a.a. 2011/12 Laurea triennale in Informatica Corso di Analisi Matematica Successioni e serie numeriche Avvertenza Questi sono appunti “informali” delle lezioni, che vengono resi disponibili per comodità degli studenti. Parte del materiale presentato è tratto dai libri di testo consigliati, la cui consultazione è vivamente incoraggiata. 1 / 60 Successioni numeriche Si chiama successione numerica ogni funzione reale definita in un insieme del tipo {n ∈ N | n ≥ n0 }, con n0 numero naturale. Esempio: la relazione f (x) = x 2 , x ∈ [0, +∞), definisce una funzione; la relazione f (x) = x 2 , x ∈ N, definisce una successione. Parlando di successioni, solitamente denotiamo • la variabile indipendente con n • il valore che la successione assume in un numero naturale n con il simbolo an (oppure bn , xn , . . . ), chiamato termine n -esimo della successione • l’immagine della successione con {an }n∈N (oppure {an }) Il grafico di una successione è costituito da infiniti punti isolati di coordinate (n, an ), con n ∈ N, n ≥ n0 . 2 / 60 Esempi di successioni numeriche 1.2 1 (1) an = 1 n 0.8 a_n 0.6 0.4 0.2 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 n –0.2 1.2 1 n−1 (2) an = n 0.8 a_n 0.6 0.4 0.2 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 n –0.2 3 / 60 1 a_n (−1)n (3) an = n 0.5 0 2 6 4 8 10 12 14 16 18 n –0.5 –1 1 a_n n 0.5 (4) an = (−1) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 n –0.5 –1 4 / 60 1 2 3 4 5 6 7 8 9 n 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 0 –100 (5) an = −n 2 –200 a_n –300 –400 180 160 140 120 (6) an = n! 100 a_n 80 60 40 20 0 1 2 3 4 5 n 5 / 60 Prolungamento di una successione Diciamo che una funzione f è un prolungamento della successione {an } se f è definita nell’intervallo [n0 , +∞) e si ha per ogni n ≥ n0 . f (n) = an Esempi La funzione f : [1, +∞) → R tale che f (x) = 1/x è il prolungamento naturale della successione an = 1/n , ottenuto sostituendo la variabile discreta n con la variabile continua x . 1.2 a_n 1.2 1 1 0.8 0.8 f(x) 0.6 0.4 0.2 0 0.6 0.4 0.2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 n 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 0 1 x La successione an = (−1)n non ammette prolungamento “naturale” (perché?) ma ammette prolungamento; per esempio, la funzione f : [1, +∞) → R tale che f (x) = cos(πx). 6 / 60 Successioni limitate Dato che ogni successione è una funzione, ha senso parlare di successioni • limitate inferiormente • limitate superiormente • limitate nonché di • estremo inferiore ed estremo superiore • minimo e massimo di una successione. Esempio Stabilire per ognuna delle successioni (1)–(6) se è limitata e determinarne estremo inferiore e superiore, precisando se sono minimo e massimo. 7 / 60 Successioni monotone Rileggendo la definizione di funzione monotona nel caso di una successione otteniamo, per esempio, che una successione è crescente se per ogni m, n interi, con m < n , si ha am ≤ an . In realtà, per verificare se una successione è monotona basta confrontare tra loro termini consecutivi. Precisamente, una successione {an } è • crescente se e solo se an ≤ an+1 per ogni n • strettamente crescente se e solo se an < an+1 per ogni n • decrescente se e solo se an ≥ an+1 per ogni n • strettamente decrescente se e solo se an > an+1 per ogni n Esempio Studiare la monotonia delle successioni (1)–(6). 8 / 60 Osservazioni Se una funzione prolungamento di una successione è monotona, anche la successione lo è. Vale il viceversa? Si potrebbe erroneamente pensare che la presenza del termine “oscillante” (−1)n implichi mancanza di monotonia; non è detto che sia cosı̀. (−1)n . Verificare . . . Esempio: an = n + n Per “farsi un’idea” dell’andamento di una successione è utile esplicitarne i primi termini; tuttavia, ciò non è sufficiente a stabilire che la successione sia monotona. 10n Vedi pagina seguente Esempio: an = n! 9 / 60 n 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 (I valori di 10n n! 10.00 50.00 166.67 416.67 833.33 1388.98 1984.13 2480.16 2755.73 2755.73 n 11 12 13 14 15 .. . 20 .. . 25 .. . 10n n! 2505.21 2087.68 1605.90 1147.07 764.72 .. . 41.10 .. . 0.64 .. . 10n sono arrotondati alla seconda cifra decimale.) n! 10 / 60 Proprietà vere definitivamente Diciamo che una proprietà Pn è vera definitivamente se Pn è vera per tutti gli n sufficientemente grandi, cioè se esiste ν ∈ N tale che la proprietà Pn sia vera per ogni n ≥ ν . Esempi I termini della successione {n − 5} sono definitivamente positivi. I termini della successione {(−1)n } non sono definitivamente positivi. I termini della successione {n2 } sono definitivamente maggiori di 25. n 10 La successione è definitivamente decrescente. n! Osservazione Se le proprietà Pn e Pn0 sono entrambe vere definitivamente, allora anche la proprietà Pn ∧ Pn0 è vera definitivamente. Spiegare . . . 11 / 60 Successioni infinitesime Una successione {an } di numeri positivi si dice infinitesima se per ogni ε > 0 la disuguaglianza an < ε è vera definitivamente. Esplicitare . . . Esempi La successione costante an ≡ 0 è infinitesima. 1 Se p > 0, la successione an = p è infinitesima. n 3n + 1 La successione non è infinitesima. 2n Una successione {an } di numeri qualsiasi si dice infinitesima se la successione |an | è infinitesima. Esplicitare . . . Esempio (−1)n è infinitesima. La successione n2 12 / 60 Successioni convergenti La successione {an } si dice convergente se esiste a ∈ R tale che la successione {an − a} sia infinitesima. Esplicitare . . . In tal caso diciamo che {an } converge ad a . Esempi La successione costante an ≡ a converge ad a . n−1 La successione converge a 1. n Osservazione Una successione non può convergere a due numeri distinti. Verifica . . . Osservazione Ogni successione infinitesima è convergente. A quale numero? 13 / 60 Interpretazione grafica Esplicitiamo ulteriormente la definizione della pagina precedente: {an } converge ad a se per ogni ε > 0 esiste νε ∈ N tale che la disuguaglianza a − ε < an < a + ε sia vera per ogni n ≥ νε . Da un punto di vista grafico, la disuguaglianza significa che il punto (n, an ) si trova nella striscia orizzontale Sa,ε delimitata dalle rette di equazione y = a − ε e y = a + ε. Pertanto, la successione {an } converge ad a se e solo se, per ogni ε > 0, il suo grafico è racchiuso nella striscia Sa,ε , a partire da un certo punto in poi. 1.3 1.15 1 1 0.85 a_n a_n 0.7 ε = 0.3 νε = 4 ε = 0.15 νε = 8 0 0 n n 14 / 60 Successioni divergenti Si dice che la successione {an } diverge positivamente se per ogni M > 0 la disuguaglianza an > M è vera definitivamente. Si dice che la successione {an } diverge negativamente se per ogni M > 0 la disuguaglianza an < −M è vera definitivamente. Interpretazione grafica? Esempi La successione n+1 n non diverge positivamente. Se p > 0, la successione {np } diverge positivamente. La successione ln 1 n diverge negativamente. 15 / 60 Successioni regolari e loro limiti Una successione si dice regolare se è convergente oppure divergente. Una successione non regolare si dice irregolare o indeterminata. Se la successione {an } è e scriviamo a +∞ lim an = n→+∞ −∞ ↑ regolare, diciamo che {an } ha limite se {an } è convergente e converge ad a se {an } diverge positivamente se {an } diverge negativamente si legge: limite per n che tende a più infinito di an Notazione alternativa: an → ` (si legge: an tende a ` ) Osservazione Il limite di una successione regolare è un elemento di R. Precisare . . . 16 / 60 Esempio (da ricordare) Sia q ∈ R. La successione {q n }n∈N si chiama progressione geometrica di ragione q . (Per q = 0 si pone il primo termine uguale a 1 .) Se q ≤ −1, la progressione geometrica è irregolare. Se q > −1, la progressione geometrica è regolare e si ha 0 se −1 < q < 1 n 1 se q = 1 lim q = n→+∞ +∞ se q > 1 Verifica . . . 17 / 60 Proposizione (Limiti e limitatezza) Sia {an } una successione regolare. {an } converge =⇒ {an } è limitata {an } diverge positivamente =⇒ {an } è illimitata superiormente {an } diverge negativamente =⇒ {an } è illimitata inferiormente Dimostrazione: immediata Osservazione Le implicazioni precedenti non possono essere invertite, in quanto • esistono successioni limitate che non convergono, • esistono successioni illimitate superiormente che non divergono positivamente, • esistono successioni illimitate inferiormente che non divergono negativamente. Esempi? 18 / 60 Teorema (Regolarità delle successioni monotone) Ogni successione monotona è regolare. Precisamente: (1) {an } crescente =⇒ (2) {an } decrescente =⇒ lim an = sup an n→+∞ lim an = inf an n→+∞ Dimostrazione di (1) . . . Corollario del teorema RSM Supponiamo che la successione {an } sia monotona. Allora: {an } converge ⇐⇒ {an } è limitata {an } diverge ⇐⇒ {an } è illimitata Confrontare con la proposizione di pagina 18 . . . 19 / 60 Osservazioni La monotonia è una condizione sufficiente ma non necessaria affinché una successione sia regolare. Esempio? Se una successione è definitivamente monotona, essa è regolare; non è detto però che il limite coincida con l’estremo superiore [inferiore] se la successione è definitivamente crescente [decrescente]. Il teorema RSM e il suo corollario dipendono dalla proprietà dell’estremo superiore e non valgono in Q. In particolare, non è detto che una successione monotona e limitata di numeri razionali abbia limite razionale. Esempi (vedere anche pagina 32) x1 = 0.1 x2 = 0.101 x3 = 0.101001 x4 = 0.1010010001 .. . 1 n =: e lim 1+ n→+∞ n numero di Nepero 20 / 60 Limiti e operazioni algebriche Teorema (Operazioni con successioni convergenti) Supponiamo an → a ∈ R e bn → b ∈ R. Allora: an + bn → a + b regola della somma an − bn → a − b regola della differenza λ an → λ a regola del multiplo (λ ∈ R) an bn → a b regola del prodotto 1 1 → an a (a 6= 0) regola del reciproco an a → bn b (b 6= 0) regola del rapporto Dimostrazione della regola della somma e del prodotto . . . 21 / 60 Esempi Verificare che le seguenti successioni sono convergenti e determinarne i rispettivi limiti. 1 n−1 an = 2 + 4 n n 1 n 1+ n bn = 1 3+ n 3 2n cn = √ + n n 3 22 / 60 Proposizione (Reciproco di una successione infinitesima) Sia {an } una successione infinitesima. Allora: {an } ha segno costante (definitivamente) {an } non ha segno costante (definitivamente) n1o diverge, an positivamente o negativamente a seconda del segno di an n1o non ha limite =⇒ an =⇒ Verifica . . . Esempi . . . 23 / 60 Teorema (Operazioni con successioni divergenti) Siano {an } e {bn } successioni divergenti. • Se le due successioni divergono con lo stesso segno, la successione somma {an + bn } diverge con lo stesso segno. • Se λ 6= 0, la successione multiplo {λ an } diverge, con lo stesso segno di {an } se λ > 0, con segno opposto se λ < 0. E la differenza? • La successione prodotto {an bn } diverge, positivamente se le due successioni divergono con lo stesso segno, negativamente se le due successioni divergono con segni opposti. n1o è infinitesima. E il rapporto? • La successione reciproco an Verifica . . . Esempi 3 n 3 n 3 Calcolare i limiti di {n + 2 }, {n 2 }, {−4n }, 1 3 n + 2n 24 / 60 Limiti e relazione d’ordine Teorema (Permanenza del segno) Sia {an } una successione, sia a ∈ R e si supponga an → a . (1) a > 0 =⇒ an > 0 definitivamente a < 0 =⇒ an < 0 definitivamente (2) an ≥ 0 definitivamente =⇒ a ≥ 0 an ≤ 0 definitivamente =⇒ a ≤ 0 Dimostrazione . . . Osservazioni Le implicazioni in (1) valgono anche se a = +∞ e a = −∞, rispettivamente. Le conclusioni in (2) sono le stesse anche se si suppone definitivamente an > 0 e an < 0, rispettivamente. Esempio? 25 / 60 Esercizio Dimostrare la seguente generalizzazione del teorema PS-(2): Siano {an } e {bn } due successioni e siano a, b ∈ R. Allora: an → a bn → b =⇒ a ≤ b. an ≤ bn definitivamente Suggerimento: applicare il teorema PS e la regola della differenza alla successione cn := an − bn . 26 / 60 Teorema (Confronto, o convergenza obbligata, o dei Carabinieri) Siano {an }, {bn }, {cn } tre successioni tali che • an ≤ bn ≤ cn definitivamente, • {an } e {cn } convergono a uno stesso limite a . Allora: anche {bn } converge ad a . Dimostrazione . . . (−1)n Esempi 2 − n sin(n) 3 + (−1) n2 Calcolare il limite delle successioni , , 2 3 n n n Generalizzando: {an } limitata, {bn } infinitesima =⇒ {an · bn } infinitesima na o n {an } limitata, {bn } divergente =⇒ infinitesima bn Perché? 27 / 60 Teorema (Divergenza obbligata) Siano {an } e {bn } successioni tali che an ≤ bn definitivamente. Allora: {an } diverge positivamente =⇒ {bn } diverge positivamente, {bn } diverge negativamente =⇒ {an } diverge negativamente. Dimostrazione: immediata Esempi Calcolare il limite delle successioni n3 + sin(n), (−1)n − n4 , (−1)n (n2 − 4) 2 + , n 2n3 − 5 cos(n) +3 n2 Generalizzando: {an } divergente, {bn } limitata =⇒ {an ± bn } divergente {an } divergente, {bn } convergente e non infinitesima =⇒ {an · bn }, {an /bn } divergenti Perché? 28 / 60 Esempi Calcolare il limite delle successioni (n3 + n)(2 + cos(n)), 2n3 − 5 sin(n) − 3 Generalizzando: {an } divergente, {bn } “lontana da 0” Perché? =⇒ {an · bn }, {an /bn } divergenti Esempio Calcolare il limite della successione Generalizzando: 2n3 + n2 − 5 sin(n)2 n2 {an } divergente {bn } infinitesima con segno costante =⇒ na o n bn divergente Perché? 29 / 60 Forme di indecisione Né le regole algebriche né le loro generalizzazioni permettono di determinare a priori il limite nei seguenti casi, che chiamiamo forme di indecisione: • differenza di successioni che divergono con lo stesso segno (forma +∞ − ∞) • prodotto di una successione infinitesima per una divergente (forma 0 · ∞) • rapporto di due successioni divergenti (forma ∞/∞) • rapporto di due successioni infinitesime (forma 0/0) Le forme di indecisione vengono in genere risolte manipolando algebricamente le espressioni assegnate per ricondursi a successioni alle quali sia possibile applicare le regole algebriche e le loro generalizzazioni. 30 / 60 Esempi Per ciascuno dei seguenti limiti, individuare e risolvere la forma di indecisione: lim n→+∞ 3n4 − 2n3 − n2 + 1 (2n + 1)(n + 2) n→+∞ 3n2 + 3n lim lim n→+∞ √ n+1− √ n arctan(n) 2 3 n + + 1 n→+∞ n4 n5 lim arctan(n) 4 3 n + + 1 n→+∞ n2 + 1 n2 lim 2n2 + 10n n→+∞ n! + 3n lim ??? 31 / 60 Successioni definite per ricorrenza (1) Verificare che la successione {an } definita ponendo a1 = 1 1 an+1 = an + 2 an è strettamente crescente e diverge positivamente. (2) Verificare che la successione {an } definita ponendo a1 = 2 1 an + an+1 = 2 an è limitata e strettamente decrescente. Determinarne il limite. 32 / 60 Serie numeriche Sia {an }n∈N una successione di numeri reali. Definiamo la somma parziale (o ridotta) n -esima ponendo S0 := a0 S1 := a0 + a1 .. . n X Sn := a0 + a1 + · · · + an = ak . In alternativa, per ricorrenza: S0 := a0 Sn := Sn−1 + an ∀n ≥ 1 k=0 La successione {Sn } si chiama serie di termine an . Nota Se la successione {an } è definita solo per n ≥ n0 , conveniamo di porre an = 0 per n < n0 . Ne segue che in quanto diremo non sarà restrittivo supporre che la successione {an } sia sempre definita per ogni n ∈ N. 33 / 60 Per definizione, la serie di termine an non è altro che la successione delle somme parziali Sn costruite a partire da an . Pertanto, la locuzione convergente divergente positivamente divergente negativamente la serie di termine an è regolare indeterminata equivale alla locuzione convergente la successione delle divergente positivamente divergente negativamente somme parziali Sn è regolare costruite a partire da an indeterminata Se la serie è regolare, il limite della successione {Sn } prende il nome +∞ X di somma della serie e si denota con il simbolo an . Motivazione? n=0 34 / 60 Terminologia e osservazioni generali Studiare il carattere di una serie significa stabilire se essa converge, diverge o è indeterminata. Se an = bn definitivamente, le serie di termine an e bn hanno lo stesso carattere. Tuttavia, se entrambe convergono, in genere le rispettive somme non sono uguali. Nella pratica si usano i simboli +∞ X n=0 an , X an n per denotare la serie di termine an , indipendentemente dal fatto che essa sia regolare o no. 35 / 60 !!! Attenzione a non confondere • la convergenza della serie di termine an con la convergenza della successione {an }, • la somma della serie con il limite della successione {an }. Le due nozioni sono legate tramite la seguente Proposizione (Condizione necessaria per la convergenza di una serie) Se la serie di termine an converge, allora la successione {an } è infinitesima; l’implicazione contraria è falsa. (In altre parole: la condizione an → 0 è necessaria ma non sufficiente per la convergenza della serie di termine an .) Verifica . . . Esempi n−1 Le serie di termine (−1)n e non convergono. n 1 La serie di termine potrebbe convergere; per stabilire se converge n oppure no, occorre indagare ulteriormente. 36 / 60 Serie telescopiche Una serie si dice telescopica se il suo termine può essere scritto nella forma an = bn − bn+1 , oppure an = bn+1 − bn . In entrambi i casi, la somma parziale n -esima si ottiene facilmente: Sn = (b0 − b1 ) + (b1 − b2 ) + . . . + (bn − bn+1 ) = b0 − bn+1 , oppure Sn = (b1 − b0 ) + (b2 − b1 ) + . . . + (bn+1 − bn ) = bn+1 − b0 . Esempi La serie di termine an = 1 , detta serie di Mengoli, converge e n(n + 1) ha somma uguale a 1. 1 La serie di termine an = ln 1 + diverge positivamente. n Cf. la proposizione di pagina 36 . . . 37 / 60 La serie geometrica Sia q ∈ R. Si chiama serie geometrica di ragione q la serie di termine an = q n , con n ≥ 0. (Per q = 0 si pone il primo termine uguale a 1 .) Proposizione La serie geometrica di ragione q • è indeterminata per q ≤ −1; • diverge positivamente per q ≥ 1; 1 ; in simboli: • converge per −1 < q < 1 e la sua somma è 1−q +∞ X 1 qn = . q ∈ (−1, 1) =⇒ 1−q n=0 Verifica . . . Esempi: studiare il carattere delle serie +∞ +∞ +∞ X X X (−3)n 2n (−1)n 4n n=0 n=1 n=0 +∞ X (−3)n 4n n=2 38 / 60 Operazioni con le serie Dai teoremi sulle operazioni algebriche per successioni si deducono le seguenti proprietà: Somma di serie • Se la serie di termine an converge e ha somma A e la serie di termine bn converge e ha somma B , la serie di termine an + bn converge e ha somma A + B . • Se la serie di termine an diverge positivamente e la serie di termine bn converge o diverge positivamente, la serie di termine an + bn diverge positivamente. Multiplo di serie • Se la serie di termine an converge e ha somma A e λ è una costante, la serie di termine λ an converge e ha somma λ A. • Se la serie di termine an diverge e λ 6= 0 è una costante, la serie di termine λ an diverge, positivamente o negativamente a seconda del modo in cui la serie di termine an diverge e del segno di λ. 39 / 60 Esempi +∞ X 1 n La serie ln 1 + +2 diverge positivamente. n n=1 La serie +∞ X n=1 La serie +∞ X n=1 3n+1 1 − n n(n + 1) 2 2n 1 + n+1 n(n + 1) 3 diverge negativamente. converge e ha somma 5 . 3 Nota Sotto opportune condizioni, si può definire il prodotto di due serie (che non è la serie di termine an bn ); non ce ne occuperemo. 40 / 60 Cosa sono i criteri di convergenza e a che servono? Siano Sn := n n X X 1 1 e Tn := . k k2 k=1 k=1 La seguente tabella mostra i valori (troncati e arrotondati alla quinta cifra decimale) di Sn e Tn per alcuni valori di n : n Sn Tn 10 102 103 104 105 2.92897 5.18738 7.48547 9.78761 12.09010 1.54977 1.63498 1.64393 1.64483 1.64492 1 1 Si “intuisce” che le serie di termini e 2 hanno caratteri diversi; n n per verificarlo attraverso la definizione, occorre determinare l’espressione esplicita di Sn e Tn . Ma come si fa? 41 / 60 Problema generale: se non si riesce a scrivere esplicitamente la somma parziale n -esima costruita a partire da una successione an , • non si può applicare la definizione di serie convergente, divergente, indeterminata per stabilire il carattere della serie di termine an ; • ammesso che la serie sia convergente, non è possibile determinarne la somma. Soluzione: • si stabilisce il carattere della serie attraverso un argomento indiretto (“criterio”); • stabilito che la serie è convergente, si calcola un valore approssimato della somma (mediante una “stima del resto”). 42 / 60 Resto n -esimo di una serie Supponiamo che la serie di termine an converga. Siano Sn e S , rispettivamente, la somma parziale n -esima e la somma della serie. Definiamo il resto n -esimo: Rn := S − Sn = an+1 + an+2 + . . . ) Esso rappresenta l’errore che si commette sostituendo alla somma S la somma parziale Sn . Osservazione Il resto n -esimo di una serie convergente tende a 0 per n → ∞. Esempio Sia |q| < 1. Il resto n -esimo della serie geometrica di ragione q è +∞ n X X 1 1 − q n+1 q n+1 Rn := qn − qk = − = . 1−q 1−q 1−q n=0 k=0 43 / 60 Stima del resto n -esimo In generale non siamo in grado di scrivere esplicitamente il resto n -esimo di una serie convergente. In alcuni casi riusciamo però a stimarlo in termini di una quantità nota; ciò è sufficiente ad approssimare la somma della serie convergente commettendo un errore controllato. Precisamente: se per un certo intero N si ha |RN | ≤ α, allora |S − SN | ≤ α, ossia SN − α ≤ S ≤ SN + α. (∗) Dato che SN è esplicitamente calcolabile, (∗) fornisce un intervallo al quale la somma S , incognita, appartiene. Se riusciamo a stabilire in qualche modo che SN approssima S per difetto [per eccesso], otteniamo una approssimazione migliore di S , cioè un intervallo di ampiezza minore al quale S appartiene: SN ≤ S ≤ SN + α [SN − α ≤ S ≤ SN ] 44 / 60 Serie a termini positivi La serie di termine an si dice a termini positivi se an ≥ 0 per ogni n ; si dice a termini strettamente positivi se an > 0 per ogni n . Esempi? Osservazione Sia Sn la somma parziale n -esima costruita a partire da una successione an ≥ 0. Risulta: Sn = Sn−1 + an ≥ Sn−1 , cioè la successione delle somme parziali {Sn } è monotona crescente. Conseguenze: • una serie a termini positivi può solo convergere oppure divergere positivamente; (teorema RSM) • se la serie converge, la somma parziale Sn approssima per difetto la somma S e il resto Rn è positivo. 45 / 60 Proposizione La serie (a termini positivi) +∞ X 1 np (∗) n=1 converge se e solo se p > 1; in tal caso si ha 1 . 0 ≤ Rn ≤ (p − 1)np−1 Lo dimostreremo in seguito, nel capitolo sul calcolo integrale. Per p = 1 la serie (∗) si chiama serie armonica; per p 6= 1 si chiama serie armonica generalizzata di esponente p . 46 / 60 Esercizio Per ciascuna delle seguenti serie, stabilire se essa converge. In caso affermativo, scrivere una maggiorazione del resto n -esimo e utilizzarla per determinare un intero N tale che approssimando la somma della serie con la somma parziale SN si commetta un errore inferiore a 10−2 . +∞ X 1 (a) n (c) n=1 n=1 (b) +∞ X n=1 +∞ X 1 √ n n (d) 1 √ n2 n +∞ X 1 n5 n=1 47 / 60 Soluzione dell’esercizio precedente p carattere stima del resto della serie e condizione da imporre 1 diverge 3/2 converge Rn ≤ 5/2 converge Rn ≤ 5 converge minimo N per cui vale la condizione SN N = 40001 S40001 ' 2.60 1 2 < 2 3/2 10 3n N = 17 S17 ' 1.33 1 1 < 2 4 4n 10 N=3 S3 ' 1.03 2 n1/2 Rn ≤ < 1 102 48 / 60 Confronto tra gli esercizi (c) e (d): velocità di convergenza X 1 X 1 n5 n5/2 n 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 .. . 102 Sn stima di Rn 1.00000 0.66667 1.17678 0.23570 1.24093 0.12830 1.27217 0.08333 1.29006 0.05963 1.30140 0.04536 1.30912 0.03600 1.31464 0.02946 1.31876 0.02469 1.32192 0.02108 1.32441 0.01827 1.32642 0.01604 1.32806 0.01422 1.32942 0.01273 1.33057 0.01148 1.34083 Sn stima di Rn 1.00000 0.25000 1.03125 0.01562 1.03536 0.00309 1.03634 0.00098 1.03666 0.00040 1.03679 0.00019 1.03685 0.00010 1.03688 0.00006 1.03690 0.00004 1.03691 0.00003 1.03691 0.00002 1.03692 0.00001 1.03692 0.00001 1.03692 0.00001 1.03692 0.00000 0.00067 49 / 60 Teorema (Criterio del confronto) Siano {an } e {bn } due successioni tali che 0 ≤ an ≤ bn per ogni n ≥ ν . Vedremo anche il criterio del confronto asintotico • Se la serie di termine bn converge, anche la serie di termine an converge e si ha +∞ X n=ν an ≤ +∞ X bn ; n=ν inoltre, detti Rn e Rn0 il resto n -esimo della serie di termine an e bn , rispettivamente, risulta 0 ≤ Rn ≤ Rn0 . • Se la serie di termine an diverge, anche la serie di termine bn diverge. 50 / 60 Esempi Stabilire se la serie assegnata converge. In caso affermativo, scrivere una maggiorazione per il resto n -esimo e utilizzarla per calcolare un valore approssimato della somma della serie con un errore inferiore a 10−3 . +∞ X n + ln(n)2 √ (a) n n n=1 (b) +∞ X n=1 n 6 n +2 +∞ X n sin(n)2 (c) 5n3 + 3 n=1 (d) +∞ X n sin n=1 (e) +∞ X n=1 (f) +∞ X n=1 1 n4 | sin(t)| ≤ |t| per ogni t ∈ R 3n 2n − n 2n 5n + 1 51 / 60 Digressione: serie numeriche e rappresentazione decimale Ricordiamo che un numero decimale è un’espressione della forma ± c0 . c1 c2 c3 . . . (∗) dove c0 è un intero naturale e c1 , c2 , . . . ∈ {0, 1, 2, . . . , 8, 9}. Se il numero decimale è infinito, (∗) va intesa come c2 c3 c1 + 2 + 3 + ··· ; ± c0 + 10 10 10 l’espressione tra parentesi è la somma della serie numerica di termine an := cn 10−n . • Questa serie converge? • Se il numero decimale è periodico, la somma è un numero razionale? Quale? Verifichiamo (e saldiamo un debito in sospeso, vedi “L’insieme dei numeri reali”) . . . 52 / 60 Serie a segni alterni Teorema (Criterio di Leibniz) Supponiamo che la serie di termine an sia a segni alterni, cioè che an = (−1)n bn , oppure an = (−1)n−1 bn = (−1)n+1 bn , con bn ≥ 0. Se la successione {bn } è decrescente e infinitesima, allora la serie di termine an è convergente. Inoltre, detto Rn il resto n -esimo della serie, si ha |Rn | ≤ bn+1 . Idea della dimostrazione . . . 53 / 60 Esempio (da ricordare!) La serie armonica alternata +∞ X 1 1 1 1 (−1)n−1 = 1 − + − + . . . n 2 3 4 n=1 converge. Esempio Stabilire in base al criterio di Leibniz che la serie +∞ X (−1)n+1 n=0 2n + 1 converge. Scrivere una maggiorazione per il resto n -esimo e utilizzarla per determinare un intero N tale che la somma parziale SN approssimi la somma S a meno di 10−2 . Stabilire se SN è una approssimazione per eccesso o per difetto di S . Scrivere un intervallo al quale S appartiene. 54 / 60 Osservazioni sulle ipotesi del criterio di Leibniz Se le ipotesi bn ≥ 0 e bn+1 ≤ bn sono soddisfatte definitivamente, ossia per n ≥ ν , si può ancora concludere che la serie di termine (−1)n bn converge. Inoltre, la stima del resto è valida per n ≥ ν . Se i termini bn non sono (definitivamente) positivi, oppure la successione {bn } non è (definitivamente) decrescente, il criterio non è applicabile e la serie va studiata con altri strumenti. Se {bn } non è infinitesima, neppure {an } lo è (perché?) e quindi si può concludere che la serie di termine an non converge. Per provare la monotonia di {bn } non basta guardare i primi termini! Possibili strategie: • ricorrere alla definizione, cioè verificare che la disuguaglianza bn+1 ≤ bn è vera (definitivamente), oppure • applicare il test di monotonia a una funzione prolungamento di ↑ lo vedremo in seguito {bn }. 55 / 60 Convergenza assoluta Si dice che la serie di termine an converge assolutamente se la serie di termine |an | converge. Osservazione Per le serie a termini di segno costante la nozione di convergenza assoluta coincide con quella di convergenza. Teorema (Legame tra convergenza e convergenza assoluta) Se la serie di termine |an | è convergente, anche la serie di termine an lo è e si ha +∞ +∞ X X disuguaglianza triangolare an ≤ |an | con infiniti addendi n=0 n=0 Il viceversa non è vero, cioè esistono serie che convergono ma non convergono assolutamente. Esse si chiamano condizionalmente convergenti. Dimostrazione . . . 56 / 60 Esempi Stabilire se le serie assegnate sono assolutamente convergenti, condizionalmente convergenti, non convergenti. +∞ X sin(n) n3 + 1 n=1 +∞ X (−1)n−1 n n=1 Osservazione Per studiare la assoluta convergenza della serie di termine an possiamo applicare alla serie di termine |an | i criteri per le serie a termini positivi (del confronto, già visto; del confronto asintotico e dell’integrale, che vedremo). Se, in base a questi criteri, la serie di termine |an | non converge, la serie di termine an potrebbe convergere o meno; ciò va stabilito caso per caso tramite opportune considerazioni. In alcuni casi il carattere della serie può essere determinato tramite il criterio del rapporto. Vedere pagina seguente . . . 57 / 60 Teorema (Criterio del rapporto) Sia an 6= 0 definitivamente e supponiamo che esista (finito o infinito) lim n→+∞ |an+1 | =: L. |an | Se L ∈ [0, 1), la serie di termine an converge assolutamente. Se L ∈ (1, +∞) ∪ {+∞}, la serie di termine an non converge. Dimostrazione . . . Esempio Studiare la convergenza delle serie +∞ X (−2)n 3n + n n=1 +∞ X (−3)n 2n + n n=1 58 / 60 Osservazione Il criterio del rapporto può ovviamente essere applicato anche alle serie a termini positivi. In questo caso, le conclusioni diventano: se L ∈ [0, 1), la serie di termine an converge; se L ∈ (1, +∞) ∪ {+∞}, la serie di termine an diverge positivamente. Esempio: studiare la convergenza delle serie +∞ +∞ X X 2n 2n en − n n2 + n n=1 n=1 Osservazione (Caso di indecisione nel criterio del rapporto) Se nel criterio del rapporto è L = 1, non si può concludere nulla sul carattere della serie. X 1 Per esempio, per la serie armonica generalizzata si ha L = 1 np indipendentemente da p ; tuttavia, per alcuni valori di p essa converge e per altri diverge. 59 / 60 Un criterio per determinare se una successione è infinitesima Corollario del criterio del rapporto Sia {an } una successione tale che an 6= 0 definitivamente. Se lim n→+∞ |an+1 | < 1, |an | allora la successione {an } è infinitesima. Esempi (da ricordare) Le seguenti successioni sono infinitesime: n np o n an o (p ∈ R, |a| > 1) (a ∈ R) an n! n np o p n n a (p ∈ R, |a| < 1) (p ∈ R) n! n n! o nn Risolviamo la forma di indecisione in sospeso di pagina 31 . . . 60 / 60