PERCORSO FORMATIVO
PER AMMINISTRATORI LOCALI
“Il ruolo dell’ente locale nei processi di progettazione integrata”
“Differenza, integrazione e separazione tra la sfera di
competenza politica e la sfera amministrativa: ambiti di
competenza dei diversi organi politici, autonomia
dirigenziale, responsabilità amministrativa”
Antonina Marascia
Segretario/direttore generale
del comune di Mazara del Vallo (TP)
LA VISIONE DELL’ENTE LOCALE:
DALLA COSTITUZIONE ALLA COSTITUZIONE
“Il progetto della Costituzione mira in special modo alla
valorizzazione del Comune, che viene posto come elemento
primo, anzi come punto di partenza, per la riforma
dell’organizzazione statale in senso democratico.”
Assemblea costituente
Commissione per la Costituzione
Seconda sottocommissione
Seduta del 13 novembre 1946
LA VISIONE DELL’ENTE LOCALE:
DALLA COSTITUZIONE ALLA COSTITUZIONE
LA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Art. 5 (invariato)
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che
dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi
della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 114 (testo originario)
La Repubblica si riparte in Regioni, Province e Comuni.
Art. 114 (modificato)
La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo
Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri
statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione. Roma è la capitale della
Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.
L’AMBIENTE ESTERNO E GLI ENTI LOCALI
… VIVIAMO IN UN MONDO DI CRESCENTE COMPLESSITA’:
 INTEGRAZIONE EUROPEA
 GLOBALITA’ DEI MERCATI
 SVILUPPO TECNOLOGICO
 SVILUPPO DELLE RETI TELEMATICHE
…LA DOMANDA DI BENI E SERVIZI SI FA SEMPRE PIU’ COMPLESSA:
 L’INDUSTRIA TRADIZIONALE LASCIA IL POSTO ALL’INDUSTRIA DEI SERVIZI
 SI MODIFICA LA STRUTTURA DELL’OFFERTA DI SERVIZI
 I SERVIZI SONO SEMPRE PIU’ ARTICOLATI E COMPLESSI E SI MODIFICANO IN TEMPI SEMPRE PIU’
BREVI
…LE PROBLEMATICHE DELL’ENTE LOCALE:
 LA COMPETIZIONE GLOBALE AVVIENE PER SISTEMI D’AREA E NON PER SINGOLE PRODUZIONI
 L’ENTE LOCALE E’ SEMPRE PIU’ PARTE ATTIVA NELLO SVILUPPO ECONOMICO DEL TERRITORIO
 DIMINUISCONO I TRASFERIMENTI STATALI, AUMENTA L’IMPOSIZIONE TRIBUTARIA LOCALE, VERSO
UNA RIFORMA FEDERALE “A COSTITUZIONE INVARIATA”
DIVENTA NECESSARIO GESTIRE IL CAMBIAMENTO
“Le date della storia
sono come le luci di una pista di atterraggio…”
LE DATE E LE PAROLE CHIAVE DELLA SVOLTA
1990
1992
1993
1995
1997
1999
2000
2001/2010
2011/2013
AUTONOMIA, RESPONSABILITA’, PARTECIPAZIONE…
MAASTRICHT, NUOVA LEADERSHIP LOCALE…
PRIVATIZZAZIONE DEL PUBBLICO IMPIEGO…
LE 3 E (EFFICACIA, EFFICIENZA, ECONOMICITA’)…
SNELLIMENTO, SEMPLIFICAZIONE…
RIQUALIFICAZIONE POLITICA…
FEDERALISMO, SUSSIDIARIETA’…
COMUNICAZIONE, FORMAZIONE, INNOVAZIONE, BENESSERE, CUSTOMER SATISFACTION, QUALITA’,
SEMPLIFICAZIONE, VALUTAZIONE, PARTECIPAZIONE,
MERITO, AUTONOMIA, RESPONSABILITA’
VERSO IL FEDERALISMO E OLTRE
LA NUOVA MISSION DELL’ENTE LOCALE
PER LO SVILUPPO ECONOMICO
“Il comune è l'ente locale
che rappresenta la propria comunità,
ne cura gli interessi
e ne promuove lo sviluppo”
art. 2 della legge 142/1990
come sostituito dall'art. 2, comma 1, della legge 265/1999
oggi art. 3 del decreto legislativo 267/2000
DEFINIZIONE DI SVILUPPO
Crescita = il continuo aumento del reddito e del prodotto pro-capite (concetto sintetico
ad un solo indicatore – Italia al 6° posto mondiale).
Sviluppo = il livello di evoluzione dell’insieme di elementi tangibili ed intangibili che
costituiscono il benessere della società (concetto complesso a diversi indicatori – Italia
al 20° posto mondiale).
L’Indice di Sviluppo Umano è un rapporto annuo stilato da fonti indipendenti e
commissionato dall'ONU. Nel 1990 il Rapporto ha elaborato un nuovo Indice dello
sviluppo umano - ISU (Human Development Index, HDI) in cui vengono valutati
diversi fattori, la cui combinazione costituisce un metro di misura unico dello sviluppo:
 L’aspettativa di vita alla nascita
 Il tasso di scolarizzazione
 Il reddito (PIL pro-capite)
 La democraticità del sistema politico
 La disponibilità di acqua potabile
 …
DEFINIZIONE DI SVILUPPO LOCALE
“LO SVILUPPO LOCALE indica lo sviluppo complessivo
di un sistema territoriale competitivo,
nel quale i governi locali giocano un ruolo attivo
di propulsione e di regolamentazione,
attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi
ed il monitoraggio dei risultati.”
(De Rita – Bonomi, “Manifesto per lo sviluppo locale” – Bollati Boringhieri, 1998)
IL PROGRAMMA DI MANDATO DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DELLA
PROVINCIA:
LA VISION, LA MISSION, LE STRATEGIE, LE PRIORITA’ GLI OBIETTIVI
PER LO SVILUPPO LOCALE
IL RUOLO DEL DIRIGENTE LOCALE:
UN FACILITATORE DEL GOVERNO LOCALE, UN AGENTE DI SVILUPPO
IL PRINCIPIO DI SEPARAZIONE DEI POTERI
POTERE
POLITICO
 di visione
 di missione
 di strategia
POTERE
BUROCRATICO
 di gestione
 di facilitazione
 di attuazione
sindaco
presidente della
provincia
giunta
consiglio
segretario
direttore generale
dirigenti
funzionari
Dalla separazione dei poteri
alla condivisione degli obiettivi
IL RUOLO DELLA FORMAZIONE NEI PROCESSI DI CAMBIAMENTO
 L’arte, il mestiere, la professione, la missione del
politico si posseggono, si apprendono, si sviluppano?
 Quali elementi connotano o dovrebbero connotare
l’attività di un politico e di un politico locale in
particolare?
 Come si formano i politici al miglior svolgimento della
loro attività individuale e nei consessi complessi nei
quali operano?
 più in generale esiste un diritto alla formazione
degli amministratori locali?
LA “CASSETTA DEGLI ATTREZZI” DELL’AMMINISTRATORE LOCALE
IL SAPERE: QUALI CONOSCENZE?
IL SAPER FARE: QUALI COMPETENZE?
IL SAPER FAR FARE: QUALE LEADERSHIP?
IL SAPER ESSERE: QUALI VALORI?
IL SAPER BEN-ESSERE: QUALE TESTIMONIANZA?
1^ GIORNATA DI STUDI
www.unionebelice.it
LA FORMAZIONE POLITICA DEGLI
AMMINISTRATORI LOCALI:
DALL’UTOPIA ALLO SVILUPPO
“La punizione del saggio che rifiuta di prendere parte al governo
è vivere sotto il governo di uomini peggiori di lui”.
(Platone)
Carta del Belice
La formazione
degli amministratori locali
a sostegno dei processi di
cambiamento e sviluppo
PREAMBOLO
 La nuova mission degli enti locali
 Il nuovo ruolo degli amministratori locali
 Il ruolo della formazione a sostegno dei processi di
cambiamento
 La sfida delle competenze
 Il trasferimento dei valori
I VALORI GUIDA
1.Gli amministratori locali riconoscono nella formazione
pubblica una leva strategica per il sostegno dei processi di
cambiamento, innovazione e sviluppo e si impegnano a
promuoverla attraverso gli strumenti culturali, organizzativi
e finanziari previsti dal sistema vigente
I VALORI GUIDA
2. Gli amministratori locali partecipano al processo di
formazione permanente dei dipendenti locali definendo,
insieme ai dirigenti, le linee-guida e gli obiettivi dei
programmi formativi annuali e triennali, verificandone il
raggiungimento e partecipandone i risultati alla comunità
locale
I VALORI GUIDA
3. Gli amministratori locali, consapevoli di svolgere un ruolo
strategico per lo sviluppo dei sistemi territoriali locali,
ritengono che sia necessario sostenere la nuova mission della
classe dirigente locale attraverso specifici percorsi di
formazione politica, auto definiti e, fin dove è possibile,
autogestiti
I VALORI GUIDA
4. Gli amministratori locali sostengono il diritto/dovere
all’accrescimento delle specifiche conoscenze (sapere),
competenze (saper fare) e valori (saper essere) legati al ruolo
ricoperto
I VALORI GUIDA
5. Gli amministratori locali intendono rafforzare, attraverso
specifiche attività di apprendimento, l’orientamento della
loro missione all’interno dell’Unione Europea
I VALORI GUIDA
6. Gli amministratori locali vogliono prepararsi a costruire
un’area di sviluppo euromediterranea, in linea con il
processo di Barcellona, fortemente ancorata ai valori della
pace e della solidarietà
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