La storia di Israele
Dalla conquista di Canaan all’unità
religiosa e politica
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La storia di Giosuè
Giosuè, successore di Mosè,
conquistò le terre cananee
(in un arco di tempo che va
dal XIII al XII sec. a.C.) e
poi le divise tra le dodici
tribù di Israele.
Ben presto le dieci tribù del
nord si allontanarono dalla
fede in JHWH(Dio) per
cedere a Baal, mentre le
due tribù del sud si
mantennero fedeli.
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Le tribù
Nel nord del paese (il futuro
regno di Israele) le terre
erano più fertili e
coltivabili e c’erano strade
di comunicazione verso
l’interno e verso il mare.
Nel sud (il futuro regno di
Giuda) invece il territorio
era molto roccioso e
quindi più povero e la loro
unica ricchezza era la città
di Gerusalemme.
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La storia biblica della monarchia
Secondo il racconto biblico, i filistei attaccarono le tribù del sud e presero
l’Arca dell’alleanza.
Allora gli ebrei (X sec. a. C.), guidati dal profeta Samuele, recuperarono l’Arca
e decisero di eleggere un re e così fu scelto Saul.
Ma David, un giovane di Betlemme, fu scelto da Dio come futuro re di Israele;
egli con l’astuzia uccise il gigante Golia, campione dei filistei, e tutti lo
acclamarono re, ma lui, per timore del re, fuggì lontano.
Quando Saul si suicidò per aver nuovamente perso con i filistei, David fu
eletto re di tutto Israele, stabilì la capitale a Gerusalemme e vi trasferì
l’Arca dell’alleanza.
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La monarchia ereditaria
La monarchia nasce dunque come
risposta a una situazione di
pericolo (l’attacco dei filistei) e
ben presto Israele divenne uno
stato monarchico ereditario,
accentrato intorno al palazzo
del re e al tempio.
Anche se la monarchia portava
pace, ordine e sicurezza, le
tribù si scontrarono in certi
periodi con essa,
determinando rivolte e
repressioni.
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L’accentramento del potere
David rafforzò il potere centrale:
Istituendo
Gerusalem
me come
sede del
regno e del
culto.
Affermando
sempre più
chiaramente
il culto di
JHWH sugli
altri presenti
nelle città
cananee.
Imponendo
una
tassazione
collettiva e
personale,
per
finanziare
lo stato.
Istituendo
un corpo
di
funzionari.
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Lo stato di Salomone
Salomone, sapiente e intelligente
figlio e successore di David,
fece edificare un tempio a
Gerusalemme e a fianco a esso
fece costruire un palazzo.
Il nord del regno fu diviso in
province, che dovevano pagare
una tassazione per mantenere
l’esercito e inoltre veniva
imposto l’obbligo di lavoro (in
opere pubbliche o personali del
re).
Anche se il suo regno fu
caratterizzato da prosperità e
saggezza, da esso si avviò la
fine del regno unitario
d’Israele.
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Il tempio di Gerusalemme
Simbolo e centro spirituale
dell’ebraismo per un
millennio, fu distrutto dai
Romani nel 70 d.C.
Costruzione coperta composta
da tre locali: dal vestibolo si
passava a una seconda stanza
e quindi alla cella (G nel
disegno) che custodiva l’Arca
dell’alleanza!
Non esisteva alcuna immagine
divina, perché la religione
ebraica (come quella
musulmana) è aniconica,
vieta la composizione di
immagini sacre.
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La divisione del regno e la
dominazione straniera
Alla morte di Salomone gli successe il
figlio Roboamo (nel disegno), che non
riuscì a risolvere la crisi e così il regno
crollò.
Nacquero il regno di Israele a nord, più
ricco e forte politicamente, con
capitale Samaria e re Omri, e il regno
di Giuda a sud, importante solo per la
presenza di Gerusalemme e del
tempio.
Nel 720 a.C. il regno del nord divenne
provincia assira e nel 587 a.C. il re
babilonese Nabucodonosor fece del
regno di Giuda una sua provincia.
Gerusalemme e il tempio furono
incendiate e gli ebrei furono deportati
a Babilonia.
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La “cattività” babilonese
L’esilio a Babilonia (vedi foto “miniatura” del XIII sec.) fu un periodo
di ripensamento e quando, cinquant’anni dopo, gli
ebrei deportati poterono rientrare a Gerusalemme,
dovettero riorganizzare i princìpi del culto e del
pensiero: la religione di Israele assunse quei caratteri
di interiorità, di culto e di studio delle legge che ancora
oggi sono tipici degli ebrei osservanti!
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La storia di Israele - geostoria-IV-I