ASSOCALZATURIFICI: IL FUTURO DEL CALZATURIERO
PASSA DAL DIGITAL E DA NUOVE PIATTAFORME PER
COMUNICARE IL MADE IN ITALY
Cosa serve realmente alle aziende del calzaturiero italiano per una svolta
digital? Il 18° convegno annuale di Assocalzaturifici "L'artigiano digitale",
svoltosi a Venezia sabato 28 novembre, ha cercato di dare spunti concreti agli
imprenditori ed è stato anche occasione per lanciare il nuovo profilo We Chat di
Assocalzaturifici e una nuova piattaforma digital, che sarà operativa a partire
dal prossimo theMICAM di febbraio 2016.
Grazie all’analisi di Roberto Liscia, Presidente Netcomm, il convegno ha offerto
innanzitutto una panoramica sulla digitalizzazione del consumatore a livello
globale, sulle sue abitudini e sui nuovi comportamenti.
A livello globale, su 7 miliardi di persone circa 3 sono su internet, mentre a livello
europeo su 818 milioni di persone 565 milioni usano internet mentre 231 millioni
sono e-shoppers. La percentuale di vendita online in Europa sul totale è stimata
intorno al 6% con tassi di crescita interessanti, che però in Italia restano ancora
su livelli molto bassi (Fonte: Ecommerce Europe, European B2C E-commerce
Report 2015). Le aziende devono comunicare e interagire con questo pubblico:
non è solo questione di una mera presenza online o di un eventuale canale ecommerce. Si tratta di imparare una nuova sintassi digital con cui
approcciare il consumatore. Basta ad esempio considerare che l’esperienza dei
negozi non sta assolutamente scomparendo, ma piuttosto il retail parla sempre più
digital e deve offrire un’esperienza che integri sia l’esperienza fisica del prodotto
sia la fruizione delle informazioni e dei canali di vendita online. Su 19 milioni di
persone che posseggono uno smartphone, 13,6 sono andate in un negozio a
seguito di una consultazione online e di questi 8 milioni si informano online mentre
sono nel negozio stesso, aspettandosi quindi un'interazione dinamica tra le
diverse esperienze di vendita. L’Italia è ancora sostanzialmente assente da
questa competizione digitale nel mondo e questo può e deve essere uno stimolo
ad esplorare al più presto nuove strategie digitali.
I contributi di Giuseppe Tamola, Country Manager Italia di Zalando, e di
Andreas Schmeidler, Country Manager Italia di Vente-Privee, hanno mostrato
le potenzialità di due grandi gruppi di vendita online, mentre il Top digital
influencer Mariano Di Vaio ha spiegato l’esperienza del suo blog e come sia
strategico creare un racconto intorno al prodotto e un’esperienza emozionale
capace di raggiungere il consumatore digitale, sempre più interessato a un dialogo
e a un’esperienza coinvolgente di acquisto.
Sono poi stati presentati due casi interessanti di nuove modalità di vendita per
l’artigianalità Made in Italy. Giacomo Summa ha presentato Stylect, un'app
per scarpe femminili con più di un milione di utilizzatrici. Le app permettono una
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fruizione molto rapida dai dispositivi mobile, che sono sempre più strategici,
soprattutto sui nuovi mercati emergenti, per intrattenere gli utenti, dare
informazioni e anche per finalizzare le vendite, anche se l'acquisto finale spesso
avviene ancora da PC.
Roby Spernanzoni ha invece spiegato l’evoluzione in rete di Il Gergo, un brand
di calzature italiane di alta qualità con uno shop online attivo dal 2000. Iniziato
come semplice catalogo online, il brand ha lavorato per evolvere l'esperienza di
fruizione del sito e per semplificare la finalizzazione l'acquisto, oltre che per
raggiungere un pubblico sempre più internazionale. Il messaggio per gli
imprenditori è quindi di intraprendere un percorso graduale di crescita online
capace di far emergere tutte le potenzialità del brand. Un altro dato importante è
la fortissima interazione tra tutti i negozi del marchio con la piattaforma online: un
suggerimento importante per le aziende, che devono tener conto di un
consumatore sempre più preparato, che si muove su più esperienze di acquisto e
si aspetta la stessa flessibilità, rapidità di fruizione e forza di racconto del brand.
La comunicazione multi canale e l’e-commerce possono essere un’importante
chiave per raggiungere i consumatori più giovani delle economie emergenti, come
è emerso dal focus sulla Cina con gli interventi di Nancy Zhou, Fashion & Home
Group Key Account Dept. Director JD, e Andrea Ghizzoni, CEO WeChat Italia.
La Cina è un mercato importante di consumo di beni di lusso, con una crescente
consapevolezza della qualità del prodotto. Il vero problema per il consumatore
cinese è quindi distinguere il vero Made in Italy ed è importante far leva sul digital
per fornire nuovi strumenti capaci di raccontare il prodotto e offrire un’esperienza
di acquisto semplice, diretta e più consapevole. JD, ad esempio, aprirà a breve
una sezione dedicata solo a prodotti italiani, per aiutare i propri utenti ad
identificare il vero Made in Italy.
L’attività di WeChat Italia nasce come aiuto alle imprese italiane per sfruttare
questo potentissimo canale social, capace di raggiungere in Cina oltre 350 milioni
di compratori online e comunicare con loro in maniera efficace, in un momento in
cui è più facile per le aziende non cinesi entrare sul mercato con un canale ecommerce, con dazi più bassi. La sfida è sapersi raccontare, essere credibili
e far crescere una vera e propria conversazione con il cliente.
Nasce da queste premesse il nuovo progetto di We Chat Italia con
Assocalzaturifici, che intende promuovere il settore in modo congiunto sul
mercato cinese e dare poi spazio ai singoli brand e ai loro prodotti. La priorità è
infatti inculcare nel consumatore cinese la forza delle calzature Made in Italy e da
qui creare un collegamento diretto alle piattaforme ecommerce di ciascun
marchio.
Assocalzaturifici aiuterà anche le imprese nel loro sviluppo digital con dei
seminari online su diversi argomenti di interesse per le aziende del settore, che
spaziano da tematiche relative a agevolazioni fiscali, gestione del credito fino a
focus sulla comunicazione e su alcuni mercati strategici. Il primo seminario è in
programma mercoledì 9 dicembre 2015 alle ore 10:30 e sarà dedicato al Patent
Box, il regime di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di beni
immateriali, come marchi e brevetti.
Tra i servizi dedicati alle imprese, durante il Convegno sono state presentate
anche le promozioni riservate alle aziende associate offerte da CIMAC,
Centro Italiano Materiali di Applicazione Calzaturiera, l’Istituto di analisi sulle
calzature che quest’anno compie 30 anni di attività e che offrirà alle imprese
pacchetti speciali di controllo qualità, uno strumento fondamentale per garantire al
consumatore un prodotto sicuro e certificato.
“Assocalzaturifici è parte attiva nell’evoluzione sul digitale e sta
lavorando ad una nuova piattaforma integrata, che avrà il suo lancio ufficiale
in occasione del prossimo theMICAM di febbraio 2016 - afferma Annarita Pilotti,
Presidente Assocalzaturifici. Sarà uno spazio virtuale dove raccogliere e
mettere in connessione le iniziative dell’Associazione, i trend, le novità del settore
e i servizi alle aziende. Il titolo della piattaforma verrà deciso attraverso un
concorso aperto a tutti: dal 21 dicembre sul sito www.assocalzaturifici.it,
cliccando sull’immagine del Convegno, si aprirà un link che darà accesso ad un
formulario da compilare con i propri dati e sarà possibile proporre un titolo”.
Tra le varie proposte ricevute, una giuria interna sceglierà la migliore e il vincitore
verrà comunicato alla conferenza stampa di apertura di theMICAM a febbraio
2016, giorno in cui avverrà anche il lancio online della piattaforma. In palio un
buono calzature di un valore massimo di 500 euro.
“Garantire l'assoluta eccellenza e perfezione del prodotto calzaturiero made in
Italy rimane l'obiettivo principale delle nostre aziende – conclude Annarita
Pilotti - ma l'artigianato tradizionale deve oggi incontrare le nuove tecnologie per
poter raccontare la bellezza e l'artigianalità delle calzature italiane a nuove
generazioni di consumatori stranieri e giovani. Questo Convegno è stata
l'occasione perfetta per affrontare queste tematiche e per guardare al futuro del
settore, non a caso proprio nell'anno in cui si festeggiano i 70 anni di
Assocalzaturifici. Mi auguro quindi che questo possa essere il primo passo per una
nuova integrazione tra manifattura e digitalizzazione”.
Milano, 3 dicembre 2015
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