LOST IN TRANSLATION LE DIFFICOLTÀ DELLA TRADUZIONE NEL PASSAGGIO DA UNA CULTURA A UN’ ALTRA Relatore Dott. Cristina Mariotti Tesi di Gabriele Capuzzo TRADUZIONE Zingarelli: volgere da un insieme di simboli in un altro, mantenendo lo stesso significato Ai fini della seguente discussione viene intesa come l’interpretazione personale che avviene ogni qualvolta ci confrontiamo con ciò che è al di fuori dei nostri schemi culturali SCHLEIERMACHER E SAPIR-WHORF Schleiermacher. Ci sono due possibilità: Il lettore viene inserito nel contesto culturale dell’autore Il testo viene adattato ai canoni culturali del lettore Sapir-Whorf. Nessuna lingua può essere tradotta perché troppo radicata nella cultura di cui è espressione SINONIMI È utopico pensare di trovare un corrispondente preciso e inequivocabile di un termine in un’altra lingua Ogni termine ha una serie di inferenze culturali che non possono essere ritrovate in un’altra lingua BUTTER NON È BURRO BUTTER BURRO Colore giallo intenso Sapore salato Colore chiaro Spalmato sul pane Utilizzato per cucinare Sapore dolce Susan Bassnet SEGUENDO IL PENSIERO DEI CULTUARL STUDIES Essendo il significato strettamente dipendente dalla cultura nella quale si sviluppa la lingua di partenza, l’ approccio alla traduzione deve essere di tipo MULTIDISCIPLINARE: alla linguistica devono essere affiancate la sociologia, la psicologia, la storia e la storia dell’arte Dalla lingua possano essere dedotte molte caratteristiche del popolo che l’ ha forgiata ORTEGA IL LINGUAGGIO NON VERBALE È il linguaggio dei gesti, delle espressioni del viso A una gamma di gesti diversi esistenti tra le varie culture si aggiunge un diverso criterio di interpretazione TRADUZIONE CULTURALE La comunicazione deriva da una serie di codici attivi all’interno della sola cultura che li ha creati Il brutale contatto tra culture imposto dalla globalizzazione disorienta il soggetto non preparato alla traduzione IL BAGAGLIO PERSONALE Da ciò che è stato detto fino ad ora si evince che: Tra i criteri utilizzati per tradurre non è possibile prescindere dal bagaglio culturale del singolo Si consideri incluso anche lo stato d’animo, fattore di influenza fondamentale DUE ESTREMI CHE NON PREVEDONO LA TRADUZIONE Egemonia della lingua inglese Multiculturalismo monolitico Inglese come lingua del mondo globale La convivenza senza interazione rende inutile la traduzione LA VIA DI MEZZO Ogni cultura è incompleta in se stessa, si rende necessaria una zona dove le culture si mescolino Questo rende più che mai utile la TRADUZIONE LOST IN TRANSLATION = L’AMORE TRADOTTO Robert Frost:”Poetry is what gets lost in translation” Come nel titolo, durante gran parte del film, agli occhi di chi deve tradurre viene perso quel qualcosa che dà poesia all’originale IL FILM Regia di Sofia Coppola Bob Harris, un famoso attore americano, si reca in Giappone per girare uno spot pubblicitario. Incontra una ragazza molto più giovane di lui con la quale nascerà una tanto bella quanto strana storia d’amore. Il loro incontro è favorito dal loro approccio alla vita ormai troppo stanco e privo di interesse per il diverso IL DIALOGO CON IL REGISTA In questa scena è possibile evincere gran parte delle difficoltà che incontrano due stranieri a contatto LE DIFFICOLTÀ LINGUISTICHE L’inglese e il giapponese necessitano di un diverso numero di parole per esprimere lo stesso concetto Questo causa lo smarrimento di Bob, che stenta a credere alla traduttrice ATTEGGIAMENTO Il regista è eccentrico e Bob sembra essere in imbarazzo davanti a un modo di fare così esuberante UN TONO AGRESSIVO Il tono di voce e il linguaggio non verbale sembrano avere un tono aggressivo agli occhi di Bob che non ne comprende la causa e teme di esserne responsabile LA SONORITÀ La pronuncia giapponese “stop” ha un suono molto duro che può apparire come una sorta di imprecazione BOB IN UNA NUOVA TOKYO L’amore ritrovato modifica lo stato d’animo dell’attore e il suo approccio alla città, della quale solo ora apprezza la diversità affermando “More than this there is nothing” CONCLUSIONI Come una parola non possiede un senso se non contornata da un testo, un gesto è insignificante se non legato alla cultura nella quale è inserito. Solo con una visione globale il diverso può apparire non incomprensibile ma poetico.