Israele
Dal 1935 al 1939 la popolazione araba presente nel
territorio, che successivamente sarebbe diventato
israeliano, si oppose al massiccio movimento migratorio
di Ebrei provenienti dall’Europa orientale.
Da questa opposizione ha origine la
Grande rivolta araba, che aveva lo
scopo di rivendicare l’indipendenza
dal mandato britannico, costituendo
così uno Stato indipendente, e quello
di cacciare i nuovi arrivati.
Per fare in modo che la rivolta avesse
fine, nel 1939 l’amministrazione
britannica limitò questo movimento
migratorio e la vendita dei territori
agli Ebrei.
Nel 1947 l’assemblea delle Nazioni Unite
approvò la creazione di due stati
differenti: uno ebraico e uno arabo,
mentre Gerusalemme sarebbe
rimasta sotto l’amministrazione
dell’ONU.
Faysal operò per gli Alleati come comandante delle
truppe arabe che suo padre aveva autorizzato a
formare in seguito alla sua proclamazione della
"Grande Rivolta Araba" contro il regime di
Istanbul.
Le reazioni a questa risoluzione furono molteplici: gli ebrei accettarono, pur
lamentandosi della discontinuità del loro territorio (possedevano un’enclave in territorio
arabo), mentre gli arabi rifiutarono la proposta per l’impossibilità di sbocchi sul Mar
Nero e sul Mar di Galilea e, in generale, perché reputavano ingiusta la spartizione del
territorio; proposero perciò di unificare il territorio, ponendolo sotto due governi.
Tra il dicembre 1947 e la metà del maggio 1948
vi furono delle lotte interne e gli Ebrei
distrussero i villaggi palestinesi, facendo
allontanare gli arabi oltre il confine.
Infine la Gran Bretagna decise che avrebbe
ritirato il proprio mandato il 15 maggio 1948,
astenendosi dalla votazione che avrebbe
portato ad una soluzione definitiva, perché
riteneva fosse impossibile accontentare
entrambe le parti e ingiusto privilegiarne una;
ma fu proclamata la nascita dello Stato
d’Israele alla vigilia di questo evento.
In seguito al rientro delle truppe britanniche, gli
eserciti di Egitto, Siria, Libano, Iraq e
Transgiordania dichiararono guerra all’appena
fondato Stato israeliano, che seppe
affrontare gli avversari costringendo gli
arabi ad arretrare.
La guerra si concluse con la sconfitta di questi
ultimi nel 1949; ai profughi palestinesi è
ancora oggi vietato il ritorno in Israele.
Nel 1950 in seguito all’approvazione della Legge
del Ritorno, la popolazione israeliana
raddoppiò grazie all’aumento delle
immigrazioni; questa legge rimarrà valida sino
al 1966.
Nel 1967 Israele accorgendosi di essere circondata dagli eserciti dei paesi arabi
decise di passare a un attacco preventivo, grazie al quale riuscì a sconfiggere in soli
sei giorni i nemici conquistando parte dei loro territori e privandoli degli stessi
diritti (votare per la Knesset) di cui godevano, invece, i cittadini israeliani.
Inoltre, annesse Gerusalemme e i territori cisgiordani circostanti.
Nel 1973 Egitto e Siria
attaccarono di sorpresa Israele.
Nei primi giorni di combattimento
i due paesi ebbero la meglio ma in
seguito Israele riuscì a
risollevarsi e a ricacciare gli
egiziani e i siriani.
Nel 1978, con l’accordo di Camp
David, Israele restituì la Penisola
del Sinai all’Egitto e quest’ultimo
si impegnò a riconoscere lo Stato
israeliano.
Nel 1980 Gerusalemme, già proclamata
capitale nel 1948, fu confermata
come tale. Questa proclamazione
non fu accettata come valida perché
la città comprendeva parti non
riconosciute come israeliane; infatti
la Corte internazionale della
Giustizia nel 2004 afferma che i
territori oltre la Linea Verde erano
considerati ancora territori
occupati e quindi anche la parte est
di Gerusalemme.
Tutti gli stati che avevano rapporti
diplomatici con Israele mantennero
le ambasciate fuori da
Gerusalemme.
La maggior parte delle istituzioni
israeliane hanno sede nella capitale,
escluse alcune che si trovano ancora
a Tel Aviv.
Sistema politico attuale
Secondo il sistema politico attuale il voto spetta
a tutti i cittadini israeliani che abbiano
compiuto il diciottesimo anno di età.
Il primo ministro è eletto con suffragio
diretto, il parlamento (Knesset) con il
sistema proporzionale, in carica per 5 anni.
Il potere legislativo spetta al Parlamento,
mentre quello esecutivo spetta al gabinetto,
con a capo il Primo ministro.
Presidente attuale: Shimon Peres
Primo ministro: Ehud Olmert
Assemblea nazionale: 120 membri in carica per
4 anni.
Sistema legale
L’Israele non possiede una Costituzione scritta. Hanno
funzione di norme costituzionali: la Dichiarazione
d’Indipendenza del 1948 e le Leggi base della Knesset.
La disciplina dell'istituto matrimoniale è rimessa alle
confessioni religiose cui gli sposi appartengono, le cui
autorità esercitano la relativa giurisdizione.
Non è previsto il matrimonio civile.
Shimon Peres
Ehud Olmert
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