LAVORO IN FABBRICA
Pari opportunità,
elogio della diversità
R.Ricciardi cl.IV A
Al giorno d’oggi, in Italia, in fabbrica o nei
cantieri il numero di lavoratori stranieri è
quasi superiore al numero degli italiani. La
domanda che sorge spontanea è: “Perché
questo numero continua a crescere? Perché si
continuano a cercare lavoratori stranieri per
questo genere di impiego?”
Le ditte assumono gli stranieri perché costano meno?
Sono i lavoratori italiani che disdegnano sempre di più
un lavoro nel quale si fatica?
E’ vero che gli stranieri sono più disponibili e si
adattano meglio agli orari e ai disagi?
Esiste un diverso trattamento nelle garanzie
assicurative?
Se un lavoro è pericoloso, viene affidato più
frequentemente a uno straniero?
Gli stranieri, a differenza dei lavoratori italiani, sono
sfruttati e sotto-pagati se non, addirittura, irregolari?
Avete mai pensato a come vi trovereste voi al posto di
queste persone?
Cioè, se i ruoli si invertissero e diveniste voi stessi gli
immigrati? Non vorreste essere accettati o,
quantomeno, rispettati per come siete?
Beh, basta solo pensare ai vostri antenati, non molto
lontano nel tempo: i secoli XIX e XX, sono stati
periodi di forte immigrazione verso l’America da
parte degli italiani. Come si saranno trovati? Avranno
avuto difficoltà ad integrarsi nella società americana?
ANCHE LORO ERANO
IMMIGRATI…
ELLIS ISLAND:
su quest’isola venivano raccolti i dati di tutti gli
immigrati che giungevano in America…
prova a cercare il tuo cognome negli archivi che trovi su
internet: http://www.ellisisland.org/
LINK:
• http://www.piemonteimmigrazione.it/PDF/immigrati_
fabbrica_allasino.pdf
• http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI
/Lavoro/Il_punto/info-1855711122.html
• http://www.sicurezzaonline.it/homep/infcro/infcro200
6/infcro200604/infcro20060407.pdf
• http://it.wikipedia.org/wiki/Emigrazione_italiana
• http://www.emigrati.it/Emigrazione/Emiamerica.asp
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