Istituto Italiano del Marchio di Qualità
Sicurezza domestica:
IMQ pubblica una guida in 6 lingue per gli stranieri in Italia.
Dedicato a tutti gli stranieri residenti in Italia o a chi ospita uno straniero in casa, il
nuovo opuscolo dell’Istituto Italiano del Marchio di Qualità raccoglie i principali
consigli per prevenire incidenti in casa. Sarà distribuito su tutto il territorio nazionale
grazie ad un accordo con Caritas Italiana.
Milano, 13 giugno 2008 – Secondo gli ultimi dati INAIL, risulta essere la casa il luogo
dove avvengono la maggior parte degli infortuni. Molti di questi incidenti
riguardano persone straniere che risiedono e lavorano nel nostro paese e sono la
conseguenza di una scarsa conoscenza nell’utilizzo degli impianti e delle regole
base per la sicurezza in casa. Un problema che interessa sia le abitazioni degli
stranieri sia quelle dove molti di loro lavorano (badanti, colf, assistenti).
Consapevole di questa situazione L’Istituto Italiano del Marchio di Qualità ha
realizzato una pubblicazione gratuita, intitolata “Paese che vai sicurezza che trovi”,
dedicata alla sicurezza domestica e tradotta nelle 6 lingue maggiormente diffuse
nel nostro paese, ossia inglese, francese, spagnolo, rumeno, cinese e arabo.
Una guida alla sicurezza multilingue, che nasce anche dall'analisi delle statistiche
degli incidenti domestici che vedono sempre più coinvolti donne e uomini di
nazionalità estera. Ecco allora una raccolta di consigli per utilizzare, senza alcun
rischio, apparecchiature e impianti elettrici e a gas presenti nelle nostre case e
conoscere i principali requisiti di legge che regolano la sicurezza domestica. Di
facile e immediata consultazione, l’opuscolo è strutturato in schede staccabili
suddivise in tre sezioni su cosa si deve sapere relativamente a elettricità e gas, cosa
fare per evitare incidenti per se stessi e per le persone vicine e come comportarsi in
caso di incidente.
La pubblicazione “Paese che vai, sicurezza che trovi” è disponibile gratuitamente a
chiunque ne faccia richiesta per email all’indirizzo [email protected], per telefono
chiamando il numero 025073281, oppure inviando una lettera di richiesta via fax
allo 02 50991550 o a IMQ, via Quintiliano 43, 20138 Milano.
Grazie ad un accordo con Caritas italiana l’opuscolo sarà inoltre disponibile
gratuitamente presso tutti i Centri di ascolto nazionali Caritas, con l’obiettivo di
migliorare la prevenzione della salute di chi vive e lavora nel nostro paese ed è
maggiormente esposto ai rischi domestici.
GRUPPO
Istituto Italiano del Marchio di Qualità
Gli stranieri in Italia
In Italia, la presenza di stranieri è in costante crescita. Nell’ultimo anno il nostro
paese è salito al terzo posto in Europa, alle spalle di Germania e Spagna, per numero
di immigrati regolari e per tasso di crescita. Gli stranieri presenti in Italia hanno
raggiunto nel 2007 quota 3 milioni e 690 mila, il che significa il 6,2% della
popolazione italiana (a fronte di una media europea pari al 5,6%). In crescita la
componente femminile che secondo il dossier di Caritas/Migrantes negli ultimi anni
è cresciuta in maniera più marcata di quella maschile, anche a seguito delle
occupazioni legate ai servizi alle famiglie o ad altri tipi di attività lavorativa, così che
sostanzialmente si è arrivati a un rapporto paritario tra i sessi. La stima delle donne
straniere a fine 2006 è di 1.842.000 unità regolarmente presenti nel nostro paese,
pari al 49,9% del totale degli immigrati. Per il 42% è impiegata nel lavoro domestico
e di cura alle persone. Anche se un altro settore rilevante è quello degli alberghi e
della ristorazione.
In Italia gli stranieri arrivano da tutto il mondo, ma in particolare da Romania
(556.000), Marocco (387.000), Albania (381.000), Ucraina (195.000), Cina (186.000),
Filippine (114.000), Moldava (98.000), Tunisia (94.000), Sri Lanka e India.
Tra le motivazioni del perché molti stranieri scelgono l’Italia, troviamo il fatto che in
Italia si vive bene, vi sono buone opportunità di lavoro, clima e ambiente sono
piacevoli e gli italiani sono persone per bene (ricerca sociale sull’immigrazione
condotta nel maggio 2007 da Makno & Consulting per conto del Ministero
dell’Intero).
Gli Immigrati e la casa
Il 44% degli immigrati abita con la propria famiglia: un dato che indica la tendenza a
stabilizzarsi. Le famiglie sono mediamene composte da 4 persone. Oltre il 53% dei
figli di immigrati sono nati in Italia. I proprietari di casa sono circa il 12%, mentre il
72% degli immigrati presenti sul nostro territorio vive in affitto, il 7,8% in ospitalità e
il rimanente presso i luoghi di lavoro.
Secondo lo studio indipendente “Scenari Immobiliari”, nel 2007 le compravendite da
parte di cittadini stranieri sono state 140 mila, in crescita del 6,9% sul 2006.
Le case degli immigrati hanno dimensioni medie inferiori rispetto a quelle degli
italiani: 75 mq al confronto di 103 mq. Tuttavia oltre il 70% degli immigrati è
soddisfatto della casa in cui abita. Le case sono piccole ma tendenzialmente
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attrezzate come quelle degli italiani, salvo per i telefoni fissi ed Internet. Il forno a
microonde è un po’ meno diffuso che tra gli italiani, così come la lavastoviglie.
La Tv è presente in quasi tutte le case e l’antenna parabolica è notevolmente più
diffusa che tra le famiglie italiane; impianti hi-fi, foto e camere digitali inseguono gli
indici italiani; meno diffusi i VCR, i lettori di DVD collegati alla TV e i lettori MP3
portatili.
Quasi tutti gli immigrati hanno il telefono cellulare, mentre il fisso si ferma al 25%.
Limitato per questa scelta la diffusione di Internet, mentre i PC sono un po’ più
numerosi.
Immigrati e sicurezza domestica
Gli ultimi dati rilevati dall’INAIL confermano come la casa risulta essere il luogo dove
avvengono la maggior parte degli infortuni. Il dato 2007, fornito a INAIL dal
S.I.N.I.A.C.A. (Sistema Informativo Nazionale sugli Infortuni di Civile Abitazione),
rivela che gli incidenti domestici causano almeno 4.500 morti ogni anno, 130.000
ricoveri ospedalieri e 1,3 milioni di accessi al Pronto Soccorso. Cifre impressionanti,
che coinvolgono sempre di più persone straniere che risiedono e lavorano nel
nostro paese. Attualmente non esistono dati precisi sugli incidenti domestici subiti
dagli stranieri, ma a un’idea delle proporzioni si può arrivare analizzando altri dati.
Ad esempio lo studio sul ricovero ospedaliero degli stranieri in Italia condotto dal
Ministero della Salute (anche se gli ultimi dati disponibili risalgono al 2000) ha
calcolato che il tasso di ospedalizzazione degli stranieri in Italia è pari a 137 ricoveri
ogni 1.000 abitanti e che il secondo motivo del loro ricovero è dato da traumi e
avvelenamenti, ovvero una voce che comprende anche gli incidenti domestici
spesso dovuti a incapacità nell’utilizzare le nuove tecnologie e gli impianti delle
abitazioni occidentali. Una situazione dovuta sia alla mancanza di informazioni di
base sull'impiantistica esistente in Italia, sia alle condizioni di precarietà nelle quali a
volte gli stranieri si trovano a vivere (appartamenti sovraffollati, impianti non a
regola, elettrodomestici recuperati o di scarsa qualità).
A testimonianza delle difficoltà causate da “differenza tecnologica”, uno studio
realizzato dall’AEM di Milano sugli incidenti da gas combustibile registrati negli anni
2005 – 2006 - 2007, riporta che un incidente su 3 è avvenuto negli edifici abitati da
stranieri. Tra le principali cause l’inadeguata evacuazione dei prodotti della
combustione degli apparecchi a gas (51,1%), mentre tra i comportamenti causa di
incidenti,
si
trova
l’utilizzo
improprio
degli
apparecchi,
la
mancanza
di
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manutenzione, le manomissioni per installazioni fai da te. Tra gli apparecchi
all’origine degli incidenti, anzitutto gli scaldacqua e gli apparecchi per la cottura.
Profilo IMQ
IMQ, Istituto Italiano del Marchio di Qualità, è un’associazione no profit, attiva dal
1951 nell’ambito delle prove, verifiche e certificazioni degli apparecchi elettrici e a
gas oltre che nella diffusione di una cultura della sicurezza. Tra i suoi soci vi sono
associazioni di consumatori e produttori, associazioni di categoria, Ministeri
(dell'Interno, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, del
Commercio Internazionale, del Lavoro e della Previdenza Sociale, della Difesa, delle
Comunicazioni, delle Infrastrutture), enti normatori, il CNR e Aziende distributrici di
acqua, gas ed elettricità delle principali città.
IMQ offre un servizio di pubblica utilità gestito dai tecnici al di sopra delle parti che
verificano e certificano la sicurezza degli apparecchi, sottoponendoli a rigorosi
controlli e continui esami e autorizzano l’uso del marchio solo su quelli che
risultano pienamente in regola con le norme di sicurezza.
Per ulteriori informazioni:
Comunicazione IMQ
Roberta Gramatica
+39 02 5073369
[email protected]
Ufficio Stampa IMQ: DSC consulenza e comunicazione
Federico Cerrato
Gioele Grisetti
+39 348 8979909
+39 02 36568021
[email protected]
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