Universita’ degli Studi di Catania Facoltà di Medicina e Chirurgia Policlinico Universitario “G.Rodolico” – Catania Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia Direttore Prof. A. Cianci PATOLOGIA DELLA MAMMELLA Prof . M. Panella INTRODUZIONE Le lesioni mammarie sono preponderanti nel sesso femminile,in quanto la struttura complessa, il volume maggiore e la notevole sensibilità agli stimoli ormonali, predispongono la mammella femminile a numerose condizioni patologiche INTRODUZIONE LA SINTOMATOLOGIA MAMMARIA PER CUI SOLITAMENTE UNA PAZIENTE CONSULTA IL MEDICO,E’ DOVUTA: A DOLORI ALLA PRESENZA DI UNA O Più TUMEFAZIONI CISTICO-SOLIDE ALLA COMPARSA DI SECREZIONE SPONTANEA O PROVOCATA DAL CAPEZZOLO AL VERIFICARSI DI MODIFICAZIONI DELLA CUTE MAMMARIA ( TUMEFAZIONE,CUTE A BUCCIA D’ARANCIA O ULCERATA,RETRAZIONE DEL CAPEZZOLO) LESIONI NODULARI DELLA MAMMELLA MASTOPATIA FIBROCISTICA DISPLASIA MAMMARIA BENIGNA Rappresenta il 40% dei casi di patologia mammaria benigna E’ un’alterazione della mammella,di solito BILATERALE e a FOCOLAI MULTIPLI, localizzata ai DOTTI TERMINALI ed ai LOBULI e coinvolge sia il connettivo, sia l’epitelio MASTOPATIA FIBROCISTICA DISPLASIA MAMMARIA BENIGNA SINTOMATOLOGIA: Dolore e Senso di tensione Tumescenze cistiche : compaiono talora nel giro di pochi giorni,possono essere più o meno dolenti,tendono ad aumentare nella fase premestruale ed a ridursi e talora a scomparire dopo la fine della mestruazione Secrezione dal capezzolo Questa patologia rappresenta una esagerazione della risposta fisiologica della mammella ai cambiamenti dell’ambiente ormonale MASTOPATIA FIBROCISTICA DISPLASIA MAMMARIA BENIGNA L’eziologia della malattia è messa in relazione con un deficit assoluto o relativo di progesterone e di conseguenza con la prevalenza di un clima estrogenico ( mancanza di ovulazione, deficit della fase luteinica) E’ una patologia tipica dell’età riproduttiva(20-45 aa) Le manifestazioni più importanti compaiono nell’adolescenza e nella fase precoce del climaterio,due periodi della vita riproduttiva nei quali verifica iperestrogenismo MASTOPATIA FIBROCISTICA DISPLASIA MAMMARIA BENIGNA Presenta le seguenti fasi evolutive: I. La fase della mazoplasia è caratterizzata dal punto di vista istologico dall’aumento di volume dello stroma e fibrosi del tessuto connettivo intra e perilobulare,l’età di maggiore insorgenza e tra i 14-25aa II. La fase dell’adenosi è caratterizzata dalla stimolazione da parte degli estrogeni anche della componente epiteliale,con conseguente proliferazione dell’epitelio intraduttale e iperplasia lobulare (2535aa) III.La fase cistica caratterizzata dall’ iperplasia dello stroma circostante i dotti , che si dilatano per lo strozzamento dei canali escretori FIBROADENOMA E’ la più frequente lesione mammaria dopo la mastopatia fibrocistica con la quale si può associare; il picco di maggiore frequenza è fra i 15-25aa. La lesione ha forma ovoidale, liscia o irregolare . Il diametro varia da 0.5 a 5 cm, rari sono i fibroadenomi giganti. FIBROADENOMA LA PATOGENESI NON è CHIARA, ORIGINA DA UN SOLO LOBULO E SI DEVE SOTTOLINEARE CHE E’ FREQUENTE NELLE FASI DI INTENSA STIMOLAZIONE ESTROGENICA E CRESCE IN GRAVIDANZA. IL FIBROADENOMA VIENE OGGI CONSIDERATO COME UNA FORMA LOCALIZZATA DI IPERPLASIA A CARATTERE NODULARE DELLO STROMA E DELLA COMPONENTE GHIANDOLARE FIBROADENOMA SOLITAMENTE LA NEOFORMAZIONE CRESCE MOLTO LENTAMENTE RARAMENTE Può PRESENTARE UNA RAPIDA CRESCITA MA IN QUESTI CASI OCCORRE PRECISARE SE EFFETTIVAMENTE SI TRATTA DI FIBROADENOMA GIGANTE O INVECE DI SEMPLICE IPERTROFIA MAMMARIA GIOVANILE E, SE LA DONNA è IN Età CLIMATERICA, CHE NON SI TRATTI DI TUMORE FILLOIDE PAPILLOMA INTRADUTTALE E’ UNA NEOFORMAZIONE SOLITAMENTE PICCOLA,UNICA OPPURE MULTIPLA, FORMATA DA UNA PROLIFERAZIONE DELL’EPITELIO DEI DOTTI CON ASSE CONNETTIVO VASCOLARE AL CENTRO CHE CRESCE NEL LUME DILATATO PAPILLOMA INTRADUTTALE LA NEOFORMAZIONE E’ MOLTO FRAGILE PER CUI IL MINIMO TRAUMATISMO NE DETERMINA IL SANGUINAMENTO O L’IRRITAZIONE, PER CUI SI VEDE USCIRE DAL CAPEZZOLO UNA SECREZIONE MONOPORICA (FUORIESCE DA UN SOLO PORO) DI SOLITO DI TIPO SIEROEMATICA NEI PAPILLOMI LOCALZZATI IN UNO DEI GROSSI DOTTI RETRO-AREOLARI La secrezione compare in modo intermittente ed è preceduta da una sensazione di tensione e dolore al capezzolo che poi scompare appena il liquido è fuoriuscito TUMORE FILLOIDE E’ UN TUMORE RARO,SOLITAMENTE è MONOLATERALE, ED è Più FREQUENTE VERSO I 40-50aa. ALLA PALPAZIONE APPARE MOBILE,DI CONSISTENZA GOMMOSA, È OVOIDALE QUANDO È PICCOLO,IRREGOLARE ALLA SUPERFICIE,QUANDO È BEN SVILUPPPATO,È BEN DELIMITATO. TUMORE FILLOIDE La neoplasia può restare per molto tempo invariata e poi iniziare a crescere più o meno rapidamente, diventando molto lobulata e provocando un edema ed arrossamento sulla cute sovrastante, che assume l’aspetto a “buccia d’arancia”,simulando cosi un carcinoma. Talora la pelle si ulcera e si infetta. Nel 65% dei casi queste neoplasie sono benigne e di quelle con comportamento maligno solo il10% dei casi tende a dare metastasi per via ematogena ,ai polmoni CARCINOMA MAMMARIO E’ IL TUMORE MALIGNO Più FREQUENTE NELLA DONNA,LA SUA FREQUENZA AUMENTA ALL’AUMENTARE DELL’Età RAGGIUNGENDO UNA FREQUENZA MASSIMA A 50 ANNI. CARCINOMA MAMMARIO LE CATEGORIE DI DONNE DA RITENERSI Più A RISCHIO SONO QUELLE CON: ETA’ >50aa Storia familiare positiva per questo tumore Presenza di displasia con iperplasia epiteliale duttalelobulare tipica (rischio doppio) e con iperplasia duttalelobulare atipica (rischio > di 5 volte) Iperestrogenismo cronico: iatrogeno,menarca precoce,menopausa tardiva Parti dopo i 35 aa Obesità associata a diabete e ipertensione Precedente k in altri organi dell’apparato genitale Dieta iperlipidica/bassa difesa immunologica CARCINOMA MAMMARIO SINDROME EREDITARIA FAMILIARE CARATTERIZZATA DA UN AUMENTATO RISCHIO PER CARCINOMA DELLA MAMMELLA,ASSOCIATO AL CARCINOMA DI ALTRI ORGANI : OVAIO, COLON O AMARTOMI MULTIPLI E TUMORI TIROIDEI DOVUTI AD UNA PREDISPOSIZIONE EREDITARIA CARCINOMA MAMMARIO SINDROME EREDITARIA FAMILIARE LA RICERCA DI MARKER GENETICI E L’ESECUZIONE DI UNO SCREENING MOLECOLARE PER IDENTIFICARE I PORTATORI DEL MAGGIOR RISCHIO PER CARCINOMA MAMMARIO,LEGATO ALL’AMBITO DELLE FAMIGLIE CON NUMEROSI CASI, è STATO RIVOLTO ALLO STUDIO DELLE MOIFICAZIONI NELLA ESPRESSIONE DEL GENE BRCA1 E BRCA2 E NELLA MUTAZIONE DEL GENE SOPPRESSORE DEL TUMORE p53. CARCINOMA PRE-INVASIVO CARCINOMA PRECLINICO DELLA MAMMELLA CIOE’ NON PALPABILE,MA EVIDENZIABILE ALLA MAMMOGRAFIA . I. IL CARCINOMA LOBULARE IN SITU (CLIS): RARO SCOPERTO INASPETTATAMENTE GRAZIE AD UN PRELIEVO BIOPTICO. E’ SPESSO BILATERALE E MULTICENTRICO E COMPORTA UN RISCHIO CUMULATIVO DEL 15-20% DI DIVENTARE INVASIVO A LUNGO TERMINE( 1520 aa) CARCINOMA PRE-INVASIVO I. CARCINOMA DUTTALE IN SITU (CDIS) E’ UNA LESIONE CLINICAMENTE PREOCCUPANTE,CON UN RISCHIO DI TRASFORMAZIONE IN CARCINOMA INVASIVO ENTRO 10 aa. DA UN PUNTO DI VISTA PRATICO è IMPORTANTE DIFFERENZIARE LA VARIETA’ COMEDO ( DENTRO SI FORMA UNA SECREZIONE NECROTICA CHE Può FUORIUSCIRE ALLA PRESSIONE, è LA FORMA Più AGGRESSIVA ) DA QUELLE NON COMEDO CARCINOMA INVASIVO O INFILTRANTE INSORGE CON MAGGIOR FREQUENZA NEL QUADRANTE SUPERO-ESTERNO PUO’ MANIFESTARSI SOTTO FORMA DI: NODULO ISOLATO,NON DOLENTE,DURO IRREGOLARE E FISSO II. INDURIMENTO DIFFUSO I. CARCINOMA INVASIVO O INFILTRANTE TENDE A DARE METASTASI PER VIA LINFATICA, PIUTTOSTO PRECOCEMENTE E IL RISCHIO CRESCE CON L’AUMENTO DEL DIAMETRO PRIMITIVO DEL TUMORE ED è Più ELEVATO NEI CARCINOMI ANAPLASTICI E NELLE PAZIENTI Più GIOVANI I LINFONODI COINVOLTI SONO: I. ASCELLARI ,GRUPPO CENTRALE (I LIVELLO) INTRAPETTORALI (II E III LIVELLO) III. SOPRACLAVEARI IV. MAMMARI INTERNI V. MEDIASTINICI II. CARCINOMA INVASIVO O INFILTRANTE LE METASTASI A DISTANZA SI VERIFICANO PER VIA EMATICA E PER VIA LINFOEMATOGENA: AI POLMONI II. ALLE OSSA (PELVICHE E COLONNA VERTEBRALE) DI TIPO OSTEOLITICO I. LA MAGGIOR PARTE DEI CARCINOMI SI SVILUPPA DALL’EPITELIO DUTTALE