Lo stroke ischemico pediatrico: protocollo diagnostico bambini >1m-<18 anni Manuela Agostini Gruppo di studio stroke ischemico SCDU Pediatria 1,Ematologia, Servizio NPI, SIMT,OIRM Oirm-S.Anna Torino Rete Ematologica Pediatrica Piemonte e Valle D’Aosta Torino, 11 febbraio 2011 Ospedale Infantile Regina Margherita S.Anna Definizione di stroke o ictus Definizione WHO 1976 • Lo stroke o ictus è una sindrome caratterizzata dall’ improvviso e rapido sviluppo di sintomi e segni riferibili a deficit focale delle funzioni cerebrali senza altra causa apparente se non quella vascolare; la perdita della funzionalità cerebrale può essere globale (pazienti in coma profondo). I sintomi durano più di 24 ore o determinano il decesso. Definizione di stroke o ictus • TIA ( transient ischemic attack): il deficit neurologico si risolve entro 24 ore. • Secondo una nuova definizione è da classificare come TIA solo il deficit neurologico di durata inferiore ad un’ ora e senza evidenza di danno cerebrale permanente. (Albers GW 2002) • Le diagnosi di TIA ed Ictus sono diagnosi cliniche. • L’imaging cerebrale (TAC/RMN) è obbligatoria per una diagnosi accurata e per la diagnosi differenziale con altre patologie che possono mimare il TIA o l’ictus e per escludere condizioni che richiedono un intervento neurochirurgico urgente Sintomatologia stroke ischemico - Esordio improvviso di un deficit neurologico - L’ emiplegia - Crisi convulsive - Alterazione dello stato di coscienza Cefalea Coma - (è il sintomo più frequente), può essere isolata o associata ad altri sintomi. Afasia (se emisfero dominante) Emianopsia Neglect Emisindrome sensitiva Vertigini, vomito Tremori Atassia Nistagmo Paralisi dei nervi cranici Quadriplegia (Le convulsioni in pediatria accompagnano lo stroke nel 50% dei casi) Epidemiologia Stroke Lo stroke è una patologia rara in età pediatria ma comporta rischi elevati di diasabilità e di mortalità. Si colloca tra le prime 10 cause di morte nell’infanzia con una percentuale maggiore nel primo anno di vita. L’incidenza combinata di stroke ischemico ed emorragico nel bambino varia da 2,5 a 10/100.000 bambini per anno (dati europei ed americani). Nel National Hospital Discharge Survey (NHDS) il rischio di stroke ischemico nei bambini dalla nascita ai 18 anni è di 7.8/100.000 per anno Stime dello stroke neonatale (Nelson KB 2004 ), hanno dimostrato un’incidenza di 1/4000 nati vivi/anno e queste stime risalgono a prima dell’ampia diffusione delle tecniche di TC cranica, Eco cerebrale ed MRI Epidemiologia Stroke • Esiste ancora una limitata consapevolezza sulla esistenza dello stroke nel bambino sia tra i medici che nella comunità. • Uno studio ha riportato un tempo medio di 34,5 ore dall’esordio clinico dei sintomi alla visita pediatrica (Gabis LV Pediatrics 2002) • ed altri studi hanno dimostrato lunghi ritardi per l’esecuzione di neuro immagini (McGlennan C. Dev Med Child Neurol 2008). Stroke ischemico in pediatria Classificazione di Wraige 2005 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Anemia falciforme Cardioembolia Sindrome Moyamoya Dissezione arterie cervicali Arteriopatie steno-occlusive Altre determinate eziologie Multiple probabili possibili eziologie Eziologie indeterminate Wraige E. et al. Dev.Med Child Neurol 2005;47:252-256 Stroke ischemico in pediatria e Anemia falciforme Anemia falciforme–prevalenza • E’ più frequente nell‘ Africa centro-orientale, nel sud dell‘Arabia e in alcune zone di Italia, Spagna e Grecia • La prevalenza negli Stati Uniti è approssimativamente 1 su 5,000 colpendo principalmente gli Afroamericani in accordo al National Institutes of Healt (4) è circa 1 su 36.000 di razza ispanica Stroke ischemico in pediatria e Anemia falciforme Un bambino con SCD presenta un rischio aumentato di circa 300 volte di stroke sintomatico (ischemico 85% dei casi;emorragico in una minoranza di casi) rispetto ad un coetaneo sano • Incidenza stroke nei bambini con SCD: 285 per 100.000 per anno (di cui 238 AIS e 47,5 ICH) versus 1.29 per 100.000 per anno, con rischio cumulativo di primo stroke di 11% a 20 anni , 15% a 30 e 24% a 45 anni; (Earley CJ Neurology1998) Stroke ischemico in pediatria e Anemia falciforme Anemia falciforme-patogenesi • La malattia è causata da una mutazione puntiforme del gene della catena β dell‘ emoglobina, che determina la sostituzione dell‘adenina con l‘uracile (GAG -> GUG) che di conseguenza si traduce in una mutazione E6V (il Glutammato in posizione 6 (posizionato in superficie nella catena beta) diventa una valina). • La sostituzione di un aminoacido idrofilo con uno idrofobico abbassa la solubilità della proteina in configurazione deossi (la valina interagisce con un sito idrofobico posto tra le eliche E-F di una catena beta di un'altra molecola di HB); questo determina la precipitazione dell'Hb con formazione di fibrille (polimerizzazione) nell‘emazie. • La falcizzazione dell'eritrocita non è costitutiva ma si determina in particolari condizioni, quali ipossia, incremento dell'acidità, innalzamento della temperatura e presenza di acido 2,3 bifosfoglicerico: tutte condizioni che si verificano nel microcircolo Stroke ischemico in pediatria e Anemia falciforme • emazie falciformi mediante anomala adesione a endotelio ed emolisi determinano attivazione endoteliale, danno da riperfusione, ipercoagulabilità e alterato tono vasomotorio (vasculopatia large e occlusione small vessels, moya moya collaterals) Anemia falciforme e stroke Anemia falciforme e stroke Imaging cerebrale Sickling in DEOXY-state, low PH, dehydration, fever, etc HB S > HB C >HB A > HB F Stroke in anemia falciforme L TAC all’ingresso L TAC dopo 5 giorni Caso 1: BAMBINA DI 24 MESI, DI RAZZA NERA •Da 1 giorno, emiparesi brachio-crurale dx + afasia e tendenza al sonno. Emocromo : GB: 6.300 N:55, L: 34 ; GR: 3.930.000/uL Hb : 11,4 MCV: 84 fl PLT: 92.000 LDH: 808. PRC:6,2. Trattata con idratazione, cortisonici, clexane. •Dopo 5 giorni crisi convulsive ed ipostenia emilato sn Hb elettroforesi: HbS: 71,6% Hb F:19,8 : DREPANOCITOSI OMOZIGOTE Avvio della terapia mirata:exanguino trasfusione o trasfusione di emazie Anemia falciforme e stroke STROKE IN CHILDHOOD Jordan LC, The Neurologist, 2006 Anemia falciforme e stroke La diagnosi : • in soggetti con anemia falciforme già nota, la comparsa di una sintomatologia neurologica acuta focale deve far sospettare uno stroke fino a prova contraria. La diagnosi verrà confermata con TAC encefalo in basale senza mdc e se negativa con RMN-DWI. Il trattamento è prioritario e non va ritardato. • Avvio della terapia mirata:exanguino trasfusione o trasfusione di emazie stroke ischemico in pediatria Classificazione di Wraige 2005 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Anemia falciforme Cardioembolia ( 25% ) Sindrome Moyamoya Dissezione arterie cervicali Arteriopatie steno-occlusive Altre determinate eziologie Multiple probabili possibili eziologie Eziologie indeterminate Wraige E. et al. Dev.Med Child Neurol 2005;47:252-256 Stroke cardioembolico e disordini cardiaci associati American Heart Association 2008 Malattie cardiache congenite: Trasposizione dei grossi vasi Difetto del setto ventricolare Difetti del setto atriale Pervietà del dotto arterioso PFO con embolia paradossa Stenosi polmonare Tetralogia di Fallot Complesso di Eisenmenger Tronco arterioso con flusso ridotto Difetto dei cuscinetti endocardici Ipoplasia del ventricolo sinistro Anomalia di Ebstein Atresia della polmonare Coartazione dell’aorta Malattia valvolare cardiaca Congenita Reumatica Protesi valvolari Endocardite infettiva Endocardite trombotica non batterica Endocardite LibmanSacks Valvole cardiache calcifiche Aneurisma del seno di Valsalva Aritmie cardiache Cardiomiopa tie Fibrillazione atriale Tachicardia sopraventricolare Sick sinus syndrome Kearn-Sayre syndrome Infarto miocardico Aneurisma ventricolo sinistro Tumori intracardiaci: myxoma atriale, rabdomioma, fibroelastoma papillare cardiaco Distrofia muscolare Miocardite Atassia Friedreich Chirurgia cardiaca e cateterismi Ossigenazione membrane extracorporea Malattia di kawasaki Stroke cardioembolico e cardiopatie congenite • Le cardiopatie congenite complesse, con shunt dx-sn e cianosi sono ad alto rischio per lo stroke 2008, American Heart Association. Stroke cardioembolico e cardiopatie congenite complesse cianogene Le cardiopatie congenite complesse cianogene comportano un rischio di lesioni encefaliche acquisite in vari momenti del loro decorso 1) Fase pre-operatoria: Per ipossia cronica,ischemia acuta globale, infezioni SNC, stroke cardioembolico (Miller SP 2004) 2) Fase intra-operatorie: Da encefalopatia ipossico-ischemica, convulsioni, stroke cardioembolico, (deVeber et al - 2008) 3) A distanza: (Mahnke CB 2005) Da shunts residuali Stroke cardioembolico in età pediatrica: cause acquisite Cardiomiopatia dilatativa Malattia cardiaca reumatica Protesi valvolari Endocardite infettiva Endocardite trombotica abatterica (marantica) Tumori cardiaci (mixomi, rabdomiomi) Aritmie cardiache (FA, sick sinus syndrome) Cateterismo cardiaco e chirurgia cardiaca Stroke cardioembolico:Diagnosi La diagnosi • • • • si basa su una sintomatologia neurologica compatibile con uno stroke e sui seguenti accertamenti Imaging cerebrale TAC/ MRI (T1-T2) : pattern embolico dell’infarto (infarto nel territorio di un’arteria di medio/grande calibro, localizzazione corticale dell’infarto, più di un territorio arterioso interessato, l’infarto può essere grande o emorragico) Imaging cerebrovascolare: evidenza di occlusione/stenosi prossimale o di embolo o reperto normale Ecocardiogramma: presenza di una potenziale sorgente cardiaca di trombo e/o shunt destro-sinistro intracardiaco. Esclusione di altre cause di stroke Imaging cerebrale : Infarto embolico PICA PICA PCA ACA Endocardite con piccolo infarto corticale MCA Stroke cardioembolico:Diagnosi La presenza di cardiopatia non significa automaticamente che lo stroke sia cardioembolico: • Escludere una dissecazione Dissecazione a. vertebrale Dissecazione carotidea MCA Dx TAC all’esordio Dx AngioTAC all’esordio Dopo 10 giorni 2° evento Controllo TAC dopo 1 mese Caso clinico: maschio 24 mesi : Cardiopatia congenita con shunt dx-sn: - Ipoplasia tricuspide + atresia polmonare a setto integro. A 18 giorni: Intervento palliativo - 10 mesi: improvvisa emiparesi facio-brachiocrurale Sn.TAC encefalo: danno vascolare ischemico nel territorio della MCA dx sono coinvolti anche i nc della base talamo, capsula di destra. (Persantin+Flectadol) e - dopo 10 giorni secondo episodio con aggravamento sintomatologia. Avviato Coumadin A 18 mesi: posizionamento comunicazione tra VDX e valvola tricuspide A 4 anni : intervento secondo Fontan Tac controllo a distanza dx RMN in 10° giornata Controllo RMN dopo 1 anno Caso clinico: Pz 14 anni: con cardiopatia cianogena complessa (TGV) Intervento di Fontan a 14 anni: dopo l’estubazione emiparesi dx. RMN dopo 10 giorni: esito malacico di pregressa lesione su base vascolare a livello della circonvoluzione frontale inferiore a sx, a livello dell’opercolo e della porzione triangolare con modesta gliosi reattiva del parenchima limitrofo. Minuti focolai di analogo significato a livello della sostanza bianca del centro semiovale dx e in sede periventricolare bilaterale posteriore Linee guide stroke ischemico nel bambino 2008, American Heart Association. TERAPIA Stroke cardioembolico: Raccomandazioni di Classe II: 1) Per bambini con un embolismo non correlato a PFO che sono giudicati ad ALTO RISCHIO DI RICORRENZA è ragionevole introdurre UFH o LMWH mentre si inserisce la terapia con WARFARIN (Classe IIa, Livello di evidenza B). Alternativamente è ragionevole usare LMWH inizialmente e continuare questa invece del warfarin (Classe IIa, Livello di evidenza C) Raccomandazioni di Classe III 1. Gli anticoagulanti non sono raccomandati negli individui con endocardite su valvola nativa (Classe III, Livello C) Stroke ischemico in pediatria Classificazione di Wraige 2005 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Anemia falciforme Cardioembolia Sindrome Moyamoya Dissezione arterie cervicali Arteriopatie steno-occlusive Altre determinate eziologie Multiple probabili possibili eziologie Eziologie indeterminate Wraige E. et al. Dev.Med Child Neurol 2005;47:252-256 Stroke ischemico in pediatria e moyamoya La malattia di moyamoya è una vasculopatia cronica ad eziopatogenesi ignota. Età di esordio: 2 picchi: 5 anni (forma giovanile più frequente) e 30-49 anni (forma dell’adulto). E’ una malattia primitiva dei vasi che comporta stenosi o occlusione della a. carotide interna nella sua porzione terminale e delle arterie del circolo del Willis con anomala rete collaterale di piccoli vasi lenticulostriati alla base dell’encefalo (Fukui 1997) Deficit ischemici: In età pediatrica: prevalentemente TIA o minor stroke interessanti il circolo carotideo, mono-emiparesi ma anche deficit visivi, crisi epilettiche, cefalea. Negli adulti la presentazione più comune è emorragica (ESA, emorragie subependimali) Stroke ischemico in pediatria e moyamoya: Diagnosi La diagnosi si basa sul quadro clinico neurologico compatibile con stroke e sui seguenti accertamenti: • 1) Imaging cerebrale TAC/ MRI (T1-T2) : conferma di un infarto in un territorio arterioso • 2) Imaging cerebrovascolare: Stenosi o occlusione delle arteria carotide interna al tratto terminale e delle arterie del circolo del Willis con anomala rete collaterale di piccoli vasi lenticulostriati alla base dell’encefalo(Fukui 1997), (rete mirabilis) L’angiografia con catetere è indicata nei casi in cui la diagnosi non è chiara, per valutare la progressione clinica o per pianificare l’intervento chirurgico Stroke ischemico in pediatria e moyamoya Quadri angiografici simili alla malattia di moyamoya sono stati descritti nella: -anemia falciforme -sindrome di Marfan -sindrome di Down -coartazione aortica -sclerosi tuberosa -NF1 -displasia fibromuscolare -poliarterite nodosa -leptospirosi -trattamenti radioterapici - anossia neonatale RMN encefalo all’ingresso Arteriografia carotidea CI Caso clinico: maschio 7 anni: Da circa 2 mesi è più iperattivo e aggressivo. All’EO: emiparesi brachio-crurale sn, movimenti involontari spalla destra, dismetria alle prove indice-naso Anamnesi remota: da 1 anno paresi transitorie arti inferiori, a volte cefalea e paresi transitoria braccio sn RMN: Area di alterato segnale fronto temporale insulare destra con ipointensità in T1pesata e iperintensità in T2. Arteriografia: A livello del circolo carotideo si nota una stenosi serrata coinvolgente la porzione terminale del sifone carotideo bilateralmente. Presenza di una ricca circolazione con diffuso reticolo coinvolgente i rami perforanti dell'a. cerebrale anteriore e media bilateralmente Intervento neurochirurgico: EDAS Linee guide stroke ischemico nel bambino 2008, American Heart Association. Raccomandazioni per il trattamento del moyamoya nel bambino: Raccomandazioni di classe I: • Sono utili differenti tecniche di rivascolarizzazione per ridurre il rischio di stroke dovuto alla malattia di moyamoya (LOE B). Comunque a dispetto di una ampia letteratura sul moyamoya, non ci sono trials controllati a guidare la selezione della terapia • Tecniche indirette di rivascolarizzazione sono generalmente preferibili nei bambini più piccoli mentre tecniche di bypass diretto sono preferibili nei più grandi(LOE C) • La rivascolarizzazione chirurgica è utile nel moyamoya (LOE B) Indicazioni per la chirurgia includono sintomi ischemici progressivi o evidenza di inadeguato flusso ematico o riserva di perfusione cerebrale in un individuo senza controindicazioni alla chirurgia(LOE B) Raccomandazioni di classe II • L’Aspirina può essere considerata in individui con moyamoya dopo la rivascolarizzazione chirurgica o in individui asintomatici per i quali la chirurgia non viene anticipata. (Classe IIb, LOE C) stroke ischemico in pediatria Classificazione di Wraige 2005 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Anemia falciforme Cardioembolia Sindrome Moyamoya Dissezione arterie cervicali Arteriopatie steno-occlusive Altre determinate eziologie Multiple probabili possibili eziologie Eziologie indeterminate Wraige E. et al. Dev.Med Child Neurol 2005;47:252-256 Stroke ischemico e dissezione dei vasi cervicali 4) Dissezione dei vasi cervicali • La dissecazione arteriosa si verifica quando il sangue attraverso una lesione della superficie endoteliale si introduce nello strato medio della parete di una arteria (Hart RG Neurology 1988) • Segue una stenosi od occlusione del vaso coinvolto, con possibile diffusione di emboli, al circolo anteriore, nel caso di dissecazione della arteria carotide o al circolo posteriore, nel caso di dissecazione della arteria vertebrale Stroke e dissezione dei vasi epiaortici: eziologia In pediatria si ha una preponderanza di traumatismi: • EZIOLOGIA su 102 pazienti pediatrici con dissecazione (art. carotide interna, art. vertebrale) • TRAUMATICA: 69% - trauma significativo:15% - trauma lieve: 33% - attività sportiva:17% - traumi con severità non specificata: 4% • SPONTANEA: 31% (Fullerton HJ et al arterial dissection and stroke in children Neurology 2001; 57:1155-1160) Dissecazione dei vasi epiaortici e condizioni predisponenti Dissecazione spontanea dei vasi del collo: Associazioni cliniche • • • • • • • • • • • • • • Sindrome di Marfan S. Ehlers-Danlos tipo IV La malattia del rene policistico autosomica dominante L’osteogenesi imperfetta Necrosi cistica della media Displasia fibromuscolare Deficit alfa 1 antitripsina Coartazione dell’aorta Moyamoya Emicrania Estrema tortuosità delle arterie Aterosclerosi Infezioni LES Stroke ischemico e dissezione dei vasi cervicali: sintomatologia SINTOMATOLOGIA DISSECAZIONE • • • • TIA-Stroke Dolore cervico-cefalico Deficit nervi cranici, S Horner Nessun sintomo ma trauma significativo (es.intra-orale) Stroke ischemco e dissezione dei vasi epiaortici:diagnosi La DIAGNOSI si basa su un quadro neurologico compatibile e sui seguenti accertamenti: 1) Imaging cerebrale TAC/ MRI (T1-T2) : evidenza di infarto in un territorio arterioso 2) Imaging dei vasi del collo: ANGIO-RM ANGIO-TC ULTRASUONI (ECODOPPLER TSA) ANGIOGRAFIA CEREBRALE nei casi dubbi Segni patognomonici di dissecazione all’arteriografia: flap intimali, difetti di riempimento eccentrico Altamente suggestivi: pseudo aneurismi, irregolarità, stenosi, restringimento, occlusioni. Escludere altre probabili eziologie Il principale scopo della terapia è prevenire stroke ischemici addizionali fino alla guarigione del vaso. • Terapia farmacologica - fase acuta: - Eparina EV (PTT 50-60 sec) Eparina a basso peso molecolare sottocute . Terapia farmacologica fase post – acuta: Terapia con anticoagulanti orali per 3-6 mesi *(Coumadin INR 2-3) - - Successiva terapia con antiaggreganti orali Prolungamento della terapia con anticoagulanti orali per altri 3 mesi se irregolarità vasali * Linee guide stroke ischemico nel bambino 2008, American Heart Association. TERAPIA DELLA DISSECAZIONE DEI VASI CERVICO-CEFALICI Terapia farmacologica Raccomandazioni classe II • Fase acuta: nei bambini con dissezione cervico-cefalica è ragionevole iniziare anticoagulazione con UFH EV o LMWH seguita nella fase post – acuta da anticoagulanti orali per 3-6 mesi (Classe IIa, LOE C) • E’ ragionevole trattare un bambino con dissezione dei vasi cervicali con LMWH o Warfarin per 36 mesi mesi.(Classe IIa, LOE C). Alternativamente è possibile inserire un agente antipiastrinico. Estendere la terapia anticoagulante oltre i 6 mesi è una ragionevole opzione nei soggetti con sintomi ricorrenti. (Classe IIa, LOE C) E’ ragionevole proseguire un trattamento antipiastrinico oltre i 6 mesi specie quando c’è una evidenza radiografica di una anomalia residua della arteria dissecata (Classe IIa, LOE C) • Nei pazienti che continuano ad avere sintomi da dissezione a dispetto di un trattamento medico ottimale, possono essere considerate procedure chirurgiche (Classe IIb, LOE C) Raccomandazioni classe III • L’anticoagulazione non è raccomandata nei bambini con una dissezione intracranica o in quelli con SAH dovuta a dissezione cervico-cefalica stroke ischemico in pediatria Classificazione di Wraige 2005 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Anemia falciforme Cardioembolia Sindrome Moyamoya Dissezione arterie cervicali Arteriopatie steno-occlusive Altre determinate eziologie Multiple probabili possibili eziologie Eziologie indeterminate Wraige E. et al. Dev.Med Child Neurol 2005;47:252-256 Arteriopatie steno-occlusive o arteriopatie cerebrali transitorie e stroke ischemico Lesioni unilaterali (stenosi focali o segmentali od occlusioni) che coinvolgono la parte distale della ICA e i segmenti iniziali e branche della MCA ed ACA. Esordio non brusco ma a step in accordo con evoluzione infiammatoria (Braun et al., 2007) • Esistono dati epidemiologici a favore di una infezione da: • VZV nei 12 mesi precedenti lo stroke (Chabrier et al., 1998; Sebire et al., 1999) TCA/PVA • Altri virus riscontrati: • Enterovirus, • Borrelia burgdorferi • HIV (Ribai et al., 2003; Sebire et al., 2004; Cox et al., 2005; Leeuwis et al., 2007). Arteriopatie steno-occlusive o arteriopatie cerebrali transitorie e stroke ischemico dati clinici + 1) Imaging cerebrale: TAC/ MRI (T1-T2) conferma infarto in territorio arterioso. 2) Imaging cerebrovascolare- angioTC/MRA : lesioni unilaterali, stenosi focali o segmentali od occlusioni che coinvolgono la parte distale della ICA e i segmenti iniziali e branche della MCA ed ACA. La lesione può essere unica o multipla. 3) l’angiografia con contrasto solo nei casi dubbi. LA DIAGNOSI si basa su La diagnosi è confermata dall’imaging a 9-12 mesi: miglioramento della lesione arteriosa o mancata progressione Esclusione di altre probabili cause (moyamoya,dissecazione, a.falciforme) e altre diagnosi associate con anomalie delle arterie cerebrali (vasculiti sistemiche o primitivamente cerebrali, da radioterapia, ipertensione) Inquadramento diagnostico clinico dello stroke ischemico: Diagnosi eziopatogenetica 5) Arteriopatia cerebrale transitoria (TCA) Tipico esempio della localizzazione infartuale nella TCA Regressione delle anomalie arteriose Braun KPJ 2009 Arteriopatie cerebrale transitoria • Terapia: antiaggreganti, antivirali, (cortisonico?) stroke ischemico in pediatria Classificazione di Wraige 2005 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Anemia falciforme Cardioembolia Sindrome Moyamoya Dissezione arterie cervicali Arteriopatie steno-occlusive Altre determinate eziologie Multiple probabili possibili eziologie Eziologie indeterminate Wraige E. et al. Dev.Med Child Neurol 2005;47:252-256 Altre determinate eziologie e stroke ischemico Vasculiti Primitive Angite primitiva del SNC Sindrome di Bechet Poliarterite nodosa Arterite di Takayasu S.Haenoch Sindrome di Kawasaki Secondarie Infezioni (batteri,virus, funghi, parassiti) Meningite Fascite retrofaringea HIV aspergillosi LES Artrite reumatoide Dermatomiosite Patologia infiammatoria intestinale Indotte da farmaci e da abuso di droghe (allopurinolo, cocaina, anfetamina) Sindrome di Sneddon) Vasculopatie Vasculopatia postradiazioni Displasia arteriosa fibromuscolare Neurofibromatosi Sindrome di Down Sindrome di Williams Helers-Danlos tipo IV Pseudoxantoma elasticum (1/100.000 AD-AR multiorgano DD:SM piccoli e grandi vasi, dissecazione ESA) Malattia di Fabry (arteriop.non arterioscl) Omocistinuria Papulosi atrofica maligna Cadasil Carasil Herns Malattie sistemiche Ipertensione sistemica con evidenza di malattia dei piccoli vasi Ipotensione sistemica o deplezione di volume Aterosclerosi precoce Diabete Ipercolesterolemia familiare Progeria Disordini metabolici Melas Acidemie organiche Deficit OTC CDG syndrome Omocistinuria M.Fabry Condizioni protrombotiche Congenite e acquisite Disordini vasospastici Infarto emicranico Intossicazioni da sostanze ergotamine-alcaloidi Vasospasmo con emorragia subaracnoidea Disordini ematologici Leucemie o altre neoplasie Trombocitosi Policitemia Porpora trombotica trombocitopenica Sindromi vasculitiche Da Langford CA modificato • Primitive • • • • • • • • • Vasculite isolata del sistema nervoso centrale (PACNS) (incidenza non nota) Poliarterite nodosa (9-77/milione; 10-30% HBSAg+) Arterite di Takayasu (1,2 2,6/milione infiammazione parete aortica con esito in stenosi) Sindrome di Bechet (incidenza variabile :80-350/100.000 in Turchia a 0,4-0,5 in Germania; nel 5-20% dei casi int SNC) Granulomatosi di Wegener Sindrome di Churg Strauss (0.93/milione pANCA MPO+ nel 50%) Crioglobulinemia essenziale mista Porpora di Shonlein Haenoch Sindrome di Kawasaki • Secondarie Infezioni acute e croniche • • • • • (batteri , virus, funghi, spirochete, parassiti): Meningite (emofilo, pneumo, TBC,sifilide) Fascite retrofaringea Sindrome da immunodeficienza acquisita (HIV) Aspergillosi, cisticercosi Rickettsie • • • • • LES (1,8-7,6/100.000 ) Artrite reumatoide Dermatomiosite Sclerodermia Sjogren • • • Allopurinolo,fenitoina,penicillina cocaina, Anfetamina Malattie reumatiche Patologia infiammatoria intestinale Indotte da farmaci e da abuso di droghe Malattia da siero Neoplasie Modificato da Langford CA Altre determinate eziologie e stroke ischemico: Vasculiti cerebrali DIAGNOSI: Quadro clinico (febbre, astenia, sopore, crisi convulsive, deficit focali TIA>Stroke, sintomi specifici del danno d’organo, possibile ipertensione) . Criteri clinici classificativi per specifiche malattie (LES, PAN, Bechet..) Accertamenti di laboratorio e strumentali di 1° livello: -Routine ematologica + screening trombofilico -TAC/RMN (infarto in territori vascolari) -AngioTC/AngioRMN (escludono dissecazione, moyamoya, TCA) -EEG - Esami di laboratorio e strumentali: a seconda dell’orientamento -Vasculiti parainfettive: indici di flogosi, Ig, Es infettivologici su liquor : colturale per batteri, diagnostico Mycobacterium tubercolosis, funghi,PCR per herpes, entero, Mycoplasma, West Nile virus.. Su siero : Herpes parotite, morbillo, parvovirus B19, HIV, influenza viruses, arboviruses, Borrelia burgdorferi, Bartonella, henselae, Mycoplasma pneumoniae. -vasculiti associate a collagenopatie Indici infiammatori e reumatologici (VES; PRC, C3,C4 ANA, ENA, ANCA LAC, ACA fattore reumatoide, von Willebrand factor antigene, Immunoglobuline: IgG,IgA, IC. Funzionalità renale (glomerulopatie ) liquor, Ecocardio, Biopsia cutanea -Vasculiti sistemiche con interessamento SNC: emocromo, eosinofilia, VES PRC, liquor, cANCA, pANCA, patergy test, HbSAg, -biopsia arteriosa (PAN:PMN nella parete)cutanea, muscolare, arteriografia, aortografia, biopsia leptomeningea o cerebrale -(se arteriografia negativa nel sospetto di vasculite isolata SNC) Screening tossicologico (cocaina, anfetamina,eroina) Le indagini immunologiche nella batteria diagnostica dello stroke sono poco utili in assenza di un quadro clinico di vasculite Altre determinate eziologie e stroke ischemico: Vasculiti cerebrali TERAPIA: Va individualizzata: antiaggreganti, cortisonici, immunosoppressori, antibiotici, antivirali, antifungini. Altre determinate eziologie e stroke ischemico Vasculiti Primitive Angite primitiva del SNC Sindrome di Bechet Poliarterite nodosa Arterite di Takayasu Sindrome di Kawasaki Secondarie Infezioni (batteri,virus, funghi, parassiti) Meningite Fascite retrofaringea HIV aspergillosi LES Artrite reumatoide Dermatomiosite Patologia infiammatoria intestinale Indotte da farmaci e da abuso di droghe (allopurinolo, cocaina, anfetamina) Sindrome di Sneddon (livedo reticularis ac antifosfolipidi) Vasculopatie Neurofibromatosi Helers-Danlos tipo IV Sindrome di Marfan Pseudoxantoma elasticum Rene policistico Osteogenesi imperfetta Displasia arteriosa fibromuscolare Sindrome di Down Sindrome di Williams Malattia di Fabry Omocistinuria Vasculopatia postradiazioni Papulosi atrofica maligna Cadasil Carasil Herns Disordini vasospastici Malattie sistemiche Ipertensione sistemica con evidenza di malattia dei piccoli vasi Ipotensione sistemica o deplezione di volume Aterosclerosi precoce Diabete Ipercolesterolemia familiare Progeria Melas Acidemie organiche Deficit OTC CDG syndrome Omocistinuria M.Fabry Condizioni protrombotiche Congenite e acquisite Disordini ematologici Leucemie o altre neoplasie Trombocitosi Infarto emicranico Policitemia Intossicazioni da sostanze Porpora trombotica trombocitopenica ergotamine-alcaloidi Vasospasmo con emorragia subaracnoidea Disordini metabolici Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like • • • • M.Fabry Omocistinuria MELAS Difetti del ciclo dell’urea (ornithine transcarbamylase deficiency; carbamyl phosphate synthetase (CPS) deficiency • Sindrome HHH (Hyperornithinemia–hyperammonemia–homocitrullinuria syndrome) • Organico-acidurie (Methylmalonic acidemia,Propionic acidemia, Isovaleric acidemia,Glutaric aciduria type II ) • CDG syndrome Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like Malattia di Fabry • Rara malattia ereditaria infanto-giovanile • Trasmissione X linked • Deficit enzima alfa-galattosidasi con accumulo di glicosfingolipidi neutri (ceramidi) nelle cellule endoteliali dei vasi Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like Malattia di Fabry: manifestazioni cliniche Organo Segni clinici Nervi periferici Sindrome dolorosa, ipoidrosi Rene IRC Cuore Cardiopatia ischemica Cute Angiocheratoma Alterazioni oculari Distrofia corneale Opacità cristallino Dilatazione dei vasi retinici Manifestazioni cerebrovascolari Dolicoectasia arterie intracraniche (dolicobasilare) Occlusione progressiva piccole arterie ed arteriole Esiste una terapia enzimatica sostitutiva efficace Sintesi 17-5 • In ogni paziente con TIA o ictus giovanile criptogenetico va considerata la malattia di Fabry. Il sospetto clinico viene avvalorato dalla presenza di uno o più dei seguenti sintomi o segni obiettivi: lesioni ischemiche a carico del circolo posteriore, dolicoectasia dell’asse vertebrobasilare, proteinuria, cornea verticillata, cardiomiopatia ipertrofica, angiocheratomi cutanei, ipoacusia neurosensoriale, polineuropatia, e disturbi gastrointestinali. • La diagnosi viene confermata dal dosaggio leucocitario dell’a-galattosidasi A nei maschi e dall’analisi genetica nelle femmine. • SPREAD 2007 Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like • • • • M.Fabry Omocistinuria MELAS Difetti del ciclo dell’urea (ornithine transcarbamylase deficiency; carbamyl phosphate synthetase (CPS) deficiency • Sindrome HHH (Hyperornithinemia–hyperammonemia–homocitrullinuria syndrome) • Organico-acidurie (Methylmalonic acidemia,Propionic acidemia, Isovaleric acidemia,Glutaric aciduria type II ) • CDG syndrome Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like OMOCISTINURIA Rara 1:300.000 Condizione AR , Difetto metabolismo aminoacidi solforati Forma classica: Deficit omozigote di cistationina B-sintasi • Ritardo mentale • malformazioni scheletriche • malformazioni oculari (ectopia lentis) • Trombosi vasali (malattia simil aterosclerotica precoce coinvolgente sia i grandi che i piccoli vasi) Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like OMOCISTINURIA Alehan F. Pediatr Neurol 2010;43:294-296 Diagnosi: • Elevati livelli di omocisteina e metionina Analisi enzimatica su coltura di fibroblasti Terapia: Alte dosi di B6 , i non responders: bassa dieta di metionina + acido folico, + betaina Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like • • • • M.Fabry Omocistinuria MELAS Difetti del ciclo dell’urea (ornithine transcarbamylase deficiency; carbamyl phosphate synthetase (CPS) deficiency • Sindrome HHH (Hyperornithinemia–hyperammonemia–homocitrullinuria syndrome) • Organico-acidurie (Methylmalonic acidemia,Propionic acidemia, Isovaleric acidemia,Glutaric aciduria type II ) • CDG syndrome Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like MELAS (Mitochondrial myopathy, Encephalopathy, Lactic Acidosis, and Stroke-like episodes) Sospettare la diagnosi nel caso di episodi stroke-stroke like soprattutto se associati a: • cefalea simil-emicranica, • vomito • crisi epilettiche, • lesioni corticali nei distretti posteriori dell’encefalo alle neuroimmagini Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like MELAS Il sospetto è avvalorato dalla presenza di uno o più dei seguenti sintomi o segni: Storia di emicrania - Crisi epilettiche - Episodi di vomito - Bassa statura - Atrofia e debolezza muscolare - Intolleranza all’esercizio fisico - Ptosi - Oftalmoplegia - Ipoacusia sensoriale - Diabete giovanile - Alterazioni endocrinologiche - Deficit cognitivi - Disturbi psichiatrici - Polineuropatia Diagnosi: EGA Lattato, acidi organici urinari (acidosi lattica) non sempre patologici Biopsia muscolare : mostra RRF, fibre COX negative, anomalie della forma dei mitocondri con inclusioni paracristalline. La diagnosi è confermata dalla dimostrazione di un difetto biochimico della catena respiratoria o dalla analisi delle mutazioni causanti la malattia, di cui l’80% colpisce il tRNAleu gene mitocondriale Altre eziologie: Malattie metaboliche ed episodi di stroke e stroke-like • Difetti del ciclo dell’urea (ornithine transcarbamylase deficiency; carbamyl phosphate synthetase (CPS) deficiency; DIAGNOSI: Aminoacidogramma, ammonio, acido orotico urinario Analisi DNA ed enzimatica. TERAPIA: restrizione proteica ed aumentata eliminazione ammonio • Sindrome HHH (Hyperornithinemia–hyperammonemia–homocitrullinuria syndrome) . Vomito, aumento transaminasi, coagulopatia, sintomi reye-like. DIAGNOSI: Aminoacidogramma, ammonio, acido orotico, citrullinuria Terapia : Restrizione proteica e sodio benzoato • Organico-acidurie - Disordini aminoacidi a catena ramificata ( BCOAs): Methylmalonic acidemia,Propionic acidemia, Isovaleric acidemia:Stroke ischemico simmetrico dei gangli della base. Diagnosi: acylcarnitine sieriche ed urinarie, Aminoacidogramma. Profilo acidi organici urinari. Conferma diagnostica: dosaggio enzimatico su colture di fibroblasti o su leucociti Analisi molecolare. Terapia dietetica + carnitina (ASA controindicata in aciduria isovalerica - Glutarico aciduria tipo I (deficit glutaryl coenzyme A dehydrogenase) Lisina, idrossilisina, triptofano). Progressiva macrocefalia. Neuroimaging: atrofia fronto-temporale , pseudocisti subependimali,ritardo mielinizzazione RMN: necrosi striatale. DIAGNOSI: profilo acyl carnitine, Acidi organici urinari (acido glutarico e 3-idrossi glutarico), Screening neonatale con glutaryl carnitina su spot o urine - Glutaric aciduria tipo II. multiple acyl coenzyme A dehydrogenase deficiency. Disturbo beta-ossidazione ac.grassi. DIAGNOSI: Acylcarnitine e profilo acidi organici urinari CPK aumentato. La diagnosi è confermata dalla mutazione e dalla analisi enzimatica • CDG syndrome: isoelettroforesi sialotransferrine Condizioni protrombotiche acquisite Sindrome emolitico-uremica Sindrome nefrosica DIC Ab anticoagulante lupico Ab anticardiolipina Alterazioni lipoproteine Contraccettivi orali, L-asparaginasi Condizioni protrombotiche congenite o acquisite Deficit di Antitrombina III Deficit di proteina S Deficit di proteina C Deficit di plasminogeno Condizioni protrombotiche congenite (mutazioni) Difetto Fattore V Leiden Metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR) Deficit di protrombina Sono importanti in congiunzione con altre cause piuttosto che isolatamente Inquadramento diagnostico clinico dello stroke • 1) Escludere la presenza di altre condizioni patologiche • 2) Confermare la diagnosi di stroke, stabilire ora di esordio • 3) Effettuare una diagnosi di sede dello stroke (circolo anteriore o posteriore) • 4) Identificare una possibile eziologia • 5) monitorare nel tempo la condizione patologica (fase acuta, subacuta e cronica) in base alle caratteristiche densitometriche e/o di intensità del segnale alla neuroimaging. Condizioni che possono simulare uno stroke • • • • • • • • • • • • • • • • • Epilessia esordio Paralisi post-ictale ADEM Tumori Cerebelliti Tossicità da farmaci Ipertensione intracranica benigna Empiema subdurale Ascesso intracranico Emicrania Cause psicogene Anomalie muscoloscheletriche Delirium Episodi ipertensivi periodici Convulsioni neonatali sintomatiche RPLS Stroke metabolici Shellhaas RA 2006 • • • • • • A) Anamnesi B ) Esame clinico generale C) Esame obiettivo neurologico D) Studio del parenchima cerebrale E) Studio dei vasi intra ed extracranici F) Accertamenti specifici a seconda dell’orientamento diagnostico • A) Anamnesi: patologie note di base (tra cui anemia falciforme, cardiopatia, collagenopatie, neoplasie, nefropatie, ipertensione), traumi cranio-cervicali recenti, infezioni recenti specie varicella, febbre o altre infezioni in corso, consanguineità dei genitori, familiarità per malattie trombotiche, ritardo psicomotorio, iposviluppo somatico, crisi convulsive, vomito ricorrente. • B ) Esame clinico generale: sintomi sistemici, aspetto sindromico, alterazioni cutanee, scheletriche, oculari, esame obiettivo cardiologico, PAOS, rilevazione polsi periferici, obiettività addominale e respiratoria. • C) Visita neurologica con esame obiettivo standardizzato (pedNIH-SS) D) studio del parenchima encefalico 1) La TAC encefalo senza mezzo di contrasto è il primo esame da eseguire, al fine di differenziare lo stroke ischemico dallo stroke emorragico La TAC può dimostrare: • Lesioni ischemiche già evidenti o può • Essere normale Vantaggi: • • Un ematoma a sede talamica sn prontamente diagnosticato dalla TAC è dubbio alla RMN È sempre disponibile e di rapida esecuzione, soprattutto in pazienti non collaboranti E’ ideale nel paziente instabile, nel paziente in cui è molto probabile un’emorragia cerebrale, nel paziente con pacemaker, impianti cocleari o altre controindicazioni alla RMN D) studio del parenchima encefalico 2) La RM encefalo presenta dei vantaggi rispetto alla TAC: identifica lesioni ischemiche recenti con le sequenze in DWI già entro 45 minuti dall’esordio dei sintomi • permette una migliore identificazione degli infarti lacunari • una migliore visualizzazione delle strutture della fossa cranica posteriore con maggiore capacità di visualizzare le lesioni del tronco • una migliore localizzazione topografica delle lesioni • Si richiedono sequenze per delineare l’anatomia e caratterizzare le lesioni focali Limiti: • Richiede da 15 a 35 minuti, i movimenti alterano l’acquisizione delle immagini (si richiede cooperazione del paziente o sedazione) • E) Studio dei vasi intra ed extracranici- esami non invasivi 1) ANGIO-RM: • • • • • Esistono 2 tecniche , il “time of flight” (TOF) ed “il contrasto di fase” (PC): entrambe utilizzano il movimento del sangue come veicolo per la creazione del contrasto, in modo tale che le alterazioni della parete vasale vengano dedotte dal contorno della colonna di sangue. Limiti: scarsa visualizzazione dei piccoli vasi, sovrastima del grado di stenosi, evidenza di pseudostenosi in vasi normali a causa di artefatti secondari al flusso turbolento E) studio dei vasi intra ed extracranici –esami non invasivi 2) ANGIO-TC valuta la pervietà vasale intra ed extra cranica. Limiti: • uso di radiazioni ionizzanti • e l’impiego di mdc iodato potenzialmente dannoso in fase acuta generalmente impiegato in fase subacuta cronica La qualità dell’immagine dipende • • • • • dallo spessore delle fette (studi CTA di alta qualità a fette sottili richiedono una più grande dose di radiazioni), dalla assenza di movimento, dal timing della somministrazione del contrasto, dalla qualità dello scanner, è operatore dipendente. E) studio dei vasi intra ed extracranici- esami non invasivi: 3) ULTRASUONI ECODOPPLER Tronchi sovra-aortici ED-TSA : Studio delle arterie cerebroafferenti al collo Limiti per l’ICA Breve tratto esplorabile Pseudo-occlusione: artefatti-flussi minimi Limiti per la VA Vasi sottili e profondi Processi trasversi vertebre cervicali Spessore dei tessuti sovrastanti Variabilità di calibro e frequente asimmetria Origine: difficoltà di esplorazione DOPPLER TRANSCRANICO Studio delle grosse arterie della base cranica • • • NON INVASIVO OPERATORE DIPENDENTE POCO COSTOSO ED-TSA ICA dissecazione Falso lume ED-TSA Applicazione limitata nel bambino Lume stenotico TCD: -per identificare bambini con AF a più alto Rischio di stroke -PFO E) studio dei vasi intra ed extracranici- esami invasivi Arteriografia con catetere: • • • • • • • E’ una procedura invasiva ma fornisce i maggiori dettagli anatomici rispetto alle altre metodiche La maggior parte dei bambini richiede una anestesia generale Se fatto da personale esperto ha bassa incidenza di complicanze Complicanze: danni ai vasi nel sito di iniezione (tipicamente femorale) dissezione, trombosi, reazioni allergiche Superiore alla angioTC angioRMN per la visualizzazione delle branche terziarie e delle piccole arterie cerebrali, ma la probabilità di identificare anomalie dei grandi vasi in soggetti con MRA negativa è bassa malformazioni ed aneurismi sono meglio studiati con CA specie se in congiunzione con la terapia endovascolare per evitare multiple procedure. Utile nel moyamoya per la strategia chirurgica F) Accertamenti specifici a seconda dell’orientamento diagnostico 1) Protocollo diagnostico stroke ischemico; se pz con anemia falciforme vedere protocollo specifico. Flow-chart nel caso di sospetto stroke (diagnosi clinica basata su anamnesi ed esame obiettivo) TAC encefalo in basale Richiedere visita neurologica Sempre precoce Positiva per : emorragia tumore ascesso SVT Altro Negativa (è negativa nelle prime 24-48 ore di una ischemia, identificare i segni precoci di sofferenza ischemica) RM in diffusione e perfusione No: RM tradizionale Risposta negativa per ischemia Valutare altre patologie con RMN encefalo, RMN venosa, EEG (nel sospetto di ADEM/SMSVT, crisi convulsiva, altro) Positiva per ischemia Se cardiopatico Risposta positiva per ischemia Angio-RM o angioTAC dei vasi intra ed extracranici. Doppler TSA e TC (utili ad integrazione) Ictus cardioembolico Dissecazione arteriosa Arteriopatia steno-occlusiva intracerebrale Moyamoya Altri sottotipi Visita cardiologica + EcocardioTT +ECG Parametri vitali: ABCs, Accesso venoso, PAOS, Glicemia, Escludere traumi es laboratorio 1° livello Esami clinico- strumentali e di laboratorio di 1° livello nel caso di ictus ischemico • Tac cerebrale • RMN DWI-PWI e T1,T2, T2-star, Flair • AngioRM/AngioTC vasi intra ed extracranici • Ecodoppler vasi epiaortici e transcranico (ad integrazione dei precedenti) • Esami ematologici: Emocromo (striscio+ elettroforesi per HbS nei soggetti da aree a rischio), PRC, glucosio, elettroliti,creatinina, azotemia,enzimi epatici, EGA, CPK PT/PTT,INR, fibrinogeno, ATIII, D-dimero, urine • Valutazione cardiologica+ECG+ECOCARDIO TT • • Rx torace ( ab-ingestis, scompenso cardiaco, altre patologie cardiache o polmonari) Puntura lombare solo se si sospetta ESA con TC negativa o meningoencefalite Esami clinico- strumentali di 2° livello nel caso di stroke ischemico Ecocardiogramma trans-esofageo con contrasto (ictus criptogenetico, dopo averne discusso con il cardiologo) Ecodoppler transcranico con contrasto (ictus criptogenetico per PFO) ECG Holter (ictus criptogenetico) RMN spettroscopia (nel sospetto di malattie metaboliche) Arteriografia cerebrale (in casi selezionati) Ecodoppler vasi renali (per valutare altri distretti arteriosi nel sospetto di arteriopatie sistemiche) Visita oculistica, esame con lampada a fessura, e/o fluoroangiografia Biopsia cutanea, muscolare ( in casi selezionati) Biopsia cerebrale (solo nei casi di sospetta vasculite cerebrale primitiva con arteriografia negativa) Esami di laboratorio di 2° livello nel caso di stroke ischemico • Screening trombofilico completo: fibrinogeno, ATIII, proteina C ed S, Fattore VIII, attività LAC, ac anticardiolipina ed anti B2-glicoproteina 1, APC resistance. Mutazione Fattore V tipo Leiden, e fattore II G20210A, mutazione MTHFR) • Hb elettroforesi se non già eseguita • Omocisteina, B12, folati • Quadro lipidico: colesterolo tot, LDL, HDL, trigliceridi, lipoproteina (a), Apo A1, ApoB • EGA, lattato, ammonio, aminoacidogramma, acidi organici urinari, acyl carnitina • Dosaggio alfa galattosidasi A • Sideremia, transferrina, ferritina • Screening immunoreumatologico: ANA,ENA, cANCA, pANCA, C3-C4, dosaggio Ig, patergy test, HbSAg, Liquor • Se arteriopatia cerebrale steno-occlusiva tipica per post-varicella: dosaggio Ac anti-varicella ( considerabile sufficiente il dato anamnestico di recente varicella) • Screening infettivologico, nel sospetto di vasculite parainfettiva, su liquor e siero: batteri, virus, funghi (Mycobacterium tubercolosis, VZV, herpes, HIV,entero, parvovirus B19, EBV, influenza , mycoplasma, Borrelia burdgoferi, Bartonella, Aspergillo) • Esame urine con ricerca proteinuria e microalbuminuria • Screening tossicologico • Ricerca mutazioni DNA mitocondriale Grazie per l’attenzione Linee guida SIP-SIMEUP-SINP 2008 Linee guida American Heart Association.2008 Linee guida SPREAD 2010