Lezioni dalla Crisi Luigi Zingales University of Chicago Outline 1. Cause iniziali della crisi 2. Meccanismi di propagazione 3. Interventi a confronto 4. Soluzioni di lungo perido 1 Cause della Crisi 1000 200 900 700 150 600 Home Prices 500 100 400 300 Building Costs Population 50 200 Interest Rates 0 1880 100 0 1900 1920 1940 1960 Year 1980 2000 2020 Population in Millions Index or Interest Rate 800 Underwriting Standards for Subprime Mortgages Adjusted Rate Mortgages Share Interest Only Share Low/No Debt-toAverage Loan Documentation Share Income Ratio to-Value Ratio 73.00% 80.00% 80.10% 89.40% 93.30% 0.00% 2.30% 8.60% 27.20% 37.80% 28.50% 38.60% 42.80% 45.20% 50.70% 39.7 40.1 40.5 41.2 41.8 91.30% 22.80% 50.80% 42.4 Year 2001 2002 2003 2004 2005 2006 84 84.4 86.1 84.7 83.2 83.4 Lack of Transaprency -CDS Hubris finanziaria • “Banks, insurance companies and other financial institutions managing portfolios of credit risk need an integrated model, one that reflects correlations in default and changes in market spreads. Yet no such model exists,” Duffie (2004). • Ma questo rischio non e’ stato considerato nella politica finanziaria delle imprese. Cattiva Governance • Il comitato rischi di Lehman si era riunito solo due volte nel 2006 e due volte nel 2007. • Rifiutata una proposta di tagliare i bonus 2007 per risparmiare cash. • Ancora ad un mese dalla bancarotta il CEO di Lehman progettava che se fosse riuscito a vendere delle azioni alla Korea Development Bank, avrebbe usato i proventi per ricomprare azioni sul mercato. 2 Meccanismi di Propagazione 1) Securitization • Lo scopo della cartolarizzazione e’ la diversificazione (diffusione) del rischio. • Senza cartolarizzazione avremmo avuto una crisi severa in Florida e California. • Ma cartolarizzazione senza trasparenza invece di diluire gli effetti la crisi la diffonde perche’ aumenta l’incertezza sui bilanci e quindi blocca il mercato interbancario. CDS of Citigroup (in bp) 400 350 300 250 200 150 100 50 0 1/18/2007 8/6/2007 2/22/2008 9/9/2008 Uni ted Ki ngdom Ita l y 00 7 00 7 00 7 00 7 00 7 00 7 00 7 00 7 00 10 7 /1 /2 00 7 11 /1 /2 00 7 12 /1 /2 00 7 1/ 1/ 20 08 2/ 1/ 20 08 3/ 1/ 20 08 4/ 1/ 20 08 5/ 1/ 20 08 6/ 1/ 20 08 7/ 1/ 20 08 8/ 1/ 20 08 9/ 1/ 20 08 10 /1 /2 00 8 1/ 2 9/ 1/ 2 8/ 1/ 2 7/ 1/ 2 6/ 1/ 2 5/ 1/ 2 4/ 1/ 2 3/ 1/ 2 2/ 1/ 2 1/ 800 700 600 500 400 300 200 100 0 Germa ny (deuts che ba nk) Uni ted Sta tes (ba nks ) Uni ted Sta 800 700 600 500 400 300 200 100 0 8/20/2008 8/30/2008 United Kingdom Italy 9/9/2008 Germany (deutsche bank) 9/19/2008 9/29/2008 United States (banks) 10/9/2008 United States (investment + GE) 2) Credit Default Swaps BOUGHT BANK NAME SOLD CREDIT CREDIT DEFAULT DEFAULT SWAPS SWAPS JPMORGAN CHASE BANK NA 3,994,756 3,817,140 BANK OF AMERICA NA 1,326,855 1,344,015 CITIBANK NATIONAL ASSN 1,636,972 1,527,573 WACHOVIA BANK NATIONAL ASSN 188,712 178,621 HSBC BANK USA NATIONAL ASSN 584,320 623,283 WELLS FARGO BANK NA 1,411 817 BANK OF NEW YORK 1,514 2 STATE STREET BANK&TRUST CO 238 0 SUNTRUST BANK 831 313 3,655 1,697 PNC BANK NATIONAL ASSN 3) Hidden Risk Table 4: Investments of Some of the Largest Money Market Funds in CDO Commercial Paper. Money Market Millions of Dollars invested Fund in CDO Commercial Paper AIM 2,300 Credit Suisse 1,800 Fidelity Investments 1,500 Morgan Stanley 1,060 Wells Fargo 586 Percentage of Holdings 10.20% 8.00% 1.50% 4.00% 5.10% 4) Leverage 35 30 25 20 15 10 5 0 Capital One Bank of NY General Financial Mellon Electric Capital SunTrust State Banks Street Corp BofA Wachovia U.S. Bancorp Wells Fargo JP Morgan Citigroup Goldman Merril Lynch Morgan Stanley al nc o Ba Sa nt an nk de of r Sc H o SB tla nd C H U ol ni di C ng re s di tG ro up So BB ci ét VA é G én ér al e Fo C rti re s di tS ui ss BN e H BO P Pa S Ll rib pl oy c as ds G TS ro B up G ro up D an pl c sk e Ba C Ba re ye nk di ris tA ch gr e ic La ol e nd es ba nk C om m U er BS zb an k AG IN G Ba Gro ep rc D la re ba ys sd nk PL n er Ba Ba C de nnk W A ür tte G m D eu be ts rg ch e B D ex ank ia G ro up oy R European Leverage 70 60 50 40 30 20 10 0 3 Interventi a confronto Problemi Obiettivi: 1. Bloccare il panico 2. Ricapitalizzare le banche cosi’ che possano ricominciare a prestare Vincoli: 1. Minimizzare il costo per il contribuente 2. Evitare di piantare i semi della prossima crisi 3. Evitare pericolosi precedenti per salvataggi futuri Il probema del “debt overhang” • Il capitale di rischio fornisce una garanzia ai creditori. • Quando il rischio di default e’ elevato, il debito ha un valore inferiore al nominale • Il primo effetto di un aumento di capitale e’ quello di aumentare il valore del debito. • Ogni nuovo euro investito va solo per meta’ ad aumentare il valore dell’equity e per meta’ ad aumentare quello del debito. Paulson -1 • Peggiore da tutti i punti di vista • Un modo molto indiretto per aumentare il capitale • Con molti dei problemi dell’aumento di capitale, ma in aggiunta – Meno efficace – Piu’ aperto ad abusi – Piu’ costoso per i contribuenti British Plan • Garanzia dei presititi tra banche • Acquisto di quote significative del capitale delle banche con – Diritti di controllo – Quota significativa dell’upside • Rimane un problema significativo di transferimento di valore dai contribuenti ai creditori. Paulson II • Simile a quello inglese. • Immissione di capitale per almeno 1% di attivita’ • Azioni privilegiate con rendimento del 5% per 5 anni • Rimane il problema di – Controllo delle banche – Come selezionare le banche efficienti e quelli no – Trasferimento di valore ai creditori 4 Soluzioni di lungo periodo I) Aumento della trasparenza 1. CDS devono essere scambiati in borsa con • • • Collateral reuqirement Disclosure dei volumi Disclosure delayed delle posizioni 2. RMBS devono adequarsi agli standard di disclosure delle imprese quotate + nuovi meccanismi per garantire la rinegoziazione II) Cambi nella regolamentazione Nel settore bancario • Restrizione piu’ strette nel leverage • Restrizioni a forme di compenso che favoriscano risk taking nel breve periodo III) Basilea 3 • Rendere il capitale regolamentare anticiclico • Quale ruolo futuro per le agenzie di credit rating IV) Corporate Governance • Accesso per gli investitori istituzionali alle liste per l’elezione dei consiglieri di amministrazione • Maggiore supervisione del ruolo dei Consigli V) Political Antitrust • Limiti sulla capacita’ di lobbying delle banche e imprese finanziarie • Una regolamentazione piu’ severa per le banche piu’ grandi. – Se “too big to fail” allora regoliamo fortemente solo le banche maggiori.