre in aiuto, arriva anche il parroco
di Cattignano, don Giovanni Nenzi, a
dare una mano a spegnere il fuoco con
l’acqua attinta in una piccola valle vicina, e il buon sacerdote giunge a benedire la fonte d’acqua che minaccia di prosciugarsi e che garantirà il prezioso
liquido fino ad incendio domato. È la
fame più nera, il figlio Giuseppe ne
porta ancora le conseguenze per lo choc
subito. C’è la solidarietà della gente,
papà Antonio è costretto ad andare “par
carità” per sfamare la famiglia, tutti aiutano come possono, solo il Comune non
dà niente, bocciando la richiesta di aiuto. Come Dio vuole passa anche questo.
I figli crescono e vanno a scuola elementare proprio in Belloca; Oliva viene
incaricata della refezione e prepara agli
scolari la refezione con grande maestria.
Ancora adesso qualcuno si ricorda dei
sostanziosi minestroni e delle pastasciutte mangiati a scuola. I figli cominciano ad aiutare in famiglia, Ginevra si
sposa relativamente giovane, dopo essere stata a Roma a servizio dalle suore,
Agostino è il primo che porta a casa la
busta paga, seguito da Luciano. Giuseppe, simpatico e allegro, aiuta come può
nei campi il papà. Sergio invece nutre
una seria passione per la pialla e avendo
la sorella sposato un valente falegname
di San Giovanni, ecco la strada spianata.
Porte, finestre, cucine in legno massiccio non hanno segreti per lui.
Augusto non si sposa e insieme a
Giuseppe rimane, dopo la morte del padre, a far compagnia alla mamma, Luciano si trasferisce dopo il matrimonio a
Tregnago e Sergio forma la sua famiglia
proprio in Belloca. La salute di Oliva ha,
negli ultimi tempi, alternato alti e bassi,
con ricoveri ospedalieri prolungati a
seguito di un intervento chirurgico e
contraendo l’epatite B per una trasfusione sbagliata di sangue con serio rischio
della vita. La sua memoria ha del prodigioso. Ricorda date, avvenimenti, incontri con una tale precisione che lascia sbigottiti e il Signore ha voluto premiarla
facendole vivere l’ultima parte della vita
in una bella casa, stimata e circondata
dall’amore di tutti.
Ha visto la contrada trasformarsi, i
figli crescere sani e forti, ha visto i nipoti e i pronipoti e non desidera altro che
tutti stiano bene e “con la testa sul colo”,
di andare avanti con giudizio, con quell’onestà quell’amore che lei e il marito
hanno loro insegnato, quei principi che i
figli hanno fatto propri e che portano
avanti con orgoglio.
GIANNI SARTORI
Manifestazione pienamente riuscita
quella a Cattignano il 1° marzo 2009 dei
paracadutisti della Valdalpone, con S.
Messa e sparo dei locali trombini.
Costituiti in gruppo ufficiale nel 2003,
questi dominatori del cielo e che hanno la
sede per l’intera vallata proprio a Cattignano, hanno voluto, per la festa annuale,
stringere le fila, raccogliersi per contarsi,
confrontarsi, progettare per il futuro. La
loro esperienza non è terminata con il congedo. Sanno e vogliono mettersi a disposizione di chi ha bisogno, son pronti ad intervenire dove le necessità sono più immediate, dare tutto se stessi per gli altri. È
stato un rimpatrio ideale della mitica brigata Folgore, gente dalla mente lucida e
dai nervi d’acciaio. L’emozione e l’ebbrezza di lanciarsi nel vuoto è stata portata
avanti dalla maggior parte
degli iscritti, una volta terminata la ferma. “C’è gente, me
compreso, che effettua la
media di 100 lanci ogni anno,
da Boscomantico” conferma
il presidente Loris Salgaro
Vaccaro.
Sono veramente orgogliosi di portare il basco granata
che sembra impregnato di
succo di ciliegia matura, nessuno potrebbe separarsene.
“Che cosa si prova a trovarsi lassù in alto?” aveva
chiesto il sacerdote durante
l’omelia. Nessuno ha risposto,
ma tutti hanno chiuso gli occhi e pensato.
Si vede il mondo più piccolo, più bello,
più pulito, ti senti da solo a confronto con
il creato e vedi tutto in un’altra prospettiva, più vera e sincera; ti senti migliore e
sale spontanea la preghiera di ringraziamento e di lode. Riscopri proprio te stesso,
nella tua intima essenza. Provare per credere.
Ed allora un invito a tutti quelli che
hanno gridato “Folgore!” nella leggendaria caserma di Pisa, e che non si sono
ancora tesserati, ad iscriversi presso la
sezione che fa capo al presidente Loris
Salgaro Vaccaro, cell. 329 2995687. È un
ritorno fra amici, è un mettersi a disposizione degli altri, è un ricordare la propria
gioventù.
G. S.
CAROLINA BACCATI+UMBERTO CONFENTE
50 anni di amore e lavoro
Non sembra vero, ma sono proprio passati 50 anni dal mitico
1959, anno del matrimonio e dell’inizio dell’attività di esercenti
nel bar a Cattignano dei nostri protagonisti Carolina Baccati e Umberto Confente. Hanno la stessa
età anagrafica e la loro vita ha
sempre ruotato attorno a famiglia
e parrocchia. L’incontro galeotto
che ha deciso il loro futuro è avvenuto proprio durante una festa
parrocchiale, con lo scambio furtivo del primo bacio che è valso
come un timbro di garanzia per il
futuro.
Il viaggio di nozze della sposa
sa proprio di particolare curiosità: partenza dalla propria abitazione alle Cenge,
arrivo in chiesa e, dopo la cerimonia, subito a servire gli immancabili clienti attratti
dal fascino della novella sposa. Carolina
dimostra subito la sua dinamicità come
barista con annessa vendita di generi alimentari. Naturalmente non c’erano tutti i
comodi di adesso. L’osteria era allora
“come na vecia de na olta”, conosciuta
prima come “da Biscon”, poi come “da la
Clara” e divenuta, infine “Confente”. Era
provvista di 6 bicchieri, 4 bicchierini e i
secchi di rame per l’acqua. I clienti si accontentavano di poco; la richiesta principale era il vino naturale o 1/4 di vermouth,
eppure si era allegri.
L’esercizio non conosce soste, si lavora
giorno e notte, non ci sono orari se si vuole
guadagnare qualche soldo. È un lavoro impegnativo, ma dà soddisfazione; si è a contatto con la gente, si confidano le preoccupazioni, le ansie, le gioie, ci si scambiano
consigli.
Quanti pennini, boccette di inchiostro,
carte assorbenti e portapenne venduti ai
ragazzini delle classi elementari, che paga-
vano a volte con soldi, a volte con uova!
Erano tempi sinceri, ci si accontentava di
poco e non si era ancora logorati dalla
corsa del progresso.
Umberto ogni mattina provvede il pane
per i clienti, da Castello con la moto “Morini” prima e poi con la macchina, manifestando anche la passione per la caccia nel
massimo rispetto della legge. Arriva subito il figlio Giovanni a rallegrare la famiglia, seguito a ruota da Adriano.
Intanto cambia l’economia del paese,
le fabbriche portano ricchezza, chi ha
buona volontà si impegna e si migliora.
Case nuove, macchine, attrezzi agricoli
all’avanguardia trasformano il volto anche
di Cattignano e pure l’osteria, nel 1976, si
abbellisce, mutando di aspetto e dotandosi
dei più moderni servizi. L’attiguo gioco
delle bocce, poi, è un punto di aggregazione formidabile nelle fresche serate estive.
Chi gioca, chi guarda, chi passeggia, chi
scambia quattro chiacchiere con gli amici.
Tutto sa di serenità e ritempra le forze; è
un momento per scaricare tensioni, dimenticare pensieri e preoccupazioni. Carolina
gira attenta e compiaciuta in mezzo a que-
ste persone, raccogliendo ordinativi, suggerendo consigli, scambiando sorrisi.
Il figlio Adriano, con la nuora
Stefania, regala ai genitori tre
splendidi nipoti: nell’ordine Elisa,
Jessica ed Andrea, autentici gioielli per i nonni.
Dal 2000 il bar è passato in
gestione al figlio maggiore, Giovanni, ma tutti, anche adesso si lanciano messaggi per il ritrovo “Dove se
catemo? - Da la Carolina, naturalmente” e non può essere che così.
Arrivano però i primi acciacchi,
sia Umberto che la moglie devono
un po’ arrendersi ai segni del tempo e di una vita frenetica, che li limita nei
movimenti, rimangono in ogni caso sempre il perno della situazione, tutti li salutano con amicizia e rispetto, scambiano
quattro chiacchiere, si intrattengono per
una partita a carte.
Sono passati 50 anni dal loro “SI”
davanti all’altare il 5 febbraio 1959 ed
allora si sono scambiati un anello d’oro
segno di amore e di fedeltà; adesso, l’8
febbraio 2009 sempre davanti allo stesso
altare si sono scambiati 50 anni di amore
vissuto, insieme ai figli, alle loro famiglie.
Don Elio giustamente ha sottolineato
l’importanza di questa festa, che non deve
ridursi a mera manifestazione esterna, bensì essere da esempio per i figli e le giovani
coppie.
Festa grande quindi, l’8 febbraio u.s., e
con gli invitati al mega rinfresco offerto è
stato alquanto impegnativo avvicinare Carolina e Umberto per raccogliere le loro
impressioni, ma alla fine ci siamo riusciti,
abbiamo raccolto il loro sorriso sereno e
soddisfatto, tipico di chi è contento con se
stesso e con gli altri.
G. S.
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L’ALPONE 10
NA
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C
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MED
COME PROTEGGERE LE NOSTRE OSSA Un Natale speciale
Il sistema scheletrico è un insieme di
organi, connessi tra loro, che hanno la
funzione di sostenere il corpo e permettere le normali attività della vita. Ogni
singolo osso, nella sua complessa struttura, è organizzato in modo da svolgere
al meglio la sua funzione utilizzando il
minimo di materiale organico e garantendo il massimo della resa. Il tessuto
osseo ha inoltre la capacità di adattarsi
alle esigenze dell’organismo, andando
incontro a processi di autoriparazione e
di rigenerazione. In alcune situazioni
della vita tuttavia queste capacità si alterano. L’osso va incontro a perdita di
sostanza, diventa poroso e fragile. Traumi anche di lieve entità possono provocare fratture delle ossa lunghe o cedimenti spontanei con schiacciamento
delle vertebre. Si parla in questo caso di
Osteoporosi. Le cause della osteoporosi
sono legate agli equilibri ormonali ed
alle abitudini di vita. Rischiano di ammalarsi di osteoporosi soprattuto in età
avanzata ed i pazienti che fanno uso prolungato di alcuni farmaci (cortisone).
La comparsa della malattia viene
inoltre favorita dall’abitudine alla inattività fisica. È stata osservata, per esempio, la comparsa di osteoporosi negli
astronauti dopo lunghe permanenze
nello spazio in assenza di gravità. Viste
le scarse possibilità di cura dopo che la
malattia è comparsa è della massima
importanza riconoscerla nella fase iniziale.
Attualmente il medico dispone di
sofisticate indagini strumentali (radiografia, ecosonografia, densitometria,
ecc.) in grado di riconoscere la malattia
in una fase molto precoce. A questo
punto ci sono ancora a disposizione efficaci terapie in grado di rallentare e di
arrestare la progressione (difosfonati).
Di grande importanza tuttavia rimane il
nostro stile di vita. Non si finisce mai di
raccomandare l’importanza dell’attività
fisica. Sarebbe importante nello svolgimento delle attività quotidiane acquisire
delle buone abitudini. Ad esempio: dimenticare la macchina per i piccoli spostamenti, preferire le scale invece dell’ascensore ecc. Grandi nemici dell’osteoporosi sono la nostra amata poltrona ed il
televisore.
Una moderata esposizione al sole favorisce l’assorbimento della vitamina D
ad aiuta la salute della nostre ossa. Le
passeggiate al solicello di marzo oltre
che piacevoli sono quindi estremamente
benefiche. Il peso corporeo andrebbe
sensatamente controllato. Resta fermo
che l’obesità va combattuta, ma anche
l’eccessiva magrezza, perché espone
maggiormente le ossa a traumi e fratture. Nell’alimentazione non dovrebbero
mancare latticini e pesce che assicurino
un adeguato apporto giornaliero di calcio. Sono utili in qualche caso anche gli
integratori alimentari a base di calcio e
vitamina D; soprattutto in persone con
intolleranza al latte e derivati.
VINCENZO MAGNABOSCO
Invito a Teatro
Sabato 14 marzo “I RUSTEGHI” - Compagnia Teatrale
“Sale e Pepe”
Sabato 28 marzo “IMPRESA TRASPORTI ULTIMA DIMORA”
ore 20,45
Compagnia Teatrale “El Gavetin”
Sabato 18 aprile “LA SBETEGA SORADA” - Compagnia
ore 20,45
Teatrale “Teatro Prova”
Sabato 9 maggio “VECI SE NASSE ... NO SE DIVENTA”
ore 20,45
apprezzando le piccole cose che possiedono, rispettando la vita sotto tutti i
punti di vista.
Per qualche ragazzo è stato ritornare
un po’ bambino, con il ricordo dei nonni
che hanno coccolato e cresciuto queste
nuove generazioni, trasmettendo loro i
fondamentali principi della nostra cultura.
Per qualche anziano queste visite
inaspettate sono state un modo per ritor-
nare giovane e vivere qualche minuto
all’insegna della spensieratezza, lontani
dalle preoccupazioni giornaliere ma
anche un momento per festeggiare un
Natale diverso, circondati da tante attenzioni e ricordi.
LA CATECHISTA ERICA
Compagnia teatrale “sale e pepe”
I RUSTEGHI
È un connubio ormai temprato e d’indiscussa armonia, quello che in questi
anni si è instaurato fra la compagnia teatrale “Sale e pepe” di San Giovanni Ilarione e le immortali opere di Carlo Goldoni, il grande commediografo veneziano che, nel corso del Settecento,
riformò profondamente la vecchia commedia dell’arte, non solo dal punto di
vista tecnico, ma anche ideologico.
I Rusteghi, commedia in dialetto
veneziano risalente al 1760 e portata in
scena, in questa occasione, dal regista
Enzo Forleo, è l’ennesima conferma
portatrice di nuove idee e di una nuova
etica.
Perno della vicenda sono le nozze
combinate tra Lucietta e Filippetto, che
Lunardo, padre della ragazza, ha predisposto senza nemmeno informare moglie
e figlia. La figura del “ rustego”, quindi,
che verrà poi arricchita dall’entrata in
scena degli altri protagonisti maschili, è
già delineata: un uomo aspro e incivile,
che sotto l’abito del moralista è soprattutto ruvido, gretto, misoneista. La storia, infatti, si svolge esclusivamente in un
interno, dove il “maschio”, lontano dalle
delle notevoli qualità e potenzialità che
questa compagnia amatoriale riesce a
sviluppare e trasmettere, quando alla bravura degli attori si accompagni anche una
sapiente scelta del copione.
Il dramma, giudicato dallo stesso
Goldoni come una delle sue opere più
fortunate, è un chiaro esempio del desiderio dell’autore di rappresentare la crisi
di un mondo ormai avviato verso un
lento ma inarrestabile tramonto, ovvero il
mondo dell’antica e fossilizzata aristocrazia veneziana, e lo speculare sorgere
di una nuova classe sociale, la borghesia,
correnti innovatrici che stanno per minare le antiche convenzioni etiche e sociali
della Repubblica, tenta di costruire un
universo immobile e cristallizzato, dove
la sua autorità non venga messa in discussione e la sterile consuetudine delle
vecchie abitudini continui ad infondere
un senso di sicurezza e protezione.
Ma a questi disegni di claustrofobica
conservazione si oppongono gli altri personaggi della commedia: tutti sovversivi,
tutti intraprendenti, tutti impazienti di
accogliere l’ineluttabilità dei cambiamenti e desiderosi di por fine ad ogni
Associazione Culturale “Teatro dei Pazzi”
Si è concluso felicemente l’anno sociale 2008 dei pensionati della
FNP S. Giovanni Ilarione con la bellissima gita nel paese natale di
papa Giovanni Roncalli a Sotto il Monte in provincia di Bergamo.
Una cinquantina di vegliardi pensionati. Hanno raggiunto Sotto il
Monte imbandierato a festa, ascoltato la S. Messa, visitato i luoghi
della nascita e crescita del papa buono. Hanno pranzato in un ottimo ristorante.
Ristorante
La Pieve
di Zanchi Mauro
G R U P P O
ore 20,45
Durante le vacanze natalizie, i ragazzi delle classi terze della Scuola Media,
liberi dagli impegni scolastici, si sono
prodigati in un’esperienza alquanto particolare.
Con la gentile collaborazione del
Comune e del parroco don Elio, i ragazzi, accompagnati dalle catechiste della
Parrocchia di S. Caterina in Villa, sono
passati per le case del nostro Paese, soffermandosi in particolare nelle famiglie
dove ci sono anziani disagiati: queste
persone, costrette all’infermità, non
possono godere più di semplici gesti
come il camminare o lo spostarsi, anche
solo per assistere alla tanto desiderata S.
Messa.
I ragazzi si sono dedicati a portare un
piccolo pensiero ed un augurio natalizio, ma soprattutto un caloroso sorriso a
chi conosce solo tristezza e dolore.
Conoscere queste tristi realtà che ci
sono anche tra le vie del nostro bel paese, è stata un’esperienza toccante per
questi adolescenti: nonostante la diffidenza iniziale tra i ragazzi e l’incertezza
da parte di qualche anziano, l’idea di
accompagnare questi giovani che mai
l’avrebbero fatto, sicuramente ha permesso che si rendessero conto delle
diverse realtà che esistono e si abituassero a guardare la vita con occhi diversi,
FONDIARIA
divisione
SAI
Cerimonie – Matrimoni – Banchetti
Pranzo e Cene di Lavoro – Saletta Privata
Per ringraziare dell’affetto ricevuto,
qualche giorno fa una signora, alla quale
abbiamo fatto visita, ci ha dedicato questa lettera.
* * *
Carissima Insegnante e ragazzi di
IIIª media, approfitto del giornale per
farvi avere il mio pensiero e la gratitudine per le buone azioni da voi compiute in occasione dello scorso Natale.
Vi ringrazio infinitamente per la vostra presenza accompagnati dalla Vostra
cara insegnante.
Il Vostro augurio e la
Vostra bella poesia ci ha
fatto dimenticare la sofferenza di Graziano e la
mia. È la prima volta che,
con tanto calore, vedo
l’avvicinarsi di tanti giovani che hanno lasciato i
loro giochi e le loro attività per portare a questi
ammalati un po’ di gioia
e di conforto.
Che questa bella missione così nobile e umana
non venga mai meno. Sappiate che
dovunque arrivate, voi portate il sereno.
Che la Vostra presenza accanto a queste
persone porti il Vostro amore e la vostra
solidarietà.
Con tanto affetto,
Marsilia Cavazzola
meschino tradizionalismo. Tutti anticonformisti. Tutti rivoluzionari. E tutte
donne, soprattutto.
È infatti sotto il segno delle donne
che, tra le oppressive e soffocanti mura
domestiche, si prepara una vera e propria
rivoluzione che andrà a sovvertire l’ordine fino ad allora dato per scontato: donne
che sono mogli fedeli e madri devote, ma
che allo stesso tempo rifiutano ogni
dispotico insensato isolamento e si fanno
portatrici di nuovi costumi e convenzioni
sociali.
La regia di Enzo Forleo ha saputo tradurre queste istanze di rinnovamento in
un’affascinante scenografia, dove sono le
stesse pareti delle abitazioni ad animarsi,
durante i cambi di scena, in eleganti giochi di ombre, musiche e brusii, echi di
quel lontano Carnevale che nel dramma
assume il ruolo di annunciatore delle
novità imminenti. Ed è sempre quello
stesso Carnevale, da cui i protagonisti
maschili della vicenda cercheranno di
mantenersi il più possibile distanti, ad
irrompere in quell’insopportabile quiete
domestica, in quell’obsoleto immobilismo, ovviamente guidato da una donna,
Felice, il vero ed unico personaggio realmente pronto ad entrare nei tempi nuovi.
Gli attori hanno saputo lasciarsi coinvolgere nell’interessante peripezia della
commedia, offrendoci un’interpretazione
vivace ed entusiasta, in grado di rievocare e far emergere tutti i fermenti e le
aspettative che percorrevano la società di
quel periodo.
Un ultimo apprezzamento, infine, per
quanto riguarda i costumi realizzati da
Bernadette Baudhuin che, alla classicità
settecentesca, ha saputo coniugare le
valenze simboliche dell’opera di Goldoni, scomponendo, per così dire, gli abiti
nei loro membri e unendoli fra loro con
lacci che rimangono vistosamente visibili sul palcoscenico, metafora di una costrizione che, trasferita dall’autore sul
piano del rapporto uomo/donna, non si
esaurisce a livello puramente sociale, ma
attraversa svariate e più profonde dimensioni, morali, psicologiche, culturali.
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L’ALPONE 11
La Biblioteca in trasferta
Domenica 1° marzo la Biblioteca Civica Comunale “O. Bonafin”, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, ha
organizzato un’interessante gita alla quale
hanno partecipato una trentina di persone.
Meta della trasferta è stata la mostra di pittura intitolata “Canaletto-Venezia e i suoi
splendori” presso la Casa dei Carraresi a
Treviso con sosta ad Asolo, cittadina definita “dai cento orizzonti” per la sua posizione veramente strategica.
Nonostante la giornata grigia e piovosa,
siamo tornati soddisfatti e culturalmente
arricchiti: la mostra merita di essere vista.
Stessa cosa per Asolo, magari in un periodo dell’anno in cui, solitamente, il tempo è
più clemente.
Anche per il prossimo anno sicuramente saranno proposte nuove mete di cui
ancora non sappiamo dirvi ma speriamo
che partecipiate numerosi e pieni di entu-
siamo come quest’anno.
Colgo inoltre l’occasione per ricordarvi che, oltre alla consueta gita annuale, la
Biblioteca si fa promotrice di numerose
attività per grandi e piccini durante tutto
l’anno ... Venite perciò a trovarci per tenervi aggiornati!!
ALESSIO CAMINITI
Risotto con funghi porcini e fiori di zucchine
Ingredienti per 5/6 persone:
gr 400 di riso vialone nano o carnaroli • gr 300 di funghi porcini (o funghi di bosco di qualità diversa) • 8/10 fiori di zucchine • 1scalogno • 1 spicchio d'aglio • brodo necessario • gr
50 di formaggio grana grattuggiato • prezzemolo tritato, olio
d’oliva, burro, sale, pepe
I GIOVANI E IL CARRO DI NATALE
Anche quest’anno, per la seconda edizione, i giovani della parrocchia di Santa Caterina in Villa sono passati per le contrade principali del
paese per portare gli auguri di Natale.
Accompagnati dal carro di Natale con le loro giovani voci e con tutto l’entusiasmo della loro età sono riusciti a donare un po’ di gioia a tutti,
dai più piccoli ai più grandi.
Il vedere la felicità e l’accoglienza delle persone più sole ed emarginate è stata la ricompensa più grande, la consapevolezza di aver vissuto e fatto vivere il Natale nella sua umilissima grandezza.
Un ringraziamento particolare va ai giovani che hanno partecipato sempre più numerosi, dimostrando che non sono così superficiali come
spesso si vuol far credere. Un grazie inoltre a tutti coloro che li hanno accolti e aspettati, magari anche dopo un’ora di ritardo.
Un invito, infine, a quelle persone che sono rimaste nelle loro case ad uscire e aprire il loro cuore, perché Natale non significa regali e pranzi,
ma qualcosa di più profondo e, allo stesso momento, più semplice.
P.S.: Le offerte raccolte sono state devolute in beneficenza.
IL GRUPPO DEL CARRO DI NATALE
AVIS COMUNALE
DI S. GIOVANNI IL. E VESTENANOVA
L’anno da poco terminato ha dato dei
risultati molto soddisfacenti. Infatti, abbiamo avuto un’incremento di 35 nuovi donatori e ben 50 donazioni in più rispetto al
2007, portandoci così a 966 donazioni effettuate nel 2008.
Questo è il risultato del lavoro, volto alla
promozione del dono del sangue, da parte di
tutto il direttivo. Ma la cosa più gratificante
è il pensiero degli ammalati, che giacciono
su un letto d’ospedale in attesa di sangue per
uscire da situazioni di malattia o incidente.
Da alcuni anni il direttivo indirizza principalmente la promozione al dono del sangue verso i giovani cominciando fin dalle
scuole elementari e medie con degli incontri
per spiegare loro la funzione del sangue e
perché sia così importante donarlo. In questi
incontri abbiamo potuto vedere anche dai
L’Angolo del goloso
disegni realizzati, quanto questi nostri
ragazzi sono interessati alla solidarietà e
curiosi di sapere tutto sulla donazione del
sangue.
Il 2008 ha comportato anche il rinnovo
del consiglio direttivo che ora è così composto: Pandolfo Luigi - Presidente, Dal Zovo
Giovanni e Gecchele Giorgio - Vicepresidenti, Vanzo Patrizia - Segretaria, Simoncello Tecla - Amministratore e Commissione Giovani, Damini Silvano - Commissione
Giovani, Damini Giovanni e Camponogara Giuliano - Rapporti con le Amministrazioni Comunali, Associazioni e Scuole
rispettivamente di San Giovanni Ilarione e
Vestenanova, Confente Maurizio, Pandolfo Erika, Rigoni Pietro, Sabbadoro Paola
e Santi Vittorio - Consiglieri, Sartori Stefano - Presidente Revisori dei Conti, Cam-
Pic-nic di pasquetta sul monte Soeio (che bello!!!).
ponogara Dario e Regazzin Luca - Revisori dei Conti.
Innanzitutto è doveroso un ringraziamento ai membri del vecchio consiglio direttivo, che per vari motivi non si sono più
ricandidati, per quanto hanno fatto in tutti
questi anni. Questo nuovo direttivo, integrato con dei volti nuovi ben motivati e con
buona volontà, si impegna a continuare sulla
strada finora percorsa, sempre volta alla
promozione e valorizzazione del dono del
sangue.
Ragazzi, se dovete guidare, evitate di
bere alcolici! È il messaggio ispiratore del
pieghevole “O bevi o guidi”, che l’Avis regionale del Veneto ha realizzato in collaborazione con “Noi Veneto” (coordinamento
delle associazioni che raccolgono gli oratori, i circoli e le parrocchie della nostra regione). Un’iniziativa importante, per far fronte
a un problema altrettanto grave. Lo testimoniano i numeri: 9 milioni di italiani sono a
rischio alcol e un minorenne su 5 inizia a
bere tra 11 e 15 anni. La mortalità per incidenti stradali, dovuta all’abuso di alcol, è
compresa tra il 30 e il 50% del totale degli
incidenti e si concentra soprattutto in corrispondenza delle notti “da sballo” che caratterizzano i weekend del mondo giovanile di
oggi. Come rimanere indifferenti di fronte a
questa tragica situazione? L’Avis ha voluto
dare il suo contributo attivo in questa battaglia, promuovendo un progetto che perfettamente s’inquadra all’interno della missione
dell’Associazione stessa, ovvero quella di
promuovere la salute pubblica e l’invito a
corretti stili di vita. Per questo anche la
nostra Avis comunale sarà presente in tutti
gli ambienti frequentati dai giovani e in tutte
le manifestazioni nel nostro territorio (sportive, musicali, popolari, ecc.) con il pieghevole “O bevi o guidi!”.
AVVISO: domenica 17 maggio 2009 il
Centro Trasfusionale di San Bonifacio
sarà aperto per gli Aspiranti Donatori
Procedimento:
Affettate sottilmente lo scalogno,schiacciate lo spicchio d'aglio
e fate soffriggere con qualche cucchiaio d'olio d'oliva.
Togliete l'aglio appena si colora, aggiungete i funghi puliti e
affettati.
Fateli cuocere e quando ogni traccia d'umidità sarà scomparsa
insaporiteli con il prezzemolo tritato, sale e pepe.
In un'altra pentola,adatta alla cottura del risotto scaldate 2 cucchiai d'olio d'oliva.
Versate il riso e tostatelo per qualche minuto .
Mescolate delicatamente e versate, poco a poco, dei mestolini
di brodo bollente.
A metà cottura unite i fiori delle zucchine puliti e tagliuzzati.
Quando la cottura del riso è a buon punto aggiungete i funghi
già pronti.
A cottura ultimata, spegnete e mescolando unite il burro e il formaggio. Lasciate riposare un paio di minuti a pentola coperta.Servite subito.
In mancanza di funghi freschi si possono impiegare funghi secchi.
BUON APPETITO!!
LUCIANA DAMINI
Festa della vita 2009
Il gruppo di S. Giovanni Ilarione.
Il gruppo di Castello.
MATRIMONI: 2
NATI: 15
MORTI: 12
Totale residenti maschi al 31.01.2009: 2.671
Totale residenti femmine al 31.01.2009: 2.514
Totale residenti: 5.185
TOTALE FAMIGLIE: 1.781
CONTRIBUTI PER L’ALPONE
I due gemelli, Nicolò e Simone Bertolazzi, nati l’11
agosto - giorno dell’anniversario dei nonni Guido
Lovatin e Mirella Gaiga - con al centro la cugina
Mery Lovatin, nata l’11 novembre.
Il giorno 11 per la famiglia Lovatin è un giorno
Fortunato.
ARTICOLO DAL GIORNALE SPAGNOLO EL PERIODICO MARATONA DI BARCELLONA 1° MARZO 2009.
“Els participants Giorgio Staccanella només van
superar tres rivals a la meta”.
Perazzolo Gino, S.G. I.
Coffele Angelina, VERONA
Gambaretto Luigi,Via Gambaretti - S.G. I.
Sartori Giovanna,Via Macerata - S.G. I.
Mazzasette Luigi,Via Mazzasetti - S.G. I.
Andriolo Maria, Via Coltrini - S.G. I.
Maporti Pietro,Via Risorgimento - S.G. I.
Cavazza Gino, Chiampo
Damini Pierina, Via Beltrami - S.G. I.
Don Francesco Meneghello, S.Andrea
in Novoledo - Villaverla (VI)
Zuccolo Giuliana Pitoni, ROVIGO
Suman Adriana, PADOVA
Perazzolo Agnese, Chiampo
Pandolfo Gianfranco, Quinto Valpantena (VR)
Panato Gessica, Castelveto - Vestenanova
Ciman Laura e Luigi,Via Cimani - S.G. I.
Panarotto Gabriele,Arzignano - VICENZA
Saurgnani Angelo, MILANO
Mazzasette Mario, Legnago
Bordon Mirella, Nogarole Vicentino
Perazzolo Antonio, S.Martino B.A.
Marchetto Giovanna, VARESE
Micheletto Lino, Ca Rosse - S.G. I.
Santacà e Marcigaglia, FRANCIA
Panarotto Angelo,P.zza d.Lavoro - S.G.I.
Jen Biondaro, Via Francia - S.G. I.
Damini Cornelio, Via Coltrini - S.G. I.
Damini Bruno, Via Coltrini - S.G. I.
Allegri Augusto, Via Coltrini - S.G. I.
Tibaldi Maria, Via Coltrini - S.G. I.
Corradini Margherita,Via Coltrini - S.G. I.
Ambrosi Sante, Via Coltrini - S.G. I.
Ambrisi Gina, Montecchia di Crosara
Ambrosi Lorenzo, Via P. Niselli - S.G. I.
Rivato Agostino, Via Balzi 3 - S.G. I.
Gecchele Giuseppe, Castello - S.G. I.
Da Ronco Franco, S.G. I.
Gambaretto Vittorio, Peschiera (VR)
Pozza Gino, Montecchio Maggiore (VI)
Galiotto Bruno, Schio (VI)
Galiotto Antonio, FRANCIA
Creasi Marisa, S. Bonifacio
Creasi Mirella, S.G. I.
Faedo Santina
L’ALPONE 12
ZIONI
A
I
C
O
S
S
DALLE A
SPORT
SALSICCIA CUP 2008
La S.C. Vª edizione riscopre l’oranje-aralanche!
Gli sposati calano un poker vincente (4-2) contro i mai domi El Grinto Friends, nella
classica sfida di calcetto, svoltasi la prima domenica di settembre. In 5 anni gli Sposati
Orange fanno 3 su 5, confermandosi che sono come “el vin, più el vien vecio, più le
bon!”.
Con fameie e morose presenti, tutti a tola, con lotteria, dove il premio l’era un salado!
Bye bye for 2009.
LUIGI GECCHELE
SPORTIVAMENTE NATALE
Si è svolta il 27 dicembre 2008 la 7ª
edizione di Sportivamente Natale, un
pomeriggio di sport, giochi e musica
Il “movimento”, infatti, è fonte di
benefici per il corpo e per la mente.
L’attività fisica per i bambini è una val-
Il maestro Alessandro Galiotto impartisce i primi rudimenti di karate ai bambini.
riservato ai bambini delle elementari.
Trenta bambini circa, divisi in quattro squadre, si sono confrontati in percorsi attrezzati, giochi con la palla,
corsa a tre gambe, baby dance. Si sono
poi cimentati nei primi rudimenti del
Judo e del Karate.
Per circa quattro ore la palestra di
Via Torino è stata teatro di una sana
competizione, senza vincitori né vinti,
con bambini che correvano, ballavano,
saltavano guidati dai caposquadra che,
in testa al gruppo, intonando il grido di
battaglia, incitavano i piccoli, seguendoli e incoraggiandoli durante i giochi.
Nonostante il numero esiguo dei
bambini presenti, la manifestazione è
stata un successo perché ha raggiunto lo
scopo che si era prefissata, ossia quello
di far avvicinare i bambini allo sport e
far capire ai genitori che una vita attiva
è fondamentale per la salute dei più piccoli.
vola di sfogo, ma è
anche momento educativo: aiuta a
controllare il livello
emotivo, aumenta la
capacità di socializzare, insegna a rispettare le regole e
migliora il rendimento scolastico.
Un grazie a tutti
coloro che hanno
collaborato con entusiasmo e pazienza: dalle Associazioni affiliate – Judo Club Valdalpone
– Karate Shotokan
– Pink Volley, al dj,
e ai giovani animatori-caposquadra.
Impariamo a sciare con lo Sci club!
Neve, neve, neve. La neve non è mancata quest’anno a San Giorgio!
Si parte di mattina alle ore 8, la temperatura è decisamente rigida, appena arrivati a San Giorgio il termometro segna -9
gradi, ma il cielo è limpidissimo ed il tempo ci regalerà 5 meravigliose giornate di
sole. È un vero spettacolo trovare un paesaggio così imbiancato con metri e metri
di neve che ricoprono le vette.
Il primo, è il giorno dei preparativi: noleggio, caschetti, casacche; poi finalmente
i ragazzi sono tutti pronti, ci raduniamo
alla partenza della pista baby, ci dividiamo, e alle 11 i primi gruppi sono pronti
con i loro maestri. Intanto, i ragazzi che
hanno le ore con il maestro al pomeriggio
provano skilift, pista e si riscaldano con gli
accompagnatori dello sci club. I più piccoli invece, con gli sci ai piedi per la prima
volta, si accontentano di stare in equilibrio: pochi metri e poi … tutti giù per terra, ma maestri ed accompagnatori che lavorano in team, prontamente li rimettono
in piedi.
Alle 13 si mangia, una breve pausa per
ricaricare le batterie e poi via di nuovo
fino alle quattro.
Anche quest’anno è stata una bella soddisfazione per il gruppo; ogni giorno sono
stati distribuiti circa 130 skipass. Tanti i
bambini, ragazzi, adulti e genitori che vi
hanno fatto parte. Totale 96 partecipanti:
18 bambini di 1° livello, 45 di 2°, poi ulteriormente divisi in gruppi da 8 circa, 12
ragazzi con lo snowboard, gli 11 ragazzi
della squadra agonistica formatasi negli
ultimi due anni, ed il simpatico gruppo
degli adulti con 10 partecipanti. Ogni giorno si sono messi a disposizione 11 maestri
di sci ed un maestro di snowboard. Tutto
ciò è stato reso
possibile anche
grazie a Malga
San Giorgio che
ci ha reso disponibili tutti questi
maestri a prezzi
vantaggiosi.
Non dobbiamo dimenticare
gli organizzatori
ed accompagnatori dello sci club
che sono stati
essenziali per lo
Gruppo di piccoli sciatori.
svolgimento del
Calcio S. Giovanni Ilarione
Siamo a Pasqua. I campionati nella loro fase primaverile
di ritorno sono a buon punto. Ci
si può chiedere: abbiamo centrato le aspettative di inizio
campionato? Per ora in parte;
potremo confermare o meno
solo a fine stagione. Possiamo
dire che le 9 squadre in attività
stanno dando discreti risultati,
alcune buoni. Con soddisfazione informiamo che la squadra
“Allievi” è prima in classifica,
altre squadre in alta classifica,
bene quest’anno anche gli Juniores regionali; la “Prima Categoria”, mentre scrivo, è posizionata al terzo posto. Pur- Gli Allievi 2008/2009 primi in classifica.
troppo quest’ultima è uscita dal
“Trofeo Veneto” ai quarti di finale per la
sono in piena attività e per i ragazzi è
posizione irregolare di un nostro giocaquello che conta.
tore; peccato, è stata una leggerezza,
Intanto il direttivo dell’Associazione
non doveva succedere e ci è costata cara.
Calcio già guarda avanti, pensa al prosOra ci dedichiamo solo al campionato.
simo campionato, alle squadre giovanili
Comunque vada, tutte le squadre
da riproporre per la prossima stagione,
alle possibili squadre regionali, al futuro
programma della Prima Squadra. C’è
necessità di gente nuova, di nuovi stimoli, di impostare le attività secondo le
aspettative dei giovani atleti, dei genitori, dei tifosi. Occorre riconfermare gli
allenatori seri, di indiscutibile spessore
morale, di buona preparazione tecnica.
E non è facile. Bisogna guardare ai risultati sportivi ottenuti, all’insegnamento, alla partecipazione più numerosa
possibile dei giovani del
nostro paese e dei dintorni.
Già da qualche stagione, per
completare gli organici del
settore giovanile, siamo ricorsi alla collaborazione delle
società vicine: Vestenanova,
Roncà. Sia con l’una che con
l’altra abbiamo un buono
scambio di giocatori e con il
Vestenanova, in particolare,
abbiamo costruito una squadra mista, i “Giovanissimi”,
che sta dando buoni risultati.
Esperienza quindi più che
positiva. Tutto questo è merito
anche degli sponsor e di tutti
coloro che, in qualche maniera, ci aiutano e ci danno sostegno, pur in questo periodo di difficoltà
dell’economia. Grazie. Un invito ancora
a tutti coloro che vogliono interessarsi,
partecipare, portare idee nuove e dare
fattivamente una mano perché, come dice il Presidente Angiolino Veratti, siamo
una famiglia allargata e ciò nonostante
non si è mai abbastanza.
Viva il San Giovanni Ilarione Calcio
e Buona Pasqua a tutti i lettori.
U.S. Calcio San Giovanni Ilarione Associazione Sportiva Dilettantistica
Via A. De Gasperi, 34
37035 S. Giovanni Ilarione (VR)
Tel. 045 6550726 - 045 7465122
Fax 045 6550190
La redazione del giornale e la Pro Loco
augurano a tutti Buona Pasqua
Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376
Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n° 15684376 intestato a: Pro Loco di San
Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5
Direttore responsabile: Delio Vicentini
Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, Giovanni Sartori, Lucia Burato.
Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465727
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LUCIA BURATO
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Tel. 045 7834 058 - Fax 045 7834 505
corso. Oltre al gruppo di 20 accompagnatori, tra cui anche ex allievi e qualche
appassionato dello snowboard, ci sono stati
anche giovanissimi tra i 15-16 anni che
hanno prestato un ulteriore aiuto e che
diventeranno accompagnatori, a tutti gli effetti, a maggiore età.
È bello constatare come negli ultimi
anni si sia dimostrato tanto interesse, l’ iniziativa colta con molto entusiasmo e che il
gruppo si sia notevolmente ampliato.
Ci auguriamo che anche la prossima
stagione possa riscontrare lo stesso successo e che la neve non manchi.
MONICA CENGIA
SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)
Telefono / Fax 045 6550447
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